Elenco blog personale

domenica 23 giugno 2019

Bernal ha vinto il Giro della Svizzera 2019

Vittoria di Bernal al Giro della Svizzera 2019, davanti a Rohan Dennis e all'austriaco Konrad. Edizione in tono minore. Ora, Bernal si candida ad un Tour de France da protagonista. Con Froome infortunato e Geraint Thomas pure, avrà i gradi di capitano.

Federer X ad Halle! Titolo 102 Atp. Battuto Goffin in finale

Titolo n. 10 ad Halle, titolo n. 19 sull'erba, per Roger Federer, che supera in finale il belga Goffin: 7-6, 6-1. È pronto per l'assalto al nono Wimbledon.

giovedì 20 giugno 2019

Bernal nuovo leader del Giro della Svizzera

La tappa gli è sfuggita, ma non la maglia gialla. Bernal, dopo il forfait al Giro d'Italia, torna competitivo al Giro della Svizzera e rilancia la sua candidatura ad un grande Tour de France, da cui sarà assente Froome, con Geraint Thomas non al meglio per la caduta occorsagli proprio al Tour de Suisse in corso di svolgimento. Tornando alla tappa odierna, con arrivo in salita a Flumserberg, ha vinto uno dei fuggitivi di giornata, Tolhoek. Mentre Bernal ha spodestato Sagan, i cui muscoli non gli permettono più di competere in montagna come gli riusciva qualche anno fa, proprio in terra elvetica. Discreta prova di Aru.

Il calcio totale e il catenaccio

Del catenaccio abbiamo già scritto, che nacque in Svizzera, ma si perfezionò in Italia, raggiungendo vertici di eccellenza durante gli anni '60 del secolo scorso. Diciamo qualcosa anche sul calcio totale, che invece si affermò in Olanda, dove il totaalvoetbol divenne manifesto culturale anzi controculturale sul finire dei medesimi anni '60, imponendosi nella prima metà del decennio successivo e lasciando una pletora di rimpianti, emuli ed imitatori, vieppiù, di nostalgici. La vulgata pretende di fissare la nascita del calcio totale negli anni '30 all'Ajax, con l'inglese Jack Raynolds allenatore. Può essere. Di certo sappiamo soltanto che i suoi giocatori mutavano di posizione. Da una partita all'altra. Ma, ché poi è questa la vera essenza del calcio totale, non sappiamo se lo facessero, e fino a che punto, anche nella stessa partita. Perché il segreto del totaalvoetbol stava e resta in questo: giocatori sì eclettici e polivalenti, ma anche grandi atleti, capaci di colmare i vuoti lasciati dai compagni in movimento o rotazione. E per farlo, ci vogliono gambe e polmoni, visione del gioco, nel senso di dominio visivo degli spazi. E tecnica diffusa. Difficile, difficilissimo. Giocatori totali ce n'erano sempre stati. Pochi, a dire il vero. Alcuni grandissimi, come Valentino Mazzola e Alfredo Di Stefano. Cruijff sarebbe stato il continuatore di quella grandezza e di quell'unicità. L'Ajax di Michels e Kovacs e l'Olanda del 1974 andarono oltre perché erano squadre totali, formate da giocatori totali. E Cruijff era il più talentuoso e il più universale di quei gruppi. L'effetto fu talmente dirompente da scatenare nell'ordine:
1. lo stupore dei complessati di ogni dove, convinti che la scoperta olandese avrebbe cambiato il calcio;
2. il desiderio di replicare un modello, d'evidenza, non replicabile;
3. la confusione nei giudizi, che è la cifra della modernità, con la conseguenza che molti generici vennero scambiati per eclettici. Va da sé con risultati assai diversi da quelli sperati e immaginati.

La verità è che non c'è un modo di sicuro di arrivare al risultato. In uno sport di gruppo, a 11 peraltro, le variabili aumentano e si collocano al di là di qualsivoglia capacità di stima. Osservate il rendimento della nazionale olandese. Dopo il 1978, sconfitta in finale dall'Argentina di Passarella ai mondiali, dieci anni di buio fino agli Europei del 1988. Perché senza grandi campioni non esiste sistema di gioco efficace al punto di garantire la vittoria o anche la sola competitività.

