- FROOME: voto 9,5. Il britannico corre da padrone, meno forte in salita, e generalmente meno agile in sella, inventa attacchi in discesa, poi guadagna e si difende, scavando il divario con gli avversari nelle prove a cronometro. Maturo e consapevole della propria superiorità, cominciano ad amarlo persino i francesi.
- BARDET: voto 8. Travolto dalla pressione e da un malanno il grande rivale Thibaut Pinot, Bardet compie un'impresa in salita nella tappa di Saint Gervais Mont Blanc e risale al secondo posto della classifica generale. Primo podio al Tour e la concreta speranza di vincerlo un giorno. A condizione di migliorare nelle prove contro il tempo.
- QUINTANA: voto 6. Non di meno, perché un terzo posto al Tour vale pur sempre qualcosa. Epperò il colombiano ha mancato una grande occasione, quest'anno che Froome in salita non mulinava le gambe alle frequenze impossibili degli anni passati. Mai uno scatto risoluto, strategia di corsa inesistente, atteggiamento passivo e sfiduciato. E' ancora giovane Quintana, ma le occasioni perdute cominciano ad essere parecchie.
- ARU: 5. E non di più. Perdere 17 minuti in una tappa è moltissimo, Fuori anche dai primi dieci. Lo considero sopravvalutato. Spero di essere smentito. Contro il tempo, la cronoscalata fa poco testo, fatica, in salita non stacca i migliori ma anzi ne viene staccato.
- NIBALI: 5. Che errore correre da gregario un Tour! Dopo quattro grandi giri vinti. I francesi erano increduli. Deve rispettare il suo passato ed il suo palmares. E poi si sapeva che Aru nemmeno tra i primi cinque sarebbe riuscito ad arrivare.
- YATES: 8. Viene dalla pista e deve ancora compiere 24 anni. Va forte dappertutto. Un Tour l'inglese mi pare destinato a vincerlo prima o poi. Sorprendente.
- VALVERDE: 7,5. Dopo il podio al Giro, il sesto posto al Tour, per la sesta volta tra i primi dieci alla Grande Boucle per il corridore più completo e regolare della sua generazione.
- CAVENDISH: 9. Il re delle volate, dopo un paio di stagioni di appannamento, durante le quali aveva perso terreno nei confronti dei tedeschi Kittel e Greipel, è tornato a dettare legge. Quattro vittorie in questo Tour de France 2016 per Cavendish, 30 in carriera, dopo Merckx, 34.
- SAGAN. 9. Ennesima maglia verde, tre perentorie vittorie di tappa. Sagan è diventato il campione assoluto, che si era a lungo intravisto. Straordinaria la maturazione conosciuta dal corridore slovacco nell'ultimo anno. Fuoriclasse.
- THIBAUT PINOT: 4,5. Migliorato a cronometro, ero convinto che fosse pronto per la vittoria. Ma fatica a reggere la pressione. Per un corridore, la testa, molte volte, viene prima delle gambe. Detto questo, continuo a considerarlo fortissimo.
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giovedì 28 luglio 2016
Tour de France 2016: le pagelle
Si è concluso domenica scorsa con il terzo successo di Chris Froome il Tour de France 2016, ecco le pagelle dei protagonisti.
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domenica 24 luglio 2016
Tour de France 2016: ultima tappa a Greipel
Volata imperiale di Greipel ai Campi Elisi, ultima tappa del Tour de France 2016. Greipel ha preceduto sul traguardo parigino la maglia verde di Peter Sagan. Classifica finale: 1. Froome 2. Bardet 3. Quintana.
sabato 23 luglio 2016
Froome vince il terzo Tour de France. Nella Megeve-Morzine-Avoriaz crolla Aru
È ancora il Tour de Froome. Terzo successo al Tour de France per Chris Froome, meritato dappertutto, non solo in salita. Froome eguaglia Thys, Bobet e Lemond con il tris al Tour. Successo di tappa ad Izaguirre, Nibali attaccante ma non a segno. Non sbagliavo su Aru, quando lo pronosticavo fuori dai primi cinque della generale. Oggi è crollato ed è uscito addirittura dai primi dieci. Sopravvalutato. Assurdo che Nibali gli abbia fatto da gregario.
