Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
Elenco blog personale
giovedì 10 settembre 2020
TDF 2020: a Sarran vince Hirschi
mercoledì 9 settembre 2020
Il ciclismo e i Grandi Giri negli anni 2010/19: il dominio inglese
Il ciclismo non si sottrae all'eterna regola del mutamento. Come ebbi a scrivere in un post di qualche tempo, sono cambiate, non tutte, anche le Nazioni dominanti nel ciclismo. Tradizionalmente Italia, Francia e Belgio e, di rincalzo, Spagna, Svizzera, Olanda e Lussemburgo. Negli anni 2010, insomma dal 2010 al 2019, per stare al decennio appena trascorso, invito a dare uno sguardo ai vincitori delle tre grandi corse a tappe: Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana.
Tour de France:
2010: Andy Schleck (Lussemburgo)
2011: Cadel Evans (Australia)
2012: Bradley Wiggins (Regno Unito)
2013: Chris Froome (Regno Unito)
2014: Vincenzo Nibali (Italia)
2015: Chris Froome (Regno Unito)
2016: Chris Froome (Regno Unito)
2017: Chris Froome (Regno Unito)
2018: Geraint Thomas (Regno Unito)
2019: Egan Bernal (Colombia)
Giro d'Italia:
2010: Ivan Basso (Italia)
2011: Michele Scarponi (Italia)
2012: Ryder Hesjedal (Canada)
2013: Vincenzo Nibali (Italia)
2014: Nairo Quintana (Colombia)
2015: Alberto Contador (Spagna)
2016: Vincenzo Nibali (Italia)
2017: Tom Dumoulin (Italia)
2018: Chris Froome (Regno Unito)
2019: Richard Carapaz (Ecuador)
Vuelta a Espana:
2010: Vincenzo Nibali (Italia)
2011: Chris Froome (Regno Unito)
2012: Alberto Contador (Spagna)
2013: Chris Horner (U.S.A.)
2014: Alberto Contador (Spagna)
2015: Fabio Aru (Italia)
2016: Nairo Quintana (Colombia)
2017: Chris Froome (Regno Unito)
2018: Simon Yates (Regno Unito)
2019: Primoz Roglic (Slovenia)
Ci sono stati 10 successi del Regno Unito (7 di Froome, 1 a testa per Wiggins, Thomas e Simon Yates), 7 italiani (4 di Nibali e 1 a testa di Basso, Scarponi e Aru), 3 spagnoli (tutti di Contador), 3 colombiani (2 di Quintana, 1 di Bernal), infine 1 lussemburghese (Andy Schleck), 1 australiano (Evans), 1 U.S.A. (Horner), 1 canadese (Hesjedal), 1 olandese (Tom Dumoulin), 1 ecuadoriano (Carapaz), 1 sloveno (Roglic). Evans, Carapaz, Roglic e Hesjedal hanno colto i primi successi assoluti per i propri rispettivi Paesi, Australia, Ecuador, Slovenia e Canada. Il Regno Unito, con 10 successi e Froome mattatore, è stato il leader di maggioranza relativa del decennio, mentre la Colombia, che vantava un solo successo con Lucho Herrera alla Vuelta negli anni '80, è diventata una potenza nelle grandi gare a tappe. L'Italia ha tenuto, soprattutto grazie a Nibali. Non pervenuto il Belgio, che non vince - e nemmeno sale sul podio - dal successo di De Muynck al Giro del 1978, e la Francia, che ha ottenuto podi (con Peraud, Bardet e Pinot) ma non vittorie. La geografia del ciclismo è profondamente cambiata.
Tour de France 2020: a Poitiers trionfa Caleb Ewan
Da Chatelaillon-Plage a Poitiers, per 167, 5 km, undicesima tappa del Tour de France 2020. Frazione pianeggiante: si prevede una nuova volata a ranghi compatti.
martedì 8 settembre 2020
Cristiano Ronaldo 101 gol con il Portogallo, 744 gol in carriera
Doppietta contro la Svezia e 101 gol con la nazionale maggiore portoghese per Cristiano Ronaldo. In carriera, ha segnato 744 gol. Goleador tremendo, che ha avuto il torto di scegliere una squadra di modesta caratura internazionale come la Juventus.
