Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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lunedì 9 novembre 2020
Il ciclismo ai tempi del Covid: anno 2020. Un bilancio
lunedì 26 ottobre 2020
Le pagelle del Giro d'Italia 2020: da Hart a Nibali, da Ganna a Hindley
Si è concluso - e non era detto che accadesse - il Giro d'Italia 2020. Ha vinto il britannico, meglio ancora l'inglese, più nel dettaglio il londinese Geoghegan Hart. Ecco le pagelle dell'edizione n. 103 della corsa rosa.
- Geoghegan Hart: voto 10. Secondo britannico dopo Froome a conquistare il Giro, vince anche due tappe, va forte in salita e contro il tempo e, partito per scortare Geraint Thomas, s'improvvisa capitano e vincente. Ha 25 anni e una gran carriera davanti a sé.
- Hindley: voto 8,5. Non basta partire con la maglia rosa nell'ultima tappa, per difendere il primato. Però l'australiano è forte e completo. Ha 24 anni. Fa parte anche lui della Nouvelle Vague del ciclismo lanciata da questo Giro.
- Joao Almeida: voto 9. Il più giovane, 22 anni, della ridetta Nouvelle Vague. Il portoghese guida a lungo la classifica. Sembra un piccolo Saronni, solo non così veloce. Ma veloce è, tiene le salite, meno quelle lunghe, è forte a cronometro. E ha grande personalità in corsa.
- Vincenzo Nibali: voto 6,5. Ci vuole stoffa per arrivare comunque tra i primi 10 della generale in un Grande Giro. Sta per compiere 36 anni: il suo settimo posto merita più applausi che critiche.
- Arnaud Demare: voto 8,5. Vince quattro volate, dominandole. Lo sprinter francese, uno che fa bene anche nelle classiche, ha raggiunto la maturità agonistica.
- Diego Ulissi: voto 8. Due successi in questo Giro, otto totali al Giro in carriera. Corridore completo, gli manca qualche affermazione internazionale, che non sia in brevi corse a tappe minori, per il definitivo salto di qualità.
- Wilco Kelderman: voto 7. Si tratta di un piazzato e non di un vincente. Tuttavia, il terzo posto al Giro è il migliore fra i 5 piazzamenti tra i primi 10 della generale in carriera. Ha 29 anni, l'olandese. Il suo l'ha fatto.
- Filippo Ganna: voto 9,5. Subito dopo il vincitore del Giro, Ganna domina le tre cronometro, vince anche con fuga sulla Sila. Quattro vittorie e la sensazione di una superiorità, almeno contro il tempo, degna dei grandissimi del passato. Una locomotiva, come Learco Guerra. Che, alla fine, un Giro lo vinse.
domenica 25 ottobre 2020
Geoghegan Hart vince il Giro 2020, Ganna la cronometro di Milano
Ventunesima ed ultima tappa del Giro d'Italia 2020, da Cernusco sul Naviglio a Milano. Tutta pianura per 15,7 km. Hindley e Hart sono appaiati: solo pochi centesimi tengono la maglia rosa addosso ad Hindley. Geoghegan Hart va più forte sul passo e contro il tempo. È lui, a questo punto, il favorito per il successo finale. Quanto alla vittoria di tappa, mi chiedo se Filippo Ganna farà poker o se Dennis, brillante anche in salita negli ultimi due giorni, saprà prendersi una rivincita.
Ganna vola in 17'16", a quasi 60km/h. Tre cronometro su tre vinte al Giro, quattro tappe in totale. La maglia rosa finale all'inglese Geoghegan Hart, che la strappa all'australiano Hindley: con 39" di vantaggio ottenuti nella tappa odierna. Hart è il secondo britannico a conquistare il Giro dopo Froome nel 2018. Ricapitolando: Hart primo, Hindley secondo a 39", Kelderman terzo a 1'29". Almeida scavalca Pello Bilbao al quarto posto. Fuglsang sesto, Nibali chiude al settimo posto. Registro che negli ultimi nove anni, dal 2012, su 26 Grandi Giri disputati - la Vuelta è ancora in corso - ci sono stati 11 successi britannici: 7 di Froome (4 Tour, 1 Giro, 2 Vuelta), 1 di Wiggins (1 Tour), 1 di Geraint Thomas (1 Tour), 1 di Simon Yates (1 Vuelta), 1 di Geoghegan Hart (1 Giro). Tanti.
venerdì 23 ottobre 2020
La pioggia sul Giro: ad Asti vince Cerny
Diciannovesima tappa del Giro d'Italia 2020 da Morbegno ad Asti: 258 km di pianura. Ultima occasione per i velocisti del gruppo.
*Pioggia battente e freddo pungente. Protestano corridori e direttori sportivi. Andatura da passeggiata domenicale per una decina di km, poi i corridori si fermano e salgono sugli autobus delle rispettive squadre. La tappa viene accorciata. Dovrebbe partire da Como alle 12:30, abbreviata di circa 80 km.
