Elenco blog personale

sabato 5 maggio 2018

Giro d'Italia 2018: vince Viviani a Tel Aviv. Dennis in maglia rosa

Vittoria in volata per Elia Viviani a Tel Aviv, nella seconda tappa del Giro d'Italia 2018. Vittoria netta di un corridore in forma. Però, davvero poca concorrenza per lui. Le ruote veloci, in questo Giro, sono pochissime. La maglia rosa è passata da Tom Dumoulin a Rohan Dennis, grazie ad un traguardo intermedio.

Juve-Bologna 3-1: campionato ridicolo

Mancata espulsione di Rugani, dopo la mancata espulsione di Pjanic la settimana scorsa. Fallo di Khedira in occasione del secondo gol della Juve. La Juve batte immeritatamente il Bologna 3-1. Ma, questo è un campionato ridicolo, farsesco. Che non  merita di essere più seguito. 

venerdì 4 maggio 2018

Giro d'Italia 2018: trionfa Tom Dumoulin a Gerusalemme.

Domina la cronometro di Gerusalemme ed indossa la prima maglia rosa il campione uscente Tom Dumoulin, scrollandosi di dosso il peso del pronostico e delle aspettative. Froome, forse condizionato dalla caduta occorsagli in mattinata, durante il giro di ricognizione, perde 37" dal campione olandese. Buona prova di Pozzovivo. Sufficiente Thibaut Pinot. Maluccio Aru. Ricapitolando, primo Tom Dumoulin, secondo Dennis e terzo il belga Campenaerts: entrambi a 2", divisi da centesimi. Pozzovivo, quanto agli uomini di classifica, a 27", Thibaut Pinot a 33", Froome, s'è detto, a 37", Esteban Chaves a 48", Aru a 50", Miguel Angel Lopez a 56". Domani, si resta in Israele, tappa pianeggianti, adatta alle ruote veloci.
Risultati immagini per tom dumoulin
Tom Dumoulin in maglia rosa
al Giro dello scorso anno

Il campionato non è finito: la Juve può perdere lo scudetto

Tre giornate alla fine della serie A 2017/18. Il campionato non è finito. La Juve fermata dal Crotone, battuta dal Napoli e messa sotto dall'Inter, è in evidente difficoltà. Nonostante il soccorso della stampa amica. E non è detto che domani batta il Bologna. Lo scudetto può ancora finire al Napoli.

giovedì 3 maggio 2018

Giro d'Italia 2018: cronometro a Gerusalemme. I favoriti della prima tappa

Domani, finalmente, comincerà il Giro d'Italia 2018. Con una cronometro vallonata di 9,7 km nella cornice mitica, e mistica, di Gerusalemme. Tra i favoriti per la prima maglia rosa, Tom Dumoulin e Froome, due tra i maggiori pretendenti al successo finale. Per dare un saggio della propria forza ed assestare un colpo alle sicurezze degli altri. Entrambi potrebbero, astrattamente almeno, accettare la sfida di prendere la maglia rosa per tenerla fino alla fine, fino a Roma. Impresa che, nella storia del Giro, è riuscita solo a Girardengo, Binda, Merckx e Bugno, nel 1990. Poi, più a nessuno. Sono curioso di vedere come si comporterà Thibaut Pinot. Che lo scorso proprio a cronometro perse il Giro.
Aggiornamento del 04 maggio 2019, ore 11.20: Froome è caduto nel giro di ricognizione lungo il percorso della cronometro. Partirà ugualmente.

A Kiev la finale sarà: Real Madrid - Liverpool. Come nel 1981: allora vinse il Liverpool, gol di Alan Kennedy

