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giovedì 19 maggio 2022

Giro d'Italia 2022: a Genova vince Oldani davanti a Rota

Secondo successo italiano sulle strade del Giro d'Italia 2022, all'esito della dodicesima tappa: 204 km da Parma a Genova. Dopo l'affermazione di Dainese nella volata di gruppo di Parma, a Genova arrivano i superstiti di una fuga inizialmente forte di 24 unità ed è Stefano Oldani ad imporsi sul connazionale Lorenzo Rota: sia Oldani, alla prima affermazione da professionista, che Dainese sono del 1998 e fanno ben sperare per il futuro del ciclismo italiano, che attraversa lunga fase di transizione. Il gruppo della maglia rosa giunge al traguardo dopo oltre nove minuti. Wilco Kelderman, tra gli attaccanti di giornata, è sesto a 57", il che gli consente di risalire al tredicesimo posto della classifica generale, a a 2'51" dalla maglia rosa di Lopez Perez

lunedì 26 ottobre 2020

Le pagelle del Giro d'Italia 2020: da Hart a Nibali, da Ganna a Hindley

Si è concluso - e non era detto che accadesse - il Giro d'Italia 2020. Ha vinto il britannico, meglio ancora l'inglese, più nel dettaglio il londinese Geoghegan Hart. Ecco le pagelle dell'edizione n. 103 della corsa rosa.

  • Geoghegan Hart: voto 10. Secondo britannico dopo Froome a conquistare il Giro, vince anche due tappe, va forte in salita e contro il tempo e, partito per scortare Geraint Thomas, s'improvvisa capitano e vincente. Ha 25 anni e una gran carriera davanti a sé.
  • Hindley: voto 8,5. Non basta partire con la maglia rosa nell'ultima tappa, per difendere il primato. Però l'australiano è forte e completo. Ha 24 anni. Fa parte anche lui della Nouvelle Vague del ciclismo lanciata da questo Giro.
  • Joao Almeida: voto 9. Il più giovane, 22 anni, della ridetta Nouvelle Vague. Il portoghese guida a lungo la classifica. Sembra un piccolo Saronni, solo non così veloce. Ma veloce è, tiene le salite, meno quelle lunghe, è forte a cronometro. E ha grande personalità in corsa.
  • Vincenzo Nibali: voto 6,5. Ci vuole stoffa per arrivare comunque tra i primi 10 della generale in un Grande Giro. Sta per compiere 36 anni: il suo settimo posto merita più applausi che critiche. 
  • Arnaud Demare: voto 8,5. Vince quattro volate, dominandole. Lo sprinter francese, uno che fa bene anche nelle classiche, ha raggiunto la maturità agonistica.
  • Diego Ulissi: voto 8. Due successi in questo Giro, otto totali al Giro in carriera. Corridore completo, gli manca qualche affermazione internazionale, che non sia in brevi corse a tappe minori, per il definitivo salto di qualità.
  • Wilco Kelderman: voto 7. Si tratta di un piazzato e non di un vincente. Tuttavia, il terzo posto al Giro è il migliore fra i 5 piazzamenti tra i primi 10 della generale in carriera. Ha 29 anni, l'olandese. Il suo l'ha fatto.
  • Filippo Ganna: voto 9,5. Subito dopo il vincitore del Giro, Ganna domina le tre cronometro, vince anche con fuga sulla Sila. Quattro vittorie e la sensazione di una superiorità, almeno contro il tempo, degna dei grandissimi del passato. Una locomotiva, come Learco Guerra. Che, alla fine, un Giro lo vinse.

domenica 25 ottobre 2020

Geoghegan Hart vince il Giro 2020, Ganna la cronometro di Milano

Ventunesima ed ultima tappa del Giro d'Italia 2020, da Cernusco sul Naviglio a Milano. Tutta pianura per 15,7 km. Hindley e Hart sono appaiati: solo pochi centesimi tengono la maglia rosa addosso ad Hindley. Geoghegan Hart va più forte sul passo e contro il tempo.  È lui, a questo punto, il favorito per il successo finale. Quanto alla vittoria di tappa, mi chiedo se Filippo Ganna farà poker o se Dennis, brillante anche in salita negli ultimi due giorni, saprà prendersi una rivincita.

