Blog di critica, storia e statistica sportiva fondato l'11 maggio 2009: calcio, ciclismo, atletica leggera, tennis ...
Elenco blog personale
Visualizzazione post con etichetta Eriksen. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Eriksen. Mostra tutti i post
giovedì 26 novembre 2020
I 10 errori di Antonio Conte all'Inter
lunedì 23 novembre 2020
Inter-Real Madrid: la partita della svolta!
Può, e dovrebbe, essere la partita della svolta. Inter-Real Madrid, mercoledì 25 novembre, Champions League, è il primo grande crocevia stagionale per i nerazzurri allenati da Conte. Tecnico sempre più abbarbicato al proprio credo tattico, sebbene i migliori risultati l'Inter li abbia colti in rimonta, lanciandosi in assalti di poco criterio ma di grande efficacia, una volta abbandonata la fedeltà agli schemi rigidissimi di Conte. Il cui curriculum europeo è notoriamente scarno. Vincere contro il Real Madrid, falcidiato da numerose, provvidenziali, assenze è non solo possibile ma doveroso. Per accedere agli ottavi della Champions, che l'Inter manca dal 2011, per restituire fiducia ad un ambiente in costante fibrillazione e per dare una svolta ad una stagione che chiudere senza trofei sarebbe fallimentare. Una partita decisiva, da non sbagliare.
sabato 24 ottobre 2020
Genoa-Inter: 0-2. Lukaku, D'Ambrosio
Hakimi va in panchina. Sulle fasce Darmian e Perisic. Confermato Eriksen. Primo tempo noioso. Più vivace la ripresa. È l'ingresso di Barella a scuotere l'Inter: un suo assist libera Lukaku che dribbla di destro e segna di sinistro. Poi raddoppia D'Ambrosio di testa dopo torre di Ranocchia. Vittoria convincente. L'Inter però dà il meglio quando ha più campo aperto. Il suo gioco diventa fluido contro squadre lunghe o allungate. Diversamente, ci sono difficoltà a trovare la via del gol.
mercoledì 21 ottobre 2020
Inter-Borussia Monchengladbach: 2-2
Stasera, ore 21:00, stadio Meazza in San Siro, Milano, esordio stagionale dell'Inter in Champions League, contro i coriacei tedeschi del Borussia Monchengladbach. Dovrebbe toccare ad Eriksen partire da titolare. Conte permettendo.
Hakimi positivo al Covid! La notizia arriva intorno alle 17:00. Assenza pesante per l'Inter, che si somma a tutte le altre.
La cronaca.
Sorvolo su un primo tempo noioso, ribadendo solo che Sanchez è un ex giocatore. Gli subentra Lautaro nella ripresa. Al 49' segna Lukaku che si avventa su una respinta in area tedesca. L'Inter ha spazio a destra, ma Darmian sbaglia sempre scelta. Poi, il solito errore dietro. Entrata scomposta di Vidal e rigore per i tedeschi. Gol e 1-1. Poi arriva anche il vantaggio tedesco su dormita congiunta di Vidal e Kolarov. Pareggio di Lukaku su angolo di Kolarov. Partita stranissima. Ma l'Inter più che guadagnare un punto ne ha persi due. Conte nelle Coppe è sempre andato così. Che errore averlo ingaggiato! Squadra lunga, reparti scollegati, insistenza su giocatori a fine corsa: Vidal, Kolarov, Sanchez e Handanovic. Un tempo un portiere mediocre. Ormai, un ex portiere mediocre.
