Dopo la Coppa Bernocchi, Nibali sia aggiudica anche la Tre Valli Varesine edizione 2015. Il lotto dei partecipanti, come accade da qualche anno a questa parte, non era di primissimo ordine. Ad ogni modo, è pur sempre una classica del calendario italiano, che va ad impreziosire il palmares del campione siciliano, in una stagione in cui ha raccolto poco nelle corse a lui più congeniali, quelle a tappe. Quarto al Tour, dove mai però è stato in lotta per la vittoria, e squalificato alla Vuelta, peraltro conquistata dal compagno di squadra Aru.
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mercoledì 30 settembre 2015
sabato 22 agosto 2015
Parte la Vuelta 2015: Froome, Quintana, Valverde e Nibali tra i favoriti
I primi quattro del Tour de France sono tutti al via: nell'ordine, Froome, Quintana, Valverde e Nibali. L'Astana addirittura schiera anche altri due potenziali pretendenti al successo finale, Aru e Landa, che hanno infiammato il Giro d'Italia. Non sarà facile, però, stabilire gerarchie e ruoli in corsa. In astratto, il capitano dovrebbe essere Nibali, la strada, però, ricca al solito di terribili salite, potrebbe incaricarsi di mutare lo spartito. Qualche chance di vittoria, non solo di tappa, anche per Joaquim Rodriguez.
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lunedì 27 luglio 2015
Le pagelle del Tour de France 2015
Corsa bella, sebbene non bellissima, percorso inedito, almeno nei primi dieci giorni, ha vinto il favorito della vigilia, Froome, che pedala agilissimo e con nessuna eleganza, ma, fino a prova del contrario, ha vinto con merito il Tour de France 2015. Anche perché gli avversari, dopo la sua vittoria nella prima tappa pirenaica, hanno dato per perso il Tour. Quintana si è ricordato di attaccarlo a fondo soltanto sull'Alpe d'Huez. Tardi. Ecco le pagelle di quest'edizione della Grand Boucle.
Froome: 8. Ha vinto per mille ragioni, dalla squadra più forte, ch'era senz'altro la sua, all'impresa a La Pierre Saint Martin, che ha sgomentato e sfiduciato i rivali. Ma, soprattutto, perché ha lottato con coraggio nei primi giorni di corsa, contro il vento e sul pavé, ed invece di perdere terreno, come tutti si sarebbero aspettati, ne ha guadagnato. Secondo Tour de France per Froome, uno dei corridori meno amati dai francesi.
Greipel: 7,5. Assente Kittel e calante Cavendish, il possente velocista tedesco ha trionfato in quattro tappe, in una corsa avara di arrivi per ruote veloci, con il suggello del trionfo sugli Champs Elysees: 128 vittorie da professionista, secondo soltanto a Cavendish tra i corridori in attività, sta cogliendo dopo i 30 anni le vittorie più prestigiose di una grande carriera.
Quintana: 7. Tatticamente poco avveduto, nelle tappe alpine ha corso troppo in attesa. Tardivo sebbene spettacolare il suo attacco sull'Alpe d'Huez. Dubito che riuscirà mai a vincere il Tour.
Valverde: 7. Nessuno mi toglie dalla testa che avrebbe potuto vincere questo Tour. Nelle prime tappe, se non avesse scortato Quintana, avrebbe potuto vestire la maglia gialla e non sarebbe stato facile sfilargliela. Il terzo gradino del podio è stato più che meritato.
Nibali: 7. Confermarsi è sempre difficile. Ma, Nibali, a dispetto del quarto posto, resta uno dei migliori corridori da corse a tappe. Non solo della sua generazione. Al Tour è stato primo, terzo, quarto, settimo, per citare i posizionamenti tra i primi dieci della generale. E risultati analoghi vanta a Giro e Vuelta. Bella vittoria di tappa a compensare qualche indecisione nei primi giorni di corsa.
