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martedì 16 febbraio 2016

Storia delle Olimpiadi (#Olimpiadi): Berlino 1936 (11^ puntata). La leggenda di Jesse Owens

Nel 1936, le Olimpiadi, undicesima edizione dell'era moderna, si tennero a Berlino. I nazisti, di cui ancora molti in Europa sottovalutavano il pericolo, si profusero in uno sforzo senza precedenti per comunicare al mondo la folle idea di superiorità della civiltà tedesca e della fantomatica razza ariana. Hitler diede incarico ad una giovane regista, peraltro ricca di talento, Leni Riefenstahl di raccontare per immagini l'avventura delle Olimpiadi: ne sortì un lungo film, Olympia, maniacale ed estetizzante, ma tecnicamente notevole, nel quale gli sforzi degli atleti venivano ripresi da mille angolazioni. Un capolavoro inquietante. L'eroe della manifestazione, inesorabile beffa alle teorie razziali dell'imbianchino austriaco, sarà lo statunitense di colore Jesse Owens, quattro medaglie d'oro, a cominciare da quella più prestigiosa sui 100 piani, cui si aggiungeranno l'oro sui 200, l'oro nella 4x100 e l'oro nel salto in lungo. Soltanto Carl Lewis, a Los Angeles 1984, riuscirà ad eguagliare questo primato. La Germania trionfa però nel medagliere, davanti agli Stati Uniti, usciti a pezzi dalla "grande depressione" ed alla sorprendente Ungheria. Quanto alla regina della manifestazione, l'atletica leggera, nel mezzofondo veloce, l'Italia ottiene un argento con Mario Lanzi, negli 800 m, ed un bronzo con Beccali, campione a Los Angeles, nei 1.500 m. Ma, il risultato più bello è quello colto dalla staffetta 4x100: un argento dietro gli imprendibili americani capitanati da Owens. L'Italia conquistò anche un oro nell'atletica femminile, con la grandissima Ondina Valla: la sua vittoria negli 80 m ad ostacoli fu decretata dal fotofinish, utilizzato per la prima volta sul filo di lana. Nel medagliere, l'Italia finì quarta, mettendo assieme otto ori, nove argenti e cinque bronzi. Ben quattro ori giunsero dalla scherma, da lustri riserva di caccia prediletta dagli atleti italiani. Il successo più festeggiato venne però dal calcio, dove la nazionale di Vittorio Pozzo confermò la superiorità del calcio nostrano, faro negli anni '30. Con Pozzo, l'Italia era stata campione del mondo nel 1934 e si sarebbe confermata tale a Parigi, nel 1938. (cfr. 1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata,  6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata, 10^ puntata)

mercoledì 9 settembre 2015

L'Italia spezza le reni alla Germania: 89-82 ad Eurobasket 2015

Tedeschi battuti, ai supplementari, dopo essere stati riacciuffati sul filo della sirena dell'ultimo quarto da un tiro prodigioso di Belinelli, che, a dire il vero aveva cominciato maluccio, salvo poi salire di tono, quarto dopo quarto, mano a mano che contava di più. Bargnani, dal canto suo, alla faccia delle patetiche critiche di una stampa codina, di qua e al di là dell'oceano, ha giocato alla grande tutta la partita, appoggiandosi alla sua gran mano, ma, una volta tanto anche dandosi da fare in difesa, contrastando ed agguantando rimbalzi: Nowitzki, cui Bargnani, da anni nel mio piccolo lo sostengo, somiglia parecchio, almeno nelle soluzioni offensive, è uscito sconfitto dal confronto diretto. Gallinari, poi, ha giocato la solita grande partita, aiutato dal suo strapotere atletico e da un coraggio più che leonino. Un trascinatore, quale vorrebbe essere Gentile, che però tira troppo e spesso quando non dovrebbe. Nemmeno Hacket mi è piaciuto granché, non sempre ha gestito il possesso con acume ed egli pure è caduto nella trappola delle conclusioni forzate. Comunque, grandissima impresa, di cui maggiormente mi compiaccio dopo aver letto sui maggiori quotidiani, anche quelli sportivi, che questa era una nazionale abulica, che i nostri provenienti dalla Nba avevano disimparato a giocare e via farneticando. E, poi, vincere a Berlino contro i tedeschi, insomma, quando questi, i tedeschi dico, già pensavano d'averla spuntata, vale tanto di più. Questa nazionale lo può vincere l'Europeo. Altro che. Il che non significa che lo vincerà. Può vincerlo, però. Sono avvertiti pure i francesi.

