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Visualizzazione post con etichetta Aru. Mostra tutti i post
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venerdì 30 agosto 2019

A Mas de la Costa vince l'eterno Valverde, Lopez di nuovo in rosso

La settima tappa della Vuelta a Espana 2019. A Mas de la Costa vince il trentanovenne, intramontabile Valverde, precedendo Roglic sul traguardo. Appena staccato di 6" Miguel Angel Lopez, che riconquista la maglia rossa. Sono loro i primi tre della classifica. Tutti nello spazio di soli 16". Corsa apertissima! Aru, quanto ai colori italiani, è rientrato al decimo posto della classifica generale.

domenica 25 agosto 2019

Vuelta a Espana: a Calpe vince Quintana

Vanno tutti forte in casa Movistar. A Calpe vince Quintana. Da anni non era così brillante all'inizio di un grande giro. La maglia rossa va a Nicolas Roche, secondo di giornata. Terzo Roglic, quinto Aru, che sembra uscito dal periodo più buio della carriera.

giovedì 20 giugno 2019

Bernal nuovo leader del Giro della Svizzera

La tappa gli è sfuggita, ma non la maglia gialla. Bernal, dopo il forfait al Giro d'Italia, torna competitivo al Giro della Svizzera e rilancia la sua candidatura ad un grande Tour de France, da cui sarà assente Froome, con Geraint Thomas non al meglio per la caduta occorsagli proprio al Tour de Suisse in corso di svolgimento. Tornando alla tappa odierna, con arrivo in salita a Flumserberg, ha vinto uno dei fuggitivi di giornata, Tolhoek. Mentre Bernal ha spodestato Sagan, i cui muscoli non gli permettono più di competere in montagna come gli riusciva qualche anno fa, proprio in terra elvetica. Discreta prova di Aru.

mercoledì 16 gennaio 2019

Nibali correrà Giro e Tour nel 2019

Bella intervista di Vincenzo Nibali sul Corriere della Sera in edicola oggi. Il campione siciliano ha confermato l'intenzione di correre, nel 2019, il Giro d'Italia, per vincerlo, ed il Tour de France, comunque con ambizioni da protagonista. A 34 anni compiuti, il suo è un programma impegnativo. Tanto più che, dopo l'accidentale rottura della vertebra per la caduta occorsagli al Tour 2018, ha dovuto cambiare posizione in sella. Con la crisi tecnica di Aru e in attesa che Moscon si decida a competere per la classifica, Nibali resta il faro del ciclismo italiano nelle corse a tappe.
Risultati immagini per nibali
Vincenzo Nibali
al Tour de France

