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mercoledì 20 gennaio 2021

Tour de France 1985: Hinault V batte LeMond e Roche

Fu nel 1985 che Bernard Hinault eguagliò il primato dei cinque successi al Tour de France già stabilito, prima di lui, da Anquetil e Merckx.

Tour de France 1985

L'asso bretone, in forza alla formazione transalpina La Vie Claire, convisse, durante quel Tour, con il giovane fuoriclasse americano Greg LeMond, che giunse secondo a Parigi: Hinault s'impegnò ad aiutarlo nel Tour successivo, che LeMond poi avrebbe vinto davvero. In quel 1985, il distacco tra i due a Parigi fu solo di 1'42" e molti ritennero che LeMond, se libero di attaccare il suo capitano, avrebbe potuto vestire la maglia gialla finale. Resta, a distanza di tanti anni, una mera congettura. Terzo giunse l'irlandese Stephen Roche, che un suo Tour l'avrebbe conquistato nel 1987. Tra i primi dieci della classifica generale, anche due grandissimi scalatori, come lo spagnolo Pedro Delgado, sesto e vincitore nella tappa pirenaica di Luz-Ardiden e il colombiano Lucho Herrera. Da segnalare, tra cronometro individuali e cronometro a squadra, i 230 km corsi contro il tempo. Il contrario di quanto accade nei Tour degli ultimi anni.

martedì 3 novembre 2020

Mirador de Ezaro: poker di Roglic di nuovo in rosso

Tredicesima tappa della Vuelta a Espana 2020, cronometro di 33,7 km da Muros a Mirador de Ezaro. Frazione pianeggiante, per veri specialisti contro il tempo, fino agli ultimi due km, quando si presenta un muro con pendenza media di quasi il 15%. 

Vince Roglic: quarto successo di tappa per lo sloveno in questa Vuelta, precedendo di 1' lo statunitense Barta. Bella prova di Carty, che si conferma al terzo posto della generale. Lo stesso Carapaz si è ben difeso. Ora è secondo, dietro Roglic, a 39".

sabato 17 ottobre 2020

Girod'Italia 2020: a Valdobbiadene trionfa Ganna. Almeida guadagna

Cronometro di 34,1 km, da Conegliano a Valdobbiadene nella quattordicesima tappa del Giro d'Italia 2020. Sulla carta, Kelderman e la maglia rosa Almeida potrebbero guadagnare uno o due secondi a chilometro su Nibali.

La cronaca.
Che fuoriclasse Filippo Ganna! Trionfo a cronometro a Valdobbiadene: contro il tempo fa un altro sport rispetto agli altri corridori: terza vittoria di tappa per lui in questo Giro. Tiene benissimo Almeida che consolida la sua maglia rosa, guadagnando circa un minuto e mezzo su Nibali e Pozzovivo. Va decisamente meglio a Wilco Kelderman. Forte, comunque,il giovane portoghese Almeida! E grande personalità. Ora le grandi montagne.
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sabato 3 ottobre 2020

Giro d'Italia 2020: Ganna in rosa a Palermo. Nibali perde quasi un minuto e mezzo

È il migliore contro il tempo, Filippo Ganna. Il fresco campione del mondo di specialità stravince la cronometro inaugurale del Giro d'Italia 2020, poco più di 15 km da Monreale a Palermo. Il migliore tra i precedenti al successo finale, il gallese Geraint Thomas gli cede 23". Nibali, in forte ritardo di condizione, 1'29": troppi. Nibali ha così già un ritardo di 1'06" da Thomas e di 40" da Simon Yates. Brutta caduta per Miguel Angel Lopez, costretto ad abbandonare la corsa.

venerdì 25 settembre 2020

Imola 2020: Filippo Ganna oro a cronometro! Battuto Van Aert

Grandissima impresa per il ciclismo italiano ad Imola, sede dei mondiali di ciclismo 2020. L'azzurro Filippo Ganna ha da poco conquistato l'oro nella prova a cronometro, precedendo l'asso belga Van Aert di 26" e l'elvetico Kung di 29".