TDF 2020: a Ile-de-Ré vince Sam Bennett
Decima tappa del Tour de France 2020, da Ile-D'Oléron a Ile-de-Ré: 164 km in pianura. Esito probabilissimo una volata di gruppo. Si correrà lungo l'Oceano Atlantico, con possibili agguati del vento ed annessi rischi di ventagli e frazionamenti del gruppo. Insomma, nessuno potrà rilassarsi. All'isola di Ré si arriverà, percorrendo un magnifico ponte da La Rochelle, città letteraria quanto altre mai. Il suo assedio (1627-1628) fu narrato da Dumas padre nel romanzo I tre moschettieri. Simenon, che vi abitò per un periodo, vi ambientò uno dei suoi romanzi più intensi: I fantasmi del cappellaio.
Olanda-Italia 0-1. Infortunio per Zaniolo
La nazionale di Mancini è una squadra organizzata, di buona qualità, ma senza fuoriclasse. L'unico sarebbe Zaniolo, andato incontro, a quanto pare, ad un altro gravissimo infortunio. Al ginocchio sinistro dopo quello al ginocchio destro. E tutto nello spazio di pochi mesi. Accanimento della malasorte su un grande talento di 21 anni. Dopo Zaniolo, c'è Barella, che, tanto per offrire dei riferimenti, ha la corsa di Tardelli, il temperamento e i gol di Berti, non la forza fisica del primo, non la progressione del secondo, ma più tecnica di entrambi. Insomma, è un gran giocatore. Quanto a Mancini, da me mai troppo apprezzato come tecnico - per contro, fu un grandissimo e sottovalutato calciatore - ammetto che ha saputo rivedere certe convinzioni di alcuni anni fa. A cominciare da quelle sul "centrocampo fisico". Convinzioni così categoriche che lo illusero che Kuzmanovic potesse far la differenza come Vieira. Insomma, ha capito che il gioco può comandarsi, in mezzo al campo, anche senza colossi. E che i marcantoni non sono tutti uguali: un conto, appunto, è Vieira, un altro è Kuzmanovic. La nazionale italiana, in questa fase, è tra le migliori d'Europa. Sebbene non abbia fuoriclasse davanti.
domenica 6 settembre 2020
TDF 2020: a Laruns vince Pogacar
Nona tappa del Tour de France 2020, frazione pirenaica da Pau a Laruns. Ma nemmeno oggi si arriva in salita.
La cronaca.
Tantissima Slovenia sulle strade della Grande Boucle: Pogacar vince sul traguardo di Laruns, Roglic sfila la maglia gialla ad Adam Yates, attardato di 54". Tengono bene i francesi Guillaume Martin e Romain Bardet, mentre il campione uscente Bernal mi pare in crescita di condizione. Da registrare il ritiro di Aru. Domani, primo giorno di riposo.
sabato 5 settembre 2020
TDF 2020: a Loundenvielle vince Peters
Il Tour de France 2020, nell'ottava tappa, con Adam Yates maglia gialla, si arrampica sui Pirenei. Frazione non lunga, 141 km da Cazères-sur-Garonne a Loudenvielle, con tre gran premi della montagna, uno hors categorie, il Port de Balès e due di prima categoria, l'ultimo dei quali, il mitico Col-de Peyresourde sarà scollinato a 11,5 km dal traguardo. Poi discesa e falsopiano.
venerdì 4 settembre 2020
Perché Giacinto Facchetti è stato un campione unico
Riprendo il titolo del post. Perché Giacinto Facchetti è stato un campione unico? Non solo perché il suo nome compare al terzo posto di una formazione leggendaria, dominatrice in Italia, in Europa e nel mondo a metà dei favolosi anni '60, la Grande Inter di Angelo Moratti ed Helenio Herrera, non solo perché fu il capitano della nazionale italiana campione d'Europa nel 1968 e seconda, dietro il miglior Brasile di sempre, ai mondiali del 1970. No, non solo e non tanto per questo.
