Elenco blog personale

mercoledì 23 giugno 2021

Portogallo-Francia 2-2, Germania-Ungheria 2-2

Si chiude oggi il cosiddetto girone di ferro degli Europei 2021. Con le sfide tra Portogallo e Francia e Germania ed Ungheria. I lusitani sono chiamati a saggiare l'autentica forza della squadra di Deschamps, che, sino ad ora, ha ricavato meno di quanto abbia perso - rinunciando a Giroud - dal reintegro di Benzema. Che, stasera, potrebbe smentire tutti i critici e vedremo. Interessante anche la partita di Monaco di Baviera tra Germania e Ungheria. I tedeschi sono più forti, ma, non darei l'Ungheria per battuta. Ha un grandissimo spirito di squadra. E, anche in questo caso, vedremo.

La cronaca breve.  

Passa in vantaggio il Portogallo con rigore di Cristiano Ronaldo. La Francia fatica, soffrendo il palleggio lusitano, innervato da Renato Sanches. I transalpini pareggiano su rigore con Benzema, concesso per un normale contatto di gioco tra Mbappé, in versione Cuadrado, e Semedo. Nella ripresa raddoppia subito Benzema, ma gli replica di nuovo Cristiano Ronaldo dal dischetto: quattordici gol agli Europei per lui. Finisce 2-2. La Francia, prima, affronterà agli ottavi la Svizzera. Il Portogallo, terzo se la vedrà con il Belgio. 

La Germania vive una serata da incubo contro l'Ungheria di Marco Rossi. Due volte in svantaggio, pareggia prima con Havertz, poi con Goretzka. L'Ungheria chiude ultima ma merita tutti gli applausi. Ha giocato alla pari prima con la Francia poi con la Germania.  La detta Germania, finisce al secondo posto del girone e giocherà gli ottavi contro l'Inghilterra. 

martedì 22 giugno 2021

Italia-Austria, nel ricordo di Pozzo e Meisl

Le sfide recenti, nelle grandi competizioni, le ha vinte tutte l'Italia. Ma, c'è stato un tempo, tra la fine degli anni '20 e i primi anni '30, in cui l'Austria calcistica era avanguardia europea e la sua nazionale era il  Wunderteam. L'Italia di Vittorio Pozzo e l'Austria di Hugo Meisl si affrontavano in sfide appassionanti e mai scontate di Coppa Internazionale, l'antenata dei campionati europei. E si schieravano secondo il Metodo, con due terzini, tre mediani, di cui quello di mezzo, il centromediano metodista marcava il centravanti avversario e dirigeva il gioco dalle retrovie, due mezzali e tre attaccanti in linea, vale a dire un centravanti affiancato da due ali. Gli inglesi, da qualche anno, giocavano invece con il Sistema: i difensori erano tre, con il centromediano arretrato sulla linea dei terzini e c'era un quadrilatero a centrocampo. Con il tempo, Meisl fece qualche concessione al sistema, limitando i lunghi rilanci del centromediano e puntando su un sistematico possesso del pallone e una fitta trama di passaggi. Pozzo, invece, rimase ancora ad una concezione di gioco tatticamente più prudente e atleticamente meno dispendiosa. E conquistò, con l'Italia i mondiali del 1934 e del 1938. Nel mezzo, le Olimpiadi di Berlino del 1936. Nell'Italia brillava la stella di Giuseppe Meazza, nell'Austria quella di Matthias Sindelar. Tutto finì nel maggio del 1938, quando la Germania nazista occupò l'Austria: l'Anschluss.


domenica 20 giugno 2021

Berrettini vince il Queen's 2021

Vince il torneo Atp 500 del Queen's, sebbene l'editio minor di questo 2021, Matteo Berrettini. Norrie, tennista britannico mai approdato alla seconda settimana di uno Slam e mai vincitore di un titolo Atp, ha ceduto in tre set. Per Berrettini, è il quinto titolo in carriera, il secondo sull'erba dopo quello di Stoccarda nel 2019. Un buon viatico per Wimbledon.

Campionato italiano ciclismo 2021: vince Colbrelli

Oggi si corre il campionato nazionale di ciclismo 2021: da Bellaria-Igea Marina a Imola. Gli ultimi 150 km saranno in circuito. La selezione tra i migliori dovrà venire dalla Cima Gallisterna, da affrontare cinque volte. 

La cronaca.

