Su rigore, perché ormai gli riesce qualunque gesto tecnico ed i ricordi degli errori passati, l'ultimo nella finale della Coppa America 2015, sono sfumati e non contano più. Higuain è il miglior centravanti del mondo e per non smentirsi ha segnato anche oggi, su rigore come detto, contro il Carpi, all'esito di una partita ostica che il Napoli aveva bisogno di vincere per presentarsi sabato prossimo alla sfida contro la Juve con due preziosi punti di vantaggio. I bianconeri, con quella di oggi a Frosinone, hanno infilato la quattordicesima vittoria consecutiva in campionato. Ci sarà anche la quindicesima? Credo di no. Specialmente se Higuain continuerà a segnare.
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domenica 7 febbraio 2016
lunedì 11 gennaio 2016
Messi sopravvalutato vince il pallone d'oro 2015: tre ragioni per cui non lo meritava
Non ha meritato quello del 2010, come non ha meritato il pallone d'oro del 2015, assegnatogli oggi, vincendo la concorrenza di Cristiano Ronaldo, secondo, e di Neymar, terzo. Cinque palloni d'oro sono un'enormità non giustificata dalle sue prestazioni, per quanto notevolissime, né dal suo talento, indiscutibile. Insomma, è sopravvalutato. Ecco tre ragioni per cui Messi non meritava l'ultimo pallone d'oro:
- Nel Barcellona, nell'ultimo anno solare, Suarez e Neymar sono stati più continui e decisivi di lui;
- Quanto ai numeri, Cristiano Ronaldo ha segnato più di Messi e gli attaccanti, quali sono entrambi sebbene in modo diverso, si giudicano anzitutto dai gol.
- In Coppa America, persa in finale, Messi ha recitato da comparsa, confermando quanto le sue prestazioni siano aiutate dal grande assieme del Barcellona. Con la nazionale albiceleste, la sua media gol si dimezza.
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mercoledì 16 novembre 2011
L'Italia di Prandelli perde con l'Uruguay: 0-1
D'accordo, gli uruguagi non vanno per il sottile in campo, lottano come leoni, picchiano all'occorrenza, sono abili a perdere tempo, ma, insomma l'Uruguay è una grande squadra, da qualche anno a questa parte non solo per storia e blasone, ma, per vittorie fresche. Sono i vincitori dell'ultima Coppa America, dopo il quarto posto al mondiale sudafricano. Contro una squadra così forte, pur priva di Suarez, infortunato, di Forlan, infortunato, e di Recoba, ingiustamente non convocato, la nazionale italiana ha mostrato limiti da correggere presto. Pirlo, a 32 anni suonati, quando raddoppiato, ormai va in difficoltà, il che vale anche per De Rossi, che pure è assai più giovane. Osvaldo non può far parte della nazionale, dacché ci sono almeno dieci centravanti più forti di lui in Italia, a cominciare dal compagno di squadra Borriello. Stesso discorso da fare per Pepe: non salta l'uomo una sola volta. Schelotto, all'ala, è visibilmente più bravo. Insomma, Prandelli ha messo su una buona squadra, ma, per il salto di qualità, occorre qualche scelta più coraggiosa, nell'attesa del ritorno di Cassano e di Giuseppe Rossi. Ho fatto il nome di Schelotto, faccio quello di Destro. Poi, dev'essere il campionato ad offrire qualche novità interessante. Ad oggi, l'Italia non vale più dei quarti di finale ai prossimi Europei.
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