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mercoledì 29 maggio 2019

Chelsea-Arsenal: 4-1. Il Chelsea di Sarri vince l'Europa League

Baku, ore 21:00, Chelsea-Arsenal, finale di Europa League. Primo tempo a reti inviolate con leggera prevalenza territoriale del Chelsea. Ma, l'Arsenal sa comunque rendersi pericoloso. Nella ripresa, festival del gol. Apre le marcature Giroud per il Chelsea, raddoppia Pedro. Triplica Hazard su rigore. Accorcia Iwobi, poi di nuovo Hazard, al passo d'addio. Il Chelsea vince l'Europea League. Primo grande trofeo per Sarri. Da sottolineare la prolificità di Giroud, peraltro ex dell'Arsenal,  in questa competizione e il quarto trofeo continentale conquistato consecutivamente da Kovacic, dopo le tre Champions con il Real Madrid! Kovacic lo riporterei all'Inter.

martedì 12 marzo 2019

Serie A 2018/19: il punto dopo la 27^ giornata

Numeri inequivocabili. Il Napoli di Sarri era molto più competitivo, in campionato, di questo allenato da Ancelotti. Il divario dalla vetta è cresciuto a 18 punti, dopo il pareggio contro il Sassuolo, firmato dallo scontento Insigne. Che si è detto stanco delle critiche, che, tuttavia, merita. A quasi 28 anni, il salto di qualità definitivo non l'ha fatto.

Vincono Inter, Milan e Roma. Ma, le ultime due, grazie a decisioni arbitrali assai discutibili. La tecnologia Var continua ad essere usata in modo bizzarro.

Continua il buon momento del Toro di Mazzarri, uno che non ha grande stampa ma sa tanto di calcio, e dell'Atalanta. Nelle retrovie, prezioso successo del Bologna di Mihajlovic.

mercoledì 30 gennaio 2019

Ancelotti sopravvalutato dalla stampa amica

Pochi allenatori hanno buona stampa come Ancelotti. Uno che in carriera ha vinto molto. Ma, ha anche allenato, sempre, grandi squadre. Ha perso due scudetti con la Juve di Moggi: impresa non replicabile. Ha, nel complesso, fatto maluccio nei campionati nazionali. La sua forza mediatica nasce dai rapporti sempre cordiali con i giornalisti e dalle tre Champions League. Epperò, una l'ha vinta ai rigori contro la Juve. Dopo aver superato in semifinale, senza il minimo merito, l'Inter di Cuper, uno che sbagliava tutte le partite importanti. La seconda l'ha vinta nel 2007 in una fase di reflusso del calcio continentale. La terza con il Real Madrid, non il Nottingham Forest. Nel mezzo, la clamorosa rimonta subita dal Liverpool nel 2005. Non voglio ridimensionarne i meriti, perché ne ha. Ma, presentarlo sempre come il migliore dei gestori, il più affidabile dei tecnici, mi pare una mera petizione di principio. Per tornare ai fatti, il Napoli di Sarri era ben più forte del suo. Che, a gennaio, è fuori dalla Champions, dalla lotta scudetto e, persino, dalla Coppa Italia, eliminato da una piccola squadra come il Milan di Gattuso. Per chiunque altro, si sarebbe parlato di fallimento. Ad Ancelotti, invece, la stampa perdona tutto.

mercoledì 7 novembre 2018

La maturità di Insigne: segna gol decisivi nelle partite importanti

Esecuzione magistrale dal dischetto. Pallone che sbarba il palo alla sinistra di Buffon, che intuisce, ma non può, né avrebbe potuto, arrivarci. Il rigore trasformato, ieri, da Insigne, in Champions League, contro il Psg, è la conferma della maturità raggiunta dall'estroso talento del Napoli. Che Ancelotti ha sottratto a molti dei compiti di copertura, che l'imbrigliavano nel gioco arioso, ma schematico e ossessivamente ripetitivo di Sarri. Insigne segna molto di più e segna, nelle partite decisive, gol decisivi. Non è e mai sarà Roberto Baggio. Ma, oggi, Insigne può dirsi un campione. Maturo.

domenica 22 aprile 2018

Napoli-Juve 1-0. Koulibaly gela i bianconeri. Il Napoli a -1

Partita brutta. Allegri gioca alla Trapattoni senza la maestria di Trapattoni. Allo scadere un portentoso stacco di testa di Koulibaly regala al Napoli il meritato successo esterno contro la Juve. Napoli a -1 e mai così vicino allo scudetto dai tempi di Maradona. Sabato, Inter-Juve. La Juve perderà ancora.

