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giovedì 5 maggio 2016

Giro d'Italia 2016: domani si parte. Nibali, Landa o Valverde per la maglia rosa finale. Da non sottovalutare Tom Dumoulin

Ci siamo. Domani si parte. Dall'Olanda comincia l'edizione n. 99 del Giro d'Italia. Nibali, che continuo a considerare il grande favorito per il successo finale, in un'intervista rilasciata a Gaia Piccardi sul Corriere della Sera oggi in edicola, ha dichiarato di sentirsi pronto e di aspettare le salite dell'ultima settimana per sferrare il suo attacco alla maglia rosa. Dovrà vedersela con Valverde, debuttante, strano a dirlo, a 36 anni, al Giro, e Landa, il più forte in salita, ma alla prima esperienza da capitano unico. Cresce, intanto, la candidatura di Tom Dumoulin: è il più forte nelle gare contro il tempo. Notazione a margine: Cancellara si sarebbe svegliato con la febbre. Tom Dumoulin, all'esito del cronoprologo di domani, a maggior ragione dovrebbe essere la prima maglia rosa del Giro d'Italia 2016.

martedì 26 aprile 2016

Giro d'Italia 2016: i favoriti (#Giro). Nibali dovrà vedersela con Valverde e Landa

Si parte venerdì 6 maggio 2016 dall'Olanda con un cronoprologo di 9,8 km. Poi due tappe, minacciate dal vento, ancora nei Paesi Bassi, giorno di riposo lunedì 9 maggio, il 10 si torna in Italia, Calabria, e si finisce, domenica 29 maggio a Torino. Insomma, mancano appena dieci giorni al prossimo Giro d'Italia e provo a stilare una classifica dei favoriti per la vittoria finale. Tre corridori su tutti, da Nibali, che però è in ritardo di condizione e pare aver smarrito la sicurezza dei tempi migliori, che ha il miglior curriculum fra i partecipanti nelle grandi corse a tappe, all'intramontabile Valverde, reduce dal leggendario poker alla Freccia Vallone, al predestinato Landa, che vinto il Giro del Trentino e che in salita mi pare il più forte di tutti, ma che ha forse ancora bisogno di esperienza e che stenta a cronometro. Prevedo Valverde in maglia rosa all'esito della quarta tappa, impegnativa e vallonata, che arriverà a Praia a Mare. Ecco il borsino dei favoriti.
  1. Nibali ****
  2. Valverde ****
  3. Landa ****
  4. Rigoberto Uran ***
  5. Tom Dumoulin **
  6. Majka **
  7. Chaves **
  8. Peraud *
  9. Pozzovivo *
  10. Hesjedal *

giovedì 24 marzo 2016

E' scomparso Johan Cruijff (#Cruijff): il fuoriclasse olandese è stato tra i più grandi calciatori di sempre. Giocatore totale come Valentino Mazzola e Di Stefano

E' scomparso, a 68 anni, Johan Cruijff, uno dei più grandi giocatori della storia del calcio. Straordinario anche per il suo valore allotrio, secondo il neologismo coniato da Benedetto Croce, per spiegare le ragioni extra artistiche del successo della Gioconda di Leonardo. Sì, perché la grandezza di Cruijff, mutatis mutandis, ha varcato i confini del rettangolo di gioco, per diventare fatto culturale o, per lo meno, fenomeno di costume. Cruijff, stella dell'Ajax di Amsterdam, diventa noto alla fine degli anni '60, ma è nei primi anni '70, che il gioco suo e dei suoi compagni, un gioco nuovo e straordinario, dove tutti attaccano e difendono e partecipano alla manovra, scambiandosi ruoli e posizioni, diventa l'emblema del mondo che cambia, delle regole che saltano, degli equilibri che cedono per spostarsi più avanti. E' il calcio totale, la bandiera dell'eclettismo. E Cruijff è per davvero attaccante e difensore, veloce e potente, tecnico e virtuoso del dribbling, alcune figure di superamento dell'avversario sono di sua concezione, come il turn Cruijff manco a dirlo. Poteva scattare trenta volte in una partita eppure giocava con semplicità, mai un tocco di troppo, a parte quel famoso rigore a due. E poi acrobatico e resistente, efficace ed incantatore, comandante in capo sebbene capace di nobile gregariato. Il Pelè bianco si dirà di lui. Tre Coppe dei Campioni consecutive con l'Ajax, tra il 1971 ed il 1973, battendo in finale anche Inter e Juve, con l'Olanda il secondo posto che sa di beffa dietro la Germania Ovest nel 1974, quando già era emigrato a Barcellona, diventando simbolo della Catalogna, per finirci anche da allenatore santone tra la fine degli anni '80 ed i primi anni '90. Tre volte pallone d'oro, un numero sconfinato di ammiratori di diverse generazioni e la convinzione diffusa, per molti di questi, come Sandro Ciotti, che Cruijff fosse il migliore di tutti, perché quelle meraviglie palla al piede le eseguiva a velocità impensate. Fu un innovatore, senza dubbio, anche per una facilità di parola generalmente sconosciuta ai calciatori: ha lasciato un mucchio di aforismi che in queste ore stanno facendo il giro della rete. Prima di lui, soltanto Valentino Mazzola, più potente, ed Alfredo Di Stefano, più goleador, avevano parimenti incarnato il mito dell'uomo squadra, dominante in ogni zona del campo. Dopo Cruijff, che in compenso era più veloce dei due, nessun altro.