venerdì 2 novembre 2018

Giro d'Italia 2019: il percorso

Presentato il percorso del Giro d'Italia 2019. Al primo sguardo, sembra molto più bello e tecnico e impegnativo di quello del Tour de France. Si partirà da Bologna, l'11 maggio: cronoprologo di poco più di 8 km, con gli ultimi 2 sulla mitica salita di San Luca, quella del Giro dell'Emilia. I velocisti arriveranno tutti con ritardo di almeno un minuto. E difficilmente potranno indossare la maglia rosa nei giorni a seguire. Con la conseguenza, almeno sulla carta, di una corsa meno controllata e più aperta ai colpi di mano delle fughe da lontano o delle azioni dei finisseur. Le successive quattro tappe sono per velocisti, fermo quanto appena detto. Nella settima frazione, a San Giovanni Rotondo, si arriverà dopo una breve picchiata dalla Coppa delle Casarinelle: potrebbe esserci il primo vero confronto tra i candidati alla vittoria finale. Replicato il giorno dopo con l'arrivo a L'Aquila. L'ottava tappa, con arrivo a Pesaro, misurerà 235 km. Poi, la Riccione-San Marino: cronometro di quasi 35 chilometri. Gli ultimi 15 in salita. Primo giorno di riposo. Quindi, due tappe per velocisti, prima della Cuneo-Pinerolo, in memoria dell'impresa di Fausto Coppi. Tappa breve, arrivo non in salita, ma una lunga discesa dal Montoso fin quasi al traguardo. Sembra disegnata per Nibali. Ben più difficile la successiva, con arrivo a Ceresole Reale: intanto per il chilometraggio, 188 km, poi perché l'arrivo è posto in cima ad una salita durissima. Il giorno dopo, 131 km, pochi, ma tante salite, per lo più inedite, con arrivo a Courmayer. Per scalatori puri, alla Simon Yates, per intenderci. Ma, anche Froome, se dovesse tornare, sarebbe a proprio agio su un simile tracciato. Quindi, Ivrea-Como, che un poco ricorderà il Giro di Lombardia e che ha davvero percorso e lunghezza, 237 km, da classica. Ultimo giorno di riposo. Si riprende con la tappa più dura del Giro: Lovere-Ponte di Legno, con Gavia e Mortirolo nel mezzo. Da questa tappa uscirà il vincitore o, se non altro, usciranno tutti quelli che non potranno più vincere. Non facile anche la tappa successiva, con arrivo ad Anterselva: peserà la stanchezza accumulata il giorno prima. Si rifiata con l'arrivo a Santa Maria di Sala, ultimo appello per le ruote veloci. Poi il trittico finale: arrivo in salita a San Martino di Castrozza, tappone di montagna con arrivo a Monte Avena, per chi volesse provare a ribaltare la classifica. Infine, cronometro conclusiva a Verona, come nel 1984, quando un incredulo Fignon perse la maglia rosa a vantaggio di Moser, aiutato dalle avveniristiche, per quei tempi, ruote lenticolari. Quest'ultima cronometro sarà breve. E tecnica, con salita e discesa. Ma, non dovrebbe permettere rovesciamenti clamorosi in classifica generale. Ancora non si sa chi parteciperà. Fossero al via, favoriti Simon Yates, Froome, Nibali, Tom Dumoulin e Thibaut Pinot. Non so ancora immaginare con quali specifiche possibilità. Sono curioso di vedere all'opera Moscon, che ha annunciato di volersi misurare con le proprie ambizioni di classifica. 

martedì 18 settembre 2018

Mondiali di ciclismo di Innsbruck 2018: i convocati di Cassani

Percorso durissimo, quello dei mondiali di ciclismo di Innsbruck, in programma domenica 30 settembre 2018. Gli azzurri in gara saranno otto. Nessuno con autentiche ambizioni di vittoria. Perché le condizioni di Nibali, osservate alla Vuelta, lasciano pensare che il campione siciliano migliorerà ancora, ma, con ogni verosimiglianza, non fino a poter lottare per una medaglia. Aru è uscito parecchio ridimensionato da questa stagione. Moscon, dopo la squalifica, ha ripreso a correre bene, vincendo la Coppa Agostoni. E' un predestinato, ma si tratta di capire quanto fondo abbia nelle gambe ora, vista l'inattività forzata. Gli altri convocati sono modesti, tutto sommato, con l'eccezione di Giovanni Visconti, che spero Cassani voglia schierare titolare. L'Italia ciclistica avrebbe avuto molte più possibilità su un percorso per velocisti o finisseuer, con Viviani, Trentin, Nizzolo, Colbrelli, Ulissi. Tornando a Innsbruck, vedo Valverde e Alaphilippe favoriti rispetto a tutti gli altri. Peraltro, Spagna e Francia avranno due grandissime squadre. Soprattutto, la Francia.     
* Aggiornamento del 19 settembre 2018: Moscon batte Bardet in volata, di forza, resistendo al tentativo di rimonta del francese, al Giro della Toscana. Crescono le sue ambizioni in vista di Innsbruck.                         