Pinot: 6,5. E' il corridore che mi fa più simpatia. Grande scalatore ha sbagliato tutto il possibile nei primi giorni di corsa e se i disegnatori volevano favorirlo con il percorso, beh, è certo che non ci sono riusciti. Non ha mollato, è andato sovente all'attacco e finalmente ha trionfato sull'Alpe d'Huez. Un Tour, a dispetto del sedicesimo posto di quest'anno, prima o poi, lo vincerà.
Sagan: 6. Perché a piazzarsi si è piazzato, e la maglia verde l'ha vinta. Ma, uno come lui, che nel 2012 pensavo destinato ad una carriera ricca di vittorie, sta tagliando poche volte il traguardo per primo. Non ha vinto una grande classica ed in questo Tour si è capito perché. Sbaglia i tempi.
Greipel: 7,5. Assente Kittel e calante Cavendish, il possente velocista tedesco ha trionfato in quattro tappe, in una corsa avara di arrivi per ruote veloci, con il suggello del trionfo sugli Champs Elysees: 128 vittorie da professionista, secondo soltanto a Cavendish tra i corridori in attività, sta cogliendo dopo i 30 anni le vittorie più prestigiose di una grande carriera.
Quintana: 7. Tatticamente poco avveduto, nelle tappe alpine ha corso troppo in attesa. Tardivo sebbene spettacolare il suo attacco sull'Alpe d'Huez. Dubito che riuscirà mai a vincere il Tour.
Valverde: 7. Nessuno mi toglie dalla testa che avrebbe potuto vincere questo Tour. Nelle prime tappe, se non avesse scortato Quintana, avrebbe potuto vestire la maglia gialla e non sarebbe stato facile sfilargliela. Il terzo gradino del podio è stato più che meritato.
Nibali: 7. Confermarsi è sempre difficile. Ma, Nibali, a dispetto del quarto posto, resta uno dei migliori corridori da corse a tappe. Non solo della sua generazione. Al Tour è stato primo, terzo, quarto, settimo, per citare i posizionamenti tra i primi dieci della generale. E risultati analoghi vanta a Giro e Vuelta. Bella vittoria di tappa a compensare qualche indecisione nei primi giorni di corsa.
Pinot: 6,5. E' il corridore che mi fa più simpatia. Grande scalatore ha sbagliato tutto il possibile nei primi giorni di corsa e se i disegnatori volevano favorirlo con il percorso, beh, è certo che non ci sono riusciti. Non ha mollato, è andato sovente all'attacco e finalmente ha trionfato sull'Alpe d'Huez. Un Tour, a dispetto del sedicesimo posto di quest'anno, prima o poi, lo vincerà.
Sagan: 6. Perché a piazzarsi si è piazzato, e la maglia verde l'ha vinta. Ma, uno come lui, che nel 2012 pensavo destinato ad una carriera ricca di vittorie, sta tagliando poche volte il traguardo per primo. Non ha vinto una grande classica ed in questo Tour si è capito perché. Sbaglia i tempi.
sabato 25 luglio 2015
Impresa di Pinot sull'Alpe d'Huez: Froome vince il Tour de France 2015
Thibaut Pinot trionfa sull'Alpe d'Huez: lo considero da anni un fuoriclasse che prima o poi vincerà il Tour de France. Nibali cede dopo l'assolo di ieri: sfuma il podio perché Valverde oggi è brillante. Quintana prova a ribaltare il Tour con un attacco che segna le gambe di Froome, che difende con i denti il suo vantaggio di 2'38". Froome tiene a fatica la ruota di Richie Porte. Valverde lo marca. Quintana avrebbe dovuto osare di più, è partito tardi. Vince Thibaut Pinot, Quintana secondo. Froome cede più di un minuto, ma salva la maglia gialla. Si tratta del secondo successo al Tour per Froome dopo quello del 2013, anche allora davanti a Quintana. Completa il podio Valverde. Nibali quarto, Contador quinto.
