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sabato 28 gennaio 2012

La Juventus batte l'Udinese sotto la neve: 2-1

Juventus sempre tenacissima, Udinese prudente e preoccupata di giocare di rimessa, senza però il miglior Di Natale, quanto mai impreciso al tiro. Decide una doppietta di Matri, che rende inutile il gol del momentaneo pareggio del centravanti più spettacolare del campionato, Floro Flores, uno che dovrebbe giocare di più. Il secondo gol di Matri si vede raramente in serie A, il difensore avversario lo marca a distanza, proprio non lo marca, permettendogli di girarsi comodamente. Così Matri fa la figura del Van Basten, che, beninteso, non è, nemmeno per sogno. Insomma, a questa Juve va tutto bene. Durerà?

lunedì 9 gennaio 2012

Milan e Juve ancora in testa, torna al gol Totti

Ma, quanti rigori ha tirato Ibrahimovic in questo campionato? La sensazione è che siano stati troppi. Quello che ha sbloccato la gara con l'Atalanta m'è sembrato molto generoso. Vittoria di misura della Juventus a Lecce, con Matri, subentrato all'infortunato Quagliarella. Le prime della classe viaggiano a pieno ritmo, ma neppure dietro scherzano. Alla sonante vittoria dell'Inter hanno, infatti, risposto Napoli, con un Cavani notevole, e Roma, trascinata da Totti: doppietta su rigore, dopo quasi otto mesi di astinenza. Dal dischetto, 59 reti su 74 tentativi in serie A per il capitano giallorosso (media di trasformazione: 0,79), secondo dietro Roberto Baggio, autore di 68 gol su 91 esecuzioni (media di trasformazione: 0,75). Vince pure l'Udinese, terza in classifica, nella quale segna sempre Di Natale. Imitato da Di Vaio, quanto ai gol stagionati, nel successo del Bologna contro il Catania. Domenica prossima, derby meneghino: una vittoria dell'Inter riaprirebbe la lotta per il titolo.

lunedì 12 dicembre 2011

L'Udinese torna in testa, vince la Lazio, rallentano Milan e Napoli

Segna sempre Di Natale, anche di testa, sebbene il portiere avversario fosse vistosamente fuori posizione. Dieci gol per il capitano dell'Udinese, che torna in vetta alla classifica, profittando anche del mezzo passo falso del Milan, costretto al pareggio dal Bologna di un grande Di Vaio, ancora in rete, e di un grandissimo Diamanti: mancino umbratile ma di talento finissimo. Anzi, i rossoneri si sono avvantaggiati di almeno due clamorose sviste arbitrali, una delle quali ha portato al gol su rigore di Ibrahimovic. Lazio corsara a Lecce, trascinata da Klose, autore di una doppietta: il centravanti tedesco si conferma uno dei migliori goleador degli ultimi quindici anni, sembra giocare da sempre in Italia, ispira e conclude con naturalezza. Se la Lazio, come credo, lotterà fino alla fine per il titolo, molto del merito sarà stato di Klose. E di chi l'ha scelto, nonostante i due anni in panchina con Van Gaal al Bayern. Il Napoli, che continua a stentare prima e dopo le partite di Coppa, non va oltre il pari con il Novara del bravo Rigoni. Stasera, Roma - Juventus. Bianconeri favoriti, ma, nella Roma torna Totti. Che segnerà, prevedo. Sicché, insomma, potrebbe saltar fuori anche la vittoria dei giallorossi.