Giacinto Facchetti, Inter |
TDF 2020: 7^ tappa, a Lavaur bis di Van Aert
Settima tappa del Tour de France 2020, da Millau a Lavaur, per 168 km. Frazione a lungo vallonata, ma nel finale pianeggiante. Tentativi di fuga ci saranno ma l'arrivo in volata resta probabile. Del resto, sabato e domenica il plotone dovrà arrampicarsi sui Pirenei.
giovedì 3 settembre 2020
TDF 2020: 6^ tappa, sul Mont Aigoual vince Lutsenko
Sesta tappa del Tour de France 2020. Il gruppo riparte con una nuova maglia gialla, quella di Adam Yates, gemello di Simon. Adam Yates è stato favorito dalla penalizzazione di 20" (rifornimento vietato negli ultimi 20 km) inflitta al beniamino di Francia, Julian Alaphilippe. Tutto sommato, meglio per lui, che ha non la squadra per tenere a lungo la maglia. Meglio tornare nel gruppo, senza luce dei riflettori addosso. Poi, la forma non pare la stessa dello scorso anno. Oggi si torna in quota, con l'arrivo in salita sul Mont Aigoual, vetta delle Cevenne sul Massiccio Centrale. Pronostico aperto a tutti i migliori.
La cronaca.
mercoledì 2 settembre 2020
TDF 2020: 5^ tappa, a Privas vince Van Aert. Adam Yates nuova maglia gialla, Alaphilippe penalizzato
Quinta tappa del Tour de France 2020 da Gap a Privas, 186 km ondulati, con più discesa che salita. Tappa adatta a colpi di mano, anche se, la folla di pretendenti al successo finale, ce ne sono almeno 7 o 8 tutti apparentemente in buone condizioni, potrebbe ipotecare anche quest'arrivo. Posso dirlo? Lo dico. Non ricordo un percorso così impegnativo e variegato del Tour de France.
La cronaca.
martedì 1 settembre 2020
TDF 2020: a Orcierès-Merlette vince Roglic!
Quarta tappa del Tour de France 2020 da Sisteron a Orcières-Merlette (Hautes-Alpes): arrivo in salita, prima categoria, dopo altri quattro gran premi della montagna, per 160,5 km complessivi di corsa. Impossibile, per i candidati al successo finale, nascondersi. Qualcuno, Roglic per esempio, proverà a togliere la maglia gialla ad Alaphilippe? Oggi si capirà, se non il vincitore del Tour, chi, il Tour non potrà vincerlo.
Orceres-Merlette |
lunedì 31 agosto 2020
TDF 2020. A Sisteron vince Caleb Ewan
Terza tappa del Tour de France 2020, da Nizza a Sisteron, in Alta Provenza. Frazione di 198 km, destinata ad una volata o al colpo di mano di qualche finisseur. Poi, si sa, sulle strade di Francia può sempre arrivare una fuga, fra le molte che i corridori abbozzeranno.
La cronaca: volata di gruppo domata dalla rimonta del più audace ed acrobatico velocista in corsa, Caleb Ewan. Secondo Sam Bennet, terzo il campione italiano ed europeo Giacomo Nizzolo, ancora alla ricerca del primo successo in una grande corsa a tappe.
domenica 30 agosto 2020
Nizza: trionfa Alaphilippe!
Seconda tappa del Tour de France 2020. E secondo arrivo a Nizza. Oggi, però, è da escludere il successo di ruote veloci. Ci saranno tre salite impegnative: il Col de la Colmiane, il Col de Turini, con annessa discesa impegnativa, e il Col d'Eze. Kristoff dovrà cedere la maglia gialla conquistata ieri.
