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domenica 20 settembre 2015

Inter forza 12: battuto il Chievo con gol di Icardi

Partita non bella, che ha dimostrato quanto solido e quadrato sia il Chievo di Maran, nel quale brillano le individualità di Birsa e di Paloschi. L'Inter eccede in tocchi di fino in mezzo al campo, dove Kondogbia attira avversari e pretende di liberarsene con svariati giochi di prestigio. Spesso ci riesce anche, ma altrettante volte rallenta il gioco oppure rischia di innescare il contropiede avversario. Dev'essere più sobrio. Comunque, il francese, al tramonto del primo tempo, effettua un lancio breve dalla trequarti,  dopo velo di Jovetic, meno brillante di altre volte, e palla ad Icardi, destro, sinistro, gol. Primo gol stagionale per il capocannoniere della passata stagione. I gradi di capitano, però, li darei ad un altro. Segnatamente a Santon, che ara la fascia, è attento in difesa e mostra doti di palleggio da centrocampista di qualità. Nella ripresa, l'Inter non raddoppia e soffre qualche arrembaggio del Chievo, che costa l'infortunio di Murillo ed apprensioni sparse. Raddoppiare si potrebbe, ma Perisic, dopo una strepitosa fuga sulla fascia sinistra, allora è veloce il giovanotto!, non riesce a servire Icardi. Medel dietro è impeccabile, come Felipe Melo davanti a lui. Si sente, tuttavia, l'assenza di un regista, sicché la squadra procede a strappi. C'è molta forza fisica, meno acume tattico. Pochissima strategia. Anche in panchina, ma questo è noto. Comunque 12 punti in quattro partite, primato solitario ancora una volta. L'Inter c'è.

domenica 13 settembre 2015

L'Inter batte il Milan 1-0: gran gol di Guarin. Guida la classifica a punteggio pieno

Partita equilibrata ma la vittoria dell'Inter, propiziata da una prodezza di Guarin è meritata. Soltanto Balotelli, subentrato a Bacca, ha dato la sensazione di poter riaprire la partita per il Milan: grande giocatore, grandissimo tiro. Per il resto, male Perisic, con l'attenuante dell'esordio e maluccio Icardi, zavorrato dalla fascia di capitano. Notevole Murillo affiancato da un vispo Medel e subito pronto Felipe Melo, sebbene sempre troppo irruento. L'Inter c'è, anche sulle fasce, dove ha brillato Santon. Kondogbia, infine, resta tatticamente grezzo, ma i mezzi tecnici ed atletici sono di primissimo ordine, come ha dimostrato nel finale arroventato. Inter in testa alla classifica a punteggio pieno e la Juve gela a -8.

lunedì 7 settembre 2015

La piccola Italia di Conte ipoteca la qualificazione agli Europei 2016

Campioni straordinari, fra gli italiani di questa generazione, non ce ne sono. E d'accordo. Conte, che pure va lodato per aver costruito una nazionale se non altro tenace e compatta, potrebbe in ogni caso scegliere meglio. Per esempio, come può De Sciglio giocare titolare? Possibile che si debba ancora puntare su Chiellini? E su De Rossi, che ormai può giocare soltanto in difesa e non più a centrocampo, dal momento che in campo passeggia invece di correre? Conte deve sperare nel recupero, peraltro difficile, di Balotelli, puntare su un giovane promettente come il granata Baselli, richiamare Santon. Bene, invece, fa Conte a valorizzare Pellè, che da tre anni è il migliore italiano nel suo ruolo. Centravanti classico, possente, ha conquistato una consapevolezza dei suoi mezzi che gli permette anche giocate rischiose. Per il resto, e questo è il punto, c'è da augurarsi che la stagione appena iniziata segnali qualche talento, di cui la nazionale italiana avrebbe davvero bisogno. Così com'è, in Europa, ce n'è una decina di squadre messe meglio.

lunedì 31 agosto 2015

Inter: vittoria risicata sul Carpi, decide una doppietta di Jovetic

Gol su rigore di Jovetic a tre minuti dal termine e vittoria che conferma l'Inter in testa alla classifica. In vista del derby alla ripresa, dopo la pausa per le nazionali, va bene così. Mancini, però, quasi la stava perdendo la partita. Sull'1-0 per l'Inter, gol di Jovetic manco a dirlo, non ha saputo scuotere la squadra che ha vivacchiato senza riuscire a mettere al sicuro il risultato. Poi, mossa di vero genio!, ha tolto Santon, che d'accordo era ammonito, per Nagatomo, la cui insipienza tattica è proverbiale. E Nagatomo ha dormito sul gol del pareggio del Carpi. Poi il rigore che si è detto, la vittoria per 2-1, la testa della classifica. Va bene così. Contro il Milan, però, ci vorrà ben altro. Brozovic sulla trequarti è un'assurdità, Kondogbia si concede pause che nemmeno Beccalossi e, per la verità, ieri sera mi hanno convinto meno anche Murillo e Miranda. In campo aperto, e qui tornano le colpe di Mancini, soffrono pure loro.

domenica 23 agosto 2015

Inter - Atalanta:1-0. Jovetic!

