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domenica 19 maggio 2024

A Livigno trionfa Pogacar in maglia rosa

Quindicesima tappa del Giro d'Italia 2024, da Manerba del Garda a Livigno: 222 km con scalata del Mortirolo, sebbene dal versante meno arduo, del Passo di Foscagno e del Passo dell'Eira, traguardo di giornata. Va via una fuga di diversi corridori. Pogacar lascia fare. Conduce Steinhauser, inseguito da Quintana. A meno di 14 km dall'arrivo, spettacolare attacco di Pogacar, che stacca tutti i migliori della classifica. Quintana riprende Steinhauser. Quintana resta solo. Pogacar, intanto, recupera tutti i fuggitivi, compreso Steinhauser. Gli resta davanti, a -9 km dal traguardo, solo Quintana. Ripreso e staccato a 2 km dal termine. Pogacar è da solo. Un trionfo osannato dalla folla a bordo strada. L'asso sloveno, non contento di vincere, stravince la sua quarta tappa in questo Giro: inflitto un ritardo di quasi tre minuti al secondo della generale, Geraint Thomas. 

giovedì 21 luglio 2022

TdF 2022: Vingegaard trionfa sull'Hautacam

Diciottesima tappa del Tour de France 2022, da Lourdes a Hautacam, 143,2 km e 3 Gpm: Aubisque, horse categorie, 16,4 km al 7,1% di pendenza media, Col de Spandelles, prima categoria, 10,3 km all'8,3 % e infine l'Hautacam, horse categorie, 13,6 km al 7,8% di pendenza. Salite vere, salite dure, Pirenei classici: oggi si potrebbe riscrivere la classifica. Occorrerano, come sempre nel ciclismo, gambe e coraggio, coraggio e gambe. Passasse indenne la giornata di oggi, Vingegaard avrebbe vinto il Tour. Pogacar lo sa e ci proverà fino in fondo. E l'Hautacam, salita irregolare per eccellenza, che presenta continue variazioni pendenza, si presta pochissimo ad un ritmo regolare ed è perciò ideale per un attacco. Da parte di chi stia bene sul serio.

La cronaca. 

Va via una fuga di oltre venti corridori, con Pinot, Van Aert, Ciccone. Dietro, già sul Col de Spandelles, battaglia senza esclusione di colpi tra Pogacar, che attacca a ripetizione, e Vingegaard, che resiste. I duellanti massimi di questo Tour restano da soli. Pogacar cade, il rivale danese lo aspetta. E il loro duello viene suggellato da una stretta di mano, gesto cavalleresco che passerà alla storia del ciclismo come la borraccia passata da Bartali a Coppi. O da Coppi a Bartali. Davanti invece, continuano la loro fuga l'immenso Van Aert, Martinez e Thibaut Pinot, che porta sulle spalle le ambizioni di revanche di tutta la Francia. Vingegaard recupera due compagni di squadra, Benoot e Sepp Kuss, uno che in qualunque altra squadra avrebbe i gradi di capitano. Rientrano anche Geraint Thomas e Meintjes. Tra i primi e il gruppo maglia gialla altri due corridori, superstiti della fuga: Verona e Lutsenko. Il gruppo maglia gialla recupera sotto il ritmo imposto da Kuss. Fa caldo. Bevono e si bagnano tutti i corridori, ripetutamente. Davanti, attacca Van Aert. Martinez lo segue, Pinot si stacca. Ripresi e staccati Verona e Lutsenko. Stesso destino per Pinot. Kuss, Vingegaard e Pogacar, staccato Thomas, inseguono ora Van Aert e Martinez. Anche i due battistrada vengono ripresi. Martinez si stacca subito, Kuss anche. Restano Van Aert, che ha ancora la forza di tirare, Vingegaard e Pogacar. Poi, clamoroso al Tour!, a poco più di 4 km dall'arrivo, si stacca anche Pogacar: credo che la caduta sofferta abbia pesato e pesi. Van Aert, strepitoso, si fa da parte. E Vingegaard s'invola da solo verso il traguardo. Pogacar lotta per non crollare, la maglietta completamente aperta. Lo sloveno arriva con 1'04" dalla maglia gialla. Il Tour, di fatto, è finito. E ha vinto, con merito, Vingegaard. Naufraga Bardet, si difende Gaudu, che risale al quarto posto della generale.