Si tratta del terzo successo stagionale per Filippo Ganna, dopo il campionato italiano di specialità e la cronometro della Tirreno-Adriatico. Ganna ha solo 24 anni e mi domando che corridore potrà diventare. Potrà vincere un Grande Giro? Certo è un colosso di 1,93 m per 86 kg, ma ricordo che Wiggins, pure in origine pistard e grande contro le lancette, non era poi tanto più piccolo: 1,90 m per 83 kg. E nel 2012 vinse il Tour. Presto per rispondere, probabilmente. Di certo, Ganna è un cronoman naturale, compostissimo in sella e capace di potenza assoluta.

La straordinarietà dell'impresa di Ganna risalta scorrendo l'albo d'oro. Il mondiale a cronometro si corre dal 1994 e mai un azzurro aveva conquistato l'oro. Quanto è forte Ganna? Si può paragonare, nell'esercizio contro il tempo, a Baldini o Moser? Il tempo dirà. Ma mi pare proprio di sì. Anzi, forse, vista l'impressione di forza che lascia, Filippo Ganna andrebbe accostato a Learco Guerra, che la stampa immaginifica degli anni '30 ribattezzò "La locomotiva umana".

sabato 19 settembre 2020

Pogacar ha vinto il Tour de France 2020. Impresa del ventunenne sloveno a La Planche des Belles Filles

Ventesima e penultima tappa del Tour de France 2020, da Lure a La Planche Des Belles Filles, cronometro individuale di 36,2 km, gli ultimi sei in costante ascesa. Roglic, a meno di sorprese clamorose, metterà il sigillo sul suo primo Tour.

La cronaca.
Epilogo straordinario di una corsa che avevo giudicato noiosa. Il ventunenne sloveno Tadej Pogacar riscrive la storia del ciclismo moderno, spodesta il connazionale Roglic e conquista la maglia gialla dopo una cronometro letteralmente volata ad oltre 38 km/h. Un trionfo inaspettato e spettacolare. Un colpo di teatro. Roglic crolla e giunge stravolto al traguardo. Pogacar, al terzo successo di tappa in questo Tour, ha meritato il trionfo. Ha osato, ha corso da solo contro la corazzata Jumbo-Visma. Che ha anche sbagliato capitano. Tom Dumoulin è più forte di Roglic. Alla fine ha vinto il talento purissimo di Pogacar, secondo Roglic, terzo Richie Porte, al primo podio della carriera in una grande corsa a tappe. Decimo Damiano Caruso: bravo, avendo dovuto tirare per Landa.

martedì 16 giugno 2020

Tour de France 1982: Hinault IV

Fu il Tour de France degli olandesi, quello del 1982, con quattro corridori piazzati tra i primi dieci della classifica generale. Due dei quali sul podio. Non sul gradino più alto, però, dove si assise, per la quarta volta in carriera, Bernard Hinault.


Route of the 1982 Tour de France.png
Tour de France 1982

L'asso bretone fu subito maglia gialla, con la vittoria nel cronoprologo di Basilea. Poi, il simbolo del primato passò sulle spalle del primo corridore australiano di grande valore, almeno su strada, Phil Anderson. Hinault, tornò in vetta il giorno della festa nazionale francese, dopo l'ennesima cronometro, vinta dall'olandese, si è detto che fu il loro Tour, Knetemann. L'avrebbe tenuta sino a Parigi, difendendola in montagna e puntellandola a cronometro, dove avrebbe colto altri due successi parziali a Martigue e Saint-Priest. 

A Parigi, primo Hinualt, secondo, per la sesta volta in carriera!, l'olandese Zoetemelk, a 6'21", terzo l'olandese Van der Velde, a 8'59", quarto l'olandese Peter Winnen, a 9'24". E poi nono l'olandese Kuiper

All'epoca, gli italiani disertavano in massa il Tour. Il meglio piazzato risultò lo scalatore Mario Beccia, trentatreesimo a 52'35".