martedì 23 gennaio 2018

Serie A 2017/18. il punto dopo la 21^ giornata. Vincono Napoli e Juve

Vittorie non troppo brillanti del Napoli contro l'Atalanta, torna al gol Mertens, e della Juve, davvero in difficoltà nella ripresa, contro il Genoa. Sembra essere l'anno giusto per gli uomini di Sarri, più concreti che in passato e capaci di risultato pieno anche nelle giornate di minor grazia. La Juve gioca un calcio mediocre e vive dell'abbondanza della rosa: ha un mucchio di alternative, figlie di un prepotere economico e sportivo che supera il lustro. Pareggio tra Inter e Roma: i giallorossi, che stanno per perdere anche Dzeko, diretto al Chelsea di Conte, non arriveranno in Champions. L'Inter è ostaggio della prudenza eccessiva di Suning: con qualche innesto, sarebbe stata da scudetto. La squadra più in forma del campionato è la Lazio di Simone Inzaghi, nella quale brilla Milinkovic-Savic: altro che Pogba! Vince il Milan di Gattuso a Cagliari, con doppietta di Kessie. Vittoria importante, in coda, del Crotone di Zenga sul campo del Verona.

mercoledì 3 gennaio 2018

Serie A 2017/18: il punto dopo il girone d'andata

Napoli campione d'inverno. Il successo esterno, sul Crotone di Zenga, regala agli uomini di Sarri il primato del giro di boa della serie A 2017/18. Epperò dubito che giungerà anche il successo finale. L'attacco del Napoli s'è fatto avaro. E non potrà essere sempre Hamsik a decidere le partite. Verdi, se arrivasse, aiuterebbe. E farebbe comodo anche all'Inter, che pareggia a reti bianche contro la Lazio: Icardi e Perisic non si cercano e non si trovano. La Juventus passa a Verona con doppietta del sopravvalutato Dybala. Ma, non è la squadra degli scorsi anni. Il Sassuolo ferma la Roma, mentre l'Udinese di Oddo raccoglie il quinto successo consecutivo. Prima storica vittoria del Benevento: decide un gol di Coda contro il Chievo. Pronostico: lo scudetto sarà assegnato nell'ultima giornata.

lunedì 18 dicembre 2017

Il punto dopo la 17^ giornata. Il Napoli torna in testa, prima sconfitta dell'Inter, crisi Milan

Arriva la prima sconfitta dell'Inter, che mostra i limiti di un organico poco profondo. S'incarta anche Spalletti. Sul risultato di 1-1, toglie Brozovic e prende il gol dell'Udinese, sul risultato di 1-2, toglie Santon e prende il gol che chiude la partita. Può succedere. Torna a vincere il Napoli, con Hamsik che eguaglia, ma solo per le reti in azzurro, 115, l'inarrivabile Maradona, battendo il Torino. Gli uomini di Sarri ritrovano la vetta della classifica, seguiti dalla Juve, che, con Dybala di nuovo in panchina, ha ragione di un piccolo Bologna. Partita spettacolare tra Atalanta e Lazio, 3-3 e Milinkovic-Savic sugli scudi: grande giocatore. Prima vittoria di Zenga sulla panchina del Crotone: battuto in modo convincente il Chievo. Il Milan imbarca tre gol nella "fatal Verona". Prevedo che verrà risucchiato nella lotta per non retrocedere. Infine, vittoria fortunosa ed immeritata della Roma contro il Cagliari. Irregolare, secondo me, il gol di Fazio.

giovedì 7 dicembre 2017

Ancora sui limiti di Sarri e la crisi del Napoli

Il Napoli è in affanno da un mese. Segna poco da un mese. La sconfitta contro la Juve in campionato, come la sconfitta contro il Feyenoord in Champions, con retrocessione all'Europa League, è figlia di una crisi di gioco e, vieppiù, realizzativa che Sarri ha faticato ad ammettere. Pensava che Mertens centravanti, un espediente tattico straordinario ma provvisorio, potesse durare sempre. Ma, il Napoli di testa segna poco, pochissimo. Perché un centravanti classico non ce l'ha. E non l'ha voluto. Non essendolo lo stesso Milik. Mi ripeto: errore gigantesco non aver trattenuto Zapata. Anche perché ogni tanto, davanti, il pallone bisognerebbe anche tenerlo. E non si può pensare di andare a rete solo in contropiede oppure attraverso trame fitte di gioco. Per Sarri vale la battuta di Flaiano, secondo il quale, per gli italiani, il percorso più breve tra due punti non è la linea retta ma l'arabesco. Ed invece, nel calcio, la verticalità del gioco è fondamentale. Ed il gioco non è solo la somma di mille triangoli. E qualche volta serve anche la palla lunga addosso al centravanti di peso. Altrimenti, occorre una condizione atletica ed una concentrazione, che non sempre si possono tenere. Non per tutta una stagione. Sarri, di tutto ciò, molto sacchianamente, non ha tenuto conto. Ed il Napoli, uscitone ridimensionato, ha pagato l'inevitabile dazio di risultati.

