Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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venerdì 2 dicembre 2022
Saluto ad Ercole Baldini
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domenica 9 ottobre 2022
Filippo Ganna: record dell'ora. Coperti 56,792 km
Il nuovo record dell'ora del ciclismo è di Filippo Ganna: 56,792 km. Il campione azzurro l'ha stabilito ieri sulla pista di Grenchen, in Svizzera. È il quarto italiano a riuscire ufficialmente nell'impresa dopo Olmo nel 1935, Coppi nel 1942, Ercole Baldini nel 1956. Il primato di Moser, ottenuto con bici speciale fu invece revocato nel 2000 come, fra gli altri, quelli di Indurain, Rominger, Boardman tutti ottenuti con bici altamente speciali. Quanto tempo è passato dal primo record di Henry Desgrange - 35,325 km nel 1893 - poi ideatore e patron del Tour de France. La sua era una bicicletta senza cambi!
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venerdì 29 aprile 2022
Giro d'Italia 1937: il secondo trionfo di Bartali
Il Giro d'Italia del 1937, con partenza e arrivo a Milano, durò diciannove tappe e fu vinto, per la seconda volta consecutiva, da Gino Bartali. Quando non aveva ancora compiuto 23 anni. Il formidabile corridore toscano, che conquistò anche la classifica del miglior scalatore, vinse quattro tappe: la cronometro individuale del Terminillo e poi a Foggia, a Merano e a Gardone Riviera. Nella sedicesima tappa, da Vittorio Veneto a Merano, 227 km, i ciclisti affrontarono per la prima volta la durezza e le infinite suggestioni delle Dolomiti. In classifica generale, Bartali inflisse al secondo, Valetti, un distacco di 8'18", lasciando il terzo, Mollo, a 17'38". Da ricordare i tre successi di tappa di Aldo Bini. Dopo il Giro, Bartali cercò l'impresa di vincere anche il Tour de France. Sarebbe stato il primo, onore invece toccato a Coppi, dodici anni dopo, nel 1949. Fu la sfortuna ad impedire a Bartali la grande accoppiata: cadde dentro un torrente in maglia gialla, durante l'ottava tappa da Grenoble a Briancon. E fu successivamente costretto al ritiro. Al Tour, Gino Bartali, si sarebbe trionfalmente imposto l'anno successivo. Secondo italiano dopo Ottavio Bottecchia, che si era aggiudicato le edizioni 1924 e 1925 della Grande Boucle.
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giovedì 20 gennaio 2022
Giro d'Italia 1982: 1. Hinault 2. Prim 3. Contini
Nel 1982 l'asso francese, melius bretone, Bernard Hinault tornò al Giro d'Italia, con l'idea di realizzare l'accoppiata con il successivo Tour de France. Accoppiata solo sfiorata nel 1980, quando aveva vinto il primo Giro, ma era stato costretto al ritiro alla Grande Boucle in maglia gialla.
Quello di Hinault fu un trionfo annunciato, trapuntato da quattro successi di tappa e quindici giorni complessivi in maglia rosa. L'unico a tenergli testa fu il coriaceo svedese Tommy Prim, secondo sul podio finale di Torino a 2'35" davanti al compagno di squadra alla Bianchi, Silvano Contini a 2'47". Contini qualche settimana prima si era imposto a sorpresa alla Liegi-Bastogne-Liegi.
Silvano Contini |
Quarto il grande scalatore belga Lucien Van Impe, che aveva quasi 36 anni eppure debuttava sulle strade del Giro, a 4'31". I grandi rivali del ciclismo italiano, Saronni e Moser, giunsero rispettivamente sesto e ottavo in classifica generale, con tre successi di tappa per il lombardo e due per il trentino. Saronni, in particolare, s'impose nella penultima tappa, la Cuneo-Pinerolo, che rievocava quella mitica conquistata da Coppi e raccontata da Mario Ferretti al Giro del 1949.
giovedì 11 giugno 2020
Indurain e Froome: i più vecchi campioni dei Grandi Giri
Non c'è un 'età per vincere nelle grandi corse a tappe. C'è, questo sì, un'età per non vincere più. La soglia fatidica si colloca intorno ai 34 anni. Si potrebbe obiettare che siffatta affermazione sia priva di basi scientifiche. No. Una base statistica, sempre che la statistica sia una scienza, c'è. Nella storia del Tour de France, del Giro d'Italia e della Vuelta a Espana, nessuno ha vinto, parlo della classifica generale, oltre i 34 anni. Insomma nessuno che ne avesse compiuti 35. Con la sola eccezione di Horner, vincitore della Vuelta nel 2013 a quasi 42 anni! Eccezione clamorosa, ma solitaria. A fronte di 106 Tour, 102 Giri e 74 Vuelta: 282 Grandi Giri!
E la spiegazione, dal fisiologo che non sono, mi pare tutto sommato semplice. Con l'incedere del tempo, diminuiscono le doti di recupero. Se ne hanno testimonianze univoche in tutti gli sport, non soltanto nel ciclismo. Dopo una certa età, bisogna allenarsi di più e si recupera di meno, più lentamente. Va da sé che, nel ciclismo, si possa restare molto competitivi, in età agonisticamente avanzate, nelle corse di un giorno o nelle brevi corse a tappa, mentre sia più difficile tenersi a galla nei Grandi Giri, che si svolgono in tre settimane, per più di 3.000 km, con due soli giorni di riposo.
C'è un altro dato significativo. I grandi dominatori di Tour, Giro e Vuelta, hanno tutti cominciato prestissimo o presto a vincere. Bartali vinse il suo primo Giro, nel 1936, prima di compiere 22 anni; Coppi ottenne il suo primo Giro prima di compierne 21; Anquetil conquistò il Tour, nel 1957, a 23 anni e pochi mesi; Gimondi, vinse il Tour, nel 1965, prima dei 23 anni; Merckx colse il primo Giro, nel 1968, a 23 anni; Hinault, la prima Vuelta a 23 anni e mezzo e il primo Tour tre mesi dopo. Più avanti, lo stesso Alberto Contador vinse il primo Tour a meno di 25 anni.
Miguel Indurain in maglia gialla |
Dei plurivincitori dei Grandi Giri, il meno precoce fu, a lungo, Miguel Indurain. Che, sì, prima del successo del 1991 a Parigi, era stato decimo al Tour dell'anno precedente. E, certo, aveva nel palmares già un bel po' di brevi corse a tappe: due Parigi-Nizza, il Criterium Internazional e via dicendo. Sicché si poteva immaginare che avesse doti per vincerne anche una di tre settimane. Ma, non era detto. La storia è piena di corridori che hanno vinto le une, quelle brevi, e non le altre. Tanto più che Indurain, che vinse il primo Tour a 27 anni appena compiuti, riuscì ad annettersi anche i quattro successivi, oltre ai Giri del 1992 e del 1993. Cosa voglio intendere? Nulla, riporto solo dati. Continuo a non spiegarmi come Indurain sia riuscito a passare in una stagione da buon corridore di brevi corse a tappe a dominatore incontrastato dei Grandi Giri. Al netto dei racconti apologetici successivi, quando passò professionista, nel 1986, nessuno l'avrebbe detto, nessuno lo diceva. Era ben superiore, all'esordio nel professionismo, la reputazione dei suoi coetanei, Gianni Bugno ed Erik Breukink.
Chris Froome in maglia gialla precede Rigoberto Uran |
Poi, nel 2013, c'è stato il successo di Froome, a 28 anni, uno più di Indurain quando vinse il Tour del 1991. Ad onor del vero, Froome era stato già secondo al Tour un anno prima, nel 2012, quando ordini di squadra forse gli vietarono di spodestare il capitano Wiggins. E, sempre ad onor del vero, a Froome è stato assegnato, anni dopo e a tavolino, anche il successo nella Vuelta 2011, quando di anni ne aveva 26. Ed allora, tra i plurivincitori delle grandi corse a tappe, il primato di "anzianità" d'affermazione di Miguel Indurain resta.
Ci sarebbe e c'è, tra i grandi, ma vinse solo il Tour, sebbene tre volte di seguito, Louison Bobet. Si aggiudicò il suo primo Tour a 28 anni, nel 1953. Prima di allora, tuttavia, era già arrivato terzo e quarto alla Grande Boucle.
Ci sarebbe e c'è, tra i grandi, ma vinse solo il Tour, sebbene tre volte di seguito, Louison Bobet. Si aggiudicò il suo primo Tour a 28 anni, nel 1953. Prima di allora, tuttavia, era già arrivato terzo e quarto alla Grande Boucle.
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venerdì 29 maggio 2020
Il 29 maggio 1940 la prima maglia rosa di Coppi
"Fu allora, sotto la pioggia che veniva giù mescolata alla grandine, che io vidi venire al mondo Coppi" (Orio Vergani)Sono trascorsi 80 anni dal 29 maggio del 1940. Quel giorno, all'esito dell'undicesima tappa del Giro d'Italia, da Firenze a Modena, dopo magnifica fuga sull'Abetone battuto dalla pioggia, il ventenne Fausto Coppi, compagno di squadra di Gino Bartali nella Legnano, conquistò la prima maglia rosa della sua leggendaria carriera, portandola fino a Milano. Dove precedette Enrico Mollo e Giordano Cottur. Coppi era partito come un giovane corridore di belle speranze al servizio del capitano Bartali, che cercava il tris sulle strade del Giro, dopo i trionfi del 1936 e del 1937. Una caduta del campionissimo toscano nella seconda tappa, lungo la discesa ligure del Passo della Scoffera, aprì a Coppi la possibilità di mettersi in proprio e di cogliere un successo che sarebbe stato il primo di moltissimi.
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martedì 26 maggio 2020
I migliori cronomen della storia del ciclismo
Propongo una classifica dei migliori cronomen della storia del ciclismo.
- Jacques Anquetil
- Eddy Merckx
- Fausto Coppi
- Miguel Indurain
- Greg LeMond
- Francesco Moser
- Bernard Hinault
- Fabian Cancellara
- Learco Guerra
- Chris Boardman
- Ferdi Kubler
- Ercole Baldini
- Alex Zulle
- Bradley Wiggins
- Jan Ullrich
- Chris Froome
- Tom Dumoulin
- Tony Rominger
- Erik Breukink
- Alberto Contador
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martedì 19 maggio 2020
I migliori scalatori del ciclismo: grimpeur e passisti scalatori
La montagna e il ciclismo, un connubio ormai indissolubile, sebbene non necessario. E non originario. Le prime corse ciclistiche, fino ai primissimi anni del 1900, ne avevano pochissima di salita. Intendo, di salita vera. Al Tour de France, le salite degne di questo nome, si videro alla terza edizione, nel 1905, con il Massiccio dei Vosgi ed un assaggio di Alpi, per esempio. Si comprese presto, tuttavia, che lo spettacolo offerto dalle arrampicate sui versanti alpini o pirenaici era unico, sia da un punto di vista naturalistico ed estetico che da un punto di vista agonistico e sportivo. Molta storia ciclistica, soprattutto nelle corse a tappe, si è scritta in salita. Propongo una classifica dei migliori scalatori del ciclismo, distinguendo tra grimpeur, scalatori puri, e passisti scalatori. Scattisti gli uni, capaci di costanti progressioni i secondi. Proporrò anche una classifica dei migliori cronoman, dei migliori velocisti e dei migliori discesisti.
I Grimpeur
- Gino Bartali (Italia)
- Charly Gaul (Lussemburgo)
- Marco Pantani (Italia)
- Federico Bahamontes (Spagna)
- Lucien Van Impe (Belgio)
- José Manuel Fuente (Spagna)
- Julio Jimenez Munoz (Spagna)
- Lucho Herrera (Colombia)
- Vicente Trueba(Spagna)
- Nairo Quintana (Colombia)
- Raymond Poulidor (Francia)
- Alejandro Valverde (Spagna)
- Thibaut Pinot (Francia)
- Roberto Heras (Spagna)
- René Vietto (Francia)
- Richard Virenque (Francia)
- Claudio Chiappucci (Italia)
- Joaquim Rodriguez (Spagna)
- Steven Rooks (Olanda)
- Imerio Massignan (Italia)
I Passisti/Scalatori
- Fausto Coppi (Italia)
- Eddy Merckx (Belgio)
- Bernard Hinault (Francia)
- Alfredo Binda (Italia)
- Alberto Contador (Spagna)
- Chris Froome (Inghilterra)
- Luison Bobet (Francia)
- Felice Gimondi (Italia)
- Luis Ocana (Spagna)
- Pedro Delgado (Spagna)
- Gianni Bugno (Italia)
- Laurent Fignon (Francia)
- Greg LeMond (USA)
- Miguel Indurain (Spagna)
- Jacques Anquetil (Francia)
- Costante Girardengo (Italia)
- Joop Zootemelk (Italia)
- Vincenzo Nibali (Italia)
- Bernard Thevenet (Francia)
- Tony Rominger (Svizzera)
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venerdì 8 maggio 2020
Tour de France 1960: 1. Nencini 2. Battistini 3. Adriaenssens. La terribile caduta di Rivière
Il Tour de France 1960 si corse tra il 26 di giugno e il 17 di luglio. In Italia, governava, in mezzo a mille tensioni, il Governo presieduto da Tambroni. Nei jukebox si suonavano i successi di Gino Paoli, La Gatta e Il cielo in una stanza, interpretato da Mina, ma anche Marina dell'italobelga Rocco Granata, Il nostro concerto di Umberto Bindi, Personalità di Caterina Valente. Da mesi, nelle sale cinematografiche della Penisola, si proietta la Dolce Vita di Federico Fellini, film destinato a diventare il manifesto di una delle epoche più spensierate, e frivole, della nostra storia.
Siamo nel pieno del boom economico. Il ciclismo italiano è ripartito, per la prima volta dopo un ventennio, non solo senza Bartali, ritiratosi sei anni prima, ma anche senza Coppi, scomparso nel mese di gennaio a causa di una malaria curata male. Le speranze azzurre si appuntano su Baldini, già declinante, e Nencini, vincitore del Giro d'Italia del 1957 e secondo proprio nel 1960, dietro al campionissimo francese Anquetil, che l'ha battuto per soli 28", grazie alla superiorità mostrata nelle prove contro il tempo.
Marcello Mastroianni e Anita Ekberg, La dolce vita |
Siamo nel pieno del boom economico. Il ciclismo italiano è ripartito, per la prima volta dopo un ventennio, non solo senza Bartali, ritiratosi sei anni prima, ma anche senza Coppi, scomparso nel mese di gennaio a causa di una malaria curata male. Le speranze azzurre si appuntano su Baldini, già declinante, e Nencini, vincitore del Giro d'Italia del 1957 e secondo proprio nel 1960, dietro al campionissimo francese Anquetil, che l'ha battuto per soli 28", grazie alla superiorità mostrata nelle prove contro il tempo.
Gastone Nencini |
Al Tour, Gastone Nencini, detto il Leone del Mugello, si presenta in forma e motivato e cerca un pronto riscatto alla delusione patita al Giro. L'assenza di Anquetil rende incerto il pronostico. Gastone Nencini s'impossessa della maglia gialla dopo la seconda tappa. La perde alla quarta e la riconquista a Pau, Pirenei Atlantici, traguardo della decima frazione, dove s'impone il francese Roger Rivière. Con il quale inizia un serrato testa a testa. Riviere è più forte in salita. E Nencini, magnifico discesista degno di Magni, fugge nella quattordicesima tappa, in discesa. Rivière, all'inseguimento, cade rovinosamente in dirupo, fratture multiple alla colonna vertebrale. Una tragedia e carriera tristemente interrotta a soli 24 anni: sarebbe rimasto paralizzato alle gambe. Nencini manterrà la maglia gialla fino a Parigi, pur senza ottenere vittorie di tappa. Il giorno del trionfo il suo pensiero correrà allo sfortunato rivale. Secondo, dietro di lui, un altro azzurro, Graziano Battistini, alla sua prova migliore in una corsa a tappe, e vincitore sui traguardi di Angers e Briancon, terzo il belga Adriaenssens. Da registrare anche il settimo posto di Pambianco e il decimo dello scalatore Massignan. Un trionfo italiano sulle strade della Grande Boucle.
Nencini e Rivière i grandi duellanti del Tour del 1960 saranno accomunati da una precoce dipartita. Rivière nel 1976, a 40 anni, Nencini, nel 1980, a 50 anni.
Nencini e Rivière i grandi duellanti del Tour del 1960 saranno accomunati da una precoce dipartita. Rivière nel 1976, a 40 anni, Nencini, nel 1980, a 50 anni.
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giovedì 2 gennaio 2020
Sono 60 anni senza Fausto Coppi
Premetto subito che, fossi stato ragazzo allora, avrei tifato per Bartali e non per Coppi. Per mille ragioni. Premetto anche che considero Bartali, complessivamente, più forte di Coppi, più solido, più continuo, più agonisticamente longevo. Del resto, il confronto tra i due, che molta parte ebbe nell'immaginario collettivo del secondo dopoguerra e ispirò pagine e pagine alle migliori firme del giornalismo europeo, non solo sportivo, fu un confronto piuttosto asimmetrico. Cinque anni di differenza, come ho già ricordato una volta, sono per solito molti nello sport. Si osservi soltanto che Bartali vinse la sua ultima grande corsa a tappe nel 1948, il Tour de France, a 34 anni, soglia biologica fatidica nelle gare ciclistiche di tre settimane. Lo stesso fu per Coppi, vincitore dell'ultimo Giro d'Italia nel 1953, proprio a 34 anni. E con ciò voglio dire che il miglior Coppi, che si vide a far tempo dalla doppietta inedita Giro/Tour del 1949, ebbe come avversario un Bartali che già declinava, pur restando capace di grandi imprese e secondo proprio a Coppi in quelle due magnifiche corse. Diversi, diversissimi, Coppi e Bartali, passista scalatore il primo, scalatore puro, autentico grimpeur il secondo, temperamenti opposti. Premesso tutto questo, Coppi, scomparso tragicamente il 2 gennaio del 1960, esattamente 60 anni fa, è la storia del ciclismo. Possiamo ben dire che il ciclismo è Fausto Coppi, anche Fausto Coppi. Come è stato ed è Gino Bartali e pochi altri grandissimi delle due ruote. La morte precoce ha donato, poi, a Coppi un'aureola leggendaria, i cui contorni erano già stati disegnati dalle sue fughe impossibili, dai suoi trionfi solitari, cui facevano da umano contraltare crisi improvvise, anche di fiducia, annate balorde, il 1950, il 1951, del ciclista più letterario dell'epoca moderna. La sua uscita di scena fu improvvisa e imprevista. Eppure, in un certo senso, tempestiva. L'epoca d'oro del ciclismo si avviava al tramonto. Un tramonto lungo ancora 15, 20 anni, certo, ma il sole si stava abbassando. I mondiali di calcio del 1958, trasmessi in diretta televisiva, avevano segnato il sorpasso del calcio. L'Italia non andava più tutta in bicicletta. Proprio nel 1960 sarebbe stata inaugurata l'Autostrada del Sole. Irrompeva la modernità. Nel costume, nella musica, gli urlatori contro il bel canto melodico, gli elettrodomestici s'installavano nelle case di città, presto i volti arcaici dei ciclisti avrebbero iniziato a stridere con i colori dei nuovi tempi. Coppi salutò la compagnia mentre tutto questo iniziava. Facendosi subito storia. La grande storia del ciclismo.
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lunedì 16 settembre 2019
Perché Bartali è stato più forte di Coppi
Va da sé che non li ho visti correre. Ma, nessun appassionato di ciclismo può fare a meno di confrontarsi con due miti fondativi dello sport più duro e letterario che ci sia: Gino Bartali e Fausto Coppi. In occasione del centenario della nascita di Coppi, ha perciò senso tornare a domandarsi chi dei due sia stato più forte. Ma, una premessa è tuttavia necessaria. Si tratta di un confronto asimmetrico, impossibile da dipanare senza riferimenti fisiologici anche solo approssimativi. Tra i due, troppi lo dimenticano e lo dimenticavano anche grandi cronisti dell'epoca, più coppiani che bartaliani, Brera su tutti, correvano cinque anni di differenza. Quando Bartali s'imponeva all'attenzione generale, nella seconda metà degli anni '30, Coppi era ancora un garzone di bottega. Bartali vinse il Giro nel 1936 e nel 1937, quando cercò, per primo, la grande impresa di accoppiare il Tour al Giro. E solo una caduta nella tappa Grenoble-Briancon lo costrinse al ritiro, mentre indossava la maglia gialla. Nel 1938, Bartali vinse finalmente il Tour. Quando Coppi passò professionista nel 1940 e vinse subito il Giro, correva nella squadra di Bartali, che gli diede via libera per un successo che altrimenti non sarebbe arrivato. Per capirci, fatte le debite proporzioni e mutatis mutandis, qualcosa di analogo sarebbe accaduto nel 2004, quando Cunego ebbe via libera, perché tutti marcavano il capitano Simoni. So bene che, poi, Coppi divenne il campionissimo e Cunego no. Ma, torniamo a Coppi e Bartali. La guerra fermò l'attività agonistica per cinque anni. Nel 1946, il Giro li vide contendersi il successo fino alla fine e Bartali, 32 anni, vinse, battendo Coppi, 27 anni anni, secondo. Accadde il contrario nel 1947, sempre sulle strade del Giro. Poi, Bartali stravinse il Giro della Svizzera rifilando oltre 40' a Coppi. La rivalità era già fortissima e impegnava schiere pazzesche di tifosi dell'uno e dell'altro. Ma, Bartali era ancora più forte. L'anno dopo, 1948, Magni vinse il Giro, e Bartali, 34 anni!, trionfò al Tour, dieci anni dopo il primo successo. Qualcosa di mai visto e mai più ripetuto. E veniamo alla fisiologia. Nella storia del ciclismo, con l'eccezione di Horner, vincitore quasi a 42 anni alla Vuelta del 2013, nessuno ha mai conquistato Giro, Tour o Vuelta dopo aver compiuto 35 anni. Nessuno. I 34 anni sono sempre stati la soglia fatidica ed insuperata, per il successo in una delle tre grandi corse a tappe. E non c'è alcun mistero. Invecchiando, aumentano i tempi recupero, fondamentali in una grande gara a tappe. Quando nel 1949 Coppi stravince Giro e Tour, e Bartali è secondo sia in Italia che in Francia, Coppi ha 30 anni, Bartali 35. Da lì in avanti, Coppi vincerà ancora due Giri, nel 1952 e nel 1953, e un Tour, nel 1952, Bartali lotterà, si piazzerà, vincerà ancora tappe e corse di un giorno, come la Sanremo nel 1950. Ma, non più un grande giro, perché, non tanto lo sostengo io, quanto lo dichiara la storia del ciclismo, non avrebbe fisiologicamente potuto. Non può essere un caso se, dopo 102 Giri d'Italia, 106 Tour de France e 74 Vuelta a España (282 grandi corse a tappe), tolto Horner, nessuno abbia vinto dopo i 34 anni. Tanto precisato, risultati alla mano, Bartali ha vinto più di Coppi, ha sofferto la pausa della guerra più di Coppi. Che, quando non poteva vincere, sfuggiva al confronto e si ritirava. Mentre Bartali lottava fino alla fine. La sua teoria di piazzamenti, da sommare alle magnifiche vittorie, è di rara eloquenza. La stampa del tempo, non solo quella sportiva, preferiva il laico Coppi, più a la page, del devoto Bartali. Magnificava, e con ragione, le vittorie straordinarie di Coppi, dal 1949 in poi, sempre trascurando che, a quel punto, Bartali il meglio l'aveva già dato. Sarebbe accaduto lo stesso a Coppi, dopo la vittoria del Giro nel 1953, guarda caso a 34 anni. Sicché, irripetibile la rivalità tra Coppi e Bartali, ma autentica solo fino al 1948, questo è il mio pensiero. Alla fine della fiera, credo che Bartali sia stato più forte. Il più grande grimpeur, con Gaul, nella storia del ciclismo. Il più agonisticamente longevo. Campione, ancora pionieristico, di un ciclismo già moderno. Anche una classifica a punti, opinabile come ogni classifica, individua Bartali come il più forte dei due. E, capiamoci, parliamo di due miti del ciclismo.
giovedì 23 maggio 2019
Cuneo-Pinerolo: 1949-2019.