Da segnalare che ci furono 145,2 km di cronometro individuale più 69 km di cronometro a squadre, per complessivi 214,2 km contro il tempo. E una cronometro a squadre di ulteriori 73 km fu annullata per via di una manifestazione. Evidente era l'intenzione degli organizzatori di favorire Hinault, formidabile cronoman. Dei suoi 28 successi parziali al Tour, 13 arrivarono contro il tempo! Tre meno di Merckx, 16 cronometro al Tour, a fronte dei 34 trionfi parziali, altro record!, terzo, in questa speciale classifica, un altro grande francese, ma normanno, Anquetil, 11 successi contro il tempo.

venerdì 25 ottobre 2019

Giro d'Italia 2020: il percorso. Quasi 60 km a cronometro

Giro d'Italia 2020 🚲, 9-31 maggio 2020.
Mi piace il nuovo percorso del Giro d'Italia 2020. Mi pare più equilibrato che negli anni passati. Intanto, tornano protagoniste le cronometro, non come nei primi anni '90, quando il Giro scimmiottava il Tour, esagerando nei km contro il tempo. Ce ne saranno tre. E decisiva potrebbe risultare l'ultima di poco più di 16 km, con arrivo finale a Milano. Dovesse tornare quello di due anni fa, il favorito d'obbligo sarebbe Tom Dumoulin. Cinque arrivi in salita e molte tappe vallonate, per fondisti, attaccanti di giornata e finisseur. Partenza dall'Ungheria. Due giorni di riposo il 18 e il 25 maggio.
Ecco le 21 tappe:

  1. Budapest - Budapest 8,6 km⏰
  2. Budapest - Gyor 195 km
  3. Szekesfehervar - Nagykanizsa 204 km
  4. Monreale - Agrigento 136 km
  5. Enna - Etna (Piana Provenzana) 150 km
  6. Catania - Villafranca Tirrena 138 km
  7. Mileto - Camigliatello Silano 223 km
  8. Castrovillari - Brindisi 216 km
  9. Giovinazzo - Vieste 198 km
  10. San Salvo - Tortoreto Lido 212 km
  11. Porto Sant'Elpidio - Rimini 181 km
  12. Cesenatico - Cesenatico 205 km
  13. Cervia - Monselice 190 km
  14. Conegliano - Valdobbiadene 33,7 km⏰
  15. Base aerea Rivolto - Piancavallo 183 km
  16. Udine - San Daniele del Friuli 228 km
  17. Bassano del Grappa - Madonna di Campiglio 202 km
  18. Pinzolo - Laghi di Cancano 209 km
  19. Morbegno - Asti 251 km
  20. Alba - Sestriere 200 km
  21. Cernusco sul Naviglio - Milano 16,5 km⏰

martedì 15 ottobre 2019

Tour de France 2020: il percorso.

Le Tour de France 2020 🚲
Si comincerà una settimana prima del solito, per via delle Olimpiadi di Tokyo. Si partirà da Nizza, come non succedeva dal 1981, il 27 giugno. Arrivo previsto a Parigi, il 19 luglio 2020. Prima i Pirenei, poi le Alpi. La tappa regina della Grande Boucle sarà la diciassettesima con arrivo sul durissimo Col de la Loze. Penultima prova a cronometro: 36 km per lo più in salita. Tour per scalatori e percorso inedito. Presto per fare pronostici. Mi sbilancio lo stesso: sarà sfida tra Bernal e Thibaut Pinot.

Le tappe:

  1. Nizza - Nizza 156 km
  2. Nizza - Nizza 187 km
  3. Nizza - Sisteron 198 km
  4. Sisteron - Orcieres-Merlette 157 km
  5. Gap-Privas 183 km
  6. Le Teil - Mont Aigouval 191 km
  7. Millau - Lavaur 168 km
  8. Cazeres -sur- Garonne - Loudenvielle 140 km
  9. Pau - Laruns 154 km
  10. Le Chateau d'Oleron - Saint-Martin-de-Re 170 km
  11. Chatelaillon-Plage - Poitiers 167 km
  12. Chauvigny - Sarran 218 km
  13. Chatel-Guyon - Puy-Mary 191 km
  14. Clermont-Ferrand - Lyon 197 km
  15. Lyon - Grand Colombier 175 km
  16. La Tour-du-Pin - Villard-de-Lans 164 km
  17. Grenoble - Col de la Loze 168 km
  18. Meribel - La-Roche-sur-Foron 168 km
  19. Bourge-en-Bresse - Champagnole 160 km
  20. Lule - La Planche des belles filles 36 km
  21. Mantes-la-Jolie - Parigi 122 km
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Arco di Trionfo, Parigi