La classifica generale (dopo 18 tappe).
1. Jonas Vingegaard (DAN) 
2. Tadej Pogacar (SLO)  a 3'26" 
3. Geraint Thomas (GBR) a 8'00"
4. David Gaudu (FRA) a 11'05"
5. Nairo Quintana (FRA) a 13'25"

lunedì 17 maggio 2021

I migliori ciclisti colombiani della storia

Propongo una classifica a punti dei migliori ciclisti colombiani della storia Il primo è attualmente Nairo Quintana. La soglia di rilevanza è fissata in 400 punti. Classifica aggiornata al 12 settembre 2022.

  • Tour de France:                                            


 1. 350 punti 2. 200 punti 3. 150 punti 4. 120 5. 100 6. 80 punti 7. 70 8. 60 punti 9. 50 punti 10. 40 punti                        

    • Giro d'Italia:


    1. 300 punti 2. 150 punti 3. 100 punti 4. 80 punti 5. 70 punti 6. 60 punti 7. 50 punti 8. 40 punti 9. 30 punti 10. 20 punti    



    • Vuelta a Espana:



    1. 200 punti 2. 100 punti 3. 80 punti 4. 70 punti 5. 60 punti 6. 50 punti 7. 40 punti 8. 30 punti 9. 20 punti 10. 10 punti    



    • Campionato del mondo:



    1. 100 punti 2. 70  punti 3. 60 punti 4. 50 punti 5. 40 punti 6. 30 punti 7. 20 punti 8. 10 punti 9. 8 punti 10. punti    



    • Classiche "monumento" (Milano - Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi - Roubaix, Liegi - Bastogne - Liegi, Giro di Lombardia) e Giro della Svizzera:

    1. 60 punti 2. 54 punti 3. 48 punti 4. 42 punti 5. 36 punti 6. 30 punti 7. 24 punti 8. 18 punti 9. 12 punti 10. 6 punti      


    • Campionato nazionale, Classiche internazionali (Freccia Vallone, Amstel Gold Race, Clasica di San Sebastian, Campionato di Zurigo, Parigi - Tours, Gand - Wevelgem, Olimpiadi):


    1. 50 punti 2. 40 punti 3. 30 punti



    • Brevi corse a tappe di maggior prestigio (Tirreno - Adriatico, Parigi - Nizza, Giro del Delfinato, Midi Libre, Giro di Romandia, Giro dei Paesi Baschi, Giro del Trentino, Bicicletta Basca, Vuelta a Burgos, Giro di Catalogna, Giro del Mediterraneo, Giro del Belgio, Vuelta a Murcia, Vuelta a Levante -Comunità Valenciana-, Giro di Danimarca, Criterium International, Giro di Gran Bretagna, Settimana Ciclistica Lombarda, Giro di Aragona, Giro della Comunità Valenciana, Giro dell'Algarve, Tour du Haut Var, Giro del Lussemburgo, Quattro Giorni di Dunkerque, Giro dell'Andalusia):


    1. 40 punti

    • Classiche del calendario italiano e classiche minori del calendario internazionale (Tre Valli Varesine, Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Milano - Torino, Giro del Veneto, Giro del Piemonte, Giro del Friuli, Giro dell'Appennino, Giro del Lazio, Giro dell'Emilia, Trofeo Matteotti, Gran Premio Industria e Commercio, Giro di Toscana, Gran Premio Città di Camaiore, Coppa Sabatini, Trofeo Laigueglia, Coppa Placci, Gran Premio Beghelli, Strade Bianche, E3 Harelbeke, Freccia del Brabante, Het Volk, Gran Premio di Francoforte, Scheldeprijs, Gran Premio di Vallonia, Gran Premio Primavera, Gren Premio di Montreal, Primus Classic, Attraverso le Fiandre, Ronde Van Limburg, Gran Premio Cantone Argovia):


