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sabato 14 giugno 2014

Buffon salta l'Inghilterra? Meglio

Buffon salta l'Inghilterra? Secondo me, sì. Ove davvero avesse riportato la distorsione alla caviglia sinistra di cui si parla e straparla nelle ultime ore, schierarlo sarebbe un rischio atletico ed un errore strategico. Peraltro, non è che Buffon mi sembri in grande forma. Ha fatto il suo tempo. Stesso discorso per Pirlo, destinato a fare la fine di Xavi ieri sera. E basta!

venerdì 13 giugno 2014

La Spagna si squaglia. Vittoria dell'Olanda per 5-1

Doppietta di Van Persie, doppietta di Robben, 5-1 alla fine ed il punteggio avrebbe persino potuto essere più pesante per gli spagnoli, cui nessun contributo ha recato la forzata naturalizzazione del brasiliano Diego Costa, "O Ramarro". Una batosta per l'albagia spagnola. La fine del mito iberico che era divenuto insopportabile negli ultimi anni. Al fraseggio stanco degli avversari, l'Olanda ha risposto con lanci precisi ed accelerazioni fulminanti. Altro che gioco, possesso ed intensità. Di questo lasciamo che siano Sacchi e Pistocchi a parlare. Una curiosità: il primo gol di Van Persie ha messo fine all'imbattibilità mondiale di Casillas, cominciata nelle ultime partite del mondiale 2010, dopo 443 minuti. Resiste, perciò, il primato di Walter Zenga, imbattuto per 517 minuti ad Italia '90.

giovedì 12 giugno 2014

Brasile - Croazia 3-1: doppietta di Neymar il predestinato

Predestinato. Perché non gioca la miglior partita, ma segna due gol al debutto in un campionato del mondo. A casa sua, davanti al suo pubblico, in Brasile. Neymar ribalta il risultato contro la Croazia. Dopo lo sfortunato, più che comico, autogol di Marcelo. Una conclusione incrociata di sinistro, sulla quale Pletikosa impiega una vita ad arrivare, palo e gol. Poi, nella ripresa, su rigore casalingo concesso per fantomatica trattenuta su Fred. Neymar calcia maluccio, Pletikosa ci arriva, ma la palla entra comunque. Predestinato. Neymar, che sa giocare meglio di così, sarà l'eroe dei mondiali. Quanto al Brasile, non mi è sembrata una squadra molto efficace, pessima la prova di Hulk, altalenante quella di Oscar, che tuttavia quando punta l'uomo in genere lo salta e, poi, ha avuto il merito di segnare il gol del 3-1 finale per il Brasile, quando l'arrembaggio croato aveva costretto Julio Cesar a due faticose respinte. Per le statistiche, infine, con la doppietta di questa sera, Neymar arriva a 33 gol con la nazionale brasiliana, agganciando al settimo posto assoluto due mostri sacri del calcio verdeoro come Jairzinho e Ronaldinho. Prossimi obiettivi, Rivaldo, 34 gol, e Bebeto, 39 gol.

Brasile - Croazia: le formazioni. Alle 22:00 italiane comincia il mondiale 2014

Ci siamo, alle 22, ore italiane, comincia ufficialmente il mondiale brasiliano. Toccherà ai padroni di casa del Brasile affrontare la Croazia. Attesa febbrile dei tifosi verdeoro. La pressione sui brasiliani sarà immensa. Peraltro, la Croazia è avversario ostico che ha nel centrocampo tecnico e veloce il proprio punto di forza. Modric, dopo la brillantissima stagione con il Real Madrid, può essere considerato il miglior regista del mondo. Se anche Kovacic, 20 anni, dovesse proporre una prestazione all'altezza del suo grande talento, per il Brasile si farebbe dura. Scolari, infatti, schiererà i suoi con un 4-2-3-1, lasciando una superiorità numerica nella mediana agli avversari. Di seguito le probabili formazioni.
Brasile: Julio Cesar, Dani Alves, David Luiz, Thiago Silva, Marcelo, Paulinho, Luiz Gustavo, Hulk, Oscar, Neymar, Fred.
Croazia: Pletikosa, Srna, Corluka, Lovren, Pranjic, Modric, Rakitic, Olic, Kovacic, Perisic, Jelavic

sabato 7 giugno 2014

Klose stacca Gerd Muller: 69 gol con la Germania e primato assoluto

Nel comodissimo 6-1 con il quale la Germania ha regolato l'Armenia nell'ultima amichevole prima del mondiale in Brasile, Klose ha messo a segno il gol n. 69 in nazionale, staccando il leggendario Gerd Muller, fermo a 68, e conquistando il primato assoluto di segnature. Per carità, Muller con la casacca della nazionale ha segnato 68 gol in appena 62 partite, ad una media irripetibile di oltre un gol a partita, ma il record stabilito da Klose, che di partite ne ha giocate oltre 130, merita di essere celebrato con tutti gli onori. Klose, peraltro, vanta anche 14 gol ai mondiali, esattamente come Gerd Muller. In Brasile può superarlo di nuovo e provare a fare lo stesso con Ronaldo, che ai mondiali di gol ne ha segnati 15.

