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lunedì 10 giugno 2019

Roland Garros 2019: titolo n. 12 per Nadal. Ma, Federer è più forte

Si è scatenata la stampa amica di Nadal. E posso capirlo. Ha battuto di nuovo Thiem, nella finale del Roland Garros 2019, portando a 12 (diconsi dodici) la sua collezione di titoli nello Slam parigino. Qualcosa di mai visto. E, è facile pronosticarlo, irripetibile. Anche Aldo Cazzullo, sul Corsera, gli ha dedicato un fondo pieno di ammirazione, giungendo persino ad indicarlo siccome il maggior sportivo della storia. Non sono d'accordo. Ora, la carriera di Nadal è eloquente. Un posto di vertice nella storia del tennis gli spetta. Ma, Federer e, secondo me, non solo Federer, è stato più forte. Per tocco, sensibilità, varietà di colpi ed eclettismo. E tutto questo innestato su di un fisico normale, anni '60, mi verrebbe da dire. Tanto che gli osservatori più acuti e agées non hanno esitato a immaginare Federer in un confronto con i grandi del passato, da Donald Budge a Rod Laver. Nadal, no, Nadal è contemporaneo, ha una complessione fisica da pugile, se non da culturista. La stessa resistenza di Borg, ma molti muscoli in più. Che qualche volta l'hanno tradito, per via delle sollecitazioni inflitte a tendini e cartilagini. Non ha, Nadal, un solo colpo davvero memorabile. Per quanto sia forte in ogni fondamentale. Il problema, è stato detto, è che con lui il punto va fatto tre volte. E non sempre basta. Perché ha gambe uniche, compie recuperi prodigiosi, scivola in allungo, specialmente sull'amata terra rossa, anche dopo tre ore di gioco. E non molla. E detesta la sconfitta. Ricordate la sua faccia dopo la scoppola ricevuta da Fognini in semifinale a Montecarlo
Federer è diverso. Da lui e da tutti. La naturalezza del suo gioco disarma. Quel che gli è sempre mancato è la cattiveria agonistica, così intensa nel rivale maiorchino. Ma, Federer sa far tutto e tutto magnificamente, tanto che spesso gli è accaduto di restare indeciso su cosa fare, essendogli tutto permesso da un talento unico. La verità è che quello tra Federer e Nadal è un confronto asimmetrico. Perché ci sono cinque anni di differenza tra i due. Come ce n'erano tra Bartali e Coppi. Cinque anni che in uno sport individuale, e il tennis è più individuale del ciclismo, sono tantissimi.

venerdì 7 giugno 2019

Federer-Nadal: sfida n. 39 al Roland Garros

Andrà in scena per la trentanovesima volta la saga tennistica di Federer contro Nadal. O di Nadal contro Federer. Oggi, Parigi, terra rossa, Roland Garros edizione 2019, lo svizzero e lo spagnolo daranno vita all'ennesimo capitolo di una rivalità lunga quasi una generazione, cominciata nel 2004. Nadal ha vinto 23 dei 38 precedenti incontri, Federer gli altri 15. Ma, a Parigi, ha vinto sempre e solo Nadal, per cinque volte, quattro delle quali in finale. Insomma, il maiorchino è in vantaggio, sebbene abbia perso le ultime cinque partite contro l'asso elvetico. Sulla terra rossa, i due duellanti sono affrontati 14 volte, con 12 vittorie di Nadal. Che, per tornare al Roland Garros, ha conquistato 11 volte il successo finale: primato assoluto e inavvicinabile. Sicché, per stringere, Nadal è nettamente favorito, perché gioca sulla superficie di elezione e ha quasi cinque anni di meno. Ma, Federer ha dalla sua la classe più limpida della storia del tennis e pochissimo da perdere. Stiamo a vedere.

martedì 4 giugno 2019

Roland Garros 2019: Federer in semifinale

Federer batte il connazionale Wawrinka in quattro set: 7-6, 4-6, 7-6, 6-4. Gioca meglio i punti decisivi e vola in semifinale al Roland Garros 2019, dove affronterà l'eterno rivale Nadal. Grazie a questa vittoria di Federer, Fognini salirà al numero 10 della classifica Atp: un italiano nella top ten del tennis dopo più di 40 anni!

lunedì 3 giugno 2019

Roland Garros 2019: Fognini cede a Zverev in 4 set

Grande partita, grande avversario. Sul campo intitolato alla memoria di Suzanne Lenglen, Fabio Fognini vince il primo set contro Zverev: 6-3. Perde il secondo e il terzo con un periodico 6-2. Al quarto, Fognini si issa fino al tie-break, perso sul filo di lana. Zverev si prende la rivincita dopo Montecarlo e vola ai quarti di finale del Roland Garros 2019. Quanto a Fognini, vale il solito discorso: ricava pochi punti dal servizio, ma il suo braccio è di primissimo ordine.

sabato 1 giugno 2019