    
    1. 30 punti


    • Campionati nazionali minori (1. 30 punti, 2. 20 punti, 3. 10 punti)

    • Brevi corse a tappe e *corse di un giorno di minor prestigio (Giro di Slovenia, Giro della Repubblica Ceca, Giro di Sardegna, Route du Sud, Giro dell'Algarve, Giro dell'Irlanda, Giro delle Asturie, Settimana Catalana, *Escalada a Montjuic, * Vuelta a la Rioja, Giro dell'Austria, Giro del Qatar, Giro del Portogallo, Tour Down Under, Vuelta a Colombia, Giro di Polonia) 
    1. 25 punti
    • Vittorie di tappa nei grandi giri nazionali (Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana):


    per ogni vittoria al Tour: 15 punti
    per ogni vittoria al Giro: 12 punti
    per ogni vittoria alla Vuelta: 10 punti

    1. Nairo Quintana (Colombia): 2.128 punti: 830 punti al Tour de France (due volte secondo, una volta terzo, una volta sesto, una volta ottavo, una volta decimo), 450 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta secondo), 370 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo,due volte quarto, una volta ottavo), 12 punti al Giro di Lombardia (una volta nono), 40 punti alla Vuelta a Murcia (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 80 punti alla Vuelta a Burgos (due volte primo), 80 punti alla Tirreno-Adriatico (due volte primo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Giro della Comunità Valenciana (una volta primo), 40 punti alla Haut Var (una volta primo), 50 punti alla Route du Sud (due volte primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)

    2. Rigoberto Uran (Colombia): 1.233 punti: 370 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta settimo, una volta ottavo, una volta decimo), 400 punti al Giro d'Italia (due volte secondo, due volte settimo), 60 punti alla Vuelta a Espana (una volta settimo, una volta nono), 36 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quinto), 144 punti al Giro di Lombardia (tre volte terzo), 54 punti al Giro della Svizzera (una volta secondo), 40 punti alle Olimpiadi (una volta secondo), 30 punti alla Gran Piemonte (una volta primo), 30 punti al Gran Premio del Quebec (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    3. Egan Bernal (Colombia): 939 punti (2016-) : 350 punti al Tour de France (una volta primo), 300 punti al Giro d'Italia (una volta primo), 50 punti alla Vuelta a Espana (una volta sesto), 48 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 40 punti al Giro di California (una volta primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 30 punti al Gran Piemonte (una volta primo), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]


    4. Fabio Parra (Colombia): 830 punti (1985-1992): 290 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta sesto, una volta ottavo), 410 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, quattro volte quinto, una volta settimo, una volta ottavo), 30 punti al campionato colombiano (una volta primo), 50 punti al Giro di Colombia (due volte primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa),

    5. Luis Herrera (Colombia): 756 punti (1985-1992): 250 punti al Tour de France (una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo), 40 punti al Giro d'Italia (una volta ottavo), 200 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 25 punti al Giro d'Aragona (una volta primo), 100 punti alla Vuelta a Colombia (quattro volte primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)


    6. Miguel Angel Lopez (Colombia): 569 punti (2015-) : 80 punti al Tour de France (una volta sesto), 150 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta settimo), 170 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo, una volta quinto, una volta ottavo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 24 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]

    7. Esteban Chaves (Colombia): 508 punti (2011-)  : 150 punti al Giro d'Italia (una volta secondo), 160 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo, una volta quinto), 78 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta ottavo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]





    "Ad honorem" Santiago Botero (Colombia): 390 punti: 250 punti al Tour de France (una volta quarto, una volta settimo, una volta ottavo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 25 punti al Giro di Colombia (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa)

    "Ad honorem" Alvaro Mejia (Colombia): 285 punti (1989-1997):  120 punti al Tour de France (una volta quarto), 50 punti al campionato del mondo (una volta quarto), 10 punti al campionato colombiano (una volta terzo), 40 punti alla Vuelta a Murcia (una volta primo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 25 punti alla Route du Sud (una volta primo)

