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lunedì 15 luglio 2019

Ad Albi vince Van Aert. Attardati Pinot e Fuglsang, ancora di più Landa

🚲 Le Tour De France 2019
Decima tappa del Tour de France 2019, da Saint Flour ad Albi, astrattamente destinata a ruote veloci, perché ci sono cotes non impegnative prima del giorno di riposo previsto per domani. Ma, al Tour, tutto può succedere, ogni giorno.
La corsa: l'imprevisto succede, manco a dirlo. A circa 30 km dal traguardo. Vento forte, ventagli. Si fraziona il gruppo, quando la volata a ranghi compatti sembrava inevitabile. Si attarda Landa, più di tutti i favoriti, ma anche Pinot e Fuglsang restano dietro, per una grave disattenzione, che vanifica la grande azione compiuta proprio da Thibaut Pinot sabato, al seguito di Alaphilippe. Che invece è davanti con la maglia gialla. Concentratissimo. Al Tour è vietato distrarsi. Essere forti non basta, bisogna saper correre, al netto della buona sorte, sempre necessaria. Davanti sono in sessanta o giù di lì e Geraint Thomas c'è con mezza squadra e se n'avvantaggia. Fortunato da un paio d'anni a questa parte. E bravo anche. Volata di forza, con la strada che sale negli ultimi 150 metri: vince Van Aert su Viviani. Alaphilippe consolida il primato, Geraint Thomas si ritrova secondo senza sforzi. Pinot, che cominciavo a pensare grande favorito, scende al decimo posto a più di due minuti e mezzo! E tutto per un'erronea lettura della corsa, che, a 29 anni, non può più essere scusata.
Ordine d'arrivo:
1. Van Aert
2. Viviani
3. Caleb Ewan
4. Matthews
5. Sagan

3 commenti:

  1. Thomas è stato sempre sottotraccia ma secondo me è il più forte di tutti anche quest'anno, sul primo arrivo in salita quando tutti erano al gancio sul muro finale in 200 metri ha fatto il vuoto e ha saltato pure Alaphilippe che sembrava andato, mi aspetto prenda da un minuto in su a tutti a cronometro e poi gli basterebbe controllare, anche se la Sky non mi ha fatto grande impressione fin'ora e Bernal che vuol fare la sua corsa può essere dannoso specie se si trovassero isolati o qualcuno tentasse l'imboscata infilandosi in qualche fuga da lontano.

    Sono curioso però di vedere se Alaphilippe tiene duro sui Pirenei, negli ultimi due anni in salita è sempre saltato ma nel 2015/2016 aveva dimostrato di averle potenzialità e a cronometro, tolto Thomas, non credo ci siano molti che gli possano guadagnare tempo quindi almeno secondo dovrebbe essere alla vigilia del Tourmalet.

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    Risposte
    1. Alaphilippe incuriosisce molto anche me. E penso che possa fare classifica quest'anno. Uno che vada forte sulle Ardenne come lui non teme le grandi montagne. Ricordo che Argentin, per esempio e a proposito di Ardenne, fu terzo al Giro del 1984 e più tardi sesto. Insomma, anche Alaphilippe, cui il fondo non manca, potrebbe puntare al podio. La verità è che, fino ad ora, non si è mai cimentato nella cura della classifica in un grande giro. Ma le potenzialità le ha tutte. E la condizione è ancora notevole

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    2. Mi aspetto inoltre, ma mi fa difetto il pronostico che feci in favore di Pinot sette anni fa, penso che il corridore francese avrà la voglia e le gambe di attaccare. Ha verosimilmente perduto l'occasione di vincere, ma lui va più forte quando è meno in vista. Ed è un limite. Ma, è così.

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