"Un uomo solo è al comando, la sua maglia è bianco-celeste, il suo nome è Fausto Coppi" (Mario Ferretti)
Il 10 giugno del 1949 erano passati nove anni dalla dichiarazione di guerra dell'Italia di Mussolini, poco più di quattro dalla fine di quel tragico conflitto. La Repubblica aveva tre anni di vita, Luigi Einaudi ne era il presidente, mentre il capo del governo era il democristiano Alcide De Gasperi. L'Italia si stava ricostruendo. Il Grande Torino era scomparso il 4 maggio nella tragedia di Superga, lasciando stupore e sgomento. Sulle strade del Giro d'Italia, Fausto Coppi e Gino Bartali, che già da tempo animavano la più bella e straordinaria rivalità della storia dello sport, si contendevano il successo finale. La diciassettesima tappa partiva da Cuneo e giungeva a Pinerolo, lungo 254 km disseminati di salite proverbiali: il Colle della Maddalena, il Col de Vars, l'Izoard, il Monginevro e il Sestriere. Coppi andò in fuga e stravinse. Di lì a poco, precedendo Bartali e Cottur, Coppi si sarebbe annesso anche il terzo Giro d'Italia della carriera, dopo quelli del 1940 e del 1947, eguagliando Bartali, che avrebbe poi superato, nei successi ma non nel valore, con le vittorie del 1952 e del 1953. Oggi, dopo quasi 70 anni, manca una manciata di giorni all'anniversario di quella mitica tappa, si correrà di nuovo la Cuneo-Pinerolo, meno chilometri, meno salite, arrivo in pianura dopo una discesa tecnica. Campioni del calibro di Coppi e Bartali, io ai tempi avrei tifato per Bartali, non ci sono più. Soprattutto, l'Italia non va più in bicicletta come faceva allora. Tuttavia, la suggestione di una Cuneo-Pinerolo agisce da sola.
venerdì 6 aprile 2018
Le nazioni del ciclismo: Italia, Francia, Belgio, Spagna, Olanda, Lussemburgo e Svizzera
Ho aggiornato il post, per il resto valido, con riflessioni sulle ultime tre stagioni. Qualcosa è cambiato (vedi sotto in verde).
I primi di febbraio, ho cominciato a pubblicare una classifica a punti, certo opinabile, ma formata secondo criteri tutto sommato neutri, dei migliori ciclisti della storia*. Quanto al rendimento. Ha stravinto Merckx, con vantaggio enorme su secondo e terzo, rispettivamente Hinault e Bartali. Figuriamoci gli altri, più staccati. Ripeto, classifica di rendimento, legata ai risultati. Perché, sarebbe stato assai più difficile graduare il talento. Ma, di certo, Pantani avrebbe scalato moltissime posizioni in classifica, nella quale sarebbero entrati alcuni pionieri, rimasti fuori perché, ai tempi loro, molte corse ancora non c'erano. Ma, nemmeno questo è il punto del post. Scorrendo la classifica, si è riproposto un vecchio tema. Le nazioni del ciclismo, della storia del ciclismo, sono, per lo più, sebbene qualcosa stia cambiando, sette. Curiosamente, ma è una mera coincidenza, cinque su sette, sono le stesse che diedero vita, alla CEE: Italia, Francia, Belgio, Spagna, Olanda, Lussemburgo, e Svizzera. L'Europa unita, progetto fallito, secondo me, nacque con la Germania, allora Ovest, in luogo della Spagna. La Svizzera, si sa, sta sempre per conto proprio. La Spagna, tornando al ciclismo, ha iniziato lentamente. Ha avuto il suo primo grande giro nazionale, soltanto nel 1935, laddove il Tour de France si corre dal 1903 ed il Giro d'Italia dal 1909. Ed i primi grandissimi campioni soltanto negli anni '50, con Bahamontes, formidabile scalatore, e Miguel Poblet, passista velocissimo, capace di ben figurare anche nelle gare a tappe. L'Italia aveva già avuto quattro campionissimi: Girardengo, Binda, Bartali e Coppi. E campioni della statura di Guerra e Magni, per tacere degli altri. Da nessuna parte, però, il ciclismo era diventato religione laica come in Belgio. Ed il Belgio aveva dato formidabili corridori da corse in linea, ma anche dominatori di grandi giri. Il primo a vincere tre Tour de France, fu, per esempio, il belga Thys. Eguagliato dal francese Bobet, soltanto a metà degli anni '50. Poi, venne, per i belgi, Merckx, che vinse tutto, dappertutto. Diciannove classiche monumento: 7 Milano-Sanremo, 2 Giri delle Fiandre, 3 Parigi-Roubaix, 5 Liegi-Bastogne-Liegi, 2 Giri di Lombardia. Primato assoluto. Soltanto altri due suoi connazionali, Van Looy e Roger De Vlaeminck seppero vincere almeno una volta tutte le classiche monumento. Ma, Merckx vinse anche 5 Tour de France, come prima di lui Anquetil, e dopo di lui Hinault ed Indurain, 5 Giri d'Italia, come prima di lui Binda e Coppi, e dopo di lui nessuno. Una Vuelta a Espana. E tre campionati del mondo. Nel "dopo Merckx", però, i belgi, se rimasero competitivi nelle grandi corse di un giorno, quasi sparirono nelle grandi corse a tappe. Dopo la vittoria di De Muynck al Giro del 1978, nessun belga ha più trionfato tra Giro, Vuelta e Tour. Mentre, gli spagnoli hanno cominciato a farla da padroni. Con Lejarreta e Delgado, poi, più di tutti, Indurain e Contador, sette grandi giri a testa, passando per Olano ed Heras, per Sastre e Valverde, uno che ha vinto moltissimo anche le corse di un giorno, come, in parte, aveva saputo fare Oscar Freire Gomez, tre mondiali, tre Milano-Sanremo. L'Italia, negli ultimi cento anni, è rimasta costante, tolti pochi periodi di basso profilo. In tutte le competizioni su strada. La Francia, per contro, almeno nelle grandi gare a tappe, ha conosciuto, con dieci anni di ritardo, le medesime difficoltà del Belgio. Dal 1985, ultimo successo di Bernard Hinault a Parigi, non ha più vinto il Tour. E, dopo di allora, due soli grandi giri: con Fignon, il Giro d'Italia 1989, con Jalabert la Vuelta a Espana 1995. Soltanto da qualche anno, con Bardet e Thibaut Pinot è tornata competitiva nei grandi giri, pur senza vincerli. Anche nelle corse di un giorno, i francesi, dopo il ritiro di Jalabert, hanno vinto pochissimo. Quasi niente. Tolta la Milano-Sanremo con Demare. Sicché, in questo momento, la nazione guida del ciclismo, è la Spagna. Ma, qualcosa si muove. Per l'Olanda, ad esempio. Con Tom Dumoulin. Uno che, fossimo nei primi anni '90, quando al Tour, ed in parte al Giro, c'erano cronometro lunghissime, partirebbe sempre per vincere i grandi giri. Per la Gran Bretagna, sembrava il caso eccezionale di Froome chiacchierato ma vincente come pochi, e Cavendish, tra i maggiori velocisti di sempre, 30 tappe al Tour. Ma, se consideriamo il successo di Wiggins al Tour del 2012 e quello di Geraint Thomas al Tour 2018, con Simon Yates, che doma le salite di Giro e Vuelta, qualcosa sta cambiando nella terra d'Albione. Sono tornati nelle retrovie gli USA, che da 30 anni, svanita l'illusione Armstrong, non hanno più trovato un campione come Greg LeMond, tre Tour e due campionati del mondo. E nelle retrovie resta la Svizzera, che, del resto, è sempre andata a fiammate. Prima delle guerra, solo Heinrich Suter si staccò dalla massa. Poi, l'epoca d'oro di Kubler e Koblet, a cavallo tra anni '40 e '50 . Un lungo riflusso, fino a Tony Rominger, 3 Vuelta e 1 Giro, ma anche secondo al Tour e classiche vinte, ed Alex Zulle. Poi negli ultimi quindici anni, Fabian Cancellara, dominatore delle classiche del pavé, 3 Fiandre e 3 Roubaix. Anche il Lussemburgo arranca. Eppure, Nicolas Frantz fu tra i più forti corridori degli anni '20. E Gaul è stato, con Bartali e Pantani, il miglior grimpeur della storia. Dopo il ritiro dei fratelli Schleck, però, non c'è un campione lussemburghese. Forse, ma rimane indecifrabile, Bob Jungels. La nazione che ha compiuto più progressi, dopo aver fatto per decenni le cose migliori nel ciclismo su pista, è la Germania. Che dovette aspettare, per un campione, Rudi Altig negli anni '60. Poi, Junkermann e Thurau. Ma, il corridore tedesco più forte resta Ullrich e, dopo di lui, un velocista capace di vincere 4 Sanremo come Zabel. Epperò, oggi, la Germania ha un plurivincitore come Greipel, il miglior velocista del mondo come Kittel ed un movimento solido. E' diventata una realtà l'Australia, che ha Matthews e Caleb Ewan, dopo aver avuto Cadel Evans, vincitore di Tour e campionato del mondo, e McEwen, velocista di rango. Mentre, negli anni '80, il primo grande corridore aussie, Phil Anderson, costituiva una continua sorpresa. Si sono aggiunte nazioni come la Russia ed il Kazakistan e l'Ucraina. E la Slovacchia del maggior talento contemporaneo, Peter Sagan, uno che nemmeno sa quanto sia forte. E, ma da 30 anni, cominciando con Lucho Herrera, arrivando a Quintana, i grandi scalatori colombiani.
*Aggiornamento al 29 marzo 2021.
La Francia ha trovato in Alaphilippe, vincitore della Sanremo 2019 e del campionato del mondo 2020, un nuovo grande campione. Bernal è stato il primo colombiano a vincere il Tour, nel 2019. Gli inglesi, negli ultimi 9 anni, si sono annessi 11 vittorie nei grandi giri: 1 Wiggins (1 Tour), 7 Froome (4 Tour, 1 Giro, 2 Vuelta), 1 Geraint Thomas (1 Tour), 1 Geoghegan Hart (1 Giro, 2020), 1 Simon Yates (1 Vuelta). Nessuno ha saputo far meglio in questo lasso di tempo. Roglic (2 Vuelta e una Liegi) e Pogacar (1 Tour) hanno messo al centro della scena ciclistica la piccola Slovenia. Insomma, le nazioni del ciclismo non sono più soltanto sette.
*Aggiornamento del 06 aprile 2022: Roglic ha vinto anche la terza Vuelta nel 2021 e Pogacar il secondo Tour oltre alla Liegi e al Lombardia. In questo 2022, ai loro successi si è sommata l'affermazione di Mohoric alla Sanremo. Dominio sloveno.
* Sono stati classificati i primi 162 ciclisti della storia, fino ad ora. Guida l'Italia, con 48 corridori.Italia: 48 corridori
Belgio: 27 corridori
Francia: 19 corridori
Spagna: 19 corridori
Olanda: 10 corridori
Svizzera: 7 corridori
Lussemburgo: 5 corridori
Germania: 5 corridori
Gran Bretagna: 3 corridori
Irlanda: 2 corridori
Australia: 2 corridori
Danimarca: 2 corridori
USA: 2 corridori
Portogallo, Slovacchia, Colombia, Russia, Kazakistan, Norvegia, Slovenia: 1 corridore
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venerdì 2 febbraio 2018
Il più grande ciclista della storia: 1. Merckx 2. Hinualt 3. Bartali 4. Valverde 5. Coppi 6. Moser 7. Anquetil 8. Gimondi 9. Zoetemelk 10. Indurain...Classifica a punti
Dopo aver stilato una classifica, certo opinabile, dei primi dieci, poi diventati sessanta e più, ciclisti italiani della storia, provo a scrivere una classifica dei primi cento (ormai 171 con l'ingresso di Landa) ciclisti della storia, italiani e non. Con i medesimi criteri, assegnando punteggi preventivi alle vittorie e ai piazzamenti nelle corse di maggiore importanza. Ho considerato la soglia di rilevanza dei 1.000 punti. Per come è costruita, la classifica premia di più i numerosi piazzamenti delle vittorie isolate. Insomma, è una classifica di rendimento, che bada ai risultati e non sempre coglie la grandezza assoluta dei singoli corridori. Non stupirà, in ogni caso, il primo posto di Eddy Merckx. *Classifica aggiornata al 14 ottobre 2024.
- Tour de France:
1. 350 punti 2. 200 punti 3. 150 punti 4. 120 5. 100 6. 80 punti 7. 70 8. 60 punti 9. 50 punti 10. 40 punti
- Giro d'Italia:
1. 300 punti 2. 150 punti 3. 100 punti 4. 80 punti 5. 70 punti 6. 60 punti 7. 50 punti 8. 40 punti 9. 30 punti 10. 20 punti
- Vuelta a Espana:
1. 200 punti 2. 100 punti 3. 80 punti 4. 70 punti 5. 60 punti 6. 50 punti 7. 40 punti 8. 30 punti 9. 20 punti 10. 10 punti
- Campionato del mondo:
1. 100 punti 2. 70 punti 3. 60 punti 4. 50 punti 5. 40 punti 6. 30 punti 7. 20 punti 8. 10 punti 9. 8 punti 10. 5 punti
- Classiche "monumento" (Milano - Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi - Roubaix, Liegi - Bastogne - Liegi, Giro di Lombardia) e Giro della Svizzera:
1. 60 punti 2. 54 punti 3. 48 punti 4. 42 punti 5. 36 punti 6. 30 punti 7. 24 punti 8. 18 punti 9. 12 punti 10. 6 punti
- Campionato nazionale, Classiche internazionali (Freccia Vallone, Amstel Gold Race, Clasica di San Sebastian, Campionato di Zurigo, Classica di Amburgo, Parigi - Tours, Gand - Wevelgem, Olimpiadi):
1. 50 punti 2. 40 punti 3. 30 punti
- Brevi corse a tappe di maggior prestigio (Tirreno - Adriatico, Parigi - Nizza, Giro del Delfinato, Midi Libre, Giro di Romandia, Giro dei Paesi Baschi, Giro del Trentino, Bicicletta Basca, Vuelta a Burgos, Giro di Catalogna, Giro del Mediterraneo, Giro del Belgio, Vuelta a Murcia, Vuelta a Levante -Comunità Valenciana-, Giro di Danimarca, Criterium International, Giro di Gran Bretagna, Settimana Ciclistica Lombarda, Giro di Aragona, Giro della Comunità Valenciana, Tour du Haut Var, Giro del Lussemburgo, Quattro Giorni di Dunkerque, Giro dell'Andalusia):
1. 40 punti
- Classiche del calendario italiano e classiche minori del calendario internazionale (Tre Valli Varesine, Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Milano - Torino, Giro del Veneto, Giro del Piemonte, Giro del Friuli, Giro dell'Appennino, Giro del Lazio, Giro dell'Emilia, Trofeo Matteotti, Gran Premio Industria e Commercio, Giro di Toscana, Gran Premio Città di Camaiore, Coppa Sabatini, Trofeo Laigueglia, Coppa Placci, Gran Premio Beghelli, Strade Bianche, E3 Harelbeke, Freccia del Brabante, Het Volk, Gran Premio di Francoforte, Scheldeprijs, Gran Premio di Vallonia, Gran Premio Primavera, Gren Premio di Montreal, Primus Classic, Attraverso le Fiandre, Ronde Van Limburg, Gran Premio Cantone Argovia, Down Under Classic, Classica di Bruxelles, Gran Prix de Fourmies):
1. 30 punti
- Campionati nazionali minori (1. 30 punti, 2. 20 punti, 3. 10 punti)
- Brevi corse a tappe e *corse di un giorno di minor prestigio (Giro di Slovenia, Giro della Repubblica Ceca, Giro di Sardegna, Route du Sud, Giro dell'Irlanda, Giro delle Asturie, Settimana Catalana, *Escalada a Montjuic, * Vuelta a la Rioja, Giro dell'Austria, Giro del Qatar, Giro del Portogallo, Tour Down Under, Vuelta a Colombia, Giro di Polonia, Eneco Tour, Uae Tour, Giro di Sicilia, Giro della California, Giro dell'Algarve, Gran Camino)
1. 25 punti
- Vittorie di tappa nei grandi giri nazionali (Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana):
per ogni vittoria al Tour: 15 punti
per ogni vittoria al Giro: 12 punti
per ogni vittoria alla Vuelta: 10 punti
1. Eddy Merckx (Belgio): 8.017 punti (1965-1978): 1.570 punti al Giro d'Italia ( 5 volte primo, una volta ottavo, una volta nono), 2.030 punti al Tour de France (5 volte primo, una volta secondo, una volta sesto), 200 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo), 460 punti al campionato del mondo (tre volte primo, due volte quarto, una volta quinto, due volte ottavo), 200 punti al campionato belga (una volta primo, tre volte secondo, una volta terzo), 438 punti alla Milano-Sanremo (7 volte primo, una volta ottavo), 354 punti al Giro delle Fiandre ( 2 volte primo, 4 volte terzo, una volta settimo, una volta ottavo), 428 punti alla Parigi-Roubaix (3 volte primo, due volte secondo, una volta quarto, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo, una volta ottavo), 480 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (5 volte primo, 2 volta secondo, 1 volta terzo, 2 volte sesto, 1 volta ottavo), 378 punti (2 volte primo, 2 volte secondo, 1 volta terzo, 1 volta quarto, 2 volte sesto), 114 punti al Giro della Svizzera (una volta primo, una volta secondo), 170 punti alla Freccia Vallone (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 130 punti all'Amstel Gold Race (due volte primo, una volta terzo), 220 punti alla Gand-Wevelgem (tre volte primo ,una volta secondo, una volta terzo), 40 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 120 punti alla Parigi-Nizza (tre volte primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 10 punti al Giro di Sardegna (quattro volte primo), 40 punti alla Vuelta a Levante, 150 punti alla Escalada a Montjuic (cinque volte primo), 60 punti alla Het Volk (due volte primo), 30 punti alla Freccia del Brabante (una volta primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 30 punti alla E3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 60 punti alla Trofeo Laigueglia (due volte primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti al Grand Prix de Fourmies (una volta primo), 510 punti per vittorie di tappa al Tour de France (34 vittorie di tappa), 300 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (25 vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta ( una vittoria di tappa)
Eddy Merckx |
2. Bernard Hinault (Francia): 5.628 punti (1975-1986): 2.150 punti al Tour de France (cinque volte primo, due volte secondo), 900 punti al Giro d'Italia (tre volte primo), 600 punti alla Vuelta a Espana (due volte primo), 240 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto, una volta ottavo), 130 punti al campionato francese (una volta primo, due volte secondo), 24 punti alla Milano-Sanremo (una volta settimo), 114 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta quarto, una volta nono), 174 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte primo, una volta secondo), 168 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, una volta secondo), 100 punti alla Freccia Vallone (due volte primo), 50 punti alla Gand Wevelgem (una volta primo), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 120 punti al Giro del Delfinato (tre volte primo), 40 punti al Giro del Lussemburgo (una volta primo), 80 punti al Criterium International (due volte primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti alla Vuelta della comunità Valenciana (una volta primo), 40 punti alla Quattro giorni di Dunkerque (una volta primo), 420 punti per vittorie di tappa al Tour de France (ventotto vittorie di tappa), 78 punti per vittorie di tappa al Giro (sei vittorie di tappa), 70 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sette vittorie di tappa)
Bernard Hinault in maglia gialla |
3. Gino Bartali (Italia): 5.175 punti (1935-1954): 1.790 punti al Giro d'Italia (tre volte primo, quattro volte secondo, una volta quarto, una volta quinto, una volta settimo, una volta ottavo, una volta nono, una volta decimo), 1.020 punti al Tour de France (due volte primo, una volta secondo, due volte quarto), 384 punti alla Milano - Sanremo (quattro volte primo, due volte quarto, una volta quinto, due volte settimo), 30 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta sesto), 504 punti al Giro di Lombardia (tre volte primo, quattro volte secondo, due volte terzo, una volta nono), 33 punti al campionato del mondo (una volta settimo, una volta nono, una volta decimo), 350 punti al Campionato italiano (quattro volte primo, tre volte secondo, una volta terzo), 120 punti al Giro della Svizzera (due volte primo), 100 punti al Campionato di Zurigo (due volte primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 90 punti al Giro del Piemonte ( tre volte primo), 90 punti al Giro del Lazio (tre volte primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 150 punti al Giro di Toscana (cinque volte primo) 204 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (17 vittorie di tappa), 180 punti per vittorie di tappa al Tour de France (12 vittorie di tappa)
Gino Bartali |
4. Alejandro Valverde (Spagna): 5.065 punti (2002-): 600 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta quarto, due volte sesto, due volte ottavo, una volta nono) 100 punti al Giro d'Italia (una volta terzo), 970 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, tre volte secondo, tre volte terzo, una volta quarto, due volte quinto, una volta settimo, una volta decimo), 568 punti al campionato del mondo (una volta primo, due volte secondo, quattro volte terzo, una volta quinto, una volta sesto, una volta ottavo, una volta nono), 250 punti al campionato spagnolo (due volte primo, una volta secondo, tre volte terzo), 18 punti al Giro delle Fiandre (una volta ottavo), 462 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (quattro volte primo, due volte secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta settimo), 300 punti al Giro di Lombardia (tre volte secondo, una volta quarto, una volta quinto, due volte sesto), 360 punti alla Freccia Vallone (cinque volte primo, due volte secondo, una volta terzo), 110 punti all'Amstel Gold Race (due volte secondo, una volta terzo), 230 punti alla Clasica di San Sebastian (due volte primo, una volta secondo, tre volte terzo), 120 punti al Giro della Comunità Valenciana (tre volte primo), 80 punti alla Vuelta a Murcia (due volte primo), 80 punti alla Vuelta a Burgos (due volte primo), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 120 punti al Giro della Catalogna (tre volte primo), 200 punti al Giro dell'Andalusia (cinque volte primo), 40 punti alla Vuelta Castilla y Leon (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 90 punti al Gran Premio Primavera (tre volte primo), 25 punti alla Gran Camino (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (quattro vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una vittoria di tappa), 130 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tredici vittorie di tappa)
5. Fausto Coppi (Italia): 4.799 punti (1939-1959): 1.960 punti al Giro d'Italia (5 volte primo, due volte secondo, due volte quarto), 740 punti al Tour (due volte primo, una volta decimo), 282 punti alla Milano - Sanremo (tre volte primo, due volte quarto, una volta nono, una volta decimo), 168 punti alla Parigi - Roubaix (una volta primo, due volte secondo), 510 punti al Giro di Lombardia (cinque volte primo, una volta secondo, due volte terzo, una volta quinto, una volta settimo), 190 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta terzo, una volta sesto), 280 punti al Campionato italiano (quattro volte primo, due volte secondo), 40 punti al Campionato di Zurigo (una volta secondo), 90 punti alla Tre Valli Varesine (tre volte primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 90 punti al Giro del Veneto (tre volte primo), 90 punti al Giro dell'Appennino (tre volte primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo) 264 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (22 vittorie di tappa), 135 punti per vittorie di tappa al Tour de France (9 vittorie di tappa)
Alejandro Valverde |
5. Fausto Coppi (Italia): 4.799 punti (1939-1959): 1.960 punti al Giro d'Italia (5 volte primo, due volte secondo, due volte quarto), 740 punti al Tour (due volte primo, una volta decimo), 282 punti alla Milano - Sanremo (tre volte primo, due volte quarto, una volta nono, una volta decimo), 168 punti alla Parigi - Roubaix (una volta primo, due volte secondo), 510 punti al Giro di Lombardia (cinque volte primo, una volta secondo, due volte terzo, una volta quinto, una volta settimo), 190 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta terzo, una volta sesto), 280 punti al Campionato italiano (quattro volte primo, due volte secondo), 40 punti al Campionato di Zurigo (una volta secondo), 90 punti alla Tre Valli Varesine (tre volte primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 90 punti al Giro del Veneto (tre volte primo), 90 punti al Giro dell'Appennino (tre volte primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo) 264 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (22 vittorie di tappa), 135 punti per vittorie di tappa al Tour de France (9 vittorie di tappa)
Fausto Coppi |
6. Francesco Moser (Italia): 4.627 punti (1973-1988): 1.120 punti punti al Giro d'Italia (una volta primo, tre volte secondo, due volte terzo, una volta quarto, una volta settimo, una volta ottavo), 70 punti al Tour de France (una volta settimo), 10 punti alla Vuelta (una volta decimo), 276 punti alla Milano - Sanremo (una vittoria, una volta secondo, due volte quarto, due volte sesto, una volta ottavo), 174 punti al Giro delle Fiandre (due volte secondo, una volta quarto, una volta settimo), 444 punti alla Parigi - Roubaix (tre volte primo, due volte secondo, due volte terzo, una volta quinto, una volta ottavo, una volta decimo), 48 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta terzo), 258 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo), 290 punti al campionato del mondo (una volta primo, due volte secondo, una volta sesto, una volta settimo), 260 punti al campionato italiano (tre volte primo, due volte secondo, una volta terzo), 160 punti al Campionato di Zurigo (una vittoria, due secondi posti, un terzo posto), 40 punti all'Amstel Gold Race (una volta secondo), 50 punti alla Freccia Vallone (una volta primo), 50 punti alla Parigi - Tours (una volta primo), 80 punti alla Gand - Wevelgem (una volta primo, una volta terzo), 80 punti al Giro del Trentino (due volte primo), 80 punti alla Tirreno - Adriatico (due volte primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 120 punti al Giro di Toscana (quattro volte primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 60 punti al Giro dell'Emilia (due volte primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 90 punti al Trofeo Matteotti (tre volte primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 60 punti al Giro dell'Appennino (due volte primo), 60 punti alle Tre Valli Varesine (due volte primo), 60 punti alla Coppa Agostoni (due volte primo), 90 punti al Giro del Lazio (tre volte primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (una volta primo), 60 punti al Giro del Friuli (due volte primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 276 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (23 vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (2 vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (2 vittorie di tappa)
Francesco Moser |
7. Jacques Anquetil (Francia): 4.601 punti (1953-1969): 1900 punti al Tour de France (cinque volte primo, una volta terzo), 1.100 punti al Giro d'Italia (due volte primo, due volte secondo, due volte terzo), 200 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo), 178 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta quinto, due volte sesto, due volte nono), 60 punti al campionato francese (due volte terzo), 18 punti alla Parigi-Roubaix (una volta ottavo), 102 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta quarto), 60 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto, una volta ottavo), 80 punti alla Gand-Wevelgem (una volta primo, una volta terzo), 200 punti alla Parigi-Nizza (cinque volte primo), 80 punti alla Quattro Giorni di Dunkerque (due volte primo), 160 punti al Criterium International (quattro volte primo), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 225 punti per vittorie di tappa al Tour de France (quindici vittorie di tappa), 78 punti per vittorie tappa al Giro d'Italia (sei vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)
Jacques Anquetil al centro della foto |
8. Felice Gimondi (Italia): 4.318 punti (1965-1979): 1.410 punti al Giro d'Italia (3 volte primo, una volta secondo, quattro volte terzo, una volta quinto, una volta ottavo), 820 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo, una volta quarto, una volta sesto, una volta settimo), 200 punti alla Vuelta (una volta primo), 204 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto), 102 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo, una volta quarto, una volta decimo), 120 punti alla Parigi - Roubaix (una volta primo, una volta quarto, una volta ottavo), 36 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta settimo, una volta nono), 312 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, due volte secondo, una volta terzo, una volta settimo, una volta nono), 265 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta sesto, una volta decimo), 220 punti al campionato italiano (due volte primo, tre volte secondo), 40 punti alla Freccia Vallone (una volta secondo), 40 punti alla Gand Wevelgem (una volta secondo) 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 60 punti alla Coppa Agostoni (due volte primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 60 punti al Giro del Piemonte (due volte primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 60 punti al Giro dell'Appennino (due volte primo), 84 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (7 vittorie di tappa), 105 punti per vittorie di tappa al Tour de France (7 vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta a Espana (una vittoria di tappa)
Felice Gimondi |
Joop Zoetemelk |
10. Miguel Indurain (Spagna): 3.921 punti (1984-1996): 1.790 punti al Tour de France (cinque volte primo, una volta decimo), 700 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta terzo), 240 punti alla Vuelta (una volta secondo, una volta terzo), 230 punti al campionato del mondo (due volte secondo, una volta terzo, una volta sesto), 120 punti al campionato spagnolo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 48 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto, una volta decimo), 50 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Murcia (una volta primo), 120 punti al Giro della Catalogna (tre volte primo), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 80 punti alla Parigi-Nizza (due volte primo), 40 punti alla Vuelta Catilla y Leon (una volta primo), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 165 punti per vittorie di tappa al Tour de France (undici vittorie di tappa), 48 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (quattro vittorie di tappa)
Miguel Indurain |
