Elenco blog personale

Visualizzazione post con etichetta Forlan. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Forlan. Mostra tutti i post

lunedì 13 febbraio 2012

Crisi Inter: una squadra vecchia e sbandata

I numeri si rincorrono. Nove sconfitte in campionato sono un'enormità e la gloriosa storia nerazzurra ha conosciuto poche pagine altrettanto amare. Bisogna tornare dietro di decenni. Tutto il possibile è stato sbagliato. A cominciare da un eccesso di riconoscenza verso giocatori stracotti, che altrove non avrebbero nemmeno raccattato un ingaggio, da Zanetti a Cambiasso, da Stankovic a Cordoba. Giocatori finiti. Non sarebbero titolari in nessuna squadra di serie A, oggi. Il tempo passa per tutti. Poi, un mercato privo di strategia e di prospettiva. La squadra, sessione dopo sessione, è stata indebolita ed invecchiata. Come puoi pensare di rinforzare il gruppo con Coutinho, con Jonathan, con Palombo, con Forlan, con Zarate? Lasciando andare, invece, Balotelli, Eto'o, Santon e Thiago Motta? Una politica societaria miope, ispirata ad un risparmio, che, invece, mancherà. Perché, fuori dalle coppe, l'Inter perderà una barca di soldi. Oltre ad avere sperperato un patrimonio d'immagine faticosamente ricostituito con le vittorie firmate da Mourinho. Il brutto è che con questi giocatori si dovrà arrivare a fine stagione. E, per lo più, sono scarsi. Si salvano Milito, Julio Cesar, Maicon, quando ha voglia. Forse, Pazzini e Poli. Manca il fuoriclasse assoluto. Difetta la personalità. Le facce sono di una squadra sbandata, demotivata, avvilita, sgomenta. In una parola, perdente. Come si sia potuto arrivare così in basso dovrebbe spiegarcelo Branca: molte scelte sono state sue. Ed ancora non si dimette!

venerdì 10 febbraio 2012

Inter - Novara: Ranieri si gioca il posto?

All'andata finì 3-1 per i piemontesi e si concluse l'avventura di Gasperini sulla panchina dell'Inter. Ora, l'Inter ritrova il Novara, e la condizione piscofisica della quadra è, tutto sommato, la stessa di qualche mese fa. I nerazzurri hanno conquistato un solo punto nelle ultime tre partite di campionato ed offerto una prestazione imbarazzante contro la Roma. E' possibile che Ranieri rischi il posto? Il tecnico romano non ha colpe specifiche, essendo le maggiori responsabilità della dirigenza, che ha sbagliato il mercato sia in estate che a gennaio, e dei giocatori, molti dei quali hanno tirato i remi in barca. E, tuttavia, avvicinandosi la sfida di Champions con il Marsiglia, un'altra sconfitta in campionato indicherebbe uno stato di crisi assoluta. Ed in casi del genere è l'allenatore a pagare. Sicché Ranieri rischia il posto, eccome! Dovrebbero tornare Sneijder e Forlan. Non so se basterà. Mi auguro che Cambiasso e Zanetti scaldino la panchina. L'Inter avrebbe qualche possibilità in più.

venerdì 27 gennaio 2012

L'Inter ha bisogno di rinforzi a gennaio: torna Recoba?