Giro della Svizzera: oggi 6^ tappa con arrivo in salita a Flumserberg

Dopo i due successi consecutivi di Elia Viviani, tornato ad alzare le braccia dopo le delusioni del Giro d'Italia, oggi è in programma la sesta tappa del Giro della Svizzera 2019. Peter Sagan guida la classifica generale. Frazione breve, di poco più di 120 km, con arrivo in salita a Flumserberg, nota località sciistica del Cantone di San Gallo. Sono curioso di vedere Sagan difendere il sigillo del primato. 

mercoledì 19 giugno 2019

Euro Under 21: Italia-Polonia 0-1. Perché Di Biagio allena l'Italia?

Al netto della modestia di troppi giocatori italiani nei fondamentali del cross e del tiro, una domanda: perché Di Biagio allena la nazionale under 21?

martedì 18 giugno 2019

Platini fermato con accusa di corruzione per Qatar 2022

Dalla Francia rimbalza la notizia del fermo di Michel Platini, che sarebbe accusato di corruzione per l'assegnazione, al Qatar, dei mondiali 2022. Mondiali che dovrebbero giocarsi nel tardo autunno del 2022, viste le condizioni climatiche del paese ospitante. Si cambi sede, e stagione, in ogni caso!

domenica 16 giugno 2019

Stoccarda 2019: vince Berrettini

Secondo successo sull'erba per un tennista italiano. Dopo l'affermazione di Seppi a Eastbourne 2011, oggi Berrettini ha trionfato a Stoccarda. Per Berrettini, che ha battuto in finale il canadese Auger-Aliassime (6-4, 7-6), è il terzo titolo Atp, che segue quelli colti a Gstaad e a Budapest, entrambi sulla terra rossa.

giovedì 13 giugno 2019

Oslo: Tortu quarto sui 100

La Diamond League 2019 ha fatto tappa ad Oslo, in uno dei templi dell'atletica leggera. Tortu ha corso i 100 piani, finendo quarto in 10"10, nella gara vinta dallo statunitense Christian Coleman. Tortu è sembrato più a suo agio che 200 corsi al Golden Gala di Roma.

Quanto va forte Van Aert! Bis al Giro del Delfinato

Giro del Delfinato 2019. Voiron
Secondo successo consecutivo al Giro del Delfinato per il corridore belga Van Aert. Dopo l'affermazione nella cronometro di ieri, ha vinto anche oggi, regolando in volata Sam Bennet e Alaphilippe. Pensavo che fosse tagliato per le corse d'un giorno, e lo è certamente, dal Fiandre alla Roubaix, ma comincio a pensare che possa far bene anche nelle gare tappe. Magari persino nei grandi giri, dove un belga non vince dal lontano 1978, quando De Muynck conquistò il Giro d'Italia. Deve ancora compiere 25 anni, Van Aert, ed è professionista su strada solo dal 2017, avendo vinto molto nel ciclocross. Per tornare alle gare a tappe, lo scorso anno conquistò il Giro di Danimarca. Mi era sfuggito.

mercoledì 12 giugno 2019

Tour de France 2019: i favoriti. Forfait di Tom Dumoulin

🚲 Le Tour De France 2019
Mancano poco più di tre settimane all'inizio del Tour de France 2019. E indicazioni sullo stato di forma dei pretendenti al successo finale potranno venire dal Giro del Delfinato, in corso di svolgimento, e dal Giro della Svizzera. Ma, si può abbozzare un borsino dei favoriti della Grande Boucle. Geraint Thomas vorrà difendere il sorprendente successo dello scorso anno, anzitutto dal compagno di squadra Froome, che nel 2018 fu terzo, ma era reduce dal Giro conquistato a suon di imprese: Froome ha forse l'ultima possibilità di annettersi il quinto Tour, così eguagliando Anquetil, Merckx, Hinault e Indurain. Ci saranno i francesi Bardet e Pinot e poi il solito Quintana e Adam Yates. Ma anche Tom Dumoulin, sfortunato all'ultimo Giro, secondo allo scorso Tour, e Bernal, che tra i "litiganti" Froome e Thomas, suoi compagni  di squadra, anzi di squadrone, potrebbe inventarsi capitano. Non ho ancora capito, poi, se Roglic ci sarà.
*Aggiornamento delle 18:07: Froome è caduto, oggi, durante la ricognizione della prova a cronometro del Giro del Delfinato. Avrebbe riportato la frattura del bacino. Non potrà essere al via del Tour!
* Aggiornamento del 18 giugno 2019: al Giro della Svizzera è caduto Geraint Thomas. Gli tolgo una stelletta e ne aggiunto una Thibaut Pinot.
*Aggiornamento del 20 giugno 2019: mancherà anche Tom Dumoulin. Sarà un Tour senza padroni.

