Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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Visualizzazione post con etichetta caduta. Mostra tutti i post
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giovedì 11 luglio 2024
giovedì 4 aprile 2024
Giro dei Paesi Baschi: brutta caduta per Vingegaard
Quarta tappa del Giro dei Paesi Baschi 2024: terribile caduta in discesa per Vingegaard. Coinvolti anche Roglic ed Evenepoel. Immagini forti, ma trapela che Vingegaard, portato in ospedale, sia vigile e cosciente.
lunedì 26 luglio 2021
Tokyo 2021: Pidcock oro nella mountain bike
Predestinato quasi quanto Evenepoel, Thomas Pidcock, ventiduenne inglese di Leeds è più eclettico, anche se meno talentuoso su strada del belga. Oggi ha vinto l'oro alle Olimpiadi di Tokyo nella mountain bike, complice anche la caduta del grande favorito Mathieu Van der Poel.
lunedì 12 marzo 2018
Tirreno-Adriatico 2018: a Fano bis di Kittel, Sagan secondo
Saper guidare la bicicletta conta. E non è detto che sappiano farlo, come si dovrebbe, intendo dire, tutti i ciclisti professionisti. Sagan sa farlo, forse meglio di tutti. Per questa ragione è rimasto in piedi oggi, nella sesta frazione della Tirreno-Adriatico 2018, arrivata a Fano. Dove, nonostante la caduta costata cara a Gaviria, che darà forfait alla Milano-Sanremo, Sagan è rimasto in piedi. Mancavano 8 km al traguardo. Il tre volte campione del mondo ha risalito il gruppo e fatto la volata, terminando al secondo posto, dietro l'imprendibile Marcel Kittel, al secondo successo parziale in quest'edizione della corsa dei due mari. Domani la cronometro conclusiva.
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sabato 1 luglio 2017
Tour de France 2017: Geraint Thomas prima maglia gialla. Valverde cade e si ritira
Geraint Thomas, a sorpresa, vince la cronometro inaugurale del Tour de France 2017 e veste la prima maglia gialla. Bella prova di Froome, Trentin ottimo quinto e primo degli italiani. Brutta caduta per Valverde, costretto al ritiro.
sabato 6 agosto 2016
Oro Van Avermaet, Nibali cade
Sfortunato. Guida il mezzo meglio della Gran parte dei corridori contemporanei, ma oggi, sul tracciato olimpico di Rio de Janeiro, Nibali non ha potuto o saputo evitare la rovinosa caduta, che gli ha impedito di lottare per una medaglia. Alla rincorsa della quale aveva sacrificato parecchio, persino l'orgoglio di campione, accettando di correre il Tour da gregario di Aru, oggi sesto. L'oro è andato al belga Van Avermaet, argento a Fuglsang, bronzo a Majka. Ai piedi del podio, il giovane campione francese Alaphilippe, che difetta ancora di concretezza.
domenica 23 agosto 2015
Nibali espulso dalla Vuelta: caduto riparte e viene sorpreso al traino dell'ammiraglia
A cadere si cade, nel ciclismo. Eppure cadere è qualche volta anche il segno di una condizione approssimativa oltre che di sfortuna. Ma, il punto nemmeno è questo. Nibali, nella prima vera tappa di questa Vuelta 2015, cade, si rialza, insegue, forse presente che, davanti tutti i migliori, la corsa sta per scappargli via ancor prima di cominciare, teso anche dalla concorrenza interna all'Astana di Aru e di Landa. E che fa? Si attacca all'ammiraglia. Lo vedono, perché nel ciclismo moderno ti vedono. Finisce la corsa, attardato di circa un minuto rispetto ai rivali per la vittoria finale e poi, come da regolamento, lo squalificano. Una brutta uscita di scena la sua. Figlia dell'ansia e della paura di non farcela. Altra spiegazione non c'è.
giovedì 9 luglio 2015
Tour de France 2015: a Le Havre vince Stybar, Sagan eterno secondo
Sesta tappa del Tour de France 2015, da Abbeville a Le Havre, in Normandia. Una lunga fuga poi ripresa, la solita caduta, che coinvolge questa volta la maglia gialla Tony Martin e Nibali, senza conseguenze di classifica perché nei 3 km dall'arrivo, e poco altro. Alla fine, vince Stybar e secondo, manco a dirlo, Sagan.
lunedì 11 maggio 2015
Terribile caduta per Pozzovivo, a Sestri Levante trionfa Matthews in maglia rosa
Tappa breve, nervosa, vallonata. E poi la notizia che non ti aspetti. La terribile caduta di Pozzovivo, uno che avrebbe potuto lottare almeno per il podio in questo Giro d'Italia dal percorso durissimo. Se non altro, dopo lo spavento iniziale, le ultime notizie confortano circa le condizioni dello sfortunato scalatore italiano. Brutta botta, ma è cosciente. Tornando alla cronaca della corsa, finita per forza in secondo piano, non sono mancati i tentativi di fuga, ma 136 km erano troppo pochi per consentire l'arrivo di qualche fuggitivo. Arriva il gruppo, dimagrito dalle salite di giornata, senza i migliori velocisti, e la volata va alla maglia rosa, l'australiano Matthews che consolida ed illustra il suo primato in classifica. Domani, quarta tappa, ancora media montagna. Mi aspetto un sussulto da Gilbert, oggi terzo al traguardo, dietro Matthews e Felline.
