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Visualizzazione post con etichetta Giro d'Italia 2019. Mostra tutti i post
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domenica 2 giugno 2019

Carapaz ha vinto il Giro. A Chad Haga la crono di Verona

Tutto secondo pronostico, eccetto il successo di tappa dello statunitense Chad Haga. Per il resto, la breve cronometro di Verona ha sancito il successo di Carapaz al Giro d'Italia 2019; il secondo posto di Nibali, al sesto podio della carriera nella corsa rosa, l'undicesimo nelle grandi gare a tappe, proprio come Froome*; il terzo posto di Roglic, che ha scavalcato Landa, quarto.

*Ecco la classifica aggiornata dei podi nelle tre grandi corse a tappe: Tour, Giro e Vuelta. Guida Anquetil, Nibali è sesto.

sabato 1 giugno 2019

Croce d'Auna-Monte Avena: vince Pello Bilbao

Il limite fatidico delle 34 primavere. Soglia che nelle grandi corse a tappe nessun vincitore ha superato. Con l'eccezione di Horner alla Vuelta. Nibali s'incaglia sul Manghen con Roglic. Rientrano in discesa. Ed è già molto. Vince il fuggitivo Pello Bilbao. Landa attacca e risale al terzo posto. Ma, Roglic domani, probabilmente, se lo riprenderà a cronometro. Carapaz ha ormai vinto il Giro d'Italia 2019. Nibali arriverà secondo.

venerdì 31 maggio 2019

San Martino di Castrozza: vince Esteban Chaves

Giro d'Italia 2019, Treviso-San Martino di Castrozza, 19^ tappa, 151 km
Terzultima tappa del Giro, da Treviso a San Martino di Castrozza. Frazione breve, con salita finale non difficile, ma lunga. Vedremo si i primi della classifica generale vorranno misurare la febbre agli avversari o se, invece, attenderanno il tappone di domani.
Cronaca breve.
Va via una fuga, che prende un largo vantaggio. Segno che Nibali punta tutto su domani. A 2,5 km dal traguardo, è decisivo lo scatto di Esteban Chaves, che fu secondo al Giro del 2016 vinto da Nibali. Uno che è salito sul podio anche alla Vuelta a Espana e ha vinto un Giro di Lombardia. Chaves vince e si lascia alle spalle un periodo agonisticamente buio durato un paio di anni. Dietro, nel gruppo maglia rosa, attacca Miguel Angel Lopez. Schermaglie tra Roglic, Nibali e Carapaz, con Landa, che va più forte di tutti, a presidio della maglia rosa del compagno di squadra. Domani, sarà grande sfida.

giovedì 30 maggio 2019

Giro d'Italia 2019: a Santa Maria di Sala vince Cima

Ultimo appello per le ruote veloci rimaste al Giro. Difficile che non finisca in volata la tappa odierna, quasi tutta in discesa, con arrivo pianeggiante, da Valdaora a Santa Maria di Sala. I pretendenti al successo finale, che sono ormai i primi quattro della generale, cercheranno di rifiatare e recuperare, in vista delle tappe di montagna di domani e dopodomani, prima della conclusione nella cronometro di Verona.
Cronaca breve.
A dispetto dei pronostici, arriva la fuga sul traguardo di Santa Maria di Sala. Il gruppo, per un nonnulla, non riesce ad acciuffare l'ultimo degli attaccanti, il bravissimo Damiano Cima. Ackermann deve accontentarsi del secondo posto. Domani arrivo a San Martino di Castrozza. Riprende l'attacco, difficilissimo, alla maglia rosa di Carapaz.

mercoledì 29 maggio 2019

Anterselva: vince Nans Peters. Nibali in difficoltà nel finale

Giro d'Italia 2019, Commezzadura-Anterselva, 17^ tappa
Tappa, quella odierna, che le fatiche e il freddo patito ieri potrebbero rendere molto selettiva. Più del percorso, che pure si conclude lungo una salita impervia verso Anterselva. Conteranno le capacità di recupero, che sono, del resto, il segreto delle vittorie nelle grandi corse a tappe.
Cronaca breve.
Va via una fuga bene assortita, da cui poi si avvantaggia, vincendo, il francese Nans Peters, al primo successo da professionista. Lungo l'ascesa finale, il più forte scalatore del gruppo, Landa, scatta e fa il vuoto. Nibali e Roglic sono al gancio e Carapaz ne approfitta per aumentare di 8 secondi il suo vantaggio, consolidando la maglia rosa. La giornata di ieri un segno l'ha lasciato.