Gennaio sta passando e l'Inter non ha ancora operato nella campagna di rafforzamento. Di cui, però, la squadra ha un chiaro bisogno, come provato dalla partita persa in Coppa Italia contro il Napoli. Il centrocampo è vecchio e sfiatato, incapace di reggere una partita ogni tre giorni. Fra non molto, ricomincerà la Champions e sarà indispensabile ruotare i giocatori. Thiago Motta non è ancora stato confermato, ma, escludo che possa partire. Zanetti e Cambiasso, che pure si sono ripresi dall'inizio disastroso con Gasperini, cominciano ad accusare la stanchezza dopo questo ciclo di vittorie in campionato. Via Muntari, mi pare che Ranieri stia centellinando troppo l'impiego di Poli. Un centrocampista di valore dovrebbe essere ingaggiato subito. Se non altro per provare a competere sui due fronti rimasti. Anche in avanti, un'alternativa di valore a Pazzini e Milito serve. Castaignos è acerbo, Forlan sempre infortunato, Alvarez, bravo ad impostare, ha un tiro da zero a zero, anche dentro l'area, Sneijder, pur indispensabile, mai è stato un goleador. Insomma, l'Inter ha bisogno almeno di un altro finalizzatore. Avevo fatto, e lo ripeto, il nome di Recoba. Per entrare a partita in corsa e risolvere le situazioni più intricate con qualche prodezza estemporanea. Henry all'Arsenal e Scholes al Man United, sono la prova che un suo ritorno potrebbe funzionare. Anche perché, credo non sia sfuggito ai più attenti osservatori, l'Inter tira pochissimo da fuori area, rinunciando così ad una soluzione di gioco fondamentale. Recoba tirerebbe eccome. Comunque, Recoba o non Recoba, un rinforzo in avanti serve. E dev'essere di valore. In mancanza l'Inter non andrà oltre i quarti in Champions ed oltre il terzo posto in campionato. Anche solo per sperare qualcosa di più, bisogna utilizzare la campagna di gennaio.

giovedì 19 gennaio 2012

Forlan sempre infortunato: ennesimo stiramento

Sta battendo tutti i primati il biondo attaccante uruguagio Forlan, ultima prodezza della campagna di rafforzamento, va bene, si fa per dire, orchestrata da Branca. Che è successo? Forlan si è stirato. Di nuovo? Di nuovo. Sul serio? Sul serio. E la notizia dove sarebbe? Stavolta, ha cambiato coscia, stiramento bipartisan. Comunque, a quanto si legge, starà fuori un mesetto. Nemmeno Pancev ebbe nei primi mesi all'Inter un simile rendimento. Tanto più che ha già saltato il girone di Champions per via del noto errore, sempre di Branca, che aveva dimenticato la partecipazione di Forlan ai preliminari di Europa League. Ora, Castaignos, comunque acerbo, dovrebbe andare in prestito. Zarate ha deluso su tutta la linea. Sicché tolti Milito e Pazzini, l'Inter non ha attaccanti da schierare. Forlan, infatti, è sempre infortunato. Tevez ha cartellino troppo costoso e non può fare le coppe, per di più preferiva il Milan, e così va escluso un suo ingaggio. Va a finire che torna Recoba. Contratto a gettone, sarebbe un affare. Anche per togliersi lo sfizio di smentire i tanti, rancorosi, critici del Chino. Perché un'alternativa, in panchina, ci vuole. Che farà Branca?

mercoledì 21 dicembre 2011

L'Inter cerca un mancino: Vargas o torna Recoba?

Non conosco questo Vargas, che si dice essere velocissimo, l'esterno mancino che dovrebbe restituire all'Inter di Ranieri la perduta rapidità, la profondità della manovra, il cambio di ritmo, necessario, oggi come sempre, per vincere le partite che contano. Ripeto, non lo conosco, ma ne so comunque abbastanza. Cileno, nazionale, sicché obbligato a faticose trasferte transoceaniche frequenti, bisognoso di ambientarsi in un calcio nuovo per lui, come quello europeo, in una squadra, l'Inter, che soffre spesso, ultimamente, di crisi di rigetto rispetto a nuovi innesti. Ne vale la pena? Meglio richiamare Recoba, che conosce il calcio italiano e l'Inter, che è fuoriclasse di là di ogni dubbio, che può fare l'ala finta, alla Corso, noblesse oblige, e che, quando scatta, lascia ancora l'avversario sul posto, nonostante gli anni, la pancetta e la poca voglia di allenarsi. Quella che, l'avesse avuta, sono grosso modo le parole che usò per lui Roberto Mancini, non il maggiore ammiratore di Recoba, sarebbe potuto diventare il numero uno al mondo. Prevenendo il dissenso che potrebbe suscitare questa mia proposta un poco paradossale, osservo che all'Inter, oggi, c'è Forlan, non molto più giovane del Chino, con meno colpi del Chino, meno carisma del Chino, meno tiro del Chino. Insomma, se proprio non si deve ringiovanire l'Inter, se c'è posto per Forlan, almeno riaccogliamo Recoba. Ci giocheremmo la Champions con  qualche speranza di arrivare fino in fondo.