lunedì 5 dicembre 2011

Recoba gol scudetto: la seconda giovinezza del Chino

Per non essere un giocatore decisivo, come la stampa parruccona ha sempre insinuato, Recoba ha segnato un fantastico gol, ieri, che ha decretato il successo del Nacional de Montevideo contro il Liverpool, con vittoria del torneo di Apertura. Il che avvalora una tesi che ho sempre sostenuto, Recoba, quando gioca, decide. Eccome se decide. Sicché sbagliò Cuper a sostituirlo con la Lazio, il 5 maggio 2002, perché da Recoba il colpo risolutivo avrebbe potuto giungere fino al termine della partita. Come sbagliò Mancini a sostituirlo nella sfida di ritorno di Champions contro il resistibile Villareal: l'assurdo era che il tecnico jesino si aspettava la giocata vincente da Sinisa Mihailovic. Giocata che, chiaramente, non venne. Se in serie A ancora imperversano Di Vaio, anima del Bologna, classe 1976, e Di Natale, capitano dell'Udinese, classe 1977, non capisco perché non potrebbe tornarci a giocare Recoba, classe 1976, quanto ad anagrafe, classe immensa, quanto a talento. A gennaio, Recoba all'Inter. Altro che Kucka. Vedo bene, assieme al Chino, invece, Schelotto, ala atalantina di ruolo, che punta l'uomo e lo salta.

domenica 4 dicembre 2011

Inter: disfatta contro l'Udinese, Zanetti espulso

Una partita indimenticabile, perché sancisce il fallimento della cura Ranieri: l'Inter di oggi è, purtroppo, racchia come quella di Gasperini. E quando sei racchio, ti puoi acconciare come vuoi, ma sempre racchio resti. Ranieri, peraltro, invece di schierare una squadra di buon senso, cambia ancora ruolo ad Alvarez, che può giocare solo a destra, rientrando, schierandolo a sinistra, dove la sua lentezza risalta com il sole a mezzogiorno. Poi, lo sostituisce con Nagatomo, uno che comincia a suscitarmi la stessa "simpatia" che mi ispirava Gresko: siamo messi male. Zarate si guarda la partita senza biglietto, Milito e Pazzini non si sommano e non si integrano, possibile che Ranieri non lo capisca. Di Zanetti e Cambiasso, il primo pure espulso, preferisco non parlare per carità di patria. Si salva solo Julio Cesar, che, subìto il gol di Isla, para il rigore di Di Natale. Poi, la buona sorte concede un tiro dal dischetto anche alla disperata e disperante compagine nerazzurra. Va Pazzini "dai piedi felpati", che inciampa, cade all'indietro e sbaglia. Sembra un film, ma, non lo è. L'Inter è in zona retrocessione. Vecchia, stanca e malandata. E Branca non si è ancora dimesso. Forse aspetta il rientro di Forlan? O l'esplosione di Coutinho?

domenica 27 novembre 2011

Vincono Juventus e Novara, come l'Udinese, pareggia il Napoli a Bergamo

La Juventus vince, e non me l'aspettavo, all'Olimpico contro la Lazio. Vittoria risicata, propiziata da un gol in contropiede di Pepe, centrocampista volentoroso, ma tecnicamente limitato, che incarna meglio di altri lo spirito operaio della Juventus di Conte, come Di Livio incarnava quello della Juve di Lippi. La Lazio avrebbe potuto fare di più, molti biancocelesti erano sotto tono, tolto Hernanes, che ha colpito un palo, ma, forse ha calciato troppe volte a rete. Torna alla vittoria, dopo quella contro l'Inter che costò la panchina a Gasperini, anche il Novara, che supera un buon Parma. Gol decisivo, nel 2-1 finale, di Rigoni, che considero il miglior centrocampista del campionato: sa far tutto, dribblare, lanciare, segnare, ma anche difendere e contrastare. Tutto questo, ieri, che ha visto pure il pareggio tra Atalanta e Napoli. Gol di Denis, capocannoniere, e di Cavani in pieno recupero. Venerdì, l'Udinese aveva invece fermato la Roma, vincendo con gol di Di Natale ed Isla. Non credo, a questo punto, che la Roma si possa più considerare tra le candidate al titolo: troppi alti e bassi. E l'assenza di Totti pesa, pesa eccome.

