Imbarazzante. La modestia tecnica della nazionale di Mancini. Jorginho mi sembra il più inadeguato. Può funzionare soltanto in una squadra organizzatissima, come il Napoli di Sarri, dove giocava, come il Chelsea di Sarri, dove gioca. Ha qualcosa di Zoratto e qualcosa di Di Biagio, che però aveva colpo di testa e tiro da fuori. Fa passaggi a due, tre metri, quasi sempre in orizzontale. Al primo tentativo di filtrante, regala palla agli avversari. Giuseppe Giannini, spesso criticato ai tempi dell'Italia di Vicini, al confronto, era un gigante. Il tridente schierato ieri contro l'Ucraina non aveva speranze. Insigne ha dovuto cercare spazio, e non ce n'era, sulla fascia sinistra, Bernardeschi, autore di un gol fortunoso, ha cercato spesso il dribbling, trovandolo mai. Chiesa accelera sempre, tira sempre. Ma, è giocatore da contropiede. Bonucci lancia, credendosi Ronald Koeman. Non lo è. Biraghi non sa difendere. Florenzi è adattato al ruolo di terzino destro. Poca cosa, davvero, questa nazionale di Mancini. Così, con questi giocatori, l'Italia non vince. E difficilmente vincerà. Domenica, per evitare la retrocessione in Nations League, dovrebbe battere la Polonia. Allo stato, una vittoria è decisamente improbabile.
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giovedì 11 ottobre 2018
La modestia tecnica della nazionale di Mancini
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