A cavallo tra gli anni '70 e gli anni '80, i tifosi dell'Arsenal intonavano spesso un coro: "Boring, boring, Arsenal", per protestare, con britannico sense oh humour, per la monotonia del calcio proposto dai propri beniamini. Beh, il Tour di quest'anno, che avevo molto sopravvalutato sulla carta, faccio ammenda, è altrettanto e più noioso. Strada immensa ieri, per arrivare sul Col de la Loze. No, non mi è piaciuta. Né la strada né il modo in cui i corridori l'hanno affrontata.
Oggi diciottesima tappa del Tour de France 2020 da Meribel a La Roche-Sur-Foron, 175 km, due GPM di 1^ categoria e uno hors categorie ed incomprensibile arrivo in discesa. O meglio comprensibile. Gli organizzatori pensavano che Alaphilippe sarebbe tornato a giocarsi la classifica del Tour! Sono anni che disegnano i percorsi a misura di corridori francesi, con esiti sconfortanti. Su quanto potrà succedere nella tappa odierna, non so che dire. Aspettiamo. I gregari di Roglic, anche se uno di loro si chiama Tom Dumoulin e si può capire, vanno più forte dei capitani delle altre squadre!
La cronaca.
Nessun terremoto in classifica, se non che si attardano Adam Yates e Rigoberto Uran. Davanti, in fuga, restano due uomini dell'Ineos, Carapaz e Kwiatkowski. Arrivano abbracciati sul traguardo. Vince, per millimetri, Kwiatkowski.
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