Mi pare, francamente, che basti il titolo. Tanto dovrebbe dichiarare, ufficialmente, l'Inter. Oggi. Per tacitare ogni speculazione giornalistica. Poi, Icardi può restare anche in tribuna fino al 2021. Giocare, se garantisse il massimo impegno e il massimo rendimento. Oppure andar via, con non meno di 80 milioni di euro per il suo cartellino. E mai alla Juve! Non è difficile. Aspettiamo notizie da Marotta e da Suning. Non si può permettere alla Juve di continuare nella politica di razzia dei migliori talenti avversari, che ne ha fatto la fortuna negli ultimi anni: Pjanic dalla Roma, Higuain dal Napoli. Ora, vorrebbero Icardi dall'Inter. No. L'Inter risponda come Pio VII alla richiesta napoleonica di cedere i territori dello Stato Pontificio: "non debemus, non possumus, non volumus".
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venerdì 17 maggio 2019
mercoledì 3 aprile 2019
I dieci migliori tiratori di punizioni in serie A
Classifica dei goleador su punizione in serie A.
Riflettevo sul fatto che all'Inter non si segna, da una vita, un gol su calcio di punizione. Ed è un limite importante, soprattutto nel calcio di oggi, tanto lodato per la pretesa ricerca della supremazia territoriale, del possesso palla e del mito del bel gioco, che, però, è come la Primula Rossa del romanzo di Emma Orczy. Su calcio piazzato, si decidono un mucchio di partite. E l'assenza di uno specialista in squadra toglie punti preziosi, spesso decisivi. Ecco la nota classifica sui migliori goleador su calcio di punizione in serie A, dalla quale concludo: magari giocasse ancora Recoba nell'Inter. Il Chino figura al nono posto della graduatoria. Ma solo Mihajlovic, Zola, Platini e Pjanic hanno una media gol superiore in rapporto alle partite giocate.
- Mihajlovic 28 gol in 315 partite
- Pirlo 27 (+1?)* gol in 493 partite
- Del Piero 22 gol in 478 partite
- Roberto Baggio 21 gol in 452 partite
- Totti 21 gol in 619 partite
- Zola 20 gol in 238 partite
- Pjanic 15 gol in 244 partite
- Platini 13 gol in 147 partite
- Recoba 13 gol in 217 partite
- E. Chiesa 13 gol in 380 partite
domenica 3 marzo 2019
Napoli-Juve 1-2: campionato finito
Meret non tocca Cristiano Ronaldo. Ma, viene espulso al 25' del primo tempo. Non ci sarebbe da aggiungere altro. La Juve va sul 2-0. Ristabilita la parità numerica all'inizio della ripresa, con il giusto rosso a Pjanic, il Napoli prende campo ed accorcia le distanze con Callejon, servito da Insigne. Non basta. Vince la Juve, partita e scudetto. La serie A, ormai, è ridicola.
lunedì 30 aprile 2018
Serie A 2017/18: il punto dopo la 35^ giornata
Vecino dopo un quarto d'ora, in Inter-Juve, Koulibaly dopo cinque minuti, in Fiorentina-Napoli. Espulsione precoce è diventata la patologia temporanea della trentacinquesima giornata della serie A 2017/18. E così la Juve, senza merito alcuno, risale a +4 sul Napoli. L'Inter è, per ora, quinta e con difficoltà accresciute di qualificarsi alla prossima Champions League. Straordinaria operazione gattopardesca: cambiare tutto, perché nulla cambiasse. Dal 1998, gol dentro due metri non dato all'Empoli e poi Iuliano che abbatte Ronaldo, nulla è cambiato. Come nel romanzo di Dumas padre, Vent'anni dopo, appunto. Pjanic che resta in campo e tutta la critica, prevenuta ed incompetente, che si concentra sui cambi di Spalletti. Ora, Spalletti non avrebbe dovuto togliere Icardi ma Perisic. Senza cambiare quattro posizioni in una volta sola, frastornando la squadra. Ma, l'Inter in dieci da più di un'ora, era sulle gambe. E pure la Juve, in Champions e contro il Napoli, ha preso gol allo scadere. Ma, non si può guardare il dito che indica la luna, invece della luna medesima. Roma e Lazio vincono da pronostico e restano terza e quarta. Successo che quasi vale la salvezza per il Crotone di Zenga sul Sassuolo.
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domenica 30 agosto 2015
Juve a zero punti dopo due giornate, perde anche a Roma, dove resta in dieci
Crisi vera: zero punti dopo due giornate. Sconfitta netta contro la Roma. Punizione di Pjanic e primo gol in serie A di Dzeko. Dybala accorcia le distanze ma non basta. La Juve è crollata prima di quanto si potesse pensare. Un crollo rumoroso ma inesorabile. Mai così in basso la Juve dal 1912. Mai due sconfitte nelle prime due giornate di campionato nella serie A a girone unico. Batosta storica, insomma. Allegri già rischia.
venerdì 18 ottobre 2013
Roma: otto vittorie consecutive e le mani sullo scudetto. Battuto il Napoli con doppietta di Pjanic, Totti fuori per infortunio
E' l'anno della Roma, capolista a punteggio pieno, 24 punti, frutto di otto vittorie consecutive nelle prime otto giornate di campionato. Come l'ultima Juve del primo ciclo di Trapattoni, come l'Inter di Simoni. La prematura uscita di Totti per infortunio, poco dopo la mezzora, non toglie ai giallorossi la convinzione nei propri mezzi, contro un Napoli combattivo ma inconcludente. Decide la partita una doppietta di Pjanic, su punizione e su rigore, mentre il Napoli resta in dieci per l'espulsione di Paolo Cannavaro. La vittoria di questa sera ottenuta contro una diretta concorrente per il titolo, conferma tutte le ambizioni della Roma di Garcia. Lo scudetto è possibile, anzi probabile. Onestamente, ad inizio stagione, non l'avrei detto. Anzi, non l'ho detto. Nessuno l'ha detto. I giallorossi hanno il miglior centrocampo del campionato ed una tenuta difensiva sorprendente. Il ritorno di Destro aggiungerà altre soluzioni all'attacco.
domenica 29 settembre 2013
Roma a punteggio pieno, 18 punti e testa solitaria della classifica
Garcia ha conquistato Roma, sebbene un calendario per ora non difficile, con l'eccezione del derby, non permetta di trarre conclusioni definitive. Certo è che la Roma ha il miglior centrocampo del campionato: De Rossi, Strootman e Pjanic hanno tutti una cifra tecnica elevatissima, come del resto Maicon, che da centrocampista di fatto gioca per larghi tratti, Florenzi che centrocampista è, al di là delle consegne di attacco e Totti,che centrocampista nasce e resta il faro della squadra. Punteggio pieno, comando solitario della classifica, all'inizio della stagione, quando a Trigoria infuriavano le contestazioni, nessuno l'avrebbe detto.
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