Elenco blog personale

lunedì 12 ottobre 2020

Perché Kean gioca in nazionale?

La sfida tra Italia e Polonia finisce 0-0. Agli azzurri manca un grande centravanti ed il giocatore potenzialmente migliore, l'infortunato Zaniolo. Ora, al netto di tutto questo, una domanda si fa strada. Ma, Kean, sei gol, under 21 compresa, nell'ultimo anno e mezzo, perché mai gioca in nazionale? Ieri sera è entrato nella ripresa e questa mattina ho letto giudizi iperbolici su di lui. A me è sempre sembrato sopravvalutato. Delle volte il calcio, invece che mistero senza fine bello, come lo descriveva Brera, mi appare come un mistero senza fine e basta.   

Nadal XIII al Roland Garros: travolto Djokovic in finale

Ennesima vittoria di Rafa Nadal al Roland Garros. Vince per la tredicesima volta, la prima fu nel lontano 2005, sull'amatissima terra rossa, battendo Djokovic in una finale senza storia. E se è vero che il campione serbo è parso meno brillante durante tutto lo Slam parigino, è altrettanto vero che Nadal, alzando molto la palla, l'ha fatto innervosire e sbagliare. Poco meno di Chang con Lendl nel 1989. E così Nadal eguaglia il primato di Federer di 20 Slam. Solo quello, però. 

Nadal, debbo tuttavia riconoscere, mi ha stupito e mi stupisce. Pensavo, una decina di anni fa, che il suo tramonto agonistico sarebbe stato precoce. Portarsi appresso quella massa ipertrofica di muscoli, lottare su ogni punto come fosse quello decisivo, allungarsi in spaccate furiose. Ecco, pensavo che tutto questo l'avrebbe presto logorato fisicamente e mentalmente. E invece, a 34 anni suonati, è ancora capace di grandi vittorie. Ha più che doppiato, 13 contro 6, il primato di successi sulla terra battuta che era stato di Borg. E non perché Nadal sia in assoluto più forte dell'asso svedese, che trasformò il tennis in uno sport popolare a metà degli anni '70. Ma perché Borg, di fatto, smise a 26 anni la carriera, stanco per lo stress e appagato dai successi. Nadal va invece per i 20 anni di carriera, 20 come i titoli Slam conquistati. Tenuta nervosa straordinaria. Solo apparentemente contraddetta da quella teoria infinita di tic che precedono ogni suo turno di servizio. Qualcosa, alla nevrosi contemporanea, bisogna pur concedere.

domenica 11 ottobre 2020

Giro d'Italia 2020: a Roccaraso trionfa Guerreiro. Nibali perde qualcosa da Fuglsang e Kelderman

Nona tappa del Giro d'Italia 2020, da San Salvo a Roccaraso, per 208 km e con quattro gpm, due di seconda e due di prima categoria. Insomma, vera montagna, pendenze impegnative e un chilometraggio di tutto rispetto. Attesi Nibali, Fuglsang, Kruijswijk, ma anche la giovane maglia rosa Almeida. 

La cronaca.
Vince il portoghese Guerreiro superstite della fuga di giornata, che decide una tappa da campagna del nord, con temperature basse e pioggia battente. Nel finale dell'ascesa di Roccaraso, Kelderman e Fuglsang guadagnano una quindicina di secondi su Nibali. Può significare tutto e niente. Il giorno di riposo previsto domani, potrà aiutare comunque il campione siciliano. Almeida completa il successo lusitano conservando una maglia rosa, che forse, in cuor suo, comincia a pensare di poter difendere fino alla fine. Forse.

sabato 10 ottobre 2020

Giro d'Italia 2020: a Vieste vince Dowsett. Ritiro da Covid per Simon Yates

Va al britannico Dowsett l'ottava tappa del Giro d'Italia 2020, da Giovinazzo a Vieste. Battuto il compagno di fuga Puccio. Si ritira un altro grande favorito della vigilia, Simon Yates per positività al Covid. Ora si spiega la sua crisi sull'Etna. Tutto, tranne l'età agonisticamente avanzata, sembra congiurare in favore del tris di Nibali. Domani si sale a Roccaraso e capiremo qualcosa di più.

venerdì 9 ottobre 2020

Giro d'Italia 2020: a Brindisi di tris di Demare! Ancora battuto Sagan

Settima tappa del Giro d'Italia 2020, da Matera a Brindisi. Frazione di 143 km priva di difficoltà altimetriche. Difficile evitare un arrivo in volata.