mercoledì 22 ottobre 2014

Roma travolta dal Bayern: 1-7. Sembrava Brasile - Germania agli ultimi mondiali

Sembrava Brasile - Germania agli ultimi mondiali. Nessuna festa all'Olimpico se non per il Bayern Monaco, che travolge 7-1 la Roma, con un parziale di 5-0 nel primo tempo. Alcuni dei protagonisti di quella gara passata alla storia come il Mineirazo sono in campo con i bavaresi. Mai in partita i giallorossi, che affrontano una delle migliori squadre del mondo con spavalderia e svagatezza, sintesi della cattiva preparazione della partita da parte di Garcia, che alla fine dell'incontro ammette le proprie responsabilità. Il Bayern è più forte della Roma, non c'è dubbio, ma il divario fra le due squadre non è di queste dimensioni. Ai tempi del vituperato calcio all'italiana, prima della sbornia del sacchismo, per intenderci, mai sarebbe accaduto. Piuttosto, le barricate in difesa. Geniale la gufata di Guardiola, che, alla vigilia, ha associato la Roma a Renzi. Geniale e, temo per l'Italia, profetica.

lunedì 14 luglio 2014

Germania campione del mondo per la quarta volta. Battuta l'Argentina con gol di Gotze ai supplementari

Germania campione del mondo ai mondiali brasiliani 2014. Quarto titolo dopo quelli del 1954, del 1974 e del 1990. Quattro titoli su otto finali disputate ed una continuità di rendimento che non conosce eguali nella storia del calcio. Sconfitta, secondo pronostico, l'Argentina di Messi, che resta lontano anni luce da Maradona. Messi, a segno soltanto nel girone eliminatorio, non sa mutare il rendimento dei compagni, non è uomo squadra. Ha fatto più il Barcellona per lui che non il contrario. Al riguardo, basti un dato, la media gol di Messi è di 0,83 gol a partita con il Barcellona, mentre con l'Argentina precipita quasi dimezzandosi a 0,45 gol a partita. Venendo alla finale, la gara è stata più equilibrata di quanto avessi previsto. Soprattutto nel primo tempo, quando la metà e passa del gioco argentino transitava per le brucianti accelerazioni di Lavezzi, poi sostituito all'intervallo: infortunio oppure errore sesquipedale di Sabella? La Germania, forte in tutti i reparti ha giocato meglio, ma Higuain nel primo tempo avrebbe potuto segnare su svarione di Kroos. Partita ai supplementari e gol a sei minuti dalla fine di Gotze, stop di petto e conclusione al volo di sinistro. Giusto così. La Germania era la squadra più forte, da Neuer al vecchio grande Klose, passando per Schweinsteiger, dominante come mai. Low, allenatore schivo e poco mondano, ce l'ha fatta.

martedì 8 luglio 2014

Germania - Brasile 7-1. Germania prima finalista del mondiale

Almeno il gol della bandiera, segnato da un Oscar fino ad allora protagonista di una partita pessima. Germania - Brasile 7-1. Germania prima finale del mondiale 2014. Brasile umiliato e disfatto. Il Mineirazo soppianta il Maracanazo. Incredibile eppure è accaduto. Il dramma si è consumato tra il 23' ed il 29' del primo tempo. Tuttavia, anche nella ripresa, i tanti errori al tiro dei brasiliani hanno raccontato della pochezza caratteriale della squadra allenata da Scolari. 

Germania - Brasile 7-0: dramma assurdo per i verdeoro. Mineirazo! Germania in finale

Di nuovo Schurlle. Germania-Brasile 7-0. Un disastro inimmaginabile. Punteggio più che tennistico. Brasile schiantato, ma, la Germania è stata terribile, ha infierito, ha maramaldeggiato. Questo è il sacco del Brasile. Questa la sequenza delle reti: 11' Thomas Muller, 23' Klose, 24' e 26' Kroos, 29' Khedira, 69' e 79' Schurrle. Germania in finale. Sarà l'ottava per i tedeschi. 

