Arrivato a Toronto come prima scelta assoluta, divenne presto una moda il tiro al bersaglio della critica nei confronti di Andrea Bargnani. Culminato nelle dozzinali prese in giro di certa stampa d'oltreoceano all'inizio di quest'estate. Dimenticando i suoi tanti infortuni, le squadre poco competitive in cui ha militato in Nba e, specialmente, l'aver sempre Bargnani giocato in ruolo a lui non del tutto congeniale. Perché Bargnani, sebbene alto 2,13 m, è un'ala grande, e qualche volta persino un' ala piccola, e come tale tende muoversi e ad agire sul parquet. Con quella mano, con quel tiro da tre, perché inchiodarsi nell'area pitturata a prendere e dare botte, a disputare rimbalzi? Non è un guerriero Bargnani, epperò quando messo in condizione fa eccome la differenza. L'abbiamo visto in questi Europei, ieri contro la Lituania, oggi contro la Repubblica Ceca: tre su tre dall'arco. Da pivot sarà sempre discusso e discutibile. Da ala grande, non ha molti rivali in giro per il mondo. Anche appesantito com'è dal lavoro in palestra che gli hanno fatto fare in Nba.
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giovedì 17 settembre 2015
mercoledì 9 settembre 2015
L'Italia spezza le reni alla Germania: 89-82 ad Eurobasket 2015
Tedeschi battuti, ai supplementari, dopo essere stati riacciuffati sul filo della sirena dell'ultimo quarto da un tiro prodigioso di Belinelli, che, a dire il vero aveva cominciato maluccio, salvo poi salire di tono, quarto dopo quarto, mano a mano che contava di più. Bargnani, dal canto suo, alla faccia delle patetiche critiche di una stampa codina, di qua e al di là dell'oceano, ha giocato alla grande tutta la partita, appoggiandosi alla sua gran mano, ma, una volta tanto anche dandosi da fare in difesa, contrastando ed agguantando rimbalzi: Nowitzki, cui Bargnani, da anni nel mio piccolo lo sostengo, somiglia parecchio, almeno nelle soluzioni offensive, è uscito sconfitto dal confronto diretto. Gallinari, poi, ha giocato la solita grande partita, aiutato dal suo strapotere atletico e da un coraggio più che leonino. Un trascinatore, quale vorrebbe essere Gentile, che però tira troppo e spesso quando non dovrebbe. Nemmeno Hacket mi è piaciuto granché, non sempre ha gestito il possesso con acume ed egli pure è caduto nella trappola delle conclusioni forzate. Comunque, grandissima impresa, di cui maggiormente mi compiaccio dopo aver letto sui maggiori quotidiani, anche quelli sportivi, che questa era una nazionale abulica, che i nostri provenienti dalla Nba avevano disimparato a giocare e via farneticando. E, poi, vincere a Berlino contro i tedeschi, insomma, quando questi, i tedeschi dico, già pensavano d'averla spuntata, vale tanto di più. Questa nazionale lo può vincere l'Europeo. Altro che. Il che non significa che lo vincerà. Può vincerlo, però. Sono avvertiti pure i francesi.
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