Thibaut Pinot trionfa sull'Alpe d'Huez: lo considero da anni un fuoriclasse che prima o poi vincerà il Tour de France. Nibali cede dopo l'assolo di ieri: sfuma il podio perché Valverde oggi è brillante. Quintana prova a ribaltare il Tour con un attacco che segna le gambe di Froome, che difende con i denti il suo vantaggio di 2'38". Froome tiene a fatica la ruota di Richie Porte. Valverde lo marca. Quintana avrebbe dovuto osare di più, è partito tardi. Vince Thibaut Pinot, Quintana secondo. Froome cede più di un minuto, ma salva la maglia gialla. Si tratta del secondo successo al Tour per Froome dopo quello del 2013, anche allora davanti a Quintana. Completa il podio Valverde. Nibali quarto, Contador quinto.
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sabato 25 luglio 2015
venerdì 29 maggio 2015
A Cervinia trionfa Aru, che torna secondo in classifica, scavalcando Landa. Salda la maglia rosa di Contador
Giro d'Italia 2015, diciannovesima tappa, 234 km da Gravellona Toce a Cervinia e tre gran premi della montagna di prima categoria: non ci si può nascondere. Splendido assolo di Visconti, non nuovo a simili cavalcate, basti pensare alle due vittorie colte al Giro del 2013, quello vinto dal rivale e corregionale Nibali. Purtroppo, lungo l'ascesa finale, con pendenze non troppo impegnative, il gruppo maglia rosa accelera, mentre Visconti paga dazio alla stanchezza: viene ripreso quando mancano meno di 11 km al traguardo. Poi, è Hesjedal a rompere gli indugi, Contador, che gli deve gratitudine per l'aiuto ricevuto ieri, lascia fare. Contropiede di Aru, Contador rimane impassibile, decidendo di curare soltanto Landa. Aru, animato da una grande ansia di rivincita, riprende e stacca Hesjedal e vince con un'esultanza rabbiosa. Torna secondo in classifica generale, scavalcando il compagno di squadra Landa. Contador, califfo della corsa, resta saldamente in maglia rosa.
mercoledì 28 maggio 2014
Quintana in rosa, Hesjedal segue a 8"
Tappa balorda quella di ieri al Giro d'Italia 2014. Tempo infame, pioggia, salite ripidissime, discese pericolose, comunicazioni disordinate. Procedere con lentezza, qualcuno lo fa, non Quintana, che nella discesa dallo Stelvio si avvantaggia. E vince poi, sull'arrivo inedito di Valmartello, a seguito di uno splendido assolo. Era il grande favorito della vigilia, questo è noto ed il secondo posto nella classifica generale al Tour de France 2013 è una prova della forza di Quintana. Resta, però, l'imbarazzo per la direzione della corsa. Se tutti avessero affrontato la discesa dallo Stelvio senza tenere le mani costantemente sulle leve dei freni, che sarebbe successo? Secondo me, Quintana avrebbe vinto comunque. Ma, infliggendo un minore distacco agli avversari.
martedì 14 maggio 2013
Giro d'Italia 2013: vince Uran sul Montasio, cede Wiggins, crolla Hesjedal. Nibali conserva la maglia rosa
Sarà Cadel Evans a contendere a Vincenzo Nibali il successo nel Giro d'Italia 2013. Questo il verdetto, sempre suscettibile di smentite, del Montasio, la durissima salita che ha deciso la tappa odierna, tutta corsa in Friuli, nel cuore delle Alpi Giulie, da Cordenons all'Altopiano del Montasio per l'appunto. Naufragano ancor prima dell'erta finale le speranze del campione in carica Hesjedal che becca un crisi solenne e dice addio ai piani alti della classifica. Nibali è in forma e difende la maglia rosa senza grandi affanni. Con lui arriva Cadel Evans, un osso duro che lotterà fino alla fine e che, sulla carta, non ha punti deboli. Con l'eccezione dell'anagrafe. Vincitore di giornata il colombiano Rigoberto Uran, compagno di squadra di Wiggins. Si tratta di uno scalatore puro, di cui si sentirà parlare parecchio. Quanto a Wiggins, che perde oltre un minuto, la sensazione è che possa lasciare il Giro anzitempo e dedicarsi al progetto di riconquista del Tour. Non l'avrei detto.