    "Ad honorem" Oliviero Rincon (Colombia): 317 punti (1990-1998): 70 punti al Giro d'Italia (una volta quinto), 140 punti alla Vuelta a Espana (una volta quarto, una volta quinto, una volta decimo), 10 punti al campionato del mondo (una volta ottavo), 25 punti all'Escalada Montjuic (una volta primo), 25 punti alla Vuelta a Colombia (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)


    lunedì 8 marzo 2021

    Tirreno-Adriatico 2021: parata di stelle

    Dal 10 al 16 marzo, andrà in scena l'edizione 2021 della Tirreno-Adriatico. E ci sarà, con pochissime eccezioni, il meglio del ciclismo internazionale. Pogacar, Bernal, Pinot, Bardet, Quintana, Nibali, Almeida, Simon Yates per la classifica generale; Van der Poel, Van Aert, Sagan, Alaphilippe per i successi parziali, ma pure con ambizioni di classifica; Gaviria, Caleb Ewan, Viviani per le volate. Contro il tempo, nella tappa conclusiva di San Benedetto del Tronto, 10,1 km interamente pianeggianti, l'uomo da battere sarà Filippo Ganna. Per il successo finale, decisiva l'ascesa, nella quarta frazione, a Prati di Tivo: 14,6 km, con una pendenza media del 7%.

    domenica 13 settembre 2020

    TDF 2020: sul Grand Colombier bis di Pogacar

    Quindicesima tappa del Tour de France 2020, da Lione al Grand Colombier, sul Massiccio del Giura. La Jumbo-Visma della maglia gialla Roglic pare inattaccabile come la Banesto di Indurain nei primi anni '90. Oggi, però, spazio per attaccare ci sarebbe. Due Gran Premi della montagna di prima categoria prima della lunga ascesa al Grand Colombier, hors categorie. Ci proverà Pogacar. Gli altri, colombiani in testa, cosa faranno?

    La cronaca.

    La fuga va via. Ma tutti sanno che non arriverà. Il Grand Colombiere fa paura e così nessuno attacca seriamente prima. Ammesso che si possa, perché Roglic ha cinque compagni con sé! Sul Grand Colombier il primo a staccarsi è Quintana, poi tocca a Bernal, che prende un'autentica cotta. Le gambe non girano ma il suo volto racconta tutto il peso delle aspettative di un popolo intero. Un peso difficile da sostenere. Lode ad Adam Yates, che scatta,  quando Roglic ha ancora con sé George Bennet, Tom Dumoulin e Kuss. Lo riprendono. È una corsa ad eliminazione quando passa in testa Dumoulin: ritmo impressionante fino all'ultimo km. Roglic, che forse esagera, vorrebbe anche il successo di tappa, che va però al connazionale sloveno Pogacar, più agile e veloce allo sprint: giovane, bravo e audace. Corre da solo, Pogacar, e merita tutti gli applausi. 

    lunedì 16 settembre 2019

    Vuelta a España 2019: le pagelle.

    Ecco le pagelle della Vuelta a España 2019, la prima che parli sloveno, con il successo finale di Roglic ed il terzo posto di Pogacar.


    1. Roglic: 10. Vince da favorito. Al Giro d'Italia non gli era riuscito. In pochi anni di professionismo, lui che veniva dal salto con gli sci, Roglic regala alla Slovenia il primo grande giro della sua storia. Del resto, va forte dappertutto, di più a cronometro. Ha fondo e sta imparando a gestire sempre meglio lo sforzo. E tutto questo senza avere una grandissima squadra.
    2. Valverde: 9. Vince una tappa ed è secondo nella generale della Vuelta per la terza volta in carriera, piazzamento da sommare a tre terzi posti e alla vittoria del 2009: sette podi complessivi. E pensare che ha 39 anni. Ed è rimasto uno degli ultimi a correre da protagonista gara tappe, lunghe o brevi, e corse di un giorno. Unico.
    3. Pogacar: 9. Tre vittorie di tappa, terzo alla fine, 21 anni. Predestinato. Completa il miracolo sloveno di Roglic.
    4. Gilbert: 8,5. Due vittorie di tappa, a 37 anni la sua classe è sempre limpida. 
    5. Quintana: 6. Perché vince una tappa, nemmeno troppo adatta a lui. Perde, va in fuga, recupera, perde di nuovo. Il suo resta un grande curriculum, ma, ormai, un grande giro non può vincerlo. 