Ganna vola in 17'16", a quasi 60km/h. Tre cronometro su tre vinte al Giro, quattro tappe in totale. La maglia rosa finale all'inglese Geoghegan Hart, che la strappa all'australiano Hindley: con 39" di vantaggio ottenuti nella tappa odierna. Hart è il secondo britannico a conquistare il Giro dopo Froome nel 2018. Ricapitolando: Hart primo, Hindley secondo a 39", Kelderman terzo a 1'29". Almeida scavalca Pello Bilbao al quarto posto. Fuglsang sesto, Nibali chiude al settimo posto. Registro che negli ultimi nove anni, dal 2012, su 26 Grandi Giri disputati - la Vuelta è ancora in corso - ci sono stati 11 successi britannici: 7 di Froome (4 Tour, 1 Giro, 2 Vuelta), 1 di Wiggins (1 Tour), 1 di Geraint Thomas (1 Tour), 1 di Simon Yates (1 Vuelta), 1 di Geoghegan Hart (1 Giro). Tanti.

sabato 24 ottobre 2020

Sestriere: vince Geoghegan Hart, Hindley in rosa

Vince la volata a due sul Sestriere il britannico Geoghegan Hart, davanti ad Hindley. Ora hanno lo stesso tempo, con Hindley in maglia rosa per questione di centesimi. Sarà la cronometro di domani ad assegnare il Giro d'Italia 2020. E Hart, contro il tempo, va più forte di Hindley. Kelderman ha perso oltre un minuto e mezzo oggi scendendo al terzo posto in classifica. Ha tenuto anche Almeida, ora quinto ma domani potrebbe scalare almeno una posizione. Nibali, undicesimo di tappa, è settimo nella generale. Ricambio generazionale avvenuto ed irreversibile.

venerdì 23 ottobre 2020

La pioggia sul Giro: ad Asti vince Cerny

Diciannovesima tappa del Giro d'Italia 2020 da Morbegno ad Asti: 258 km di pianura. Ultima occasione per i velocisti del gruppo. 

*Pioggia battente e freddo pungente. Protestano corridori e direttori sportivi. Andatura da passeggiata domenicale per una decina di km, poi i corridori si fermano e salgono sugli autobus delle rispettive squadre. La tappa viene accorciata. Dovrebbe partire da Como alle 12:30, abbreviata di circa 80 km.

* Clima ancora ostile alla corsa. Ora si pensa di far partire la tappa da Vigevano alle 14:00.

* Cambia ancora il programma. Vigevano dovrebbe restare come traguardo volante e la tappa partire da Abbiategrasso, verso le 13.30 o le 13:45.

Il gruppo sceglie, per un giorno, di mutare il Giro d'Italia in Gita d'Italia: va via una fuga, perché nessuno, a parte i fuggitivi, ha voglia di far fatica, nemmeno per 130 km, distanza da dilettanti, in pianura. Piove, è vero, fa discretamente freddo, anche. Ma, lo spettacolo non è bello. E i corridori non fanno una gran figura. Il loro è stato un mezzo ammutinamento. Però, al posto degli organizzatori, avrei, d'iniziativa, già prima di oggi, abbreviato la tappa, non di 120, come poi è stato, ma di una cinquantina di km sì. Tornando alla corsa, tra gli attaccanti di giornata, si avvantaggia Josef Cerny e vince.

giovedì 22 ottobre 2020

Ai Laghi di Cancano: vince Hindley. Kelderman muova maglia rosa

Riuscirà almeno una salita leggendaria, come lo Stelvio, naturale Cima Coppi, lunga, stressante, sopra i 2.000 m, dove osano le aquile o qualcosa del genere a ravvivare una corsa che langue? Riuscirà, almeno lo Stelvio, a ridestare dal torpore un gruppo apparso stanco e provato negli ultimi giorni? Oggi, diciottesima tappa del Giro d'Italia 2020, da Pinzolo ai Laghi di Cancano, 207 km. Penultima occasione per gli avversari di Almeida di togliergli la maglia rosa, prima della cronometro finale di domenica, che favorisce, sulla carta, il portoghese. 