11. Raymond Poulidor (Francia): 3.806 punti (1960-1977): 1.530 punti al Tour de France (tre volte secondo, cinque volte terzo, una volta settimo, una volta ottavo, una volta nono), 350 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta secondo, una volta ottavo, una volta nono), 350 punti al campionato del mondo (una volta secondo, tre volte terzo, due volte quinto, una volta settimo), 90 punti al campionato francese (una volta primo, una volta secondo), 174 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta secondo, una volta quinto, una volta settimo), 12 punti al Giro delle Fiandre (una volta nono), 120 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quinto, due volte sesto, una volta settimo), 162 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, due volte ottavo), 198 punti al Giro di Lombardia (due volte terzo, due volte quinto, una volta sesto), 90 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, una volta secondo), 70 punti alla Parigi-Tours (una volta secondo, una volta terzo), 200 punti al Criterium International (cinque volte primo), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 40 punti al Tour du Haut Var (una volta primo), 80 punti alla Parigi-Nizza (due volte primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 75 punti alla Escalada a montjuic (tre volte primo), 25 punti alla Vuelta a la Rioja (una volta primo), 105 punti per vittorie di tappa al Tour de France (sette vittorie di tappa), 40 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (quattro vittorie di tappa)
Raymond Poulidor |
12. Tadej Pogacar (Slovenia): 3.718 punti (2019-): 1.450 punti al Tour de France (due volte primo, due volte secondo), 300 punti al Giro d'Italia (una volta primo), 80 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo), 160 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta terzo), 50 punti al campionato sloveno (una volta primo, una volta secondo), 126 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto), 102 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta quarto), 168 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte primo, una volta terzo), 240 punti al Giro di Lombardia (quattro volte primo), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 50 punti alla Freccia Vallone (una volta primo), 30 punti alle Olimpiadi (una volta terzo), 25 punti al Giro dell'Algarve (una volta primo), 40 punti al Giro della Comunità Valenciana (una volta primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 80 punti alla Tirreno-Adriatico (due volte primo), 25 punti al Giro di California (una volta primo), 50 punti all'UAE Tour (due volte primo), 25 punti al Giro di Slovenia (una volta primo), 60 punti alle Strade Bianche (due volte primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 60 punti al Gran Premio di Montreal (due volte primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 255 punti per vittorie di tappa al Tour (diciassette vittorie di tappa), 72 punti per vittorie di tappa al Giro (sei vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]
13. Alfredo Binda (Italia): 3.710 punti (1922-1936): 1.700 punti al Giro d'Italia (5 volte primo, una volta secondo, una volta settimo), 312 punti alla Milano - Sanremo (due volte primo, tre volte secondo, una volta sesto), 336 punti al Giro di Lombardia (quattro volte primo, una volta secondo, una volta quarto), 420 punti al campionato del mondo (tre volte primo, una volta terzo, due volte sesto), 270 punti al campionato italiano (quattro volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 60 punti al Giro del Piemonte (due volte primo), 60 punti al Giro di Toscana (due volte primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 492 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (41 vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (2 vittorie di tappa)
Alfredo Binda |
14. Sean Kelly (Irlanda): 3.496 punti (1977-1994): 340 punti al Tour de France (una volta quarto, una volta quinto, una volta settimo, una volta nono), 370 punti alla Vuleta a Espana (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto, una volta nono), 218 punti al campionato del mondo (due volte terzo, due volte quinto, una volta ottavo, una volta nono) 390 punti alla Milano-Sanremo (due volte primo, una volta secondo, due volte quarto, tre volte quinto, una volta settimo), 216 punti al Giro delle Fiandre (tre volte secondo, una volta quarto, una volta ottavo), 208 punti alla Parigi-Roubaix (due volte primo, una volta terzo), 204 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte primo, una volta quarto, una volta quinto, una volta decimo), 240 punti al Giro di Lombardia (tre volte primo, una volta secondo, una volta decimo), 120 punti al Giro della Svizzera (due volte primo), 50 punti alla Gand-Wevelgem (una volta primo), 110 punti alla Parigi-Tours (una volta primo, due volte terzo), 30 punti all'Amstel Gold Race (una volta terzo), 40 punti alla Tre Giorni di La Panne (una volta primo), 40 punti al Tour du Haut Var (una volta primo), 120 punti al Criterium International (tre volte primo), 280 punti alla Parigi-Nizza (sette volte primo), 120 punti al Giro dei Paesi Baschi (tre volte primo), 80 punti al Giro di Catalogna (due volte primo), 100 punti al Giro dell'Irlanda (quattro volte primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (quattro vittorie di tappa), 160 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sedici vittorie di tappa)
Sean Kelly |
15. Vincenzo Nibali: 3.471 punti (2005 - ): 1.170 punti al Giro d'Italia (due volte primo, due volte secondo, due volte terzo, una volta settimo), 690 punti al Tour de France (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto, una volta settimo), 440 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, due volte secondo, una volta settimo), 144 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, una volta terzo, due volte ottavo), 72 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta secondo, due volte ottavo), 240 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, una volta secondo, una volta quinto, una volta sesto), 50 punti al campionato del mondo (una volta quarto), 100 punti al campionato italiano (due volte primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Appennino (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine ( una volta primo), 80 punti al Giro del Trentino (due volte primo), 80 punti alla Tirreno - Adriatico (due volte primo), 25 punti al Giro di Sicilia (una volta primo), 72 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (6 vittorie di tappa), 90 punti per vittorie di tappa al Tour de France (6 vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta a Espana (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]
Vincenzo Nibali |
16. Roger De Vlaeminck (Belgio): 3.404 punti (1969-1984): 130 punti al Giro d'Italia(una volta quarto, una volta settimo), 120 punti al campionato del mondo (una volta secondo, due volte settimo, due volte decimo), 100 punti al campionato belga (due volte primo), 450 punti alla Milano-Sanremo (tre volte primo, tre volte secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta settimo), 174 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, due volte quarto, una volta sesto), 618 punti alla Parigi-Roubaix (quattro volte primo, quattro volte secondo , una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto, due volte settimo), 144 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta quarto, una volta settimo, una volta ottavo), 234 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, una volta secondo, una volta quarto, una volta ottavo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 90 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, una volta secondo), 120 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 240 punti alla Tirreno-Adriatico (sei volte primo), 40 punti alla Quattro Giorni di Dunkerque (una volta primo), 30 punti allo Scheldeprijs (una volta primo), 60 punti alla Het Volk (deu volte primo), 30 punti alla E3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti alla Freccia del Brabante (una volta primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelesse (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 60 punti alla Coppa Placci (due volte primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 60 punti al Giro del Lazio (due volte primo), 60 punti alla Coppa Agostoni (due volte primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 30 punti al Giro del Friuli (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 25 punti al Giro di Sardegna (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de Frnce (una vittoria di tappa), 264 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (ventidue vittorie di tappa)
17. Rik Van Looy (Belgio): 3.317 punti (1954-1970): 40 punti al Tour de France (una volta primo), 130 punti al Giro d'Italia (una volta quarto, una volta settimo), 160 punti alla Vuelta a Espana (due volte terzo), 450 punti al campionato del mondo (due volte primo, due volte secondo, una volta terzo, una volta quarto), 100 punti al campionato belga (due volte primo), 192 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta secondo, una volta quarto, una volta sesto, una volta decimo), 234 punti al Giro delle Fiandre (due volte primo, una volta terzo, due volte sesto, due volte decimo), 390 punti alla Parigi-Roubaix (tre volte primo, due volte secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta nono), 162 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta quarto, una volta quinto, una volta ottavo, una volta decimo), 60 punti al Giro di Lombardia (una volta primo), 190 punti alla Gand-Wevelgem (tre volte primo, una volta secondo), 180 punti alla Parigi-Tours (due volte primo, due volte secondo), 50 punti alla Freccia Vallone (una volta primo), 80 punti al Giro dei Paesi Bassi (una volta primo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Levante (una volta primo), 75 punti al Giro di Sardegna (tre volte primo), 120 punti alla E3 Harelbeke (quattro volte primo), 60 punti allo Scheldeprijs (due volte primo), 60 punti alla Coppa Bernocchi (due volte primo), 60 punti alla Parigi-Bruxelles (due volte primo), 30 punti alla Ronde Van Limburg (una volta primo), 90 punti per vittorie di tappa al Tour de France (sei vittorie di tappa), 144 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (12 vittorie di tappa), 180 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (diciotto vittorie di tappa)
18. Giuseppe Saronni (Italia): 3.221 punti (1977-1990): 1.030 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo), 264 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, tre volte secondo, una volta quarto), 54 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta secondo), 60 punti al Giro di Lombardia (una volta primo), 295 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta ottavo, una volta nono), 120 punti al campionato italiano (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 130 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, due volte secondo), 40 punti alla Parigi - Tours (una volta secondo), 50 punti al Campionato di Zurigio (una volta primo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 80 punti alla Tirreno - Adriatico (due volte primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti alla Settimana Ciclistica Internazionale (una volta primo), (una volta primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 120 punti alla Tre Valli Varesine (quattro volte primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti al Giro del Friuli (una volta primo), 60 punti alla Coppa Agostoni (due volte primo), 60 punti al Gran Premio Città di Camaiore (due volte primo), 60 punti alla Coppa Bernocchi (due volte primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Cantone Argovia (una volta primo), 25 punti al Giro di Sardegna (una volta primo), 25 punti al Giro di Sicilia (una volta primo), 288 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (24 vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta a Espana (2 vittorie di tappa)
Roger De Vlaeminck |
17. Rik Van Looy (Belgio): 3.317 punti (1954-1970): 40 punti al Tour de France (una volta primo), 130 punti al Giro d'Italia (una volta quarto, una volta settimo), 160 punti alla Vuelta a Espana (due volte terzo), 450 punti al campionato del mondo (due volte primo, due volte secondo, una volta terzo, una volta quarto), 100 punti al campionato belga (due volte primo), 192 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta secondo, una volta quarto, una volta sesto, una volta decimo), 234 punti al Giro delle Fiandre (due volte primo, una volta terzo, due volte sesto, due volte decimo), 390 punti alla Parigi-Roubaix (tre volte primo, due volte secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta nono), 162 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta quarto, una volta quinto, una volta ottavo, una volta decimo), 60 punti al Giro di Lombardia (una volta primo), 190 punti alla Gand-Wevelgem (tre volte primo, una volta secondo), 180 punti alla Parigi-Tours (due volte primo, due volte secondo), 50 punti alla Freccia Vallone (una volta primo), 80 punti al Giro dei Paesi Bassi (una volta primo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Levante (una volta primo), 75 punti al Giro di Sardegna (tre volte primo), 120 punti alla E3 Harelbeke (quattro volte primo), 60 punti allo Scheldeprijs (due volte primo), 60 punti alla Coppa Bernocchi (due volte primo), 60 punti alla Parigi-Bruxelles (due volte primo), 30 punti alla Ronde Van Limburg (una volta primo), 90 punti per vittorie di tappa al Tour de France (sei vittorie di tappa), 144 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (12 vittorie di tappa), 180 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (diciotto vittorie di tappa)
Rik Van Looy |
18. Giuseppe Saronni (Italia): 3.221 punti (1977-1990): 1.030 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo), 264 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, tre volte secondo, una volta quarto), 54 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta secondo), 60 punti al Giro di Lombardia (una volta primo), 295 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta ottavo, una volta nono), 120 punti al campionato italiano (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 130 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, due volte secondo), 40 punti alla Parigi - Tours (una volta secondo), 50 punti al Campionato di Zurigio (una volta primo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 80 punti alla Tirreno - Adriatico (due volte primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti alla Settimana Ciclistica Internazionale (una volta primo), (una volta primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 120 punti alla Tre Valli Varesine (quattro volte primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti al Giro del Friuli (una volta primo), 60 punti alla Coppa Agostoni (due volte primo), 60 punti al Gran Premio Città di Camaiore (due volte primo), 60 punti alla Coppa Bernocchi (due volte primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Cantone Argovia (una volta primo), 25 punti al Giro di Sardegna (una volta primo), 25 punti al Giro di Sicilia (una volta primo), 288 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (24 vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta a Espana (2 vittorie di tappa)
19. Costante Girardengo (Italia): 3.206 punti (1912-1936): 810 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta secondo, una volta sesto), 654 punti alla Milano - Sanremo (sei volte primo, tre volte secondo, due volte terzo, una volta quinto), 282 punti al Giro di Lombardia (tre volte primo, una volta secondo, una volta sesto, una volta nono, una volta decimo), 70 punti al campionato del mondo (una volta secondo), 520 punti al campionato italiano (nove volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 90 punti al Giro del Piemonte (tre volte primo), 90 punti al Giro dell'Emilia (tre volte primo), 120 punti al Giro del Veneto (quattro volte primo), 150 punti alla Milano - Torino (cinque volte primo), 60 punti al Giro di Toscana (due volte primo), 360 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (30 vittorie di tappa)
Costante Girardengo |
20. Louison Bobet (Francia): 3.172 punti (1946-1962): 1.390 punti al Tour de France (tre volte primo , una volta terzo, una volta quarto, una volta settimo), 280 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta quarto, una volta settimo), 310 punti al campionato del mondo (una volta primo, due volte secondo, una volta quinto, tre volte ottavo), 200 punti al campionato francese (due volte primo, una volta secondo, due volte terzo), 66 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta decimo), 90 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta sesto), 228 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta settimo), 78 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto, una volta settimo, una volta nono), 96 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta settimo, una volta nono), 110 punti alla Parigi-Tours (due volte secondo, una volta terzo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 40 punti al Giro del Lussemburgo (una volta primo), 180 punti al Tour de France 15 vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa)
Luison Bobet |
21. Fiorenzo Magni (Italia): 3.133 punti (1940-1956): 1.380 punti al Giro d'Italia (tre volte primo, due volte secondo, due volte sesto, due volte nono), 168 punti al Tour de France (due volte sesto, una volta settimo), 240 punti alla Milano - Sanremo (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta settimo, due volte ottavo), 180 punti al Giro delle Fiandre (tre volte primo), 192 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, due volte settimo), 178 punti al campionato del mondo (una volta secondo, due volte quarto, una volta nono), 220 punti al campionato italiano (tre volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 60 punti al Giro del Lazio (due volte primo), 60 punti al Giro di Toscana (due volte primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 90 punti al Giro del Piemonte (tre volte primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 78 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia ( 6 vittorie di tappa), 105 punti per vittorie di tappa al Tour de France (7 vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta a Espana (3 vittorie di tappa)
Fiorenzo Magni |
22. Chris Froome (Gran Bretagna): 3.129 punti (2007-): 1.720 punti al Tour de France (quattro volte primo, una volta secondo, una volta quarto), 300 punti al Giro d'Italia (una volta primo), 670 punti alla Vuelta a Espana (due volte primo, due volte secondo, una volta quarto), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 80 punti al Giro di Romandia (due volte primo), 120 punti al Giro del Delfinato (tre volte primo), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 105 punti per vittorie di tappa al Tour de France (sette vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa), 50 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (cinque vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]
23. Alberto Contador (Spagna): 2.967 punti (2003-2017): 970 punti al Tour de France (due volte primo , una volta quarto, una volta quinto, una volta nono), 600 punti al Giro d'Italia (due volte primo), 730 punti alla Vuelta a Espana (tre volte primo, una volta quarto, una volta quinto), 8 punti al campionato del mondo (una volta nono), 12 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi ( una volta nono), 12 punti al Giro di Lombardia (una volta nono), 80 punti alla Parigi-Nizza (due volte primo), 120 punti alla Vuelta Castilla y Leon ( tre volte primo), 160 punti al Giro dei Paesi Baschi ( quattro volte primo), 40 alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 30 punti alla Route du Sud (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Algarve (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour de France (tre vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sei vittorie di tappa)
24. Primoz Roglic (Slovenia): 2.712 punti (2013-): 320 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta quarto), 400 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta terzo), 880 punti alla Vuelta a Espana (quattro volte volte primo, una volta terzo), 30 punti al campionato del mondo (una volta sesto), 30 punti al campionato sloveno (una volta primo), 60 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo), 114 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo,una volta quarto, una volta settimo), 40 punti alla Freccia Vallone (una volta secondo), 80 punti al Giro dei Paesi Baschi (due volte primo), 80 punti alla Tirreno-Adriatico (due volte primo), 40 punti al Giro dell'Algarve (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo),40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 50 punti al Giro di Slovenia (due volte primo), 25 punti all'UAE Tour (una volta primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 60 punti al Giro dell'Emilia (due volte primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 48 punti per vittorie di tappa al Giro (quattro vittorie di tappa), 150 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (quindici vittorie di tappa vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]
25. Gianni Bugno (Italia): 2.672 punti (1985-1998): 420 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta quarto, una volta ottavo), 420 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta terzo, una volta settimo), 60 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo), 60 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo), 78 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta secondo, una volta settimo), 84 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta sesto), 290 punti al campionato del mondo (due volte primo, una volta terzo, una volta ottavo), 180 punti al campionato italiano (due volte primo, due volte secondo), 50 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo), 50 punti alla Wincanton Classic (una volta primo), 40 punti alla Amstel Gold Race (una volta secondo), 40 punti al Campionato di Zurigo (una volta secondo), 40 punti alla Gand-Wevelgem (una volta secondo), 102 punti al Giro della Svizzera (una volta secondo, una volta terzo), 40 punti alla Bicicletta Basca (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 40 punti al Giro del Mediterraneo (una volta primo), 90 punti al Giro dell'Appennino (tre volte primo), 60 punti al Giro del Friuli (due volte primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 60 punti alla Coppa Agostoni (due volte primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 30 punti Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Cantone Argovia (una volta primo) 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 108 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (9 vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (4 vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (2 vittorie di tappa)
26. Ferdi Kubler (Svizzera): 2.551 punti (1940-1957): 550 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo), 280 punti al Giro d'Italia (due volte terzo, una volta quarto), 275 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, due volte settimo, una volta decimo), 250 punti al campionato svizzero (cinque volte primo), 6 punti alla Milano-Sanremo (una volta decimo), 84 punti alla Parigi-Roubaix (due volte quarto), 168 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte primo, una volta terzo), 96 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta quinto, una volta decimo), 282 punti al Giro della Svizzera (tre volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 120 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 180 punti per vittorie di tappa alla Freccia Vallone (due volte primo, una volta secondo), 80 punti al Giro di Romandia (due volte primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Commercio (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 120 punti per vittorie di tappa al Tour de France (otto vittorie di tappa)
26. Freddy Maertens (Belgio): 2.529 punti (1972-1987): 60 punti al Tour de France (una volta ottavo), 200 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo), 270 punti al campionato del mondo (due volte primo, una volta secondo), 50 punti al campionato belga (una volta primo), 84 punti alla Milano-Sanremo (una volta quinto, una volta settimo, due volte nono), 156 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo, una volta quinto, una volta sesto, due volte ottavo), 180 punti alla Parigi-Roubaix (una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo), 114 punti alla Liegi-Bastognee-Liegi (una volta secondo, una volta quinto, due volte nono), 36 punti al Giro di Lombardia (una volta quinto), 100 punti alla Gand-Wevelgem (due volte primo), 90 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, una volta secondo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 40 punti al Giro del Lussemburgo (una volta primo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 80 punti al Giro dell'Andalusia (due volte primo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti al Tour du Haut Var (una volta primo), 160 punti alla Quattro Giorni di Dunkerque (quattro volte primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 25 punti al Giro di Sardegna (una volta primo), 25 punti alla Settimana Catalana (una volta primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 30 punti alla Freccia del Brabante (una volta primo), 60 punti alla Omloop Het Volk (due volte primo), 30 punti allo Scheldeprijs (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 30 punti alla E3 Harelbeke (una volta primo), 225 punti per vittorie di tappa al Tour (quindici vittorie di tappa), 84 punti per vittorie di tappa al Giro (sette vittorie di tappa), 130 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tredici vittorie di tappa)
28. Pedro Delgado (Spagna): 2.452 punti (1982-1994): 1.280 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, due volte sesto, due volte nono), 50 punti al Giro d'Italia (una volta settimo), 850 punti alla Vuelta a Espana (due volte primo, una volta secondo, due volte terzo, due volte quarto, una volta sesto), 42 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto), 40 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta secondo), 40 punti alla Vuelta a Murcia (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (quattro vittorie di tappa), 50 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (cinque vittorie di tappa)
29. Nicolas Frantz (Lussemburgo): 2.416 punti (1922-1934): 1.320 punti al Tour de France (due volte primo, due volte secondo, una volta quarto, una volta quinto), 130 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta terzo), 360 punti al campionato lussemburghese (dodici volte primo), 24 punti alla Milano-Sanremo (una volta settimo), 54 punti al Giro delle Fiandre (una volta sesto, due volte nono), 78 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quarto, una volta quinto), 80 punti alla Parigi-Tours (una volta primo, una volta terzo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 300 punti per vittorie di tappa al Tour de France (20 vittorie di tappa)
30. Charly Gaul (Lussemburgo): 2.402 punti (1953-1962): 700 punti al Tour de France (una volta primo, due volte terzo, una volta nono), 960 punti al Giro d'Italia (due volte primo, due volte terzo, due volte quarto), 110 punti al campionato del mondo (una volta terzo, una volta sesto, una volta settimo), 230 punti punti al campionato lussemburghese (sei volte primo, due volte secondo, una volta terzo), 120 punti al Giro del Lussemburgo (due volte primo), 150 punti per vittorie di tappa al Tour de France (dieci vittorie di tappa), 132 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (undici vittorie di tappa)
31. Greg LeMond (USA): 2.391 punti (1981-1994): 1.470 punti al Tour de France (tre volte primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta settimo), 180 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta quarto), 340 punti al campionato del mondo (due volte primo, una volta secondo, una volta quarto, una volta settimo), 54 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo), 24 punti al Giro delle Fiandre (una volta settimo), 54 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quarto, una volta nono), 48 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta terzo), 54 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo), 48 punti al Giro della Svizzera (una volta terzo), 40 punti al Campionato di Zurigo (una volta secondo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 75 punti per vittorie di tappa al Tour de France (cinque vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una vittoria di tappa)
32. Franco Bitossi (Italia): 2.346 punti (1961-1978): 240 punti al Giro d'Italia (due volte settimo, una volta ottavo, due volte nono, due volte decimo), 60 punti al Tour de France (una volta ottavo), 90 punti alla Milano - Sanremo (una volta terzo, una volta quarto), 42 punti al Giro delle Fiandre (una volta quarto), 426 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, due volte secondo, due volte terzo, una volta quarto, due volte ottavo, due volte nono), 188 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta nono),190 punti al campionato italiano (tre volte primo, una volta secondo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 100 punti al Campionato di Zurigo (due volte primo), 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 60 punti alla Coppa Sabatini (due volte primo), 60 punti al Trofeo Laigueglia (due volte primo), 90 punti alla Coppa Agostoni (tre volte primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 60 punti alla Coppa Bernocchi (due volte primo), 60 punti al Giro del Veneto (due volte primo), 60 punti al Giro dell'Emilia (due volte primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti al Giro del Friuli (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 240 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (venti vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (quattro vittorie di tappa)
