Prodezza e gol contro l'Austria e Neymar tocca quota 55 gol con il Brasile: eguagliato Romario al terzo posto della graduatoria dei marcatori della nazionale brasiliana. Solo Pelè, 77 gol, e Ronaldo, 62 gol, hanno, per ora, segnato più di lui con la casacca verdeoro. Ora, Russia 2018. Neymar può essere l'eroe del mondiale.
Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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domenica 10 giugno 2018
Neymar eguaglia Romario: 55 gol con il Brasile
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domenica 3 giugno 2018
Neymar ad un passo da Romario: 54 gol con il Brasile
Subito a segno, al ritorno dall'infortunio, Neymar, autore di uno dei due gol con cui il Brasile ha battuto la Croazia in amichevole in vista dei mondiali. Neymar ha toccato quota 54 gol con la nazionale brasiliana, uno meno di Romario, 55 gol. Ormai sono sempre meno lontani Ronaldo, 62 gol, ed il primatista Pelè, 77 gol.
sabato 16 dicembre 2017
Cristiano Ronaldo 629 gol in carriera: decide anche il mondiale per club contro il Gremio. È il quinto goleador di sempre dietro Pelè, Romario, Gerd Müller e Puskas
Gol vittoria contro il Gremio nella finale del mondiale per club 2017. Cristiano Ronaldo firma l'ennesimo successo stagionale del Real Madrid e sale a 629 gol in carriera. È il quinto maggior goleador della storia, dietro Pelè, 762 gol, Romario, 746 gol, Gerd Müller, 731 gol, e Puskas, 700 gol. Una leggenda vivente.
mercoledì 29 marzo 2017
Neymar eguaglia Zico: 52 gol con il Brasile
A segno ieri sera contro il Paraguay, sconfitto 3-0, Neymar ha segnato il gol n. 52 con la nazionale brasiliana, eguagliando il primato di una leggenda verdeoro come Zico. Nella graduatoria dei migliori cannonieri di sempre del Brasile, davanti a Neymar restano Romario, 55 gol, Ronaldo, 62 gol e Pelè, 77 gol. Considerando che Neymar ha da poco compiuto 25 anni, l'attaccante del Barcellona è destinato a superarli tutti.
venerdì 11 novembre 2016
Neymar 50 gol con il Brasile! Argentina travolta e Messi sopravvalutato!
Qualificazioni ai mondiali 2018, che si terranno in Russia. Girone sudamericano. Il Brasile travolge l'Argentina 3-0. E segna anche Neymar. Il gol n. 50 con la nazionale verdeoro, consolidando il quinto posto nella classifica dei marcatori di ogni tempo, dietro Pelè, 77 gol, Ronaldo, 62 gol, Romario, 55 gol, e Zico, 52 gol. Neymar compirà 25 anni tra qualche mese. Ed è inevitabile pronosticare che nel giro due o tre anni, seguitando di questo passo, diventerà il miglior cannoniere della nazionale brasiliana. E pensare che tanti, fino a pochi anni fa, strologavano intorno alla leggerezza fisica di Neymar! L'ultima vittoria del Brasile sull'Argentina ha, semmai, confermato la leggerezza caratteriale di Messi. Fenomeno al Barcellona, normale con l'Albiceleste. La media gol di Messi con il Barcellona è di 0,86 gol a partita, mentre con l'Argentina la sua media gol scende a 0,48 gol a partita. Perché? Perché il Barca esalta Messi più che il contrario.
domenica 14 giugno 2015
Cristiano Ronaldo tripletta all'Armenia e 496 gol in carriera
Tripletta all'Armenia per la rimonta del suo Portogallo e Cristiano Ronaldo sale a 55 gol con la nazionale maggiore lusitana. In carriera, invece, i gol di Cristiano Ronaldo sono 496. Presto saranno 500. E' già oggi il nono goleador di tutti i tempi, come da classifica che segue (indico fra parentesi i gol con le rispettive nazionali maggiori).