La finale di Champions League 2018 sarà Real Madrid - Liverpool. Come fu Liverpool - Real Madrid quella del 1981. Sebbene si parlasse allora di Coppa dei Campioni. Vinse il Liverpool 1-0, gol di Alan Kennedy. Per la terza volta, dopo i successi del 1977 e 1978. Il calcio inglese, sia pure solo a livello di club, dominava. Tanto che nel 1979 e nel 1980 aveva vinto il Nottingham Forest, mentre nel 1982 avrebbe vinto l'Aston Villa. Quel Liverpool era una squadra implacabile, con molti buoni giocatori ed alcuni fuoriclasse come il portiere Clemence e l'attaccante-ala Dalglish, ma c'erano anche Souness, a centrocampo, e Neal, in difesa e, soprattutto, Bob Paisley* in panchina. Il Real era, invece, guidato dal sornione tecnico slavo, che tanto bene avrebbe poi fatto in Italia, Vujadin Boskov e schierava Santillana e Camacho, Del Bosque ed il tedesco Stielike. Per tornare ai tempi nostri, il Liverpool ha eliminato la Roma. Tanti gol fatti, tanti gol presi da entrambe le squadre. Tatticamente un disastro, all'andata come al ritorno. Va avanti il Liverpool, per aver segnato, all'andata, un gol in più. Il Real Madrid è largamente favorito a Kiev.

*Bob Paisley, che in Italia, in nome di un provincialismo calcisticamente ostentato, si ricorda poco, merita invece di essere considerato come uno dei massimi allenatori della storia. Non solo per i successi alla guida del Liverpool, in Inghilterra e in Europa, eloquenti per se stessi. Ma, soprattutto, per aver portato il calcio inglese oltre corsa e tackle e cross, oltre palla lunga e pedalare. Con Paisley, si affermò un nuovo modo di giocare, riassunto nel motto pass and move. Tutti partecipavano al gioco, fin dalla difesa. Oggi, pare normale, a metà degli anni '70 non era così. Men che meno in Inghilterra. Controllo del pallone, passaggio e subito movimento per liberare nuove traiettorie di passaggio. Conquista lenta ma inesorabile di spazio e di campo. Avanzata collettiva, stile rugby.

mercoledì 2 maggio 2018

Russia 2018: la ventesima edizione dei mondiali di calcio. Gli otto gironi eliminatori

L'Italia non ci sarà. Come non ci fu, in Svezia, nel 1958. Ai prossimi mondiali di calcio di Russia 2018 mancherà la nazionale italiana. Ecco gli otto gironi eliminatori. Non mi sorprenderei, se l'Argentina di Messi uscisse al primo turno. Croazia ed Islanda sono due avversari scomodi.


  • Gruppo A: Russia, Uruguay, Egitto, Arabia Saudita
  • Gruppo B: Portogallo, Spagna, Iran, Marocco
  • Gruppo C: Francia, Perù, Danimarca, Australia
  • Gruppo D: Argentina, Croazia, Islanda, Nigeria
  • Gruppo E: Brasile, Svizzera, Costarica, Serbia
  • Gruppo F: Germania, Messico, Svezia, Corea del Sud
  • Gruppo G: Belgio, Inghilterra, Tunisia, Panama

  • Gruppo H: Polonia, Colombia, Senegal, Giappone

Real Madrid alla terza finale consecutiva in Champions League

Non un calcio brillante quello giocato dal Real Madrid nella doppia semifinale contro il Bayern Monaco. Epperò i blancos hanno la meglio sui bavaresi ed accedono alla terza finale di Champions League. In tre anni. E saranno ancora una volta i favoriti. Mi ha colpito, più di tutti, Cristiano Ronaldo, meno lucido del solito sotto porta, ma capace, nel finale di partita di ieri, di tre o quattro straordinari recuperi difensivi, che raccontano, meglio di ogni altra immagine, la sua statura di uomo squadra, di giocatore ovunque, di nuovo Di Stefano del calcio mondiale. Recuperi che hanno fatto la differenza, mentre il Bayern attaccava alla ricerca del gol della qualificazione. E pensare che, agli esordi, Cristiano Ronaldo era un individualista tutto finte, dribbling e giocate a sensazione.
Alfredo di Stefano
Cristiano Ronaldo 