Ci voleva lo Stelvio, per far saltare il banco, allora. Almeida detronizzato, ma si è battuto come un leone e ne sentiremo parlare a lungo nei prossimi anni. Nibali cede all'anagrafe e alla statistica e perde quasi 5 minuti dal vincitore di giornata  Hindley. Mentre la maglia rosa finisce sulle spalle dell'olandese Kelderman. Vincerà a Milano uno di loro o l'inglese Geoghegan Hart. Ora terzo nella generale. Distacchi di secondi. Domani tireranno il fiato. Prima delle tre volte sul Sestriere, sabato, e della cronometro finale, domenica. Ammainata la bandiera di Nibali, cosa resterà all'Italia nelle corse a tappe?

mercoledì 21 ottobre 2020

A Madonna di Campiglio: vince O'Connor. Per il resto, molta noia

Diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2020, da Bassano del Grappa a Madonna di Campiglio. Riparte l'assalto alla maglia rosa del portoghese Almeida, che deve difendere 17" di vantaggio su Kelderman e molto di più sugli più immediati inseguitori. Con tre Gpm di prima categoria: Forcella Valbona, Monte Bondone - ascesa resa mitica dalla tappa da tregenda vinta Gaul nel Giro del 1956 - e quella finale a Madonna di Campiglio: 203 km. Molti aspettano la crisi secca di Almeida, preannunciata domenica e smentita ieri. Se Nibali avesse le gambe giuste, oggi, dovrebbe provare ad attaccare già sul Monte Bondone.

La cronaca.

Va via la fuga. Il che significa già tanto. Vince l'australiano O'Connor, che riscatta il secondo posto di ieri. Nessuno dà battaglia alla maglia rosa di Almeida, che arriva fresco e relativamente riposato a Madonna di Campiglio. Una tappa sprecata dai suoi rivali. I quali, però, occorre pensare, forse non avevano le gambe per attaccare. E la preoccupazione di difendere o migliorare i piazzamenti ha pesato. Non darei troppa importanza alla querelle interna alla Sunweb. Sì, Hindley ha fatto uno scatto e ha chiuso Kelderman. Ma, nessuno dei due ne aveva abbastanza, secondo me, per staccare davvero il portoghese. Poi, qualche gelosia fa parte della storia del ciclismo. 

domenica 18 ottobre 2020

Giro d'Italia 2020: vince Geoghegan Hart

Quindicesima tappa del Giro d'Italia 2020. Tre Gpm di seconda categoria, prima dell'ascesa a Piancavallo: 14,5 km per una pendenza media del 7,8%. Chi avrà il coraggio di attaccare la maglia rosa Almeida, rafforzato dalla cronometro di ieri e scortato dalla squadra meglio organizzata nel gruppo? A lungo nessuno risponde la strada. Anzi. Verso Piancavallo prima si stacca Fuglsang, poi Pozzovivo, poi Nibali, che però non molla. Davanti, Almeida procede sicuro scortato dai compagni di squadra. A 7 km dal traguardo, primo cedimento della maglia rosa. Kelderman guadagna qualcosa insieme al compagno di squadra Hindley e a Geoghegan Hart. Tenacissimo dietro il portoghese. È proprio il britannico Geoghegan Hart a vincere la tappa. Kelderman guadagna trentacinque secondi più l'abbuono, ma la maglia rosa resta sulle spalle di Almeida per 15". Nibali paga dazio e scende alla fine al settimo posto in classifica ad oltre tre minuti e mezzo. Domani secondo giorno di riposo. Nibali ne avrà bisogno. Vincere il Giro ora è quasi impossibile. Gli servirebbe un'impresa d'altri tempi come quella che fece Froome nel 2018. Altrimenti, Fiorenzo Magni conserverà il primato di più vecchio vincitore del Giro.

sabato 17 ottobre 2020

Girod'Italia 2020: a Valdobbiadene trionfa Ganna. Almeida guadagna

Cronometro di 34,1 km, da Conegliano a Valdobbiadene nella quattordicesima tappa del Giro d'Italia 2020. Sulla carta, Kelderman e la maglia rosa Almeida potrebbero guadagnare uno o due secondi a chilometro su Nibali.

La cronaca.
Che fuoriclasse Filippo Ganna! Trionfo a cronometro a Valdobbiadene: contro il tempo fa un altro sport rispetto agli altri corridori: terza vittoria di tappa per lui in questo Giro. Tiene benissimo Almeida che consolida la sua maglia rosa, guadagnando circa un minuto e mezzo su Nibali e Pozzovivo. Va decisamente meglio a Wilco Kelderman. Forte, comunque,il giovane portoghese Almeida! E grande personalità. Ora le grandi montagne.
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giovedì 15 ottobre 2020

Giro d'Italia 2020: a Cesenatico vince Narvaez

Dodicesima tappa del Giro d'Italia 2020, da Cesenatico e Cesenatico. Tipica tappa vallonata, di quelle che una volta si definivano mangia e bevi. Tanta collina, dislivello complessivo di riguardo, ultimi chilometri pianeggiante. Frazione da imboscate e con molte incognite, a cominciare dal maltempo.