La cronaca.
In stato di grazia, Demare. Conquista, nella prevista volata, anche la settima tappa di questo Giro, realizzando una magnifica tripletta. In carriera, si tratta del quarto successo del transalpino nella corsa rosa. Non è più tanto una notizia, ma è stato di nuovo battuto Sagan. Che sembra tornato di quello di inizio carriera, sempre piazzato e mai vincente. Credo che sia una fase destinata a passare. Classifica generale invariata, con il portoghese Almeida sempre maglia rosa.

giovedì 8 ottobre 2020

Giro d'Italia 2020: a Matera bis di Demare

Sesta tappa del Giro d'Italia 2020 da Castrovillari a Matera. Verso la Città dei Sassi la strada sale. Ma i migliori velocisti tengono più o meno tutti, anche perché il gruppo sceglie un'andatura conservativa. Volata imperiale del campione nazionale francese Demare, al bis in questo Giro. Vince di parecchie biciclette! 

mercoledì 7 ottobre 2020

Giro d'Italia 2020: a Camigliatello Silano bis di Ganna

Il Giro d'Italia 2020 attraversa lo Stretto e sbarca in Calabria: quinta tappa da Mileto a Camigliatello Silano, 225 km, con due gpm di terza categoria ed uno prima, sul Valico di Montescuro, prima della picchiata verso il traguardo. Frazione impegnativa e da non sottovalutare.

La cronaca.
Che fosse un predestinato si sapeva. Le sue straordinarie doti contro il tempo erano note. Ma che potesse vincere una tappa del genere, dopo una lunghissima fuga, con tanto di salita impegnativa nella fase finale trasportando i suoi 84 kg, beh, questo non era per niente detto. Bis, invece, di Filippo Ganna. Primo successo in linea per lui, abituato a dominare contro le lancette dell'orologio. Credo che nemmeno lui sappia ancora quanto è forte. Per il resto, classifica pressoché invariata.

martedì 6 ottobre 2020

Giro d'Italia 2020: a Villafranca Tirrena vince Demare

Dopo i fuochi d'artificio sull'Etna, oggi quarta tappa del Giro d'Italia 2020, da Catania a Villafranca Tirrena, 140 km, con Gran Premio della montagna di terza categoria grosso modo a metà percorso, che potrebbe favorire fughe. Altrimenti sarà arrivo in volata. Domani, la corsa rosa lascerà la Sicilia.

La cronaca.
Volata di gruppo e vittoria del francese Demare su Peter Sagan, ancora senza successi in questo 2020. Si ritira il gallese Geraint Thomas, tra i grandi favoriti della vigilia. Almeida resta in maglia rosa, aumentando a 2" il suo vantaggio su Caicedo. 

lunedì 5 ottobre 2020

Giro d'Italia 2020: sull'Etna vince Caicedo. Crollano Geraint Thomas e Simon Yates

Terza tappa del Giro d'Italia 2020, da Enna all'Etna (Linguagrossa Piano Provenzana). Primo arrivo in quota dell'edizione n. 103 del Giro. Pronostico una vittoria di Simon Yates, apparso molto pimpante. Vedremo come si difenderà Geraint Thomas, che oggi potrebbe strappare la maglia rosa al compagno di squadra Ganna, e come reagirà Nibali, che mi pare ancora in ritardo di condizione.

La cronaca.
Pronostici ribaltati come poche altre volte. L'Etna è un giudice severissimo che respinge le ambizioni di Geraint Thomas, già vincitore di un Tour, che perde più di 12' anche condizionato da una caduta a inizio tappa, e Simon Yates, già vincitore di una Vuelta, che cede più di 4' minuti nella salita finale. Nibali invece tiene bene ed ora è sesto in classifica a 55" dalla maglia rosa, il portoghese Almeida. Leader della generale davanti a Caicedo, vincitore di giornata, per una questione di millesimi. Tengono invece, in vista del successo finale, Fuglsang e Kruijswijk.

domenica 4 ottobre 2020

Liegi-Bastogne-Liegi 2020: trionfa Roglic. Beffato Alaphilippe

Arrivo regale alla Liegi-Bastogne-Liegi 2020. Con il campione del mondo, Alaphilippe, il vincitore del Tour, Pogacar, il secondo del Tour, Roglic, la sorpresa del Tour Hirschi più Mohoric. Alaphilippe alza le braccia troppo presto in un esagerato eccesso di fiducia nei suoi grandi mezzi. E vince Roglic con colpo di reni finale: parziale ricompensa della sconfitta patita alla Grande Boucle. Che beffa per Alaphilippe! Stesso errore di Bugno con Musseeuw al Giro delle Fiandre del 1994. Solo che Bugno vinse lo stesso. 