Dramma Brasile: il Mineirazo non finisce più, 6-0 per la Germania

Segna anche Schurrle, subentrato a Klose. Mentre esce, sommerso dai fischi, Fred, che ha fatto peggio del Serginho del 1982. Germania - Brasile 6-0. Punteggio tennistico, mentre quella che era una tragedia sportiva sta già scolorendo nella farsa.

Mineirazo 2014 dopo il Maracanazo 1950

Maracanazo 1950, l'Uruguay batte 2-1 il Brasile al Maracanà. Dramma nazionale, Barbosa colpito da scomunica sportiva imperitura. Mineirazo 2014, la Germania, in 29 minuti, rifila in semifinale 5 gol al Brasile. E' presto per dire come reagirà la tifoseria verdeoro, siamo nell'intervallo della partita. Che, però, non sarà dimenticata. Mineirazo dopo il Maracanazo.

Dramma Brasile: la disfatta psicologica degli uomini di Scolari

Una sceneggiatura tragica che nemmeno lo scrittore più fantasioso avrebbe potuto scrivere. Dopo ventinove minuti, Germania - Brasile 5-0. Ai mondiali, in Brasile. Un dramma insopportabile per milioni di tifosi brasiliani resi increduli dalle dimensioni e dalla repentinità della disfatta. Fuori il capitano Thiago Silva e la stella Neymar, Scolari, cui l'esperienza non difetta,  avrebbe dovuto infoltire il centrocampo. Invece ha insistito con quello sfiatato di Oscar, con il lillipuziano Bernard. Dopo il secondo gol tedesco, segnato da Klose, il Brasile si è come dissolto. Il cedimento del fronte interno. Impressionante. Siamo nell'intervallo, ma non so quale miracolo potrebbe raddrizzare la situazione per il Brasile.

Dramma Brasile: Germania - Brasile 5-0 dopo ventinove minuti

Thomas Muller, Klose, Kroos, di nuovo Kroos, Khedira. Germania 5, Brasile 0. Psicodramma brasiliano nella prima delle semifinali dei mondiali 2014. E' peggio del 1950. Scolari, ad ogni modo, ha sbagliato del tutto la formazione. Bernard va bene per il subbuteo. Sarebbe servito un centrocampista in più e non un mezzo trequartista. Fortissimo il contraccolpo psicologico dell'infortunio di Neymar.

domenica 6 luglio 2014

Germania - Brasile, Argentina - Olanda: semifinali ad alta intensità

Semifinali nobili ai mondiali brasiliani. Tanto per dire, non c'è la Bulgaria, come ad Usa '94, e neppure ci sono Turchia e Corea del Sud, come nel mondiale del Sol Levante del 2002. Il Brasile vanta cinque titoli mondiali e se la vedrà, sia pur privo di Neymar quasi azzoppato dall'intervento vergognoso di Zuniga, con la Germania, tre titoli mondiali. L'Argentina, due titoli mondiali, con Di Maria, fin qui più decisivo di Lionello Messi, che rischia di rimanere fuori, se la vedrà con l'Olanda, la sola semifinalista a non aver vinto un mondiale, ma tre volte seconda. L'infortunio di Neymar cambia lo scenario, come lo cambia quello di Di Maria. Azzardo che la finale sarà quella del 1974: Germania - Olanda. E vincerà la Germania. Poi, magari, succederà il contrario. Stiamo a vedere. Di seguito propongo i migliori risultati (primi quattro posti finali) delle semifinaliste nella storia dei mondiali di calcio.
  1. Brasile: 5 vittorie (1958, 1962, 1970, 1994, 2002); 2 secondi posti (1950, 1998); 2 terzi posti (1938, 1978); 1 quarto posto (1974).
  2. Germania: 3 vittorie (1954, 1974, 1990); quattro secondi posti (1966, 1982, 1986, 2002); quattro terzi posti (1934, 1970, 2006, 2010); 1 quarto posto (1958).
  3. Argentina: 2 vittorie (1978, 1986); 2 secondi posti (1930, 1990).
  4. Olanda: 3 secondi posti (1974, 1978, 2010); 1 quarto posto (1998).

domenica 22 giugno 2014

Klose 15 gol ai mondiali, raggiunto Ronaldo. Klose a segno in quattro edizioni dei mondiali come Pelè

