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venerdì 19 luglio 2019

Pau: trionfa Alaphilippe in maglia gialla!

🚲 Le Tour De France 2019
Tredicesima tappa del Tour de France 2019, cronometro, una mezza cronoscalata, individuale di 27,2 km da Pau a Pau, Pirenei. Alaphilippe cercherà di tenere la maglia gialla e credo che dovrebbe riuscirci. Per il successo di tappa, i favoriti appaiono Tony Martin e Van Aert.
La corsa: Van Aert cade malamente e deve ritirarsi. Il miglior tempo, prima che partano i favoriti, è del belga Thomas De Gendt. Parte bene Geraint Thomas, parte meglio Alaphilippe, trasfigurato dalla maglia gialla. Si mantiene davanti al primo e al secondo intermedio e addirittura vince, rifilando al gallese 14"! Strepitoso Alaphilippe, che ora non si nasconde più. Può vincere il Tour de France. Almeno è certo che ci proverà fino alla fine. Considero decisivi i Pirenei, sabato e domenica. Pessima la prova di uno sconfortato Bardet, vanno male anche Bernal e Quintana. Si difende bene Thibaut Pinot, per me il più forte scalatore al Tour.
Ordine d'arrivo:
1. Alaphilippe
2. Geraint Thomas a 14"
3. Thomas De Gendt a 36"
4. Uran a 36"
4. Porte a 45"

lunedì 15 luglio 2019

Ad Albi vince Van Aert. Attardati Pinot e Fuglsang, ancora di più Landa

🚲 Le Tour De France 2019
Decima tappa del Tour de France 2019, da Saint Flour ad Albi, astrattamente destinata a ruote veloci, perché ci sono cotes non impegnative prima del giorno di riposo previsto per domani. Ma, al Tour, tutto può succedere, ogni giorno.
La corsa: l'imprevisto succede, manco a dirlo. A circa 30 km dal traguardo. Vento forte, ventagli. Si fraziona il gruppo, quando la volata a ranghi compatti sembrava inevitabile. Si attarda Landa, più di tutti i favoriti, ma anche Pinot e Fuglsang restano dietro, per una grave disattenzione, che vanifica la grande azione compiuta proprio da Thibaut Pinot sabato, al seguito di Alaphilippe. Che invece è davanti con la maglia gialla. Concentratissimo. Al Tour è vietato distrarsi. Essere forti non basta, bisogna saper correre, al netto della buona sorte, sempre necessaria. Davanti sono in sessanta o giù di lì e Geraint Thomas c'è con mezza squadra e se n'avvantaggia. Fortunato da un paio d'anni a questa parte. E bravo anche. Volata di forza, con la strada che sale negli ultimi 150 metri: vince Van Aert su Viviani. Alaphilippe consolida il primato, Geraint Thomas si ritrova secondo senza sforzi. Pinot, che cominciavo a pensare grande favorito, scende al decimo posto a più di due minuti e mezzo! E tutto per un'erronea lettura della corsa, che, a 29 anni, non può più essere scusata.
Ordine d'arrivo:
1. Van Aert
2. Viviani
3. Caleb Ewan
4. Matthews
5. Sagan

sabato 13 luglio 2019

Saint-Étienne: vince De Gendt, Alaphilippe torna in giallo

🚲 Le Tour De France 2019
Bellissima vittoria di De Gendt sul traguardo di Saint-Étienne, secondo un ottimo Thibaut Pinot che segue Alaphilippe sull'ultima côte e si avvantaggia rispetto agli altri favoriti. Alaphilippe si riprende la maglia gialla, togliendola a Giulio Ciccone. Crisi per Nibali.