giovedì 12 settembre 2019

Tour of Britain '19: Affini vince la cronometro!

Secondo successo da professionista per Edoardo Affini, che conquista la sesta tappa, a cronometro, 14 km da Pershore a Pershore, del Tour of Britain 2019. Mathieu Van der Poel, sesto di giornata, torna in testa alla classifica generale, scavalcando Matteo Trentin, che lo segue a 6".

martedì 3 settembre 2019

Pau: Roglic domina ed è maglia rossa. Ha 1'52" su Valverde

Vince, anzi stravince da favorito, Primoz Roglic, la cronometro di Pau, decima tappa della Vuelta a España 2019. Guadagna un'enormità su tutti gli uomini di classifica. Che ora domina con 1'52" sull'immarcescibile Valverde, che dosa male le energie, parte forte e calando alla distanza.  Poi Miguel Angel Lopez a 2'11" e Quintana, che ha un ritardo di 3' tondi. Quintana è riuscito a perdere 5" a chilometro: una disfatta! Al quinto posto, a 3'05", c'è un altro sloveno, Pogacar, 21 anni e già vincitore in stagione del Giro dell'Algarve e del Giro della California. Farà molto parlare di sé nel prossimo futuro.

domenica 2 giugno 2019

Carapaz ha vinto il Giro. A Chad Haga la crono di Verona

Tutto secondo pronostico, eccetto il successo di tappa dello statunitense Chad Haga. Per il resto, la breve cronometro di Verona ha sancito il successo di Carapaz al Giro d'Italia 2019; il secondo posto di Nibali, al sesto podio della carriera nella corsa rosa, l'undicesimo nelle grandi gare a tappe, proprio come Froome*; il terzo posto di Roglic, che ha scavalcato Landa, quarto.

*Ecco la classifica aggiornata dei podi nelle tre grandi corse a tappe: Tour, Giro e Vuelta. Guida Anquetil, Nibali è sesto.

domenica 19 maggio 2019

San Marino: Roglic domina la cronometro

Pesaro- San Marino

Vola a cronometro Primoz Roglic, che coglie il secondo successo al Giro d'Italia 2019, aggiudicandosi la nona tappa da Pesaro a San Marino. Solo Campenaerts gli arriva vicino, peraltro rallentato da un incidente meccanico. Nibali si difende, cedendo poco più di un minuto. Naufraga Simon Yates: la sua non era stata pretattica. Valerio Conti conserva la maglia rosa. Buona prova di Bob Jungels. Domani, giorno di riposo. 

