Giorno di riposo a Pau, domani, 14 luglio festa nazionale in Francia, si riparte sui Pirenei. Oltralpe tutti aspettano i francesi alla riscossa, considerato che finora hanno portato a casa soltanto una tappa con Vuillermoz. La decima tappa si snoderà da Tarbes a La Pierre Saint Martin, per 167 km, con tre gran premi della montagna di quarta categoria e l'ultimo, sul Col de Soudet, classificato come hors categorie. Prevedo all'attacco sia Peraud e Bardet, che, sempre che stia bene, Thibaut Pinot, sulle cui caratteristiche era stato disegnato questo Tour, precipitato invece ad otto minuti di ritardo dalla maglia gialla dopo i primi nove giorni di corsa. A proposito di francesi, sono curioso di capire cosa combinerà il promettente Barguil. Froome sta benissimo e non escludo che possa voler dare il colpo di grazia, anche psicologico, ai rivali, facendo suo il primo grande arrivo in salita. C'è l'incognita Van Garderen, che segue di pochissimo il britannico in classifica generale ed è chiamato alla prova di maturità. Quintana sta sempre meglio e dovrebbe essere il vero antagonista di Froome. Contador, per ora, è un enigma. Le fatiche del Giro, e dell'età, sembrano pesare, ma conteranno anche la sua classe e la sua lunga esperienza di corsa. Infine, Nibali. Domani, dopo le incertezze e la sfortuna di questa prima parte di Tour, si capirà definitivamente come sta. Io penso che si staccherà e perderà vari minuti. Per quanto mi auguri il contrario.
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