lunedì 19 ottobre 2020
Bergomi, Eriksen e Conte
I tifosi nerazzurri, io per primo, hanno le loro stranezze. Ma non capisco, e non sopporto, l'astio di molti di loro verso una bandiera, un simbolo come Beppe Bergomi, 756 partite con l'Inter, storico capitano. Lo vorrebbero tifoso e non commentatore equilibrato. Ora, gli rimproverano di essere troppo critico con Eriksen, ma non è vero. Ha solo detto, prima degli altri, che l'asso danese avrebbe faticato con Conte. E i fatti si sono, purtroppo, incaricati di dargli ragione. Conte non prevede il trequartista nel suo gioco. Al più una mezzala d'assalto. Come fu il Vidal prima maniera. Ha fatto eccezione solo per Hazard al Chelsea, perché il belga faceva tutto lui in campo e vinceva partite e partite da solo. A Bergomi, Eriksen ricorda Bergkamp, perché taciturno, distaccato, algido. Non un trascinatore. Forse anche Bergomi esagera, perché non tutti possono avere il carisma di Matthaus. Però, è vero che il calcio italiano è più tattico di quello inglese, che c'è meno spazio, che ci sono più marcature immediate e preventive. E che Eriksen deve adattarsi. Ora, io Eriksen lo farei giocare sempre, vertice alto di un rombo. Ma, fin quando l'allenatore sarà Conte, ecco perché Bergomi ha ragione nella sua analisi, difficilmente succederà. Purtroppo. Soluzioni: una svolta, oggi imprevedibile, di Conte verso una maggiore elasticità tattica. Prima e durante le partite. Servirebbe ad Eriksen. Servirebbe all'Inter. E allo stesso Conte, la cui carriera sarebbe molto condizionata da un'altra stagione senza vittorie.
venerdì 16 ottobre 2020
Presentazione di Inter-Milan: derby n. 226 (partite ufficiali)
Scusi lei, che c'è, dove va, perché, oh bella mora, se non sbaglio lei hai visto l'Inter Milan con me, ma come fa lei a non ricordare, noi eravamo in centomila allo stadio quel dì [Eravamo in 100.000, scritta da Gino Santercole e cantata da Adriano Celentano, 1967]
Una storia lunga centoundici anni, quella del derby di Milano. Sì, perché Inter e Milan si affrontarono per la prima volta, in una gara ufficiale, nel lontano gennaio del 1909. Domani sera, nerazzurri e rossoneri saranno di nuovo di fronte, nella sfida n. 226. E se l'Inter sarebbe più forte sulla carta, il Milan viene da una lunga fase d'imbattibilità. E poi l'Inter ha giocatori fuori per positività al Covid o infortunio: ad oggi nove o dieci assenti! Insomma, il pronostico, sempre aperto in un derby, è impossibile. Eppure la partita sarà già, a suo modo, decisiva. Voglio vedere se Conte riuscirà di nuovo a tenere Eriksen in panchina. Spero di no, ma temo di sì.
La sfida.
Una delle chiavi tattiche della partita di domani sera, ore 18:00, sarà il confronto tra Hakimi e Theo Hernandez, a mio giudizio il miglior terzino destro e il miglior terzino sinistro della Serie A. Altro confronto importante sarà quello tra Ibrahimovic, 39 anni, e la difesa a tre dell'Inter, dove opereranno gli adattati D'Ambrosio e Kolarov, con De Vrij al centro. Sul fronte opposto, Kjaer e Romagnoli non sembrano avere il passo per contenere Lautaro.
domenica 28 giugno 2020
Parma-Inter 1-2. Gervinho, De Vrij, Bastoni
L'Inter fa visita al Parma e schiera: Handanovic, Godin, De Vrij, Candreva, Barella, Gagliardini, Biraghi, Eriksen, Lukaku, Lautaro. E deve vincere. Perché rischia di finire quarta dietro Lazio e Atalanta.
L'Inter non ha schemi offensivi. Il Parma aspetta e riparte. Tre passaggi e arriva al tiro. Lo fa dall'inizio. Segna con Gervinho, che salta Candreva e ipnotizza D'Ambrosio. Lo spartito non muta. Attacchi sterili nerazzurri, cross di Candreva e Biraghi sugli stinchi degli avversari. Il Parma riparte e rischia sempre di raddoppiare.
Cambi a metà secondo tempo. Ma il gioco nerazzurro resta un pianto. Qualche scossa viene da Sanchez, che tanto piace ai miei compagni di tifo, ma in stagione ha segnato un solo gol! Pareggia di testa De Vrij imbeccato allo stesso modo da un intelligente Lautaro. Espulso Kucka per proteste, Parma in dieci. Soccorso della buona sorte. Segna infatti anche Bastoni, subentrato a Godin. Ancora di testa su cross Moses, con la difesa del Parma che dorme.
L'Inter non ha schemi offensivi. Il Parma aspetta e riparte. Tre passaggi e arriva al tiro. Lo fa dall'inizio. Segna con Gervinho, che salta Candreva e ipnotizza D'Ambrosio. Lo spartito non muta. Attacchi sterili nerazzurri, cross di Candreva e Biraghi sugli stinchi degli avversari. Il Parma riparte e rischia sempre di raddoppiare.