lunedì 30 aprile 2018

Serie A 2017/18: il punto dopo la 35^ giornata

Vecino dopo un quarto d'ora, in Inter-Juve, Koulibaly dopo cinque minuti, in Fiorentina-Napoli. Espulsione precoce è diventata la patologia temporanea della trentacinquesima giornata della serie A 2017/18. E così la Juve, senza merito alcuno, risale a +4 sul Napoli. L'Inter è, per ora, quinta e con difficoltà accresciute di qualificarsi alla prossima Champions League. Straordinaria operazione gattopardesca: cambiare tutto, perché nulla cambiasse. Dal 1998, gol dentro due metri non dato all'Empoli e poi Iuliano che abbatte Ronaldo, nulla è cambiato. Come nel romanzo di Dumas padre, Vent'anni dopo, appunto. Pjanic che resta in campo e tutta la critica, prevenuta ed incompetente, che si concentra sui cambi di Spalletti. Ora, Spalletti non avrebbe dovuto togliere Icardi ma Perisic. Senza cambiare quattro posizioni in una volta sola, frastornando la squadra. Ma, l'Inter in dieci da più di un'ora, era sulle gambe. E pure la Juve, in Champions e contro il Napoli, ha preso gol allo scadere. Ma, non si può guardare il dito che indica la luna, invece della luna medesima. Roma e Lazio vincono da pronostico e restano terza e quarta. Successo che quasi vale la salvezza per il Crotone di Zenga sul Sassuolo. 

sabato 28 aprile 2018

Inter-Juve 2-3

Assurda espulsione di Vecino. Arbitraggio imbarazzante di Orsato. La Juve si ritrova in vantaggio 1-0, gol di Douglas Costa. Con l'Inter in 10. Ma, stasera non si molla. Inter solida. Brozovic lucidissimo. Si arriva all'intervallo. L'Inter c'è e pressa a dispetto dell'inferiorità numerica. Punizione di Cancelo e meraviglioso gol di testa di Icardi. Juve colpita. Da un affondo di Perisic nasce il teologico autogol di Barzagli. Inter 2, Juve 1. Poi, crollo fisico dell'Inter. La Juve la ribalta. Ma, 11 contro 11 sarebbe andata diversamente. Detto questo, disastrosa la prova di Handanovic.

venerdì 27 aprile 2018

Inter-Juve: l'Inter deve vincere

Partita da non sbagliare, partita da vincere. L'Inter ha bisogno di battere la Juve per mille ragioni. Per coltivare il sogno della Champions League, per onorare la propria storia, per interrompere l'egemonia bianconera sul campionato, che dura da troppi anni, per ritrovare la consapevolezza della propria forza. E per vincere, avrà bisogno di limitare al massimo gli errori. Spalletti non deve fallire la formazione. Io giocherei con un 3-4-3, con Cancelo e Santon esterni, facendo partire Rafinha, che soffre ancora i ritmi alti, dalla panchina. Mi aspetto moltissimo da Icardi, già autore di quattro gol nel derby d'Italia.

giovedì 26 aprile 2018

La forza di Salah

Uno dei migliori giocatori al mondo, Salah, in questo momento. Mi fece subito una grande impressione appena arrivato in serie A, alla Fiorentina. Velocissimo, dribblava come da noi non si vedeva da tempo. Si confermò alla Roma, è esploso nel Liverpool di Klopp. Contro la Roma, andata delle semifinali di Champions, l'altra sera, è risultato immarcabile. Troppo rapido e tecnico. Specialmente, per Juan Jesus. Il problema è che uno come Salah non può essere marcato da un avversario. Non quando sia al meglio della forma. Il segreto è provare ad isolarlo, costringerlo a ricevere palla spalle alla porta, tagliargli i rifornimenti, raddoppiare la marcatura su di lui. Come fece Mourinho con Messi nel 2010. Altrimenti, Salah va via. A chiunque.

Serie A 2017/18: il punto dopo la 34^ giornata

Koulibaly scuote la scena stanca del calcio italiano. Un colpo di testa imperioso che sovverte i pronostici della piccola stampa nazionale ed accorcia ad un solo punto la distanza tra Napoli e Juve in classifica. Il calendario della Juventus è più duro, con le trasferte contro Inter, sabato, e Roma. Insomma, il Napoli può davvero vincere lo scudetto. L'Inter batte il Chievo, il Benevento batte il Milan, che rischia seriamente di restare fuori dall'Europa, nonostante i riguardi che la stampa nazionale, sempre piccola, usa verso Gattuso. Vittoria anche per Roma e Lazio. Ennesima sconfitta dell'Udinese per mano del Crotone di Zenga, ora virtualmente salvo. 

domenica 22 aprile 2018

Napoli-Juve 1-0. Koulibaly gela i bianconeri. Il Napoli a -1

Partita brutta. Allegri gioca alla Trapattoni senza la maestria di Trapattoni. Allo scadere un portentoso stacco di testa di Koulibaly regala al Napoli il meritato successo esterno contro la Juve. Napoli a -1 e mai così vicino allo scudetto dai tempi di Maradona. Sabato, Inter-Juve. La Juve perderà ancora.