venerdì 2 novembre 2018

Giro d'Italia 2019: il percorso

Presentato il percorso del Giro d'Italia 2019. Al primo sguardo, sembra molto più bello e tecnico e impegnativo di quello del Tour de France. Si partirà da Bologna, l'11 maggio: cronoprologo di poco più di 8 km, con gli ultimi 2 sulla mitica salita di San Luca, quella del Giro dell'Emilia. I velocisti arriveranno tutti con ritardo di almeno un minuto. E difficilmente potranno indossare la maglia rosa nei giorni a seguire. Con la conseguenza, almeno sulla carta, di una corsa meno controllata e più aperta ai colpi di mano delle fughe da lontano o delle azioni dei finisseur. Le successive quattro tappe sono per velocisti, fermo quanto appena detto. Nella settima frazione, a San Giovanni Rotondo, si arriverà dopo una breve picchiata dalla Coppa delle Casarinelle: potrebbe esserci il primo vero confronto tra i candidati alla vittoria finale. Replicato il giorno dopo con l'arrivo a L'Aquila. L'ottava tappa, con arrivo a Pesaro, misurerà 235 km. Poi, la Riccione-San Marino: cronometro di quasi 35 chilometri. Gli ultimi 15 in salita. Primo giorno di riposo. Quindi, due tappe per velocisti, prima della Cuneo-Pinerolo, in memoria dell'impresa di Fausto Coppi. Tappa breve, arrivo non in salita, ma una lunga discesa dal Montoso fin quasi al traguardo. Sembra disegnata per Nibali. Ben più difficile la successiva, con arrivo a Ceresole Reale: intanto per il chilometraggio, 188 km, poi perché l'arrivo è posto in cima ad una salita durissima. Il giorno dopo, 131 km, pochi, ma tante salite, per lo più inedite, con arrivo a Courmayer. Per scalatori puri, alla Simon Yates, per intenderci. Ma, anche Froome, se dovesse tornare, sarebbe a proprio agio su un simile tracciato. Quindi, Ivrea-Como, che un poco ricorderà il Giro di Lombardia e che ha davvero percorso e lunghezza, 237 km, da classica. Ultimo giorno di riposo. Si riprende con la tappa più dura del Giro: Lovere-Ponte di Legno, con Gavia e Mortirolo nel mezzo. Da questa tappa uscirà il vincitore o, se non altro, usciranno tutti quelli che non potranno più vincere. Non facile anche la tappa successiva, con arrivo ad Anterselva: peserà la stanchezza accumulata il giorno prima. Si rifiata con l'arrivo a Santa Maria di Sala, ultimo appello per le ruote veloci. Poi il trittico finale: arrivo in salita a San Martino di Castrozza, tappone di montagna con arrivo a Monte Avena, per chi volesse provare a ribaltare la classifica. Infine, cronometro conclusiva a Verona, come nel 1984, quando un incredulo Fignon perse la maglia rosa a vantaggio di Moser, aiutato dalle avveniristiche, per quei tempi, ruote lenticolari. Quest'ultima cronometro sarà breve. E tecnica, con salita e discesa. Ma, non dovrebbe permettere rovesciamenti clamorosi in classifica generale. Ancora non si sa chi parteciperà. Fossero al via, favoriti Simon Yates, Froome, Nibali, Tom Dumoulin e Thibaut Pinot. Non so ancora immaginare con quali specifiche possibilità. Sono curioso di vedere all'opera Moscon, che ha annunciato di volersi misurare con le proprie ambizioni di classifica. 

sabato 28 luglio 2018

Geraint Thomas ha vinto il Tour de France 2018. Secondo Tom Dumoulin, terzo Froome, quarto Roglic

Tom Dumoulin vince la cronometro per 1" su Froome. Che, però, si riprende il terzo gradino del podio a spese dello sloveno Roglic, alla fine quarto in classifica generale.  Geraint Thomas, terzo di giornata, conserva la maglia gialla e si aggiudica il Tour de France 2018, prima della passeggiata domenicale sugli Champs Elysee. Netta l'affermazione del gallese. Deludenti Bardet,  sesto, e Quintana, soltanto decimo.

martedì 22 maggio 2018

Trento-Rovereto: vince Dennis. Terzo Tom Dumoulin, Simon Yates tiene la maglia rosa

Simon Yates ha conservato la maglia rosa, all'esito della cronometro Trento-Rovereto: perde appena 1'15", Tom Dumoulin in poco più di 34 km: sostanzialmente, 2" a km. Pessima prova di Thibaut Pinot, che cede a Froome il quarto posto in classifica generale. Avevo indicato il francese come il grande favorito del Giro d'Italia 2018.

venerdì 4 maggio 2018

Giro d'Italia 2018: trionfa Tom Dumoulin a Gerusalemme.