domenica 9 settembre 2018

Lagos de Covadonga vince Thibaut Pinot

Un grandissimo Thibaut Pinot, beniamino di chi scrive, doma la concorrenza e vince per distacco sul traguardo di Lagos de Covadonga,  arrivo della quindicesima tappa della Vuelta 2018. Distacchi contenuti per i primi della classifica, con Simon Yates, che resta in maglia rossa. Aru, invece, affonda a più di cinque minuti di ritardo. Tornando a Thibaut Pinot, il campione francese si iscrive al club dei corridori capaci di vincere almeno una tappa nei tre grandi giri nazionali: Giro d'Italia, Tour de France e Vuelta a Espana.

Thibaut Pinot

domenica 2 settembre 2018

Vuelta 2018: Simon Yates in maglia rossa

Combattivo e vincente l'americano King, primo dopo la solita fuga. Simon Yates, sulla Covatilla, indossa la maglia rossa. Ha 1" su Valverde. La corsa è ancora lunga. Nessuno, nemmeno Quintana, ha lo scatto di Simon Yates. Conterà anche il fondo, però. E la strategia. Ho visto bene anche Thibaut Pinot. Aru,  staccato, credo che dovrà concentrarsi su un traguardo parziale.

martedì 28 agosto 2018

Vuelta 2018: sembra Simon Yates l'uomo da battere

Tappa di montagna vinta dal fuggitivo americano King sul Puerto de Alfacar. Ma, è Simon Yates ad evadere dal gruppo dei migliori, mostrandosi il più forte in salita. Sembra quello del Giro d'Italia, prima della crisi, che ne frustrò le ambizioni di vittoria. E' un grimpeur vecchia maniera Simon Yates e la Vuelta a Espana 2018, con i suoi molti arrivi in salita e tappe tutto sommato brevi, pare davvero alla sua portata. Il problema resta il fondo e la terza settimana. Anche perché, una grande corsa a tappe si vince anche con la testa e la strategia. Non dovrà dissipare le proprie energie, per il gusto di stravincere, l'asso britannico. Nibali, com'era prevedibile, s'è staccato. Ha tenuto invece Aru. Come l'immarcescibile Valverde. Non ricordo un corridore di 38 anni andare forte, dappertutto, come lui. La maglia rossa resta, per ora, sulle spalle di Kwiatkowski.

lunedì 20 agosto 2018

Vuelta 2018: i favoriti

Sabato prenderà il via la Vuelta a Espana 2018. Non ci saranno Froome e Geraint Thomas, vincitori di Giro d'Italia e Tour de France. Molti puntano su Porte. Ma, occhio a Quintana e Miguel Angel Lopez, al rientrante Thibaut Pinot e a Simon Yates. Per l'Italia, al via Aru, in cerca di riscatto, e Nibali, in cerca di condizione, dopo la caduta al Tour. Ecco il borsino dei favoriti.
  1. Porte ***
  2. Miguel Angel Lopez ***
  3. Valverde **
  4. Quintana **
  5. Thibaut Pinot **
  6. Simon Yates **