venerdì 22 luglio 2016
A Saint Gervais vince Bardet, ora secondo dietro Froome, caduto
Ci vuole una caduta di Froome perché i rivali riescano, di poco, a staccarlo. A Saint Gervais Mont Blanc trionfa Romain Bardet, sul quale si appuntavano, oltre che sul rivale Pinot, le speranze dei francesi di rivincere il Tour. Pinot si è ritirato, Bardet ha almeno colto questo bel successo di tappa, recuperando su chi lo precedeva in classifica generale, dove ora è secondo, davanti a Quintana. E va lodato il coraggio di Bardet in questo Tour di attendisti. Aru non è riuscito a tenere lo scatto finale di Joaquim Rodriguez, che a 37 anni ha ancora una progressione irresistibile in salita. Froome è malconcio ma il suo vantaggio lo terrà al riparo da sorprese domani. A meno di imprevedibili sconquassi, il Tour de France 2016 sarà suo.
giovedì 21 luglio 2016
Froome vince cronoscalata (Sallanches-Megève) e terzo Tour
Leggera sindrome da terza settimana? Chris Froome non domina la cronoscalata da Sallanches a Megève? Sembrava, dopo i primi chilometri. Poi, Froome ha cambiato marcia e stravinto. Anche il Tour, ormai si può dire. Aru, una volta tanto, fa una bella gara e chiude terzo dietro Froome e lo specialista Tom Dumoulin. Chi impressiona è Yates: viene dalla pista ma ha soltanto 24 anni e potrebbe essere il terzo inglese, un giorno non lontano, a vincere il Tour, dopo Wiggins e Froome. Per ora, tuttavia, Froome resta imbattibile. Il suo terzo Tour è in cassaforte.
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Cronoscalata Sallanches-Megève: Froome favorito
Cronoscalata, perché più di dieci km sui diciassette complessivi, sono in salita da pendenze impegnative, oggi, da Sallanches a Megève e Froome si prepara ad assestare il colpo di grazia agli sfiatati, e sfiduciati, rivali. Il terzo Tour, come Thys, Bobet e Lemond, è sempre più vicino per il campione britannico.
Froome insegue Thys, Bobet e Lemond per il terzo Tour
Difficile, a questo punto del Tour de France 2016, ipotizzare che la vittoria finale possa sfuggire a Chris Froome, tanto vasto è il vantaggio assommato in classifica generale dal campione britannico, che punta a conquistare il terzo Tour. Ci riuscisse, e credo proprio che ci riuscirà, appaierebbe il belga Thys, tre successi alla Grande Boucle, che avrebbero potuto essere di più, non si fosse messa di traverso la Grande Guerra del '14-'18, il possente bretone Luison Bobet e lo statunitense Greg Lemond, un altro che avrebbe potuto spingersi oltre, se non avesse perso due anni per via di un assurdo incidente di caccia. Insomma, Froome è a caccia della grande storia del ciclismo.
mercoledì 20 luglio 2016
Nibali tira, Froome guadagna, Aru perde. Vince Zakarin a Finhaut-Emosson
Nibali gregario era e resta un'assurdità. Un campione con il suo palmares non avrebbe dovuto accettare un ruolo da comprimario. Aru, poi, non ha le gambe per staccare Froome, nemmeno nei sogni. Il britannico ha guadagnato pure oggi, nella tappa da Berna a Finhaut-Emosson, su tutti i rivali, si fa per dire, di classifica. Ed era prevedibile. Sta diventando noioso questo Tour de France 2016, al netto della bella vittoria di Zakarin.
lunedì 18 luglio 2016
A Berna tris di Sagan, secondo Kristoff al fotofinish
Ne ha di carattere Alaphilippe. Il corridore francese, destinato al dominio delle Ardenne negli anni a venire, è andato di nuovo all'attacco, come ieri, in questo Tour de France 2016, animando con Tony Martin la fuga, che ha caratterizzato la tappa da Moirans en Montagne a Berna. Viene ripreso a 26 km dal traguardo ma mostra ai tanti calcolatori del gruppo come si dovrebbe correre. Bravo! Passati in terra elvetica, ad una ventina di km dall'arrivo, ci prova il portoghese Rui Costa, che forse ricorda i tre Giri della Svizzera conquistati tra il 2012 e il 2014. Anche Rui Costa viene riassorbito dal plotone, quando mancano circa 4 km all'arrivo. La strada sale e c'è anche pavé a -2 km. Volata, esce troppo presto Valverde, rimontano a velocità doppia Kristoff e Sagan. Terzo sigillo di Sagan, 80 vittorie da professionista, che non è più il perdente di successo, criticato, anche da chi scrive, fino ad un anno fa.