venerdì 1 dicembre 2017

Napoli-Juve: 0-1. Le colpe di Sarri

Bravo, ma testardo. Sarri sbaglia la preparazione della partita. Napoli fiacco, Hamsik spaventato dalla posta in gioco. E che errore aver rinunciato in estate a Zapata. Un centravanti di peso, in partite come quella di stasera, è indispensabile. E poi nessun tiro da fuori! Nessuna variazione sul tema abituale. La responsabilità è di Sarri, che sa usare un solo spartito tattico: ma, come si può subire un gol in contropiede, in casa, mentre si comanda la classifica, dopo una manciata di minuti? La Juve vince al San Paolo con gol proprio di Higuain. Una beffa per i tifosi napoletani. Lo scudetto, a questo punto, lo vincerà l'Inter.

mercoledì 29 novembre 2017

Napoli-Juve: prove tecniche di scudetto per Sarri. Inter alla finestra

Napoli-Juve, venerdì sera può dare una svolta al campionato del Napoli. Da anni ai vertici della serie A, mai come in questa stagione gli azzurri sembrano vicini a realizzare il sogno di uno scudetto, che manca dei tempi dell'inarrivabile Maradona. Rispetto al passato, il Napoli vince anche giocando maluccio, qualche volta. Ha più esperienza, più capacità di soffrire, forse, soprattutto, più convinzione nei propri mezzi. La Juve, però, sebbene a me paia in disarmo, è sempre un avversario scomodo. Batterla significherebbe quasi metterla fuori dai giochi. Il Napoli di Sarri ha una grande occasione. Mentre l'Inter è alla finestra. Il mio pronostico è questo: vince il Napoli e decide Insigne.

sabato 14 ottobre 2017

Roma-Napoli 0-1: Insigne. Napoli allunga in vetta

Complice la sconfitta interna della Juve contro la Lazio, il Napoli allunga in vetta alla classifica, superando il Napoli all'Olimpico con un gol di Insigne. Gioca un calcio bello ed arioso il Napoli. E redditizio anche. Lo scudetto è alla portata della squadra di Sarri. Che, tuttavia, avrebbe bisogno di concretizzare di più le moltissime occasioni da rete, che crea ad ogni partita.

lunedì 18 settembre 2017

Serie A 2017/18: il punto dopo la 4^ giornata

Tre squadre in testa: Inter, Juve e Napoli. Il Napoli gioca meglio, segna tanto, ma da anni è sempre sul punto di spiccare il volo, salvo inciampare al momento decisivo. Sarri è un bravo tecnico, però troppo affezionato al suo modo di vedere il calcio. La sconfitta in Champions lo dimostra. Per arrivare allo scudetto, dovrà imparare a fare qualche compromesso con le proprie idee. La Juve mi pare destinata a non ripetersi. Dybala sembra un fenomeno in Italia. Ieri una tripletta per lui, ma Consigli ha dormito su tutti e tre i gol dell'argentino. L'Inter è più solida che in passato, ma deve risolvere alcuni problemi sulle fasce, mentre Joao Mario dietro Icardi garantisce poco in termini di gol e di assist. Bella vittoria della Lazio sul Genoa. Doppietta del giovane Pellegri, che pare un predestinato, splendido il suo secondo gol in spaccata. Doppietta di Immobile, in questo momento e per distacco, il miglior centravanti italiano. In ripresa la Fiorentina di Pioli, nella quale brilla la stella del giovane Chiesa. Somiglia tantissimo al padre, calcia allo stesso modo. Da segnalare il ritorno a livelli importanti di Florenzi nella Roma vittoriosa sul campo del Verona.

domenica 2 aprile 2017

Napoli-Juve: 1-1. Campionato riaperto

Il Napoli domina la Juve. Costretta a recitare da provinciale. Vantaggio di Khedira e barricate. Un gran gol di Hamsik nella ripresa regala il pareggio al Napoli, che meriterebbe la vittoria. Lezione di calcio di Sarri ad Allegri. Campionato riaperto. Non lo vincerà la Juve.