lunedì 28 maggio 2018

Giro d'Italia 2018: le pagelle, da Froome a Viviani

E' finito con la vittoria di Chris Froome il Giro d'Italia 2018. Ecco le pagelle dei protagonisti.
  • FROOME: 10. Ha vinto con merito, attingendo a risorse strategiche, che molti gli credevano estranee. La fuga cominciata sul colle delle Finestre e condotta termine dopo più di 80 km ha avvicinato Froome alla simpatia di tanti appassionati di ciclismo. Non solo calcolo.
  • TOM DUMOULIN: 9. Avesse fatto, ed avrebbe potuto, meglio contro il tempo, Tom Dumoulin avrebbe conquistato il secondo Giro d'Italia consecutivo. La piazza d'onore vale comunque molto e conferma la solidità di un corridore destinato ad essere protagonista delle corse a tappe nel prossimo lustro. Granitico.
  • ARU: 4. Preparazione sbagliata, probabilmente. Ma, anche cedimento psicologico. Se cade la convinzione, le gambe non vanno più. Spaesato.
  • CARAPAZ: 8. Primo ecuadoriano a vincere una tappa al Giro, in uno sport, il ciclismo, in cui non si improvvisa. Quarto nella generale. Grimpeur.
  • MIGUEL ANGEL LOPEZ: 7,5. Che abbia qualità, non c'è dubbio. Ma, ci vuole anche coraggio in bicicletta. E non sempre si può correre per il piazzamento. Attendista.
  • THIBAUT PINOT: 5,5. Resta il corridore che preferisco. Ma, sempre sotto la soglia delle sue possibilità. Senza il problema di salute, avrebbe finito sul podio. Entrato in forma troppo presto, ha dominato il Tour of the Alps, mai brillante in questo Giro. Svuotato.
  • POZZOVIVO: 7. Ennesimo piazzamento nei primi dieci della generale. Sempre presente. Bravo, a sorpresa, contro il tempo. Ha fatto la sua parte. Encomiabile.
  • SIMON YATES: 8,5. Tre tappe vinte, più di dieci giorni in maglia rosa. Uno scalatore puro, ma poco attento alla gestione delle energie. Sopra i 200 km, mi pare che accusi un poco. Del resto, viene dalla pista. Audace.
  • VIVIANI: 6. Quattro vittorie sono poche, attesa la bassa qualità della concorrenza. E la vittoria a Roma di Sam Bennet gli abbassa ancora il voto.

domenica 20 maggio 2018

Giro d'Italia 2018: a Sappada trionfa un Simon Yates immenso, in maglia rosa. Cede Froome. Naufraga Aru

Quindicesima tappa del Giro d'Italia 2018, terremotato dalla grande impresa firmata da Froome sullo Zoncolan. Oggi, si parte da Tolmezzo e si arriva a Sappada. Continui saliscendi, frazione dura. Attacco deciso del tedesco Nico Denz. Sulla penultima ascesa, attacca la maglia rosa di Simon Yates, dimentico di ogni strategia. O sta benissimo, ed è ben possibile, o rischia di saltare. Di certo, ha un coraggio ragguardevole lo scalatore inglese. Tant'è che Nico Denz viene ripreso. Yates riparte e fa il vuoto. Mi pare appesantita l'azione di Tom Dumoulin, ma l'olandese ha una maschera indecifrabile. Froome sembra pagare dazio all'azione di ieri ed è in un gruppetto più dietro. Sulla penultima salita, Simon Yates transita con 18" di vantaggio. Comincia la discesa ed è Tom Dumoulin, tra gli inseguitori, a fare l'andatura. Non lo conoscevo come discesista. Ma, Simon Yates sta dipingendo le curve di una discesa parecchio tecnica, piena di tornanti. Non a caso, guadagna sugli immediati inseguitori. A 10 km dall'arrivo, la strada riprende a salire. Tom Dumoulin e Thibaut Pinot vengono lasciati soli ad inseguire, mentre Miguel Angel Lopez e Pozzovivo restano a ruota, evidentemente paghi di un piazzamento. Di tappa e al Giro. Ai 3,7 km, scatta Carapaz, lo segue Pinot, cede Dumoulin. Ma, poi rientra. Trionfa, per la terza volta, Simon Yates, secondo Miguel Angel Lopez, terzo Tom Dumoulin. Sta correndo alla Merckx, Simon Yates, superiore ad ogni immaginazione. Froome, che ieri sembrava candidarsi alla vittoria finale, fa segnare una netta battuta d'arresto. Naufragio di Aru.