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Lo strapotere di Froome, re del Tour de France
Prima arrossiva, Froome. Poi si difendeva dagli attacchi della stampa, che dubitava delle sue prestazioni sbalorditive, di quella straordinaria e mai vista cadence de pedalage. Ora, Froome, padrone assoluto del Tour de France 2016, mostra una sicurezza quasi sfacciata, sorride ai timidi attacchi degli avversari, tutti condannati a correre per un piazzamento. Non so se sia, o meglio, se sarà vera gloria, la sua. Epperò, i suoi antagonisti davvero scompaiono al confronto, perché corrono come soldatini pronti a rientrare nei ranghi al primo "a posto" del comandante britannico. L'unico che avrebbe il coraggio di attaccare, se non fosse zavorrato dal dovere di fedeltà al capitano Quintana, è Valverde. Che, da campione navigato, sa che, per vincere, bisogna rischiare di perdere tutto. Speriamo che almeno lui provi a far saltare il banco.
domenica 17 luglio 2016
Gli scatti teatrali di Aru
A beneficio di telecamera. Tanto per farsi notare. Ma a che servono gli scatti di Fabio Aru? Teatro e poco più. Da Bartali a Gaul a Pantani, i grandi scalatori partono e non si voltano, testa bassa a pedalare, a scavare un solco sempre più profondo. Oggi, sul Massiccio della Giura, Aru ha fatto uno scattino tanto per ricordarci che al Tour c'è anche lui. Froome se n'è accorto a stento. Subito Aru si è voltato. Subito l'hanno ripreso. Tutto inutile. Aru, se presenti al via i migliori specialisti delle corse a tappe, non è da primi cinque posti al Tour. Perché perde troppo a cronometro, fatica sempre sul passo, soffre il vento. In salita, poi, lo scatto per far male agli avversari. E' vero, nella terza settimana sale di tono, o meglio, essendo un diesel mantiene la condizione, quando altri calano. Ma, per vincere un Tour de France ci vuole ben altro.
sabato 16 luglio 2016
Cavendish 30 vittorie al Tour de France
Poker di Cavendish al Tour de France 2016 sul traguardo di Villars les Dombes Parc des Oiseaux, trentesima vittoria di tappa alla Grande Boucle per lo sprinter britannico. Due più di Hinault, quattro meno del primatista Merckx. Con Van Steenbergen e Cipollini, Cavendish è il più grande velocista della storia del ciclismo a mio modo di vedere.
venerdì 15 luglio 2016
La Caverne du Port d'Arc: crono a Tom Dumoulin. Froome sempre più in giallo, Mollema secondo
Cronometro, da Bourg Saint Andeon a La Caverne du Port d'Arc, tredicesima tappa del Tour de France 2016, dominata dall'olandese Tom Dumoulin, grande specialista delle prove contro il tempo, forse il migliore in circolazione oggi. Per Tom Dumoulin, si tratta inoltre del secondo successo in questo Tour, dopo lo splendido assolo di Andorra. Ma, l'eroe di giornata è il solito Froome, che approfondisce il divario tra sé ed i propri inseguitori, dal connazionale Yates a Quintana, tiene meglio Mollema, che balza al secondo posto in classifica generale. Prova incolore di Aru, che cede più di mezzo minuto a Bardet, un altro che contro il tempo fatica non poco.
giovedì 14 luglio 2016
Froome appiedato, Yates in giallo, anzi no! La giuria ci ripensa, Froome conserva la maglia gialla. Sul Mont Ventoux vittoria di De Gendt
Né Bardet né Pinot. Nell'anniversario della presa della Bastiglia, non c'è l'impresa di un francese sulle strade del Tour de France 2016. L'arrivo sul Mont Ventoux è conquistato dal fuggitivo belga De Gendt. Ma la notizia di giornata è Froome appiedato, colpa di una moto ferma, della folla e dell'organizzazione, che poi riceve una bici, la cambia e perde la maglia gialla in favore del connazionale Yates. Tour tecnicamente povero in salita quest'anno. E non per colpa del percorso ma dei corridori, a cominciare da Quintana, sempre in attesa di non si sa cosa.
