Diciottesima tappa della Vuelta a Espana 2019. Quintana patisce le lunghe salite. Non è un caso che abbia guadagnato tanto in una tappa come quella di ieri, soffrendo molto nel finale di quella odierna, con arrivo a Becerril de La Sierra. Lui e Pogacar cedono un minuto a Roglic, secondo di giornata dietro il colombiano Higuita. Valverde e Miguel Angel Lopez non sono stati in grado d'impensierire lo sloveno, che li ha battuti nella volata per la piazza d'onore. Da qui a Madrid, è quasi impossibile, a questo punto, che Roglic perda la maglia rossa.
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giovedì 12 settembre 2019
Vuelta '19: a Becerril de la Sierra vince Higuita, Roglic rinforza il primato
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giovedì 30 maggio 2019
Giro d'Italia 2019: a Santa Maria di Sala vince Cima
Ultimo appello per le ruote veloci rimaste al Giro. Difficile che non finisca in volata la tappa odierna, quasi tutta in discesa, con arrivo pianeggiante, da Valdaora a Santa Maria di Sala. I pretendenti al successo finale, che sono ormai i primi quattro della generale, cercheranno di rifiatare e recuperare, in vista delle tappe di montagna di domani e dopodomani, prima della conclusione nella cronometro di Verona.
Cronaca breve.
A dispetto dei pronostici, arriva la fuga sul traguardo di Santa Maria di Sala. Il gruppo, per un nonnulla, non riesce ad acciuffare l'ultimo degli attaccanti, il bravissimo Damiano Cima. Ackermann deve accontentarsi del secondo posto. Domani arrivo a San Martino di Castrozza. Riprende l'attacco, difficilissimo, alla maglia rosa di Carapaz.
Cronaca breve.
A dispetto dei pronostici, arriva la fuga sul traguardo di Santa Maria di Sala. Il gruppo, per un nonnulla, non riesce ad acciuffare l'ultimo degli attaccanti, il bravissimo Damiano Cima. Ackermann deve accontentarsi del secondo posto. Domani arrivo a San Martino di Castrozza. Riprende l'attacco, difficilissimo, alla maglia rosa di Carapaz.
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giovedì 24 maggio 2018
A Prato Nevoso vince Schachmann, crisi per Yates
Arriva una fuga al Giro d'Italia 2018. Vince il tedesco Schachmann a Prato Nevoso, arrivo in salita della diciottesima tappa. Lunga, una volta tanto. E pensavo fosse adatta ad un fondista come Thibaut Pinot. Che si perde nel momento decisivo. Però, la tanta pianura che precede l'ascesa finale si fa sentire e cede, per la prima volta, 27", a Froome, Pozzovivo e Tom Dumoulin, la maglia rosa di Simon Yates. Perché il percorso, nel ciclismo, conta tantissimo. E perché tre settimane sono lunghe. Domani e dopodomani, può succedere di tutto in cima alla classifica.
giovedì 20 luglio 2017
Briancon-Izoard: si decide il Tour de France 2017
Diciottesima tappa del Tour de France 2017, Briancon-Izoard, con arrivo sulla mitica cima alpina dell'Izoard, Hors Categorie. L'ascesa finale, quasi 15 km a più del 7% di pendenza media, dopo le fatiche di quasi tre settimane di corsa, deciderà le sorti di questo Tour de France 2017. Froome, maglia gialla, forte anche della superiorità che potrà confermare nella cronometro di Marsiglia, resta il grande favorito per il successo finale. Ma, il suo vantaggio è di soli 27" su Rigoberto Uran e Bardet e di 53" su Aru. Questi tre potrebbero attaccare. Non so se avranno il coraggio di farlo sino in fondo Uran e Bardet, tentati di difendere il piazzamento sul podio. Aru, per temperamento e classifica attuale, invece vorrà e dovrà attaccare eccome. Si tratta di capire se avrà le gambe per farlo.
giovedì 28 maggio 2015
A Verbania bis di Gilbert. Contador attacca sul monte Ologno ed arriva 1'13" prima di Landa ed Aru, il Giro è suo
Tre giorni di alta montagna, oggi, da Melide a Verbania, 172 km, la tappa più facile. Eppure Contador, stratega abilissimo e campione ritrovato, trova la forza di scappare sul monte Ologno. Landa, attardato da una caduta, ed Aru debbono inseguire ed arrivano al traguardo con un ritardo di 1'13", che chiude ogni discorso circa l'esito del Giro d'Italia 2015: lo vincerà, come da pronostico, Alberto Contador. Il più forte. Ed il più astuto. La tappa va a quel grande fuoriclasse delle corse di un giorno, Philippe Gilbert, che convalida una vecchia regola del ciclismo: il fondo conta più di tutto. Terzo successo al Giro per l'asso vallone, dopo Anagni 2009 ed il Monte Berico quest'anno.
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giovedì 23 maggio 2013
Giro d'Italia 2013: a Polsa Nibali vince la cronoscalata, secondo Samuel Sanchez, terzo Caruso. Ipotecata da Nibali la vittoria finale
Giro d'Italia 2013, diciottesima tappa, cronoscalata di 20 km, tutta in provincia di Trento, da Mori a Polsa. Esercizio arduo, per passisti scalatori, per Nibali insomma, favorito e per la vittoria di tappa e per il successo finale. Parte subito benissimo il campione siciliano, agile in sella, con alta frequenza di pedalate, circa 100 al minuto. Mentre si mostra legnoso Cadel Evans, unico possibile antagonista di Nibali per la vittoria del Giro: l'australiano è in crisi. Dopo il rilevamento cronometrico ai 9 km, Nibali guida con margine la classifica parziale, precedendo Scarponi di circa mezzo minuto. Nella seconda parte della cronometro, l'azione di Nibali resta efficacissima, mentre si appensatisce ulteriormente la pedalata di Cadel Evans, aggrappato all'orgoglio che lo contraddistingue. Alla fine Nibali trionfa alla Merckx, da favorito, precedendo Samuel Sanchez di quasi un minuto ed il sorprendente Caruso. Incrementato il vantaggio in classifica generale, Nibali ipoteca la vittoria finale.
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giovedì 24 maggio 2012
Giro d'Italia 2012: a Vedelago vince Guardini, battuto Cavendish. Terzo Ferrari
Diciottesima tappa del Giro d'Italia 2012, da San Vito di Cadore a Vedelago, quasi interamente pianeggiante. Tolto il colpo di mano di qualche finisseur negli ultimissimi km, è invevitabile l'arrivo in volata. Cavendish è strafavorito. Per lui, sarebbe il quarto successo in questo Giro. A 5 km dal traguardo di Vedelago comincia un lunghissimo rettilineo, la velocità cresce sensibilmente. Sprint serrato: Cavendish esce troppo presto allo scoperto e viene sorpassato da Guardini alla prima vittoria al Giro d'Italia. Guardini primo, Cavendish secondo, Ferrari terzo. Guardini, classe '89, ha dimostrato una straordinaria forza esplosiva: ricorda Abdujaparov, per la struttura compatta. Rodriguez resta in maglia rosa. Domani, Dolomiti: si arriverà all'Alpe di Pampeago, dove il Giro fece tappa la prima volta nel 1998, con vittoria di Tonkov. L'anno successivo vinse Pantani. Il Giro tornò sul traguardo di Pampeago anche nel 2003, con vittoria di Simoni, e nel 2008, con successo di Sella. Per domani, pronostico Pozzovivo.
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