mercoledì 12 giugno 2019

Tour de France 2019: i favoriti. Forfait di Tom Dumoulin

🚲 Le Tour De France 2019
Mancano poco più di tre settimane all'inizio del Tour de France 2019. E indicazioni sullo stato di forma dei pretendenti al successo finale potranno venire dal Giro del Delfinato, in corso di svolgimento, e dal Giro della Svizzera. Ma, si può abbozzare un borsino dei favoriti della Grande Boucle. Geraint Thomas vorrà difendere il sorprendente successo dello scorso anno, anzitutto dal compagno di squadra Froome, che nel 2018 fu terzo, ma era reduce dal Giro conquistato a suon di imprese: Froome ha forse l'ultima possibilità di annettersi il quinto Tour, così eguagliando Anquetil, Merckx, Hinault e Indurain. Ci saranno i francesi Bardet e Pinot e poi il solito Quintana e Adam Yates. Ma anche Tom Dumoulin, sfortunato all'ultimo Giro, secondo allo scorso Tour, e Bernal, che tra i "litiganti" Froome e Thomas, suoi compagni  di squadra, anzi di squadrone, potrebbe inventarsi capitano. Non ho ancora capito, poi, se Roglic ci sarà.
*Aggiornamento delle 18:07: Froome è caduto, oggi, durante la ricognizione della prova a cronometro del Giro del Delfinato. Avrebbe riportato la frattura del bacino. Non potrà essere al via del Tour!
* Aggiornamento del 18 giugno 2019: al Giro della Svizzera è caduto Geraint Thomas. Gli tolgo una stelletta e ne aggiunto una Thibaut Pinot.
*Aggiornamento del 20 giugno 2019: mancherà anche Tom Dumoulin. Sarà un Tour senza padroni.

  1. Froome ****
  2. Tom Dumoulin ****
  3. Geraint Thomas ***
  4. Adam Yates ***
  5. Bernal ***
  6. Porte ***
  7. Thibaut Pinot ***
  8. Enric Mas **
  9. Bardet**
  10. Quintana **
  11. Nibali *
  12. Kruijswijk *


mercoledì 24 aprile 2019

Liegi-Bastogne-Liegi 2019: i favoriti

Liegi-Bastogne-Liegi. La "Doyenne"
Domenica 28 aprile, la Liegi-Bastogne-Liegi chiuderà la stagione delle classiche di primavera. Ecco il borsino dei favoriti.
  1. Gilbert ****
  2. Alaphilippe ****
  3. Valverde  ****
  4. Van Avermaet ***
  5. Thibaut Pinot ***
  6. Fuglsang ***
  7. Bob Jungels ***
  8. Van der Poel **
  9. Bardet **
  10. Valgren **
  11. Moscon **
  12. Landa *
  13. Quintana *

venerdì 8 marzo 2019

Parata di stelle alla Tirreno-Adriatico 2019

La corsa dei due mari, da qualche anno a questa parte, raduna il meglio del ciclismo internazionale. L'edizione 2019 della Tirreno-Adriatico, dal 13 al 19 marzo, vedrà al via il vincitore del Tour de France 2018, Geraint Thomas, Vincenzo Nibali, Thibaut Pinot, Tom Dumoulin, uno dei gemelli Yates, Adam, Roglic, fresco vincitore dell'UAE Tour, e poi Sagan, Gaviria, Viviani, Van Avermaet, Dennis e ne tralascio di corridori di primo piano. La Parigi-Nizza avrà tanta nobiltà ciclistica in meno. Il tutto con vista sulla Milano-Sanremo.