33. Laurent Jalabert (Francia): 2.315 punti (1989-2002): 120 punti al Tour de France (una volta quarto), 80 punti al Giro d'Italia (una volta quarto), 300 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta quinto, una volta settimo), 120 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta sesto, una volta settimo), 50 punti al campionato francese (una volta primo), 120 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta quarto, una volta nono, una volta decimo), 12 punti al Giro delle Fiandre (una volta nono), 168 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte secondo, una volta quarto, una volta nono, una volta decimo), 90 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta ottavo, una volta nono), 54 punti al Giro della Svizzera (una volta secondo), 130 punti alla Freccia Vallone (due volte primo, una volta terzo), 100 punti alla Clasica di San Sebastian (due volte primo), 120 punti alla Parigi-Nizza (tre volte primo), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 40 punti al Giro della Comunità Valenciana (una volta primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti al Tour du Haut Var (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Giro del Mediterraneo (una volta primo), 25 punti alla Settimana Catalana (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 25 punti alla Route du Sud (una volta primo), 30 punti alla Klasika Primavera (una volta primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 25 punti alla Escalada a Montjuic (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour (quattro vittorie di tappa), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa), 180 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (diciotto vittorie di tappa)
34. Laurent Fignon (Francia): 2.305 punti (1982-1993): 970 punti al Tour de France (due volte primo, una volta secondo, una volta settimo), 450 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta secondo), 160 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo, due volte settimo), 40 punti al campionato del mondo (una volta sesto, una volta ottavo), 50 punti al campionato francese (una volta primo), 120 punti alla Milano-Sanremo (due volte primo), 48 punti alla Parigi-Roubaix (una volta terzo), 108 punti al Giro di Lombardia (una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo, una volta ottavo), 80 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, una volta terzo), 80 punti al Criterium International (due volte primo), 40 punti alla Settimana Ciclistica Internazionale (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Bassi (una volta primo), 135 punti per vittorie di tappa al Tour de France (nove vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
35. Tony Rominger (Svizzera): 2.294 punti (1986-1997): 300 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta ottavo, una volta decimo), 300 punti al Giro d'Italia (una volta primo), 680 punti alla Vuelta a Espana (tre volte primo, una volta terzo), 58 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta nono), 120 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, una volta quinto, una volta sesto), 156 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, una volta quinto), 30 punti al Campionato di Zurigo (una volta terzo), 40 punti al Giro del Mediterraneo (una volta primo), 80 punti alla Parigi-Nizza (due volte primo), 120 punti al Giro dei Paesi Baschi (tre volte primo), 80 punti alla Tirreno-Adriatico (due volte primo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 25 punti alla Escalada a Montjuic (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour de France (tre vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (cinque vittorie di tappa), 130 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tredici vittorie di tappa)
35. Tony Rominger (Svizzera): 2.294 punti (1986-1997): 300 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta ottavo, una volta decimo), 300 punti al Giro d'Italia (una volta primo), 680 punti alla Vuelta a Espana (tre volte primo, una volta terzo), 58 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta nono), 120 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, una volta quinto, una volta sesto), 156 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, una volta quinto), 30 punti al Campionato di Zurigo (una volta terzo), 40 punti al Giro del Mediterraneo (una volta primo), 80 punti alla Parigi-Nizza (due volte primo), 120 punti al Giro dei Paesi Baschi (tre volte primo), 80 punti alla Tirreno-Adriatico (due volte primo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 25 punti alla Escalada a Montjuic (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour de France (tre vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (cinque vittorie di tappa), 130 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tredici vittorie di tappa)
36. Learco Guerra (Italia): 2.282 punti (1928 - 1944): 470 punti al Giro d'Italia (una volta primo, due volte quarto, una volta nono), 400 punti al Tour de France (due volte secondo), 186 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, due volte secondo, una volta ottavo), 144 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto), 280 punti al campionato del mondo (una volta primo, due volte secondo, una volta quinto), 250 punti al campionato italiano (5 volte primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 372 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (31 vittorie di tappa), 120 punti per vittorie di tappa al Tour de France (8 vittorie)
37. Claudio Chiappucci (Italia): 2.280 punti (1985 - 1999): 550 punti al Giro d'Italia (due volte secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto), 630 punti al Tour de France (due volte secondo, una volta terzo, una volta sesto), 78 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, una volta ottavo), 72 punti al Giro delle Fiandre (una volta quarto, una volta sesto), 96 punti alla Liegi - Bastgone - Liegi (una volta quarto, una volta sesto, una volta settimo), 192 punti al Giro di Lombardia (due volte secondo, una volta quarto, una volta sesto, una volta nono), 70 punti al campionato del mondo (una volta secondo), 30 punti al campionato italiano (una volta terzo), 90 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo, una volta secondo), 30 punti al campionato di Zurigo (una volta terzo) 60 punti alla Freccia Vallone (due volte terzo), 60 punti al Giro del Piemonte (due volte primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo) 30 punti al Giro dell'Appennino (una volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 25 punti alla Escalada a Montjuic (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una vittoria di tappa), 45 punti per vittorie di tappa al Tour de France (3 vittorie di tappa)
38. Joaquim Rodriguez (Spagna): 2.262 punti (2001-2016): 300 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta sesto, una volta settimo), 230 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta quarto), 490 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, due volte terzo, due volte quarto, una volta sesto, una volta settimo), 190 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta terzo, una volta sesto), 50 punti al campionato spagnolo (una volta primo), 192 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte secondo, una volta terzo, due volte ottavo), 186 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, una volta terzo, una volta ottavo), 130 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, due volte secondo), 40 punti all'Amstel Gold Race (una volta secondo), 70 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta secondo, una volta terzo), 80 punti al Giro di Catalogna (due volte primo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 25 punti alla Escalada a Montjuic (una volta primo), 25 punti alla Settimana Catalana (una volta primo), 30 punti alla Klasika Primavera (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (due vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa), 90 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (nove vittorie di tappa)
39. Philippe Gilbert (Belgio): 2.226 punti (2003- ): 163 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta sesto, una volta settimo, una volta nono, una volta decimo), 250 punti al campionato belga (due volte primo, tre volte secondo, una volta terzo), 150 punti alla Milano-Sanremo (due volte terzo, una volta sesto, due volte nono), 168 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, due volte terzo, una volta nono), 60 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo), 192 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto, una volta settimo, una volta ottavo), 162 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, una volta settimo, una volta ottavo), 100 punti alla Parigi-Tours (due volte primo), 200 punti all'Amstel Gold Race (quattro volte primo), 80 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, una volta terzo), 90 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo, una volta secondo), 40 punti al Tour du Haut Var (una volta primo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Murcia (una volta primo), 40 punti alla Tre Giorni di La Panne (una volta primo), 60 punti alla Het Volk (due volte primo), 60 punti al Gran Premio di Vallonia (due volte primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 60 punti al Giro del Piemonte (due volte primo), 30 punti alle Strade Bianche (una volta primo), 60 punti alla Freccia del Brabante (due volte primo), 30 punti al Grand Prix de Fourmies (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa), 70 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sette vittorie di tappa)
40. Gustave Garrigou (Francia): 2.222 punti (1907-1914): 1.470 punti al Tour de France (una volta primo, tre volte secondo, due volte terzo, una volta quarto, una volta quinto), 140 punti al campionato francese (due volte primo, una volta secondo), 180 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, due volte secondo, una volta nono), 192 punti alla Parigi-Roubaix (una volta secondo, due volte quarto, una volta settimo, una volta ottavo, una volta nono), 90 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta sesto), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 120 punti per vittorie di tappa al Tour de France (otto vittorie di tappa)
41. Jan Ullrich (Germania): 2.185 punti (1995-2006): 1.470 punti al Tour de France (una volta primo, cinque volte secondo, una volta quarto), 200 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo), 10 punti al campionato del mondo (una volta primo), 50 punti alle Olimpiadi (una volta primo), 180 punti al campionato tedesco (due volte primo, due volte secondo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 105 punti per vittorie di tappa al Tour de France (sette vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
42. Nairo Quintana (Colombia): 2.128 punti: 830 punti al Tour de France (due volte secondo, una volta terzo, una volta sesto, una volta ottavo, una volta decimo), 450 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta secondo), 370 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo,due volte quarto, una volta ottavo), 12 punti al Giro di Lombardia (una volta nono), 40 punti alla Vuelta a Murcia (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 80 punti alla Vuelta a Burgos (due volte primo), 80 punti alla Tirreno-Adriatico (due volte primo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Giro della Comunità Valenciana (una volta primo), 40 punti alla Haut Var (una volta primo), 50 punti alla Route du Sud (due volte primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
43. Peter Sagan (Slovacchia): 2.097 punti: 400 punti al campionato del mondo (tre volte primo, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo), 280 punti al campionato slovacco (otto volte primo, due volte secondo), 312 punti alla Milano-Sanremo (due volte secondo, quattro volte quarto, una volta sesto, una volta decimo), 192 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta secondo, una volta quarto, una volta quinto), 126 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta quinto, una volta sesto), 250 punti alla Gand-Wevelgem (tre volte primo, una volta secondo, due volte terzo), 50 punti al campionato europeo (una volta primo), 25 punti al Giro di Sardegna (una volta primo), 25 punti al Giro di Polonia (una volta primo), 25 punti al Giro della California (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Commercio (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 30 punti alla Freccia del Brabante (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Montreal (una volta primo), 30 punti alla E3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti alla Down Under Classic (una volta primo), 180 punti per vittorie di tappa al Tour (dodici vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 40 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (quattro vittorie di tappa)[carriera ancora in corso]
44. Cadel Evans (Australia): 2.087 punti (2001-2015): 1.000 punti al Tour de France (una volta primo, due volte secondo, una volta quarto, una volta settimo, una volta ottavo), 210 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta quinto, una volta ottavo), 150 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo, una volta quarto), 140 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta quinto), 102 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto, una volta quinto, una volta settimo), 78 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto, una volta sesto, una volta decimo), 90 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, una volta secondo), 80 punti al Giro di Romandia (due volte primo), 50 punti al Giro dell'Austria (due volte primo), 40 punti alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una vittoria di tappa)
45. Giovanni Brunero (Italia): 2.083 punti (1919 - 1929): 1.330 punti al Giro d'Italia (tre volte primo, due volte secondo, una volta terzo, una volta nono), 306 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, due volte secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta nono), 312 punti al Giro di Lombardia(due volte primo, una volta secondo, una volta quarto, due volte quinto, una volta settimo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (5 vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa)
45. Giovanni Brunero (Italia): 2.083 punti (1919 - 1929): 1.330 punti al Giro d'Italia (tre volte primo, due volte secondo, una volta terzo, una volta nono), 306 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, due volte secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta nono), 312 punti al Giro di Lombardia(due volte primo, una volta secondo, una volta quarto, due volte quinto, una volta settimo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (5 vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa)
46. Johan Museeuw (Belgio): 2.060 punti (1988-2004): 160 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta quarto, una volta ottavo), 130 punti al campionato belga (due volte primo, una volta terzo), 78 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo, una volta ottavo, una volta nono), 438 punti al Giro delle Fiandre (tre volte primo, tre volte secondo, due volte terzo), 444 punti alla Parigi-Roubaix (tre volte primo, una volta secondo, due volte terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta settimo, una volta nono), 30 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta sesto), 170 punti al Campionato di Zurigo (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 120 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 50 punti alla Parigi-Tours (una volta primo), 50 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo), 80 punti alla Quattro Giorni di Dunkerque (due volte primo), 40 punti alla Tre Giorni di La Panne (una volta primo), 60 punti alla E3 Harelbeke (due volte primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 90 punti alla Freccia del Brabante (tre volte primo), 60 punti alla Het Volk (due volte primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (due vittorie di tappa)
47. Davide Rebellin (Italia): 2.000 punti (1992 - ): 60 punti al Giro d'Italia (una volta sesto), 40 punti alla Vuelta (una volta settimo), 84 punti alla Milano - Sanremo (due volte quarto), 342 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta primo, due volte secondo, due volte terzo, una volta quinto, una volta sesto, una volta nono), 222 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, tre volte quinto, una volta sesto, una volta ottavo, una volta nono), 90 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta sesto, una volta ottavo), 60 punti al campionato italiano (due volte terzo), 90 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, una volta secondo), 150 punti alla Freccia Vallone (tre volte primo), 140 punti alla Classica di San Sebastian (una volta primo, tre volte terzo), 80 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo, una volta terzo), 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 40 punti alla Parigi - Nizza (una volta primo), 80 punti al Giro del Mediterraneo (due volte primo), 80 punti al Tour du Haut Var (due volte primo), 30 punti al Gran Premio di Francoforte (una volta primo), 90 punti al Giro del Veneto (tre volte primo), 60 punti alla Tre Valli Varesine (due volte primo), 30 punti al Giro del Friuli (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Industria e Commercio (due volte primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 60 punti al Giro dell'Emilia (due volte primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una volta primo)
47. Davide Rebellin (Italia): 2.000 punti (1992 - ): 60 punti al Giro d'Italia (una volta sesto), 40 punti alla Vuelta (una volta settimo), 84 punti alla Milano - Sanremo (due volte quarto), 342 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta primo, due volte secondo, due volte terzo, una volta quinto, una volta sesto, una volta nono), 222 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, tre volte quinto, una volta sesto, una volta ottavo, una volta nono), 90 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta sesto, una volta ottavo), 60 punti al campionato italiano (due volte terzo), 90 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, una volta secondo), 150 punti alla Freccia Vallone (tre volte primo), 140 punti alla Classica di San Sebastian (una volta primo, tre volte terzo), 80 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo, una volta terzo), 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 40 punti alla Parigi - Nizza (una volta primo), 80 punti al Giro del Mediterraneo (due volte primo), 80 punti al Tour du Haut Var (due volte primo), 30 punti al Gran Premio di Francoforte (una volta primo), 90 punti al Giro del Veneto (tre volte primo), 60 punti alla Tre Valli Varesine (due volte primo), 30 punti al Giro del Friuli (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Industria e Commercio (due volte primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 60 punti al Giro dell'Emilia (due volte primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una volta primo)
48. Jan Janssen (Olanda): 1.997 punti (1961-1973): 740 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo, una volta quinto, una volta nono, una volta decimo), 250 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta sesto), 190 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo, una volta settimo), 54 punti alla Milano-Sanremo (una volta sesto, una volta settimo), 108 punti al Giro delle Fiandre (una volta terzo, una volta sesto, una volta ottavo, una volta nono), 264 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta settimo, due volte ottavo), 12 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta nono), 102 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto, una volta settimo, tre volte nono), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Bassi (una volta primo), 30 punti alla Freccia del Brabante (una volta primo), 105 punti per vittorie di tappa al Tour de France (sette vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)
49. Lucien Van Impe (Belgio): 1.980 punti (1969-1987): 1.470 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo, tre volte terzo, due volte quarto, una volta quinto, una volta sesto, una volta nono), 160 punti al Giro d'Italia (una volta quarto, una volta settimo, una volta nono), 60 punti alla Vuelta a Espana (una volta quinto), 36 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta sesto, una volta decimo), 8 punti al campionato del mondo (una volta nono), 50 punti al campionato belga (una volta primo), 54 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 120 punti per vittorie di tappa al Tour de France (otto vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una vittoria di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)
50. Tom Boonen (Belgio): 1.972 punti (2002-2017): 160 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta terzo), 200 punti al campionato belga (due volte primo, una volta secondo, due volte terzo), 162 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta ottavo), 300 punti al Giro delle Fiandre (tre volte primo, una volta secondo, una volta quarto, una volta settimo), 480 punti alla Parigi-Roubaix (quattro volte primo, due volte secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto, una volta nono, una volta decimo), 180 punti alla Gand-Wevelgem (tre volte primo, una volta terzo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 100 punti al Giro del Qatar (quattro volte primo), 30 punti allo Scheldeprijs (una volta primo), 150 punti alla E3 Harelbeke (cinque volte primo), 60 punti alla Parigi-Bruxelles (due volte primo), 90 punti per vittorie di tappa al Tour (sei vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
51. Antonin Magne (Francia): 1.965 punti (1926-1941): 1.400 punti al Tour de France (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo, due volte sesto, una volta settimo, due volte ottavo), 170 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo), 160 punti al campionato francese (quattro volte secondo), 60 punti alla Parigi-Roubaix (una volta terzo, una volta nono), 40 punti alla Parigi-Tours (una volta secondo), 135 punti per vittorie di tappa al Tour (nove vittorie di tappa)
52. Vittorio Adorni (Italia): 1.959 punti (1961 - 1970): 900 punti al Giro d'Italia (una volta primo, due volte secondo, due volte quarto, una volta quinto, una volta settimo, una volta decimo), 40 punti al Tour de France (una volta decimo), 70 punti alla Vuelta (una volta quinto),170 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo), 120 punti al campionato italiano (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 90 punti alla Milano - Sanremo (una volta secondo, una volta quinto), 24 punti alla Parigi - Roubaix (una volta settimo), 12 punti al Giro delle Fiandre (una volta nono), 186 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta secondo, due volte terzo, una volta quinto), 30 punti al Giro di Lombardia (una volta sesto), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 25 punti al Giro di Sardegna (una volta primo), 132 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (11 vittorie di tappa)
53. Herman Van Springel (Belgio): 1.941 punti: 360 punti al Tour de France (una volta secondo, due volte sesto), 150 punti al Giro d'Italia (una volta secondo), 80 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo), 120 punti al campionato del mondo (una vola secondo, una volta sesto, due volte ottavo), 90 punti al campionato belga (una volta primo, una volta secondo), 48 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo), 78 punti al Giro delle Fiandre (una volta sesto, due volte ottavo, una volta nono), 174 punti alla Parigi-Roubaix (due volte secondo, tre volte ottavo, una volta nono), 228 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta terzo, due volte quinto, una volta sesto, una volta settimo, una volta ottavo, tre volte nono), 198 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quinto), 50 punti alla Gand-Wevelgem (una volta primo), 50 punti alla Parigi-Tours (una volta primo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 40 punti alla Quattro Giorni di Dunkerque (una volta primo), 30 punti alla Het Volk (una volta primo), 60 punti alla Freccia del Brabante (due volte primo), 30 punti alla E3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti al Gran Premio della Vallonia (una volta primo), 75 punti per vittorie di tappa al Tour de France (cinque vittorie di tappa)
54. Rik Van Steenbergen (Belgio): 1.940 punti: 150 punti al Giro d'Italia (una volta secondo), 50 punti alla Vuelta a Espana (una volta quinto), 368 punti al campionato del mondo (tre volte primo, una volta terzo, una volta nono), 150 punti al campionato belga (tre volte primo), 186 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta secondo, una volta sesto, una volta settimo, una volta ottavo), 240 punti al giro delle Fiandre (due volte primo, una volta terzo, una volta quarto, una volta sesto), 306 punti alla Parigi-Roubaiux (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo, due vole quarto), 100 punti alla Freccia Vallone (due volte primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 30 punti alla Attraverso le Fiandre (una volta primo), 30 punti alla Ronde Van Limburg (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour (quattro vittorie di tappa), 180 punti per vittorie di tappa al Giro (quindici vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sei vittorie di tappa)
51. Antonin Magne (Francia): 1.965 punti (1926-1941): 1.400 punti al Tour de France (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo, due volte sesto, una volta settimo, due volte ottavo), 170 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo), 160 punti al campionato francese (quattro volte secondo), 60 punti alla Parigi-Roubaix (una volta terzo, una volta nono), 40 punti alla Parigi-Tours (una volta secondo), 135 punti per vittorie di tappa al Tour (nove vittorie di tappa)
52. Vittorio Adorni (Italia): 1.959 punti (1961 - 1970): 900 punti al Giro d'Italia (una volta primo, due volte secondo, due volte quarto, una volta quinto, una volta settimo, una volta decimo), 40 punti al Tour de France (una volta decimo), 70 punti alla Vuelta (una volta quinto),170 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo), 120 punti al campionato italiano (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 90 punti alla Milano - Sanremo (una volta secondo, una volta quinto), 24 punti alla Parigi - Roubaix (una volta settimo), 12 punti al Giro delle Fiandre (una volta nono), 186 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta secondo, due volte terzo, una volta quinto), 30 punti al Giro di Lombardia (una volta sesto), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 25 punti al Giro di Sardegna (una volta primo), 132 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (11 vittorie di tappa)
53. Herman Van Springel (Belgio): 1.941 punti: 360 punti al Tour de France (una volta secondo, due volte sesto), 150 punti al Giro d'Italia (una volta secondo), 80 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo), 120 punti al campionato del mondo (una vola secondo, una volta sesto, due volte ottavo), 90 punti al campionato belga (una volta primo, una volta secondo), 48 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo), 78 punti al Giro delle Fiandre (una volta sesto, due volte ottavo, una volta nono), 174 punti alla Parigi-Roubaix (due volte secondo, tre volte ottavo, una volta nono), 228 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta terzo, due volte quinto, una volta sesto, una volta settimo, una volta ottavo, tre volte nono), 198 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quinto), 50 punti alla Gand-Wevelgem (una volta primo), 50 punti alla Parigi-Tours (una volta primo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 40 punti alla Quattro Giorni di Dunkerque (una volta primo), 30 punti alla Het Volk (una volta primo), 60 punti alla Freccia del Brabante (due volte primo), 30 punti alla E3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti al Gran Premio della Vallonia (una volta primo), 75 punti per vittorie di tappa al Tour de France (cinque vittorie di tappa)
54. Rik Van Steenbergen (Belgio): 1.940 punti: 150 punti al Giro d'Italia (una volta secondo), 50 punti alla Vuelta a Espana (una volta quinto), 368 punti al campionato del mondo (tre volte primo, una volta terzo, una volta nono), 150 punti al campionato belga (tre volte primo), 186 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta secondo, una volta sesto, una volta settimo, una volta ottavo), 240 punti al giro delle Fiandre (due volte primo, una volta terzo, una volta quarto, una volta sesto), 306 punti alla Parigi-Roubaiux (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo, due vole quarto), 100 punti alla Freccia Vallone (due volte primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 30 punti alla Attraverso le Fiandre (una volta primo), 30 punti alla Ronde Van Limburg (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour (quattro vittorie di tappa), 180 punti per vittorie di tappa al Giro (quindici vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sei vittorie di tappa)