Il gol contro il Ghana segnato ieri è il n. 15 ai mondiali per il centravanti tedesco Klose, che così raggiunge Ronaldo nella speciale classifica dei marcatori di tutti i tempi nella Coppa del Mondo. Per carità, il "fenomeno" brasiliano resta tecnicamente irripetibile, ma Klose ha compiuto una grande impresa, aiutata dalla sua notevole longevità agonistica. Che gli ha permesso di partecipare al quarto mondiale della carriera a 36 anni. Ronaldo 15 gol li ha segnati in tre mondiali. Sempre per le statistiche, ricordo che Klose ha eguagliato anche il primato di Pelé, a segno in quattro mondiali: 1958 (5 gol), 1962 (2 gol), 1966 (1 gol), 1970 (4 gol) per Pelé, 2002 (5 gol), 2006 (5 gol e titolo di capocannoniere), 2010 ( 4 gol) e 2014 (1 gol, fino ad ora) per Klose. Per finire, cifra tonda con la divisa della nazionale: sono 70 i gol di Klose

mercoledì 18 giugno 2014

Thomas Muller: 8 gol ai mondiali, 20 gol in nazionale, 134 gol in carriera

Con la splendida tripletta rifilata al Portogallo, Thomas Muller si è portato ad 8 gol nei mondiali, 5 nel 2010, di cui fu capocannoniere, 3 appunto in quelli in corso. Per le statistiche, segnalo che nella storia dei mondiali di calcio nessuno ha vinto due volte il titolo di capocannoniere. Per Thomas Muller i gol in nazionale sono 20 e quelli in carriera 134. Dopo una crisi tecnico - tattica conosciuta nella stagione che ha preceduto gli Europei del 2012, l'asso tedesco ha saputo riprendersi il centro della scena. Giocatore poco appariscente, restio alla giocata ad effetto, Muller ha un repertorio molto vasto, tecnica di primissimo ordine, capacità balistiche anche dalla media distanza, attitudine a colpire con entrambi i piedi, gioco aereo, corsa, sagacia tattica. E, più di tutto, una tranquillità quasi solenne quando gioca. Esegue sempre la giocata più intelligente, più utile, più redditizia. Insomma, un grande campione, tanto forte quanto poco spettacolare.

mercoledì 11 giugno 2014

Storia dei mondiali di calcio: 20^ puntata (2010, in Sudafrica trionfa la Spagna)

Innumerevoli successi con le squadre di club. Nessuno con la nazionale, tolto l'Europeo del 1964. Fino al 2008, quando, eliminata l'Italia di Donadoni ai quarti dal dischetto, la Spagna rivince il titolo europeo, acquista sicurezza, conta su una generazione irripetibile di campioni, su un centrocampo stellare e trionfa ai mondiali del 2010 in Sudafrica. Dove l'Italia con un Lippi di ritorno rimedia schiaffi e pernacchie uscendo al primo turno. Imbarazzante. Lippi lascia a casa Totti, Cassano e Balotelli. Quando si dice la lungimiranza. A casa! Molti pensano che possa essere il mondiale di Messi, che però non è Maradona, che a quei mondiali guida l'Argentina. La Germania travolge la rappresentativa Albiceleste 4-0. I tedeschi, innervati dal talento del giovane Muller, che, con Podolski ed Ozil, agisce alle spalle del centravanti Klose, si fermano in semifinale, come l'Uruguay del fortunatissimo Tabarez. La finale è Spagna contro Olanda. Gli olandesi sperano di vincere quel titolo sfuggito per un soffio nel 1974 e nel 1978. E ci vanno ancora vicinissimi. Ma, Robben, che forma un trio delle meraviglie con Sneijder e Van der Vaart, sbaglia due gol clamorosi davanti a Casillas. Ai supplementari, il fantastico centrocampo spagnolo formato da assi come Xavi, Iniesta e Xabi Alonso prende il sopravvento. E' un gol di Iniesta a decidere la vittoria del mondiale per la Spagna, mai andata prima oltre il quarto posto del 1950. Prima la Spagna, seconda l'Olanda, terza la Germania, quarto l'Uruguay. Capocannonieri Thomas Muller, autore di cinque gol, come Forlan, Sneijder e Villa. (1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata, 6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata13^ puntata14^ puntata15^ puntata16^ puntata17^ puntata18^ puntata, 19^ puntata)

martedì 10 giugno 2014

Storia dei mondiali di calcio: 19^ puntata (2006, in Germania quarto trionfo dell'Italia)