venerdì 2 novembre 2018

Giro d'Italia 2019: il percorso

Presentato il percorso del Giro d'Italia 2019. Al primo sguardo, sembra molto più bello e tecnico e impegnativo di quello del Tour de France. Si partirà da Bologna, l'11 maggio: cronoprologo di poco più di 8 km, con gli ultimi 2 sulla mitica salita di San Luca, quella del Giro dell'Emilia. I velocisti arriveranno tutti con ritardo di almeno un minuto. E difficilmente potranno indossare la maglia rosa nei giorni a seguire. Con la conseguenza, almeno sulla carta, di una corsa meno controllata e più aperta ai colpi di mano delle fughe da lontano o delle azioni dei finisseur. Le successive quattro tappe sono per velocisti, fermo quanto appena detto. Nella settima frazione, a San Giovanni Rotondo, si arriverà dopo una breve picchiata dalla Coppa delle Casarinelle: potrebbe esserci il primo vero confronto tra i candidati alla vittoria finale. Replicato il giorno dopo con l'arrivo a L'Aquila. L'ottava tappa, con arrivo a Pesaro, misurerà 235 km. Poi, la Riccione-San Marino: cronometro di quasi 35 chilometri. Gli ultimi 15 in salita. Primo giorno di riposo. Quindi, due tappe per velocisti, prima della Cuneo-Pinerolo, in memoria dell'impresa di Fausto Coppi. Tappa breve, arrivo non in salita, ma una lunga discesa dal Montoso fin quasi al traguardo. Sembra disegnata per Nibali. Ben più difficile la successiva, con arrivo a Ceresole Reale: intanto per il chilometraggio, 188 km, poi perché l'arrivo è posto in cima ad una salita durissima. Il giorno dopo, 131 km, pochi, ma tante salite, per lo più inedite, con arrivo a Courmayer. Per scalatori puri, alla Simon Yates, per intenderci. Ma, anche Froome, se dovesse tornare, sarebbe a proprio agio su un simile tracciato. Quindi, Ivrea-Como, che un poco ricorderà il Giro di Lombardia e che ha davvero percorso e lunghezza, 237 km, da classica. Ultimo giorno di riposo. Si riprende con la tappa più dura del Giro: Lovere-Ponte di Legno, con Gavia e Mortirolo nel mezzo. Da questa tappa uscirà il vincitore o, se non altro, usciranno tutti quelli che non potranno più vincere. Non facile anche la tappa successiva, con arrivo ad Anterselva: peserà la stanchezza accumulata il giorno prima. Si rifiata con l'arrivo a Santa Maria di Sala, ultimo appello per le ruote veloci. Poi il trittico finale: arrivo in salita a San Martino di Castrozza, tappone di montagna con arrivo a Monte Avena, per chi volesse provare a ribaltare la classifica. Infine, cronometro conclusiva a Verona, come nel 1984, quando un incredulo Fignon perse la maglia rosa a vantaggio di Moser, aiutato dalle avveniristiche, per quei tempi, ruote lenticolari. Quest'ultima cronometro sarà breve. E tecnica, con salita e discesa. Ma, non dovrebbe permettere rovesciamenti clamorosi in classifica generale. Ancora non si sa chi parteciperà. Fossero al via, favoriti Simon Yates, Froome, Nibali, Tom Dumoulin e Thibaut Pinot. Non so ancora immaginare con quali specifiche possibilità. Sono curioso di vedere all'opera Moscon, che ha annunciato di volersi misurare con le proprie ambizioni di classifica. 

venerdì 26 ottobre 2018

Il Tour de France 2019: il percorso

Presentato il percorso del Tour de France 2019. I francesi hanno scelto di continuare nell'opera di ridimensionamento delle prove contro il tempo: una cronosquadre ed una breve cronometro individuale. Con simili tracciati, Miguel Indurain a stento avrebbe vinto uno solo dei cinque Tour consecutivi, che invece si aggiudicò fra il 1991 e il 1995. Oltralpe è fortissima l'ambizione di vedere un proprio corridore primo a Parigi. Non succede dal 1985, con Bernard Hinault. Ci proverà di nuovo Bardet. E, forse, Thibaut Pinot, che però preferisce il Giro d'Italia. Tornando all'edizione del 2019, ci saranno i Pirenei prima delle Alpi, partenza in Belgio e molti arrivi per velocisti, sette sulla carta. 

lunedì 15 ottobre 2018

Il 2018 del ciclismo: da Nibali a Thibaut Pinot, tutti i protagonisti della stagione ciclistica internazionale