*Aggiornamento delle 18:20: una pagliacciata senza precedenti al Tour. Froome resta in giallo. No. Non si fa così. Gli incidenti, quali che siano, attengono alla natura medesima delle corse in bicicletta. Froome aveva perso la maglia gialla, ingiustamente. Ma, restituirgliela d'ufficio, è anche più ingiusto, innaturale ed in contraddizione con tutta la storia del ciclismo. La credibilità del Tour de France 2016 è pari a zero.
*Aggiornamento delle 18:20: una pagliacciata senza precedenti al Tour. Froome resta in giallo. No. Non si fa così. Gli incidenti, quali che siano, attengono alla natura medesima delle corse in bicicletta. Froome aveva perso la maglia gialla, ingiustamente. Ma, restituirgliela d'ufficio, è anche più ingiusto, innaturale ed in contraddizione con tutta la storia del ciclismo. La credibilità del Tour de France 2016 è pari a zero.
mercoledì 13 luglio 2016
A Montpellier trionfa Sagan, secondo Froome a sorpresa
Froome all'attacco con Sagan, alla vigilia del Mont Ventoux, come Indurain e Bruyneel alla vigilia della prima cronometro del Tour del 1995. Indurain stupì tutti e si vestì di giallo. Froome in giallo c'è già. Vuol dire che si sente meno sicuro in salita. La sua frequenza di pedalata, se ne sono accorti tutti, è scesa e così cerca di guadagnare altrove, giocando di sorpresa. O Quintana vince quest'anno o non vince più. E c'è spazio anche per gli altri pretendenti alla vittoria finale.
martedì 12 luglio 2016
A Revel trionfa Matthews, secondo Sagan, terzo Boasson Hagen
Escaldes Engordany-Revel, decima tappa del Tour de France 2016. Fuga da lontano con tanti interpreti di eccezione, dal campione del mondo in carica Sagan, al campione del mondo 2013 Rui Costa fino a Vincenzo Nibali, fresco vincitore del Giro d'Italia, che ha un curriculum troppo ricco da riassumere, passando per Matthews e Van Avermaet, Landa e via dicendo. Il gruppo della maglia gialla Froome lascia fare. Alla fine Nibali ed altri fuggitivi si attardano, davvero precaria la condizione del campione siciliano: a che servono queste fughe velleitarie? Inutile dissipazione di energie. Arrivo in volata ristretta, che sembra quello di una grande classica. Vince Matthews, secondo Sagan, terzo Boasson Hagen, quarto Van Avermaet. Ecco spiegato il fascino unico del Tour.
domenica 10 luglio 2016
#Andorra: trionfa Tom #Dumoulin. Cede #Aru
Grande assolo, anche sotto la pioggia, di Tom Dumoulin, che domina la tappa pirenaica con arrivo ad Andorra Arcalis. Non so se potrà mai vincere una grande corsa a tappe, ma il corridore olandese ha classe da vendere. Secondo Rui Costa, terzo Majka. Dietro Froome e Quintana si marcano. Aru perde terreno. Non mi sorprende, non è da podio al Tour.
sabato 9 luglio 2016
#Froome trionfa a Bagneres de Luchon
Credevo che avrebbe aspettato le Alpi ed invece Thibaut Pinot infiamma subito la corsa sui Pirenei. Il cedimento di ieri sul Col d'Aspin l'ha indotto a rompere oggi gli indugi già sul Tourmalet. Assieme a lui restano Majka e Tony Martin. Più dietro il gruppo dei migliori con Froome, Quintana ed Aru. Cede la maglia gialla Van Avarmaet, assieme a lui Nibali. Sul Col di Val Louron vengono ripresi i fuggitivi. E Pinot addirittura si stacca. Nulla di straordinario accade poi lungo le rampe del Peyresourde. Tutto tranquillo? No, Froome attacca in discesa, come si stesse giocando la vittoria finale. Vince e si veste di giallo. Segnale formidabile a tutta la concorrenza.
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venerdì 8 luglio 2016
Pau-Bagneres de Luchon: i favoriti. #Nibali?
Il terribile Tourmalet forse arriva troppo presto, ma imballerà parecchie gambe. Poi Val Louron e Peyresourde e picchiata verso Bagneres de Luchon. Tappa che spaventa. I favoriti? Direi Nibali, se non l'avessi visto soffrire sul Col d'Aspin. Faccio tre nomi: Alaphilippe, Valverde o Joaquim Rodriguez. Secondo me Froome e Quintana agiranno di rimessa. Sono curioso di vedere come reagirà Van Avarmaet.
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