    giovedì 12 settembre 2019

    Vuelta '19: a Becerril de la Sierra vince Higuita, Roglic rinforza il primato

    Diciottesima tappa della Vuelta a Espana 2019. Quintana patisce le lunghe salite. Non è un caso che abbia guadagnato tanto in una tappa come quella di ieri, soffrendo molto nel finale di quella odierna, con arrivo a Becerril de La Sierra. Lui e Pogacar cedono un minuto a Roglic, secondo di giornata dietro il colombiano Higuita. Valverde e Miguel Angel Lopez non sono stati in grado d'impensierire lo sloveno, che li ha battuti nella volata per la piazza d'onore. Da qui a Madrid, è quasi impossibile, a questo punto, che Roglic perda la maglia rossa.

    mercoledì 11 settembre 2019

    Vuelta '19: bis di Gilbert a Guadalajara!

    Gli altri pretendenti al titolo iridato nello Yorkshire debbono solo sperare che Gilbert abbia raggiunto la miglior condizione con due settimane d'anticipo. L'asso vallone concede il bis alla Vuelta a España 2019, vincendo sul traguardo di Guadalajara. La notizia di giornata è che Quintana, che anima la fuga, guadagna più di 5 minuti. E risale al secondo posto in classifica. La Movistar, a questo punto, con lui e Valverde potrebbe far saltare il banco della maglia rossa Roglic. 

    venerdì 6 settembre 2019

    La Vuelta 19: vince Pogacar a Los Machucos. Roglic allunga su Valverde

    Arrivo sulle terribili rampe di Los Machucos, nella tredicesima tappa della Vuelta a España 2019. Un'arrampicata più che una salita. Ma, Roglic non perde, guadagna su Valverde e gli altri inseguitori, con l'eccezione del connazionale Pogacar, risalito al terzo posto in classifica generale e grande vincitore di giornata e, come scrivevo qualche giorno fa, predestinato ad una grande carriera. Alla sua età, così forte, sono andati in pochi nella storia del ciclismo. O sto prendendo un clamoroso abbaglio o tra lui e Bernal nascerà una grande rivalità nei prossimi anni.

    martedì 3 settembre 2019

    Pau: Roglic domina ed è maglia rossa. Ha 1'52" su Valverde

    Vince, anzi stravince da favorito, Primoz Roglic, la cronometro di Pau, decima tappa della Vuelta a España 2019. Guadagna un'enormità su tutti gli uomini di classifica. Che ora domina con 1'52" sull'immarcescibile Valverde, che dosa male le energie, parte forte e calando alla distanza.  Poi Miguel Angel Lopez a 2'11" e Quintana, che ha un ritardo di 3' tondi. Quintana è riuscito a perdere 5" a chilometro: una disfatta! Al quinto posto, a 3'05", c'è un altro sloveno, Pogacar, 21 anni e già vincitore in stagione del Giro dell'Algarve e del Giro della California. Farà molto parlare di sé nel prossimo futuro.

    mercoledì 28 agosto 2019

    Javalambre: vince Madrazo, Miguel Angel Lopez riprende la maglia rossa

    Arrivo all'Osservatorio di Javalambre. Salita aspra, verdetto chiaro. Miguel Angel Lopez è il miglior scalatore della Vuelta a España 2019 e si riprende la maglia rossa grazie ad un secco scatto a circa 3 km dal traguardo. Cede Quintana. Sprofonda Aru. Tiene bene Valverde, che in classifica generale è quarto, dopo il detto Lopez, Roglic e il declinante Quintana. Vincitore di giornata lo spagnolo Madrazo.