55. Marino Lejarreta (Spagna): 1.929 punti: 240 punti la Tour de France (due volte quinto, una volta decimo), 430 punti al Giro d'Italia (due volte quarto, due volte quinto, una volta sesto, una volta settimo, una volta decimo), 500 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, due volte quinto), 40 punti al campionato del mondo (una volta quinto), 24 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta settimo), 66 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta ottavo), 190 punti alla Clasica di San Sebastian (tre volte primo, una volta secondo), 160 punti alla Vuelta a Burgos (quattro volte primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 100 punti alla Escalada a Montjuic (quattro volte primo), 30 punti al Giro dell'Appenino (una volta primo), 30 punti alla Klasica Primavera (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa), 40 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (quattro vittorie di tappa)
56. Michele Bartoli (Italia): 1.913 punti (1992 - 2004): 20 punti alla Vuelta (una volta nono), 90 punti alla Milano - Sanremo (una volta quinto, due volte ottavo), 180 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta quarto, una volta sesto, due volte settimo), 210 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (due volte primo, una volta terzo, una volta quarto), 324 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, una volta terzo, due volte quarto, due volte quinto), 175 punti al campionato del mondo (due volte terzo, una volta quarto, una volta decimo), 90 punti al campionato italiano (una volta primo, una volta secondo), 90 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo, una volta secondo), 80 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, una volta terzo), 80 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, una volta terzo), 80 punti alla Tre giorni di La Panne (due volte primo), 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 40 punti al Giro del Mediterraneo (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Francoforte (una volta primo), 30 punti alla Het Volk (una volta primo), 60 punti alla Freccia del Brabante (due volte primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 30 punti al Giro del Friuli (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Cantone Argovia (una volta primo), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa)
57. Moreno Argentin (Italia): 1.910 punti (1980 - 1994): 210 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta sesto), 144 punti alla Milano - Sanremo (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto), 60 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo), 306 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (quattro volte primo, una volta quinto, una volta sesto), 114 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo), 230 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 100 punti al campionato italiano (due volte primo), 190 punti alla Fraccia Vallone (tre volte primo, due volte secondo), 40 punti alla Parigi - Tours (una volta secondo) 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 80 punti alla Settimana Ciclistica Internazionale (due volte primo), 60 punti al Gran Premio Industria e Commercio (due volte primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 60 punti al Giro del Veneto (due volte primo), 156 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (13 vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (2 vittorie di tappa)
57. Moreno Argentin (Italia): 1.910 punti (1980 - 1994): 210 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta sesto), 144 punti alla Milano - Sanremo (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto), 60 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo), 306 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (quattro volte primo, una volta quinto, una volta sesto), 114 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo), 230 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 100 punti al campionato italiano (due volte primo), 190 punti alla Fraccia Vallone (tre volte primo, due volte secondo), 40 punti alla Parigi - Tours (una volta secondo) 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 80 punti alla Settimana Ciclistica Internazionale (due volte primo), 60 punti al Gran Premio Industria e Commercio (due volte primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 60 punti al Giro del Veneto (due volte primo), 156 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (13 vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (2 vittorie di tappa)
58. Paolo Bettini (Italia): 1.901 punti (1997 - 2008): 50 punti al Giro d'Italia (una volta settimo), 114 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, una volta quinto, una volta ottavo), 36 punti al Giro delle Fiandre (una volta settimo, una volta nono), 306 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (due volte primo, una volta secondo, due volte quarto, una volta quinto, una volta nono), 138 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, una volta nono, una volta decimo), 328 punti al campionato del mondo (due volte primo, una volta secondo, una quarto, una volta nono), 50 punti alle Olimpiadi (una volta primo), 100 punti al campionato italiano (due volte primo), 210 punti al Campionato di Zurigo (due volte primo, due volte secondo, una volta terzo), 90 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo, una volta secondo), 90 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo, una volta secondo), 30 punti all'Amstel Gold Race (una volta terzo) 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 40 punti al Giro del Mediterraneo (una volta primo), 40 punti al Giro di Vallonia (una volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti al Gran Premio città di Camaiore (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa), 50 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (cinque vittorie di tappa)
59. Gianbattista Baronchelli (Italia): 1.864 punti (1974 - 1989): 770 punti al Giro d'Italia (due volte secondo, una volta terzo, tre volte quinto, due volte sesto, due volte decimo), 66 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta quarto, una volta settimo), 240 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, due volte sesto, due volte settimo, una volta nono), 70 punti al campionato del mondo (una volta secondo), 60 punti al campionato italiano (due volte terzo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti alla Ruota d'Oro (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Francoforte (una volta primo), 180 punti al Giro dell'Appennino (sei volte primo), 60 punti al Giro del Piemonte (due volte primo), 60 punti al Giro di Toscana (due volte primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti Gran Premio Industria e Artigianato (una volta primo), 30 punti Giro dell'Emilia (una volta primo), 48 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (quattro tappe vinte), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una tappa vinta)
60. Bernard Thevenet (Francia): 1.848 punti: 1.070 punti al Tour de France (due volte primo, una volta secondo, una volta quarto, una volta nono), 80 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo), 70 punti al campionato del mondo (una volta quinto, una volta sesto), 50 punti al campionato francese (una volta primo), 84 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, una volta sesto), 84 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta sesto), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 40 punti al Tour du Haut Var (una volta primo), 25 punti alla Escalada a Montjuic (una volta primo), 135 punti per vittorie di tappa al Tour de France (nove vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta a Espana (una vittoria di tappa)
60. Bernard Thevenet (Francia): 1.848 punti: 1.070 punti al Tour de France (due volte primo, una volta secondo, una volta quarto, una volta nono), 80 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo), 70 punti al campionato del mondo (una volta quinto, una volta sesto), 50 punti al campionato francese (una volta primo), 84 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, una volta sesto), 84 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta sesto), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 40 punti al Tour du Haut Var (una volta primo), 25 punti alla Escalada a Montjuic (una volta primo), 135 punti per vittorie di tappa al Tour de France (nove vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta a Espana (una vittoria di tappa)
61. Ivan Basso (Italia): 1.791 punti (1999 - 2015): 770 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta terzo, una volta quinto), 490 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta terzo, due volte settimo), 70 punti alla Vuelta (una volta quarto), 78 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta terzo, una volta ottavo, due volte decimo) 110 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta quarto), 40 punti al Giro di Danimarca (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Commercio (una volta primo), 78 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (sei vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa)
62. Jan Raas (Olanda): 1.788 punti (1975-1985): 110 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta ottavo), 220 punti al campionato olandese (tre volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 156 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, due volte terzo), 264 punti al Giro delle Fiandre (due volte primo, tre volte terzo), 198 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo), 320 punti all'Amstel Gold Race (cinque volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 50 punti alla Gand Wevelgem (una volta primo), 130 punti alla Parigi-Tours (due volte primo, una volta secondo), 40 punti al Giro dei Paesi Bassi (una volta primo), 90 punti alla E3 Harelbeke (tre volte primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (tre volte primo), 30 punti alla Het Volk (una volta primo), 150 punti per vittorie di tappa al Tour de France (dieci vittorie di tappa al Tour)
63. Gaetano Belloni (Italia): 1.778 punti (1916 - 1932): 680 punti al Giro d'Italia (una volta primo, due volte secondo, una volta quarto), 342 punti alla Milano - Sanremo (due volte primo, tre volte secondo, una volta quarto, una volta ottavo), 30 punti alla Parigi - Roubaix (una volta sesto), 390 punti al Giro di Lombardia (tre volte primo, una volta secondo, una volta terzo, tre volte sesto), 50 punti al campionato del mondo (una volta quarto), 70 punti al campionato italiano (una volta secondo, una volta terzo) 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 156 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (tredici vittorie di tappa
64. Stan Ockers (Belgio): 1.775 punti: 770 punti al Tour de France (due volte secondo, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo, due volte ottavo), 120 punti al Giro d'Italia (due volte sesto), 235 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto, una volta settimo, una volta decimo), 30 punti al campionato belga (una volta primo), 66 punti alla Milano-Sanremo (due volte sesto, una volta decimo), 54 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo), 54 punti alla Parigi-Roubaix (una volta secondo), 144 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto), 42 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto), 140 punti alla Freccia Vallone (due volte primo, una volta secondo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 30 punti allo Scheldeprijs (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour de France (tre vittorie di tappa)
65. Stephen Roche (Irlanda): 1.736 punti: 550 punti al Tour de France (una volta primo, una volta terzo, una volta nono), 360 punti al Giro d'Italia (una volta primo, due volte nono), 132 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, una volta terzo, una volta ottavo, una volta nono), 30 punti al Giro di Lombardia (una volta quinto), 180 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta terzo, una volta settimo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 120 punti al Giro di Romandia (tre volte primo), 80 punti al Criterium International (due volte primo), 40 punti al Giro della Comunità Valenciana (una volta primo), 40 punti alla Quattro Giorni di Dunkerque (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 25 punti alla Settimana Catalana (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Vallonia (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour de France (tre vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa)
66. Hugo Koblet (Svizzera): 1.735 punti: 350 punti al Tour de France (una volta primo), 720 punti al Giro d'Italia (una volta primo, due volte secondo, una volta sesto, una volta ottavo, una volta decimo), 50 punti al campionato svizzero (una volta primo), 54 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo), 24 punti alla Parigi-Roubaix (una volta settimo), 234 punti al Giro della Svizzera (tre volte primo, una volta secondo), 100 punti al Campionato di Zurigo (due volte primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 75 punti per vittorie di tappa al Tour de France (cinque vittorie di tappa), 78 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (sei vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)
67. Alex Zulle (Svizzera): 1.735 punti: 460 punti al Tour de France (due volte secondo, una volta ottavo), 600 punti alla Vuelta a Espana (due volte primo, una volta secondo, una volta quarto, una volta ottavo), 114 punti al Giro della Svizzera (una volta primo, una volta secondo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 80 punti al Giro della Comunità Valenciana (due volte primo), 80 punti al Giro dei Paesi Baschi (due volte primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 50 punti alla Settimana Catalana (due volte primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 25 punti alla Escalada a Montjuic (una volta primo), 25 punti al Giro dell'Algarve (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (due vittorie di tappa), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa), 90 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (nove vittorie di tappa)
68. Fabian Cancellara (Svizzera): 1.729 punti: 95 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta quinto, una volta decimo), 170 punti al campionato svizzero (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 246 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, tre volte secondo, una volta terzo, una volta settimo), 312 punti al Giro delle Fiandre (tre volte primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta sesto), 396 punti alla Pargi-Roubaix (tre volte primo, due volte secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta ottavo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 40 punti alle Olimpiadi (una volta secondo), 40 punti al Giro di Danimarca (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 90 punti alle Strade Bianche (tre volte primo), 90 punti alla E3 Harelbeke (tre volte primo), 120 punti per vittorie di tappa al Tour (otto vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)
69. Erik Zabel (Germania): 1.725 punti: 240 punti al campionato del mondo (due volte secondo, una volta terzo, una volta quinto), 260 punti al campionato tedesco (due volte primo, una volta secondo, quattro volte terzo), 378 punti alla Milano-Sanremo (quattro volte primo, due volte secondo, due volte sesto), 84 punti al Giro delle Fiandre (due volte quarto), 48 punti alla Parigi-Roubaix (una volta terzo), 210 punti alla Parigi-Tours (tre volte primo, due volte terzo), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 50 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 30 punti allo Scheldeprijs (una volta primo), 90 punti al Gran Premio di Francoforte (tre volte primo), 165 punti per vittorie di tappa al Tour de France (undici vittorie di tappa), 80 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (otto vittorie di tappa)
70. Hendrikus Kuiper (Olanda): 1.723 punti: 570 punti al Tour de France (due volte secondo, una volta quarto, una volta nono), 170 punti alla Vuelta a Espana (due volte quinto, una volta sesto), 150 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta quarto), 80 punti al campionato olandese (una volta primo, una volta terzo), 60 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo), 132 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta terzo, una volta settimo), 246 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto, due volte sesto, una volta ottavo, una volta nono, una volta decimo), 150 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, una volta quinto, due volte sesto), 150 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta quarto, una volta quinto, due volte decimo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 30 punti all'Amstel Gold Race (una volta terzo), 30 punti al Gran Premio di Vallonia (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
71. André Leducq (Francia): 1.689 punti: 1.060 punti al Tour de France (due volte primo, una volta secondo, una volta quarto, una volta decimo), 100 punti al campionato francese (una volta secondo, due volte terzo), 114 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta secondo), 40 punti al Criterium (Inter)national (una volta primo), 375 punti per vittorie di tappa al Tour (venticinque vittorie di tappa)
72. Italo Zilioli (Italia): 1.668 punti (1962 - 1976): 700 punti al Giro d'Italia (tre volte secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto), 60 punti alla Milano - Sanremo (una volta quarto, una volta ottavo), 12 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta nono), 126 punti al Giro di Lombardia (due volte quinto, due volte settimo, una volta decimo), 75 punti al campionato del mondo (una volta quinto, una volta sesto, una volta decimo), 130 punti al campionato italiano (una volta secondo, tre volte terzo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 40 punti alla Settimana Catalana (una volta primo), 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 60 punti al Giro del Veneto (due volte primo), 60 punti al Giro dell'Appennino (due volte primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Commercio (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (cinque vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa)
73. Gilberto Simoni (Italia): 1.675 punti (1994 - 2010): 1.250 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta secondo, quattro volte terzo, una volta quarto, una volta decimo), 10 punti alla Vuelta (una volta decimo), 84 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta sesto), 40 punti al campionato italiano (una volta terzo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 60 punti al Giro dell'Emilia (due volte primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Appennino (una volta primo), 96 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (8 vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta a Espana (due vittorie di tappa)
74. Francois Faber (Lussemburgo): 1.655 punti (1906-1914): 970 punti al Tour de France (una volta primo, due volte secondo, una volta quinto, una volta settimo, una volta nono), 24 punti alla Milano-Sanremo (una volta sesto), 156 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto, una volta nono), 60 punti al Giro di Lombardia (una volta primo), 130 punti alla Parigi-Tours (due volte primo, una volta terzo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 285 punti per vittorie di tappa al Tour de France
75. Roberto Heras (Spagna): 1.642 punti: 150 punti al Tour de France (una volta quinto, una nvolta nono), 70 punti al Giro d'Italia (una volta quinto), 1.170 punti alla Vuelta a Espana (quattro volte primo, una volta secondo, due volte terzo, una volta quinto, una volta sesto), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti alla Bicilcetta Basca (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Primavera (due volte primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 100 punti per vittorie di tappa alla Vuelta
76. Michele Dancelli (Italia): 1.623 punti (1963 - 1974): 200 punti al Giro d'Italia (una volta quarto, due volte sesto), 132 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, una volta quarto, una volta sesto), 30 punti al Giro delle Fiandre (una volta sesto), 30 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta sesto), 174 punti al Giro di Lombardia (una terzo, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo, una volta ottavo, una volta nono, una volta decimo), 180 punti al campionato del mondo (due volte terzo, una volta sesto, una volta settimo, una volta ottavo), 200 punti al campionato italiano (due volte primo, una volta secondo, due volte terzo), 50 punti alla Freccia Vallone (una volta primo), 90 punti al Gran Premio Industria e Commercio (tre volte primo), 90 punti al Giro dell'Appennino (tre volte primo), 60 punti al Giro del Veneto (due volte primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 60 punti al Giro dell'Emilia (due volte primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 60 punti al Giro del Lazio (due volte primo), 60 punti al Trofeo Laigueglia (due volte primo), 132 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (undici vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa)
77. Claude Criquielion (Belgio): 1.615 punti: 300 punti al Tour de France (una volta quinto, quattro volte nono), 50 punti al Giro d'Italia (una volta settimo), 80 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo), 155 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta quinto, tre volte decimo), 90 punti al campionato belga (una volta primo, una volta secondo), 126 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta sesto, due volte ottavo), 264 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte secondo, una volta terzo, due volte quarto, una volta settimo), 100 punti al Giro di Lombardia (una volta sesto, due volte settimo, una volta nono, una volta decimo), 50 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo), 170 punti alla Freccia Vallone (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 80 punti al Midi Libre (due volte primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 50 punti alla Escalada Montjuic (due volte primo), 30 punti alla Freccia del Brabante (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Vallonia (una volta primo)
78. Henri Pelissier (Francia): 1.612 punti: 550 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo), 130 punti al campionato francese (una volta primo, due volte secondo), 144 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 42 punti al Giro delle Fiandre (una volta quarto), 216 punti alla Parigi-Roubaix (due volte primo, una volta quinto, due volte sesto), 270 punti al Giro di Lombardia (tre volte primo, una volta secondo, una volta quinto), 50 punti alla Parigi-Tours (una volta primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 150 punti per vittorie di tappa al Tour de France (dieci vittorie di tappa)
79. Walter Godefroot (Belgio): 1.605 punti: 25 punti al campionato del mondo (una volta settimo, una volta decimo), 140 punti al campionato belga (due volte primo, una volta secondo), 150 punti alla Milano-Sanremo (due volte quinto, due volte settimo, due volte nono, una volta decimo), 294 punti al Giro delle Fiandre (due volte primo, due volte secondo, una volta sesto, due volte ottavo), 252 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, due volte quinto, una volta ottavo), 252 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta secondo, due volte terzo, una volta quarto), 80 punti alla Gand Wevelgem (una volta primo, una volta terzo), 160 punti al Campionato di Zurigo (due volte primo, due volte terzo), 40 punti alla Quattro Giorni di Dunkerque (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Cantone Argovia (una volta primo), 150 punti per vittorie di tappa al Tour de France (dieci vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
80. Frans Verbeeck (Belgio): 1.600 punti (1963-1977): 30 punti al campionato del mondo (tre volte ottavo), 50 punti al campionato belga (una volta primo), 102 punti alla Milano-Sanremo (una volta quarto, una volta sesto, una volta ottavo, una volta nono), 270 punti al Giro delle Fiandre (due volte secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta settimo, due volte ottavo, una volta nono), 66 punti alla Parigi-Roubaix (due volte sesto, una volta decimo), 294 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte secondo, due volte terzo, una volta quarto, una volta settimo, una volta ottavo, una volta decimo), 168 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta settimo, una volta ottavo), 90 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, una volta secondo), 200 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, tre volte secondo, una volta terzo), 80 punti al Giro del Lussemburgo (due volte primo), 40 punti al Tour du Haut Var (una volta primo), 60 punti alla Het Volk (due volte primo), 30 punti al Gran Premio di Vallonia (una volta primo), 30 punti alla E3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti allo Scheldeprijs (una volta primo), 30 punti alla Freccia del Brabante (una volta primo)
81. Gianni Motta (Italia): 1.594 punti (1964 - 1976): 430 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta quinto, una volta sesto), 150 punti al Tour de France (una volta terzo), 144 punti alla Milano - Sanremo (due volte secondo, una volta settimo, una volta nono), 30 punti al Giro delle Fiandre (una volta sesto), 6 punti alla Parigi - Roubaix (una volta decimo), 30 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta sesto), 174 punti al Giro di Lombardia(una volta primo, una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto), 100 punti al campionato del mondo (due volte quarto), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 80 punti al Giro di Romandia (due volte primo), 120 punti alla Tre Valli Varesine (quattro volte primo), 90 punti al Giro dell'Emilia (tre volte primo), 60 punti al Giro dell'Appennino (due volte primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (cinque vittorie di tappa)
82. Samuel Sanchez (Spagna): 1.579 punti (2000-2017): 380 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta quinto, una volta sesto), 310 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, una volta terzo, due volte sesto, una volta ottavo), 120 punti al campionato del mondo (due volte quarto, una volta settimo), 108 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte quarto, una volta sesto, una volta settimo, due volte decimo), 276 punti al Giro di Lombardia (tre volte secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto), 50 punti alle Olimpiadi (una volta primo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 70 punti alla Freccia Vallone (una volta secondo, una volta terzo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 50 punti all'Escalada a Montjuic (due volte primo), 30 punti alla Klasika Primavera (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 40 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (quattro vittorie di tappa)
83. Damiano Cunego (Italia): 1.564 punti (2002 - ): 510 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta quarto, una volta quinto, una volta sesto), 80 punti al Tour de France (una volta sesto), 108 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta terzo, due volte settimo, una volta nono), 180 punti al Giro di Lombardia (tre volte primo), 88 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta ottavo, una volta nono), 40 punti al campionato italiano (una volta secondo), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 60 punti alla Freccia Vallone (due volte terzo), 120 punti al Giro del Trentino (tre volte primo), 80 punti alla Settimana Internazionale di Coppi e Bartali (due volte primo), 30 punti al Gran Premio Primavera (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (due volte primo), 60 punti al Giro dell'Appennino (due volte primo), 30 punti al Gran Premio Beghelli (una volta primo), 48 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (quattro vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]
84. Luis Ocana (Spagna): 1.564 punti: 350 punti al Tour de France (una volta primo), 520 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, tre volte secondo, una volta terzo, due volte quarto), 60 punti al campionato del mondo (una volta terzo), 100 punti al campionato spagnolo (due volte primo), 24 punti al Giro di Lombardia (una volta settimo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 80 punti al Giro dei Paesi Baschi (due volte primo), 120 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 25 punti alla Settimana Catalana (una volta primo), 135 punti per vittorie di tappa al Tour (nove vittorie di tappa), 70 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sette vittorie di tappa)
85. Abraham Olano (Spagna): 1.555 punti: 250 punti al Tour de France (una volta quarto, una volta sesto, una volta nono), 250 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta terzo), 300 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta secondo), 100 punti al campionato del mondo (una volta primo), 130 punti al campionato spagnolo (una volta primo, due volte secondo), 80 punti alla Bicicletta Basca (due volte primo), 80 punti alla Vuelta a Burgos (due volte primo), 40 punti al Giro della Comunità Valenciana (una volta primo), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Giro di Vallonia (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 25 punti al Giro di Galizia (una volta primo), 25 punti alla Vuelta alla Rioja (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa), 60 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sei vittorie di tappa)
