Esecuzione magistrale dal dischetto. Pallone che sbarba il palo alla sinistra di Buffon, che intuisce, ma non può, né avrebbe potuto, arrivarci. Il rigore trasformato, ieri, da Insigne, in Champions League, contro il Psg, è la conferma della maturità raggiunta dall'estroso talento del Napoli. Che Ancelotti ha sottratto a molti dei compiti di copertura, che l'imbrigliavano nel gioco arioso, ma schematico e ossessivamente ripetitivo di Sarri. Insigne segna molto di più e segna, nelle partite decisive, gol decisivi. Non è e mai sarà Roberto Baggio. Ma, oggi, Insigne può dirsi un campione. Maturo.
Nessun commento:
Posta un commento