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Visualizzazione post con etichetta Verona. Mostra tutti i post
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sabato 9 novembre 2019

Inter-Verona: 2-1. Verre, Vecino, Barella

Una brutta Inter va sotto dopo venti minuti: segna Verre per il Verona su rigore, provocato da una goffa uscita del sopravvalutato Handanovic. L'Inter si butta all'attacco. Sfiora il gol con un diagonale mancino di Lukaku. Brozovic scheggia la traversa. Secondo tempo di sofferenza. È Barella con meraviglioso gol a giro a regalare la vittoria all'Inter. Il 3-5-2 continua a convincermi poco. E troppa distanza tra i reparti. Una certa stanchezza generale ha svolto un ruolo non trascurabile. Fatto sta che il Verona ha spesso azionato contropiede pericolosi. I tre punti sono stati provvidenziali prima della pausa per le nazionali.

domenica 2 giugno 2019

Carapaz ha vinto il Giro. A Chad Haga la crono di Verona

Tutto secondo pronostico, eccetto il successo di tappa dello statunitense Chad Haga. Per il resto, la breve cronometro di Verona ha sancito il successo di Carapaz al Giro d'Italia 2019; il secondo posto di Nibali, al sesto podio della carriera nella corsa rosa, l'undicesimo nelle grandi gare a tappe, proprio come Froome*; il terzo posto di Roglic, che ha scavalcato Landa, quarto.

*Ecco la classifica aggiornata dei podi nelle tre grandi corse a tappe: Tour, Giro e Vuelta. Guida Anquetil, Nibali è sesto.

venerdì 5 aprile 2019

Dirceu: un sinistro che cantava. La rivalità con Zico nel 1978

Arrivò in Italia, al Verona, nel 1982, che aveva già 30 anni e la migliore carriera alle spalle. Un brevilineo dalle cosce possenti, la corsa facile, aveva vinto molto nel mezzofondo da ragazzo, ed un sinistro fatato. Dal quale partivano tiri di rara potenza e più rara precisione. In serie A, a Verona, a Napoli, ad Ascoli, a Como, ad Avellino, si vide sempre con la maglia numero 10 sulle spalle, ma, Dirceu era una mezzala classica, che in Brasile aveva spesso giocato sulla fascia. Lì, lo voleva Tele Santana, allenatore della mitica compagine verdeoro, che riuscì a perdere contro l'Italia di Bearzot nel 1982, in una partita divenuta proverbiale. Dirceu, che aveva già giocato i mondiali tedeschi del 1974 e quelli argentini del 1978, costringendo, udite, udite, il galinho Zico alla panchina, in Spagna vide il campo solo per mezzora. Difficile ritagliarsi uno spazio in quel centrocampo stellare, guidato da Falcao, illuminato da Socrates, puntellato da Cerezo, innervato dalla corsa elegante di Junior e dalla potenza di Eder e sublimato dal grande rivale Zico, che contendeva a Maradona il titolo di miglior giocatore del mondo. Cambiò un mucchio di squadre in carriera, Dirceu, sempre adattandosi a nuovi compagni e nuovi stili gioco. Gol da 25 e passa metri, favolose punizioni, lanci illuminanti. Gli è mancata la fortuna, sul campo, avendo solo sfiorato le vittorie che avrebbe meritato, e nella vita, da cui si congedò troppo presto per un incidente stradale. Il suo tiro fece scuola.