  1. Froome ****
  2. Tom Dumoulin ****
  3. Geraint Thomas ***
  4. Adam Yates ***
  5. Bernal ***
  6. Porte ***
  7. Thibaut Pinot ***
  8. Enric Mas **
  9. Bardet**
  10. Quintana **
  11. Nibali *
  12. Kruijswijk *


martedì 11 giugno 2019

Italia-Bosnia 2-1. Insigne sugli scudi

Terzini mediocri ma mai quanto il sopravvalutato Bernardeschi. Per il resto, la nazionale di Mancini si disimpegna bene contro la Bosnia: Insigne, gran volée di destro, e Verratti rimontano il gol di Dzeko. Bravo Barella, anima di una squadra che cerca sempre d'imporre il proprio gioco.

lunedì 10 giugno 2019

Il Portogallo ha vinto la Nations League 2019

Cristiano Ronaldo, l'attitudine a vincere i trofei internazionali, ce l'ha. Va al suo Portogallo, che supera l'Olanda con gol di Guedes, la prima edizione della Nations League. Ha scelto però lo scorso anno, una squadra, la Juve, che quell'attitudine non ce l'ha. La storia è importante. 

Roland Garros 2019: titolo n. 12 per Nadal. Ma, Federer è più forte

Si è scatenata la stampa amica di Nadal. E posso capirlo. Ha battuto di nuovo Thiem, nella finale del Roland Garros 2019, portando a 12 (diconsi dodici) la sua collezione di titoli nello Slam parigino. Qualcosa di mai visto. E, è facile pronosticarlo, irripetibile. Anche Aldo Cazzullo, sul Corsera, gli ha dedicato un fondo pieno di ammirazione, giungendo persino ad indicarlo siccome il maggior sportivo della storia. Non sono d'accordo. Ora, la carriera di Nadal è eloquente. Un posto di vertice nella storia del tennis gli spetta. Ma, Federer e, secondo me, non solo Federer, è stato più forte. Per tocco, sensibilità, varietà di colpi ed eclettismo. E tutto questo innestato su di un fisico normale, anni '60, mi verrebbe da dire. Tanto che gli osservatori più acuti e agées non hanno esitato a immaginare Federer in un confronto con i grandi del passato, da Donald Budge a Rod Laver. Nadal, no, Nadal è contemporaneo, ha una complessione fisica da pugile, se non da culturista. La stessa resistenza di Borg, ma molti muscoli in più. Che qualche volta l'hanno tradito, per via delle sollecitazioni inflitte a tendini e cartilagini. Non ha, Nadal, un solo colpo davvero memorabile. Per quanto sia forte in ogni fondamentale. Il problema, è stato detto, è che con lui il punto va fatto tre volte. E non sempre basta. Perché ha gambe uniche, compie recuperi prodigiosi, scivola in allungo, specialmente sull'amata terra rossa, anche dopo tre ore di gioco. E non molla. E detesta la sconfitta. Ricordate la sua faccia dopo la scoppola ricevuta da Fognini in semifinale a Montecarlo
Federer è diverso. Da lui e da tutti. La naturalezza del suo gioco disarma. Quel che gli è sempre mancato è la cattiveria agonistica, così intensa nel rivale maiorchino. Ma, Federer sa far tutto e tutto magnificamente, tanto che spesso gli è accaduto di restare indeciso su cosa fare, essendogli tutto permesso da un talento unico. La verità è che quello tra Federer e Nadal è un confronto asimmetrico. Perché ci sono cinque anni di differenza tra i due. Come ce n'erano tra Bartali e Coppi. Cinque anni che in uno sport individuale, e il tennis è più individuale del ciclismo, sono tantissimi.