martedì 13 dicembre 2011

L'Inter vince contro il Genoa: segna Nagatomo

Dev'essere per la ridotta statura che non lo marcano e Nagatomo segna il secondo gol consecutivo, su assist di Alvarez, per la preziosa vittoria dell'Inter sul campo del Genoa. Faraoni, che ho osservato con particolare attenzione, davvero non mi sembra migliore di Santon. Buon rientro, invece, di Poli, che, ritrovata la miglior condizione, potrebbe permettere un salto di qualità all'apatico centrocampo nerazzurro. In avanti, Pazzini e Milito continuano a non sommarsi, sono due centravanti, si sapeva, si sa. E non mi aspetto molto di buono dal rientro di Forlan. Notizia: l'Inter torna nella zona sinistra della classifica. Questo, per ora, passa il convento.

domenica 4 dicembre 2011

Il Nacional di Recoba vince l'Apertura 2011: un gol del Chino decide la sfida con il Liverpool ed esplode la festa a Montevideo

Fantastico Recoba, un suo gol dona al Nacional de Montevideo il titolo di Apertura 2011 della Primera Division de Uruguay. Trasferta delicata contro il Liverpool. All'inizio della partita, ore 20:00 in Italia, il Penarol era campione virtuale, dopo la sonante vittoria di ieri, con trenta punti. Di più, dopo il primo tempo, il titolo cambiava casacca, quella del Danubio, che, in vantaggio, saliva virtualmente a 31 punti, mentre il Nacional, dentro una partita tesa e snervante, era costretto al pareggio. Al 74' il Danubio passava dal 2-1 al 3-1, mentre tra Liverpool e Nacional le reti restavano inviolate ed il sogno scudetto pareva sfumare. Invece no, stavolta no, colpo di scena, Recoba decideva, 79' minuto, che basta, bisognava vincere, che un 5 maggio c'era già stato nella sua carriera e mai più. Segnò. Recoba ha segnato. Il gol ( guardatelo, stop, destro a rientrare, sinistro) che serviva, il gol che basta, che resta, la festa. Rete, partita, torneo. Tutto in una volta. Nacional 32, Danubio 31, Penarol 30. All'ultima giornata, revirement plautino. E chi ride è Recoba. Finalmente! Ore 21:50 in Italia. A 35 anni e sette mesi. Mentre noi stiamo a parlare di Zarate e di Alvarez, di Coutinho, di Forlan, di Pazzini che inciampa. Recoba segna e vince. Grazie. E ci rende orgogliosi, egli almeno, di essere interisti. Facciamolo tornare a gennaio. Di Vaio, che ha gli anni suoi, ed un terzo del suo talento, è ancora decisivo in campionato.

Inter: disfatta contro l'Udinese, Zanetti espulso

Una partita indimenticabile, perché sancisce il fallimento della cura Ranieri: l'Inter di oggi è, purtroppo, racchia come quella di Gasperini. E quando sei racchio, ti puoi acconciare come vuoi, ma sempre racchio resti. Ranieri, peraltro, invece di schierare una squadra di buon senso, cambia ancora ruolo ad Alvarez, che può giocare solo a destra, rientrando, schierandolo a sinistra, dove la sua lentezza risalta com il sole a mezzogiorno. Poi, lo sostituisce con Nagatomo, uno che comincia a suscitarmi la stessa "simpatia" che mi ispirava Gresko: siamo messi male. Zarate si guarda la partita senza biglietto, Milito e Pazzini non si sommano e non si integrano, possibile che Ranieri non lo capisca. Di Zanetti e Cambiasso, il primo pure espulso, preferisco non parlare per carità di patria. Si salva solo Julio Cesar, che, subìto il gol di Isla, para il rigore di Di Natale. Poi, la buona sorte concede un tiro dal dischetto anche alla disperata e disperante compagine nerazzurra. Va Pazzini "dai piedi felpati", che inciampa, cade all'indietro e sbaglia. Sembra un film, ma, non lo è. L'Inter è in zona retrocessione. Vecchia, stanca e malandata. E Branca non si è ancora dimesso. Forse aspetta il rientro di Forlan? O l'esplosione di Coutinho?