domenica 13 novembre 2011

L'Italia batte la Polonia: si sblocca Balotelli

Successo confortante della nazionale italiana in Polonia: 2-0 e gioco a tratti arioso. Dopo anni, c'è un centrocampo di qualità. Balotelli segna il primo gol azzurro con un tiro forte e preciso, che svavalca lo svagato portiere avversario. Può essere stata la prima di tante reti di Balotelli in nazionale: ha troppi colpi l'asso del Manchester City per non scrivere pagine e pagine di storia di calcio. Bello anche il gol di Pazzini, che nelle giocate d'anticipo è un maestro. Per vincere gli Europei, però, ci vorrebbe anche un giocatore di esperienza e di carisma in avanti. A mio modo di vedere, più Totti che Di Natale.

lunedì 7 novembre 2011

Udinese e Lazio al comando

Di Natale, ancora a segno ieri contro il Siena, sta riscrivendo le regole antiche del calciatore. Maturità e massima espressione del gioco tra i 25 ed i 30 anni. Di Natale di anni ne ha già 34 e le cose migliori, in carriera, le ha mostrate, le sta mostrando, dopo i trenta. Rischia di vincere il terzo titolo di capocannoniere consecutivo: l'ultimo a riuscirci, era un altro calcio, fu Platini. L'Udinese, con un tale goleador, mette a frutto un gioco convincente e sale in testa alla classifica. Da segnalare il gol per il Siena di Bolzoni, centrocampista di scuola Inter, che da anni considero un potenziale campione. Vince di misura, appaiando l'Udinese, anche la Lazio, che batte il Parma con gol di Sculli. Il merito, però, è tutto di Klose, che accelera, trafigge la difesa avversaria, e propizia la rete. La freschezza atletica del tedesco è impressionante. Vince di goleada il Milan contro un Catania disposto male in campo: troppi spazi concessi ai rossoneri, tanto che Ibrahimovic può lanciare Robinho a ripetizione con passaggi molto facili. Non si è giocata Napoli - Juventus, come non si è giocata Genoa - Inter. Colpa della pioggia torrenziale di questo autunno racchio.

martedì 1 novembre 2011

Pallone d'oro 2011?

La lista dei 23 candidati al Pallone d'oro 2011 lascia perplessi. E non perché manchino i migliori giocatori al mondo nella stagione. Quelli, da Messi a Cristiano Ronaldo, da Xavi a Neymar, ci sono. Insomma, quelli titolati per aggiudicarsi il trofeo, i quattro appena detti, ci sono. Però, non si legge il nome di Giggs, come non si legge quello di Raul, che, peraltro, l'avrebbe meritato in carriera od alla carriera. Due campionissimi avanti con gli anni, protagonisti nei rispettivi campionati e nelle competizioni europee. Due come loro, nei 23, andavano menzionati. Come pure Di Natale, in rappresentanza di un calcio, quello italiano, che, sebbene in crisi, è sempre molta parte del calcio internazionale. Chi li sceglie questi 23? E come?

lunedì 24 ottobre 2011

Udinese in testa, risale l'Inter

Udinese in testa al campionato da sola, come da pronostico. Via Zapata, Inler e Sanchez, nessun problema, i friulani, da anni al vertice della programmazione, sono tornati più competitivi di prima: un solo gol subito, specchio di una fase difensiva che Guidolin cura, come sempre, benissimo, Di Natale in vetta alla classifica dei cannonieri. Eppure l'Udinese va bene anche in Europa League, reggendo con disinvoltura il doppio impegno: complimenti. Il Milan vince a Lecce, dopo essere andato sotto di tre reti. Boateng, subentrato, "spacca" la partita con una tripletta di alto valore balistico. Risale l'Inter, alla prima vittoria stagionale al Meazza, contro un Chievo ordinato. Come detto dopo Lille, Sneijder e Thiago Motta, autore dello splendido gol di testa, cambiano volto ad una squadra altrimenti in difficoltà. Merita una citazione, nella rinascita nerazzurra, anche Chivu, molto a suo agio da difensore centrale. Continua la sua corsa anche la Lazio, vittoriosa a Bologna, mentre pareggia un Napoli stanco. Lamela di presenta con un gol di sinistro molto bello, che vale il successo della Roma: predestinato. Si  giocherà due volte questa settimana. Sabato, derby d'Italia e primo verdetto: l'Inter non può sbagliare.