Durante l'ultima scalata della Cima Gallisterna, restano davanti Sonny Colbrelli e Fausto Masnada. In volata, Colbrelli rispetta il pronostico e vince per distacco.

Italia-Galles 1-0: Pessina

Ultima partita del girone per l'Italia, già qualificata agli ottavi. L'avversario è il Galles di Gareth Bale. Mancini concede un turno di riposo a diversi titolari: otto! 

La cronaca.

Italia imbrigliata dalla difesa gallese. Fino a pochi minuti dalla fine del primo tempo, quando una delicata punizione di Verratti consente al destro al volo di Pessina il gol del vantaggio azzurro. 

sabato 19 giugno 2021

Portogallo-Germania 2-4

Non basta al Portogallo il gol n. 12 nelle fasi finali degli Europei di Cristiano Ronaldo. La Germania, ispirata dalle sontuose rifiniture di Thomas Muller e trascinata dagli affondi di Gosens, rimonta e vince: 4-2 per i tedeschi il risultato finale. A segno anche Havertz. 

Ungheria-Francia 1-1: Fiola, Griezmann

Grande prova dell'Ungheria di Marco Rossi, che passa in vantaggio con un gol dell'infaticabile Fiola. Nella ripresa, Deschamps toglie Rabiot per Dembelè. Ma, l'Ungheria trascinata dal suo pubblico invece di difendere cerca il raddoppio. Da un rilancio di Lloris, viene innescato Mbappé: palla al centro sulla quale si avventa Griezmann e pareggia di sinistro. Esce anche Benzema - ottava partita senza gol in una fase finale degli Europei - per Giroud. Ma, il risultato non cambia. Bella impresa dell'Ungheria. 

venerdì 18 giugno 2021

Europei 2021: Inghilterra-Scozia 0-0

Stasera andrà in scena il derby britannico per eccellenza: Inghilterra-Scozia. Una rivalità calcistica ultracentenaria. Considero l'Inghilterra la grande favorita degli Europei. La partita di stasera, sentita più che mai dalle due tifoserie e perciò carica di tensione, dirà di più sulla fondatezza di questo pronostico. 

La cronaca.

Finisce 0-0 tra Inghilterra e Scozia. E gli scozzesi hanno avuto le occasioni migliori. Southgate non riesce a sfruttare il grande potenziale offensivo della sua nazionale. Troppi trequartisti o ali, senza uno spartiti da seguire. Tante iniziative personali, poco altruismo ed Harry Kane abbandonato al centro dell'attacco. Resta forte in potenza l'Inghilterra, ma il suo allenatore deve riordinare le idee.

Saluto a Gianpiero Boniperti, simbolo di un calcio che non c'è più

È stato uno dei grandi del calcio italiano. Tra pochi giorni avrebbe compiuto 93 anni. Bandiera della Juve dopo la guerra e per tutti gli anni '50, cominciò mentre dominava il Grande Torino. E per quella squadra leggendaria, poi tragicamente scomparsa, conservò sempre un rispetto ammirato. In particolare, per Valentino Mazzola. Che considerava il più forte di tutti i giocatori da lui visti. Fu centravanti agli esordi, Boniperti. Capocannoniere nella stagione 1947/48. Tanto per capirci, il 1948, è l'anno delle prime elezioni del Parlamento repubblicano, con il successo clamoroso della DC, del primo successo di Magni al Giro d'Italia, del quarto scudetto consecutivo del Torino, dell'attentato a Togliatti e del trionfo, il secondo a dieci anni di distanza, di Gino Bartali al Tour de France. Vittorio De Sica recita in Cuore e dirige Ladri di biciclette, che poi gli varrà il secondo Oscar. Totò è il campione del botteghino. L'Italia è poverissima e in piena ricostruzione. Boniperti, che compie 20 anni il luglio di quell'anno, è il prototipo del piemontese, serio, elegante, i capelli mai fuori posto: promette di diventare, data la precocità, un campione straordinario. La promessa sarà mantenuta soltanto in parte. Veloce, tecnico e dal tiro potente e preciso, soffre però le marcature strette e dure. Gli manca la furia agonistica, secondo Gianni Brera. Ma, Brera rimprovererà lo stesso difetto, più aspramente anche, a Mazzola e Rivera. Continuando a preferire Boniperti. Anche Brera prendeva degli abbagli. Dopo alcuni anni, da puntero, Boniperti decise di arretrare a centrocampo, propriamente per sottrarsi alle ruvidezze dei difensori del tempo, ma anche per assecondare la sua grande intelligenza calcistica. E vestì il ruolo di suggeritore per Charles e Sivori. Fino al ritiro, deciso in segreto e annunciato laconicamente nel 1961, a 33 anni. Con la nazionale, non vinse, anche perché incrociò la generazione meno ricca di talento della storia italiana nonché quella più penalizzata dal secondo conflitto mondiale. Ciò nonostante, aveva solida reputazione internazionale. Non come Di Stefano e Puskas, non come Schiaffino e Kubala. Non era di quel livello. Ma, di un alto livello, sì. Più avanti divenne presidente operativo della Juve, ripetendo, da dirigente, i successi ottenuti da calciatore. Riconosceva il talento con forte anticipo, avendone avuto tanto lui. La Juve di Trapattoni fu un'intuizione tutta sua. Leggendaria la sua abilità nelle trattative: i calciatori bianconeri firmavano in bianco. Le cifre le scriveva il presidente. Boniperti. 