mercoledì 16 novembre 2011

L'Italia di Prandelli perde con l'Uruguay: 0-1

D'accordo, gli uruguagi non vanno per il sottile in campo, lottano come leoni, picchiano all'occorrenza, sono abili a perdere tempo, ma, insomma l'Uruguay è una grande squadra, da qualche anno a questa parte non solo per storia e blasone, ma, per vittorie fresche. Sono i vincitori dell'ultima Coppa America, dopo il quarto posto al mondiale sudafricano. Contro una squadra così forte, pur priva di Suarez, infortunato, di Forlan, infortunato, e di Recoba, ingiustamente non convocato, la nazionale italiana ha mostrato limiti da correggere presto. Pirlo, a 32 anni suonati, quando raddoppiato, ormai va in difficoltà, il che vale anche per De Rossi, che pure è assai più giovane. Osvaldo non può far parte della nazionale, dacché ci sono almeno dieci centravanti più forti di lui in Italia, a cominciare dal compagno di squadra Borriello. Stesso discorso da fare per Pepe: non salta l'uomo una sola volta. Schelotto, all'ala, è visibilmente più bravo. Insomma, Prandelli ha messo su una buona squadra, ma, per il salto di qualità, occorre qualche scelta più coraggiosa, nell'attesa del ritorno di Cassano e di Giuseppe Rossi. Ho fatto il nome di Schelotto, faccio quello di Destro. Poi, dev'essere il campionato ad offrire qualche novità interessante. Ad oggi, l'Italia non vale più dei quarti di finale ai prossimi Europei. 

lunedì 17 ottobre 2011

Inter: senza soldi non si cantano messe

Classifica da fiaba nordica: fa davvero paura. Nemmeno l'Inter di Bagnoli, poi Marini, partì così male nella stagione 1993-94. Con la differenza che quella squadra aveva valori, tecnici, importanti, sicché si salvò alla penultima giornata, ma, seppe anche vincere la Coppa Uefa. Il problema, dopo tanti anni di vacche grasse, credo stia nei soldi. Quelli che Moratti non vuole o non può più spendere. Sono arrivati tutti giocatori di seconda fascia, da Zarate a Forlan, o di terza, Jonathan, o di quarta, ammesso che una quarta fascia sia possibile in serie A, come Alvarez. Ad inizio stagione, non c'era un tifoso nerazzurro che non sapesse prevedere le difficoltà di questi tempi. Poteva non prevederle Moratti? Poteva non prevederle Branca? Nel calcio, chiacchiere a parte, "senza soldi non si cantano messe", come ammonisce un vecchio, severissimo e poco caritatevole adagio. Occorrevano due o tre campioni autentici, per rinsanguare un gruppo stanco. Non sono arrivati. Il resto, inteso come infortuni, malasorte e sviste arbitrali, è contorno. Da qui a gennaio sarà durissima.

giovedì 13 ottobre 2011

L'infortunio di Forlan ed il talento di Recoba

Infortunio oltreoceano per Forlan, il campione che, a detta di qualcuno, avrebbe dovuto rimpiazzare Eto'o: ma dai! Starà, pare, fuori causa per un mesetto. Ha 32 anni suonati, stenta ad ambientarsi nel campionato italiano e questa pausa forzata non ne faciliterà l'inserimento. Sicché propongo il nome di un uruguaiano di ben altro talento, Recoba, per gennaio. Qualche prodezza, anche entrando a partita in corso, la regalerebbe certamente. E' l'unico calciatore in attività, insieme a Totti e Ronaldinho, a poter giocare anche da fermo. Insoma, se va bene Forlan, andrà meglio Recoba.