Mentre infuria la bufera di calciopoli e si squarcia un velo di ipocrisia per anni tenuto su anche da una stampa troppo accomodante, la nazionale italiana parte per la Germania, che ospita i mondiali del 2006, con poche certezze e molte paure. Prime fra tutte quelli dei giocatori della Juve, come Cannavaro e Zambrotta, in cerca disperata di nuovo contratto e di nuova sistemazione, atteso che la Juve è destinata alla serie B. Motivazioni suppletive a quelle tipicamente sportive che svolgeranno un ruolo nel successo degli azzurri. Assieme ad un sorteggio benevolo, dal girone fino ai quarti, dove si batte l'Ucraina dopo aver battuto agli ottavi la resistibile Australia soltanto con rigore trasformato dal subentrato Totti. In semifinale, è Grosso, ai supplementari, a sbloccare il risultato con una conclusione mancina ad effetto. Il terzino, in procinto di trasferirsi all'Inter, vive un mese magico, come lo vive Materazzi alla fine capocannoniere azzurro assieme a Toni. L'Italia va in finale, dove trova la Francia, che nel frattempo si è sbarazzata del Brasile di Ronaldo, Ronaldinho, Kakà ed Adriano, troppi galli dentro un pollaio dove pochi sono disposti a faticare. Zidane è in stato di grazia, assai più che nel mondiale casalingo del 1998. Pronti via, Materazzi stende Henry, rigore di Zidane. Francia avanti. Materazzi, però, pareggia di testa con stacco imperioso. Partita dura, che la Francia gioca meglio, senza tuttavia passare in vantaggio. Si va ai supplementari. Zidane sfotte Materazzi che gli risponde in modo rusticano. Zidane, che è più rusticano di lui, lo stende con una testata. Zidane espulso. Sarà l'ultima partita della carriera. Rigori. L'Italia, stavolta, non sbaglia. L'ultima trasformazione è di Grosso. Italia campione del mondo per la quarta volta. Seconda la Francia. Terza la Germania del capocannoniere Klose, cinque reti per lui. Quarto il Portogallo. Pochi i meriti di Lippi: è la vittoria di una grande generazione di calciatori, da Totti a Nesta a Pirlo, passando per Inzaghi, Del Piero, Cannavaro e via di questo passo. (1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata, 6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata13^ puntata14^ puntata15^ puntata16^ puntata17^ puntata, 18^ puntata)

domenica 8 giugno 2014

Storia dei mondiali di calcio. 18^ puntata (2002, in Corea del Sud e Giappone trionfa il Brasile)

Due terribili infortuni, due anni senza giocare, quelli del 2002 furono i mondiali della resurrezione calcistica di Luis Nazario da Lima in arte Ronaldo, il miglior centravanti della storia. Capocannoniere di quella stramba edizione dei mondiali d'oriente, tra Giappone e Corea del Sud. L'Italia di Trapattoni, che lasciò colpevolmente a casa Roberto Baggio, dopo un girone stentato uscì agli ottavi contro i coreani, tra mille polemiche per via dello scandaloso arbitraggio casalingo di Moreno. Ma, ancora si ricorda un erroraccio di Vieri sotto misura, e Maldini immobile sullo stacco di testa di Ahn, che pure gli cedeva parecchi centimetri. Delusero Francia ed Argentina, fuori addirittura al primo turno.Impressionò lo strapotere atletico della Germania guidata dal grande Ballack e da un giovane centravanti che avrebbe conquistato, è accaduto ieri, il primato di reti in nazionale: Klose. Si arrese soltanto in finale al Brasile di Scolari. Un errore di respinta di Kahn su tiro di Rivaldo permise il gol Ronaldo, che raddoppiò di lì a poco con un superbo rasoterra incrociato: otto reti e titolo di capocannoniere per l'asso brasiliano. Quinto titolo mondiale per il Brasile, Germania seconda, Turchia terza e rivelazione del torneo, Corea del Sud quarta, dopo aver buttato fuori ingiustamente prima l'Italia e poi la Spagna di Raul. (1^ puntata2^ puntata3^ puntata4^ puntata5^ puntata, 6^ puntata7^ puntata8^ puntata9^ puntata10^ puntata11^ puntata12^ puntata13^ puntata14^ puntata15^ puntata16^ puntata, 17^ puntata)