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lunedì 6 maggio 2013
Giro d'Italia 2013: a Marina di Ascea vince Paolini, che veste anche la maglia rosa
Giro d'Italia 2013, terza tappa da Sorrento a Marina di Ascea. Percorso splendido attraverso la costiera amalfitana. Corsa a lungo tranquilla, controllata dal team Sky della nuova maglia rosa Puccio, che ha scalzato Cavendish al comando della classifica generale dopo la cronosquadre di ieri. Sulla salita di Sella di Catona, si scatena la bagarre, attacca Hesjedal, che, consapevole della forza di Wiggins a cronometro, sa di non poter correre di conserva. Il gruppo si frantuma, il canadese è tenace, ma i grandi del plotone tengono. Restano davanti poco più di 30 corridori, quando comincia una discesa, ricca di curve e di passaggi ardui, che richiedono una grande tecnica di guida. A 6,5 km dal traguardo, Paolini evade dal gruppo di testa e guadagna cinquanta, sessanta metri, ma l'andatura generale è davvero alta e non c'è modo di avvantaggiarsi di più. Anzi, no. Paolini ottiene una decina di secondi, che gli bastano a vincere. Paolini prende anche la maglia rosa.
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lunedì 22 aprile 2013
Giro d'Italia 2013: i favoriti. Wiggins, Nibali, Basso, Hesjedal, Samuel Sanchez, Scarponi. Anzi no, perché Basso non parte.
Il 4 maggio, da Napoli, partirà il Giro d'Italia 2013: percorso particolarmente adatto agli specialisti delle prove contro il tempo, considerati i 90 km circa che si correranno a cronometro. Insomma, Wiggins, vincitore dell'ultimo Tour de France, è il favorito d'obbligo, tanto più che si difende assai bene anche in montagna. Subito dopo di lui Nibali, chiamato alla consacrazione. In carriera, il campione siciliano vanta piazzamenti sul podio al Giro ed una vittoria alla Vuelta. Dovrà dimostrarsi capace di staccare Wiggins in salita e, perché no?, in discesa, terreno sul quale non varrà Magni, ma è certamente tra i più abili oggi nel gruppo. Poi, Ivan Basso, che ha il curriculum e l'esperienza per gestire al meglio le tre settimane di corsa, ma, 36 primavere cominciano ad essere tante. Più staccati, nei pronostici, ed anche loro piuttosto avanti con gli anni, Scarponi, ottimo piazzato all'ultima Liegi, Samuel Sanchez e la maglia rosa dello scorso anno, Hesjedal, che si è conquistato con quella sorprendente vittoria i quarti di nobiltà necessari a comparire tra i pretendenti ad un nuovo successo. Ancora non è chiaro se ci sarà Contador. In quel caso, l'asso spagnolo meriterebbe una citazione per lo meno al fianco di Wiggins e di Nibali. Segue borsino dei favoriti.
Aggiornamento del 2 maggio 2013: Basso dà forfait, il Giro perde un protagonista annunciato.
Aggiornamento del 2 maggio 2013: Basso dà forfait, il Giro perde un protagonista annunciato.
Wiggins *****
Nibali *****
Basso ****
Hesjedal ***
Samuel Sanchez ***
Scarponi **
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domenica 27 maggio 2012
Hesjedal vince il Giro d'Italia 2012, primo canadese nella storia. Secondo Joaquim Rodriguez, terzo De Gendt. Pinotti vince la cronometro conclusiva di Milano.