mercoledì 16 giugno 2021

Halle 2021: Federer fuori agli ottavi

Fuori agli ottavi sull'erba amica di Halle. Roger Federer cede in tre set contro il canadese Auger-Aliassime: uno nato nel 2000, quando lo svizzero era già un tennista professionista. Federer eliminato, si diceva, in un torneo che ha conquistato per dieci volte, alla vigilia di Wimbledon, che resta, per l'asso elvetico, un sogno sempre meno consistente. Ha giocato letteralmente da fermo nel secondo e nel terzo set. E il tennis, tanto più quello moderno, non lo perdona a nessuno. Nemmeno a Federer. Saprà riprendersi, colui che tante volte in una carriera più che ventennale è riuscito a rialzarsi dopo cadute che tanti stimavano - e alcuni speravano - definitive? Io spero sempre di sì, per quanto tutto conduca a pensare di no. Ma, la miglior condizione fisica appare davvero lontana. Lotta contro il tempo che passa, Federer. E noi con lui. 

Tour de France 2021: trionfa Pogacar! L'asso sloveno è il più giovane vincitore di due Tour consecutivi

Ventuno giorni di corsa, inframmezzati da due di riposo, il  Tour de France 2021 prenderà il via il 26 giugno da Brest e terminerà a Parigi il 18 luglio. Con una settimana d'anticipo rispetto al solito. Ecco il percorso. Forse mi sbaglio, ma mi pare disegnato espressamente per Alaphilippe. Dalle prime due tappe ai molti arrivi in discesa. Solo che Roglic e Pogacar vanno forte anche sul terreno del francese.

I favoriti della vigilia (cliccate)

Il percorso (21 tappe: cliccate): 

1^ tappa 26 giugno - Brest - Landernau 198 km

2^ tappa 27 giugno - Perros Guirec - Mûr-de-Bretagne 183,5 km

3^ tappa 28 giugno - Lorient - Pontivy 182,9 km

4^ tappa 29 giugno - Redon - Fougères 150,4 km

5^ tappa 30 giugno - Changè - Laval 27,5 km (cronometro)

6^ tappa 1 luglio - Tours - Chateroux 161 km

7^ tappa 2 luglio - Vierzon - Le Creusot 249,1 km

8^ tappa 3 luglio - Oyonnax - Le Grand-Bornand 151 km

9^ tappa 4 luglio Cluses - Tignes 145 km

5 luglio  1° giorno di riposo

10^ tappa 6 luglio - Albertville - Valence 191 km

11^ tappa 7  luglio - Sorges - Malaucène 198,9 km

12^ tappa 8 luglio - Saint-Poil-Trais-Chateaux -  Nimes 159,5 km

13^ tappa 9 luglio -Nimes - Carcassonne 220 km

14^ tappa 10 luglio - Carcassonne - Quillan 184 km

15^ tappa 11 luglio - Ceret - Andorra - La Vella 191,5 km

12 luglio 2° giorno di riposo

16^ tappa 13 luglio - Pas de la Case - Saint-Gaudens 169 km

17^ tappa 14 luglio - Moret - Col du Portet 178,5 km

18^ tappa 15 luglio - Pau - Luz Ardiden 130 km

19^ tappa 16 luglio - Mourenx - Libourne 207 km

20^ tappa 17 luglio - Libourne - Saint-Emilion 30,8 (cronometro)

21^ tappa 18 luglio - Chatou - Parigi (Champs Elysées) 108,5 km

La cronaca.