- Pelè 762 gol (77)
- Romario 746 gol (55)
- Gerd Muller 731 gol (68)
- Puskas 700 gol (84)
- Eusebio 626 gol (41)
- Zico 516 gol (52)
- Di Stefano 513 gol (29)
- Roberto "Dinamite" 512 gol (26)
- Cristiano Ronaldo 496 gol (55)
- Hugo Sanchez 479 gol (29)
mercoledì 12 novembre 2014
Neymar punta Zico: 42 gol con il Brasile
Nella stagione della consacrazione con il Barcellona, 14 partite e 12 reti, dopo gli stenti dello scorso anno, Neymar continua a brillare con i colori del suo paese. Doppietta nel 4-0 che il Brasile rifila alla Turchia e Neymar sale a 42 gol in nazionale, Zico, a 52 gol, non è più così lontano. più avanti, nella graduatoria dei cannonieri di ogni tempo della rappresentativa verdeoro ci sono Romario, 55 gol, Ronaldo 62 gol ed il primatista Pelè, 77 gol. Neymar, classe 1992, può superarli tutti.
martedì 14 ottobre 2014
Neymar 199 gol in carriera, 40 con il Brasile, quinto marcatore assoluto dopo Pelè, Ronaldo, Romario e Zico. Quaterna contro il Giappone
Amichevole, per carità, ed avversario, il Giappone, non irresistibile. Neymar, comunque, segna quattro gol ed arriva a quota 40 con la nazionale maggiore del Brasile, scavalcando Bebeto, 39 gol. Neymar diventa il quinto marcatore assoluto nella storia della nazionale, dopo Pelè, 77 gol, Ronaldo, 62 gol, Romario, 55 gol, e Zico, 52 gol. E pensare che ha soltanto 22 anni. Peraltro, con i quattro gol rifilati al Giappone, Neymar approda a 199 gol in carriera. Quota 200 è ad un passo.
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martedì 24 giugno 2014
Neymar, doppietta al Camerun, 35 gol in nazionale, sesto assoluto nella storia
Doppietta al Camerun, dopo quella all'esordio contro la Croazia. Quattro gol per Neymar al mondiale brasiliano fino ad ora e provvisorio titolo di capocannoniere della manifestazione. Neymar si è, inoltre, portato a 35 gol con la nazionale brasiliana, staccando Jarzinho e Ronaldinho, fermi a 33, e scavalcando Rivaldo, 34 gol. Lontanissimo Pelé a 77 gol, come Ronaldo, 62 gol, più vicini sono Romario, 55 gol, e Zico, 52 gol. Mentre Bebeto, quinto marcatore nella storia della nazionale brasiliana, autore di 39 gol, potrebbe essere raggiunto e superato da Neymar già in questo mondiale. Prossima tappa, gli ottavi di finale, nei quali il Brasile affronterà il Cile. Il Brasile, che non brilla come squadra, si aggrappa disperatamente a Neymar.
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giovedì 29 maggio 2014
Storia dei mondiali di calcio: 16^ puntata (1994, negli Stati Uniti vince il Brasile)
Uno dei più sopravvalutati allenatori della storia del calcio, Arrigo Sacchi, è il commissario tecnico della nazionale italiana ai mondiali del 1994, organizzati per la prima volta dagli USA. Le partite, perché si possano seguire la sera in Europa, si giocano ad orari assurdi, le dodici o le quindici, in condizioni climatiche estreme, per caldo ed umidità. Sacchi, integralista del gioco più difensivo mai concepito, quello a zona, non convoca attaccanti di valore, un po' perché il ruolo è in crisi, un po' per una certa sua ostinazione. I centravanti sono Casiraghi, che qualche gol lo segna in genere, e Massaro, che centravanti non è, ma che nel Milan più ricco di sempre gioca pure in mezzo all'area, tanto palloni gli arrivano. Il girone eliminatorio, con tanto di sconfitta all'esordio contro l'Irlanda, è un pianto. Vittoria sofferta contro la Norvegia e pareggio con il Messico. Roberto Baggio appare sottotono, la squadra, a cominciare dal portiere Pagliuca non brilla. Sotto di un gol agli ottavi, cui l'Italia si qualifica come miglior terza!, allo scadere Baggio pareggia. Nei supplementari, su rigore, raddoppia. Si ripete ai quarti con la Spagna, fino alla sublime doppietta in semifinale contro la Bulgaria di Stoichkov. E' un momento d'oro per il calcio dell'est. Anche la Romania del fantasista Hagi figura bene e raggiunge i quarti di finale. Anche perché elimina a sorpresa l'Argentina, dopo la squalifica di Maradona, trovato positivo all'efedrina, sostanza dimagrante. Peccato, perché l'Albiceleste era avviata alla conquista del titolo. Maradona giostrava dietro