venerdì 24 luglio 2015
Impresa di Nibali a La Toussuire - Les Sybelles
Attacco insistito, quasi scriteriato per i canoni del ciclismo moderno, quello che ha permesso a Nibali di trionfare sul traguardo alpino di La Toussuire - Les Sybelles, riscrivendo la classifica generale, ora il campione siciliano è quarto ed il terzo posto occupato da Valverde è alla sua portata, e provocando qualche scricchiolio nelle certezze della maglia gialla. Froome ha accusato Nibali di essere scattato mentre a lui era capitato un incidente meccanico. Nibali ha replicato di non essersene accorto. Poco conta. Resta il fatto che negli ultimi 5 km, Quintana ha poi staccato Froome, dandogli una trentina di secondi e trasformando la tappa di domani con l'arrivo leggendario sull'Alpe d'Huez in quella che potrebbe far saltare il banco. Il miglior Quintana potrebbe anche strappare la maglia gialla ad un Froome che pare assai meno brillante di quello portentoso ammirato sui Pirenei. Nibali, dal canto suo, dopo un inizio sconfortante, ha saputo riprendersi, ha colto il quinto successo di tappa al Tour e scritto una delle pagine più belle del ciclismo italiano degli ultimi dieci anni.
mercoledì 22 luglio 2015
Tour de France 2015: a Pra Loup trionfa Geschke. Si ritira Van Garderen, perde un paio di minuti Contador, risale la classifica Nibali
Sconvolge la corsa questa prima tappa alpina del Tour de France 2015, da Digne les Bains a Pra Loup. Lunga fuga da lontano, animata, fra gli altri, da Thibaut Pinot, uscito anzitempo dalle prime posizioni della classifica generale, sul quale erano appuntate le grandi speranze francesi della vigilia. La notizia di giornata è il ritiro del terzo in classifica Van Garderen, pare influenzato. Nibali è vivace e scatta anche in salita. Chi fatica e cede è Contador, complice una caduta. Il gruppo maglia gialla è formato, oltre che da Froome, da Valverde, Quintana e Nibali. Tra i fuggitivi si avvantaggia e vince Geschke, secondo Talansky, terzo, Rigoberto Uran, quarto Thiabaut Pinot. Bagarre tra i grandi nel finale, Froome e Quintana arrivano assieme, Nibali cede anche nei confronti di Valverde, ma il suo bilancio di giornata ha un saldo largamente attivo. Ora, è settimo. Tra i primi cinque ci finirà, ma c'è ancora la possibilità del podio.
lunedì 20 luglio 2015
Tour de France 2015: a Gap vince Plaza, secondo Sagan
Lunga fuga e vittoria dello spagnolo Plaza, che vince per distacco su Sagan, che mi sono stancato di indicare secondo, ma secondo è arrivato pure questa volta. Se non altro la maglia verde della classifica a punti è sempre più saldamente sulle sue spalle. Nibali è evaso dal gruppo maglia gialla in discesa: azione più dimostrativa che altro la sua, atteso che frutta appena 28". Per il resto, la maglia gialla Froome sta bene, ma stanno bene anche Quintana e Valverde, le vere insidie per il successo finale del britannico. Sulle Alpi, spazio per attaccare ci sarà. Il giorno di riposo, che erroneamente nel post di ieri avevo indicato per oggi, ci sarà domani.
domenica 19 luglio 2015
Tour de France 2015: tris di Greipel a Valence
E', dopo Cavendish, il più decorato tra i velocisti in attività, Greipel, al terzo successo di tappa in questo Tour de France 2015. Messi in fila, sul traguardo di Valence, Degenkolb, Kristoff e la maglia verde Sagan.
venerdì 17 luglio 2015
Tour de France 2015: a Rodez trionfa Van Avermaet, ancora secondo Sagan
Tour de France 2015, tredicesima tappa, da Muret a Rodez. Lunga fuga animata da sei corridori, tra i quali il più attivo è De Gendt. Ma, il gruppo dietro non molla, dacché il successo di giornata fa gola a molti, specialmente agli scontenti di questa prima parte di Tour. Davanti restano in tre e vengono ripresi a 350 metri dall'arrivo, posto su un autentico muro. Scatto violento ed insistito di Van Avarmaet, che resiste al ritorno di Sagan, ancora una volta secondo. Da segnalare la brutta caduta di Peraud, in questo Tour che poco sorride ai francesi.