    domenica 25 agosto 2019

    Vuelta a Espana: a Calpe vince Quintana

    Vanno tutti forte in casa Movistar. A Calpe vince Quintana. Da anni non era così brillante all'inizio di un grande giro. La maglia rossa va a Nicolas Roche, secondo di giornata. Terzo Roglic, quinto Aru, che sembra uscito dal periodo più buio della carriera.

    lunedì 29 luglio 2019

    Tour de France 2019: le pagelle finali

    🚲 Le Tour De France 2019
    Ecco le pagelle finali del Tour de France 2019:

    Bernal (Col): 10 e lode. Il colombiano, 22 anni e mezzo, conferma tutte le attese su di lui. Da anni pronosticato campionissimo, vince la Grande Boucle, battendo la concorrenza interna all'Ineos di Geraint Thomas. Domina sulle Alpi, complice anche il ritiro di Thibaut Pinot. Maturo, può fare la storia dei grandi giri.

    Alaphilippe (Fra): 10. Nessuno avrebbe pensato che potesse lottare per vincere il Tour. Eppure l'ha fatto. Fino alla diciannovesima tappa. Formidabile il suo successo nella cronometro di Pau. Di fondo ne ha tanto, sulle lunghe salite soffre rispetto agli scalatori puri, ma, con un percorso adatto alle sue caratteristiche, e più esperienza, può pensare di competere per un grande giro. Ha ancora 27 anni.

    Geraint Thomas (Gbr): 8. Convalida il successo dello scorso anno, con un secondo posto di prestigio. Solido.

    Valverde (Spa): 8. Arriva 9 in classifica generale, a 39 anni. In una classifica a punti che ho proposto e che aggiorno di continuo, relativa ai migliori ciclisti della storia - si giudicano rendimento e risultati, non il talento - Valverde scavalca Anquetil e Moser e sale al quinto posto assoluto. Qualcosa vorrà pur dire!

    Caleb Ewan (Aus): 9. Il miglior velocista del Tour, vince tre tappe e la sfida con Viviani, Sagan e Groenewegen.

    Trentin (Ita): 8. Terzo successo di tappa in tre diverse edizioni del Tour. Corridore classico, Trentin, che non manca i grandi appuntamenti. Il suo assolo è un capolavoro tattico.

    Thibaut Pinot (Fra): 8. Voto diminuito solo dal ritiro obbligato. Stravedo per questo sfortunato ma pieno di talento scalatore transalpino. Avrebbe conteso la vittoria finale a Bernal fino alla fine, non fosse stato fermato da un infortunio. Colpa di un destino cinico e baro, come avrebbe detto Saragat. Credo e spero che potrà rifarsi. Sui Pirenei era stato il migliore.

    Quintana (Col): 7. Si piazza ottavo. Lui che era stato due volte secondo e una volta terzo. A 29 anni, sembra già vecchio, specialmente al cospetto del ventiduenne connazionale Bernal. Resta, Quintana, uno dei corridori più continui della sua generazione, ad ogni modo. Nelle gare a tappe.

    Nibali (Ita): 8. Vince la sua sesta tappa al Tour, che non avrebbe voluto correre. Numeri alla mano, al netto di ogni opinione personale, è tra i grandi della storia del ciclismo. Non soltanto italiano.

    giovedì 25 luglio 2019

    Tour de France 2019: a Valloire vince Quintana!

    🚲 Le Tour De France 2019
    Diciottesima tappa del Tour de France 2019, da Embrun a Valloire, 208 km e tre cime mitiche, il Vars, l'Izoard e l'interminabile Galibier, che precede la discesa che conduce all'arrivo. Tantissima salita, valicati a lungo i 2.000 m, non so quanta paura avranno di affondare i pretendenti al successo finale. E per affondare intendo sia affondare i colpi sia affondare essi stessi, perché il rischio di una crisi c'è eccome. Ve lo ricordate Ullrich nel 1998? Sì, Pantani fece un'impresa, ma fu Ullrich a prendere una cotta pazzesca. 
    La corsa: va a segno la fuga di Quintana, secondo Bardet, pure lui all'attacco tutto il giorno, che riscatta parzialmente un Tour finora disastroso. Alaphilippe si stacca sul Galibier. Rientra e attacca in discesa verso Valloire.  Grande difesa della maglia gialla. In casa Ineos, Geraint Thomas e Bernal hanno giocato a farsi i dispetti. Bernal guadagna, alla fine, solo 32". Thibaut Pinot è rimasto a guardare. Domani e sabato, non potrà farlo. E credo che non lo farà.
    Ordine d'arrivo:
    1. Quintana
    2. Bardet a 1'35"
    3. Lutsenko a 2'28"
    4. Kamna a 2'58"
    5. Caruso a 3'00"