La cronaca.
La fuga di giornata offre un alibi al gruppo maglia rosa, intirizzito dalla pioggia e provato dall'umidità: nessuna disputa tra i pretendenti al successo finale. Sul traguardo di Cesenatico giunge primo, da solo, l'ecuadoriano Narvaez.

venerdì 2 ottobre 2020

Giro d'Italia 2020: trionfa Geoghegan Hart. Le tappe, la cronaca, le classifiche

Domani, finalmente, si parte. Comincia il Giro d'Italia 2020. Dalla Sicilia, breve cronometro da Monreale a Palermo. Vedremo subito come si comporteranno i favoriti per il successo finale, da Nibali a Simon Yates a Geraint Thomas.

Tutte le tappe (cliccate!)

1^ tappa 3 ottobre  -  Monreale-Palermo - 🕑- 15 km 
2^ tappa 4 ottobre – Alcamo-Agrigento - 150 km 🗻

3^ tappa 5 ottobre – Enna-Etna (Linguaglossa Piano Provenzana) – 150 km 🗻
4^tappa 6 ottobre – Catania-Villafranca Tirrena – 140 km
5^ tappa 7 ottobre – Mileto-Camigliatello Silano – 225 km
6^ tappa 8 ottobre – Castrovillari-Matera – 188 km 

7^ tappa 9 ottobre – Matera-Brindisi – 143 km

8^ tappa 10 ottobre – Giovinazzo-Vieste (Gargano) – 200 km
9^ tappa 11 ottobre – San Salvo-Roccaraso (Aremogna) – 208 km🗻

12 ottobre riposo

10^ tappa 13 ottobre – Lanciano-Tortoreto – 177 km
11^ tappa 14 ottobre – Porto Sant’Elpidio-Rimini – 182 km

12^ tappa 15 ottobre – Cesenatico-Cesenatico – 204 km

13^ tappa 16 ottobre – Cervia-Monselice – 192 km
14^ tappa 17 ottobre – Conegliano-Valdobbiadene – 🕒– 34,1 km
15^ tappa 18 ottobre – Base Area Rivolto (Frecce Tricolore) – Piancavallo – 185 km🗻

19 ottobre: Riposo

16^ tappa 20 ottobre – Udine-San Daniele del Friuli – 229 km
17^ tappa 21 ottobre – Bassano del Grappa-Madonna di Campiglio – 203 km🗻

18^ tappa 22 ottobre – Pinzolo-Laghi di Cancano (Parco Nazionale dello Stelvio) – 207 km🗻

19^ tappa 23 ottobre – Morbegno-Asti – 258 km
20^ tappa 24 ottobre – Alba-Sestriere – 198 km🗻