martedì 28 maggio 2019

Ponte di Legno: trionfa Ciccone! Perde Roglic, Nibali attacca

Giro d'Italia 2019, Lovere-Ponte di Legno, 16^ tappa, 194 km
Non si scalerà il Gavia, per le avverse condizioni meteorologiche, ma l'Aprica. E, poi, il Mortirolo. Prima dell'ascesa più dolce verso il traguardo di Ponte di Legno.
Cronaca breve:
Giornata terribile in un mese di maggio molto aspro. Certo è che dopo l'anticipo della partenza del Giro di metà anni '90, quindici giorni non sono pochi, il brutto tempo in montagna è tutto tranne che un'eccezione. Nibali ci prova sul Mortirolo, ma non bastano le pendenze terribili a fare la differenza. Carapaz e Landa tengono agevolmente il suo passo. Non Roglic, che, era uno dei dubbi che avevano accompagnato le prime due settimane di corsa, ha una condizione che sta scemando. Lo sloveno perde sul Mortirolo e non recupera in discesa. Anzi, sul falsopiano finale, il suo ritardo si aggrava. E non comprendo perché alcuni commentatori se ne stupiscano. Non conosco qualcosa di più difficile e duro da affrontare di un falsopiano, quando la condizione sia deficitaria. Con Roglic, faticano anche Mollema e Simon Yates. Il successo di tappa se lo giocano i fuggitivi Ciccone e Hirt. Ciccone è sceso dal Mortirolo senza mantellina: viene freddo solo a vederlo. Volata a due: vince Giulio Ciccone! Hirt secondo: giusto così, il corridore della Repubblica Ceca non ha minimamente collaborato nel finale. Roglic arriva con 1'23" da Carapaz, Landa e Nibali. Carapaz consolida la sua maglia rosa. Nibali scavalca Roglic al secondo posto.

domenica 26 maggio 2019

A Como vince Cataldo. Roglic attardato

Giro d'Italia 2019, Ivrea-Como, 15^ tappa, 232 km
Cento chilometri più di ieri. La quindicesima tappa del Giro d'Italia 2019 da Ivrea a Como. Andrà via una fuga, fatalmente. Oggi, chi avesse coraggio e ardimento, potrebbe provare ad inventare qualcosa per terremotare la classifica. 
Cronaca breve: a 65 km dal traguardo, ancora in fuga Cataldo e Cattaneo, con un vantaggio di poco inferiore ai nove minuti. A 60 km dall'arrivo, il vantaggio dei fuggitivi è di 7'20". Il gruppo è tirato dalla squadra di Nibali. Simon Yates mette anche i suoi a tirare. Cataldo e Cattaneo, stremati dopo 215 km di fuga, arrivano al traguardo. Vince Cataldo. Il primo dei pretendenti al successo finale è Simon Yates, terzo. Paga un quarantina di secondi Roglic, dopo un attacco di Nibali, seguito dalla maglia rosa Carapaz. Che cade e deve cambiare la bici. Provvidenziale per lui, competitivo dall'inizio della stagione, il giorno di riposo. Martedì, alla ripresa, tappa durissima. Anche senza Gavia. 

sabato 25 maggio 2019

Courmayeur: tappa e maglia rosa a Carapaz

Tappa breve, 131 km, per niente pianeggiante. Impossibile nascondersi. Exploit dell'ecuadoregno Carapaz, che bissa il successo di Frascati, dopo quello dello scorso anno a Montevergine. Per lui tappa e maglia rosa. Secondo Simon Yates redivivo, terzo Nibali che stacca un Roglic granitico solo nella volata per l'abbuono. Crolla Zakarin, oltre sette minuti di ritardo, dopo il magnifico assolo di ieri. Non mi pare che Nibali abbia la forza per staccare Roglic. Non sull'ultima salita. Ci vorrebbe un attacco da lontano. Azzardato, ma da lontano. Continuo a pensare che Landa possa fare l'impresa. Al netto del fatto che Carapaz è un suo compagno di squadra. O, forse, proprio per quello.