Mancini fortunato. Il contrattempo muscolare occorso ad Icardi lo costringe a mandare presto in campo Jovetic, dai cui piedi passerà la più parte del gioco nerazzurro oltre al gol, bellissimo, che nel recupero vincerà l'orgogliosa resistenza dell'Atalanta, ridotta in dieci dalla sacrosanta espulsione di Carmona. Imbarazzante la prova di Gnoukouri, sostituito nella ripresa da Hernanes, il centrocampo stenta parecchio, anche perché la regia di Medel è ruvida e scontata, mentre Brozovic, sulla trequarti, sebbene abbia corsa e buona tecnica, paga dazio ad una fantasia da impiegato del catasto. Kondogbia ha fisico da granatiere ed un gran mancino, ma tatticamente è sprovveduto e, ora come ora, mi pare che incida poco. E' probabile che crescerà giocando. Palacio è quello spompato della scorsa stagione. Ottima invece la prova di Miranda e di Murillo, il quale ultimo, più di tutti, mi ha impressionato: mi ricorda il Samuel della Roma. Alla distanza è venuto fuori anche il fondista Santon, sempre diligente in fase difensiva, nel secondo tempo ha spinto con più costanza, spesso ignorato dai compagni. Ha suonato lui l'arrembaggio finale. Tre punti buoni. Ma che errore aver ceduto Kovacic!

lunedì 27 luglio 2015

Mancini è all'ultima spiaggia

Soldi sono stati spesi e si spenderanno per accontentare le vaste pretese del più sopravvalutato degli allenatori, ma anche il più sottovalutato dei giocatori a suo tempo, Roberto Mancini. Che vorrà spiegare come pretende di far coesistere Perisic e Jovetic. Perché si aspetta che Montoya sia un fuoriclasse. Perché Santon dovrebbe andar e D'Ambrosio rimanere. A questo punto della stagione, intendiamoci, tutto ancora è possibile. Persino che Mancini deponga l'abituale, inutile, supponenza. E che metta in campo una squadra competitiva, senza lasciarsi guidare da simpatie ed antipatie, da sempre la vera bussola delle sue navigazioni. E' possibile, ma non ci credo, per quanto speri di sbagliarmi. #mancinivattene

domenica 17 maggio 2015

L'Inter perde contro le riserve della Juve: Mancini vattene! (#Mancinivattene)

Che fine ha fatto Santon? Lecito chiederselo dopo aver visto sbagliare una quantità di cross da D'Ambrosio, Juan Jesus e Nagatomo. Mancini, noto stratega delle disfatte, l'ha tenuto fuori anche oggi. Sconfitta bruciante contro una Juve imbottita di riserve. Altro che corsa all'Europa League. Via Mancini, via Vidic, via Handanovic. E mi fermo qui per carità di patria. Anzi, no. #Mancinivattene. La verità è che non si può sempre vincere undici contro nove, come successo con Udinese e Lazio.

lunedì 11 maggio 2015

L'Inter batte la Lazio con doppietta di Hernanes

Hernanes, con due giocate, decide una partita che l'Inter del sopravvalutato Mancini mai avrebbe vinto. Neppure con la doppia superiorità numerica. D'Ambrosio e Juan Jesus e persino Nagatomo preferiti a Santon. Mancini deve andarsene. Dimenticavo: Kovacic è un grande giocatore e la sua ritardata esplosione è da intestare a Mancini, che l'ha escluso troppe volte dalla formazione titolare. Ieri, ha dimostrato il suo valore, ammesso che ce ne fosse bisogno.

domenica 3 maggio 2015

Pareggio contro il Chievo: Mancini vattene

Un pianto lungo 23 partite, preferendo oggi D'Ambrosio e Juan Jesus a Santon: ma dai! Pareggio a reti bianche contro il Chievo e media punti, 1,43 punti a partita, ancora inferiore a quella di Mazzarri. #Mancinivattene!

giovedì 19 febbraio 2015

Inter - Celtic 3-3

Non capisco cosa Mancini voglia dimostrare, mortificando Kovacic con panchine in serie. Detto questo l'Inter non passa sull'infuocato campo del Celtic. Primo tempo scoppiettante. L'Inter nei primi venti minuti domina grazie ad un pressing alto assai efficace e va sul 2-0: Shaqiri e Palacio. Poi un'entrata intempestiva di Kuzmanovic ed un errore in chiusura di Ranocchia, sempre svagato, e di Campagnaro, autogol, propiziano il pareggio dei padroni di casa. Santon suona la carica a fine primo tempo: grandissima personalità. Allo scadere segna Palacio dopo una respinta del portiere avversario. Nella ripresa cala il ritmo. L'Inter soffre ma potrebbe chiudere in contropiede se soltanto Icardi fosse in giornata. Anonimo Guarin. Mancini passa alla difesa a tre. Gli scozzesi non mollano ed alla fine pareggiano sul solito errore difensivo nerazzurro: Dodò, come Mancini, deve andarsene.