sabato 19 maggio 2018

Sullo Zoncolan trionfa Froome, secondo Simon Yates

La paura dello Zoncolan rende la quattordicesima tappa del Giro d'Italia 2018 una lunga marcia di avvicinamento al grande monte. Il gruppo torna compatto proprio all'inizio della scalata finale. Con l'eccezione di Valerio Conti. Poi raggiunto da Igor Anton. I due vengono ripresi a 6,5 km dal traguardo. Froome scatta a meno 4 km dal traguardo. A sorpresa. Una frullata delle sue. E fa il vuoto. Simon Yates rimane solo ad inseguire a 3 km dall'arrivo. Più dietro Miguel Angel Lopez e Pozzovivo, mentre Tom  Dumoulin e Thibaut Pinot vanno su del loro passo. Duello inglese tra Froome e Simon Yates,  tenacissimo. Trionfa Froome. Secondo Simon Yates. Terzo Pozzovivo, quarto Miguel Angel Lopez, quinto Tom Dumoulin, sesto Thibaut Pinot. Crolla Aru. Froome ha dato una straordinaria prova d'orgoglio. Torna in classifica, ora è  quinto a poco più di 3 minuti da Yates. Mal  che vada, Froome, a Roma, sarà sul podio. È, strano a dirsi, la prima vittoria di Froome al Giro.

giovedì 10 maggio 2018

Giro d'Italia 2018: sull'Etna vince Chaves, Simon Yates maglia rosa

Oggi, sesta tappa del Giro d'Italia 2018, Caltanissetta-Etna, 169 km e salita sul vulcano di 15 km, con i primi dieci caratterizzati da aspre pendenze. Froome continua a pedalare con fatica. Il Giro è ancora lungo, ma il britannico è lontano dalla forma migliore. Ha vinto Chaves, mentre la maglia rosa è finita a Simon Yates, gemello di Adam. I due saranno dei riferimenti nelle grandi corse a tappe per i prossimi anni. Ho visto meglio Pozzovivo e Thibaut Pinot. Il francese, insieme a Tom Dumoulin, ora terzo a 16", resta il mio favorito per il successo finale. Simon Yates, che, peraltro, è compagno di squadra di Esteban Chaves, non so se sia già pronto per vincere il Giro. Però, va forte dappertutto. Preciso: a cronometro non brilla, ma si difende. Più del gemello,  perlomeno.

mercoledì 9 maggio 2018

Giro d'Italia 2018: a Santa Ninfa vince Enrico Battaglin, secondo Visconti

Quinta tappa del Giro d'Italia 2018, ancora in terra siciliana, da Agrigento a Santa Ninfa, in provincia di Trapani, 475 m sul livello del mare. Movimenta la corsa una fuga di quattro corridori, che scappano via dal principio. Quando mancano 22 km all'arrivo, Vendrame si avvantaggia sui tre compagni di fuga, mentre il plotone comincia ad aumentare l'andatura. Il gruppo torna compatto a pochi chilometri da Santa Ninfa. Perde contatto Miguel Angel Lopez. Pozzovivo resta allo scoperto a 1,8 km dalla vetta. I grandi si studiano. Scatta Ulissi in vista del triangolo rosso. Lo segue Pozzovivo. Vince Enrico Battaglin, alla terza affermazione in carriera sulle strade del Giro, secondo Giovanni Visconti. Domani, si sale sull'Etna. E si capirà, se non altro, chi, il Giro, non potrà vincerlo. Capitolo Froome: o è un grande attore o domani perderà almeno un minuto.

martedì 8 maggio 2018

Giro d'Italia 2018: Tim Wellens vince a Caltagirone

Giro d'Italia 2018, quarta tappa da Catania a Caltagirone. Arrivo spettacolare e molto più duro di quanto avessi creduto. Vince Tim Wellens su Woods ed Enrico Battaglin. In ombra i grandi della generale. Si fa vedere solo Pozzovivo a 300 m dal traguardo. Dennis conserva la maglia rosa. Da segnalare la bella prova di Davide Formolo, decimo al Giro dello scorso anno, giunto quarto al traguardo di Caltagirone. Potrebbe essere alla svolta della carriera. Questo Giro, comunque, si preannuncia durissimo. Froome, arrivato a 21" dal vincitore di giornata, mi è parso in difficoltà. E non so dire se si dipenda soltanto dai postumi della caduta in Israele. Anche Aru non brillante.