Il Giro di Lombardia conquistato, con uno splendido assolo, dal campione francese Thibaut Pinot, ha di fatto chiuso la stagione ciclistica internazionale del 2018. Una stagione che ha confermato il dominio britannico, impensabile fino a pochi anni fa, nelle grandi corse a tappe. Froome, con un paio di imprese da ciclismo antico, ha vinto il Giro d'Italia, la sola grande corsa a tappe che ancora mancasse alla sua pregiata collezione, Geraint Thomas, a sorpresa, si è annesso il Tour de France, Simon Yates, dopo aver sfiorato il Giro, ha vinto la Vuelta a Espana. Si è confermato, in questo 2018, il colombiano Miguel Angel Lopez, terzo al Giro e alla Vuelta, dove è sbocciato il talento dello spagnolo Enric Mas, grimpeur alla Delgado, secondo nella generale. L'Italia, tolto Nibali, estromesso dal Tour da un'assurda caduta, non ha corridori capaci di primeggiare nei grandi giri. Fabio Aru è entrato in una crisi tecnica e, forse, di motivazioni, dalla quale non sarà semplice uscire. Per il resto, tolto Pozzovivo, che ha la sua età, Formolo ha deluso. C'è da confidare, per il futuro, in Moscon, uno che va forte dappertutto e che, a mio avviso, potrebbe anche diventare, nel torno di un paio di anni, corridore da gare a tappe. Tornando a Nibali, il campione siciliano, ormai tra i grandissimi della storia del ciclismo, ha vinto, con un capolavoro tattico, la Milano-Sanremo, e chiuso secondo al Giro di Lombardia. Anni fa, nessuno pensava che potesse brillare nelle gare di un giorno. Restando agli italiani, Trentin ha vinto il campionato europeo, mantenendosi, però, al sotto delle attese, Viviani ha compiuto il salto di qualità, vincendo un mucchio di tappe tra Giro e Vuelta. In chiaroscuro, la stagione di Sagan. Che ha vinto nel giardino di casa della Gand-Wevelgem e, finalmente, conquistato la Parigi-Roubaix. Ormai, si sente un velocista forte sul passo. Ma, potrebbe vincere ovunque, se cambiasse preparazione e si alleggerisse. Il francese Alaphilippe si è scrollato di dosso la fama di piazzato, conquistando la Freccia Vallone: dominerà le Ardenne negli anni a venire. Una citazione di merito spetta a Valverde, capace, a 38 anni, di vincere quel campionato del mondo, che gli era sempre sfuggito, dopo sei podi. Ora, appuntamento al 2019!

sabato 13 ottobre 2018

Giro di Lombardia 2018: Thibaut Pinot trionfa su Nibali

La consacrazione di un grande campione, che tale mi era sembrato già al Tour de France 2012: il francese Thibaut Pinot, dopo la Milano-Torino, trionfa al Giro di Lombardia, ripetendo dopo più di quattro lustri l'impresa di un formidabile connazionale, Laurent Jalabert. Stoico Nibali, che giunge secondo e manca per poco una clamorosa tripletta. Ma, il Thibaut Pinot di oggi era irresistibile. Ha deluso, invece, il campione del mondo Valverde: la classica delle foglie morte continua a sfuggirgli.

mercoledì 10 ottobre 2018

Giro di Lombardia 2018: i favoriti

Sabato 13 ottobre si correrà il Giro di Lombardia, la classica delle foglie morte, edizione 2018, ultima classica monumento della stagione ciclistica internazionale. Valverde proverà ad annettersi uno dei pochi successi, che ancora manca al suo immenso palmares. Ma, il Thibaut Pinot, ammirato oggi alla Milano-Torino, potrebbe dargli parecchio filo da torcere. L'elenco dei partenti è di primissimo ordine. Ecco il borsino dei favoriti.


  1. Valverde ****
  2. Thibaut Pinot ****
  3. Miguel Angel Lopez ***
  4. Alaphilippe ***
  5. Bardet ***
  6. Woods **
  7. Rigoberto Uran **
  8. Simon Yates **
  9. Moscon **
  10. Barguil *
  11. Nibali *
Henri Pellissier vince il Giro di Lombardia allo sprint nel 1911

Milano-Torino 2018: trionfa Thibaut Pinot. Secondo Miguel Angel Lopez, terzo il campione del mondo Valverde