venerdì 7 giugno 2019

Federer-Nadal: sfida n. 39 al Roland Garros

Andrà in scena per la trentanovesima volta la saga tennistica di Federer contro Nadal. O di Nadal contro Federer. Oggi, Parigi, terra rossa, Roland Garros edizione 2019, lo svizzero e lo spagnolo daranno vita all'ennesimo capitolo di una rivalità lunga quasi una generazione, cominciata nel 2004. Nadal ha vinto 23 dei 38 precedenti incontri, Federer gli altri 15. Ma, a Parigi, ha vinto sempre e solo Nadal, per cinque volte, quattro delle quali in finale. Insomma, il maiorchino è in vantaggio, sebbene abbia perso le ultime cinque partite contro l'asso elvetico. Sulla terra rossa, i due duellanti sono affrontati 14 volte, con 12 vittorie di Nadal. Che, per tornare al Roland Garros, ha conquistato 11 volte il successo finale: primato assoluto e inavvicinabile. Sicché, per stringere, Nadal è nettamente favorito, perché gioca sulla superficie di elezione e ha quasi cinque anni di meno. Ma, Federer ha dalla sua la classe più limpida della storia del tennis e pochissimo da perdere. Stiamo a vedere.

giovedì 6 giugno 2019

Golden Gala: sui 200 vince Norman. Tortu quinto

Gara spettacolare sui 200 m al Golden Gala Pietro Mennea di Roma.  Vince lo statunitense Michael Norman in un favoloso 19"70, davanti al connazionale Noah Lyles, 19"72. E la stagione all'aperto è appena iniziata! Quinto Tortu, imballato sul rettilineo finale, che chiude in un dignitoso 20"36. 

Golden Gala 2019: Tortu sui 200 m. Sifda Noah Lyles, Michael Norman e il campione europeo Guliyev

Tanti campioni in gara, questa sera a Roma, per l'edizione 2019 del Golden Gala, quarta tappa della Diamond League di atletica leggera. Filippo Tortu, primatista italiano sui 100 piani, questa sera si cimenterà nei 200. Il suo personale sul mezzo giro di pista è di 20"34, stabilito proprio sulla pista dell'Olimpico due anni fa. Tortu dovrà vedersela con lo statunitense Noah Lyles, titolare di uno straordinario 19"65 sulla distanza, con il connazionale, di Lyles, Michael Norman, quattrocentista che va forte anche sui 200, come Michael Johnson, e, con il campione europeo in carica, il turco Guliyev. Ci sono tutte le condizioni per un grandissimo tempo.

martedì 4 giugno 2019

Roland Garros 2019: Federer in semifinale

Federer batte il connazionale Wawrinka in quattro set: 7-6, 4-6, 7-6, 6-4. Gioca meglio i punti decisivi e vola in semifinale al Roland Garros 2019, dove affronterà l'eterno rivale Nadal. Grazie a questa vittoria di Federer, Fognini salirà al numero 10 della classifica Atp: un italiano nella top ten del tennis dopo più di 40 anni!

lunedì 3 giugno 2019

Roland Garros 2019: Fognini cede a Zverev in 4 set

Grande partita, grande avversario. Sul campo intitolato alla memoria di Suzanne Lenglen, Fabio Fognini vince il primo set contro Zverev: 6-3. Perde il secondo e il terzo con un periodico 6-2. Al quarto, Fognini si issa fino al tie-break, perso sul filo di lana. Zverev si prende la rivincita dopo Montecarlo e vola ai quarti di finale del Roland Garros 2019. Quanto a Fognini, vale il solito discorso: ricava pochi punti dal servizio, ma il suo braccio è di primissimo ordine.

domenica 2 giugno 2019

Carapaz ha vinto il Giro. A Chad Haga la crono di Verona

Tutto secondo pronostico, eccetto il successo di tappa dello statunitense Chad Haga. Per il resto, la breve cronometro di Verona ha sancito il successo di Carapaz al Giro d'Italia 2019; il secondo posto di Nibali, al sesto podio della carriera nella corsa rosa, l'undicesimo nelle grandi gare a tappe, proprio come Froome*; il terzo posto di Roglic, che ha scavalcato Landa, quarto.

*Ecco la classifica aggiornata dei podi nelle tre grandi corse a tappe: Tour, Giro e Vuelta. Guida Anquetil, Nibali è sesto.