Grande prova di Pinotti, forse il migliore specialista italiano nelle prove contro il tempo, che vola la cronometro conclusiva di Milano ad oltre 51 km/h. Lotta serrata per la maglia rosa nei primi km. Ma, Hesjedal ha un altro passo rispetto allo scalatore spagnolo Joaquim Rodriguez. Il canadese dalla complessione possente recupera lo svantaggio già a metà del percorso. Affronta ogni curva con molta audacia e pari perizia: guida benissimo per essere alto 1,90 m. Quanto contano le motivazioni nello sport e nella vita! Hesjedal vince il Giro d'Italia 2012: una sorpresa clamorosa. Un altro nordamericano si porta a casa la maglia rosa: dopo lo statunitense Hampsten nel 1988, è toccato al canadese Hesjedal nel 2012. Rodriguez secondo, De Gendt, che ha scavalcato Scarponi, terzo. Podio tutto straniero al Giro, come non accadeva dal 1995, quando vinse lo svizzero Rominger e secondo e terzo furono i russi Berzin ed Ugrumov.
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Giro d'Italia 2012: cronometro di Milano decisiva. Maglia rosa per Hesjedal?
Cronometro decisiva a Milano, per l'assegnazione della maglia rosa in questo Giro d'Italia del 2012. Una trentina di secondi non dovrebbe bastare a Joaquim Rodriguez per difendere la maglia rosa dagli assalti del canadese Hesjedal, specialista delle prove contro il tempo. Il vantaggio di Rodriguez starà nel partire per ultimo, avendo continui riferimenti cronometrici degli avversari. Poi, conterà il fondo. Scarponi, attualmente terzo, finirà ai piedi del podio: troppo leggero per andar forte a cronometro. La sorpresa, qaulcuno ha scritto, potrebbe venire dal belga De Gendt, corridore completo, capace di imprese solitarie come quella di ieri sullo Stelvio, ma, comunque forte sul passo. Dovrebbe, però, recuperare più di due minuti, vale a dire quasi 5 secondi a km nei 28 che chiuderanno il Giro. No, non credo possa riuscirci. Stiamo a vedere. La logica impone di pronosticare che Hesjedal vincerà il Giro d'Italia.
sabato 26 maggio 2012
Giro d'Italia 2012: sullo Stelvio vince De Gendt. Secondo Cunego.
Grande azione del belga De Gendt, che riscrive la classifica generale, arriva da solo sul mitico passo dello Stelvio e, domani, potrà togliere a Scarponi l'ultimo posto del podio. La cronometro di Milano dovrebbe premiare maglia rosa il canadese Hesjedal, un "carneade" delle due ruote ad alti livelli: sul passo è più forte di Joaquim Rodriguez. Ma, l'ultima prova contro il tempo di una grande corsa a tappe, dopo oltre 3.000 km percorsi premia meno gli specialisti: conterà più di tutto il fondo. Quello rimasto. Da segnalare, tornando alla tappa odierna, il secondo posto di Cunego, risalito al sesto posto nella generale. Detto questo, resto dell'idea che il Giro d'Italia 2012 non sia stato un grande Giro. I favoriti della vigilia hanno corso a lungo in difesa, preoccupati di evitare una crisi, senza assumere iniziative degne di lode. Ne è scaturito uno spettacolo poco entusiasmante.
domenica 20 maggio 2012
Giro d'Italia 2012: a Pian dei Resinelli vince Rabottini. Secondo Joaquim Rodriguez, che riprende la maglia rosa
Quindicesima tappa del Giro d'Italia 2012. Ancora un arrivo in salita, questa volta nel lecchese, a Pian dei Resinelli. Fuga d'altri tempi di Rabottini, fondista classico che tiene in pianura come in salita. La sorpresa di giornata è l'attacco di Damiano Cunego, che somiglia molto a quello che gli valse la maglia rosa nel 2004, quando era ancora un gregario di Gilberto Simoni. Oggi, però, non andrà allo stesso modo. Cunego arriva a guadagnare quasi cinque minuti su Hesjedal. Ma, dietro, Liquigas ed Astana fanno buona guardia e recuperano. Basso e Kreuziger non hanno alcuna intenzione di lasciarsi sorprendere. Rabottini rimane in testa, tra gli immediati inseguitori cede Cunego, mentre accelera Losada. Per la vittoria, testa a testa tra Rabottini e Losada, separati a poco più di 2 km dal traguardo da circa un minuto di distacco. Tempo inclemente, pioggia e freddo fuori stagione. Si assottiglia il vantaggio di Rabottini. Rinviene a grandissima velocità dal gruppo dei migliori Joaquim Rodriguez, che riacciuffa Losada, suo compagno di squadra e poi lo stesso Rabottini. Rabottini, tuttavia, raschia il fondo delle energie rimastegli e vince in volata su Joaquim Rodriguez, che riprende la maglia rosa.