giovedì 16 luglio 2015
A Plateau de Beille trionfa Joaquim Rodriguez. Scatti a ripetizione per Nibali, Valverde e Quintana. Ma, Froome pare imbattibile
Nubifragio sull'arrivo di Plateau de Beille, traguardo dell'ultima tappa pirenaica di questo Tour de France 2015. Lunga fuga di Kwiatkowski e di Vanmarcke. Il polacco, campione del mondo 2014 a Ponferrada, resta solo e lungo l'ascesa finale comincia il suo calvario. Le pendenze sono più impegnative di quelle di ieri e così scatta Joaquim Rodriguez, insieme a Fuglsang e Bardet. Rodriguez ha un altro passo, riprende Kwiatkowski e lo stacca, involandosi verso un grande successo, per quanto aiutato dal ritardo in classifica generale. A circa 6 km dal traguardo, esplode letteralmente il gruppo della maglia gialla. Scatta Contador che poi ci ripensa. Quindi, è la volta di Nibali, presto seguito da Valverde. Poi, è la volta di Quintana, mentre Froome non risponde, sicuro dei suoi mezzi. Finale spettacolare. Valverde e Quintana cercano di fiaccare la resistenza del britannico. Ma ci vuole ben altro, se ha tenuto anche Geraint Thomas. Dopo un lungo anonimato, si rivede nelle posizioni di testa anche Thibaut Pinot. Vince Joaquim Rodríguez, alla fine, secondo Fuglsang, terzo Bardet.
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lunedì 13 luglio 2015
Tour de France 2015: domani si riparte sui Pirenei. Francesi all'attacco?
Giorno di riposo a Pau, domani, 14 luglio festa nazionale in Francia, si riparte sui Pirenei. Oltralpe tutti aspettano i francesi alla riscossa, considerato che finora hanno portato a casa soltanto una tappa con Vuillermoz. La decima tappa si snoderà da Tarbes a La Pierre Saint Martin, per 167 km, con tre gran premi della montagna di quarta categoria e l'ultimo, sul Col de Soudet, classificato come hors categorie. Prevedo all'attacco sia Peraud e Bardet, che, sempre che stia bene, Thibaut Pinot, sulle cui caratteristiche era stato disegnato questo Tour, precipitato invece ad otto minuti di ritardo dalla maglia gialla dopo i primi nove giorni di corsa. A proposito di francesi, sono curioso di capire cosa combinerà il promettente Barguil. Froome sta benissimo e non escludo che possa voler dare il colpo di grazia, anche psicologico, ai rivali, facendo suo il primo grande arrivo in salita. C'è l'incognita Van Garderen, che segue di pochissimo il britannico in classifica generale ed è chiamato alla prova di maturità. Quintana sta sempre meglio e dovrebbe essere il vero antagonista di Froome. Contador, per ora, è un enigma. Le fatiche del Giro, e dell'età, sembrano pesare, ma conteranno anche la sua classe e la sua lunga esperienza di corsa. Infine, Nibali. Domani, dopo le incertezze e la sfortuna di questa prima parte di Tour, si capirà definitivamente come sta. Io penso che si staccherà e perderà vari minuti. Per quanto mi auguri il contrario.
