Ha stravinto a Losanna, correndo i 400 piani in 43"62, rallentando nel finale, forte di quella corsa naturale, di quella falcata elegante, in piena decontrazione, che tanto lo distanzia dalla rigidità di Michael Johnson, vecchio dominatore della specialità: Van Niekerk, campione olimpico e primatista mondiale presto, ne sono convinto, scenderà sotto la soglia, anche psicologica, dei 43" sui 400 m. Forse, già ai prossimi mondiali di Londra. Era dai tempi di Carl Lewis che non si vedeva tanto talento in un solo atleta. Ecco, dovendo proprio paragonarlo ad un atleta del passato, mi viene in mente Kevin Young, che, alle Olimpiadi di Barcellona 1992, sbalordì il mondo correndo i 400 ad ostacoli in 46"78, un primato che ancora dura.
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venerdì 7 luglio 2017
lunedì 15 agosto 2016
Il fenomeno Van Niekerk: una tecnica di corsa fantastica
Ha strabiliato tutti il primato del mondo stabilito questa notte dal sudafricano Van Niekerk sui 400 piani: 43"03, quindici centesimi al di sotto del record fissato da Michael Johnson a Siviglia, nel 1999. E tanto lo statunitense era sgraziato, con quell'andatura impettita ed i passetti brevi a frequenza mai vista, così Van Niekerk ha mostrato una falcata distesa ed elegante, rotonda e spontanea. Un fenomeno che potrebbe insidiare il trono di Bolt sui 200? Credo di sì. O, quanto meno, Bolt, per batterlo dovrebbe correre in un tempo di qualche anno fa. È una sfida cui vorrei assistere.
Van Niekerk oro e record del mondo nei 400 m: 43"03, detronizzato Michael Johnson
Vittoria storica del sudafricano Van Niekerk, nei 400 piani a Rio de Janeiro 2016. Van Niekerk corre in un sensazionale 43"03 ed abbatte il primato del mondo appartenuto per diciassette anni a Michael Johnson, un 43"18 che sembrava inattaccabile.
giovedì 9 agosto 2012
Olimpiadi di Londra: fantastico oro e record del mondo di Rudisha negli ottocento metri. Il Keniano ferma il cronometro a 1'40''91
Abbiamo assistito ad un'impresa sensazionale, sbalorditiva. Rudisha, scuola del Kenya, ha conquistato la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Londra, trasformando gli ottocento metri, che sono la frontiera del mezzofondo, in un doppio" giro della morte", come gli americani amano definire i 400 piani. Gara solitaria, come fosse una lepre al Letzigrund di Zurigo. Soltanto che Rudisha ha tenuto sino in fondo, correndo a falcate amplissime, leggero e potente allo stesso tempo. Ha fermato il cronometro a 1'40''91. Un tempo che mette soggezione e che stimo destinato a rimanere molto a lungo ineguagliabile. Come sono lontani i tempi delle gare tattiche, quali erano gli ottocento un tempo, quando a vincere erano Coe e Cram.
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