21^ tappa 25 ottobre – Cernusco sul Naviglio-Milano – 🕒– 15,7 km

Cronaca breve del Giro.
Nella prima tappa, Ganna vince alla Merckx, e indossa la maglia rosa a Palermo: dominata la prova a cronometro. Nibali accusa subito 1'29" di ritardo, perdendo sia Geraint Thomas (1'06") che da Simon Yates (40"). Nella seconda frazione, da Alcamo ad Agrigento, torna alla vittoria, la settima per lui in carriera, Diego Ulissi, che precede un volitivo Peterer Sagan. La terza tappa terremota la classifica. Geraint Thomas cade presto, risale in sella, ma alla fine, nella salita verso l'Atne naufraga ad oltre 12' minuti. Crisi inaspettata anche per Simon Yates, che di minuti ne perde quattro. Vince la tappa Caicedo, ecuadoriano, davanti a Giovanni Visconti. Nibali tiene e risale al sesto posto della generale, guidata, questione di millesimi, dal portoghese Almeida sullo stesso Caicedo. La quarta tappa registra il ritiro di Geraint Thomas, a causa della caduta della caduta del giorno prima e il millimetrico successo in volata di Demare su Peter Sagan. Il Giro lascia la Sicilia. Nella sesta tappa, da Mileto a Camigliatello Silano, Filippo Ganna inventa una fuga da lontano insieme ad altri audaci, resta solo sulla Sila e vince la prima gara in linea della carriera, la seconda tappa in questo Giro. Si scopre un campione, non solo contro il tempo. La sesta frazione, da Castrovillari a Matera premia in volata di nuovo lo sprinter francese Demare, che vince di quattro o cinque biciclette. E Demare si ripete nella settima, tagliando per primo anche il traguardo di Brindisi, davanti a Peter Sagan. Nell'ottava tappa, con arrivo a Vieste vince il britannico Dowcett e si ritira Simon Yates, risultato positivo al Covid 19. Un altro favorito della vigilia viene meno dalla corsa. Nella nona tappa, che arriva in quota a Roccaraso, succede meno del previsto. Nibali perde 14" da Kelderman e Fuglsang, Almeida resta in maglia rosa. Giorno di riposo. La decima tappa, da Lanciano a Tortoreto celebra la resurrezione agonistica di Peter Sagan, che torna a vincere dopo oltre un anno, e non in volata, con fuga solitaria iniziata in salita! Krijswijk deve abbandonare per positività al Covid, mentre Fuglsang fora e perde 1'15". Almeida rafforza la maglia rosa, strappando l'abbuono del terzo posto. L'undicesima tappa si chiude con la quarta volata vittoria di Arnaud Demare, che precede Sagan. Nella dodicesima tappa, da Cesenatico e Cesenatico, i grandi sonnecchiano e vince il fuggitivo di giornata: l'ecuadoriano Narvaez. Nella tredicesima tappa, da Cervia a Monselice, registra il bis di Diego Ulissi (ottava vittoria assoluta al Giro), che fatica a domare in volata Almeida, che prende altri secondi d'abbuono e si conferma osso durissimo in vista del successo finale. Per la personalità, ricorda Saronni. Nella cronometro di Valdobbiadene, proprio Almeida guadagna un poco su tutti i corridori di classifica, a cominciare da Nibali, ma l'eroe di giornata è Filippo Ganna, che stravince e firma uno storico tris. Nella quindicesima tappa, tutto succede nella salita di Piancavallo. Geoghegan Hart, che vince la tappa, Kelderman e Hindeley staccano la maglia rosa di 37". Nibali di oltre un minuto e mezzo. Piccolo terremoto in classifica, con Hindley e Hart che salgono al terzo e al quarto posto. Secondo giorno di riposo. Che continua per il gruppo nella sedicesima tappa: via libera ad un fuga. Restano in due, vince Tratnik, mentre Almeida si diverte a sprintare per guadagnare 2". Nella diciassettesima tappa, tanto rumore per nulla. Vince O'Connor in fuga a Madonna di Campiglio. Dietro, Almeida non viene seriamente attaccato e resta in maglia rosa. È lo Stelvio, nella diciottesima tappa a terremotare la classifica, chiudendo i sogni di podio di Nibali, sfilando la maglia rosa ad Almeida e posandola sulle spalle di Kelderman e consegnando il successo di tappa ad Hindley su Geoghegan Hart  questi due ora secondo e terzo in classifica. LA diciannovesima tappa viene dimezzata per protesta di molti corridori contro pioggia e maltempo: mai visto prima. Tappa dimezzata con partenza da Abbiategrasso. Ad Asti vince Cerny. Nella ventesima tappa, non potendosi scollinare in Francia, si scala per tre volte il Sestriere. A vincere è Geoghegan Hart su Hindley, che veste la maglia rosa per centesimi di secondo. Nelle cronometro conclusiva, da Cernusco sul Naviglio a Milan, l'inglese Hart sfila la maglia ad Hindley e vince il Giro d'Italia 2020 con 39" di vantaggio. Il successo di tappa, il quarto, va ad un maestoso Filippo Ganna, che vola a quasi 60 km/h di media.

La classifica finale del Giro.