sabato 21 aprile 2018

Giro d'Italia 2018: i favoriti. Pinot, Froome e Tom Dumoulin

Lo scorso anno, fu il migliore in salita, trionfando ad Asiago. Eppure rimase ai piedi del podio, Thibaut Pinot, per via del cattivo rendimento a cronometro. Mi sento di indicarlo, e non solo per la vittoria odierna al Tour of the Alps, come il primo favorito per la vittoria del prossimo Giro d'Italia. Un gradino sotto Froome, Landa ed il campione in carica Tom Dumouline. Ecco il borsino dei favoriti.
*Aggiornamento del 27 aprile 2018: Mikel Landa non sarà al via del Giro, per puntare al Tour e alla Vuelta. 
  1. Thibaut Pinot ****
  2. Froome ***
  3. Landa ***
  4. Tom Dumouline ***
  5. Aru **
  6. Miguel Angel Lopez **
  7. Esteban Chaves **
  8. Pozzovivo *
  9. Simon Yates *

venerdì 20 aprile 2018

Tour of the Alps 2018: trionfa Thibuat Pinot. Quarto Froome, sesto Aru

Vittoria importante quella di Thibaut Pinot al Tour of the Alps (il vecchio Giro del Trentino) 2018. Il campione francese è apparso già in ottima forma, rinforzando i pronostici che lo segnalano tra i grandi favoriti per il prossimo Giro d'Italia. A questo proposito, buone anche le prove di Froome e di Aru, rispettivamente quarto e sesto in classifica generale.

lunedì 2 ottobre 2017

Giro di Lombardia 2017: i favoriti

Sabato 7 ottobre, Giro di Lombardia 2017, da Bergamo a Como, ultima classica monumento della stagione. Al via molti grandi corridori, da Nibali a Gilbert, vincitore di due edizioni della classica delle foglie morte, da Quintana ad Alaphilippe e Chaves, campione in carica, fino a Thibaut Pinot. Ecco il borsino dei favoriti.


  1. Nibali ****
  2. Alaphilippe ****
  3. Gilbert ***
  4. Daniel Martin ***
  5. Chaves ***
  6. Thibaut Pinot ***
  7. Kwiatkowski **
  8. Visconti**
  9. Rigoberto Uran **
  10. Ulissi **
  11. Quintana *
  12. Aru *

sabato 9 settembre 2017

A Contador l'Angliru, a Froome la Vuelta 2017

Quarto come lo scorso anno, Alberto Contador, epperò si congeda trionfando sull'Angliru, la terribile salita icona della Vuelta, che Contador, ricordiamolo, ha comunque vinto tre volte in carriera. Oltre a due Giri e due Tour. Un altro Giro ed un altro Tour glieli hanno revocati. Sette volte sul podio di un grande giro e sempre sul gradino più alto, Contador, all'esito di una carriera leggendaria. La Vuelta a Espana 2017 va a Froome, il più forte senza discussioni in quest'edizione. Per la prima volte in carriera, dopo tre secondi posti a Madrid. Quattro Tour e una Vuelta, doppietta quest'anno, sono qualcosa di notevolissimo e collocano il ciclista britannico ai vertici della storia di questo sport.. Eguaglia Binda, Bartali e Gimondi con 5 grandi giri conquistati. Nibali chiude secondo in classifica generale ed oggi ha faticato sull'Angliru. Per lui, comunque protagonista di una grande corsa, si tratta del decimo podio in un grande giro,  con quattro vittorie finali. Deludente Aru, scivolato al tredicesimo posto.