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domenica 12 luglio 2015
Dopo la cronometro a squadre Nibali cede un'altra trentina di secondi a Froome
Froome ha le mani sul Tour. Prima dei Pirenei, ha grandi vantaggi sui rivali, tanto che il più vicino è Contador a poco più di un minuto. Van Garderen, aiutato dalla grande cronometro a squadre della BMC è secondo a 12'', è vero, ma il Tour non lo può vincere. Nibali, che avrebbe dovuto sfruttare il percorso variegato di questi primi nove giorni di corsa è in ritardo di circa due minuti e mezzo. E dei pretedenti alla vittoria finale è quello che ha sofferto di più appena la strada ha cominciato a salire. Domani giorno di riposo.
sabato 11 luglio 2015
Tour de France 2015: vince Vuillermoz sul Mur de Bretagne
Ottava tappa del Tour de France 2015, da Rennes a Mur de Bretagne. Arrivo in salita, con pendenze elevate al punto che i pretendenti al successo finale non si possono nascondere. Anche perché l'ascesa del Mur de Bretagne che dà nome al comune omonimo va ripetuta due volte. Sul Mur de Bretagne, intorno all'ultimo km, Froome fa l'andatura e Nibali si stacca: il Tour è ancora lungo ma Nibali non lo vincerà. La tappa va al francese Vuillermoz. Avrebbe vinto Valverde, se avesse corso in proprio invece di scortare Quintana.
Cavendish 26 vittorie di tappa al Tour de France, terzo assoluto dopo Merckx, 34, e Hinault, 28
Non più dominante come un tempo, ma ancora capace di volate formidabili, Mark Cavendish ha conquistato, a Fougeres, la settima tappa del Tour de France 2015, la n. 26 in carriera. Nella graduatoria di sempre è terzo assoluto dietro Merckx, 34 vittorie di tappa, e Hinault, 28. Considero Cavendish il miglior velocista degli ultimi dieci anni e terzo nella storia, dopo Van Steerbergen e Cipollini. Per Cavendish, si è trattato anche della vittoria n. 134 da professionista. Tornando alla cronaca, Cavendish ha preceduto allo sprint Greipel e Sagan, di nuovo piazzato.
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giovedì 9 luglio 2015
Tour de France 2015: a Le Havre vince Stybar, Sagan eterno secondo
Sesta tappa del Tour de France 2015, da Abbeville a Le Havre, in Normandia. Una lunga fuga poi ripresa, la solita caduta, che coinvolge questa volta la maglia gialla Tony Martin e Nibali, senza conseguenze di classifica perché nei 3 km dall'arrivo, e poco altro. Alla fine, vince Stybar e secondo, manco a dirlo, Sagan.
mercoledì 8 luglio 2015
Tour de France 2015: ad Amiens bis di Greipel, alla vittoria n. 126 da professionista, secondo Sagan, terzo Cavendish
Tempaccio nella quinta tappa del Tour de France 2015, da Arras ad Amiens. Pioggia e forte vento, ma nessuno scossone in classifica generale. In volata, c'è stato il bis del tedesco Greipel, che ha preceduto Sagan, ormai collezionista di piazzamenti, come Poulidor al Tour o Valverde al campionato del mondo. Terzo Cavendish, finora deludente. Domani classica tappa da Tour, di quelle che in gergo si chiamano "mangia e bevi", con continui saliscendi. Con coraggio e fantasia, ci sarebbe spazio per attaccare a fondo.
martedì 7 luglio 2015
Tour de France 2015: trionfa Tony Martin a Cambrai e conquista la maglia gialla
Quarta tappa del Tour de France 2015, da Seraing a Cambrai, dal Belgio, Vallonia, si rientra in Francia, Regione del Nord - Passo di Calais. Sette tratti di pavé, per saggiare le doti di guida dei corridori. Non è la Parigi - Roubaix, ma un poco ci assomiglia. Il sole aiuta i corridori. Detto questo, molto rumore per nulla, si stacca dei grandi solo Thibaut Pinot. Froome tiene eccome, anzi dopo l'ultimo tratto di pavé, addirittura attacca. L'attacco è dimostrativo, d'accordo, ma il messaggio alla concorrenza giunge forte e chiaro. Poi, finisce che perde la maglia, perché scatta Tony Martin ed arriva da solo. Il tedesco in maglia gialla, ma Froome sembra aver messo le mani sul Tour.