    venerdì 19 luglio 2019

    Pau: trionfa Alaphilippe in maglia gialla!

    🚲 Le Tour De France 2019
    Tredicesima tappa del Tour de France 2019, cronometro, una mezza cronoscalata, individuale di 27,2 km da Pau a Pau, Pirenei. Alaphilippe cercherà di tenere la maglia gialla e credo che dovrebbe riuscirci. Per il successo di tappa, i favoriti appaiono Tony Martin e Van Aert.
    La corsa: Van Aert cade malamente e deve ritirarsi. Il miglior tempo, prima che partano i favoriti, è del belga Thomas De Gendt. Parte bene Geraint Thomas, parte meglio Alaphilippe, trasfigurato dalla maglia gialla. Si mantiene davanti al primo e al secondo intermedio e addirittura vince, rifilando al gallese 14"! Strepitoso Alaphilippe, che ora non si nasconde più. Può vincere il Tour de France. Almeno è certo che ci proverà fino alla fine. Considero decisivi i Pirenei, sabato e domenica. Pessima la prova di uno sconfortato Bardet, vanno male anche Bernal e Quintana. Si difende bene Thibaut Pinot, per me il più forte scalatore al Tour.
    Ordine d'arrivo:
    1. Alaphilippe
    2. Geraint Thomas a 14"
    3. Thomas De Gendt a 36"
    4. Uran a 36"
    4. Porte a 45"

    mercoledì 12 giugno 2019

    Tour de France 2019: i favoriti. Forfait di Tom Dumoulin

    🚲 Le Tour De France 2019
    Mancano poco più di tre settimane all'inizio del Tour de France 2019. E indicazioni sullo stato di forma dei pretendenti al successo finale potranno venire dal Giro del Delfinato, in corso di svolgimento, e dal Giro della Svizzera. Ma, si può abbozzare un borsino dei favoriti della Grande Boucle. Geraint Thomas vorrà difendere il sorprendente successo dello scorso anno, anzitutto dal compagno di squadra Froome, che nel 2018 fu terzo, ma era reduce dal Giro conquistato a suon di imprese: Froome ha forse l'ultima possibilità di annettersi il quinto Tour, così eguagliando Anquetil, Merckx, Hinault e Indurain. Ci saranno i francesi Bardet e Pinot e poi il solito Quintana e Adam Yates. Ma anche Tom Dumoulin, sfortunato all'ultimo Giro, secondo allo scorso Tour, e Bernal, che tra i "litiganti" Froome e Thomas, suoi compagni  di squadra, anzi di squadrone, potrebbe inventarsi capitano. Non ho ancora capito, poi, se Roglic ci sarà.
    *Aggiornamento delle 18:07: Froome è caduto, oggi, durante la ricognizione della prova a cronometro del Giro del Delfinato. Avrebbe riportato la frattura del bacino. Non potrà essere al via del Tour!
    * Aggiornamento del 18 giugno 2019: al Giro della Svizzera è caduto Geraint Thomas. Gli tolgo una stelletta e ne aggiunto una Thibaut Pinot.
    *Aggiornamento del 20 giugno 2019: mancherà anche Tom Dumoulin. Sarà un Tour senza padroni.