La più antica classica del calendario ciclistico internazionale, la Milano-Torino, edizione 2018, va al campione francese Thibaut Pinot, che arriva da solo sul traguardo, precedendo il colombiano Miguel Angel Lopez ed il campione del mondo, grande favorito per il prossimo giro di Lombardia, Alejandro Valverde. Pinot, già secondo alla Tre Valli Varesine, conclude in modo trionfale una stagione nella quale, dopo il successo al Tour of the Alps, era stato costretto a ritirarsi dal Giro, a due giorni dalla fine, dopo essere stato terzo nella generale, e a saltare il Tour de France. Poi, la rinascita alla Vuelta, con due splendidi successi di tappa e il sesto posto finale. Non ho ancora capito se correrà il Lombardia. Lo facesse, darebbe del filo da torcere a Valverde e a tutti gli altri.

domenica 30 settembre 2018

Innsbruck 2018: trionfa Valverde. L'Embatido è campione del mondo

Mondiali di ciclismo 2018: Innsbruck. Sagan cede dopo 100 km. Tre anni fa, avrebbe tenuto fino alla fine. L'Italia raccoglie risposte positive solo da Moscon, non da Nibali, fuori a 20 km dall'arrivo.  Prevedibile. Prima di lui, erano usciti dai giochi anche Simon Yates e Kwiatkowski e Daniel Martin. Roglic, invece, prima si stacca, poi rientra sui migliori. Comincia il Gramartboden, terribile muro con pendenze assurde. Restano davanti Valverde, Woods, Bardet, Moscon. Cede Alaphilippe. Moscon lotta con i denti. Ma porta un peso superiore agli altri. Si stacca. Comincia un tratto di mezza pianura a 8 km dal traguardo. Poi,  discesa. Francia o Spagna, con l'incognita del canadese Woods. Insegue il tenacissimo Tom Dumoulin: un passista magnifico. Discesa terminata a 3 km dall'arrivo. E Tom Dumoulin rientra a 1,5 km dal traguardo. Trionfa Valverde. Che comincia e conclude la volata in testa. Dopo 4 terzi posti e 2 secondi posti, arriva la vittoria al campionato del mondo per Valverde. L'embatido è storia del ciclismo. Secondo Bardet, terzo Woods, quarto Tom Dumoulin. Quinto Moscon. Tornando ad Alejandro Valverde, l'asso spagnolo ha conquistato la vittoria n. 122 tra i professionisti. E, senza dubbio, Valverde è per costanza di rendimento, classe e qualità dei successi uno dei maggiori ciclisti della storia.

sabato 15 settembre 2018

Simon Yates ha vinto la Vuelta 2018

Sul Coll de La Gallina, traguardo della ventesima e penultima tappa della Vuelta a Espana 2018, vince Enric Mas su Miguel Angel Lopez, che chiudono al secondo e terzo posto della classifica generale. Il primo va,  con pieno merito, a Simon Yates. Cui riesce l'impresa a lungo accarezzata al Giro d'Italia. Kruijswijik chiude quarto, Valverde, leggenda vivente del ciclismo, solo quinto, Thibaut Pinot sesto. Domani, passerella finale a Madrid. Che applaudirà la maglia rossa di Simon Yates. Com'è cambiata la geografia del ciclismo! Giro a Froome, Tour a Thomas, Vuelta a Yates. La Gran Bretagna ha dominato le grandi corse a tappe nel 2018. 

venerdì 14 settembre 2018

Andorra. Naturlandia: vince Thibaut Pinot. Simon Yates consolida la maglia rossa, Valverde cede

Vuelta a Espana 2018: 19^ tappa: Lleida - Andorra. Naturlandia, 154,4 km.
La tappa odierna, la diciannovesima di questa Vuelta a Espana 2018 presenta un percorso pianeggiante prima della lunga salita finale verso Andorra. Movistar a fare l'andatura. Parte Quintana. A lui si aggiungono Kruijswijk e Thibaut Pinot. Valverde aspetta e parte all'inseguimento Simon Yates. Che riprende i fuggitivi mentre Quintana si stacca. E dopo non molto fora, così da non  poter più aiutare Valverde. Pinot cerca di staccare Yates, che prima non risponde, poi va a riprenderlo, quando mancano due chilometri al traguardo, mentre cresce il ritardo di Valverde, che si stacca anche dal gruppo dei migliori. E' l'ammainabandiera di un campione immenso, sotto il peso inesorabile di 38 primavere. E' un ottimo Thibaut Pinot a vincere la tappa, davanti a Simon Yates, che consolida la maglia rossa, aumentando il vantaggio su Valverde fino a 1'38". Kruijswijk è terzo in classifica generale a 1'58". Simon Yates sembra aver ipotecato la vittoria della Vuelta 2018. Resta, però, prima della giornata di festa di Madrid, una durissima tappa di montagna, domani: appena 93 km, da Andorra al Coll de La Gallina, Santuario de Canolich. Solo salita e discesa, con tre gran premi della montagna di prima categoria. Può succedere di tutto. Un'eventuale crisi, a chiunque dovesse capitare, costerebbe minuti e minuti.