venerdì 2 novembre 2018

Giro d'Italia 2019: il percorso

Presentato il percorso del Giro d'Italia 2019. Al primo sguardo, sembra molto più bello e tecnico e impegnativo di quello del Tour de France. Si partirà da Bologna, l'11 maggio: cronoprologo di poco più di 8 km, con gli ultimi 2 sulla mitica salita di San Luca, quella del Giro dell'Emilia. I velocisti arriveranno tutti con ritardo di almeno un minuto. E difficilmente potranno indossare la maglia rosa nei giorni a seguire. Con la conseguenza, almeno sulla carta, di una corsa meno controllata e più aperta ai colpi di mano delle fughe da lontano o delle azioni dei finisseur. Le successive quattro tappe sono per velocisti, fermo quanto appena detto. Nella settima frazione, a San Giovanni Rotondo, si arriverà dopo una breve picchiata dalla Coppa delle Casarinelle: potrebbe esserci il primo vero confronto tra i candidati alla vittoria finale. Replicato il giorno dopo con l'arrivo a L'Aquila. L'ottava tappa, con arrivo a Pesaro, misurerà 235 km. Poi, la Riccione-San Marino: cronometro di quasi 35 chilometri. Gli ultimi 15 in salita. Primo giorno di riposo. Quindi, due tappe per velocisti, prima della Cuneo-Pinerolo, in memoria dell'impresa di Fausto Coppi. Tappa breve, arrivo non in salita, ma una lunga discesa dal Montoso fin quasi al traguardo. Sembra disegnata per Nibali. Ben più difficile la successiva, con arrivo a Ceresole Reale: intanto per il chilometraggio, 188 km, poi perché l'arrivo è posto in cima ad una salita durissima. Il giorno dopo, 131 km, pochi, ma tante salite, per lo più inedite, con arrivo a Courmayer. Per scalatori puri, alla Simon Yates, per intenderci. Ma, anche Froome, se dovesse tornare, sarebbe a proprio agio su un simile tracciato. Quindi, Ivrea-Como, che un poco ricorderà il Giro di Lombardia e che ha davvero percorso e lunghezza, 237 km, da classica. Ultimo giorno di riposo. Si riprende con la tappa più dura del Giro: Lovere-Ponte di Legno, con Gavia e Mortirolo nel mezzo. Da questa tappa uscirà il vincitore o, se non altro, usciranno tutti quelli che non potranno più vincere. Non facile anche la tappa successiva, con arrivo ad Anterselva: peserà la stanchezza accumulata il giorno prima. Si rifiata con l'arrivo a Santa Maria di Sala, ultimo appello per le ruote veloci. Poi il trittico finale: arrivo in salita a San Martino di Castrozza, tappone di montagna con arrivo a Monte Avena, per chi volesse provare a ribaltare la classifica. Infine, cronometro conclusiva a Verona, come nel 1984, quando un incredulo Fignon perse la maglia rosa a vantaggio di Moser, aiutato dalle avveniristiche, per quei tempi, ruote lenticolari. Quest'ultima cronometro sarà breve. E tecnica, con salita e discesa. Ma, non dovrebbe permettere rovesciamenti clamorosi in classifica generale. Ancora non si sa chi parteciperà. Fossero al via, favoriti Simon Yates, Froome, Nibali, Tom Dumoulin e Thibaut Pinot. Non so ancora immaginare con quali specifiche possibilità. Sono curioso di vedere all'opera Moscon, che ha annunciato di volersi misurare con le proprie ambizioni di classifica. 

sabato 31 marzo 2018

Inter-Verona 3-0: Icardi, Perisic, Icardi

Due punti guadagnati sulla Roma nella sfida per il terzo posto. L'Inter batte il Verona con doppietta di Icardi e gol di Perisic. Vincendo il derby mercoledì, i nerazzurri di Spalletti potrebbero scavalcare i giallorossi. Convincente Brozovic davanti alla difesa. Importante il contributo tecnico e di personalità di Rafinha. Perisic è uscito dal letargo. Oggi, ha rivisto il campo anche un buon Santon. 

martedì 23 gennaio 2018

Serie A 2017/18. il punto dopo la 21^ giornata. Vincono Napoli e Juve

Vittorie non troppo brillanti del Napoli contro l'Atalanta, torna al gol Mertens, e della Juve, davvero in difficoltà nella ripresa, contro il Genoa. Sembra essere l'anno giusto per gli uomini di Sarri, più concreti che in passato e capaci di risultato pieno anche nelle giornate di minor grazia. La Juve gioca un calcio mediocre e vive dell'abbondanza della rosa: ha un mucchio di alternative, figlie di un prepotere economico e sportivo che supera il lustro. Pareggio tra Inter e Roma: i giallorossi, che stanno per perdere anche Dzeko, diretto al Chelsea di Conte, non arriveranno in Champions. L'Inter è ostaggio della prudenza eccessiva di Suning: con qualche innesto, sarebbe stata da scudetto. La squadra più in forma del campionato è la Lazio di Simone Inzaghi, nella quale brilla Milinkovic-Savic: altro che Pogba! Vince il Milan di Gattuso a Cagliari, con doppietta di Kessie. Vittoria importante, in coda, del Crotone di Zenga sul campo del Verona.

lunedì 30 ottobre 2017

Verona-Inter 1-2: decide Perisic

Inquietante passo indietro sul piano del gioco. Il Verona si chiude e riparte. Cerci sembra Robben. Borja Valero porta l'Inter in vantaggio. Ma la squadra di Spalletti è spaesata ed un errore di D'Ambrosio ed Handanovic provoca il rigore, trasformato dal subentrato Pazzini. Da un angolo, complice la difesa del Verona,  scaturisce il gran gol di Perisic. Vittoria sofferta. Troppo. Restano i tre punti. L'Inter risale al secondo posto della classifica.

domenica 8 maggio 2016

Toni (#Toni) 322 gol in carriera: rigore a cucchiaio contro la Juve

Rigore a cucchiaio contro la Juve e Toni, al passo d'addio, sale a 322 gol in carriera. Segue classifica dei primi dieci cannonieri italiani.