* Clima ancora ostile alla corsa. Ora si pensa di far partire la tappa da Vigevano alle 14:00.
* Cambia ancora il programma. Vigevano dovrebbe restare come traguardo volante e la tappa partire da Abbiategrasso, verso le 13.30 o le 13:45.
Il gruppo sceglie, per un giorno, di mutare il Giro d'Italia in Gita d'Italia: va via una fuga, perché nessuno, a parte i fuggitivi, ha voglia di far fatica, nemmeno per 130 km, distanza da dilettanti, in pianura. Piove, è vero, fa discretamente freddo, anche. Ma, lo spettacolo non è bello. E i corridori non fanno una gran figura. Il loro è stato un mezzo ammutinamento. Però, al posto degli organizzatori, avrei, d'iniziativa, già prima di oggi, abbreviato la tappa, non di 120, come poi è stato, ma di una cinquantina di km sì. Tornando alla corsa, tra gli attaccanti di giornata, si avvantaggia Josef Cerny e vince.
giovedì 22 ottobre 2020
Ai Laghi di Cancano: vince Hindley. Kelderman muova maglia rosa
Riuscirà almeno una salita leggendaria, come lo Stelvio, naturale Cima Coppi, lunga, stressante, sopra i 2.000 m, dove osano le aquile o qualcosa del genere a ravvivare una corsa che langue? Riuscirà, almeno lo Stelvio, a ridestare dal torpore un gruppo apparso stanco e provato negli ultimi giorni? Oggi, diciottesima tappa del Giro d'Italia 2020, da Pinzolo ai Laghi di Cancano, 207 km. Penultima occasione per gli avversari di Almeida di togliergli la maglia rosa, prima della cronometro finale di domenica, che favorisce, sulla carta, il portoghese.
Ci voleva lo Stelvio, per far saltare il banco, allora. Almeida detronizzato, ma si è battuto come un leone e ne sentiremo parlare a lungo nei prossimi anni. Nibali cede all'anagrafe e alla statistica e perde quasi 5 minuti dal vincitore di giornata Hindley. Mentre la maglia rosa finisce sulle spalle dell'olandese Kelderman. Vincerà a Milano uno di loro o l'inglese Geoghegan Hart. Ora terzo nella generale. Distacchi di secondi. Domani tireranno il fiato. Prima delle tre volte sul Sestriere, sabato, e della cronometro finale, domenica. Ammainata la bandiera di Nibali, cosa resterà all'Italia nelle corse a tappe?
mercoledì 21 ottobre 2020
A Madonna di Campiglio: vince O'Connor. Per il resto, molta noia
Diciassettesima tappa del Giro d'Italia 2020, da Bassano del Grappa a Madonna di Campiglio. Riparte l'assalto alla maglia rosa del portoghese Almeida, che deve difendere 17" di vantaggio su Kelderman e molto di più sugli più immediati inseguitori. Con tre Gpm di prima categoria: Forcella Valbona, Monte Bondone - ascesa resa mitica dalla tappa da tregenda vinta Gaul nel Giro del 1956 - e quella finale a Madonna di Campiglio: 203 km. Molti aspettano la crisi secca di Almeida, preannunciata domenica e smentita ieri. Se Nibali avesse le gambe giuste, oggi, dovrebbe provare ad attaccare già sul Monte Bondone.
La cronaca.
Va via la fuga. Il che significa già tanto. Vince l'australiano O'Connor, che riscatta il secondo posto di ieri. Nessuno dà battaglia alla maglia rosa di Almeida, che arriva fresco e relativamente riposato a Madonna di Campiglio. Una tappa sprecata dai suoi rivali. I quali, però, occorre pensare, forse non avevano le gambe per attaccare. E la preoccupazione di difendere o migliorare i piazzamenti ha pesato. Non darei troppa importanza alla querelle interna alla Sunweb. Sì, Hindley ha fatto uno scatto e ha chiuso Kelderman. Ma, nessuno dei due ne aveva abbastanza, secondo me, per staccare davvero il portoghese. Poi, qualche gelosia fa parte della storia del ciclismo.
martedì 20 ottobre 2020
A San Daniele del Friuli vince Tratnik
Sedicesima tappa del Giro d'Italia 2020, da Udine a San Daniel del Friuli, per 229 km. C'è salita. In particolare, dopo 150 km, si entra in circuito da ripetere tre volte e per tre volte il Gpm di Monte di Ragona, con pendenze, a tratti, da muro. Insomma, c'è spazio per attaccare, perché la tappa è lunga e prima del circuito prevede altre tre salita discretamente impegnative.
Il gruppo prende un giorno di pausa. Va via una fuga. Restano in due vince Tratnik. Sull'arrivo in salita di San Daniele del Friuli, sebbene non ci siano abbuoni in palio, Almeida puntella il suo primato provvisorio, guadagnando due secondi sui rivali. Non so come affronterà le grandi montagne nei prossimi giorni, ma ha grande personalità il giovane corridore portoghese.