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Giro d'Italia 2012: a Cervinia vince Amador, Hesjedal torna in rosa
Quattordicesima tappa del Giro d'Italia 2012. Nessuno controlla la corsa, così va via la solita fuga. A Cervinia vince Amador. I favoriti giocano a nascondersi. O è pretattica oppure le gambe non girano. Alla fine, dal gruppetto dei migliori evade il canadese Hesjedal, già maglia rosa, che maglia rosa torna a discapito di Joaquim Rodriguez. Oggi, ancora un arrivo in salita a Lecco/Pian dei Resinelli. Qualcuno dei candidati alla vittoria finale avrà il coraggio di attaccare a fondo? Dopotutto, domani è previsto l'ultimo giorno di riposo. Io faccio il solito nome: Frank Schleck.
lunedì 14 maggio 2012
Giro d'Italia 2012: a Frosinone vince Ventoso. Cadono Goss e Pozzato. Hesjedal conserva la maglia rosa
Nona tappa del Giro d'Italia 2012, da San Giorno nel Sannio a Frosinone. Temperature in caduta libera, dopo il caldo asfissianate degli ultimi giorni, piove e tira un vento insidioso. Tutti aspettano l'arrivo in volata e la vittoria di Cavendish. E Cavendish non si nasconde, perché disputa la volata per il secondo posto al traguardo volante di Ceprano, quando mancano circa 23 km al traguardo. Davanti, c'è ancora l'olandese Keizer in fuga: un buon passista, che il gruppo tiene a tiro, riassorbendolo a 14 km dal traguardo di Frosinone. Andatura sostenuta del plotone, che scoraggia tentativi di evasione. Ma, a 6,5 km dall'arrivo vanno in via in quattro, compreso Joaquim Rodriguez, uno dei favoriti per il successo finale. Rodriguez rilancia e resta solo, mentre dietro tira la Liquigas di Basso. Prova a recuperare addirittura Pozzovivo. Bagarre, scattano a ripetizione Kreuziger, Scarponi, finalmente Pozzato in contropiede. I velocisti sono tutti attardati. Anzi no, perché Goss c'è. Finale entusiasmante. Goss e Pozzato cadono rovinosamente. Vince Ventoso, Felline secondo, Nizzolo terzo, Caruso quarto. Hesjedal conserva la maglia rosa. Domani, decima tappa, con arrivo in salita ad Assisi. Superando i postumi della salita odierna, indico Pozzato favorito. * Aggiornamento del 15 maggio 2012: niente dare, Pozzato è stato costretto al ritiro.
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sabato 12 maggio 2012
Giro d'Italia 2012: a Rocca di Cambio vince Tiralongo, secondo Scarponi, terzo Frank Schleck. Hesjedal nuova maglia rosa
Settima tappa del Giro d'Italia 2012, da Recanati, patria di Leopardi, a Rocca di Cambio. Appennini, primo arrivo in salita della corsa rosa. Va via la solita fuga, che non raggiunge tuttavia un vantaggio rassicurante. E' la Garmin, con un'azione decisa e spettacolare, a riportare il plotone a ridosso degli attaccanti di giornata. Navardauskas ammaina subito la propria bandiera, all'inizio dell'ultima salita cede anche Pozzato, finora deludente, seguito da Malori, che saluta la maglia rosa. Timido attacco di Cunego. A 6 km dal traguardo, davanti Pirazzi ed Herrada Lopez, il gruppo insegue a 28". Ripreso Pirazzi ad un km dal traguardo, Herrada Lopez a 700 metri. Scatta Scarponi, gli va dietro Tiralongo, che lo supera all'ultima curva e vince. Primo Tiralongo, secondo Scarponi, terzo Frank Schleck, che indico favorito per il successo finale. Hesjedal, canadese della Garmin è la nuova maglia rosa.
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