Aggiornamento del 05 ottobre 2020: Alaphilippe è poi stato arretrato al quinto posto per volata irregolare. Tutto sommato, per lui, meglio così. Avrà minori rimpianti. Sicché primo Roglic, secondo Hirschi, terzo Pogacar.

Giro d'Italia 2020: ad Agrigento vince Diego Ulissi

Seconda tappa del Giro d'Italia 2020, da Alcamo ad Agrigento. Leggero arrivo in salita e trionfo di Diego Ulissi, alla settima affermazione nella corsa rosa. Secondo il debuttante Peter Sagan. Ganna conserva la maglia rosa. Dopo Miguel Angel Lopez, costretto al ritiro anche Vlasov.

Lazio-Inter: 1-1. Lautaro, Milinkovic Savic

L'Inter si schiera con la solita difesa a tre. Hakimi e Perisic sulle fasce. Avesse un portiere forte e non Handanovic, l'Inter vincerebbe questo scudetto in carrozza. E invece il sopravvalutato portiere sloveno prende gol sul suo palo da Milinkovic-Savic, che pareggia il vantaggio iniziale di Lautaro. Nel mezzo almeno tre errori di misura: due di Lautaro, uno di Lukaku. Partita nervosa. Espulso Immobile. Poi, espulso Sensi. Soliti errori nei cambi da parte di Conte. A cosa servivano D'Ambrosio e Brozovic? Il campo ha risposto. A niente. Due punti persi per difetto di coraggio.

sabato 3 ottobre 2020

Serie A vs Covid 19: salta Juve-Napoli

Quasi tutto il Genoa contagiato. Problemi, per il Napoli, che vorrebbe non giocare domani contro la Juventus. Il Covid 19 rischia di fermare di nuovo la Serie A. Aggiornamento del 4 ottobre: Napoli in isolamento.  Non si giocherà questa sera. Anche se sarebbe stato possibile secondo le regole federali. 


Giro d'Italia 2020: Ganna in rosa a Palermo. Nibali perde quasi un minuto e mezzo

È il migliore contro il tempo, Filippo Ganna. Il fresco campione del mondo di specialità stravince la cronometro inaugurale del Giro d'Italia 2020, poco più di 15 km da Monreale a Palermo. Il migliore tra i precedenti al successo finale, il gallese Geraint Thomas gli cede 23". Nibali, in forte ritardo di condizione, 1'29": troppi. Nibali ha così già un ritardo di 1'06" da Thomas e di 40" da Simon Yates. Brutta caduta per Miguel Angel Lopez, costretto ad abbandonare la corsa.

venerdì 2 ottobre 2020

Giro d'Italia 2020: trionfa Geoghegan Hart. Le tappe, la cronaca, le classifiche

Domani, finalmente, si parte. Comincia il Giro d'Italia 2020. Dalla Sicilia, breve cronometro da Monreale a Palermo. Vedremo subito come si comporteranno i favoriti per il successo finale, da Nibali a Simon Yates a Geraint Thomas.

Tutte le tappe (cliccate!)

1^ tappa 3 ottobre  -  Monreale-Palermo - 🕑- 15 km 
2^ tappa 4 ottobre – Alcamo-Agrigento - 150 km 🗻

3^ tappa 5 ottobre – Enna-Etna (Linguaglossa Piano Provenzana) – 150 km 🗻
4^tappa 6 ottobre – Catania-Villafranca Tirrena – 140 km
5^ tappa 7 ottobre – Mileto-Camigliatello Silano – 225 km
6^ tappa 8 ottobre – Castrovillari-Matera – 188 km 

7^ tappa 9 ottobre – Matera-Brindisi – 143 km

8^ tappa 10 ottobre – Giovinazzo-Vieste (Gargano) – 200 km
9^ tappa 11 ottobre – San Salvo-Roccaraso (Aremogna) – 208 km🗻

12 ottobre riposo

10^ tappa 13 ottobre – Lanciano-Tortoreto – 177 km
11^ tappa 14 ottobre – Porto Sant’Elpidio-Rimini – 182 km