  1. Piola 364 gol
  2. Del Piero 346 gol
  3. Meazza 338 gol
  4. Toni 322 gol
  5. Totti 320 gol
  6. Roberto Baggio 318 gol
  7. Inzaghi 316 gol
  8. Di Natale 310 gol
  9. Altobelli 298 gol 
  10. Vialli 286 gol


sabato 20 febbraio 2016

Toni (#Toni) 323 gol in carriera

A segno anche nel derby di Verona, Toni sale a 323 gol in carriera. La salvezza, difficilissima, del Verona è ancora possibile grazie al suo intramontabile centravanti. 

giovedì 11 febbraio 2016

#Toni 322 gol in carriera: quarto assoluto, tra i marcatori italiani, dopo Piola, Del Piero e Meazza

Gol del 2-3 contro la Lazio e Toni si issa a 322 gol in carriera. Segue classifica dei primi dieci cannonieri italiani.

  1. Piola 364 gol
  2. Del Piero 346 gol 
  3. Meazza 338 gol 
  4. Toni 322 gol
  5. Roberto Baggio 318 gol
  6. Inzaghi 316 gol
  7. Totti 316 gol
  8. Di Natale 310 gol
  9. Altobelli 298 gol
  10. Vialli 286 gol

domenica 7 febbraio 2016

#Mancinivattene: sotto a Verona per tre gol di testa! Ridicola marcatura a zona. Inutile pareggio finale per 3-3

Ma come si fa? Tre gol di testa, difesa schierata a zona, Nagatomo simbolo di una contraerea debolissima. Il peggiore attacco del campionato, quello del Verona si esalta contro la difesa dell'Inter. Mancini allena sempre più a casaccio. Il 3-3 finale è persino troppo per questa piccola Inter, priva di ordine e di idee di gioco. Icardi, comunque fortissimo nel gioco aereo e faccia alla porta, non riceve un cross degno di questo nome da Nagatomo, tecnicamente impresentabile. Santon  è stato molto criticato dopo il derby senza che Mancini lo difendesse. Ecco Santon crossa assai meglio e di testa, contro Alex c'era poco da fare, in genere si fa rispettare. Eppure non ha giocato. Nelle ultime quattro partite, tra coppa e campionato, per tre volte l'Inter ha subito tre gol. Gli equilibri sono tutti saltati. #Mancinivattene

domenica 17 gennaio 2016

Pazzini 150 gol in carriera

Gol su rigore contro la Roma, appena il secondo  in campionato con il Verona, e Pazzini si issa a 150 gol in carriera, dei quali 103 in serie A.

domenica 20 dicembre 2015

Toni 321 gol in carriera: a 38 anni è ancora un grandissimo goleador

Gol su azione, questa volta, contro il Sassuolo, e Toni approda a 321 gol in carriera: a 38 anni suonati, Toni resta un implacabile goleador. Il migliore italiano in attività. Segue classifica dei primi dieci cannonieri italiani.

  1. Piola 364 gol
  2. Del Piero 346 gol 
  3. Meazza 338 gol 
  4. Toni 321 gol
  5. Roberto Baggio 318 gol
  6. Inzaghi 316 gol
  7. Totti 316 gol
  8. Di Natale 310 gol
  9. Altobelli 298 gol
  10. Vialli 286 gol

domenica 13 dicembre 2015

Toni 320 gol in carriera: segna su rigore contro il Milan

Gol su rigore contro il Milan e Toni approda a 320 gol in carriera. Segue classifica dei primi dieci cannonieri italiani.