La prima tappa premia, con vittoria e maglia gialla, il magnifico assolo di Julian Alaphilippe sulla côte conclusiva: una progressione violenta cui Roglic, poi secondo, non resiste. Nella seconda tappa, con due passaggi sul Mur-de-Bretagne, Van der Poel schianta la resistenza dei rivali, vince la sua prima tappa al Tour, anzi in un grande giro, indossa la maglia gialla come già il padre Adrie e come mai il nonno Poulidor. La terza tappa, con arrivo a Pontivy, regala la prima volata di gruppo: s'impone il belga Merlier, davanti al compagno di squadra Philipsen e a Bouhanni. La notizia sta invece nelle caduta di Roglic, prima, e Pogacar poi. Il primo perde oltre un minuto, Pogacar solo 26". Si avvantaggia, così, tra gli altri, Alaphilippe. La quarta tappa celebra il ritorno al successo, sulle strade della Grande Boucle, dell'asso britannico Mark Cavendish, che, in volata, coglie il successo n. 31 al Tour - solo 3 meno di Merckx - e risorge agonisticamente. Nella quinta tappa, prima contro il tempo, prova superlativa di Pogacar che incenerisce la concorrenza, lanciando un severo monito a chi vorrà opporsi alla sua leadership naturale. Vince e distanzia Roglic di 44'', di 1'10" Alaphilippe, che fa comunque meglio di Geraint Thomas. Si difende con orgoglio Van der Poel, che resta in giallo per 8". A Chateroux, traguardo della sesta tappa, volata di gruppo e secondo successo di un intramontabile Mark Cavendish, che precede Philipsen e Bouhanni. Per Cavendish 32 successi di tappa al Tour, appena due meno di Merckx. Nella settima tappa, l'invenzione che nessuno aspettava. Van der Poel in fuga in maglia gialla, con altri 28 corridori, tra cui Van Aert, Mohoric, che poi vince la tappa, e Nibali, che risale al sesto posto della generale. Pogacar, lasciato solo con la sua squadra a limitar i danni, perde più di tre minuti. Roglic addirittura crolla ed esce di classifica. Tappa di profumo antico. Sul Col de la Romme comincia l'azione solitaria di Pogacar, che terremota l'ottava tappa del Tour. L'asso sloveno prosegue imperterrito sul Col de la Colombiere fino al traguardo sul Grand-Bornand: avversari annichiliti, a più di quattro minuti. Naufragio per Alaphilippe, Thomas e Roglic. Pogacar è la nuova maglia gialla e potrebbe tenerla fino a Parigi. Nella nona tappa - non sono partiti Roglic e Van der Poel - a Tignes arriva da solo O'Connor, autore di un grandissimo assolo. Dietro di lui, staccati, gli italiani Cattaneo e Colbrelli. Pogacar, nel finale, guadagna ancora sui diretti avversari. Domani, primo giorno di riposo. Nella decima tappa, da Albertville e a Valence, Cavendish cala il tris: successo n. 33 al Tour in carriera, uno meno di Merckx. Nella undicesima tappa, durante la seconda scalata del Mont Ventoux, grande assolo di Van Aert, che poi resiste e vince. Pogacar controlla. O'Connor va in crisi e scivola al quinto posto della generale. La dodicesima tappa, con arrivo a Nimes, è vinta da uno dei fuggitivi di giornata, che resta solo nel finale, il tedesco Nils Politt. La tredicesima tappa, da Nimes a Carcassone, si chiude con una volata di gruppo e Cavendish che cala il poker in questo Tour. Per lui è il successo n. 34 di tappa alla Grande Boucle: eguagliato uno dei tanti primati di Eddy Merckx. Nella quattordicesima tappa, da Carcassonne e Quillan, assolo di Mollema. Il gruppo maglia gialla arriva comodamente dopo quasi 7 minuti. La quindicesima tappa, che si conclude ad Andorra, risveglia l'orgoglio di Valverde, poi secondo di giornata, Nibali e Alaphilippe, pure loro in fuga. Vince però lo statunintense Sepp Kuss. Pogacar resta tranquillo in maglia gialla. Nella sedicesima tappa, a Saint-Gaudens arriva primo il fuggitivo Konrad, poi a una quarantina di secondi, Colbrelli e Matthews. Il gruppo maglia gialla arriva ben dopo, nonostante qualche scaramuccia finale. La diciassettesima tappa, nell'anniversario della presa della Bastiglia, prevede la scalata di Peyresourde, Val Louron e Col du Portet. Vince Pogacar in maglia gialla davanti a Vingegaard e Carapaz. A oltre un minuto Gaudu. Nella diciottesima tappa, due cime mitiche come Tourmalet e quella d'arrivo di Luz Ardiden. Nel finale restano i migliori e trionfa ancora Pogacar in maglia gialla, davanti a Vingegaard e Carapaz. L'asso sloveno sta letteralmente dominando la corsa. Nella diciannovesima tappa, bis di Mohoric dopo lunga fuga, prima con molti altri, poi da solo: quinto successo sloveno in questo Tour, considerati i tre di Pogacar. La ventesima tappa, una cronometro da specialisti, premia il talento scintillante di Van Aert, che batte i danesi Asgreen e Vingegaard. Pogacar è ottavo di giornata. Ma ha vinto, non da oggi, il suo secondo Tour. La ventunesima e ultima tappa si conclude, secondo tradizione, sugli Champs Elysées. Trionfa, per la terza volta in quest'edizione della Grande Boucle Van Aert, davanti al connazionale Philipsen e Cavendish. Pogacar conquista il suo secondo Tour de France a nemmeno 23 anni. Più precoce di Merckx e di Hinault. Il secondo, Vingegaard, gli cede 5'20". Per trovare un distacco più ampio, bisogna risalire al 1997, quando Hullrich inflisse oltre nove minuti a Virenque. 