Inter-Chievo 2-1. Gol di Icardi e Perisic e sofferenza finale

Sofferenza finale e brutto primo tempo. L'Inter vince per l'uno due, firmato da Icardi e Perisic nella prima mezz'ora della ripresa. Il Chievo accorcia le distanze ma non basta. Male Cancelo, maluccio Karamoh. Vecino, tonico al rientro, potrà tornare utile nelle prossime partite. Corsa alla Champions apertissima.

Liegi-Bastogne-Liegi 2018: trionfa Bob Jungels

Splendido assolo del campione lussemburghese Bob Jungels, che trionfa alla Liegi-Bastogne-Liegi 2018.  Capolavoro tattico della Quick-Step, con Gilbert e Alaphilippe. Il primo attacca, il secondo controlla. Il terzo, Jungels fa una mini cronometro e vince con merito. Secondo Woods, terzo il francese Bardet. Jungels è uno che potrà dire la sua, al Giro d'Italia qualcosa ha già fatto vedere, anche nelle grandi corse a tappe.

sabato 21 aprile 2018

Giro d'Italia 2018: i favoriti. Pinot, Froome e Tom Dumoulin

Lo scorso anno, fu il migliore in salita, trionfando ad Asiago. Eppure rimase ai piedi del podio, Thibaut Pinot, per via del cattivo rendimento a cronometro. Mi sento di indicarlo, e non solo per la vittoria odierna al Tour of the Alps, come il primo favorito per la vittoria del prossimo Giro d'Italia. Un gradino sotto Froome, Landa ed il campione in carica Tom Dumouline. Ecco il borsino dei favoriti.
*Aggiornamento del 27 aprile 2018: Mikel Landa non sarà al via del Giro, per puntare al Tour e alla Vuelta. 
  1. Thibaut Pinot ****
  2. Froome ***
  3. Landa ***
  4. Tom Dumouline ***
  5. Aru **
  6. Miguel Angel Lopez **
  7. Esteban Chaves **
  8. Pozzovivo *
  9. Simon Yates *

venerdì 20 aprile 2018

Tour of the Alps 2018: trionfa Thibuat Pinot. Quarto Froome, sesto Aru

Vittoria importante quella di Thibaut Pinot al Tour of the Alps (il vecchio Giro del Trentino) 2018. Il campione francese è apparso già in ottima forma, rinforzando i pronostici che lo segnalano tra i grandi favoriti per il prossimo Giro d'Italia. A questo proposito, buone anche le prove di Froome e di Aru, rispettivamente quarto e sesto in classifica generale.

giovedì 19 aprile 2018

I migliori ciclisti lussemburghesi della storia

Propongo una classifica a punti dei migliori ciclisti lussemburghesi della storia. Primo è risultato il grande Nicola Frantz, vincitore di due Tour de France negli anni '20, appena davanti a Gaul, probabilmente il miglior scalatore della storia del ciclismo.
  • Tour de France:                                            


 1. 350 punti 2. 200 punti 3. 150 punti 4. 120 5. 100 6. 80 punti 7. 70 8. 60 punti 9. 50 punti 10. 40 punti                

    • Giro d'Italia:


    1. 300 punti 2. 150 punti 3. 100 punti 4. 80 punti 5. 70 punti 6. 60 punti 7. 50 punti 8. 40 punti 9. 30 punti 10. 20 punti    



    • Vuelta a Espana:



    1. 200 punti 2. 100 punti 3. 80 punti 4. 70 punti 5. 60 punti 6. 50 punti 7. 40 punti 8. 30 punti 9. 20 punti 10. 10 punti    



    • Campionato del mondo:



