Seconda finale olimpica consecutiva per Clemente Russo nella categoria dei pesi massimi: limite 91 kg. A Pechino, l'asso di Marcianise si arrese in finale e fu medaglia d'argento. Questa volta affronta in finale il gigante ucraino Usyk, campione mondiale in carica, un volto che atterrisce, con un'acconciatura che più stravagante non si potrebbe. Ma, tutto questo non conta. Seguiamo in diretta. Sarà il quadrato a decidere. Prima ripresa: Russo subito a segno con un preciso gancio sinistro. Russo avanti 3-1, fa valere la maggiore mobilità di gambe. Nella seconda ripresa, Usyk si fa più insidioso e porta a casa almeno un paio di colpi. Legano a centro ring. Gran montante di Russo nell'ultimo scorcio. Ma, la ripresa va all'ucraino per 7-5. Insomma, tutto si giocherà negli ultimi tre, cruciali, minuti: Russo ed Usyk sono entrambi ad otto. Comincia l'ultimo round. Studio ed attesa. Si lega molto. Uno due di Russo. Serie di Usyk. Finisce l'incontro e male per Russo. Si attende il verdetto. Usik oro, Clemente Russo argento.
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
Elenco blog personale
Visualizzazione post con etichetta pesi massimi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pesi massimi. Mostra tutti i post
sabato 11 agosto 2012
martedì 12 giugno 2012
Teofilo Stevenson nella storia del pugilato
E' mancato Teofilo Stevenson, leggenda del pugilato olimpico. Cubano, negli anni '70 ricevette numerose e danarosissime offerte per passare al professionismo, atteso da assi della boxe come Frazier, Foreman ed Alì. Rifiutò, preferendo rimanere dilettante, simbolo della Cuba castrista. Tre ori olimpici, nel 1972 a Monaco di Baviera, nel 1976 a Montreal e nel 1980 a Mosca, tutti conquistati, si è capito dai nomi che ho fatto prima, nei massimi, la categoria regina del pugilato. Ma, Stevenson del peso massimo aveva soltanto la complessione, il fisico, la forza. Perché la tecnica pugilistica, raffinatissima, era da welter. Paragonabile a quella di Alì, di cui era meno gigione e, a parere di chi scrive, più forte. Per carità, mai si sfidarono, sicché ogni confronto resta nel campo delle ipotesi. Ma, sul serio, Stevenson era un pugile di categoria superiore.
Etichette:
alì,
boxe,
foreman,
frazier,
Monaco di Baviera,
Montreal,
Mosca,
olimpiadi,
pesi massimi,
pugilato,
storia del pugilato,
teofilo stevenson,
welter
Iscriviti a:
Post (Atom)