venerdì 24 maggio 2019

Ceresole Reale (Lago Serrù): vince Zakarin. Landa impressiona nel finale

Giro d'Italia 2019, Pinerolo-Ceresole Reale (Lago Serrù), 13^ tappa, 196 km
Prima vera tappa di alta montagna. Primo grande arrivo in salito del Giro d'Italia 2019. Sono molte le curiosità. La prima: vedere come si comporterà, con la maglia rosa, lo sloveno Polanc, uno che in salita va forte, che ha fondo e che si ritrova a gestire a questo punto della corsa un vantaggio largo e inaspettato. La seconda: Roglic, contro cui correranno tutti, da Nibali a Simon Yates, saprà difendersi, non essendo abituato al ruolo di protagonista e favorito principe? La terza: Simon Yates, mattatore lo scorso anno e con una grande squadra al seguito, darà il primo scossone?
Cronaca breve: va via una fuga, cui sopravvivono nell'ultima salita solo in tre: Zakarin, Mollema e Nieve. Dietro, negli ultimi chilometri dell'ascesa finale, Mikel Landa, che in salita considero il migliore, evade dal gruppo maglia rosa nel quale Nibali scalpita, scortato da Pozzovivo. Polanc perde qualcosa, ma non molla. Chi ha mollato è invece Simon Yates, ombra del corridore ammirato al Giro 2018. Vince Zakarin. Landa guadagna 1'40"su Roglic e Nibali. Polanc conserva la maglia rosa. Roglic non ha una grande squadra, ma una grande condizione sì. Per ora, è bastato. Il Landa visto oggi, però, con tutte le salite che restano, potrebbe far saltare il banco. C'è ancora molta incertezza, una cosa, però, si può dire: il Giro 2019 un padrone ancora non ce l'ha.

Risultati immagini per mikel landa
Mikel Landa



giovedì 23 maggio 2019

Cuneo-Pinerolo: 1949-2019.

"Un uomo solo è al comando, la sua maglia è bianco-celeste, il suo nome è Fausto Coppi" (Mario Ferretti)

Il 10 giugno del 1949 erano passati nove anni dalla dichiarazione di guerra dell'Italia di Mussolini, poco più di quattro dalla fine di quel tragico conflitto. La Repubblica aveva tre anni di vita, Luigi Einaudi ne era il presidente, mentre il capo del governo era il democristiano Alcide De Gasperi. L'Italia si stava ricostruendo. Il Grande Torino era scomparso il 4 maggio nella tragedia di Superga, lasciando stupore e sgomento. Sulle strade del Giro d'Italia, Fausto Coppi e Gino Bartali, che già da tempo animavano la più bella e straordinaria rivalità della storia dello sport, si contendevano il successo finale. La diciassettesima tappa partiva da Cuneo e giungeva a Pinerolo, lungo 254 km disseminati di salite proverbiali: il Colle della Maddalena, il Col de Vars, l'Izoard, il Monginevro e il Sestriere. Coppi andò in fuga e stravinse. Di lì a poco, precedendo Bartali e Cottur, Coppi si sarebbe annesso anche il terzo Giro d'Italia della carriera, dopo quelli del 1940 e del 1947, eguagliando Bartali, che avrebbe poi superato, nei successi ma non nel valore, con le vittorie del 1952 e del 1953. Oggi, dopo quasi 70 anni, manca una manciata di giorni all'anniversario di quella mitica tappa, si correrà di nuovo la Cuneo-Pinerolo, meno chilometri, meno salite, arrivo in pianura dopo una discesa tecnica. Campioni del calibro di Coppi e Bartali, io ai tempi avrei tifato per Bartali, non ci sono più. Soprattutto, l'Italia non va più in bicicletta come faceva allora. Tuttavia, la suggestione di una Cuneo-Pinerolo agisce da sola. 

mercoledì 22 maggio 2019

Giro d'Italia 2019: a Novi Ligure trionfa Caleb Ewan

Giro d'Italia 2019, Carpi-Novi Ligure, 11^ tappa, 221 km

Tappa ancora destinata alle ruote veloci prima che il Giro, da domani, cominci a salire. I corridori debbono affrontare 221 km, da Carpi, Emilia, a Novi Ligure, Piemonte. Non va all'arrivo la fuga animata dal solito Frapporti, che, come già lo scorso anno, è il più ostinato e tenace dei fuggitivi. Bravo! Volata a ranghi compatti: vince Caleb Ewan su Demare. Niente da fare per Viviani. Valerio Conti resta in maglia rosa.
Aggiornamento delle 18:35: Viviani e il vincitore di giornata Caleb Ewan si ritirano. 

