Ecco le pagelle finali del Tour de France 2019:
Bernal (Col): 10 e lode. Il colombiano, 22 anni e mezzo, conferma tutte le attese su di lui. Da anni pronosticato campionissimo, vince la Grande Boucle, battendo la concorrenza interna all'Ineos di Geraint Thomas. Domina sulle Alpi, complice anche il ritiro di Thibaut Pinot. Maturo, può fare la storia dei grandi giri.
Alaphilippe (Fra): 10. Nessuno avrebbe pensato che potesse lottare per vincere il Tour. Eppure l'ha fatto. Fino alla diciannovesima tappa. Formidabile il suo successo nella cronometro di Pau. Di fondo ne ha tanto, sulle lunghe salite soffre rispetto agli scalatori puri, ma, con un percorso adatto alle sue caratteristiche, e più esperienza, può pensare di competere per un grande giro. Ha ancora 27 anni.
Geraint Thomas (Gbr): 8. Convalida il successo dello scorso anno, con un secondo posto di prestigio. Solido.
Valverde (Spa): 8. Arriva 9 in classifica generale, a 39 anni. In una classifica a punti che ho proposto e che aggiorno di continuo, relativa ai migliori ciclisti della storia - si giudicano rendimento e risultati, non il talento - Valverde scavalca Anquetil e Moser e sale al quinto posto assoluto. Qualcosa vorrà pur dire!
Caleb Ewan (Aus): 9. Il miglior velocista del Tour, vince tre tappe e la sfida con Viviani, Sagan e Groenewegen.
Trentin (Ita): 8. Terzo successo di tappa in tre diverse edizioni del Tour. Corridore classico, Trentin, che non manca i grandi appuntamenti. Il suo assolo è un capolavoro tattico.
Thibaut Pinot (Fra): 8. Voto diminuito solo dal ritiro obbligato. Stravedo per questo sfortunato ma pieno di talento scalatore transalpino. Avrebbe conteso la vittoria finale a Bernal fino alla fine, non fosse stato fermato da un infortunio. Colpa di un destino cinico e baro, come avrebbe detto Saragat. Credo e spero che potrà rifarsi. Sui Pirenei era stato il migliore.
Quintana (Col): 7. Si piazza ottavo. Lui che era stato due volte secondo e una volta terzo. A 29 anni, sembra già vecchio, specialmente al cospetto del ventiduenne connazionale Bernal. Resta, Quintana, uno dei corridori più continui della sua generazione, ad ogni modo. Nelle gare a tappe.
Nibali (Ita): 8. Vince la sua sesta tappa al Tour, che non avrebbe voluto correre. Numeri alla mano, al netto di ogni opinione personale, è tra i grandi della storia del ciclismo. Non soltanto italiano.