mercoledì 4 giugno 2014

La coppia Pirlo - Verratti non funziona

Pirlo e Verratti sono due registi, per niente complementari. Che senso ha schierarli assieme? Nessuno, come la scialba partita contro il Lussemburgo si è incaricata di dimostrare. Anche De Rossi, poi, ama dirigere la manovra. Mi domando chi corra senza palla, chi si smarchi. La riposta è sempre la stessa: nessuno. Con l'eccezione di Marchisio, che tuttavia denuncia gravi limiti nella protezione del pallone. Un centrocampo così affollato al centro è inutile. Come sono inutili due terzini scarsi nel fondamentale del cross, come Abate e De Sciglio. Meglio una difesa a tre, con De Rossi in mezzo a due difensori puri. Uno tra Pirlo e Verratti, per conto mio Verratti. E davanti Cassano sempre titolare per lanciare Balotelli. O  Prandelli si avvia a scelte ragionevoli o non si passa il primo turno del mondiale.

L'Italia di Prandelli non sa più vincere: pareggio anche contro il Lussemburgo

Non sa più vincere l'Italia di Prandelli, costretta a rimpiangere Montolivo, neanche fosse Giovanni Ferrari oppure Antognoni. Contro il Lussemburgo emergono tutti i limiti tecnici e di personalità di una squadra avara di fuoriclasse. Soltanto l'ingresso di Cassano nella ripresa accende la luce nella penombra di una mediocrità diffusa. Da Cassano e da Balotelli dipenderà il mondiale azzurro in Brasile. Come Chiellini possa giocare, con quei piedi, in nazionale, resta poi un mistero assoluto. Fu disastroso, ve lo ricordate?, contro la Spagna nella finale degli Europei del 2012. Stasera ha stentato anche contro il Lussemburgo. Diversamente dal vino, il suo rendimento, invecchiando, peggiora. Brutta prova anche di De Rossi e dei due terzini meno forti di sempre: De Sciglio ed Abate. Insomma, l'Italia non sta messa granché bene. 

martedì 20 maggio 2014

Brasile 2014: tutti gli errori di Prandelli. Al caldo prevale la tecnica, altro che corsa e forza

Mi domando chi siano i consulenti di Prandelli. Eppure qualche nozione elementare di atletica dovrebbe essere a disposizione della guida tecnica azzurra. Sostenere che in Brasile, in presenza di grande caldo e di altrettanta umidità, servano corsa e forza, equivale a misconoscere i dati di base dell'atletica. In simili condizioni di clima, prevale, semmai, la tecnica. Con il caldo, le prestazioni si abbassano, la corsa, come la reattività, si riduce, anche la forza si fa meno esplosiva. I ritmi diventano più lenti, cosicché a fare la differenza, in uno sport con la palla, com'è il calcio, conta più di tutto la qualità tecnica degli interpreti. Possibile che nessuno abbia imparato la lezione di Usa '94. Furono i brevilinei Bebeto e Romario, uno che neppure possedeva il concetto di corsa, a farla da padroni. Come Roberto Baggio. Contrariamente a quanto sostenuto da Prandelli, l'esperienza conterà moltissimo, intesa come capacità di gestire lo sforzo nel corso di una partita, ma anche come capacità di organizzare il gioco, che non potrà vivere di assalti e di continui rovesciamenti di fronte. Prevarrà l'attesa. E con l'attesa prevarranno i colpi inaspettati, le giocate impreviste, i tiri da lontano. Prandelli, che per lo meno ha puntato su Cassano, avrebbe dovuto convocare anche Totti. Come Tabarez avrebbe dovuto convocare Recoba. Altro che Forlan! Hodgson, invece, Lampard e Gerrard li ha chiamati.