    1. 100 punti 2. 70  punti 3. 60 punti 4. 50 punti 5. 40 punti 6. 30 punti 7. 20 punti 8. 10 punti 9. 8 punti 10. punti    



    • Classiche "monumento" (Milano - Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi - Roubaix, Liegi - Bastogne - Liegi, Giro di Lombardia) e Giro della Svizzera:

    1. 60 punti 2. 54 punti 3. 48 punti 4. 42 punti 5. 36 punti 6. 30 punti 7. 24 punti 8. 18 punti 9. 12 punti 10. 6 punti      


    • Campionato nazionale, Classiche internazionali (Freccia Vallone, Amstel Gold Race, Clasica di San Sebastian, Campionato di Zurigo, Parigi - Tours, Gand - Wevelgem, Olimpiadi):


    1. 50 punti 2. 40 punti 3. 30 punti



    • Brevi corse a tappe di maggior prestigio (Tirreno - Adriatico, Parigi - Nizza, Giro del Delfinato, Midi Libre, Giro di Romandia, Giro dei Paesi Baschi, Giro del Trentino, Bicicletta Basca, Vuelta a Burgos, Giro di Catalogna, Giro del Mediterraneo, Giro del Belgio, Vuelta a Murcia, Vuelta a Levante -Comunità Valenciana-, Giro di Danimarca, Criterium International, Giro di Gran Bretagna, Settimana Ciclistica Lombarda, Giro di Aragona, Giro della Comunità Valenciana, Giro dell'Algarve, Tour du Haut Var, Giro del Lussemburgo, Quattro Giorni di Dunkerque, Giro dell'Andalusia):


    1. 40 punti

    • Classiche del calendario italiano e classiche minori del calendario internazionale (Tre Valli Varesine, Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Milano - Torino, Giro del Veneto, Giro del Piemonte, Giro del Friuli, Giro dell'Appennino, Giro del Lazio, Giro dell'Emilia, Trofeo Matteotti, Gran Premio Industria e Commercio, Giro di Toscana, Gran Premio Città di Camaiore, Coppa Sabatini, Trofeo Laigueglia, Coppa Placci, Gran Premio Beghelli, Strade Bianche, E3 Harelbeke, Freccia del Brabante, Het Volk, Gran Premio di Francoforte, Scheldeprijs, Gran Premio di Vallonia, Gran Premio Primavera, Gren Premio di Montreal, Primus Classic, Attraverso le Fiandre, Ronde Van Limburg, Gran Premio Cantone Argovia):


    
    1. 30 punti


    • Campionati nazionali minori (1. 30 punti, 2. 20 punti, 3. 10 punti)

    • Brevi corse a tappe e *corse di un giorno di minor prestigio (Giro di Slovenia, Giro della Repubblica Ceca, Giro di Sardegna, Route du Sud, Giro dell'Algarve, Giro dell'Irlanda, Giro delle Asturie, Settimana Catalana, *Escalada a Montjuic, * Vuelta a la Rioja, Giro dell'Austria, Giro del Qatar, Giro del Portogallo, Tour Down Under, Vuelta a Colombia, Giro di Polonia, Eneco Tour) 
    1. 25 punti
    • Vittorie di tappa nei grandi giri nazionali (Tour de France, Giro d'Italia e Vuelta a Espana):


    per ogni vittoria al Tour: 15 punti
    per ogni vittoria al Giro: 12 punti
    per ogni vittoria alla Vuelta: 10 punti

    1. Nicolas Frantz (Lussemburgo): 2.416 punti (1922-1934): 1.320 punti al Tour de France (due volte primo, due volte secondo, una volta quarto, una volta quinto), 130 punti al campionato del mondo (una volta secondo, una volta terzo), 360 punti al campionato lussemburghese (dodici volte primo), 24 punti alla Milano-Sanremo (una volta settimo), 54 punti al Giro delle Fiandre (una volta sesto, due volte nono), 78 punti alla Parigi-Roubaix (una volta quarto, una volta quinto), 80 punti alla Parigi-Tours (una volta primo, una volta terzo), 40 punti al Giro dei Paesi Baschi (una volta primo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 300 punti per vittorie di tappa al Tour de France (20 vittorie di tappa)


