Strepitoso record del mondo della staffetta 4x100 della Giamaica. Un tempo da brividi, sotto la frontiera storica dei 37": 36"84. La frazione finale di Usain Bolt, a dispetto di un cambio schiacciato con Blake, è stata clamorosa. E pensare che la Giamaica era priva dell'infortunato Asafa Powell. I velocisti Usa sono rimasti in gioco per l'oro fino agli ultimi ottanta metri. Gatlin ha corso al meglio, ma, Bolt è di un'altra categoria. Bolt saluta Londra replicando i tre ori di Pechino. Sei ori olimpici assoluti per lui. Ma, Carl Lewis, nove ori olimpici in carriera, resta ancora lontano. La loro corsa lanciata, però, si somiglia molto: straordinariamente redditizia.
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sabato 11 agosto 2012
venerdì 10 agosto 2012
Olimpiadi di Londra: secondo oro per Bolt, quinto della carriera. Dominio giamaicano
Dominio giamaicano. Un podio tutto caraibico, gli statunitensi pagano dazio duramente. Non succedeva da Mosca 1980, quando gli Usa, però, erano assenti per boicottaggio. Bolt ha trionfato a dispetto della solita partenza alla camomilla. Corsa superba la sua, decelerando negli ultimi metri, sicuro che Blake non avrebbe potuto rimontarlo. Bolt ha corso in 19"32, lo stesso tempo, allora primato del mondo, con il quale Michael Johnson vinse ad Atlanta nel 1996. Insomma, oro nei 100 e nei 200, per Bolt, come a Pechino. Quinto oro olimpico assoluto. Il sesto arriverà, a meno di clamorose sorprese, domenica dalla staffetta 4x100. Nella velocità Bolt è andato oltre Carl Lewis. Ma, Lewis era formidabile anche nel salto in lungo, quattro ori olimpici consecutivi, segno di una versatilità che a Bolt manca.
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giovedì 9 agosto 2012
Olimpiadi di Londra: stasera finale dei 200 m. Favorito Bolt su Blake e Lemaitre
La finale regina della velocità sarà pure quella dei 100 m piani, ma i 200 possiedono un fascino, a mio modo di vedere, anche superiore. Perché non è più velocità pura, reattività, forza esplosiva. Insomma, siamo ancora in presenza di uno sforzo anaerobico, e tuttavia conta sempre di più la tecnica di corsa, soprattutto in curva e comincia a contare la gestione dello sforzo: una ventina di secondi, stasera meno, sono pochi ma non pochissimi. Pietro Mennea, a lungo primatista del mondo, allenato da un genio come Vittori, era maestro nel modo di affrontare la curva, uscendo senza scomporsi sul rettilineo finale. In quel tratto, nel quale ci vuole niente a perdere l'abbrivio e perfino ad invadere la corsia avversaria, una leggenda come Carl Lewis aveva il suo tallone d'Achille e, per questa ragione, fu soltanto argento a Seoul '88 dopo l'oro di Los Angeles '84. Ora, venendo alla finale di stasera, nessuno è forte quanto Bolt, nessuno corre bene, con perfetta distribuzione dello sforzo, come il francese Lemaitre. Fra di loro, c'è l'altro giamaicano Blake, assistito da una condizione di forma straordinaria. Il mio pronostico è: oro Bolt, argento Blake, bronzo Lemaitre. Lemaitre, però, che ha disertato i 100 per concentrarsi su questa gara, potrebbe compiere l'impresa che nessuno si aspetta.
lunedì 6 agosto 2012
Olimpiadi di Londra: oro per Bolt sui 100 m in 9"63, argento Blake, bronzo Gatlin. Bolt è nella leggenda
Un campione leggendario, Usain Bolt, capace di vincere anche le proprie paure. Aveva sentito il proprio trono vacillare, aveva sofferto in stagione due sconfitte dal connazionale Blake, insomma aveva vissuto una vigilia agitata da parecchi spettri. Primo fra tutti, quello della partenza dai blocchi, da sempre tallone d'Achille dell'elegantissimo gigante giamaicano. Ed invece ieri notte, le 22:50 in Italia, il suo tempo di reazione è stato notevole. Ai 30 m la sua falcata si era già distesa, per raggiungere la maggiore ampiezza a metà gara. I muscoli del volto decontratti, gli appoggi al tartan sicuri ed efficacissimi. Un prodigio di tecnica di corsa. A quindici metri dal traguardo, la sua vittoria era già fuori discussione. Ha stravinto Bolt in 9"63, record olimpico, bis del successo che a Pechino lo rivelò al mondo intero. Secondo Blake a 9"75, terzo Gatlin a 9"79.
sabato 4 agosto 2012
Olimpiadi di Londra: vacilla il trono di Bolt, insidiato da Blake, Powell, Bailey e Gatlin
Vacilla, dopo anni di dominio incontrastato, il dominio di Usain Bolt sui 100 m piani. Qualificato nel primo pomeriggio alle semifinali, Bolt ha vinto senza spingere molto, in controllo come si dice in gergo, e tuttavia senza convincere. Assai più nette le vittorie dei connazionali Powell e Blake, campione del mondo in carica e due volte capace, in questo 2012, di battere lo stesso Bolt. Segnali incoraggianti sono giunti anche dalla velocità a stelle e strisce, soprattutto da Gatlin, sempre possente nel suo incedere, e Bailey, rivelazione di giornata, che ha fatto registrare il miglior tempo delle batterie, 9"88. Insomma, storia e logica vogliono Bolt ancora favorito, ma, la concorrenza è di primissimo ordine. Una qualunque indecisione, ad esempio alla partenza, punto debole di Bolt, potrebbe costargli il titolo e regalare la più grande sorpresa della rassegna olimpica di Londra.
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