    1. Froome ****
    2. Tom Dumoulin ****
    3. Geraint Thomas ***
    4. Adam Yates ***
    5. Bernal ***
    6. Porte ***
    7. Thibaut Pinot ***
    8. Enric Mas **
    9. Bardet**
    10. Quintana **
    11. Nibali *
    12. Kruijswijk *


    venerdì 14 settembre 2018

    Andorra. Naturlandia: vince Thibaut Pinot. Simon Yates consolida la maglia rossa, Valverde cede

    Vuelta a Espana 2018: 19^ tappa: Lleida - Andorra. Naturlandia, 154,4 km.
    La tappa odierna, la diciannovesima di questa Vuelta a Espana 2018 presenta un percorso pianeggiante prima della lunga salita finale verso Andorra. Movistar a fare l'andatura. Parte Quintana. A lui si aggiungono Kruijswijk e Thibaut Pinot. Valverde aspetta e parte all'inseguimento Simon Yates. Che riprende i fuggitivi mentre Quintana si stacca. E dopo non molto fora, così da non  poter più aiutare Valverde. Pinot cerca di staccare Yates, che prima non risponde, poi va a riprenderlo, quando mancano due chilometri al traguardo, mentre cresce il ritardo di Valverde, che si stacca anche dal gruppo dei migliori. E' l'ammainabandiera di un campione immenso, sotto il peso inesorabile di 38 primavere. E' un ottimo Thibaut Pinot a vincere la tappa, davanti a Simon Yates, che consolida la maglia rossa, aumentando il vantaggio su Valverde fino a 1'38". Kruijswijk è terzo in classifica generale a 1'58". Simon Yates sembra aver ipotecato la vittoria della Vuelta 2018. Resta, però, prima della giornata di festa di Madrid, una durissima tappa di montagna, domani: appena 93 km, da Andorra al Coll de La Gallina, Santuario de Canolich. Solo salita e discesa, con tre gran premi della montagna di prima categoria. Può succedere di tutto. Un'eventuale crisi, a chiunque dovesse capitare, costerebbe minuti e minuti.

    martedì 11 settembre 2018

    Torrelavega: Rohan Dennis vince la cronometro. Kruijswijk risale al terzo posto

    Cronometro di 32 km, pressoché pianeggiante, da Santillana del Mar a Torrelavega, sedicesima tappa della Vuelta a Espana 2018. Vince, da pronostico, l'australiano Rohan Dennis. Tra i primi della generale, grande prova, peraltro attesa, dell'olandese Kruijswijk, che risale al terzo posto, scavalcando due scalatori puri come Quintana e Miguel Angel Lopez. Simon Yates conserva la maglia rossa, guadagnando solo 7" sull'intramontabile Valverde, che esce rafforzato da questa prova contro il tempo e con i gradi da capitano provvisorio della Movistar, dopo il cedimento di Quintana. Solo 33" separano Valverde da Simon Yates! Tutto è ancora possibile. Tre arrivi in salita, due durissimi.

    sabato 8 settembre 2018

    Les Praeres. Nava. Vince Simon Yates e indossa la maglia rossa

    Sì rivede un buon Nibali.  Nei panni del gregario di lusso di Izagirre. Che, puntualmente, si stacca sulla durissima ascesa finale. Jesus Herrada ha ceduto da tempo.  Si lotta per vittoria di tappa è maglia rossa.  Vince Simon Yates. E indossa la maglia rossa. Ha 20 " su Valverde e 25" su Quintana. Riuscirà la Movistar a perdere la Vuelta 2018.

    venerdì 7 settembre 2018

    Vuelta 2018: vince Garaicoechea, Herrada in magglia rossa. Quintana guadagna su tutti

    Va via la fuga. Nessuna novità. Vince Garaicoechea a La Camperona, traguardo della tredicesima tappa della Vuelta a Espana 2018. Jesus Herrada perde un paio di minuti dai migliori. Ieri, pensavo che potesse difendere meglio la maglia rossa. Che perderà presto, a questo punto. Quintana è il migliore in salita. Assieme a Simon Yates. Tengono, tutto sommato, Valverde e Thibaut Pinot. Che da anni considero un fuoriclasse. E che, al lordo di questa considerazione, che può alterare il mio giudizio, mi sembra destinato a crescere nella terza settimana. Aru può puntare, tutt'al più, ad un piazzamento tra i primi dieci della classifica generale.