  1. Piola 364 gol
  2. Del Piero 346 gol 
  3. Meazza 338 gol 
  4. Toni 320 gol
  5. Roberto Baggio 318 gol
  6. Inzaghi 316 gol
  7. Totti 316 gol
  8. Di Natale 310 gol
  9. Altobelli 298 gol
  10. Vialli 286 gol

domenica 27 settembre 2015

Torino seconda forza del campionato: il capolavoro di Ventura. Risale la Lazio, crolla il Milan

Che Ventura fosse bravo, nell'ambiente si sapeva, ora debbono riconoscerglielo anche quelli che, attratti dalle sirene del clamore mediatico, hanno sempre stentato a rendere i dovuti meriti ad un tecnico di grande caratura, uno che sa di strategia e di tattica e, soprattutto, sa parlare come pochi ai suoi giocatori. Con lui, migliorano tutti. E non può essere un caso. Vince con il Palermo, torna al gol Benassi cui da anni pronostico una grande carriera, ed il Torino sale a 13 punti, seconda forza del campionato in attesa di Inter - Fiorentina in programma stasera. Vittoria esterna della Lazio, che ha in Biglia il proprio indispensabile uomo guida, sul campo del Verona: i biancocelesti, partiti non benissimo, sono in ripresa, Roma scavalcata. Crolla il Milan contro il Genoa. Difesa molle e nervosa, espulso Romagnoli, che sente il peso dei tanti elogi degli ultimi mesi. Mihailovic tutti questi miracoli non mi pare che li faccia.

mercoledì 23 settembre 2015

Inter - Verona: 1-0. Decide Felipe Melo. La Juve gela a -10

Minimo scarto e quinta vittoria consecutiva in campionato per l'Inter, che batte il Verona con un colpo di testa di Felipe Melo su angolo di Telles. Partita scorbutica e qualche rischio portato verso la porta di Handanovic, fra gli altri, da un mancino talentuoso proveniente dalla cantera nerazzurra, Siligardi. Ma, l'Inter tiene, anche se Kondogbia eccede in ghirigori, Guarin è discontinuo e Perisic si assenta spesso dal vivo del gioco. Insomma, un'Inter non spettacolare ma solida, un solo gol subito ed un primato in classifica che verrà messo alla prova dalla Fiorentina, che insegue a tre punti, domenica. La Juventus, fermata dal Frosinone, gela intanto a -10.

domenica 13 settembre 2015

Toni supera Roberto Baggio: 319 gol in carriera

Gol su rigore nel pareggio interno contro il Torino e Luca Toni si issa a 319 gol in carriera, superando, solo quanto a segnature però, una leggenda del calcio come Roberto Baggio, fermo a 318. Segue classifica dei primi dieci goleador italiani in tutte le competizioni: Toni è quarto assoluto.
  1. Piola 364 gol
  2. Del Piero 346 gol
  3. Meazza 338 gol
  4. Toni 319 gol
  5. Roberto Baggio 318 gol
  6. Inzaghi 316 gol
  7. Totti 315 gol
  8. Di Natale 307 gol 
  9. Altobelli 298 gol
  10. Vialli 286 gol

domenica 16 agosto 2015

Toni raggiunge Roberto Baggio: 318 gol in carriera

Toni comincia la nuova stagione come aveva finito l'ultima: segnando. Gol in Coppa Italia contro il Foggia. Ed un gol importantissimo, almeno per le statitische, poiché gli permette di eguagliare i 318 gol in carriera segnati dal grandissimo Roberto Baggio. Segue classifica dei primi dieci goleador italiani in tutte le competizioni.
  1. Piola 364 gol
  2. Del Piero 346 gol
  3. Meazza 338 gol
  4. Roberto Baggio 318 gol
  5. Toni 318 gol
  6. Inzaghi 316 gol
  7. Totti 315 gol
  8. Di Natale 307 gol 
  9. Altobelli 298 gol
  10. Vialli 286 gol

mercoledì 29 aprile 2015

Toni raggiunge Totti: 313 gol in carriera

Toni non si ferma più: a segno anche contro la Sampdoria, realizza il gol n. 18 in campionato, nonché il gol n. 313 in carriera, come Totti. Segue classifica dei primi dieci goleador italiani in tutte le competizioni.
  1. Piola 364 gol
  2. Del Piero 346 gol
  3. Meazza 338 gol
  4. Roberto Baggio 318 gol
  5. Inzaghi 316 gol
  6. Totti 313 gol
  7. Toni 313 gol
  8. Di Natale 305 gol 
  9. Altobelli 298 gol
  10. Vialli 286 gol

sabato 11 aprile 2015

L'Inter batte il Verona 3 - 0

Una vittoria finalmente. Che servirà a ridare fiato alle trombe dei manciniani. Comunque vittoria è stata e va bene così. Gol di Icardi e di Palacio ed un rigore parato da Handanovic a Toni. Poi arriva addirittura un autogol per il 3 - 0. Resto in ogni caso della mia opinione: #mancinivattene.