Domina la cronometro di Gerusalemme ed indossa la prima maglia rosa il campione uscente Tom Dumoulin, scrollandosi di dosso il peso del pronostico e delle aspettative. Froome, forse condizionato dalla caduta occorsagli in mattinata, durante il giro di ricognizione, perde 37" dal campione olandese. Buona prova di Pozzovivo. Sufficiente Thibaut Pinot. Maluccio Aru. Ricapitolando, primo Tom Dumoulin, secondo Dennis e terzo il belga Campenaerts: entrambi a 2", divisi da centesimi. Pozzovivo, quanto agli uomini di classifica, a 27", Thibaut Pinot a 33", Froome, s'è detto, a 37", Esteban Chaves a 48", Aru a 50", Miguel Angel Lopez a 56". Domani, si resta in Israele, tappa pianeggianti, adatta alle ruote veloci.
Risultati immagini per tom dumoulin
Tom Dumoulin in maglia rosa
al Giro dello scorso anno

venerdì 2 febbraio 2018

Thibaut Pinot al Giro d'Italia 2018: può vincere

Compirà 28 anni. E verrà al Giro d'Italia 2018, dopo aver sfiorato la vittoria nel Giro 100 dello scorso anno. Thibaut Pinot, la grande speranza del ciclismo francese, è ormai un campione maturo. Sebbene abbia perduto qualche gradimento oltralpe a favore del grande rivale Romain Bardet e di Alaphilippe, corridore di talento unico, sebbene più da classiche che da corse a tappe. Tornando a Pinot, lo scorso anno fu il migliore in salita. Il Giro, poi concluso ai piedi del podio, lo perse a cronometro. Dove si pensava che fosse molto migliorato. Partirà per vincere anche quest'anno.
Thibaut Pinot


mercoledì 18 ottobre 2017

Tour de France 2018: pavé e tappe brevi. Froome favorito

Presentato il percorso del Tour de France 2018. Un Tour che mai e poi mai Indurain avrebbe potuto vincere. Come nel 2017, si correrà poco contro il tempo, solo una trentina di chilometri individuali nei paesi baschi francesi. Tappa, peraltro, vallonata, non proprio da specialisti. E poi una cronosquadre. Che avvantaggerà la Sky di Froome, che, invece, secondo alcuni osservatori, gli origanizzatori vorrebbero spodestare. Anche le tappe più brevi, i minori chilometri complessivi, a mio modo di vedere, favoriranno il controllo della corsa da parte delle formazioni, Sky su tutte, più solide ed attrezzate. Ci sarà il pavé, più che in passato. Ecco, questo potrebbe essere un problema per Froome, che non guida il mezzo con la perizia di un Sagan, di un Nibali o di un Alaphilippe. E che non ha un fisico adatto, troppo alto e leggero, a resistere agli urti e agli scossoni. Epperò, una ventina di chilometri passa in fretta. Farà attenzione, Froome, desideroso di appropriarsi del quinto alloro, che lo assimilerebbe ad Anquetil, Merckx, Hinault ed Indurain. Bardet ha dichiarato di sentirsi favorito da questo percorso. Secondo me, finirà giù dal podio. Detto questo, il percorso del Tour de France 2018 a me non piace. Poco spazio per i fondisti. Poco spazio per le invenzioni e gli attacchi a lunga gittata. Difficilissimo che non rivinca Froome, aiutato dalla sua squadra corazzata.

martedì 5 settembre 2017

Froome vince la crono: Vuelta 2017 ipotecata

Spazio, nel senso di salite,  Angliru su tutte, per recuperare,  ci sarebbe. Ma, i 57" di ritardo che Nibali, all'esito di una cronometro peraltro ottima, ha oggi rimediato da Froome, allontanano sempre più la maglia rossa dalle speranze del campione siciliano. Due minuti di ritardo da questo Froome brillante sono tanti. Ha perso circa 1,5 secondi a chilometro Nibali, terzo di giornata dietro anche a Kelderman, finito a 29" da Froome. Non si arrende Contador, che ci ha messo due secondi più di Nibali a coprire i circa 40 km odierni, dal Circuito de Navarra a Logrono. Mi ripeto, ora che la strada sale, Nibali dovrà seguire Contador, senza difendere il piazzamento, se vorrà provare ad insidiare il primato di Froome.