Batistuta, Caniggia e Balbo, mentre alle sue spalle il centrocampo viveva degli assalti di Simeone e della geniale regia di Redondo. In finale, l'Italia trova il Brasile. Squadra tutto sommato modesta, nella quale prevale la sostanza una volta tanto. Centrocampo robusto con Dunga e Mazinho, le sgroppate di Branco sulla sinistra. Il genio abita in attacco, però, con due piccoletti dai piedi fatati come Romario e Bebeto. Baggio gioca nonostante una contrattura rimediata contro la Bulgaria: è l'ombra di se stesso. Gioca anche Franco Baresi, tornato dopo l'infortunio al menisco nella partita inaugurale. Finisce in parità, anche dopo i supplementari. Ai rigori, sbagliano Baresi, Massaro e persino uno stanchissimo Baggio. Il Brasile, per la quarta volta nella sua storia, è campione del mondo. Italia seconda, grazie a Baggio e ad una sfacciata fortuna, Svezia terza, Bulgaria quarta. Stoichkov ed il carneade russo Salenko sono capocannonieri con sei reti. (1^ puntata, 2^ puntata, 3^ puntata, 4^ puntata, 5^ puntata, 6^ puntata, 7^ puntata, 8^ puntata, 9^ puntata, 10^ puntata, 11^ puntata, 12^ puntata, 13^ puntata, 14^ puntata, 15^ puntata)
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martedì 20 maggio 2014
Brasile 2014: tutti gli errori di Prandelli. Al caldo prevale la tecnica, altro che corsa e forza
Mi domando chi siano i consulenti di Prandelli. Eppure qualche nozione elementare di atletica dovrebbe essere a disposizione della guida tecnica azzurra. Sostenere che in Brasile, in presenza di grande caldo e di altrettanta umidità, servano corsa e forza, equivale a misconoscere i dati di base dell'atletica. In simili condizioni di clima, prevale, semmai, la tecnica. Con il caldo, le prestazioni si abbassano, la corsa, come la reattività, si riduce, anche la forza si fa meno esplosiva. I ritmi diventano più lenti, cosicché a fare la differenza, in uno sport con la palla, com'è il calcio, conta più di tutto la qualità tecnica degli interpreti. Possibile che nessuno abbia imparato la lezione di Usa '94. Furono i brevilinei Bebeto e Romario, uno che neppure possedeva il concetto di corsa, a farla da padroni. Come Roberto Baggio. Contrariamente a quanto sostenuto da Prandelli, l'esperienza conterà moltissimo, intesa come capacità di gestire lo sforzo nel corso di una partita, ma anche come capacità di organizzare il gioco, che non potrà vivere di assalti e di continui rovesciamenti di fronte. Prevarrà l'attesa. E con l'attesa prevarranno i colpi inaspettati, le giocate impreviste, i tiri da lontano. Prandelli, che per lo meno ha puntato su Cassano, avrebbe dovuto convocare anche Totti. Come Tabarez avrebbe dovuto convocare Recoba. Altro che Forlan! Hodgson, invece, Lampard e Gerrard li ha chiamati.
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domenica 5 gennaio 2014
E' morto Eusebio, uno dei maggiori calciatori di ogni tempo
Asso del Benfica e della nazionale portoghese, di origini mozambicane, Eusebio si è spento a 71 anni, provato da una lunga malattia. Centravanti possente, dalla falcata ampia e dal tocco felpato, possedeva una straordinaria accelerazione che gli permetteva di seminare gli avversari più veloci. Si riveda la finale di Wembley che il Milan vinse contro il Benfica in Coppa dei Campioni nel 1963. Eusebio era letteralmente immarcabile. Le sue progressioni rimangono un unicum nella storia del calcio, se si escluda il Ronaldo del Barcellona e del primo anno all'Inter. Vinse tutto in patria, segnò caterve di gol sia in Portogallo che in giro per l'Europa, fu capocannoniere, con nove centri, ai mondiali inglesi del 1966, dove i lusitani eliminarono il Brasile e conquistarono uno storico terzo posto. La potenza del suo tiro era inarrivabile, paragonabile soltanto a quella di alcuni mancini, come Puskas, Rivelino, Eder, Recoba. Ma, ed è questa la particolarità, Eusebio era destro. Ha chiuso la carriera, sebbene ci siano pareri discordi sulle sue reti ufficiali, con 626 gol. Da quello che mi risulta è il quinto cannoniere più prolifico della storia del calcio, dopo Pelé, Romario, Gerd Muller e Puskas. Che la terra gli sia lieve.