domenica 15 febbraio 2015

L'Inter travolge l'Atalanta: Guarin mattatore

I soliti rischi, Ranocchia non sa comandare la difesa, tanto che l'Atalanta pareggia presto il subitaneo gol di Shaqiri su rigore. Ci vuole una prodezza di Guarin per tornare in vantaggio. Nella ripresa, però, l'Inter cambia passo e dilaga. L'Atalanta resta in dieci, Guarin sorprende il portiere avversario fuori dai pali e Palacio fissa il risultato sul 4-1. Capitolo Mancini: sbagliato tener fuori Kovacic, ma Guarin è stato valorizzato da lui. Infine, altra grande prova di Santon.

domenica 8 febbraio 2015

Inter - Palermo 3-0: doppietta di Icardi che non esulta

Vittoria netta per l'Inter anche se il Palermo ad inizio ripresa manca il clamoroso gol del pareggio con Dybala che spreca a porta vuota. E così al vantaggio di Guarin seguono i due gol di Icardi. Che polemicamente non esulta dopo il bisticcio con i tifosi della scorsa settimana: scommettiamo che chiederà di andar via? Mancini rifiata. Santon, e si sapeva, e Brozovic, sorprendente, hanno aumentato il tasso tecnico e lo spessore tattico della squadra. Prima grande partita di Shaqiri. Resta un errore la panchina per Kovacic.

mercoledì 4 febbraio 2015

Inter eliminata dal Napoli in Coppa Italia. Mancini vattene

Sfuma anche la Coppa Italia. L'Inter è stata anche sfortunata, perché il gol di Higuain è arrivato allo scadere del recupero. Però è la terza sconfitta in dieci giorni. I numeri sono anche troppo eloquenti e spietati. L'Europa, dopo la sconfitta contro il Napoli, diventa un miraggio. La sua gestione è stata fallimentare: Mancini deve andarsene. Confortano se non altro le prove di Brozovic, che ha personalità, e di Santon, tornato dopo tre anni e mezzo: una partita impeccabile la sua. Trovo assurda, infine, l'esclusione di Kovacic, nemmeno preso in considerazione per subentrare. 

domenica 1 febbraio 2015

Santon torna all'Inter: quarto rinforzo per Mancini

Santon torna all'Inter dopo tre anni e mezzo di esilio. Stupì tutti Mourinho puntando su di lui diciottenne agli inizi del 2009. Corsa, tecnica, prestanza atletica e la personalità di un veterano. Arrivarono le vittorie e gli elogi. L'anno dopo il triplete. Nel mezzo anche la nazionale. Poi una flessione di rendimento, la miopia della dirigenza, il prestito al Cesena ed il trasferimento al Newcastle. Ora, a 24 anni da poco compiuti, Santon torna all'Inter. Quarto rinforzo per Mancini. Basterà? Difficile dirlo. Penso, in ogni caso, l'ho sempre pensato, che Santon sia un campione autentico.

giovedì 22 maggio 2014

Destro torna all'Inter

Non so quanto fondata possa essere la notizia che vorrebbe Mattia Destro in procinto di tornare all'Inter. Del resto, il suo cartellino, che l'Inter ha ceduto con una fretta assurda, oggi costa parecchio, quasi 20 milioni di euro. Troppi per le casse esangui di questa Inter ridimensionata. Infatti, si vocifera di Guarin offerto alla Roma a parziale conguaglio. Insomma, sarà difficile che Destro torni. A certi errori del passato non è facile rimediare. Ad ogni modo, l'operazione, ove mai andasse in porto, non sarebbe sbagliata. Anzi, dipendesse da me, riporterei all'Inter anche Bardi, Caldirola e Santon. E perfino Balotelli. A proposito: se l'Inter cerca Destro, vuol dire che in società non si crede già più in Icardi. Quando si dice la programmazione!

sabato 2 novembre 2013

Santon 163 partite tra i professionisti. Il suo Newcastle batte il Chelsea di Mourinho

A gennaio 2014 Santon compirà 23 anni e ne saranno passati quasi cinque da quando fece il suo clamoroso esordio contro la Roma in Coppa Italia con la maglia dell'Inter. Mourinho trovò il coraggio di schierarlo, tenendo in panchina sia Maxwell che Chivu. Di lì a poco, in Champions, Santon avrebbe tenuto a bada Cristiano Ronaldo che militava ancora nel Manchester United. Oggi, Santon e Mourinho si sono ritrovati sul campo da avversari. Ha vinto Santon, che gioca nel Newcastle, contro il Chelsea che Mourinho è tornato ad allenare dopo oltre un lustro. Santon ha toccato quota 163 partite tra i professionisti (un solo gol segnato) e non capisco perché Prandelli non lo abbia convocato ultimamente in nazionale. Sa disimpegnarsi sia da terzino destro che da terzino sinistro, ha corsa, tecnica, forza fisica ed un'esperienza di campo che pochi alla sua età possono vantare.

martedì 12 marzo 2013

Santon 150 partite tra i professionisti: torna all'Inter?