sabato 7 giugno 2014

Klose stacca Gerd Muller: 69 gol con la Germania e primato assoluto

Nel comodissimo 6-1 con il quale la Germania ha regolato l'Armenia nell'ultima amichevole prima del mondiale in Brasile, Klose ha messo a segno il gol n. 69 in nazionale, staccando il leggendario Gerd Muller, fermo a 68, e conquistando il primato assoluto di segnature. Per carità, Muller con la casacca della nazionale ha segnato 68 gol in appena 62 partite, ad una media irripetibile di oltre un gol a partita, ma il record stabilito da Klose, che di partite ne ha giocate oltre 130, merita di essere celebrato con tutti gli onori. Klose, peraltro, vanta anche 14 gol ai mondiali, esattamente come Gerd Muller. In Brasile può superarlo di nuovo e provare a fare lo stesso con Ronaldo, che ai mondiali di gol ne ha segnati 15.

venerdì 6 settembre 2013

Klose eguaglia Gerd Muller: 68 gol con la Germania

Straordinartio Klose. Segna contro l'Austria e realizza il gol n. 68 con la maglia della Germania. Eguaglia così il primato del leggendario Gerd Muller. Sì, va bene, allora era Germania Ovest, ma la sostanza non cambia. La longevità agonistica di Klose, 35 primavere, è notevolissima. E c'è da aspettarsi che sia protagonista anche in Brasile, dove proverà ad attaccare il record di gol mondiali di Ronaldo, 15 gol: Klose, per ora, è secondo, con 14 gol, assieme, manco a dirlo, a Gerd Muller. Per onestà statistica, Gerd Muller tutti questi gol li ha fatti giocando molte partite in meno. Ciò non toglie che Klose vada annoverato tra i migliori centravanti degli ultimi 15 anni.

lunedì 22 luglio 2013

Fognini conquista Amburgo dopo Stoccarda: trionfale campagna di Germania del campione ligure, ora n. 19 Atp

Trionfale campagna di Germania per Fabio Fognini, che a 26 anni, almeno sulla terra rossa, è diventato capace di competere con tutti. E di battere tutti. Fognini nel giro di otto giorni, ha conquistato i primi due tornei Atp della carriera: prima Stoccarda, poi Amburgo, che, tolto il Roland Garros, per prestigio, tradizione ed albo d'oro, viene subito dopo Roma e Montecarlo. E' un campione fatto e finito Fognini, da oggi numero 19 della classifica Atp. Ha il tennis ed il fisico per entrare tra i primi dieci giocatori del mondo, a condizione di giocare con più tenacia sulle superfici veloci. Sulla terra rossa, tolto Nadal, ormai tutti debbono temerlo. Tornando all'attualità: Stoccarda, bis ad Amburgo e se arrivasse il tris ad Umago?

mercoledì 17 ottobre 2012

Klose ad un gol da Gerd Muller in nazionale

Dopo la doppietta messa a segno ieri sera nella rocambolesca partita che la Germania ha pareggiato 4-4 contro la Svezia di Ibrahimovic, Klose ha toccato quota 67 gol in nazionale, issandosi ad una sola lunghezza dal primatista assoluto: il leggendario Gerd Muller. Va bene, Muller segnò tutti quei gol giocando sostanzialmente la metà delle partite di Klose, ciò non toglie che i numeri del centravanti della Lazio siano tali da mettere soggezione. Sempre forte con le squadre di club, il rendimento di Klose è stato addirittura eccezionale in nazionale: 67 reti sono un'enormità. Tanto più che 14 di questi gol sono stati segnati nelle fasi finali dei mondiali. Soltanto Ronaldo, 15 gol, ha fatto meglio di lui, Gerd Muller, il solito connazionale rivale, ha fatto come lui. E diversi sono stati anche i gol realizzati nelle fasi finali dei Campionati Europei. Se, come credo, Klose vestirà la divisa della nazionale tedesca fino ai mondiali del 2014 in Brasile, tutti questi record saranno suoi.