lunedì 27 febbraio 2017

La forza di Gabbiadini e l'ortodossia di Sarri

Più di dieci punti dalla vetta, pur avendo a lungo praticato il miglior calcio del campionato. Questo il paradosso del Napoli di Sarri, sabato battuto dall'esuberanza dell'Atalanta di Gasperini. E qualche colpa Sarri, pur bravo, ce l'ha. Penso alla gestione di Gabbiadini, non un centravanti classico, ma di certo un attaccante di valore, con un notevole sinistro, un ottimo gioco aereo e tanti colpi. I 5 gol in 3 partite al Southampton dimostrano come l'ortodossia di Sarri, nella gestione del gruppo, abbia finito per indebolire il Napoli. Gabbiadini, messo nelle condizioni di rendere al meglio, avrebbe fatto comodo eccome. Gabbiadini è andato via, è arrivato Pavoletti, che però non gioca. E Mertens, nel ruolo di prima punta, ha già fatto più del dovuto. Sarebbe bastato, per un attaccante occorre tenerne il massimo conto, consultare i numeri. Gabbiadini, pur subentrando spesso, nel Napoli aveva segnato 25 gol in 79 partite. Aver considerato fallimentare od anche solo non positiva la sua esperienza in azzurro è stato un errore piuttosto grossolano. Che, ora, il Napoli sta pagando.

mercoledì 15 febbraio 2017

Real Madrid-Napoli 3-1. Rimonta al ritorno?

Il colpo di genio di Insigne illude. Il Real Madrid pareggia e poi vince con Benzema,  che in Europa rende il doppio di Higuain, Kroos e Casemiro. Reina non brilla, anzi. Come Sarri. Di cambiare spartito, conoscendone uno solo, non è capace. Ma almeno Mertens, teso e giù di tono, avrebbe potuto sostituirlo all'inizio della ripresa. La difesa dei blancos ha denunciato limiti noti. Sui quali si poggiano le speranze napoletane di rimonta al ritorno. Difficile che succeda, ma l'impresa non è impossibile. Anche il San Paolo ha il suo miedo escenico.

sabato 11 febbraio 2017

Doppietta di Gabbiadini in Premier League

Bella doppietta di Gabbiadini nel largo successo esterno del Southampton contro il Sunderland. Ha fatto bene a cercare l'avventura oltremanica questo centravanti atipico ma tecnicamente fortissimo. Il buon giorno si vede dal mattino. Il gioco di Sarri non faceva per lui. E viceversa.

mercoledì 4 gennaio 2017

Santon deve restare all'Inter, vada via Nagatomo!

Sempre sul punto di andar via, da quando, gennaio 2015, è tornato alla base. Fino alla tragicomica querelle dell'ultima estate, con tre visite mediche non superate. Indecifrabile, per ora, la parabola calcistica di Santon, che, sette anni fa, Mourinho scelse di preferire a Chivu e Maxwell e Cordoba, il quale pure si adattava, ogni tanto, al ruolo di terzino sinistro. Fece un'impressione enorme Santon, per la sicurezza, la pulizia del palleggio, la forza fisica e la progressione. Poi, infortuni, poca fiducia, il prestito al Cesena, il trasferimento al Newcastle. In nazionale con Lippi e con Prandelli. Ma, anche Conte, sia pure senza farlo giocare, lo convocò ad ottobre 2015. Con Mancini titolare nel girone di ritorno della stagione 2014/15 e nelle prime otto partite della successiva. Titolare con De Boer, sparito con Pioli ed ora dato in partenza, destinazione Sampdoria. Non posso sostenere che Santon abbia mantenuto le attese, altissime, degli esordi. Mi pare, però, che sia comunque il miglior terzino dell'Inter. E non penso sia un caso che il suo cartellino sia il solo ad avere mercato. Sarri lo voleva eccome. Mai nessuno che chieda Nagatomo o D'Ambrosio. Vadano via loro, piuttosto. Santon merita di restare all'Inter.

venerdì 2 dicembre 2016

Napoli-Inter: 3-0. Pioli vattene!

Sotto di due gol dopo cinque minuti. Imbarazzante prova dell'Inter del sopravvalutato e raccomandato Pioli. Nessuna interdittore a centrocampo, reparti scollegati e distanti, Ansaldi spaesato. Il Napoli domina. Sarri è di un'altra categoria rispetto a Pioli.

mercoledì 28 settembre 2016

Il #Napoli travolge il #Benfica: 4-2

Il solito Hamsik, da candidare al pallone d'oro, dacché la sua è una stagione straordinaria, apre le marcature.  Poi, doppietta di Mertens e sigillo su rigore di Milik. Il Napoli travolge il Benfica, poco contano i due gol lusitani nel finale, nella seconda giornata della Champions League. Mi ripeto, partito Higuain, il Napoli è anche più forte.