Sulla fascia destra dell'Inter, si alternano a vario titolo, il quasi quarantenne Saverio Zanetti, "mastrolindo" Jonathan, e "belli capelli" Schelotto. Mentre nel nord dell'Inghilterra, a Newcastle, gioca, sempre meglio, Davide Santon, lanciato da Mourinho, universalmente considerato un predestinato al gioco del calcio, uno che potrebbe giocare con altrattanta valentìa anche a sinistra. Santon, classe '91, 22 anni da poco compiuti, ha da qualche giorno raggiunto il traguardo delle 150 partite tra i porfessionisti: 125 con squadre di club, 17 con l'under 21, 8 con la nazionale maggiore. Un grande patrimonio di esperienza. Tornerà all'Inter a fine stagione?

giovedì 7 febbraio 2013

Santon è un campione autentico

Mourinho non si era sbagliato. Davide Santon è un campione, un predestinato al gioco del calcio. L'hanno capito tutti, ad eccezione della dirigenza nerazzurra, capeggiata da Marco Branca. Che ha lasciato partire Santon, preferendogli il minuto Nagatomo, "mastrolindo" Jonathan e "chioma fluente" Pereira. Santon, giunto ieri all'ottava partita con la nazionale maggiore nonché alla partita n. 146 tra i professionisti a soli 22 anni, è titolare nel Newcastle ed è tra i pochi difensori in circolazione a saper presidiare con eguale disinvoltura sia la fascia destra che la fascia sinistra. Ha prestanza atletica, decisione nei contrasti, corsa, progressione, tecnica ed esperienza. Evidentemente, tutto questo non basta. E va a finire che,  a fine stagione, anche Santon andrà rinforzare qualche altra squadra italiana. L'Inter del resto, pensa di adattare a terzino Schelotto!
* Aggiornamento del 02 febbraio 2015: Santon è tornato all'Inter. Era ora.

lunedì 28 gennaio 2013

Branca va licenziato subito!

Branca, il 31 gennaio è alle porte, sta sbagliando tutto il possibile. Dapprima, le sue incaute dichiarazioni hanno costretto l'Inter a svendere il cartellino di Sneijder, poi ha pensato bene di trovare un sostituto di Milito, classe '79, in Rocchi, panchinaro alla Lazio, classe '77. Ora, da giorni, cerca disperatamente di ingaggiare Paulinho, che non è Didì, non è Gerson, non è Falcao e nemmeno Dunga, spacciandolo per il campione che non è. Santon gioca grandi partite al Newcastle e l'Inter, sulle fasce, si affanna tra Jonathan, Pereira e Nagatomo, mentre il Milan è vicinissimo a Balotelli. Moratti dovrebbe licenziarlo. Avrebbe dovuto licenziarlo già da tempo, da un anno, anzi da due. Cosa aspetta? Che l'Inter diventi stabilmente una squadra da mezza classifica?

giovedì 10 gennaio 2013

Inter: torna Balotelli!

Sono convinto che Balotelli tornerà all'Inter, esercitando un diritto di prelazione che, quale ultima cautela, fu stabilito nell'estate del 2010: i rumors al riguardo si fanno insistenti e sono di fonte qualificata, la dirigenza nerazzurra. Del resto, il disfacimento dell'Inter del "triplete" era cominciato con il suo trasferimento al City. Un suo ritorno sarebbe da interpretare come il segno di una svolta, dopo due anni e mezzo di vacche magre e di scelte di basso profilo, che hanno condannato l'Inter alla periferia dell'Europa League. Del resto, le dichiarazioni di Berlusconi hanno calato la saracinesca sulla possibilità di un trasferimento del centravanti al Milan. Carattere non facile, ma grandi mezzi tecnici e fisici, Balotelli saprebbe, volendo, fare la differenza e con Cassano ha già dimostrato di saper convivere egregiamente. Già che ci siamo, vorrei vedere tornare anche Santon. E, crepi l'avarizia, Recoba. Regista di poca corsa per regista di poca corsa, mancino per mancino, piuttosto che Lodi, meglio il Chino. Il divario è enorme: è evidente. La classe è classe. Recoba è Recoba!