martedì 11 settembre 2018

Torrelavega: Rohan Dennis vince la cronometro. Kruijswijk risale al terzo posto

Cronometro di 32 km, pressoché pianeggiante, da Santillana del Mar a Torrelavega, sedicesima tappa della Vuelta a Espana 2018. Vince, da pronostico, l'australiano Rohan Dennis. Tra i primi della generale, grande prova, peraltro attesa, dell'olandese Kruijswijk, che risale al terzo posto, scavalcando due scalatori puri come Quintana e Miguel Angel Lopez. Simon Yates conserva la maglia rossa, guadagnando solo 7" sull'intramontabile Valverde, che esce rafforzato da questa prova contro il tempo e con i gradi da capitano provvisorio della Movistar, dopo il cedimento di Quintana. Solo 33" separano Valverde da Simon Yates! Tutto è ancora possibile. Tre arrivi in salita, due durissimi.

domenica 9 settembre 2018

Lagos de Covadonga vince Thibaut Pinot

Un grandissimo Thibaut Pinot, beniamino di chi scrive, doma la concorrenza e vince per distacco sul traguardo di Lagos de Covadonga,  arrivo della quindicesima tappa della Vuelta 2018. Distacchi contenuti per i primi della classifica, con Simon Yates, che resta in maglia rossa. Aru, invece, affonda a più di cinque minuti di ritardo. Tornando a Thibaut Pinot, il campione francese si iscrive al club dei corridori capaci di vincere almeno una tappa nei tre grandi giri nazionali: Giro d'Italia, Tour de France e Vuelta a Espana.

Thibaut Pinot

sabato 8 settembre 2018

Les Praeres. Nava. Vince Simon Yates e indossa la maglia rossa

Sì rivede un buon Nibali.  Nei panni del gregario di lusso di Izagirre. Che, puntualmente, si stacca sulla durissima ascesa finale. Jesus Herrada ha ceduto da tempo.  Si lotta per vittoria di tappa è maglia rossa.  Vince Simon Yates. E indossa la maglia rossa. Ha 20 " su Valverde e 25" su Quintana. Riuscirà la Movistar a perdere la Vuelta 2018.

venerdì 7 settembre 2018

Vuelta 2018: vince Garaicoechea, Herrada in magglia rossa. Quintana guadagna su tutti

Va via la fuga. Nessuna novità. Vince Garaicoechea a La Camperona, traguardo della tredicesima tappa della Vuelta a Espana 2018. Jesus Herrada perde un paio di minuti dai migliori. Ieri, pensavo che potesse difendere meglio la maglia rossa. Che perderà presto, a questo punto. Quintana è il migliore in salita. Assieme a Simon Yates. Tengono, tutto sommato, Valverde e Thibaut Pinot. Che da anni considero un fuoriclasse. E che, al lordo di questa considerazione, che può alterare il mio giudizio, mi sembra destinato a crescere nella terza settimana. Aru può puntare, tutt'al più, ad un piazzamento tra i primi dieci della classifica generale.

mercoledì 5 settembre 2018

Assolo di De Marchi a Ribeira Sacra

Continua a parlare italiano la Vuelta a Espana 2018: dopo i due successi di Elia Viviani, De Marchi ha colto oggi, a Ribeira Sacra, una bellissima vittoria solitaria. Thibaut Pinot ha recuperato una decina di secondi ai primi della classifica, sempre guidata da Simon Yates. Attardato Aru.