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giovedì 22 maggio 2014

Cronometro Barbaresco - Barolo, trionfa a sorpresa Rigoberto Uran, strepitoso, nuova maglia rosa. Grave ritardo per Quintana

Prova a cronometro, da Barbaresco a Barolo, resa più impervia dall'abbondante pioggia caduta sul percorso. Con l'asfalto bagnato, le mani dei corridori meno abili alla guida corrono d'istinto sulle leve dei freni. Bella prova di Ulissi, che guida a lungo la classifica provvisoria di tappa. Ma, la vera sorpresa di giornata, probabilmente decisiva per la vittoria finale del Giro, è la cronometro di Rigoberto Uran, mai così a suo agio contro il tempo. A metà percorso, ha già un vantaggio di circa un minuto su Cadel Evans, che pedala senza molta efficacia, prendendo pochissimi rischi e, tuttavia, riesce a sbandare persino in salita verso Castiglion Falletto. Rigoberto Uran vince e conquista la maglia rosa. La sua prova odierna è stata fantastica e del tutto imprevista. Perché imprevedibile. Pronostico che la porterà fino a Trieste. Se ci riuscisse, sarebbe il primo corridore colombiano a conquistare un grande giro nazionale dopo il mitico Lucho Herrera che vinse la Vuelta nel 1987. L'unico che possa impensierire Uran, del resto, è il connazionale Quintana, che, troppo leggero per uno sforzo sul passo come quello richiesto dalla tappa odierna, ha accumulato ormai un notevole ritardo in classifica e dovrà puntare tutto sulle salite, nelle quali anche Rigoberto Uran ha da dire la sua.

Barbaresco - Barolo: cronometro di 46,4 km con Gpm. I favoriti

Il Giro d'Italia 2014 entra nel vivo con la cronometro odierna, da Barbaresco a Barolo lungo 46,4 km intervallati da qualche asperità. Percorso, insomma, non del tutto adatto ai grandi specialisti delle prove contro il tempo, ma comunque proibitivo per gli scalatori puri. Cadel Evans, peraltro sospinto da quel moltiplicatore infallibile di energie che è la maglia rosa, mi pare il naturale favorito di questa 12^ tappa. Evans dovrà vedersela con l'olandese Kelderman, con Malori, che quest'anno ha trionfato nelle cronometro del Tour de San Luis, in Argentina, e della Tirreno - Adriatico, e con il suo connazionale Rogers, tuttavia reduce dalla bella fuga vittoriosa di ieri, che qualche strascico di fatica avrà lasciato. I colombiani Rigoberto Uran e Quintana, invece, correranno per limitare i danni.

sabato 12 maggio 2012

Giro d'Italia 2012: a Rocca di Cambio vince Tiralongo, secondo Scarponi, terzo Frank Schleck. Hesjedal nuova maglia rosa

Settima tappa del Giro d'Italia 2012, da Recanati, patria di Leopardi, a Rocca di Cambio. Appennini, primo arrivo in salita della corsa rosa. Va via la solita fuga, che non raggiunge tuttavia un vantaggio rassicurante. E' la Garmin, con un'azione decisa e spettacolare, a riportare il plotone a ridosso degli attaccanti di giornata. Navardauskas ammaina subito la propria bandiera, all'inizio dell'ultima salita cede anche Pozzato, finora deludente, seguito da Malori, che saluta la maglia rosa. Timido attacco di Cunego. A 6 km dal traguardo, davanti Pirazzi ed Herrada Lopez, il gruppo insegue a 28". Ripreso Pirazzi ad un km dal traguardo, Herrada Lopez a 700 metri. Scatta Scarponi, gli va dietro Tiralongo, che lo supera all'ultima curva e vince. Primo Tiralongo, secondo Scarponi, terzo Frank Schleck, che indico favorito per il successo finale. Hesjedal, canadese della Garmin è la nuova maglia rosa.

venerdì 11 maggio 2012

Giro d'Italia 2012: vince Rubiano Chavez a Porto Sant'Elpidio. Malori, secondo, conquista la maglia rosa

Sesta tappa del Giro d'Italia 2012. Fuga di lunghissima gittata, evadono in 15 dal gruppo e procedono inizialmente ad una media forsennata, superiore ai 45 km/h. Tappa di media montagna, continui saliscendi, tappa "mangia e bevi", avrebbe detto Adriano De Zan. I favoriti per il successo finale lasciano fare, spaventati dagli arrrivi in salita di domani e dopodomani. Il più brillante tra i fuggitivi è il colombiano Rubiano Chavez, vincitore della classifica degli scalatori al Tour de San Luis in Argentina, che resta da solo sul Gpm di Montegranaro, a 34 km dal traguardo di Porto Sant'Elpidio. Malori, che inegue Rubiano Chavez, è virtualmente maglia rosa, mentre Navardauskas, che ancora la indossa, perde contatto dal plotone ed arranca. Il gruppo si allunga, dev'essersi svegliato, a dieci km dal traguardo. Testa a testa a distanza per la maglia rosa tra Rubiano Chavez e Malori. La stanchezza morde le gambe. Vince Rubiano con poco più di un minuto su Malori, che regola il gruppetto dei quattro più immediati inseguitori. Malori, nonostante il clamoroso recupero finale del gruppo, è maglia rosa.