Errore colossale, che il tempo renderà dolorosamente paragonabile a quello di lasciar partire Roberto Carlos, anche allora verso il Real Madrid. Mateo Kovacic, mezzala dal patrimonio tecnico immenso, con accelerazioni palla al piede, come un tempo Kubala o Denis Law, lascia l'Inter, a poco più di 21 anni. Per la miopia di una dirigenza palesemente inadeguata e, soprattutto, perché Mancini così ha voluto. Non sapendo valorizzare il talento del croato, ha preferito liberarsene. E Kovacic, vedrete, diverrà uno dei migliori al mondo con la casacca blanca del Real Madrid. Benitez, che l'ha osservato da vicino nel campionato italiano, l'ha voluto fortemente. E ci credo! Nel calcio moderno, tutto tattica, corsa e muscolature ipertrofiche, giocatori come Kovacic, capaci di andare via ad uno, due, tre avversari, con disarmante naturalezza, così rompendo gli equilibri, sono una risorsa scarsa, e perciò pregiatissima. L'Inter non c'ha pensato due volte. Via Kovacic, per 40 milioni, che sono tanti in assoluto, ma probabilmente pochi per il valore del campione croato. Un errore imbarazzante. E come tutti i salmi finiscono in gloria, anche questo articolo non può concludersi senza l'immancabile, ormai tautologico e rassegnato: #Mancinivattene!