martedì 21 maggio 2019

Giro d'Italia 2019: a Ravenna trionfa Demare. Ancora secondo Viviani

Giro d'Italia 2019, 10^ tappa, Ravenna-Modena, 145 km

Decima tappa del Giro d'Italia 2019, dalla Romagna all'Emilia, da Ravenna a Modena. Solo 145 km interamente pianeggianti. Le squadre dei velocisti controlleranno la corsa in vista dello sprint. Sarà finalmente la volta buona per Elia Viviani? Francisco Ventoso intorno ai 2 km dall'arrivo evade dal gruppo, insiste ma viene ripreso. Poi caduta, che spezza il gruppo e coinvolge Ackermann. Volata a ranghi ristretti. Vince il francese Demare, al primo acuto stagionale, ancora secondo Viviani. Valerio Conti, sempre più popolare tra i tifosi, conserva la maglia rosa.

domenica 19 maggio 2019

San Marino: Roglic domina la cronometro

Pesaro- San Marino

Vola a cronometro Primoz Roglic, che coglie il secondo successo al Giro d'Italia 2019, aggiudicandosi la nona tappa da Pesaro a San Marino. Solo Campenaerts gli arriva vicino, peraltro rallentato da un incidente meccanico. Nibali si difende, cedendo poco più di un minuto. Naufraga Simon Yates: la sua non era stata pretattica. Valerio Conti conserva la maglia rosa. Buona prova di Bob Jungels. Domani, giorno di riposo. 

sabato 18 maggio 2019

Pesaro: vince Caleb Ewan. Viviani secondo

Si chiude in volata, sul traguardo di Pesaro, l'ottava tappa del Giro d'Italia 2019.  Vince Caleb Ewan, precedendo Viviani e Ackermann. Valerio Conti sempre in maglia rosa. Domani, cronometro. Roglic favorito. Vedremo come si difenderanno Nibali e Simon Yates, che è rimasto finora al coperto.

venerdì 17 maggio 2019

L'Aquila: vince Lopez Bilbao, secondo Gallopin, terzo Formolo

Vasto-L'Aquila, Giro d'Italia 2019, 7^ tappa, 185 km

Arrivo impegnativo, che impedirà il successo delle ruote più veloci del gruppo. Potrebbe essere l'ora di Ulissi, compagno di squadra della nuova maglia rosa, Valerio Conti. Diversamente, va via una fuga, animata anche da Formolo, poi terzo al traguardo. Vince Lopez Bilbao, secondo il francese Gallopin. Valerio Conti conserva il sigillo del primato.

giovedì 16 maggio 2019

San Giovanni Rotondo: Valerio Conti in rosa, a Masnada la tappa

Giro d'Italia 2019, 6^ tappa, Cassino-San Giovanni Rotondo, 238 km

Parte con il sole la sesta tappa del Giro d'Italia 2019, da Cassino a San Giovanni Rotondo. Ed è già una notizia, dopo la terribile giornata di ieri, che i corridori hanno trascorso interamente sotto una pioggia incessante. Dopo pochi chilometri, però, è una costante di questa prima settimana di corsa, una caduta sconvolge il gruppo. Abrasioni anche per la maglia rosa Roglic. Che, tuttavia, riparte. Poco dopo 50 km di gara prende corpo una fuga, cui finiscono per partecipare 13 corridori, tra i quali Amador, Masnada e Valerio Conti. Il gruppo lascia fare. Troppo. I fuggitivi regolati un volata da Masnada arrivano con oltre 7 minuti di vantaggio. Valerio Conti strappa la maglia rosa a Roglic. Da anni non vedevo una fuga "bidone" come questa. Credo che abbia inciso la stanchezza lasciata dalla tappa bagnata di ieri. Credo, altresì, che Roglic, Nibali e Simon Yates faticheranno non poco a recuperare il ritardo accumulato.  Il francese Madouas, in patria, è molto considerato. E anche i nostri Conti e Masnada hanno fondo e possibilità non ancora conosciute. Nessuno di loro vincerà quest'anno, ma i big si sono complicati la vita.

mercoledì 15 maggio 2019

Frascati-Terracina: bis di Ackermann. Si ritira Tom Dumoulin

Giro d'Italia 2019, 5^ tappa, Frascati-Terracina, 140 km.