86. Gastone Nencini (Italia): 1.536 punti (1953 - 1965): 640 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta decimo), 530 punti al Tour de France (una volta primo, una volta quinto, una volta sesto), 20 punti alla Vuelta (una volta nono), 60 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta ottavo), 30 punti al Giro delle Fiandre (una volta sesto), 40 punti al Campionato di Zurigo (una volta secondo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 96 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia(8 vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (4 vittorie di tappa)
87. Pavel Tonkov (Russia): 1.534 punti: 1.000 punti al Giro d'Italia (una volta primo, due volte secondo, una volta quarto, tre volte quinto, una volta sesto, una volta settimo), 150 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo, una volta quarto), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 120 punti alla Settimana Ciclistica Lombarda (tre volte primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 60 punti al Giro dell'Appennino (due volte primo), 84 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (sette vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
88. Philippe Thys (Belgio): 1.525 punti (1912-1927): 1.130 punti al Tour de France (tre volte primo, una volta sesto), 6 punti alla Milano-Sanremo (una volta decimo), 54 punti alla Parigi-Roubaix (una volta secondo) 60 punti al Giro di Lombardia (una volta primo), 80 punti alla Parigi-Tours (una volta primo, una volta terzo), 195 punti per vittorie di tappa al Tour de France (tredici vittorie di tappa)
89. Steven Rooks (Olanda): 1.518 punti: 320 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta settimo, una volta nono), 30 punti alla Vuelta a Espana (una volta nono, una volta decimo), 190 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta quarto, una volta quinto, una volta sesto), 180 punti al campionato olandese (due volte primo, due volte secondo), 48 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo), 66 punti al Giro delle Fiandre (una volta quinto, una volta sesto), 324 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, due volte quarto, una volta quinto, una volta sesto, due volte decimo), 130 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, due volte secondo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 80 punti alla Freccia Vallone (una volta secondo, una volta terzo), 40 punti al Giro del Lussemburgo (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Vallonia (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (due vittorie di tappa)
90. Raymond Impanis (Belgio): 1.515 punti: 180 punti al Tour de France (una volta sesto, una volta ottavo, una volta decimo), 50 punti al Giro d'Italia (una volta settimo), 80 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo), 8 punti al campionato del mondo (una volta nono), 72 punti alla Milano-Sanremo (una volta quinto, una volta sesto, una volta decimo), 180 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta quarto, una volta quinto, una volta settimo, una volta ottavo), 258 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta quarto, una volta quinto, due volte sesto, una volta settimo, due volte nono, due volte decimo), 312 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (cinque volte secondo, una volta quinto, una volta decimo), 170 punti alla Gand-Wevelgem (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 120 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa)
91. Carlos Sastre (Spagna): 1.509 punti: 770 punti al Tour de France (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto, una volta ottavo, una volta nono, una volta decimo), 190 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta ottavo), 450 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, due volte terzo, una volta quarto, una volta sesto, una volta settimo, una volta ottavo), 30 punti alla Klasika Primavera (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour de France (tre vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa)
92. Giovanni Battaglin (Italia): 1.501 punti (1973 - 1984): 660 punti al Giro d'Italia (una volta primo, due volte terzo, una volta sesto), 80 punti al Tour de France (una volta sesto), 200 punti alla Vuelta (una volta primo), 48 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo), 40 punti al campionato del mondo (una volta sesto, due volte decimo), 120 punti al campionato italiano (tre volte secondo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 60 punti alla Coppa Placci (due volte primo), 30 punti al Giro dell'Appennino (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 15 punti al Tour de France (una volta primo), 48 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (quattro vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)
86. Gastone Nencini (Italia): 1.536 punti (1953 - 1965): 640 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta decimo), 530 punti al Tour de France (una volta primo, una volta quinto, una volta sesto), 20 punti alla Vuelta (una volta nono), 60 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta ottavo), 30 punti al Giro delle Fiandre (una volta sesto), 40 punti al Campionato di Zurigo (una volta secondo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 96 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia(8 vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (4 vittorie di tappa)
87. Pavel Tonkov (Russia): 1.534 punti: 1.000 punti al Giro d'Italia (una volta primo, due volte secondo, una volta quarto, tre volte quinto, una volta sesto, una volta settimo), 150 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo, una volta quarto), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 120 punti alla Settimana Ciclistica Lombarda (tre volte primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 60 punti al Giro dell'Appennino (due volte primo), 84 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (sette vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
88. Philippe Thys (Belgio): 1.525 punti (1912-1927): 1.130 punti al Tour de France (tre volte primo, una volta sesto), 6 punti alla Milano-Sanremo (una volta decimo), 54 punti alla Parigi-Roubaix (una volta secondo) 60 punti al Giro di Lombardia (una volta primo), 80 punti alla Parigi-Tours (una volta primo, una volta terzo), 195 punti per vittorie di tappa al Tour de France (tredici vittorie di tappa)
89. Steven Rooks (Olanda): 1.518 punti: 320 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta settimo, una volta nono), 30 punti alla Vuelta a Espana (una volta nono, una volta decimo), 190 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta quarto, una volta quinto, una volta sesto), 180 punti al campionato olandese (due volte primo, due volte secondo), 48 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo), 66 punti al Giro delle Fiandre (una volta quinto, una volta sesto), 324 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, due volte quarto, una volta quinto, una volta sesto, due volte decimo), 130 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, due volte secondo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 80 punti alla Freccia Vallone (una volta secondo, una volta terzo), 40 punti al Giro del Lussemburgo (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Vallonia (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (due vittorie di tappa)
90. Raymond Impanis (Belgio): 1.515 punti: 180 punti al Tour de France (una volta sesto, una volta ottavo, una volta decimo), 50 punti al Giro d'Italia (una volta settimo), 80 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo), 8 punti al campionato del mondo (una volta nono), 72 punti alla Milano-Sanremo (una volta quinto, una volta sesto, una volta decimo), 180 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta quarto, una volta quinto, una volta settimo, una volta ottavo), 258 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta quarto, una volta quinto, due volte sesto, una volta settimo, due volte nono, due volte decimo), 312 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (cinque volte secondo, una volta quinto, una volta decimo), 170 punti alla Gand-Wevelgem (due volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 120 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa)
91. Carlos Sastre (Spagna): 1.509 punti: 770 punti al Tour de France (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto, una volta ottavo, una volta nono, una volta decimo), 190 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta ottavo), 450 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, due volte terzo, una volta quarto, una volta sesto, una volta settimo, una volta ottavo), 30 punti alla Klasika Primavera (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour de France (tre vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa)
92. Giovanni Battaglin (Italia): 1.501 punti (1973 - 1984): 660 punti al Giro d'Italia (una volta primo, due volte terzo, una volta sesto), 80 punti al Tour de France (una volta sesto), 200 punti alla Vuelta (una volta primo), 48 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo), 40 punti al campionato del mondo (una volta sesto, due volte decimo), 120 punti al campionato italiano (tre volte secondo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 60 punti alla Coppa Placci (due volte primo), 30 punti al Giro dell'Appennino (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 15 punti al Tour de France (una volta primo), 48 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (quattro vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)
93. Federico Bahamontes (Spagna): 1.500 punti: 880 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta ottavo), 230 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, una volta quarto, una volta sesto, una volta decimo), 120 punti al campionato spagnolo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 48 punti al Giro della Svizzera (una volta terzo), 50 punti al Giro delle Asturie (due volte primo), 25 punti alla Escalada a Montjuic (una volta primo), 105 punti per vittorie di tappa al Tour (sette vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)
94. Jonas Vingegaard (Danimarca): 1.490 punti (2019-): 900 punti al Tour de France (due volte primo, una volta secondo), 100 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo), 40 punti alla Settimana Internazionale Coppi e Bartali (una volta primo),40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 50 punti al Gran Camino (due volte primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour (quattro vittorie di tappa), 20 punti alla Vuelta (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]
95. Alberic Schotte (Belgio): 1.489 punti (1939-1959): 200 punti al Tour de France (una volta secondo), 250 punti al campionato del mondo (due volte primo, una volta quarto), 120 punti al campionato belga (tre volte secondo), 468 punti al Giro delle Fiandre (due volte primo, due volte secondo, quattro volte terzo, una volta sesto, una volta ottavo), 36 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quinto), 60 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto, una volta ottavo), 100 punti alla Gand Wevelgem (due volte primo), 140 punti alla Parigi-Tours (due volte primo, una volta secondo), 40 punti al Giro del Lussemburgo (una volta primo), 60 punti alla Parigi-Bruxelles (due volte primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa)
95. Alberic Schotte (Belgio): 1.489 punti (1939-1959): 200 punti al Tour de France (una volta secondo), 250 punti al campionato del mondo (due volte primo, una volta quarto), 120 punti al campionato belga (tre volte secondo), 468 punti al Giro delle Fiandre (due volte primo, due volte secondo, quattro volte terzo, una volta sesto, una volta ottavo), 36 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quinto), 60 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto, una volta ottavo), 100 punti alla Gand Wevelgem (due volte primo), 140 punti alla Parigi-Tours (due volte primo, una volta secondo), 40 punti al Giro del Lussemburgo (una volta primo), 60 punti alla Parigi-Bruxelles (due volte primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa)
96. Mario Cipollini (Italia): 1.480 punti (1989 - 2008): 234 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, due volte secondo, una volta quarto, una volta settimo), 12 punti al Giro delle Fiandre (una volta nono), 100 punti al campionato del mondo (una volta primo), 50 punti al campionato italiano (una volta primo), 190 punti alla Gand - Wevelgem (tre volte primo, una volta secondo), 60 punti alla Scheldeprijs (due volte primo), 60 punti al Trofeo Luis Puig (due volte primo), 30 punti alla E3 Harelbeke, 30 punti al Gran Premio Beghelli (una volta primo), 504 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (42 vittorie di tappa), 180 punti per vittorie di tappa al Tour de France (12 vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)
97. Mathieu Van der Poel (Olanda): 1.479 punti (2014-): 170 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta terzo, una volta ottavo), 150 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto, una volta decimo), 330 punti al Giro delle Fiandre (tre volte primo, due volte secondo, una volta quarto), 168 punti alla Parigi-Roubaix (due volte primo, una volta terzo, una volta nono), 78 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta terzo, una volta sesto), 6 punti al Giro di Lombardia (una volta decimo), 40 punti al campionato europeo (una volta secondo), 130 punti al campionato olandese (due volte primo, una volta terzo), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 40 punti alla Gand-Wevelgem (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 40 punti al BinckBank Tour (una volta primo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 60 punti all'Attraverso le Fiandre (due volte primo), 30 punti alla Freccia del Brabante (una volta primo), 30 punti alle Strade Bianche (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Vallonia (una volta primo), 30 punti alla Primus Classic (una volta primo), 30 punti alla E3 Harelbeke (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa [carriera ancora in corso]
98. Rolf Sorensen (Danimarca): 1.474 punti: 56 punti al campionato del mondo (una volta sesto, una volta ottavo, due volte nono), 50 punti al campionato danese (una volta primo, due volte terzo), 156 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo, una volta quinto, due volte ottavo, una volta nono, tre volte decimo), 234 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta terzo, due volte quarto, una volta sesto, una volta nono), 66 punti alla Parigi-Roubaix (due volte sesto, una volta decimo), 156 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta terzo, due volte ottavo, una volta nono), 114 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto, due volte quinto), 50 punti alla Parigi-Tours (una volta primo), 40 punti al Campionato di Zurigo (una volta secondo), 40 punti alle Olimpiadi (una volta secondo), 80 punti alla Tirreno-Adriatico (due volte primo), 80 punti al Giro dei Paesi Bassi (due volte primo), 40 punti al Giro di Danimarca (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Città di Camaiore (una volta primo), 60 punti alla Coppa Bernocchi (due volte primo), 60 punti al Trofeo Laigueglia (due volte primo), 60 punti alla Parigi-Bruxelles (due volte primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)
99. Remco Evenepoel (Belgio): 1.458 punti (2020-): 150 punti al Tour de France (una volta terzo), 200 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo), 140 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta quinto), 40 punti al campionato europeo (una volta secondo), 80 punti al campionato belga (una volta primo, una volta terzo), 120 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte primo), 50 punti alle Olimpiadi (una volta primo), 66 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta nono), 48 punti al Giro della Svizzera (una volta terzo), 150 punti alla Clasica di San Sebastian (tre volte primo), 80 punti al Giro del Belgio (due volte primo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti al Giro di Danimarca (una volta primo), 75 punti al Giro dell'Algarve (tre volte primo), 25 punti al Giro di Polonia (una volta primo), 25 punti all'UAE Tour (una volta primo), 30 punti alla Classica di Bruxelles (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa), 50 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (cinque vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]
100. Phil Anderson (Australia): 1.452 punti (1980-1994): 330 punti al Tour de France (due volte quinto, una volta nono, due volte decimo), 50 punti al Giro d'Italia (una volta settimo), 8 punti al campionato del mondo (una volta nono), 24 punti alla Milano-Sanremo (una volta settimo), 120 punti al Giro delle Fiandre (due volte secondo, una volta nono), 180 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta settimo, una volta nono), 66 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta ottavo), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 90 punti alla Parigi-Tours (una volta primo, una vota secondo), 80 punti al Giro del Mediterraneo (due volte primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 40 punti al Giro di Danimarca (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti alla Settimana ciclistica internazionale (una volta primo), 80 punti al Giro di Gran Bretagna (due volte primo) 25 punti alla Settimana Catalana (una volta primo), 25 punti al Giro dell'Irlanda (una volta primo), 30 punti alla H3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa)
101. Michael Boogerd (Olanda): 1.448 punti (1994-2007): 140 punti al Tour de France (una volta quinto, una volta decimo), 90 punti al campionato del mondo (una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo), 150 punti al campionato olandese (tre volte primo), 24 punti al Giro delle Fiandre (due volte nono), 342 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte secondo, due volte terzo, tre volte quinto, una volta sesto), 210 punti al Giro di Lombardia (due volte secondo, una volta terzo, una volta sesto, una volta ottavo, una volta decimo), 270 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, quattro volte secondo, due volte terzo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 50 punti alla Settimana Catalana (due volte primo), 60 punti alla Freccia del Brabante (due volte primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Beghelli (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa)
102. Geraint Thomas (Gran Bretagna): 1.412 punti (2007-): 700 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 250 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta terzo), 60 punti al campionato britannico (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 18 punti al Giro delle Fiandre (una volta ottavo), 24 punti alla Parigi-Roubaix (una volta settimo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 80 punti al Giro dell'Algarve (due volte primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 40 punti al Tour of the Alps (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 30 punti all'E3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]
103. Michel Pollentier (Belgio): 1.418 punti (1973-1984): 140 punti al Tour de France (due volte settimo), 300 punti al Giro d'Italia (una volta primo), 230 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, una volta terzo, una volta sesto), 30 punti al campionato del mondo (una volta sesto), 100 punti al campionato belga (due volte primo), 216 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta secondo, una volta quarto, una volta quinto, una volta settimo), 42 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta settimo, una volta ottavo), 6 punti al Giro di Lombardia (una volta decimo), 114 punti al Giro della Svizzera (una volta primo, una volta secondo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 50 punti alla Escalada a Montjuic (due volte primo), 30 punti alla Freccia del Brabante (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
104. Wout Van Aert (Belgio): 1.406 punti (2016-): 190 punti al campionato del mondo (due volte secondo, una volta quarto), 70 punti al campionato europeo (una volta secondo, una volta terzo), 80 punti al campionato belga (una volta primo, una volta terzo), 204 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, due volte terzo, una volta sesto, una volta ottavo), 138 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo, una volta quarto, una volta sesto, una volta nono), 126 punti alla Parigi-Roubaix (una volta secondo, una volta terzo, una volta settimo), 48 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta terzo), 90 punti alla Gand-Wevelgem (una volta primo, una volta secondo), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 40 punti alla Classica di Amburgo (una volta secondo), 40 punti al Giro di Danimarca (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 30 punti alla Ronde Van Limburg (una volta primo), 30 punti alle Strade Bianche (una volta primo), 30 punti alla Homloop Het Nieuwsblaad (una volta primo), 60 punti all'E3 Harelbeke (due volte primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 120 punti per vittorie di tappa al Tour (otto vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]
105. Marco Pantani (Italia): 1.398 punti (1992 - 2003): 450 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta secondo), 650 punti al Tour de France (una volta primo, due volte terzo), 18 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta ottavo), 60 punti al campionato del mondo (una volta terzo), 40 punti alla Vuelta a Murcia (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (cinque vittorie di tappa), 120 punti per vittorie di tappa al Tour de France (otto vittorie di tappa)
106. Jean Alavoine (Francia): 1.383 punti (1908-1925): 800 punti al Tour de France (due volte secondo, due volte terzo, una volta quinto), 100 punti al Giro d'Italia (una volta terzo), 110 punti al campionato francese (una volta primo, due volte terzo), 78 punti alla Milano-Sanremo (una volta quarto, una volta sesto, una volta decimo), 40 punti alla Parigi-Tours (una volta secondo), 255 punti per vittorie di tappa al Tour de France (diciassette vittorie di tappa)
107. Franco Balmamion (Italia): 1.366 punti (1961 - 1972): 920 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta secondo, una volta quinto, una volta sesto, una volta ottavo), 150 punti al Tour de France (una volta terzo), 10 punti al campionato del mondo (una volta ottavo), 50 punti al campionato italiano (una volta primo), 18 punti alla Milano - Sanremo (una volta ottavo), 108 punti al Giro della Svizzera (due volte secondo), 50 punti al campionato di Zurigo (una volta primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Appennino (una volta primo)
108. Charly Mottet (Francia): 1.359 punti: 320 punti al Tour de France (due volte quarto, una volta sesto), 150 punti al Giro d'Italia (una volta secondo), 70 punti al campionato del mondo (una volta secondo), 24 punti al Giro delle Fiandre (una volta settimo), 24 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta settimo), 204 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, due volte terzo, una volta quinto, una volta nono), 90 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo, una volta secondo), 40 punti al Giro del Mediterraneo (una volta primo), 40 punti al Tour du Haut Var (una volta primo), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 80 punti alla Quattro Giorni di Dunkerque (due volte primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 60 punti al Giro del Lazio (due volte primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
109. Maurizio Fondriest (Italia): 1.354 punti (1987 - 1998): 40 punti al Giro d'Italia (una volta ottavo), 204 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, due volte secondo, una volta quinto), 96 punti al Giro delle Fiandre (una volta quarto, una volta quinto, una volta ottavo), 48 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta terzo), 36 punti al Giro di Lombardia (una volta quinto), 156 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta quinto, due volte nono), 60 punti al campionato italiano (due volte terzo), 80 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo, una volta terzo), 80 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, una volta terzo), 30 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta terzo) 100 punti alla Parigi - Tours (una volta secondo, due volte terzo), 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 40 punti al Giro di Vallonia (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Commercio (una volta primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 60 punti alla Coppa Sabatini (due volte primo), 60 punti al Giro del Lazio (due volte primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa)
112. Danilo Di Luca (Italia): 1.334 punti (1999 - 2013): 420 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta quarto, una volta ottavo), 90 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta primo, una volta ottavo, una volta nono), 126 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo, una volta nono), 30 punti al campionato italiano (una volta terzo), 110 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, due volte terzo), 120 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 30 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta terzo), 40 punti alla Settimana Ciclistica Lombarda (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 78 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (sei vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
113. Giovanni Galetti (Italia): 1.332 punti (1901-1921): 750 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta secondo), 252 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo, due volte quarto, due volte quinto, una volta settimo, una volta nono, una volta decimo), 258 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo, una volta ottavo, una volta decimo), 72 punti per vittorie di tappa al Giro (sei vittorie di tappa)
114. Nino Defilippis (Italia): 1.319 punti (1952 - 1964): 120 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta decimo), 170 punti al Tour de France (una volta quinto, una volta settimo), 60 punti alla Milano - Sanremo (una volta quinto, una volta settimo), 78 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo, una volta settimo), 30 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta sesto), 138 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo, una volta settimo), 70 punti al campionato del mondo (una volta secondo), 180 punti al campionato italiano (due volte primo, due volte secondo), 60 punti alla Tre Valli Varesine (due volte primo), 60 punti al Giro dell'Emilia (due volte primo), 60 punti al Giro del Lazio (due volte primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 108 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (dodici vittorie di tappa), 105 punti per vittorie di tappa al Tour de France (sette vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
115. Louis Trousselier (Francia): 1.316 punti (1902-1914): 560 punti al Tour de France (una volta primo, una volta terzo, una volta ottavo), 70 punti al campionato francese (una volta secondo, una volta terzo), 90 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo, una volta quinto), 288 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta secondo, due volte terzo, una volta quarto, una volta quinto), 48 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo), 80 punti alla Parigi-Tours (due volte secondo), 180 punti per vittorie di tappa al Tour (dodici vittorie di tappa)
110. Oscar Freire Gomez (Spagna): 1.351 punti: 411 punti al campionato del mondo (tre volte primo, una volta terzo, una volta sesto, due volte nono, una volta decimo), 30 punti al campionato spagnolo (una volta terzo), 360 punti alla Milano-Sanremo (tre volte primo, una volta terzo, due volte quinto, una volta sesto, due volte settimo, una volta ottavo), 150 punti alla Parigi-Tours (una volta primo, una volta secondo, due volte terzo), 50 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo), 50 punti alla Gand-Wevelgem (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 90 punti alla Freccia del Brabante (tre volte primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (quattro vittorie di tappa), 70 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sette vittorie di tappa)
111. Alexander Kristoff (Norvegia): 1.337 punti (2010- ): 170 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta quarto, due volte settimo, una volta ottavo), 50 punti al campionato europeo (una volta primo), 130 punti al campionato norvegese (due volte primo, tre volte secondo, una volta terzo) 204 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta secondo, una volta quarto, una volta sesto, una volta ottavo), 222 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta terzo, due volte quarto, due volte quinto, una volta decimo), 18 punti alla Parigi-Roubaix (una volta nono, una volta decimo), 50 punti alla Gand-Wevelgem (una volta primo), 150 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo, una volta secondo, due volte terzo), 40 punti alla Tre Giorni di La Panne (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Cantone Argovia (due volte primo), 120 punti al Gran Premio di Francoforte (quattro volte primo), 30 punti allo Scheldeprijs (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]