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giovedì 18 ottobre 2012
I dieci migliori centravanti della storia
Passiamo ai dieci migliori centravanti della storia del calcio. Pure in questo caso, non è facile assimilare calciatori tra loro diversi, tenendo nel debito conto l'attitudine di parecchi campioni a mutare ruolo nel corso della carriera, Meazza fu un immenso centravanti, come lo fu Di Stefano, ma poi scelsero, eccellendovi, altre zone di campo. Meazza è tra le mezze ali, Di Stefano ho voluto inserirlo tra i centravanti, perché sebbene uomo ovunque, il gol era la sua ossessione. Hidegkuti fu un grande centravanti arretrato, ma, alla resa dei conti, era sostanzialmente un regista offensivo, come il primo Michael Laudrup, che pure indossava sempre il numero 9. Nessuno dei due è stato preso in considerazione per questa graduatoria. Segue la classifica, che è difficile, così, ai soliti primi dieci, aggiungo anche i secondi. Cosa ne pensate?
*Aggiornamento del 9 maggio 2024: estendo la classifica ai settantasei migliori centravanti della storia.
*Aggiornamento del 9 maggio 2024: estendo la classifica ai settantasei migliori centravanti della storia.
- Ronaldo
- Di Stefano
- Eusebio
- Van Basten
- Pedernera
- Romario
- Gerd Muller
- Greaves
- Piola
- Batistuta
- Ademir
- Nordahl
- Tostao
- Kempes
- Leonidas
- Bobby Charlton
- Altobelli
- Dixie Dean
- Harry Kane
- Gary Lineker
- Sarosi
- Arsenio Erico
- Bican
- Careca
- Paolo Rossi
- Ibrahimovic
- Uwe Seeler
- Aguero
- Van Nistelrooy
- Shearer
- Lewandowski
- Benzema
- Vieri
- Klose
- Sindelar
- Luis Suarez
- Fritz Walter
- Krankl
- Van Persie
- Dixie Dean
- Hugo Sanchez
- Roberto "Dinamite"
- Boninsegna
- Adriano
- Santillana
- John Charles
- Atilio Garcia
- Drogba
- Weah
- Michael Owen
- Eto'o
- Bettega
- Voeller
- Klinsmann
- Crespo
- Rooney
- Cavani
- Diego Milito
- Trezeguet
- Fernando Torres
- Luis Artime
- Angelillo
- Higuain
- Giordano
- F. Inzaghi
- Icardi
- Papin
- Lukaku
- John Hansen (Danimarca)
- Hrubesch
- Toni
- Lacombe
- Pruzzo
- Bierhoff
- Makaay
- Julio Cruz
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venerdì 10 febbraio 2012
Classifica dei primi dieci goleador di ogni tempo: 1. Pelé 762, 2. Romario 746, 3. Gerd Muller 731 ...
Premetto che si tratta di una classifica approssimata, perché niente è più difficile di una statistica dei gol segnati nel calcio, in tutte le competizioni. Ho escluso, per scelta, i cannonieri come Fridenreich avvolti nella leggenda che circonda il calcio pionieristico degli anni '10 e degli anni '20 ed altri fuoriclasse del gol, di cui non ho potuto verificare i dati con la dovuta attendibilità. Sicché quella che segue è una classifica che parte dagli anni '40 del secolo scorso e che non tiene conto delle partite amichevoli delle squadre di club né delle partite amichevoli delle nazionali quando non ufficiali: per esempio, Guatemala - Italia del 1986, di preparazione ai mondiali del Messico. Altobelli segnò tre gol, che non gli sono stati mai riconosciuti, altrimenti le sue segnature azzurre sarebbero 28 e non 25. Non escludo errori, approssimazioni e dimenticanze, considerando benvenute le correzioni documentate. Tra parentesi, indico i gol con le nazionali.
1. Pelé 762 gol (77) 6. Zico 516 gol (52)2. Romario 746 gol (55) 7. Di Stefano 513 gol (29)
3. Gerd Muller 731 gol (69) 8. Roberto "Dinamite" 512 gol (26)
4. Puskas 700 gol (84) 9. Hugo Sanchez 479 gol (29)
5. Eusebio 626 gol (41) 10. Henrik Larsson 471 gol (37)
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