12^ tappa 15 ottobre – Cesenatico-Cesenatico – 204 km

13^ tappa 16 ottobre – Cervia-Monselice – 192 km
14^ tappa 17 ottobre – Conegliano-Valdobbiadene – 🕒– 34,1 km
15^ tappa 18 ottobre – Base Area Rivolto (Frecce Tricolore) – Piancavallo – 185 km🗻

19 ottobre: Riposo

16^ tappa 20 ottobre – Udine-San Daniele del Friuli – 229 km
17^ tappa 21 ottobre – Bassano del Grappa-Madonna di Campiglio – 203 km🗻

18^ tappa 22 ottobre – Pinzolo-Laghi di Cancano (Parco Nazionale dello Stelvio) – 207 km🗻

19^ tappa 23 ottobre – Morbegno-Asti – 258 km
20^ tappa 24 ottobre – Alba-Sestriere – 198 km🗻

21^ tappa 25 ottobre – Cernusco sul Naviglio-Milano – 🕒– 15,7 km

Cronaca breve del Giro.
Nella prima tappa, Ganna vince alla Merckx, e indossa la maglia rosa a Palermo: dominata la prova a cronometro. Nibali accusa subito 1'29" di ritardo, perdendo sia Geraint Thomas (1'06") che da Simon Yates (40"). Nella seconda frazione, da Alcamo ad Agrigento, torna alla vittoria, la settima per lui in carriera, Diego Ulissi, che precede un volitivo Peterer Sagan. La terza tappa terremota la classifica. Geraint Thomas cade presto, risale in sella, ma alla fine, nella salita verso l'Atne naufraga ad oltre 12' minuti. Crisi inaspettata anche per Simon Yates, che di minuti ne perde quattro. Vince la tappa Caicedo, ecuadoriano, davanti a Giovanni Visconti. Nibali tiene e risale al sesto posto della generale, guidata, questione di millesimi, dal portoghese Almeida sullo stesso Caicedo. La quarta tappa registra il ritiro di Geraint Thomas, a causa della caduta della caduta del giorno prima e il millimetrico successo in volata di Demare su Peter Sagan. Il Giro lascia la Sicilia. Nella sesta tappa, da Mileto a Camigliatello Silano, Filippo Ganna inventa una fuga da lontano insieme ad altri audaci, resta solo sulla Sila e vince la prima gara in linea della carriera, la seconda tappa in questo Giro. Si scopre un campione, non solo contro il tempo. La sesta frazione, da Castrovillari a Matera premia in volata di nuovo lo sprinter francese Demare, che vince di quattro o cinque biciclette. E Demare si ripete nella settima, tagliando per primo anche il traguardo di Brindisi, davanti a Peter Sagan. Nell'ottava tappa, con arrivo a Vieste vince il britannico Dowcett e si ritira Simon Yates, risultato positivo al Covid 19. Un altro favorito della vigilia viene meno dalla corsa. Nella nona tappa, che arriva in quota a Roccaraso, succede meno del previsto. Nibali perde 14" da Kelderman e Fuglsang, Almeida resta in maglia rosa. Giorno di riposo. La decima tappa, da Lanciano a Tortoreto celebra la resurrezione agonistica di Peter Sagan, che torna a vincere dopo oltre un anno, e non in volata, con fuga solitaria iniziata in salita! Krijswijk deve abbandonare per positività al Covid, mentre Fuglsang fora e perde 1'15". Almeida rafforza la maglia rosa, strappando l'abbuono del terzo posto. L'undicesima tappa si chiude con la quarta volata vittoria di Arnaud Demare, che precede Sagan. Nella dodicesima tappa, da Cesenatico e Cesenatico, i grandi sonnecchiano e vince il fuggitivo di giornata: l'ecuadoriano Narvaez. Nella tredicesima tappa, da Cervia a Monselice, registra il bis di Diego Ulissi (ottava vittoria assoluta al Giro), che fatica a domare in volata Almeida, che prende altri secondi d'abbuono e si conferma osso durissimo in vista del successo finale. Per la personalità, ricorda Saronni. Nella cronometro di Valdobbiadene, proprio Almeida guadagna un poco su tutti i corridori di classifica, a cominciare da Nibali, ma l'eroe di giornata è Filippo Ganna, che stravince e firma uno storico tris. Nella quindicesima tappa, tutto succede nella salita di Piancavallo. Geoghegan Hart, che vince la tappa, Kelderman e Hindeley staccano la maglia rosa di 37". Nibali di oltre un minuto e mezzo. Piccolo terremoto in classifica, con Hindley e Hart che salgono al terzo e al quarto posto. Secondo giorno di riposo. Che continua per il gruppo nella sedicesima tappa: via libera ad un fuga. Restano in due, vince Tratnik, mentre Almeida si diverte a sprintare per guadagnare 2". Nella diciassettesima tappa, tanto rumore per nulla. Vince O'Connor in fuga a Madonna di Campiglio. Dietro, Almeida non viene seriamente attaccato e resta in maglia rosa. È lo Stelvio, nella diciottesima tappa a terremotare la classifica, chiudendo i sogni di podio di Nibali, sfilando la maglia rosa ad Almeida e posandola sulle spalle di Kelderman e consegnando il successo di tappa ad Hindley su Geoghegan Hart  questi due ora secondo e terzo in classifica. LA diciannovesima tappa viene dimezzata per protesta di molti corridori contro pioggia e maltempo: mai visto prima. Tappa dimezzata con partenza da Abbiategrasso. Ad Asti vince Cerny. Nella ventesima tappa, non potendosi scollinare in Francia, si scala per tre volte il Sestriere. A vincere è Geoghegan Hart su Hindley, che veste la maglia rosa per centesimi di secondo. Nelle cronometro conclusiva, da Cernusco sul Naviglio a Milan, l'inglese Hart sfila la maglia ad Hindley e vince il Giro d'Italia 2020 con 39" di vantaggio. Il successo di tappa, il quarto, va ad un maestoso Filippo Ganna, che vola a quasi 60 km/h di media.