Tappa breve, che inizia in discesa e finisce pianeggiante, per soli 140 km. Arrivo predestinato ad una volata di gruppo. Elia Viviani, dopo la retrocessione sofferta l'altro ieri, con vittoria assegnata a Gaviria, va in cerca del primo successo in questo Giro d'Italia. Giornata da tregenda, pioggia battente lungo tutto il percorso. Si ritira prestissimo Tom Dumoulin, malconcio per la brutta caduta di ieri: grave perdita per il Giro. La tappa termina in volata secondo pronostico, ma Viviani non fa lo sprint. Che vince di nuovo il campione nazionale tedesco Ackermann su Gaviria.

martedì 14 maggio 2019

Giro d'Italia 2019: a Frascati trionfa Carapaz. Cade e perde molto Tom Dumoulin

Giro d'Italia 2019, 4^ tappa, Orbetello-Frascati, 235 km

Tappa lunga e vallonata, con arrivo in leggera salita a Frascati. Nel finale, il plotone si fraziona a causa di cadute sull'asfalto scivoloso. Si attarda, tra i favoriti al successo finale, Tom Dumoulin, costretto a cambiare anche la bici. Con i primi, c'è anche la maglia rosa Roglic, brillantissimo. Si stacca anche Viviani, a un chilometro e mezzo dal traguardo. Caleb Ewan e Ackermann resistono al ritmo imposto da Valerio Conti, che lavora per Diego Ulissi. Parte Carapaz, Caleb Ewan lo insegue. Carapaz vince, secondo Ewan, terzo Ulissi, che non ha colto il momento opportuno per scattare. Troppo esitante. Quanto va forte Roglic! Landa perde una quarantina di secondi. Tom Dumoulin, davvero sfortunatissimo, molto di più: oltre quattro minuti!

lunedì 13 maggio 2019

Giro d'Italia 2019: a Orbetello declassato Viviani. Vince Gaviria

Vinci-Orbetello, 220 km, 3^ tappa del Giro d'Italia 2019.

Terza tappa del Giro d'Italia 2019, con partenza da Vinci ed arrivo a Orbetello. Percorso vallonato, che spiana verso il traguardo. Nessuna fuga in porto. Volata di gruppo. Ackermann, che cerca il bis, sfida il vento contrario ed esce allo scoperto a 100 metri dal traguardo: troppo presto. "Il campione italiano Viviani rimonta e vince, precedendo Gaviria, Demare e lo stesso Ackermann. Lo scorso anno, Viviani non aveva grandi avcersari. al Giro. Quest'anno sì". E sono sempre più persuaso che oggi sia il miglior velocista del mondo. Roglic conserva la maglia rosa.
*Aggiornamento delle 18:32: declassato Viviani. La vittoria va a Gaviria. Mi è sembrata severa la decisione della giuria.

domenica 12 maggio 2019

Bologna-Fucecchio: vince Ackermann

Seconda tappa del Giro 2019, da Bologna a Fucecchio, paese di nascita di Indro Montanelli. Che fu al seguito della corsa nel 1947 e nel 1948. Anni difficili, nei quali il giornalista toscano doveva riguadagnare posizioni dentro il quotidiano di Via Solferino. Ne nacquero cronache indimenticabili con qualche concessione all'invenzione e al verosimile, tipica dello stile montanelliano.  Erano anche gli anni in cui il ciclismo era popolare come e più del calcio e al seguito della carovana i giornali inviavano scrittori del calibro di Mario Soldati e Dino Buzzati o poeti come Alfonso Gatto. Allora il Giro d'Italia era il romanzo della nazione. Tornando alla cronaca, in volata, a Fucecchio, vince Ackermann su Viviani, Caleb Ewan, Gaviria e Demare. Ho dato una scorsa al palmares di Ackermann, al terzo anno di professionismo: notevole! Ne sentiremo parlare sempre di più.