Prima Froome, gregario rampante della maglia gialla Wiggins, strafavorito per il successo finale, poi la grande speranza del ciclismo francese Pinot, destinato a competere, un domani, per la vittoria dl Tour, come non accadeva dai tempi di Virenque e Jalabert. Ma, Pinot, ad occhio e croce, andrà oltre questi due assi transalpini degli anni '90 e la Francia ne ha bisogno, perché l'ultimo Tour firmato da un francese risale al 1986, quando s'impose Hinault. Ad ogni modo, Froome e Pinot, questi i verdetti contro pronostico delle prime due tappe di vera montagna. Oggi, a Besancon, arrivo a cronometro, si capirà di più sulle ambizioni di vittoria dei favoriti della vigilia. E' atteso, più di altri, Nibali, terzo della generale alla partenza della tappa, che nelle prove contro il tempo ha il suo tallone d'Achille. Trionfa Wiggins, in maglia gialla, che precede il sorprendente compagno di squadra Froome. Sconfitto di giornata Cancellara, soltanto terzo. Sotto tono Evans, Nibali, dal canto suo, si è difeso come ha potuto, cedendo allo specialista Wiggins circa tre secondi al chilometro.
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