1. Geoghegan Hart (R.U.) 
2. Jay Hindley (AUS) a 39"
3. Wilco Kelderman (OLA) a 1'29"
4. Joao Almeida (POR) a 2'57"
5. Pello Bilbao (SPA) a 3'09"
6. Jakob Fuglsang (DAN) a 7'02"
7. Vincenzo Nibali (ITA) a 8'15"
8. Patrick Konrad (AUT) a 8'42"
9. Fausto Masnada (ITA) a 9'57"
10. Hermann Pernsteiner (AUT) a 11'05"

martedì 5 settembre 2017

Froome vince la crono: Vuelta 2017 ipotecata

Spazio, nel senso di salite,  Angliru su tutte, per recuperare,  ci sarebbe. Ma, i 57" di ritardo che Nibali, all'esito di una cronometro peraltro ottima, ha oggi rimediato da Froome, allontanano sempre più la maglia rossa dalle speranze del campione siciliano. Due minuti di ritardo da questo Froome brillante sono tanti. Ha perso circa 1,5 secondi a chilometro Nibali, terzo di giornata dietro anche a Kelderman, finito a 29" da Froome. Non si arrende Contador, che ci ha messo due secondi più di Nibali a coprire i circa 40 km odierni, dal Circuito de Navarra a Logrono. Mi ripeto, ora che la strada sale, Nibali dovrà seguire Contador, senza difendere il piazzamento, se vorrà provare ad insidiare il primato di Froome.

lunedì 4 settembre 2017

Vuelta 2017: Froome si conferma favorito dopo la Sierra Nevada

Due giorni di alta montagna, ieri l'interminabile ascesa sulla Sierra Nevada, e Froome è ancora lì, maglia rossa di questa Vuelta a Espana 2017, ora con 1'01" su Nibali. Sempre più difficile ipotizzare uno spodestamento dell'asso britannico. Destinato a guadagnare ancora, su Nibali, a cronometro. Laddove l'olandese Kelderman, che qualche insidia avrebbe potuto portargli contro il tempo, è scivolato a quasi tre minuti al quarto posto. Insomma, a distanza di sicurezza. Il banco, non per sé a questo punto, può farlo saltare solo Contador, con un fantasioso e magari sconsiderato attacco da lontano. Nibali, più che su Froome, deve correre su Contador e seguirlo. E fare la cronometro della vita anche. 

giovedì 22 maggio 2014

Cronometro Barbaresco - Barolo, trionfa a sorpresa Rigoberto Uran, strepitoso, nuova maglia rosa. Grave ritardo per Quintana

Prova a cronometro, da Barbaresco a Barolo, resa più impervia dall'abbondante pioggia caduta sul percorso. Con l'asfalto bagnato, le mani dei corridori meno abili alla guida corrono d'istinto sulle leve dei freni. Bella prova di Ulissi, che guida a lungo la classifica provvisoria di tappa. Ma, la vera sorpresa di giornata, probabilmente decisiva per la vittoria finale del Giro, è la cronometro di Rigoberto Uran, mai così a suo agio contro il tempo. A metà percorso, ha già un vantaggio di circa un minuto su Cadel Evans, che pedala senza molta efficacia, prendendo pochissimi rischi e, tuttavia, riesce a sbandare persino in salita verso Castiglion Falletto. Rigoberto Uran vince e conquista la maglia rosa. La sua prova odierna è stata fantastica e del tutto imprevista. Perché imprevedibile. Pronostico che la porterà fino a Trieste. Se ci riuscisse, sarebbe il primo corridore colombiano a conquistare un grande giro nazionale dopo il mitico Lucho Herrera che vinse la Vuelta nel 1987. L'unico che possa impensierire Uran, del resto, è il connazionale Quintana, che, troppo leggero per uno sforzo sul passo come quello richiesto dalla tappa odierna, ha accumulato ormai un notevole ritardo in classifica e dovrà puntare tutto sulle salite, nelle quali anche Rigoberto Uran ha da dire la sua.

Barbaresco - Barolo: cronometro di 46,4 km con Gpm. I favoriti

Il Giro d'Italia 2014 entra nel vivo con la cronometro odierna, da Barbaresco a Barolo lungo 46,4 km intervallati da qualche asperità. Percorso, insomma, non del tutto adatto ai grandi specialisti delle prove contro il tempo, ma comunque proibitivo per gli scalatori puri. Cadel Evans, peraltro sospinto da quel moltiplicatore infallibile di energie che è la maglia rosa, mi pare il naturale favorito di questa 12^ tappa. Evans dovrà vedersela con l'olandese Kelderman, con Malori, che quest'anno ha trionfato nelle cronometro del Tour de San Luis, in Argentina, e della Tirreno - Adriatico, e con il suo connazionale Rogers, tuttavia reduce dalla bella fuga vittoriosa di ieri, che qualche strascico di fatica avrà lasciato. I colombiani Rigoberto Uran e Quintana, invece, correranno per limitare i danni.