Le pagelle finali (cliccate).


Classifica generale finale
1. Tadej Pogacar (SLO)
2. Jonas Vingegaard (DAN) a 5'20"
3. Richard Carapaz (ECU) a 7'03"
4. Ben O'Connor (AUS) a 10'02"
5. Wilco Kelderman (OLA) a 10'13"
6. Enric Mas (SPA) a 11'43"
7. Lutesnko (KAZ) a 12'23"
8. Guillaume Martin (FRA) a 15'33"
9. Pello Bilabao (SPA) a 16'04"
10. Rigoberto Uran (COL) a 18'34"

Italia-Svizzera 3-0: Locatelli (2), Immobile

Terminata la prima giornata degli Europei 2021, questa sera torna in campo l'Italia di Mancini, contro la Svizzera, squadra priva di grandi talenti ma solida e organizzata. Un successo azzurro varrebbe l'immediata qualificazione agli ottavi di finale.

La cronaca. 

È Locatelli l'eroe della serata azzurra. Prima segna su cross di Berardi, da lui stesso servito, colpendo a centro area dopo 35 metri di corsa. Poi, nella ripresa, spedisce a fil di palo un sinistro incrociato. Immobile, quasi allo scadere, si fa perdonare due gol falliti in contropiede, con un destro da fuori area, che vale il 3-0 finale. Italia già qualificata agli ottavi. Ho visto meno brillanti, stasera, Barella e Insigne. Ancora una grande prova, invece, per Berardi. Si tratterà di capire come si comporterà la difesa contro attacchi più qualitativi. Mi pare il reparto meno forte. 

martedì 15 giugno 2021

Chiusa la 1^ giornata degli Europei

Appena terminata la prima giornata degli Europei 2021, con la vittoria di misura della Francia sulla Germania. La squadra più forte continua a sembrarmi l'Inghilterra. Poi, la Francia. Quindi, Belgio, Italia e Portogallo, nell'ordine. Cristiano Ronaldo, doppietta nel 3-0 del Portogallo sull'Ungheria, sale a 11 gol in cinque campionati d'Europa: è il capocannoniere di sempre della competizione. Domani, gli azzurri tornano in campo contro la Svizzera. 

lunedì 14 giugno 2021

Eriksen sta meglio

Ne parlo brevemente, solo oggi, perché sabato non me la sarei sentita di farlo. Eriksen sta meglio. Non si sa se potrà tornare a giocare dopo il malore accusato nella gara tra Danimarca e Finlandia. Ma, non importa. Importa che stia bene. Commoventi le manifestazioni di affetto che gli sono giunte da ogni dove. E onore a Kjaer per il comportamento, da uomo, che ha avuto.  