domenica 6 luglio 2014

Germania - Brasile, Argentina - Olanda: semifinali ad alta intensità

Semifinali nobili ai mondiali brasiliani. Tanto per dire, non c'è la Bulgaria, come ad Usa '94, e neppure ci sono Turchia e Corea del Sud, come nel mondiale del Sol Levante del 2002. Il Brasile vanta cinque titoli mondiali e se la vedrà, sia pur privo di Neymar quasi azzoppato dall'intervento vergognoso di Zuniga, con la Germania, tre titoli mondiali. L'Argentina, due titoli mondiali, con Di Maria, fin qui più decisivo di Lionello Messi, che rischia di rimanere fuori, se la vedrà con l'Olanda, la sola semifinalista a non aver vinto un mondiale, ma tre volte seconda. L'infortunio di Neymar cambia lo scenario, come lo cambia quello di Di Maria. Azzardo che la finale sarà quella del 1974: Germania - Olanda. E vincerà la Germania. Poi, magari, succederà il contrario. Stiamo a vedere. Di seguito propongo i migliori risultati (primi quattro posti finali) delle semifinaliste nella storia dei mondiali di calcio.
  1. Brasile: 5 vittorie (1958, 1962, 1970, 1994, 2002); 2 secondi posti (1950, 1998); 2 terzi posti (1938, 1978); 1 quarto posto (1974).
  2. Germania: 3 vittorie (1954, 1974, 1990); quattro secondi posti (1966, 1982, 1986, 2002); quattro terzi posti (1934, 1970, 2006, 2010); 1 quarto posto (1958).
  3. Argentina: 2 vittorie (1978, 1986); 2 secondi posti (1930, 1990).
  4. Olanda: 3 secondi posti (1974, 1978, 2010); 1 quarto posto (1998).

giovedì 19 giugno 2014

Pernacchia al tiqui taca. Spagna fuori dal mondiale brasiliano

Lo riconosco, Olanda e Cile sono tra le squadre migliori ammirate al mondiale brasiliano, ma ciò non toglie che il tiqui taca sia finito. Finito con tanto di pernacchia di commiato. Gli spagnoli hanno fatto il loro tempo. Come ho sempre sostenuto, il segreto del loro gioco non era tanto la tecnica o la disposizione tattica, ma, piuttosto il ritmo, i tempi di gioco. A quei ritmi, quelli  altissimi che tutti ricordano, gli spagnoli non perdevano un pallone e, comunque, lo recuperavano sempre rapidamente: un moto perpetuo di tutti i giocatori. Calato il ritmo, sono emersi tutti i loro limiti. La scarsa attitudine al tiro da fuori, la mediocrità dei difensori nell'uno contro uno. L'incapacità di trovare la rete con cross dalle fasce. Fuori al primo turno la Spagna che fu campione di tutto. Era ora. Sipario. E pernacchia. Inevitabile contrappasso di tanta supponenza.

venerdì 13 giugno 2014

La Spagna si squaglia. Vittoria dell'Olanda per 5-1

Doppietta di Van Persie, doppietta di Robben, 5-1 alla fine ed il punteggio avrebbe persino potuto essere più pesante per gli spagnoli, cui nessun contributo ha recato la forzata naturalizzazione del brasiliano Diego Costa, "O Ramarro". Una batosta per l'albagia spagnola. La fine del mito iberico che era divenuto insopportabile negli ultimi anni. Al fraseggio stanco degli avversari, l'Olanda ha risposto con lanci precisi ed accelerazioni fulminanti. Altro che gioco, possesso ed intensità. Di questo lasciamo che siano Sacchi e Pistocchi a parlare. Una curiosità: il primo gol di Van Persie ha messo fine all'imbattibilità mondiale di Casillas, cominciata nelle ultime partite del mondiale 2010, dopo 443 minuti. Resiste, perciò, il primato di Walter Zenga, imbattuto per 517 minuti ad Italia '90.

venerdì 11 ottobre 2013

Van Persie, tripletta contro l'Ungheria, diventa il miglior marcatore della storia della nazionale olandese

Non c'è più l'Ungheria di una volta, finalista ai mondiali del '38 e del '54. Nemmeno quella di Detari di metà anni '80. Perde con punteggio più che tennistico contro l'Olanda, che ha mandato a segno i suoi giocatori migliori, Van Persie, Van der Vaart e Robben. In particolare, Van Persie segna una tripletta e si porta alla fatidica quota di 41 gol con la maglia della nazionale olandese, uno più di Kluivert, così da diventare il miglior marcatore della rappresentativa nazionale orange. Per il centravanti del Manchester United sono 232 i gol in carriera.

