Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
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giovedì 3 febbraio 2022
mercoledì 28 giugno 2017
Confederations Cup 2017: Cile in finale, battuto il Portogallo ai rigori
Il Cile, vincitore delle ultime due edizioni della Coppa America, batte il Portogallo ai rigori (3-0) e vola in finale della Confederations Cup 2017.
lunedì 27 giugno 2016
#Messi lascia l'Argentina, sconfitta dal Cile ai rigori nella finale di Coppa America
Tre finali perse in tre anni. E mai una prova all'altezza nei momenti solenni. Messi, schiacciato dal confronto con Maradona, ha deciso di lasciare la nazionale albiceleste a 29 anni, con il primato di gol, strappato a Batistuta proprio nella Coppa America, persa stanotte ai rigori con il Cile, e Messi ha sbagliato il suo, ma giocando 40 partite di più. E la prova provata che ha fatto più il Barca per Messi che Messi per il Barca. Sotto pressione, nei panni del capo, Messi si scioglie. E così questo ritiro annunciato a sconfitta ancora calda profuma di fuga e di resa.
domenica 5 luglio 2015
Il Cile vince la Coppa America 2015: Argentina battuta ai rigori. Messi perdente di successo
Prima vittoria del Cile in Coppa America. Messi perde ancora in finale, questa volta ai rigori: di successo ma perdente con la nazionale. Un solo gol in questa Coppa America 2015, Maradona era di un'altra categoria. Detto questo, far tirare un rigore a Higuain, dopo i disastri con il Napoli, è stato un gesto di empietà sportiva, fatalmente punito.
domenica 29 giugno 2014
Colombia ai quarti: fortissimo James Rodriguez, ricorda Recoba
Tutto mancino, gran tiro dalla distanza, forte nei calci piazzati, scatto. Mi ricorda Recoba, di cui ha meno fantasia ma maggior tenuta atletica, James Rodriguez, stella della Colombia, che ieri, con una sua pregevole doppietta, ha steso l'Uruguay del sopravvalutato Taberez. Colombia ai quarti, come nemmeno ai tempi di Valderrama. Ad Italia '90, agli ottavi, i colombiani persero con il Camerun di N'Kono, un portiere dimenticabile, che era però l'idolo di Buffon. Uno che, per l'appunto, di calcio non capiva e non capisce alcunché. Tornando a Rodriguez, il giovanotto, per ora in forza al Monaco, è davvero forte. Ai quarti se la vedrà contro i padroni di casa del Brasile, passati soltanto ai rigori contro il Cile. Sarà un confronto apertissimo.
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martedì 24 giugno 2014
Neymar, doppietta al Camerun, 35 gol in nazionale, sesto assoluto nella storia
Doppietta al Camerun, dopo quella all'esordio contro la Croazia. Quattro gol per Neymar al mondiale brasiliano fino ad ora e provvisorio titolo di capocannoniere della manifestazione. Neymar si è, inoltre, portato a 35 gol con la nazionale brasiliana, staccando Jarzinho e Ronaldinho, fermi a 33, e scavalcando Rivaldo, 34 gol. Lontanissimo Pelé a 77 gol, come Ronaldo, 62 gol, più vicini sono Romario, 55 gol, e Zico, 52 gol. Mentre Bebeto, quinto marcatore nella storia della nazionale brasiliana, autore di 39 gol, potrebbe essere raggiunto e superato da Neymar già in questo mondiale. Prossima tappa, gli ottavi di finale, nei quali il Brasile affronterà il Cile. Il Brasile, che non brilla come squadra, si aggrappa disperatamente a Neymar.
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giovedì 19 giugno 2014
Pernacchia al tiqui taca. Spagna fuori dal mondiale brasiliano
Lo riconosco, Olanda e Cile sono tra le squadre migliori ammirate al mondiale brasiliano, ma ciò non toglie che il tiqui taca sia finito. Finito con tanto di pernacchia di commiato. Gli spagnoli hanno fatto il loro tempo. Come ho sempre sostenuto, il segreto del loro gioco non era tanto la tecnica o la disposizione tattica, ma, piuttosto il ritmo, i tempi di gioco. A quei ritmi, quelli altissimi che tutti ricordano, gli spagnoli non perdevano un pallone e, comunque, lo recuperavano sempre rapidamente: un moto perpetuo di tutti i giocatori. Calato il ritmo, sono emersi tutti i loro limiti. La scarsa attitudine al tiro da fuori, la mediocrità dei difensori nell'uno contro uno. L'incapacità di trovare la rete con cross dalle fasce. Fuori al primo turno la Spagna che fu campione di tutto. Era ora. Sipario. E pernacchia. Inevitabile contrappasso di tanta supponenza.
lunedì 10 febbraio 2014
Fognini trionfa a Vina del Mar. Terzo titolo Atp, dopo Stoccarda ed Amburgo
La maturazione è avvenuta. Dopo le esaltanti prova in Coppa Davis, Fabio Fognini conquista in Cile, a Vina del Mar, sull'amata terra rossa, il terzo titolo Atp della carriera, che segue i due colti consecutivamente lo scorso anno in Germania, a Stoccarda ed Amburgo. Sconfitto in due set l'argentino Mayer. Fognini sale al n. 14 della classifica Atp con vista sulla top ten, raggiunta, nella cosiddetta "era open", soltanto da due mostri sacri del tennis italiano, come Panatta e Barazzutti. Insomma, il talento bizzoso di Fognini, che va per i 27 anni, sta finalmente conoscendo i riscontri che gli erano sempre mancati.
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