Giro del Belgio 2021: bis di Evenepoel

Dopo il ritiro - e tanta sfortuna - al Giro d'Italia, l'asso belga Remco Evenepoel ha conquistato il Giro del Belgio 2021, replicando il successo del 2019. Avrà tempo per affermarsi anche nelle grandi corse a tappe. Da registrare, nella tappa conclusiva, anche il successo n. 151 in carriera del velocista britannico Mark Cavendish, tornato competitivo, sia pur non ai massimi livelli, dopo alcune stagioni in ombra. Non era detto.

domenica 13 giugno 2021

Roland Garros 2021: vince Djokovic. Battuto Tsitsipas in 5 set

È stato messo in difficoltà prima da Musetti, agli ottavi, poi, oggi, da Tsitsipas in finale. Insomma, il vero talento lo soffre, Djokovic. Ma, alla fine vince lui. Perché ha una resistenza, fisica e nervosa, alla fatica che gli altri non hanno. Nemmeno Nadal. Non come lui. E certo che sa anche giocare a tennis. E benissimo. Però, le sue vittorie non mi piacciono. Come non mi piacevano quelle di Lendl. Djokovic ha conquistato il secondo Roland Garros in carriera, il diciannovesimo titolo dello Slam. Solo uno meno di Federer e Nadal. 

Giro della Svizzera 2021: vince Carapaz

Ha vinto l'ecuadoriano Richard Carapaz l'edizione 2021 del Giro della Svizzera. Carapaz, vincitore del Giro d'Italia 2019 e secondo alla Vuelta a España 2020, sarà tra i favoriti anche del prossimo Tour de France, dietro Pogacar e Roglic. 

venerdì 11 giugno 2021

Roland Garros 2021: Djokovic batte Nadal

Perde il primo set Djokovic, poi sale in cattedra, deciso a infliggere allo spagnolo la terza sconfitta in più di 100 partite giocate al Roland Garros. Le altre due, subite da Nadal nell'Open di Francia, erano venute contro Soderling, agli ottavi, nel 2009 - quando poi trionfò Federer - e proprio contro l'asso serbo, ai quarti, nel 2015. E alla fine è proprio Djokovic a vincere, mostrando freschezza atletica due volte superiore a quella del grande avversario: 3-6, 6-3, 7-6, 6-2. Diokovic, in finale, sfiderà Tsitsipas. 

Turchia-Italia: 0-3. Sigillo di Insigne

Si comincia. La partita inaugurale di Euro 2020, ma siamo nel 2021 e capite tutta la potenza e la forza di suggestione del marchio (o brand?), sarà Turchia-Italia. Gli azzurri di Mancini sono reduci da tanti risultati utili consecutivi, ma ci sono state nazionali più attrezzate, con un rendimento simile prima di una grande rassegna internazionale che, poi, alla resa dei conti, hanno fallito: per esempio, la nazionale di Valcareggi ai mondiali del 1974, cui giunse da favorita. L'Italia attuale, almeno, favorita non è. Per il resto, stiamo a vedere.

La cronaca.

Insigne vivace. Anche Berardi è vispo. Gli altri più bloccati. A cominciare da Jorginho: senza Kantè al fianco, sembra un altro giocatore. Turchia ordinata dietro e pronta a contrattaccare. Si va al riposo a reti inviolate. Nella ripresa, cresce la prestazione degli azzurri, trascinati da Barella, trasformato dopo un primo tempoin ombra. Berardi provoca l'autogol di Demiral. Immobile si avventa su una palla vagante dopo tiro di Spinazzola, fino alla gemma finale di Insigne, che fissa il risultato sul 3-0 per l'Italia. Difficile immaginare un debutto migliore. Citazione speciale per Berardi: il migliore in campo.

mercoledì 9 giugno 2021

Roland Garros 2021: vince Djokovic in 4 set. Battuto Berrettini

Stasera, quarti di finale del Roland Garros 2021, Matteo Berrettini sfiderà il numero uno al mondo Djokovic. Uno dei migliori servizi in circolazione, quello dell'azzurro, contro la miglior risposta del circuito, quella dell'asso serbo. Berrettini non ha il talento multiforme di Musetti, ma una grande solidità. A me, con il suo classico schema servizio e dritto, ricorda Courier. Il pronostico non è chiuso. 

Djokovic vince i primi due set agilmente. Nel terzo, Berrettini torna a servire con efficacia e conquista il tie-break, che allunga la partita. Sul 3-2 per Djokovic, nel quarto set, partita interrotta per consentire il deflusso del pubblico: c'è il coprifuoco anche in Francia. La partita riprende e vince Djokovic 7-5 al quarto. Il serbo si lascia andare ad un'esultanza scomposta. Segno che aveva paura di un nuovo tie-break e dell'eventuale quinto set. Berrettini ha perso lucidità negli ultimi colpi. Quella che Djokovic conserva sempre.