Tour de France 1985: il campionissimo bretone, Bernard Hinault, vinceva il suo quinto ed ultimo Tour de France, davanti a Greg Lemond e Stephen Roche. Nessuno avrebbe potuto immaginare che quello di Hinault sarebbe rimasto l'ultimo successo francese sui Campi Elisi nei successivi 30 anni. L'anno dopo, sempre Hinault, al canto del cigno, giunse secondo dietro Lemond e si ritirò. Nel 1987, ci fu il terzo posto di Francois Bernard, passista scalatore elegante e possente, che avrebbe poi chiuso la carriera da gregario di Indurain, quindi qualche piazzamento di Leblanc e di Jalabert, fino ai due podi consecutivi di Virenque, terzo nel 1996 e secondo nel 1997. I francesi sono tornati sul podio addirittura nel 2014, l'anno del trionfo di Nibali, con l'attempato, per il ciclismo, Peraud, secondo, ed il promettente Thibaut Pinot, terzo, che si candida, quest'anno, a rovinare i piani dei tre grandi favoriti: Froome, Contador e Quintana. Sarà la volta buona per i francesi? Pinot, che, in salita, nelle giornate di grazie, sa fare il vuoto e che è parecchio migliorato nelle prove contro il tempo, può compiere l'impresa. Ma, oltre ai detti Froome, Contador e Quintana, dovrà guardarsi anche dal connazionale Bardet, cui l'oppone una rivalità sentitissima oltralpe.
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giovedì 23 giugno 2016
lunedì 13 luglio 2015
Tour de France 2015: domani si riparte sui Pirenei. Francesi all'attacco?
Giorno di riposo a Pau, domani, 14 luglio festa nazionale in Francia, si riparte sui Pirenei. Oltralpe tutti aspettano i francesi alla riscossa, considerato che finora hanno portato a casa soltanto una tappa con Vuillermoz. La decima tappa si snoderà da Tarbes a La Pierre Saint Martin, per 167 km, con tre gran premi della montagna di quarta categoria e l'ultimo, sul Col de Soudet, classificato come hors categorie. Prevedo all'attacco sia Peraud e Bardet, che, sempre che stia bene, Thibaut Pinot, sulle cui caratteristiche era stato disegnato questo Tour, precipitato invece ad otto minuti di ritardo dalla maglia gialla dopo i primi nove giorni di corsa. A proposito di francesi, sono curioso di capire cosa combinerà il promettente Barguil. Froome sta benissimo e non escludo che possa voler dare il colpo di grazia, anche psicologico, ai rivali, facendo suo il primo grande arrivo in salita. C'è l'incognita Van Garderen, che segue di pochissimo il britannico in classifica generale ed è chiamato alla prova di maturità. Quintana sta sempre meglio e dovrebbe essere il vero antagonista di Froome. Contador, per ora, è un enigma. Le fatiche del Giro, e dell'età, sembrano pesare, ma conteranno anche la sua classe e la sua lunga esperienza di corsa. Infine, Nibali. Domani, dopo le incertezze e la sfortuna di questa prima parte di Tour, si capirà definitivamente come sta. Io penso che si staccherà e perderà vari minuti. Per quanto mi auguri il contrario.
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giovedì 25 giugno 2015
Tour de France 2015: i favoriti. Nibali sfida Froome, Quintana e Contador
Si avvicina il Tour de France 2015. Corsa splendida dal percorso inedito, con una serie di piccole classiche tra muri e pavè nei primi giorni di corsa, tanta montagna e pochissimi chilometri contro il tempo. Tutti indicano Froome favorito, specialmente dopo il successo colto al Giro del Delfinato. Ma, il britannico dovrà vedersela con i migliori specialisti delle gare a tappe, dal nostro Nibali, campione uscente, a Quintana, delle cui condizioni si sa poco, a Contador, fresco vincitore del Giro d'Italia. I francesi puntano su Pinot e Bardet, oltre che sul vecchio Peraud. Il portoghese Rui Costa, che nelle brevi corse a tappe ha dimostrato di valere eccome, ha vinto tre volte il Giro della Svizzera, quest'anno punta al salto di qualità nella terza settimana. I pretendenti alla vittoria finale, complice anche un tracciato mai visto prima, sono tanti, a cominciare dall'inossidabile Valverde, dominatore delle Ardenne. Ecco il borsino dei favoriti.