    2. Charly Gaul (Lussemburgo): 2.402 punti (1953-1962): 700 punti al Tour de France (una volta primo, due volte terzo, una volta nono),  960 punti al Giro d'Italia (due volte primo, due volte terzo, due volte quarto), 110 punti al campionato del mondo (una volta terzo, una volta sesto, una volta settimo), 230 punti punti al campionato lussemburghese (sei volte primo, due volte secondo, una volta terzo),  120 punti al Giro del Lussemburgo (due volte primo), 150 punti per vittorie di tappa al Tour de France (dieci vittorie di tappa), 132 punti per vittorie di tappa al Giro d'Italia (undici vittorie di tappa)

    3. Francois Faber (Lussemburgo): 1.655 punti (1906-1914): 970 punti al Tour de France (una volta primo, due volte secondo, una volta quinto, una volta settimo, una volta nono), 24 punti alla Milano-Sanremo (una volta sesto),  156 punti alla Parigi-Roubaix (una volta primo, una volta terzo, una volta quinto, una volta nono), 60 punti al Giro di Lombardia (una volta primo), 130 punti alla Parigi-Tours (due volte primo, una volta terzo), 30 punti alla Parigi-Bruxelles (una volta primo), 285 punti per vittorie di tappa al Tour de France (diciannove vittorie di tappa)

    4. Andy Schleck (Lussemburgo): 1.267 punti: 750 punti al Tour de France (una volta primo, due volte secondo), 150 punti al Giro d'Italia (una volta secondo), 100 punti al campionato lussemburghese (una volta primo, due volte secondo, tre volte terzo), 180 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo, una volta terzo, una volta quarto, una volta sesto), 42 punti al Giro di Lombardia (una volta quarto), 45 punti per vittorie di tappa al Tour (tre vittorie di tappa)

    5. Frank Schleck (Lussemburgo): 1.243 punti (2003-2016): 390 punti al Tour de France (una volta terzo, due volte quinto, una volta decimo), 70 punti alla Vuelta a Espana (una volta quarto), 55 punti al campionato del mondo (una volta quarto, una volta decimo), 110 punti al campionato lussemburghese (tre volte primo, due volte terzo), 192 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta secondo, due volte terzo, una volta settimo, una volta ottavo), 72 punti al Giro di Lombardia (una volta terzo, una volta settimo), 114 punti al Giro della Svizzera (una volta primo, una volta secondo), 90 punti all'Amstel Gold Race (una volta primo, una volta secondo), 40 punti al Giro del Lussemburgo (una volta primo), 40 punti al Criterium International (una volta primo), 30 punti al Giro dell'Emilia (una volta primo), 30 punti per vittorie di tappa al Tour (due vittorie di tappa), 10 punti per vittorie di tappa alla Vuelta (una vittoria di tappa)

    6. Bob Jungels (Lussemburgo):  337 punti (2013-) : 100 punti al Giro d'Italia (una volta sesto, una volta ottavo), 150 punti al campionato lussemburghese (cinque volte primo), 60 punti alla Liegi-Bastogne-Liegi (una volta primo), 12 punti per vittorie di tappa al Giro (una vittoria di tappa), 15 punti per vittorie di tappa al Tour (una vittoria di tappa) [carriera ancora in corso]








    Serie A 2017/18: Zenga ferma la Juve, il Napoli crede allo scudetto

    La Juve, imbrigliata dal centrocampo denso del Crotone di Zenga, lascia in Calabria due punti che il Napoli recupera, rimontando l'Udinese. Domenica sera, a Torino, il Napoli può portarsi a meno uno. Scudetto mai così incerto nell'ultimo lustro. Pronostico mio: vincerà il Napoli. Domenica ed il campionato. Vincono Roma, a fatica, e Lazio, con rimonta sulla Fiorentina del sottovalutato francese Veretout, autore di una tripletta. Che, curioso a dirsi, non è bastata Ha molta tecnica, questo Veretout. La corsa Champions resta apertissima: decisiva sarà l'ultima di campionato, il 5 maggio, con Lazio-Inter. Pareggio del Milan con il Torino: la squadra di Gattuso rischia di mancare l'Europa League.