martedì 1 ottobre 2013

Graziano Pellè al mondiale 2014

Ancora una tripletta, Graziano Pellè, anni 28, è da oltre un anno il cannoniere principe del campionato olandese. Con la maglia del Feyenoord Pellè ha messo a segno la bellezza di 37 gol in 36 partite. Centravanti poderoso, ma tecnico, sta confermando, partita dopo partita, la propria candidatura ai mondiali di Brasile 2014. Borriello non gioca, Destro è infortunato, Pazzini è infortunato, Gilardino stenta nel Genoa, Toni ha 36 primavere sulle spalle, Gabbiadini ed Immobile non hanno mantenuto le promesse. Se escludiamo Balotelli, che può giocare in tutti i ruoli dell'attacco, un centravanti classico al momento non c'è per l'Italia. Anzi, no. C'è e si chiama Pellè. 

domenica 10 giugno 2012

Euro 2012: una grande Russia, una piccola Olanda. Vince la Germania

La Russia gioca all'olandese, del resto è allenata da Advocaat, l'Olanda come può in questo momento: vale a dire, maluccio. Ieri, contro la Danimarca, Van Persie ha commesso errori da principiante, non soltanto al tiro, ma anche in fase di stop. Impensabile per un giocatore con i suoi fondamentali. La Germania, invece, pure all'esito di una partita non esaltante ha avuto ragione di un Portogallo spuntato: come previsto, o segna Cristiano Ronaldo oppure i lusitani restano a secco. Tra un paio d'ore, Italia - Spagna. La formazione annunciata, con l'eccezione di Giaccherini a sinistra, mi pare al momento la migliore possibile. Basterà? Stiamo a vedere.

martedì 5 giugno 2012

Chi vincerà gli Europei 2012? Il borsino delle nazionali favorite

Europei 2012 alle porte. Chi li vincerà? Dalla nascita della competizione, sono state numerose le sorprese. Dalla vittoria della Cecoslovacchia nel 1976 a quella della Danimarca nel 1992 fino al successo della Grecia nel 2004. Per tante ragioni, non ultima i maggiori quarti di nobiltà dei mondiali, gli europei di calcio si sottraggono più di altre competizioni a pronostici affidabili, poiché spesso giocati da nazionali ringiovanite o sperimentali. Ma, proviamo comunque a fare qualche previsione. La Spagna, campione in carica, d'Europa e del mondo, parte favorita secondo la stampa unanime: noblesse oblige.  Ma, davanti molto dipenderà dalle condizioni di Torres: un attaccante prolifico in tornei così brevi è decisivo. Senza dimenticare gli acciacchi dei centrocampisti del Barca. La Germania difficilmente sbaglia un colpo ed è la mia favorita: scommetto che Thomas Muller incanterà come fece in Sudafrica nel 2010. Poi, l'Olanda, che ha l'attacco più forte, Van Persie, con Huntelaar pronto a rilevarlo, supportato da Van der Vaart, Sneijder e Robben. Peccato che il resto della squadra non sia all'altezza del reparto avanzato. L'Inghilterra è acciaccata ed Hodgson è lontanissimo dall'essere un bravo allenatore. Da scoprire la Francia, tecnicamente tra le nazionali migliori al via. Il Portogallo è una buona squadra, ma manca come al solito il centravanti goleador, sicché il peso dei gol sarà tutto sulle spalle di Cristiano Ronaldo, reduce da una stagione lunga e logorante con il Real Madrid. Poi, c'è l'Italia. Come scritto altre volte, Prandelli ha sbagliato alcune scelte. Come Borini per Destro, Abate per Santon e Di Natale per Totti. La squadra mi pare carente in punto di personalità. Merce tanto rara quanto preziosa durante certi eventi internazionali. Quasi tutto dipenderà dalla forma di Balotelli e, subito dopo, da quella di Cassano. Stiamo a vedere. Segue borsino delle nazionali favorite.
Germania *****
Spagna ****
Olanda ****
Francia ***
Italia **
Portogallo **
Inghilterra *

mercoledì 16 novembre 2011

Cristiano Ronaldo trascina il Portogallo agli Europei; Klose non sbaglia un colpo

Dopo il pareggio a reti bianche dell'andata, il Portogallo supera la Bosnia con punteggio tennistico, 6-2, trascinato dal suo leader massimo Cristiano Ronaldo, autore di una doppietta, che lo porta a 32 marcature con la nazionale lusitana: inevitabile che raggiunga e superi Pauleta nel giro di pochi mesi. Eppure a Cristiano Ronaldo si è spesso, ingiustamente, rimproverato di essere poco decisivo con la maglia del Portogallo, nonostante il secondo posto agli Europei del 2004 e le semifinali al mondiale del 2006. Ai prossimi Europei, sarà una delle stelle, come al solito. Chi, invece, in nazionale non sbaglia un colpo è Miroslav Klose, a segno anche nell'amichevole vittoriosa con l'Olanda, un netto 3-0, dove al gol il cannoniere della Lazio ha aggiunto due assist. Prevedo che batterà entro il prossimo giugno il record storico di gol con la Germania, che appartiene al grandissimo Gerd Muller.