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lunedì 6 luglio 2015
Tour de France 2015: trionfa Joaquim Rodriguez sul muro d'Huy, secondo un grande Froome, nuova maglia gialla. In difficoltà Contador, si difende Nibali
Un'altra rovinosa caduta, ad una cinquantina di km dall'arrivo, altera l'andamento della terza tappa del Tour de France 2015, destinata a concludersi sul leggendario muro d'Huy, traguardo tradizionale della Freccia Vallone. Tra i caduti anche la maglia gialla Fabian Cancellara, che resta in corsa grazie all'orgoglio, ma perde terreno e sigillo del primato ben prima di Huy. Sulla penultima cote, perde contatto anche Thibaut Pinot, che non riesce a recuperare in discesa. Ai piedi del muro d'Huy, arriva una quarantina di corridori. Valverde corre nascosto, lontano dalle prime posizioni del gruppo di testa: il segno che non è al meglio. Si sfila Joaquim Rodríguez, per scattare, tipica manovra alla Delgado. E fa il vuoto. Dietro di lui, Froome. Naufraga ad un minuto Thibaut Pinot. Froome, con un solo secondo di vantaggio su Tony Martin, è la nuova maglia gialla. Terzo Van Garderen.
Nibali sorpreso da vento e malasorte, perde oltre un minuto da Froome e Contador. A Zelande vince Greipel, Cancellara in maglia gialla
Agguato del vento e della pioggia, ma anche della sorte, quella che lo scorso anno aveva appiedato Froome e Contador, quest'anno, ieri, ha inferto un duro colpo alle ambizioni di vittoria di Vincenzo Nibali. Che, quando mancano poco più di 40 km al traguardo, quasi cade, resta solo, e qui le colpe della squadra sono immense, poi più avanti fora, ma, quel che nessuno ha scritto, dimostra anche i suoi limiti sul passo. Perché Nibali guida sì assai bene la bicicletta, il che si dimostra in certe discese ardite che solo lui sa interpretare all'attacco, il che si dimostra persino sul pavè, dove uno rigido come Froome, fatica a stare in piedi, epperò il suo non è il motore del grande passista. Ieri aveva perso soltanto 20" inizialmente, e va bene che c'era un vento pazzesco laterale, dacché di fatto si correva in mezzo al mare. Ma, insomma, c'èra il Tour in palio, che non è perduto ma compromesso sì, e margine per rientrare c'era eccome. Non per un corridore come Nibali, tuttavia. Che in sella è un acrobata, ma le grandi velocità non sa farle. Detto questo, è incredibile che Froome, così ingessato e scoordinato, sia arrivato davanti, persino sprintando. Alla fine, complice la volata anticipata di Cavendish, ha vinto Greipel, al successo n. 125 da professionista. Secondo Sagan, novello Poulidor, sconfitto di un niente, terzo il grandissimo Cancellara, che indossa anche la maglia gialla, dopo la delusione del prologo. Oggi, il muro d'Huy.
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sabato 4 luglio 2015
Tour de France 2015: la cronometro di Utrecht va all'australiano Dennis. Crollano Contador e Quintana, male Froome, si difende Nibali
Pensavo a Tony Martin oppure a Cancellara e spunta l'australiano Dennis, che viene dalla pista e ha detenuto il record dell'ora, che corre la cronometro introduttiva di questo Tour de France 2015, 13,8 km sulle strade olandesi di Utrecht, in meno di 15 minuti. Buona prova di Tom Dumoulin. Thibaut Pinot, che contro il tempo ha sempre stentato, fa meglio di tanti altri e si candida ad un grande Tour. Fatica Quintana, ma, la notizia è che sui tempi, lenti, di Quintana arriva anche Contador, che cede 58" secondi a Dennis. Froome fa meglio di otto secondi rispetto allo spagnolo. Tra i principali indiziati della vittoria finale, il migliore è il campione uscente Nibali, che dà sette secondi a Froome, 15" secondi a Contador e 18" secondi a Quintana. Domani, arrivo per velocisti.
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