martedì 15 luglio 2014
Dieci ragioni per cui Nibali ha già vinto il Tour
Dopo l'assolo in salita di ieri, è difficile immaginare come Nibali possa perdere il Tour de France 2014. Ecco dieci ragioni per cui Nibali, se Dio vuole, ha già vinto il Tour.
- Ha preparato il Tour con metodo: negli ultimi 25 anni, il Tour si è vinto solo con un avvicinamento mirato, generalmente evitando di correre prima il Giro.
- Ha visto cadere e ritirarsi i rivali più insidiosi e titolati, prima Froome, poi, ieri, Contador.
- Quelli rimasti, da Valverde a Rui Costa, si accontenterebbero dei gradini inferiori del podio.
- Nibali ha un "motore" da corse a tappe, tanto che ha già vinto la Vuelta ed il Giro e vanta un terzo posto al Tour: insomma, ha compiuto tutto il cursus honorum. Gli manca soltanto il "consolato" del Tour de France
- Nibali ha una squadra di primissimo ordine, sicché sarà difficile che resti vittima di imboscate.
- In salita, al momento, è il più forte.
- E' migliorato anche nelle prove contro il tempo.
- Guida benissimo il mezzo, circostanza ingiustamente trascurata negli ultimi anni, al momento di valutare la forza di un corridore. Non è un caso che sia rimasto indenne dalle tante cadute di questi primi dieci giorni di corsa.
- Ha conquistato anche i francesi, che apprezzano il suo stile riservato.
- Ha trovato il coraggio di attaccare anche quando, come ieri, altri avrebbero corso in difesa: è il segno di una piena fiducia nel suo talento e nella sua condizione di forma.
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giovedì 9 maggio 2013
Giro d'Italia 2013: a Margherita di Savoia vince Cavendish, Viviani secondo, Goss terzo
Giro d'Italia 2013, sesta tappa, in terra di Puglia, da Mola di Bari a Margherita di Savoia. Percorso congeniale alle ruote veloci e Cavendish favorito d'obbligo. A circa 32 km dal traguardo, una caduta frantuma il gruppo e parecchi corridori, tra i quali Wiggins, restano attardati. Il gruppo, più avanti si ricompatta e Wiggins, ai -3 dal traguardo se ne va anche in testa a tirare: un motore straordinario il suo. Volata lunghissima, Cavendish esce ai 250 metri dallo striscione d'arrivo e vince con margine. Bis per lui in questo Giro. Battuti Viviani, secondo, e Goss, terzo. In totale, invece, sono 10 le vittorie di Cavendish al Giro d'Italia, 98 tra i professionisti.
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mercoledì 8 maggio 2013
Giro d'Italia 2013: a Matera vince il tedesco Degenkolb. Caduta all'ultimo km, classifica generale invariata
Giro d'Italia 2013, quinta tappa, da Cosenza a Matera. Frazione che pare destinata alle ruote veloci, sebbene l'arrivo sia insidioso tanto da poter premiare anche un finisseur. Uno come Filippo Pozzato, ad esempio, reduce da una campagna del nord meno esaltante di quanto sperasse. Ma, le squadre dei velocisti neutralizzano ogni fuga e controllano la gara in vista dello sprint finale. Caduta clamorosa all'ultimo km, parecchi velocisti coinvolti. Vince alla fine il tedesco Degenkolb, poco conosciuto in Italia, ma con un curriculum di primissimo ordine. Lo scorso anno, Degenkolb ha vinto 5 tappe alla Vuelta. Classifica generale invariata.
venerdì 29 giugno 2012
Wimbledon 2012: la caduta di Nadal, sconfitto al secondo turno da tale Rosol
Incredibile, ma vero. Nadal ha perduto al secondo turno di Wimbledon dal ceko Rosol, soltanto numero 100 nella classifica Atp, debuttante quest'anno sull'erba londinese. Questa sconfitta, per l'asso maiorchino, è ancora più sorprendente di quella sofferta al Roland Garros del 2009 agli ottavi di finale. Perchè all'epoca Nadal perse da Soderling, poi finalista sconfitto da Federer. Rosol, invece, è un carneade del tennis. E dire che Nadal, superato in cinque set, non aveva particolari problemi fisici e, notoriamente, non si arrende neppure sotto tortura. Questo di Nadal è declino, non so se atletico o psicologico, ma di declino incipiente si tratta.
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