mercoledì 14 maggio 2014

Prandelli ne convoca 31: dentro Giuseppe Rossi, fuori Gilardino

Gilardino esce dal giro della nazionale. Scelta appropriata quella di Prandelli, dacché il centravanti del Genoa non mi pare più in grado di fare la differenza ai livelli più alti. Toni, invece, escluso dal ct azzurro, avrebbe fatto comodo eccome. Dominante nel gioco aereo e nella protezione del pallone, in certi frangenti sarebbe risultato utilissimo. Resto del parere, invece, che Giuseppe Rossi non possa riprendersi per il mondiale. Questa convocazione nei 30, anzi 31, non credo sarà seguita da quella definitiva dei 23 che si giocheranno la coppa del mondo in Brasile. So di essere in minoranza, ma, Totti l'avrei portato. Magari rinunciando ad un centrocampista. Le scelte che meno mi hanno persuaso, tuttavia, riguardano i terzini. I due del Milan, Abate e De Sciglio, oltre ad essere modesti in termini assoluti, sono anche reduci da una pessima stagione. Perché Santon, sempre titolare al Newcastle, è stato ignorato? Fossi in Prandelli, giocherei con la difesa a tre, Barzagli, Chiellini e De Rossi arretrato a dirigere il reparto. Per valorizzare il centrocampo che, tutto sommato, di qualità ne ha parecchia. Davanti, punterei sul tridente Balotelli, Cerci, Cassano. Con Destro ed Immobile pronti a subentrare a partita in corso.

mercoledì 7 maggio 2014

Torna al gol Giuseppe Rossi, ma Fiorentina - Sassuolo è una partita incredibile

Partita incredibile. Ma autenticamente incredibile. Nessuna marcatura sugli attaccanti. Né da una parte né dall'altra. Mi ricorda un Livorno - Parma di anni fa, quando segnarono, se non sbaglio, quattro gol a testa Lucarelli e Gilardino. Cosicché si risveglia dal letargo Berardi, tripletta per lui. E segna anche, e di questo bisogna essere contenti, il rientrante Giuseppe Rossi. Gol bello il suo, se non fosse che nessuno si azzarda a contrastarlo. Il Sassuolo aveva bisogno di vincere ed il Sassuolo ha vinto. Dopo partite come questa, però, si fa più urgente la necessità di ridimensionare il campionato italiano: 18 squadre e non più venti. Anzi, fosse per me, ritornerei alle sedici squadre degli anni '80 (fino al 1988). Naturalmente, com'era prevedibile, adesso fa iscritti anche il partito di chi vorrebbe Berardi ai mondiali. Berardi ai mondiali ci andrà, ma non a questi in Brasile.

lunedì 5 maggio 2014

Cassano 146 gol in carriera, rinnova la tradizione dei grandi numeri dieci italiani

Cassano andrà al mondiale, ormai restano pochissimi dubbi. Per paradosso, a 32 anni, sarà il primo di una carriera sempre vissuta ad un passo dalla gloria. Talento bizzoso ma grandissimo, l'asso barese ha sprecato negli anni migliori due stagioni a cavallo tra 2005 e 2007. Ancora gli manca quel che allora non seppe raccogliere, durante i bagordi di Madrid, quando smise di essere un atleta. Poi, però, ha saputo riprendersi, è tornato in nazionale, ha limato verso l'alto i suoi numeri, che sono indicatori affidabili, per quanto non gli unici, del valore di un attaccante. Perché Cassano è un attaccante, di fantasia e di estro, ma un attaccante. Ieri, è arrivato a 12 gol in campionato: per la quarta volta in doppia cifra in serie A, dove ha segnato complessivamente 106 gol. In carriera, Cassano ha segnato 146 reti. Qui di seguito, propongo una classifica dei gol segnati in carriera dai grandi numeri dieci del calcio italiano degli ultimi 30 anni. Se Del Piero, Roberto Baggio e Totti sono lontani da Cassano, sopra la vetta dei 300 gol, Mancini e Zola, poco sopra i 200 gol, mi pare che siano alla portata del campione del Parma. 

  1. Del Piero 345 gol
  2. Roberto Baggio 318 gol
  3. Totti 305 gol
  4. Mancini 217 gol
  5. Zola 203 gol
  6. Cassano 146 gol

martedì 22 aprile 2014

Recoba torna al gol. Il Nacional del Chino ora è quinto nel campionato di Clausura

Torna finalmente al gol Alvaro Recoba, tormentato in questa stagione da fastidiosi infortuni muscolari, quelli che hanno condizionato la seconda parte della carriera dell'asso uruguagio a far tempo dal 2004. Recoba ha segnato al tramonto della partita, poco dopo essere entrato in campo: un gran tiro incrociato scoccato dal suo magico sinistro. Il Nacional Montevideo ora è quinto nel torneo di Clausura della Primera Division de Uruguay. Dopo il terzo posto dell'Apertura, è ancora tutto possibile per il titolo finale. Vorrei, ma so di illudermi, vedere Recoba al mondiale in Brasile. 