112. Danilo Di Luca (Italia): 1.334 punti (1999 - 2013): 420 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta quarto, una volta ottavo), 90 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta primo, una volta ottavo, una volta nono), 126 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo, una volta nono), 30 punti al campionato italiano (una volta terzo), 110 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, due volte terzo), 120 punti alla Freccia Vallone (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 30 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta terzo), 40 punti alla Settimana Ciclistica Lombarda (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 78 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (sei vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
113. Giovanni Galetti (Italia): 1.332 punti (1901-1921): 750 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta secondo), 252 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo, due volte quarto, due volte quinto, una volta settimo, una volta nono, una volta decimo), 258 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo, una volta ottavo, una volta decimo), 72 punti per vittorie di tappa al Giro (sei vittorie di tappa)
114. Nino Defilippis (Italia): 1.319 punti (1952 - 1964): 120 punti al Giro d'Italia (una volta terzo, una volta decimo), 170 punti al Tour de France (una volta quinto, una volta settimo), 60 punti alla Milano - Sanremo (una volta quinto, una volta settimo), 78 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo, una volta settimo), 30 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta sesto), 138 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo, una volta settimo), 70 punti al campionato del mondo (una volta secondo), 180 punti al campionato italiano (due volte primo, due volte secondo), 60 punti alla Tre Valli Varesine (due volte primo), 60 punti al Giro dell'Emilia (due volte primo), 60 punti al Giro del Lazio (due volte primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 108 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (dodici vittorie di tappa), 105 punti per vittorie di tappa al Tour de France (sette vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
115. Louis Trousselier (Francia): 1.316 punti (1902-1914): 560 punti al Tour de France (una volta primo, una volta terzo, una volta ottavo), 70 punti al campionato francese (una volta secondo, una volta terzo), 90 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo, una volta quinto), 288 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta secondo, due volte terzo, una volta quarto, una volta quinto), 48 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo), 80 punti alla Parigi-Tours (due volte secondo), 180 punti per vittorie di tappa al Tour (dodici vittorie di tappa)
116. Greg Van Avermaet (Belgio): 1.309 punti (2007-): 125 punti al campionato del mondo (due volte quinto, una volta sesto, una volta ottavo, una volta decimo), 48 punti alla Milano-Sanremo (una volta quinto, una volta nono), 324 punti al Giro delle Fiandre (due volte secondo, due volte terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta settimo, una volta ottavo, una volta decimo), 192 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta terzo, due volte quarto), 24 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta settimo), 80 punti alla Gand-Wevelgem (una volta primo, una volta terzo), 80 punti alla Parigi-Tours (una volta primo, una volta terzo), 50 punti alle Olimpiadi (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 40 punti al Giro del Lussemburgo (una volta primo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 40 punti al Giro di Vallonia (una volta primo), 30 punti al Primus Classic (una volta primo), 60 punti alla Het Volk (due volte primo), 30 punti alla E3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Vallonia (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Montreal (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)
117. Mark Cavendish (Gran Bretagna): 1.307 punti (2007-): 170 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo), 100 punti al campionato britannico (due volte primo, due volte secondo) 108 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta quinto una volta nono), 90 punti alla Scheldeprijs (tre volte primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 50 punti al Giro del Qatar (due volte primo), 525 punti per vittorie di tappa al Tour (trentacinque vittorie di tappa), 204 punti per vittorie di tappa al Giro (diciassette vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)[carriera ancora in corso]
118. Wladimiro Panizza (Italia): 1.285 punti (1967 - 1985): 600 punti al Giro d'Italia (una vola secondo, una volta quarto, due volte quinto, tre volte sesto, una volta nono, una volta decimo), 120 punti al Tour de France (una volta quarto), 54 punti alla Milano - Sanremo (una volta secondo), 54 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta terzo, una volta decimo), 198 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, due volte quarto, una vola quinto, una volta ottavo, una volta nono), 50 punti al campionato del mondo (una volta quarto), 70 punti al campionato italiano (una volta secondo, una volta terzo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 30 punti alla Milano - Torino (una volta primo), 30 punti al Giro del Friuli (una volta primo), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (15 punti)
119. Raphael Geminiani (Francia): 1.273 punti: 600 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta sesto, una volta nono), 220 punti al Giro d'Italia (una volta quarto, una volta quinto, una volta ottavo, una volta nono), 140 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo, una volta quinto), 18 punti al campionato del mondo (una volta ottavo, una volta nono), 90 punti al campionato francese (una volta primo, una volta secondo), 60 punti alla Milano-Sanremo (una volta quarto, una volta nono, una volta decimo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 105 punti per vittorie di tappa al Tour (sette vittorie di tappa)
120. Andy Schleck (Lussemburgo): 1.267 punti: 750 punti al Tour de France (una volta primo, due volte secondo), 150 punti al Giro d'Italia (una volta secondo), 100 punti al campionato lussemburghese (una volta primo, due volte secondo, tre volte terzo), 180 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto, una volta sesto), 42 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa)
121. Ottavio Bottecchia (Italia): 1.255 punti (1921 - 1927): 70 punti al Giro d'Italia (una volta quinto), 900 punti al Tour de France (due volte primo, una volta secondo), 48 punti alla Milano - Sanremo (una vola quinto, una volta nono), 102 punti al Giro di Lombardia (due volte quarto, una volta ottavo), 135 punti per vittorie di tappa al Tour de France (9 vittorie di tappa)
122. Lucien Petit-Breton (Francia): 1.247 punti: 920 punti al Tour de France (due volte primo, una volta quarto, una volta quinto), 60 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo), 80 punti alla Parigi-Tours (una volta primo, una volta terzo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 105 punti per vittorie di tappa al Tour (sette vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)
123. Sylvere Maes (Belgio): 1.244 punti: 880 punti al Tour de France (due volte primo, una volta quarto, una volta ottavo), (una volta quinto), 70 punti al Giro d'Italia (una volta quinto), 78 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo, due volte nono), 60 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo), 36 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quinto), 120 punti per vittorie di tappa al Tour de France (otto vittorie di tappa)
124. Frank Schleck (Lussemburgo): 1.243 punti (2003-2016): 390 punti al Tour de France (una volta terzo, due volte quinto, una volta decimo), 70 punti alla Vuelta a Espana (una volta quarto), 55 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta decimo), 110 punti al campionato lussemburghese (tre volte primo, due volte terzo), 192 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, due volte terzo, una volta settimo, una volta ottavo), 72 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta settimo), 114 punti al Giro della Svizzera (una volta primo, una volta secondo), 90 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, una volta secondo), 40 punti al Giro del Lussemburgo (una volta primo), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)
125. Julian Alaphilippe (Francia): 1.238 punti (2014-): 100 punti al Tour de France (una volta quinto), 215 punti al campionato del mondo (due volte primo, una volta ottavo, una volta decimo), 162 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 180 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte secondo, una volta quarto, una volta quinto), 84 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta sesto), 230 punti alla Freccia Vallone (tre volte primo, due volte secondo), 50 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo), 40 punti al campionato europeo (una volta secondo), 25 punti al Giro della California (una volta primo), 30 punti alla Strade Bianche (una volta primo), 90 punti per vittorie di tappa al Tour (sei vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]
126. Rigoberto Uran (Colombia): 1.233 punti: 370 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta settimo, una volta ottavo, una volta decimo), 400 punti al Giro d'Italia (due volte secondo, due volte settimo), 60 punti alla Vuelta a Espana (una volta settimo, una volta nono), 36 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quinto), 144 punti al Giro di Lombardia (tre volte terzo), 54 punti al Giro della Svizzera (una volta secondo), 40 punti alle Olimpiadi (una volta secondo), 30 punti alla Gran Piemonte (una volta primo), 30 punti al Gran Premio del Quebec (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]
127. Luigi Ganna (Italia): 1.228 punti (1904-1915): 100 punti al Tour de France (una volta quinto), 470 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto), 40 punti al campionato italiano (una volta secondo), 234 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta sesto), 282 punti al Giro di Lombardia (due volte secondo, tre volte terzo, una volta sesto), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 72 punti per vittorie di tappa al Giro (sei vittorie di tappa)
128. Filippo Pozzato (Italia): 1.226 punti (2000 - ): 188 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, una volta secondo, una volta quinto, una volta sesto, una volta ottavo), 110 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo, una volta quinto, una volta sesto, una volta ottavo), 78 punti alla Parigi - Roubaix (una volta secondo, una volta settimo), 50 punti al campionato del mondo (una volta quarto), 190 punti al campionato italiano (una volta primo, due volte secondo, due volte terzo), 80 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo, una volta terzo), 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 40 punti al Tour du Haut Var (una volta primo), 90 punti al Trofeo Laigueglia (tre volte primo), 60 punti al Trofeo Matteotti (due volte primo), 30 punti alla Het Volk (una volta primo) 30 punti alla E3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti Gran Premio Industria e commercio (una volta primo), 30 punti Gran Premio Industria e Artigianato (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 30 punti al Giro del Veneto (una volta primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Beghelli (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una vittoria di di tappa), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (due vittorie di tappa)
129. Aleksandr Vinokourov (Kazakistan): 1.222 punti: 150 punti al Tour de France (una volta terzo), 60 punti al Giro d'Italia (una volta sesto), 200 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo), 50 punti al campionato Kazako (una volta primo, una volta secondo), 198 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte primo, una volta terzo, una volta settimo, una volta decimo), 24 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 50 punti alle Olimpiadi (una volta primo), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 40 punti alla Quattro Giorni di Dunkerque (una volta primo), 40 punti alla Vuelta Valenciana (una volta primo), 40 punti al Giro di Germania (una volta primo), 80 punti alla Parigi-Nizza (due volte primo), 40 punti alla Vuelta Castilla y Leon (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (quattro vittorie di tappa), 40 punti per vittorie di tappa alla Vuelta a Espana (quattro vittorie di tappa)
130. Joseph Planckaert (Belgio): 1.219 punti (1954-1965): 380 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta quinto, una volta sesto), 20 punti al campionato del mondo (una volta settimo), 90 punti al campionato belga (una volta primo, una volta secondo), 84 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo, una volta quinto), 84 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo, una volta sesto), 54 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quarto, due volte decimo), 192 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta decimo), 30 punti alla Gand-Wevelgem (una volta terzo), 40 punti alla Freccia Vallone (una volta secondo), 120 punti alla Quattro Giorni di Dunkerque (tre volte primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro del Lussemburgo (una volta primo), 30 punti alla Het Volk (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa)
131. Denis Menchov (Russia): 1.211 punti (2000-2013): 250 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta quinto), 420 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta quinto, una volta settimo), 360 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta secondo, una volta quinto), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Murcia (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa), 50 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (cinque vittorie di tappa)
132. Firmin Lambot (Belgio): 1.206 punti (1908-1924): 1.080 punti al Tour de France (due volte primo, una volta terzo, una volta quarto, una volta ottavo, una volta nono), 36 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quinto), 90 punti per vittorie di tappa al Tour de France (sei vittorie di tappa)
133. Julian Berrendero (Spagna): 1.190 punti (1934-1949): 720 punti alla Vuelta a Espana (due volte primo, due volte secondo, una volta quarto, una volta sesto), 240 punti al campionato spagnolo (tre volte primo, tre volte terzo), 80 punti al Giro di Catalogna (due volte primo), 25 punti al Giro di Galizia (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 110 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (undici vittorie di tappa)
134. Richard Virenque (Francia): 1.181 punti (1991-2004): 640 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto, una volta ottavo, una volta nono), 60 punti alla Vuelta a Espana (una volta quinto), 130 punti al campionato del mondo (una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto), 70 punti al campionato francese (una volta secondo, una volta terzo), 18 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta ottavo), 66 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto, una volta settimo), 50 punti alla Parigi-Tours (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 105 punti per vittorie di tappa al Tour de France (sette vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una vittoria di tappa)
135. Heinrich Suter (Svizzera): 1.168 punti (1918-1946): 370 punti al campionato svizzero (cinque volte primo, tre volte secondo), 36 punti alla Milano-Sanremo (una volta quinto), 60 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo), 150 punti alla Pairig-Roubaix (una volta primo, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo), 72 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta settimo), 340 punti al Campionato di Zurigo (sei volte primo, una volta secondo), 140 punti alla Parigi-Tours (due volte primo, una volta secondo)
136. José Pérez Francés (Spagna): 1165 punti (1960-1969): 300 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta sesto, una volta settimo), 130 punti al Giro d'Italia (una volta quinto, una volta sesto), 370 punti alla Vuelta a Espana (due volte secondo, due volte terzo, una volta decimo), 130 punti al campionato spagnolo (una volta primo, due volte secondo), 80 punti alla Settimana Catalana (due volte primo), 80 punti alla Vuelta a Levante (due volte primo), 30 punti alla Klasika Primavera (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)
136. José Pérez Francés (Spagna): 1165 punti (1960-1969): 300 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta sesto, una volta settimo), 130 punti al Giro d'Italia (una volta quinto, una volta sesto), 370 punti alla Vuelta a Espana (due volte secondo, due volte terzo, una volta decimo), 130 punti al campionato spagnolo (una volta primo, due volte secondo), 80 punti alla Settimana Catalana (due volte primo), 80 punti alla Vuelta a Levante (due volte primo), 30 punti alla Klasika Primavera (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)
137. Andy Hampsten (USA): 1.157 punti (1985-1996): 360 punti al Tour de France (due volte quarto, due volte ottavo), 490 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto, una volta decimo), 216 punti al Giro della Svizzera (due volte primo, due volte terzo), 40 punti al Giro di Romandia (una vittoria di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa), 36 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (tre vittorie di tappa)
138. Bartolemeo Aymo (Italia): 1.152 punti (1919-1930): 420 punti al Tour de France (due volte terzo, una volta quarto), 450 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, tre volte terzo), 90 punti alla Milano -Sanremo (una volta terzo, una volta sesto, due volte decimo), 84 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta sesto, una volta decimo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tapppa), 48 punti per vittorie di tappa al Giro (quattro vittorie di tappa),
139. Stefano Garzelli (Italia): 1.152 punti (1992 - 2013): 610 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta secondo, una volta quinto, una volta sesto, una volta nono), 90 punti alla Milano - Sanremo (una volta quarto, due volte settimo), 54 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta secondo), 18 punti al Giro di Lombardia (una volta ottavo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 40 punti al Giro di Aragona (una volta primo), 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (due volte primo), 60 punti alla Tre Valli Varesine (due volte primo), 120 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (dieci vittorie di tappa)
139. Stefano Garzelli (Italia): 1.152 punti (1992 - 2013): 610 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta secondo, una volta quinto, una volta sesto, una volta nono), 90 punti alla Milano - Sanremo (una volta quarto, due volte settimo), 54 punti alla Liegi - Bastogne - Liegi (una volta secondo), 18 punti al Giro di Lombardia (una volta ottavo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 40 punti al Giro di Aragona (una volta primo), 40 punti alla Tirreno - Adriatico (una volta primo), 60 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (due volte primo), 60 punti alla Tre Valli Varesine (due volte primo), 120 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (dieci vittorie di tappa)
140. Dietrich Thurau (Germania): 1.147 punti (1974-1988): 140 punti al Tour de France (una volta quinto, una volta decimo), 70 punti al Giro d'Italia (una volta quinto), 70 punti alla Vuelta a Espana (una volta quarto), 140 punti al campionato del mondo (due volte secondo), 130 punti al campionato tedesco (due volte primo, una volta terzo), 66 punti alla Parigi-Roubaix (una volta terzo, una volta ottavo), 162 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 40 punti al Giro di Germania (una volta primo), 30 punti allo Scheldeprijs (una volta primo), 30 punti alla E3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Cantone Argovia (una volta primo), 75 punti per vittorie di tappa al Tour (cinque vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa), 50 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (cinque vittorie di tappa)
141. Romain Bardet: 1.148 punti (2012-) : 630 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta terzo, due volte sesto, una volta settimo, una volta nono), 80 punti al Giro d'Italia (una volta settimo, una volta nono), 70 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta decimo), 168 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, una volta terzo, due volte sesto, una volta decimo), 60 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto, una volta ottavo), 40 punti al Tour of the Alps (una volta primo), 25 punti al Tour de l'Ain (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour (quattro vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]
142. Joaquim Agostinho (Portogallo): 1.125 punti: 680 punti al Tour de France (due volte terzo, due volte quinto, una volta sesto, tre volte ottavo), 100 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo), 180 punti al campionato portoghese (sei volte primo), 75 punti al Giro del Portogallo (tre volte primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour (quattro vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)
143. Rudi Altig (Germania): 1.120 punti: 30 punti al Giro d'Italia (una volta nono), 200 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo), 170 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo), 140 punti al campionato tedesco (due volte primo, una volta secondo), 60 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo), 114 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta secondo), 78 punti alla Parigi-Roubaix (una volta terzo, una volta sesto), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 120 punti per vittorie di tappa al Tour de France (otto vittorie di tappa), 48 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (quattro vittorie di tappa), 60 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (sei vittorie di tappa)
144. Hans Junkermann (Germania): 1.119 punti: 320 punti al Tour de France (una volta quarto, una volta quinto, due volte nono), 60 punti al Giro d'Italia (una volta sesto), 40 punti alla Vuelta a Espana (una volta settimo), 55 punti al campionato del mondo (una volta sesto, una volta settimo, una volta decimo), 350 punti al campionato tedesco (tre volte primo, due volte secondo, quattro volte terzo), 174 punti al Giro della Svizzera (due volte primo, una volta secondo), 90 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo, una volta secondo), 30 punti al Gran Premio di Francoforte (una volta primo)
145. Domenico Piemontesi (Italia): 1.118 punti (1922-1938): 360 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta terzo, una volta sesto, una volta settimo), 68 punti al campionato del mondo (una volta terzo, una volta nono), 90 punti al campionato italiano (una volta secondo, una volta terzo), 144 punti alla Milano-Sanremo (tre volte terzo), 234 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta sesto), 60 punti alla Tre Valli Varesine (due volte primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 132 punti per vittorie di tappa al Giro (undici vittorie di tappa)
146. Jean Stablinski (Francia): 1.118 punti (1953-1968): 270 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta sesto, una volta nono), 191 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta quinto, una volta sesto, due volte nono, una volta decimo), 280 punti al campionato francese (quattro volte primo, due volte secondo), 36 punti al Giro delle Fiandre (una volta quinto), 24 punti alla Parigi-Roubaix (una volta settimo), 48 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Cantone Argovia (una volta primo), 75 punti per vittorie di tappa al Tour (cinque vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
145. Domenico Piemontesi (Italia): 1.118 punti (1922-1938): 360 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta terzo, una volta sesto, una volta settimo), 68 punti al campionato del mondo (una volta terzo, una volta nono), 90 punti al campionato italiano (una volta secondo, una volta terzo), 144 punti alla Milano-Sanremo (tre volte terzo), 234 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta sesto), 60 punti alla Tre Valli Varesine (due volte primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 132 punti per vittorie di tappa al Giro (undici vittorie di tappa)
146. Jean Stablinski (Francia): 1.118 punti (1953-1968): 270 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta sesto, una volta nono), 191 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta quinto, una volta sesto, due volte nono, una volta decimo), 280 punti al campionato francese (quattro volte primo, due volte secondo), 36 punti al Giro delle Fiandre (una volta quinto), 24 punti alla Parigi-Roubaix (una volta settimo), 48 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Cantone Argovia (una volta primo), 75 punti per vittorie di tappa al Tour (cinque vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
147. Erik Breukink (Olanda): 1.110 punti: 220 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta settimo), 330 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto), 40 punti alla Vuelta a Espana (una volta settimo), 8 punti al campionato del mondo (una volta nono), 150 punti al campionato olandese (una volta primo, una volta secondo, due volte terzo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 80 punti al Criterium Interational (due volte primo), 40 punti al Giro di Aragona (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Bassi (una volta primo), 25 punti al Giro dell'Irlanda (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 30 punti al Giro del Piemonte (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (quattro vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)
148. Alessandro Petacchi (Italia): 1.102 punti (1996 - 2015): 258 punti alla Milano - Sanremo (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta ottavo), 90 punti alla Parigi - Tours (una volta primo, una volta secondo), 40 punti al Giro della Comunità Valenciana (una volta primo), 40 punti al Giro dell'Algarve (una volta primo), 60 punti al Trofeo Luis Puig (due volte primo), 30 punti alla Scheldeprijs (una volta primo), 30 punti al Giro di Toscana (una volta primo), 264 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (ventidue vittorie di tappa), 90 punti per vittorie di tappa al Tour de France (sei vittorie di tappa), 200 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (venti vittorie di tappa)
149. Mariano Canardo Lacasta (Spagna): 1.080 punti (1926-1943): 130 punti al Tour de France (una volta sesto, una volta nono), 110 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, una volta nono), 45 punti al campionato del mondo (due volte settimo, una volta decimo), 390 punti al campionato spagnolo (quattro volte primo, quattro volte secondo, una volta terzo), 280 punti al Giro di Catalogna (sette volte primo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Levante (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)
150. Bernardo Ruiz Navarrete (Spagna): 1.077 punti (1945-1958): 200 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta nono), 350 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto), 310 punti al campionato spagnolo (tre volte primo, quattro volte secondo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti alla Vuelta a Levante (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)
151. Eric Vanderaerden (Belgio): 1.070 punti (1983-1996): 50 punti al campionato belga (una volta primo), 234 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo, due volte terzo, due volte quarto), 120 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta terzo, due volte decimo), 66 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta terzo), 130 punti alla Gand-Wevelgem (una volta primo, due volte secondo), 40 punti alla Parigi-Tours (una volta secondo), 200 punti alla Tre Giorni di La Panne (cinque volte primo), 40 punti al Giro dei Paesi Bassi (una volta primo), 30 punti alla E3 Harelbeke (una volta primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo) 25 punti al Giro d'Irlanda (una volta primo), 75 punti per vittorie di tappa al Tour (cinque vittorie di tappa)
152. Ercole Baldini (Italia): 1.063 punti (1957 - 1964): 450 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta terzo, una volta settimo), 140 punti al Tour de France (una volta sesto, una volta ottavo), 6 punti alla Milano - Sanremo (una volta decimo), 42 punti al Giro di Lombardia (una volta settimo, una volta ottavo), 100 punti al campionato del mondo (una volta primo), 100 punti al campionato italiano (due volte primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Commercio (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (cinque vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa)