La classifica finale del Giro.

1. Geoghegan Hart (R.U.) 
2. Jay Hindley (AUS) a 39"
3. Wilco Kelderman (OLA) a 1'29"
4. Joao Almeida (POR) a 2'57"
5. Pello Bilbao (SPA) a 3'09"
6. Jakob Fuglsang (DAN) a 7'02"
7. Vincenzo Nibali (ITA) a 8'15"
8. Patrick Konrad (AUT) a 8'42"
9. Fausto Masnada (ITA) a 9'57"
10. Hermann Pernsteiner (AUT) a 11'05"

giovedì 1 ottobre 2020

Perché "Papu" Gomez è il miglior giocatore della Serie A

Non è certo per la doppietta, bellissima, segnata ieri sera contro la Lazio, che arrivo a definire il Papu Gomez come il miglior giocatore della Serie A, con ciò intendendo il giocatore con il miglior rendimento attuale. Quando arrivò in Italia, ai tempi del Catania, era soprattutto un'ala, tecnica e veloce, che segnava pochi gol ma belli. Dopo la parentesi ucraina, all'Atalanta ha inizialmente giostrato da seconda punta, compiendo, tuttavia, il definitivo salto di qualità la scorsa stagione, quando Gasperini - che passa per un grande innovatore e invece ripropone il calcio degli anni '80, peraltro assai efficace - lo spostò sulla trequarti. Ebbene, in quella terra di confine e perciò terra di nessuno, il tocco raffinato di Gomez è diventato preziosissimo. Lo stop sempre sorvegliato, la finta secca, la rapidità di gambe e il dribbling stretto e il passaggio di prima e il tiro improvviso: tutte le doti indispensabili ad un 10 vecchia maniera, qual è il Papu Gomez. Che peraltro corre anche tanto e non si tira indietro di fronte ai contrasti, sebbene non abbia il fisico del granatiere. La differenza delle sue giocate salta subito agli occhi e ci si chiede perché mai, alla soglia dei 33 anni, non abbia vestito la maglia di una grande tradizionale. Ha avuto poca fortuna anche in nazionale, avendo incrociato i coetanei, o giù di lì, Messi, Aguero e Di Maria, tutti diversi da lui, ma, insomma, gli spazi quelli erano.

Sorteggi Champions: Inter con Real Madrid, Shakhtar Donetsk e Borussia Monchengladbach

A partire dalla 17:00, sorteggi dei gironi della Champions League 2020/21. Sorteggio non ostile alle italiane. Juve, Atalanta e Lazio possono tutte puntare almeno al secondo posto. L'Inter ha il girone più arduo: la quarta è una tedesca, il Borussia Monchengladbach: chi ricorda la vicenda della lattina, ottavi di finale della Coppa dei Campioni 1971/72? Ma lo potrebbe persino vincere, l'Inter, questo girone

Gruppo A:                Gruppo E:

Bayern Monaco                 Siviglia

Atletico Madrid                 Chelsea

Salisburgo                          Krasnodar

Lokomotiv Mosca             Rennes

Gruppo B:               Gruppo F:

Real Madrid                     Zenit San Pietropurgo

Shakhtar Donetsk            Borussia Dortmund

Inter                                   Lazio

Borussia Monchengladbach       Bruges

Gruppo C:               Gruppo G:

Porto                                 Juventus

Manchester City              Barcellona

Olympiacos                      Dynamo Kiev

Marsiglia                          Ferencvaros

Gruppo D:               Gruppo H:

Liverpool                           PSG

Ajax                                   Manchester United

Atalanta                             Lipsia

 Midtylland                        Basakshehir

mercoledì 30 settembre 2020

Benevento-Inter: 2-5. Lukaku (2), Gagliardini, Hakimi, Lautaro

L'Inter recupera, questa sera, alle 18:00, sul campo del neopromosso Benevento, la prima giornata di campionato.  

La cronaca.

Giocano Hakimi e Young sulle fasce per i nerazzurri, con Vidal trequartista, davanti a Sensi e Gagliardini. L'Inter passa in vantaggio con Vidal. Raddoppia con Gagliardini, che silenzia tante critiche ingenerose. Non è Clodoaldo, va da sé e si sa, ma fa sempre la sua parte e offre equilibrio ad una squadra altrimenti sbilanciata in avanti. Poi, Gagliardini serve Lukaku in mezzo all'area per lo 0-3. Tutto tranquillo? Così sarebbe, se non ci fosse Handanovic che, credendosi regista, giochicchia e serve un avversario, Caprari, che lo batte con preciso destro: 1-3. Handanovic nemmeno si degna di abbozzare un tuffo. Non è da Inter, dal 2012 non è da Inter. Da un cross mancino di Young, dopo svirgolata di Lukaku, arriva Hakimi con tocco leggero d'esterno dentro a firmare l'1-4 in favore dell'Inter. Un assist all'esordio contro la Fiorentina, un gol alla prima da titolare. Si sta integrando benissimo, Hakimi! Nella ripresa il subentrato Lautaro firma il quinto gol per l'Inter, mentre Caprari fa doppietta. Mi è piaciuta la prova di Sensi. Detto questo, al netto di Handanovic, l'Inter quest'anno è davvero forte.

martedì 29 settembre 2020

Ultime di calciomercato: Jovic alla Roma?

A campionato iniziato, il calciomercato dovrebbe essere finito. Per evitare illazioni e sospetti e stroncare discussioni divenute snervanti. Stamattina si vocifera di Jovic che, dal Real Madrid, potrebbe trasferirsi alla Roma. E mi domando: per fare la riserva di Dzeko? Jovic è un centravanti molto tecnico, che partecipa meno di Dzeko alla manovra, ma, insomma, assieme non li vedo benissimo. Non è che all'ultimo Dzeko partirà? L'Inter sembra una stazione ferroviaria alla vigilia di un giorno di festa: tutti in attesa di gente che vada e di gente che venga. Non si sa se resterà Skriniar - per sostituirlo si pensa a Milenkovic o Smalling - si sogna Kanté, ma c'è da piazzare altrove Vecino, mentre Nainggolan potrebbe tornare a Cagliari o restare. Ripeto: a quest'ora, il calciomercato dovrebbe essere concluso.

lunedì 28 settembre 2020

Quanto è sopravvalutato Pirlo?

Che sia stato un grande giocatore possiamo e dobbiamo dirlo. Che sia un grande allenatore, come annunciato dalla stampa sportiva nazionale, è un'illazione, una congettura, una mera ipotesi. Allo stato, Pirlo allenatore è più che sopravvalutato. L'esperienza gli fa difetto. E non è una mancanza da poco. A tutto questo si aggiunga che la Juve è declinante, già dalla scorsa stagione, quando lo scudetto arrivò più per i gol di Cristiano Ronaldo e i punti gettati via dall'Inter a causa della gestione di Conte dopo la ripresa del campionato. Mi sbaglierò, ma la Juve di Pirlo difficilmente arriverà tra le prime quattro. La difesa a tre, imperniata sugli attempati Bonucci e Chiellini, non mi pare una gran trovata. Davanti, Morata non è il compagno ideale per Cr7. Somiglia poco a Benzema, che corre il doppio di lui e fa il doppio dei suoi tagli. E poi ho visto tanti lanci nel gioco della Juve di Pirlo. Ma, non c'è Pirlo ad eseguirli. E, infine, molta distanza tra i reparti, soprattutto tra centrocampo, complessivamente mediocre, e difesa.