La cronaca: successo in volata di uno straordinario Alaphilippe, che torna a vestire la maglia gialla. Commozione, per l'asso francese sul traguardo, dopo una tappa battagliata e sofferta in mezzo alle meraviglie dell'entroterra nizzardo. Decisivo l'attacco di Alaphilippe sull'ultima salita di giornata. Rinvengono su di lui Hirschi e Adam Yates, ma vengono regolati allo sprint.
sabato 29 agosto 2020
Cartoline del Tour de France 2020: Nizza
Nizza ospiterà partenza e arrivo delle prime due tappe e arrivo della terza tappa di questo Tour de France 2020. Già greca e romana, poi italiana, come poteva esserlo prima che l'Italia fosse unita, fu ceduta da casa Savoia alla Francia durante il laborioso, e forzoso, processo di unificazione della penisola, suscitando le ire e le proteste, sempre vibrate, del massonissimo Giuseppe Garibaldi, che a Nizza era nato e da Nizza era salpato, come mozzo, per iniziare avventure da romanzo, molto esagerate dalla storiografia ufficiale. Città di mare e porto, ma porto assai meno importante di Genova, a est, e di Tolone e Marsiglia a Ovest, Nizza è la città francese più italiana e con la più forte vocazione turistica. Durante la Belle Epoque svernare a Nizza era il privilegio della grande aristocrazia inglese e russa, sì, anche russa, tanto che molti russi, dopo la rivoluzione d'ottobre, vi si trasferirono in pianta stabile. Negli anni '20, quando la villeggiatura estiva non era ancora un imperativo sociale, Nizza e tutta la Costa Azzurra cominciarono ad ospitare i fanatici dei bagni di sole, pochi, ricchissimi e sfaccendati, così ben descritti da Fitzgerald nel suo declinante romanzo Tenera è la notte.
Promenade des Anglais |
A Nizza vince Kristoff, sua la prima maglia gialla del Tour de France 2020
Ci siamo. Parte oggi il Tour de France 2020, con la prima tappa di 156 km, da Nizza a Nizza. Solo due salite di terza categoria, prevedibile arrivo in volata.
mercoledì 26 agosto 2020
Nizzolo campione europeo!
Bisogna riconoscere che agli Europei di ciclismo, meno ai mondiali, la nazionale di Cassani sbaglia pochissimo. Dopo Trentin e Viviani, un altro oro per gli azzurri: lo vince Giacomo Nizzolo, da qualche giorno anche campione italiano. Grande momento di forma per lui, confermato dai nomi dei battuti a Plouay: Demare, favorito della vigilia, Ackermann e Van der Poel.
domenica 23 agosto 2020
Karsten Warholm corre i 400 hs in 46"87!
A nove centesimi dal prodigioso tempo fatto segnare da Kevin Young alle Olimpiadi di Barcellona del 1992. Il norvegese Karsten Warholm ha corso i quattrocento a ostacoli in 46"87, avvicinandosi moltissimo a quel 46"78 di Young che fu, e per ora resta, record del mondo. Warholm, 24 anni e mezzo, ha bei tempi anche sul giro di pista senza ostacoli ed è un discreto multiplista.
venerdì 21 agosto 2020
Siviglia-Inter: 3-2. La sconfitta di Conte e Lukaku
Bruciante sconfitta a Colonia, nella finale di Europa League per l'Inter, battuta 3-2 da un Siviglia coriaceo ma non irresistibile. Che è sembrato, nel gioco aereo, la Germania dei mondiali del 2002, con Banega nei panni di Schneider e De Jong in quelli di Klose. Cross e punizioni dalla trequarti della sinistra nerazzurra sono stati sempre intercettati dagli spagnoli. Cattiva preparazione prima della gara e nessun correttivo in corso d'opera. La storia del calcio non mente. Conte non è allenatore da Coppe Europee - legge male e tardi la gara, ottiene poco o niente dai cambi, è troppo conservativo - e Lukaku sbaglia le partite davvero importanti. La sua carriera nel Belgio è eloquente. Dopo il rigore procurato e trasformato, sbaglia il gol del 3-2 per l'Inter e segna, con la più goffa delle autoreti, il 3-2 per il Siviglia. Che decide la partita, con Eriksen entrato solo a giochi fatti. Vincere o non vincere non è la stessa cosa. La "quasi vittoria" è locuzione bizantina che nel calcio fa soltanto sorridere. Gli altri. Conte non ha vinto. Ha perso. Mourinho, cui era stato arditamente accostato, ha giocato 2 finali di Champions e 2 di Europa League. Le ha vinte tutte e quattro!