153. Robert Millar (Regno Unito): 1.058 punti (1980-1995): 160 punti al Tour de France (una volta quarto, una volta decimo), 150 punti al Giro d'italia (una volta secondo), 250 punti alla Vuelta a Espana (due volte secondo, una volta sesto), 35 punti al campionato del mondo (una volta sesto, una volta decimo), 30 punti al campionato britannico (una volta primo), 96 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta terzo, una volta quinto, una volta nono), 42 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto), 108 punti al Giro della Svizzera (due volte secondo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)
154. Mikel Landa (Spagna): 1.058 punti (2010-): 490 punti al Tour de France (due volte quarto, una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo), 280 punti al Giro d'Italia (due volte terzo, una volta quarto), 90 punti alla Vuelta a Espana (una volta quinto, una volta ottavo), 24 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta settimo), 48 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]
155. Paolo Savoldelli (Italia): 1.051 punti (1996 - 2008): 850 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta secondo, una volta quinto, una volta nono), 80 punti al Giro del Trentino (due volte primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 36 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (tre vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa)
156. Byarne Riis (Danimarca): 1.049 punti: 670 punti al Tour de France (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto, una volta settimo), 24 punti al Giro di Lombardia (una volta settimo), 51 punti al campionato del mondo (una volta sesto, due volte nono, una volta decimo), 100 punti al campionato danese (tre volte primo, una volta secondo), 50 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo), 40 punti al Giro di Danimarca (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour de France (quattro vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa)
157. Miguel Poblet (Spagna): 1.048 punti (1945-1962): 180 punti al Giro d'Italia (tre volte terzo), 174 punti alla Milano-Sanremo (due volte primo, una volta secondo), 102 punti alla Parigi-Roubaix (una volta secondo, una volta terzo), 112 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta terzo, una volta decimo), 80 punti al Giro di Catalogna (due volte primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 30 punti alla Klasica Primavera (una volta primo), 30 punti alla Milano-Torino (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (due vittorie di tappa), 240 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (venti vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)
158. Franco Chioccioli (Italia): 1.041 punti (1982 - 1994): 690 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta terzo, due volte quinto, due volte sesto, una volta nono), 42 punti alla Milano - Sanremo (una volta settimo, una volta ottavo), 40 punti al campionato italiano (una volta secondo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 40 punti alla Bicicletta Basca (una volta primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti al Giro del Friuli (una volta primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 84 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (sette vittorie di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 84 punti per vittorie di tappa al Giro (sette vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa)
159. Lucien Buysse (Belgio): 1.039 punti (1914-1933): 760 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta ottavo), 6 punti alla Milano-Sanremo (una volta decimo), 78 punti al Giro delle Fiandre (una volta quarto, una volta quinto), 48 punti alla Parigi-Roubaix (una volta terzo), 72 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, una volta ottavo), 75 punti per vittorie di tappa al Tour de France (cinque vittorie di tappa)
160. Josè Manuel Fuente (Spagna): 1.026 punti (1970-1976): 150 punti al Tour de France (una volta terzo), 260 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta quinto, una volta ottavo), 400 punti alla Vuelta a Espana (due volte primo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour de France (due vittorie di tappa), 96 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (otto vittorie di tappa), 30 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
161. Andrei Tchmil (Belgio): 1.022 punti (1989-2002): 30 punti al campionato del mondo (una volta sesto), 138 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta quinto, una volta settimo, una volta nono, una volta decimo), 312 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, tre volte terzo, una volta quarto, una volta sesto, una volta settimo, una volta nono), 222 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta secondo, una volta quarto, una volta sesto, due volte ottavo), 130 punti alla Parigi-Tours (una volta primo, due volte secondo), 40 punti alla Gand Wevelgem (una volta secondo), 30 punti al Campionato di Zurigo (una volta terzo), 60 punti alla E3 Harelbeke (due volte primo), 30 punti alla Coppa Sabatini (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Beghelli (una volta primo)
162. Felix Sellier (Belgio): 1.021 punti (1920-1928): 300 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta quinto, una volta nono), 210 punti al campionato belga (due volte primo, due volte secondo, una volta terzo), 12 punti alla Milano- Sanremo (una volta nono), 48 punti al Giro delle Fiandre (una volta terzo), 180 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, due volte terzo, una volta settimo), 96 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta terzo, due volte settimo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 90 punti alla Parigi-Bruxelles (tre volte primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa)
164. Fred De Bruyne (Belgio): 1.018 punti (1953-1961): 88 punti al campionato del mondo (due volte quinto, una volta nono), 144 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta secondo, una volta sesto), 66 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta decimo), 174 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta secondo, due volte sesto), 180 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (tre volte primo), 66 punti al Giro di Lombardia (una volta secondo, una volta nono), 130 punti alla Parigi-Tours (una volta primo, due volte secondo), 80 punti alla Parigi-Nizza (due volte primo), 90 punti per vittorie di tappa al Tour (sei vittorie di tappa)
165. Gerrie Knetemann (Olanda): 1.017 punti (1974-1989): 105 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta decimo), 70 punti al campionato olandese (una volta secondo, una volta terzo), 42 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta sesto, una volta nono), 140 punti all'Amstel Gold Race (due volte primo, una volta secondo), 160 punti al Giro dei Paesi Bassi (quattro volte primo), 40 punti alla Tre Giorni di La Panne (una volta primo), 120 punti al Giro del Mediterraneo (tre volte primo), 40 punti alla Quattro Giorni di Dunkerque (una volta primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro del Belgio (una volta primo), 40 punti al Giro dell'Andalusia (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Francoforte (una volta primo), 150 punti per vittorie di tappa al Tour de France (dieci vittorie di tappa)
166. Francisco Galdos Gauna (Spagna): 1.017 punti (1968-1980): 400 punti al Tour de France (una volta quarto, due volte sesto, una volta settimo, una volta nono), 360 punti al Giro d'Italia (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta nono), 180 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, una volta sesto, una volta ottavo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 25 punti alla Vuela alla Rioja (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)
167. Roger Pingeon (Francia): 1.014 punti (1964-1974): 710 punti al Tour de France (una volta primo, una volta secondo, una volta quinto, una volta ottavo), 200 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo), 24 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta settimo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour (quattro vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
168. Pascal Richard (Svizzera): 1.013 punti (1986-2000): 40 punti al campionato del mondo (una volta quinto), 180 punti al campionato svizzero (due volte primo, due volte secondo), 60 punti alla Leigi-Bastogne-Liegi (una volta primo), 216 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta ottavo), 50 punti alle Olimpiadi (una volta primo), 114 punti al Giro della Svizzera (una volta primo, una volta secondo), 80 punti al Giro di Romandia (due volte primo), 30 punti alla Tre Valli Varesine (una volta primo),60 punti al Giro del Lazio (due volte primo), 30 punti al Giro di Romagna (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 60 punti al Gran Premio del Canton Argovia (due volte primo), 48 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa),
169. Giovanni Valetti (Italia): 1.012 punti (1935-1948): 820 punti al Giro d'Italia (due volte primo, una volta secondo, una volta quinto), 6 punti al Giro di Lombardia (una volta decimo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 30 punti al Giro del Lazio (una volta primo), 96 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (otto vittorie di tappa)
170. Tom Dumoulin (Olanda): 1.011 punti: 270 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta settimo), 450 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta secondo), 50 punti alla Vuelta a Espana (una volta sesto), 40 punti al campionato olandese (una volta secondo), 48 punti al Giro della Svizzera (una volta terzo), 40 punti al Binck Bank Tour (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour de France (tre vittorie di tappa), 48 punti per vittorie di tappa al Giro (quattro vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa) [carriera ancora in corso]
171. Jef Demuysere (Belgio): 1.007 punti (1928-1938): 530 punti al Tour de France (una volta secondo, una volta terzo, una volta quarto, una volta ottavo), 300 punti al Giro d'Italia (due volte secondo), 72 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta nono), 60 punti alla Parigi-Roubaix (due volte sesto), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa)
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"Ad honorem" Octave Lapize (Francia): 994 punti (1909-1914): 350 punti al Tour de France (una volta primo), 150 punti al campionato francese (tre volte primo), 222 punti alla Parigi-Roubaix (tre volte primo, una volta quarto), 42 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto), 50 punti alla Parigi-Tours (una volta primo), 90 punti alla Parigi-Bruxelles (tre volte primo), 90 punti per vittorie di tappa al Tour (sei vittorie di tappa)
"Ad honorem" Georges Speicher (Francia): 991 punti (1930-1943): 470 punti al Tour de France (una volta primo, una volta sesto, una volta decimo), 140 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta quinto), 180 punti al campionato francese (tre volte primo, una volta terzo), 66 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta decimo), 135 punti per vittorie di tappa al Tour (nove vittorie di tappa)
"Ad honorem" Marcel Kint (Belgio): 970 punti (1935-1951): 100 punti al Tour de France (due volte nono), 170 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo), 80 punti al campionato belga (una volta primo, una volta terzo), 108 punti al Giro delle Fiandre (una volta terzo, una volta quinto, due volte nono), 126 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta secondo, due volte decimo), 66 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, una volta nono), 150 punti alla Freccia Vallone (tre volte primo), 50 punti alla Gand Wevelgem (una volta primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 90 punti per vittorie di tappa al Tour (sei vittorie di tappa)
"Ad honorem" Francesco Camusso (Italia): 969 punti (1929-1938): 270 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta quarto), 450 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta secondo), 48 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo), 84 punti al Giro di Lombardia (due volte sesto, una volta settimo), 48 punti al Giro della Svizzera (una volta terzo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 24 punti per vittorie di tappa al Giro (due vittorie di tappa)
"Ad honorem" André Darrigade (Francia): 938 punti (1951-1966): 240 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta secondo, due volte terzo, una volta quarto), 80 punti al campionato francese (una volta primo, una volta terzo), 78 punti alla Milano-Sanremo (una volta terzo, una volta ottavo, una volta nono), 42 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quarto), 36 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quinto), 120 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, due volte sesto), 330 punti per vittorie di tappa al Tour (ventidue vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)
"Ad honorem" Bradley Wiggins (Gran Bretagna): 844 punti (2001-2015): 470 punti al Tour de France (una volta primo, una volta quarto), 80 punti alla Vuelta a Espana (una volta terzo), 30 punti al campionato britannico (una volta primo), 12 punti alla Parigi-Roubaix (una volta nono), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 25 punti al Giro della Gran Bretagna (una volta primo), 25 punti al Giro della California (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa)
"Ad honorem" Jean Robic (Francia): 786 punti (1945-1959): 570 punti al Tour de France (una volta primo, una volta quarto, una volta quinto), 42 punti alla Milano-Sanremo (una volta settimo, una volta ottavo), 84 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta terzo, una volta quinto), 90 punti per vittorie al Tour (sei vittorie di tappa)
"Ad honorem" André Greipel (Germania): 853 punti: 60 punti al campionato del mondo (una volta terzo), 150 punti al campionato tedesco (tre volte primo), 24 punti alla Parigi-Roubaix (una volta settimo), 160 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo, due volte secondo, una volta terzo), 50 punti al Tour Down Under (due volte primo), 30 punti alla Primus Classic (una volta primo), 90 punti alla Down Under Classic (tre volte primo), 165 per vittorie di tappa al Tour (undici vittorie di tappa), 84 punti per vittorie di tappa l Giro (sette vittorie di tappa), 40 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (quattro vittorie di tappa)
"Ad honorem" Tom Simpson (Gran Bretagna): 760 punti (1959-1967): 80 punti al Tour de France (una volta sesto), 208 punti al campionato del mondo (una volta primo, due volte quarto, una volta nono), 60 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo), 144 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto), 66 punti alla Parigi-Roubaix (una volta sesto, una volta ottavo, una volta nono, una volta decimo), 6 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta decimo), 66 punti al Giro di Lombardia (una volta primo, una volta decimo), 30 punti alla Freccia Vallone (una volta terzo), 40 punti alla Parigi-Tours (una volta secondo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
"Ad honorem" Andreas Kloden (Germania): 720 punti (1998-2013): 480 punti al Tour de France (due volte secondo, una volta sesto), 50 punti al campionato tedesco (una volta primo), 30 punti alle Olimpiadi (una volta terzo) 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 80 punti al Giro dei Paesi Baschi (due volte primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo)
"Ad honorem" Jo De Roo (Olanda): 782 punti: 50 punti al campionato del mondo (una volta quinto, una volta ottavo), 180 punti al campionato olandese (due volte primo, due volte secondo), 18 punti alla Milano-Sanremo (una volta ottavo), 138 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta terzo, una volta settimo, una volta decimo), 42 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto), 144 punti al Giro di Lombardia (due volte primo, due volte nono), 100 punti alla Parigi-Tours (due volte primo), 25 punti al Giro di Sardegna (una volta primo), 30 punti alla Het Volk (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)
"Ad honorem" Fernando Escartin (Spagna): 850 punti: 440 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta quinto, una volta settimo, due volte ottavo), 40 punti al Giro d'Italia (una volta ottavo), 290 punti alla Vuelta a Espana(due volte secondo, una volta settimo, una volta nono, tre volte decimo), 40 punti al Giro di Catalogna (una volta primo), 25 punti al Giro delle Asturie (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa)
"Ad honorem" Peter Van Petegem (Belgio): 892 punti: 70 punti al campionato del mondo (una volta secondo), 30 punti al campionato belga (una volta terzo), 54 punti alla Milano-Sanremo (due volte settimo, una volta decimo), 330 punti al Giro delle Fiandre (due volte primo, due volte terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta ottavo, una volta nono, una volta decimo), 144 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta secondo, una volta sesto), 24 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta settimo), 40 punti alla Gand Wevelgem (una volta secondo), 80 punti alla Tre Giorni di La Panne (due volte primo), 90 punti alla Het Volk (tre volte primo), 30 punti allo Scheldeprijs (una volta primo),
"Ad honorem" Luis Herrera (Colombia): 756 punti: 250 punti al Tour de France (una volta quinto, una volta sesto, una volta settimo), 40 punti al Giro d'Italia (una volta ottavo), 200 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 25 punti al Giro d'Aragona (una volta primo), 100 punti alla Vuelta a Colombia (quattro volte primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
"Ad honorem" Frank Vandenbroucke (Belgio): 693 punti: 40 punti al campionato belga (una volta secondo), 108 punti al Giro delle Fiandre (due volte secondo), 90 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta sesto), 50 punti alla Gand-Wevelgem (una volta primo), 40 punti al Campionato di Zurigo (una volta secondo), 40 punti alla Freccia Vallone (una volta secondo), 40 punti al Giro dell'Austria (una volta primo), 40 punti al Giro del Mediterraneo (una volta primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 40 punti al Giro del Lussemburgo (una volta primo), 25 punti al Giro di Galizia (una volta primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 30 punti al Trofeo Laigueglia (una volta primo), 30 punti alla Het Volk (una volta primo), 30 punti al Trofeo Matteotti (una volta primo), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (due vittorie di tappa)
"Ad honorem" Eric Leman: 580 punti (1968-1977): 114 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo, una volta terzo, una volta nono), 240 punti al Giro delle Fiandre (tre volte primo, una volta quinto, una volta settimo), 114 punti alla Parigi-Roubaix (una volta terzo, una volta quinto, una volta sesto), 42 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto), 60 punti per vittorie di tappa al Tour (cinque vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)
"Ad honorem" Georges Ronsse (Belgio): 865 punti: 100 punti al Tour de France (una volta quinto), 40 punti al campionato belga (una volta secondo), 260 punti al campionato del mondo (due volte primo, una volta terzo), 66 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo, una volta nono), 264 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, tre volte secondo, una volta quarto), 60 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 30 punti allo Scheldeprijs (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour de France (una vittoria di tappa)
Alberto Rui Costa: 603 punti: 108 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta nono), 50 punti al campionato portoghese (una volta primo, una volta secondo), 102 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta terzo, una volta quarto, una volta nono), 48 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo), 180 punti al Giro della Svizzera (tre volte primo), 40 punti alla Quattro Giorni di Dunkerque (una volta primo), 30 punti alla Klasika Primavera (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour de France (tre vittorie di tappa)
Rudy Dhaenens: 463 punti: 100 punti al campionato del mondo (una volta primo), 30 punti al campionato belga (una volta terzo), 24 punti alla Milano-Sanremo (una volta settimo), 72 punti al Giro delle Fiandre (una volta secondo, una volta ottavo), 150 punti alla Parigi-Roubaix (una volta secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta nono), 42 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quarto), 30 punti alla Gand-Wevelgem (una volta terzo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa)
"Ad honorem" René Vermandel (Belgio): 730 punti: 200 punti al campionato belga (due volte primo, una volta secondo, due volte terzo), 114 punti al Giro delle Fiandre (una volta primo, una volta secondo), 120 punti alla Parigi-Roubaix (una volta secondo, una volta quarto, una volta settimo), 156 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte primo, una volta secondo), 80 punti al Giro del Belgio (due volte primo), 60 punti allo Scheldeprijs (due volte primo)
Johan De Muinck (Belgio): 816 punti: 190 punti al Tour de France (una volta quarto, una volta settimo), 450 punti al Giro d'Italia (una volta primo, una volta secondo), 40 punti alla Vuelta a Espana (una volta settimo), 42 punti al Giro di Lombardia (una volta ottavo, due volte nono), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 30 punti alla Freccia del Brabante (una volta primo), 24 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (due vittorie di tappa)
Tommy Prim (Svezia): 836 punti: 460 punti al Giro d'Italia (due volte secondo, due volte quarto), 36 punti alla Milano-Sanremo (una volta quinto), 36 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta quinto), 72 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto, una volta sesto), 30 punti al Campionato di Zurigo (una volta terzo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 50 punti al Giro di Svezia (due volte primo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (una vittoria di tappa)
Rolf Wolfshohl (Germania): 821 punti (1960-1976): 80 punti al Tour de France (una volta sesto), 250 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta sesto), 65 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta ottavo, una volta decimo), 90 punti al campionato tedesco (una volta primo, una volta secondo), 162 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo, una volta quarto, una volta quinto, una volta sesto), 54 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo), 40 punti alla Bicicletta Basca (una volta primo), 40 punti alla Parigi-Nizza (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)
Fabio Parra (Colombia): 830 punti (1985-1992): 290 punti al Tour de France (una volta terzo, una volta sesto, una volta ottavo), 410 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, quattro volte quinto, una volta settimo, una volta ottavo), 30 punti al campionato colombiano (una volta primo), 50 punti al Giro di Colombia (due volte primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 20 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (tre vittorie di tappa),
Delio Rodríguez (Spagna): 905 punti (1936-1949): 460 punti alla Vuelta a Espana (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto, una volta quinto, una volta settimo), 390 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (trentanove vittorie di tappa), 30 punti al campionato spagnolo (una volta terzo), 25 punti al Giro di Galizia (una volta primo)
Dmtrij Konyshev (Russia): 806 punti: 198 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta terzo, una volta quinto, una volta settimo, una volta nono), 100 punti al campionato russo (due volte primo, una volta secondo, due volte terzo), 24 punti alla Milano-Sanremo (una volta settimo), 96 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto, una volta quinto, una volta nono), 30 punti all'Amstel Gold Race (una volta terzo), 30 punti alla Coppa Agostoni (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti al Giro del Friuli (una volta primo), 30 punti al Gran Premio di Vallonia (una volta primo), 60 punti alla Coppa Sabatini (due volte primo), 30 punti al Giro di Romagna (una volta primo), 30 punti al Gran Premio Industria e Artigianato (una volta primo), 60 punti per vittorie di tappa al Tour (quattro vittorie di tappa), 48 punti per vittorie di tappa al Giro (quattro vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)
Louis Mottiat (Belgio): 816 punti (1912-1926): 130 punti al campionato belga (una volta secondo, tre volte terzo), 54 punti alla Milano-Sanremo (una volta secondo), 72 punti al Giro delle Fiandre (due volte quinto), 90 punti alla Parigi-Roubaix (una volta terzo, una volta quarto), 150 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte primo, una volta sesto), 90 punti alla Parigi-Tours (una volta primo, una volta secondo), 80 punti al Giro del Belgio (due volte primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 120 punti per vittorie di tappa al Tour (otto vittorie di tappa)
Laurent Dufaux: 875 punti: 290 punti al Tour de France (due volte quarto, una volta nono), 180 punti alla Vuelta a Espana (una volta secondo, una volta terzo), 50 punti al campionato svizzero (una volta primo), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 80 punti al Giro del Delfinato (due volte primo), 40 punti alla Vuelta a Burgos (una volta primo), 40 punti al Midi Libre (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 50 punti alla Route du Sud (due volte primo), 30 punti alla Coppa Placci (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)
Robbie McEwen (Australia): 856 punti: 110 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta quinto), 60 punti al campionato australiano (due volte primo), 42 punti alla Milano-Sanremo (una volta quarto), 50 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo), 150 punti alla Parigi-Bruxelles (cinque volte primo), 30 punti allo Scheldeprijs (una volta primo), 60 punti alla Down Under Classic (due volte primo), 30 punti alla Attraverso le Fiandre (una volta primo), 180 punti per vittorie di tappa al Tour (dodici vittorie di tappa), 144 punti per vittorie di tappa al Giro (dodici vittorie di tappa)
Johan Van Der Velde (Olanda): 871 punti (1978-1990): 150 punti al Tour de France (una volta terzo), 100 punti al Giro d'Italia (una volta quinto, una volta nono), 8 punti al campionato del mondo (una volta nono), 130 punti al campionato olandese (due volte primo, una volta terzo), 24 punti al Giro delle Fiandre (una volta ottavo, una volta decimo), 66 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quinto, una volta sesto), 42 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta sesto, una volta nono), 50 punti al Campionato di Zurigo (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 40 punti al Giro di Gran Bretagna (una volta primo), 40 punti al Giro dei Paesi Bassi (una volta primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 30 punti alla Freccia del Brabante (una volta primo), 30 punti alla Coppa Bernocchi (una volta primo), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa), 36 punti per vittorie di tappa al Giro (tre vittorie di tappa)
Henri Anglade (Francia): 655 punti: 500 punti al Tour de France (una volta secondo, due volte quarto, una volta ottavo), 10 punti al campionato del mondo (una volta ottavo), 100 punti al campionato francese (due volte primo), 40 punti al Giro del Delfinato (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa)
Richie Porte (Australia): 460 punti: 100 punti al Tour de France (una volta quinto), 50 punti al Giro d'Italia (una volta settimo), 60 punti al Giro della Svizzera (una volta primo), 80 punti alla Parigi-Nizza (due volte primo), 40 punti al Giro della Catalogna (una volta primo), 40 punti al Giro del Trentino (una volta primo), 40 punti al Giro di Romandia (una volta primo), 25 punti al Giro dell'Algarve (una volta primo), 25 punti al Tour Down Under (una volta primo)
Edvald Boasson Hagen (Norvegia): 559 punti: 110 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta sesto, una volta ottavo), 120 punti al campionato norvegese (tre volte primo, una volta secondo, una volta terzo), 6 punti alla Milano-Sanremo (una volta decimo), 36 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quinto), 50 punti alla Gand-Wevelgem (una violta primo), 90 punti alla Classica di Amburgo (una volta primo, una volta secondo), 80 punti al Tour of Britain (due volte primo), 50 punti all'Eneco Tour (due volte primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa),
Michal Kwiatkowski (Polonia): 831 punti: 150 punti al campionato del mondo (una volta primo, una volta quarto), 60 punti al campionato polacco (due volte primo), 108 punti alla Milano-Sanremo (una volta primo, una volta terzo), 103 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (due volte terzo, una volta decimo), 140 punti all'Amstel Gold Race (due volte primo, una volta secondo), 50 punti alla Clasica di San Sebastian (una volta primo), 40 punti alla Tirreno-Adriatico (una volta primo), 50 punti al Giro dell'Algarve (due volte primo), 25 punti al Giro di Polonia (una volta primo), 60 punti alle Strade Bianche (due volte primo), 30 punti all'E3 Harelbeke (una volta primo), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa)
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