Mondiali di ciclismo 2018: Innsbruck. Sagan cede dopo 100 km. Tre anni fa, avrebbe tenuto fino alla fine. L'Italia raccoglie risposte positive solo da Moscon, non da Nibali, fuori a 20 km dall'arrivo. Prevedibile. Prima di lui, erano usciti dai giochi anche Simon Yates e Kwiatkowski e Daniel Martin. Roglic, invece, prima si stacca, poi rientra sui migliori. Comincia il Gramartboden, terribile muro con pendenze assurde. Restano davanti Valverde, Woods, Bardet, Moscon. Cede Alaphilippe. Moscon lotta con i denti. Ma porta un peso superiore agli altri. Si stacca. Comincia un tratto di mezza pianura a 8 km dal traguardo. Poi, discesa. Francia o Spagna, con l'incognita del canadese Woods. Insegue il tenacissimo Tom Dumoulin: un passista magnifico. Discesa terminata a 3 km dall'arrivo. E Tom Dumoulin rientra a 1,5 km dal traguardo. Trionfa Valverde. Che comincia e conclude la volata in testa. Dopo 4 terzi posti e 2 secondi posti, arriva la vittoria al campionato del mondo per Valverde. L'embatido è storia del ciclismo. Secondo Bardet, terzo Woods, quarto Tom Dumoulin. Quinto Moscon. Tornando ad Alejandro Valverde, l'asso spagnolo ha conquistato la vittoria n. 122 tra i professionisti. E, senza dubbio, Valverde è per costanza di rendimento, classe e qualità dei successi uno dei maggiori ciclisti della storia.
Su Cyclingnews ieri si discuteva cosa manchi a Valverde, secondo me gravi sono il Lombardia e l'Amstel, forse pure un Giro considerando che nel 2016 era lì e lo perse solo grazie all'immenso lavoro di Scarponi nel fondovalle prima di Risoul dove da una manciata di secondi si ritrovò a 2 minuti. Il Tour non lo conto perché secondo me è fuori dalla sua portata, troppe salite di passo dove prima a poi lui salta. Discorso un po' a parte l'olimpiade anche se di percorsi favorevoli ne ha avuti 3 su 4.
RispondiEliminaMolti puntavano invece sul Fiandre che però è più lontano dalle sue caratteristiche (anche se penso sarebbe lì a giocarsela lo stesso se lo corresse), forse più vicina è la Sanremo, se ci è riuscito Nibali non vedo come non possa farcela lui che ha uno scatto decisamente più bruciante ed è pure veloce quindi potrebbe permettersi anche di portare via un gruppetto.
Buona considerazione avevano anche Strade Bianche e Parigi-Nizza ma personalmente non le considero gravi per uno che solitamente punta a Catalogna e Paesi Baschi e poi alle Ardenne, significherebbe fare quasi 3 mesi a tutta, a una Parigi-Nizza potrebbe puntarci seriamente solo se poi staccasse fino alle Ardenne. Nessuno invece ha citato il Tour de Suisse che ha sempre snobbato in favore del Delfinato.
Il Giro di Lombardia, sono d'accordo, soprattutto. Tanto che Valverde è andato vicinissimo a vincerlo almeno due volte. Magari colmerà la lacuna tra due settimane. Al Giro del 2016, aveva delle possibilità. Considero, comunque, importante che ci sia venuto e sia finito sul podio. Almeno un podio nei tre grandi giri non è da tutti. L'Amstel Gold Race è sempre stata alla sua portata. E lo sarebbe anche la Milano-Sanremo, considerato che il suo spunto veloce gli permetterebbe anche il lusso di arrivare a giocarsi la volata con un gruppetto, laddove Nibali ha avuto bisogno dell'assolo. Il problema è anche che Valverde corre tanto, tante brevi corse a tappe, che spesso vince. Forse, correndo meno, potrebbe selezionare gli obiettivi, che ancora gli mancano. Sul Fiandre ho qualche dubbio, lo vedrei più piazzato che vincente. E penso che non avrà voglia di correrlo.
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