- Froome ****
- Nibali ****
- Contador ***
- Quintana **
- Valverde **
- Joaquim Rodriguez **
- Thibaut Pinot **
- Van Garderen **
- Bardet *
- Rui Costa *
- Peraud *
- Talansky*
- Alaphilippe *
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lunedì 28 luglio 2014
Nibali vince il Tour de France 2014
Dopo Bottecchia, nel 1924 e nel 1925, dopo Bartali, nel 1938 e nel 1948, dopo Coppi, nel 1949 e nel 1952, dopo Nencini, nel 1960, dopo Gimondi, nel 1965, dopo Pantani, nel 1998, un altro italiano trionfa al Tour de France, edizione 2014, il suo nome è Vincenzo Nibali: decima vittoria per un italiano al Tour. Già vincitore della Vuelta nel 2010 e del Giro d'Italia nel 2013. L'asso siciliano ha stracciato la concorrenza, lasciando Peraud, secondo, a più di sette minuti, e Thibaut Pinot, terzo, a più di otto minuti. Ha vinto quattro tappe e tenuto quasi sempre la maglia gialla. Un dominio assoluto quello di Nibali, che promette di durare ancora per diversi anni. Nelle grandi corse a tappe, i suoi rivali saranno Froome, Contador, che però ha un certa età per le due ruote, ed i francesi Pinot e Bardet, che si sono fatti apprezzare nel Tour appena finito. Nibali, inoltre, entra nel club esclusivo dei campioni capaci di vincere almeno una volta i tre grandi giri nazionali, Giro, Tour e Vuelta, in compagnia di Anquetil, Merckx, Gimondi, Hinault e Contador.
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giovedì 24 luglio 2014
Nibali trionfa in maglia gialla sull'Hautacam. Poker al Tour de France 2014
Trionfa anche sull'Hautacam lo straordinario dominatore di questo Tour de France 2014. Quarto sigillo di tappa per Vincenzo Nibali, dopo i successi colti a Sheffield, a Planche Des Belles Filles e a Chamrousse. Precede sul traguardo di oltre un minuto Thibaut Pinot ed il polacco Majka. Crolla Valverde, che perde il podio. Secondo, infatti, ad oltre sette minuti c'è propriamente Thibaut Pinot, terzo l'altro francese Peraud. Nibali non ha semplicemente vinto il Tour, l'ha stravinto, ha stracciato la concorrenza, ha ammutolito i critici, ha riscritto la storia, non soltanto la sua, ma anche quella del ciclismo recente.
mercoledì 23 luglio 2014
Nibali saldamente in maglia gialla: ancora derby di Francia tra Bardet, che attacca in discesa, e Thibaut Pinot. A Saint Lary Soulan vince Majka
Sole cocente sui Pirenei, diciassettesima tappa del Tour de France 2014 da Saint Guadens a Saint Lary Soulan. Nessuno in gruppo può insidiare il primato di Vincenzo Nibali, nemmeno in questa tappa brevissima, appena 125 km, zeppa di gran premi della montagna. Nell'ultima discesa, prima dell'erta finale, attacca Bardet, in crisi ieri, mentre il gruppo dei migliori è tirato dal suo antagonista per eccellenza, il connazionale Thiabaut Pinot, uno che scende lento ed intimorito quasi fosse Zulle. E' il derby che i francesi aspettavano da anni. In salita Bardet viene ripreso da Nibali e Thibaut Pinot. Ma, Bardet riparte, carattere indomito per questo giovanotto, e sorprendentemente è Valverde che cede e perde rapidamente terreno. Poi, è la volta del terzo francese di questo Tour, Peraud, che ha più di 30 anni ma ha corso molto nel cross, solo Nibali tiene la sua ruota. Davanti a tutti, però, c'è un altro siciliano, rivale storico di Nibali, tre volte campione italiano, si tratta di Giovanni Visconti, che procede appaiato a Majka. Poco prima dei 2 km al traguardo, Majka, però, stacca Visconti ed è un peccato. Dietro di loro, il quarto dei moschettieri francesi, Pierre Rolland. Valverde, più dietro, si riporta su Pinot e Bardet. Primo Majka, secondo Visconti, terzo Nibali, quarto Peraud.
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domenica 20 luglio 2014
Tour de France 2014: non solo Nibali. Quattro francesi tra i primi dieci della classifica generale
Nibali il Tour l'ha già vinto o, comunque, può soltanto perderlo, perché avversari alla sua altezza in gruppo non ci sono. Oltralpe, dopo anni di magra, si consolano, con qualche ragione debbo ammettere, osservando la presenza di quattro corridori francesi tra i primi dieci della classifica generale. Negli ultimi 30 anni, facendo appello alla mia memoria per lo meno, non mi pare che sia mai accaduto. Di certo, non c'è Hinault e non c'è Fignon, gente che i Tour li vinceva proprio, cinque il primo e due, quasi tre se non fosse stato per Lemond ed otto secondi di cronometro, il secondo. Ad ogni modo, nella classifica provvisoria del Tour de France 2014, troviamo Bardet terzo, Thibaut Pinot quarto, Peraud sesto e Rolland decimo. In particolare Bardet e Pinot che lottano per il podio sono entrambi del 1990, sono forti in salita e possiedono il fondo necessario per primeggiare nelle corse a tappe. Se un francese tornerà a vincere il Tour, dopo Hinault nel 1985, scommetto che, nei prossimi anni, sarà uno di loro: Bardet o Pinot.
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