Prandelli non ha ancora deciso: quali attaccanti vanno in Brasile?

Splendido il gol di testa di Balotelli nell'ultima di campionato. Gol da centravanti vecchia maniera. D'accordo, Balotelli ha pochissimo senso di squadra e gioca per i fatti propri, ma i suoi mezzi, tecnici ed atletici, sono di primissimo ordine. In area di rigore, se soltanto lo volesse, potrebbe diventare dominante. Fuori dell'area, invece, con il tiro che si ritrova, è già straordinario. Continua inesorabile la marcia di Immobile verso il titolo di capocannoniere. A questo punto, con Destro fuori per squalifica, salgono le quotazioni del granata. Cassano è stato sfortunato contro l'Inter sia sul rigore che in qualche altra conclusione, ma le sue giocate di qualità serviranno alla nazionale. Per il resto, la mia opinione è nota, Totti lo porterei in ogni caso. Toni sta facendo meglio di Gilardino, ma Prandelli preferisce il secondo. Stiamo a vedere.

lunedì 14 aprile 2014

Totti deve andare in Brasile. Gli attaccanti di Prandelli per il mondiale 2014

Totti al mondiale deve andarci. Le sue giocate a ridosso dell'area di rigore sono uniche al mondo. Tra i contemporanei, soltanto Riquelme e Ronaldinho, che forse al mondiale non ci saranno, sanno inventare come fa il capitano giallorosso. Sicché un posto per Totti Prandelli dovrà trovarlo. Come dovrà trovarlo per Cassano. Piuttosto, meglio rinunciare a qualche centrocampista con i piedi di piombo. Gli altri attaccanti dovrebbero essere Balotelli, Cerci, Immobile e Destro. Con la possibilità di tenere a casa uno degli ultimi due, laddove si volesse puntare sull'esperienza di un vecchio cannoniere come Gilardino o come il più attempato Toni. Io porterei questi sei attaccanti:
Balotelli
Cassano
Cerci
Destro
Immobile 
Totti

domenica 6 aprile 2014

Prandelli e gli attaccanti per Brasile 2014: chi va al mondiale

Si sono messi tutti a segnare, da Toni a Destro ad Immobile. Giuseppe Rossi, che ancora non si allena con la squadra ormai è fuori dai giochi. Se Prandelli non vuol ripetere la debacle di Lippi nel 2010, con tanto di eliminazione al primo turno, a fronte di un girone allora possibile, con gli avversari che invece ci saranno in Brasile, dall'Inghilterra all'Uruguay, bisognerà indovinerà tutte le convocazioni. Allora, nel 2010 dico, rimasero a casa Totti, Cassano e Balotelli. Che in Brasile dovranno andarci, anche i primi due. Perché i gol bisogna farli, e Totti e Cassano sono del mestiere, ma anche farli fare, e Totti e Cassano sono ancora i migliori nella specialità. Gli altri quattro posti vedono in corsa Immobile, capocannoniere attuale, Destro, 13 gol in 18 partite, media strepitosa, Toni, che è centravanti classico e 16 gol ha saputo a farli a 37 anni, Cerci, che nasce ala, e Gilardino, le cui azioni sono in declino. Oggi, convocherei questi sei:
Balotelli
Cassano 
Cerci
Destro 
Immobile
Totti


lunedì 31 marzo 2014

Toni 285 gol in carriera. Va in Brasile?

Toni è arrivato ieri a 285 gol in carriera, ribadendo la sua candidatura per i prossimi mondiali. Francamente, però, non penso che Prandelli possa portare sia lui che Gilardino in Brasile. Insomma, un centravanti classico e di grande esperienza potrebbe servire, ma, due sarebbero troppi. Anche perché le nuove leve, da Destro ad Immobile stanno segnando con grande continuità. Segue classifica dei primi dieci marcatori italiani in tutte le competizioni.
  1. Piola 364 gol
  2. Del Piero 343 gol
  3. Meazza 338 gol
  4. Roberto Baggio 318 gol
  5. Inzaghi 316 gol
  6. Totti 303 gol
  7. Altobelli 298 gol
  8. Vialli 286 gol
  9. Toni 285 gol
  10. Di Natale 283 gol

domenica 23 marzo 2014

Gli attaccanti azzurri per Brasile 2014: Balotelli, Cassano, Cerci, Gilardino, Immobile, Totti?

Quali attaccanti porterà Prandelli ai prossimi mondiali in Brasile? Valutando le caratteristiche, i ruoli e le compatibilità, io ne convocherei sei, che al momento rispondono ai nomi di Balotelli, Cassano, Cerci, Gilardino, Immobile e Totti, menzionati in rigoroso ordine alfabetico. Balotelli, perché polemiche a parte, è un campione, che in nazionale ha fatto sempre la sua parte e che possiede colpi risolutivi, quelli che pressing, corsa, ed ordine tattico non possono sostituire. Cassano perché è un fantasista straordinario, che dribbla, segna, regala assist e gioca, da sempre, senza timori reverenziali. Uno che non si emoziona più di tanto. Cerci perché nasce ala, e possiede una velocità palla al piede, che fa la differenza. Non ce ne sono come lui in quel ruolo. Gilardino è centravanti classico, mai il migliore, sempre sul pezzo, quasi 250 gol in carriera e tanto mestiere. Immobile, in ballottaggio con Destro, è l'attuale capocannoniere, ha forza, tiro, esuberanza e tenacia. Totti è Totti, sicché deve soltanto star bene fisicamente. 

lunedì 17 marzo 2014

Totti 233 gol in serie A, 303 in carriera. Totti deve andare ai mondiali in Brasile

Deve andare al mondiale Francesco Totti, lo merita come lo merita Cassano. Prandelli non può ignorare un campione immenso come il capitano della Roma, che a 37 anni e  mezzo sa, ancora decidere il corso di una partita, in virtù di un primato tecnico indiscutibile. Tornava in campo questa sera contro l'Udinese dopo una lunga assenza e subito è tornato al gol, il sesto in questo campionato, il gol n. 233 in serie A, laddove i gol in carriera di Totti sono 303. Grandi numeri. Segue la classifica dei primi dieci goleador italiani in tutte le competizioni.

  1. Piola 364 gol
  2. Del Piero 343 gol
  3. Meazza 338 gol
  4. Roberto Baggio 318 gol
  5. Inzaghi 316 gol
  6. Totti 303 gol
  7. Altobelli 298 gol
  8. Vialli 286 gol
  9. Di Natale 283 gol
  10. Toni 282 gol

domenica 16 marzo 2014

Cassano, doppietta al Milan, prenota un posto in Brasile. Prandelli deve portarlo al mondiale

Doppietta al Milan per Cassano, che si issa ad undici reti nel campionato in corso, 105 in carriera in serie A e prenota un posto per il mondiale brasiliano. Prandelli, dubbi legati al gruppo o meno, dovrà convocare l'asso barese, il solo, in quest'epoca di scarso talento del calcio italiano, capace di inventare calcio a getto continuo, in virtù di un genio calcistico fertilissimo e di una maturità agonistica che nemmeno i suoi storici detrattori potranno più mettere in discussione. Del resto, in maglia azzurra, Cassano ha sempre fatto la sua parte nei tre Europei giocati. Sarebbe assurdo se un giocatore della sua classe chiudesse la carriera senza disputare un mondiale. Né l'Italia, come ha dimostrato l'ultima amichevole con la Spagna, può permettersi di rinunciare al suo estro. Cassano in Brasile, senza discussioni!

giovedì 6 marzo 2014

La piccola Italia di Prandelli viene sovrastata dalla Spagna. Il risultato di 1-0 va stretto agli spagnoli

Quelli toccano il pallone con un'arte che in Italia è stata dimenticata, persino i difensori spagnoli potrebbero impartire lezioni di palleggio ai nostri centrocampisti, lenti, leziosi e prevedibili. E Prandelli, con questa insopportabile vocazione deamicisiana, ha deciso che no, Cassano non può andare ai mondiali. Così capita che, assente pure Balotelli, si faccia la figura rimediata ieri sera a Madrid. Che la Spagna vinca per 1-0, potendo segnare tanti gol di più. Si è salvato soltanto Cerci tra gli azzurri, uno che ha talento vero. Per il resto, un pianto. Osvaldo, poi, perché dovrebbe giocare con l'Italia? Lo vedo benissimo come attore di fotoromanzi o protagonista di qualche reality, ma da centravanti della nazionale è inadeguato piuttosto che no. Dimenticavo: ma, Pirlo cosa aspetta a radersi la barba? Poiché la sostanza latita, almeno si potrebbe salvare la forma. Totti e Cassano debbono esserci ai mondiali. Altrimenti, si rischia un'altra eliminazione al primo turno. Basta con i comprimari, ce ne sono già abbastanza al governo. Altro che i valori del gruppo!