Cambi a metà secondo tempo. Ma il gioco nerazzurro resta un pianto. Qualche scossa viene da Sanchez, che tanto piace ai miei compagni di tifo, ma in stagione ha segnato un solo gol! Pareggia di testa De Vrij imbeccato allo stesso modo da un intelligente Lautaro. Espulso Kucka per proteste, Parma in dieci. Soccorso della buona sorte. Segna infatti anche Bastoni, subentrato a Godin. Ancora di testa su cross Moses, con la difesa del Parma che dorme.
- Resta la pessima prestazione. Conte sembra demoralizzato. La sua stagione finora - spero sempre di essere smentito nelle prossime partite - è un mezzo fallimento. E non mi consola pensare che l'avevo detto. Per niente.
- Due parole sui singoli: D'Ambrosio e Candreva non sono da Inter. Godin a 3 non sa giocare. Ha fatto meglio quando attaccava, ma dietro ha sofferto tantissimo. Eriksen, che ho sempre stimato, deve metterci ben altra grinta! La serie A non è bella, ma concede meno spazi della Premier League.
domenica 21 giugno 2020
Inter-Samp: 2-1. Lukaku, Lautaro, Thorsby
Inter senza Brozovic e Sensi. Gioca Gagliardini al fianco di Barella. Primo tempo di franca marca nerazzurra, con Eriksen ad ispirare la manovra. Il danese manda in gol Lukaku con pregevole tocco di sinistro in area. La Samp non c'è. L'Inter raddoppia con Lautaro servito da Candreva. Nella ripresa cala il ritmo dell'Inter e sale la Sampdoria che accorcia le distanze con Thorsby. L'Inter soffre e vince con parecchio affanno. Ma, vince. Oggi, Lautaro ha giocato. Con voglia e qualità. Troppo impreciso Lukaku, che ha fallito due gol facilissimi dopo grandi assist di Eriksen. De Vrij ha sbagliato in occasione del gol blucerchiato. Bravo Bonazzoli, subentrato, tra gli ospiti.
sabato 13 giugno 2020
Napoli-Inter: 1-1. Conte fallisce ancora. Napoli in finale di Coppa Italia
Stadio San Paolo di Napoli, ore 21.00.
L'Inter cerca di rimontare il risultato dell'andata. E ci riesce subito con un angolo di Eriksen che sorprende Ospina. Il portiere del Napoli saprà poi riscattarsi con almeno due grandi parate. E l'assist per Insigne, che, a fine primo tempo, guida magistralmente un ribaltamento di fronte dopo un angolo per l'Inter. Gol di Mertens, che sale a 122 gol nella storia azzurra. Staccato Hamsik. Il belga è capocannoniere assoluto. Pessimo lo schieramento della difesa nerazzurra nell'azione. Prendere un gol in contropiede, essendo in vantaggio, è un'assurdità. Evidenti le colpe di Conte, che non ha saputo guidare il posizionamento dei suoi uomini. E certe situazioni vanno previste e preparate in allenamento. È toccato ad Eriksen rincorrere Insigne! Nella ripresa, Inter sotto tono. A nulla sono serviti i cambi. Certo, Sanchez ha fatto meglio di un impalpabile Lautaro. E Lukaku, ma questa non è una notizia, le partite importanti le sbaglia tutte. Tre centrali difensivi contro il solo Mertens mi sono sembrati troppi. E poi Skriniar e Bastoni sono troppo lenti per fare il mezzo destro e il mezzo sinistro. La stagione nerazzurra non ha preso una bella piega. In virtù della vittoria all'andata, il pareggio di stasera ha qualificato il Napoli alla finale contro la Juve. Altro obiettivo fallito da Conte, dopo la mancata qualificazione agli ottavi di Champions.
giovedì 27 febbraio 2020
Inter-Ludogorets: 2-1. Biraghi, Lukaku
Partita surreale, a porte chiuse, dentro una settimana surreale. L'Inter ospiterà il Ludogorets per la partita di ritorno dei sedicesimi di Europa League.
La cronaca: l'Inter riesce a passare in svantaggio. E si potrebbe chiudere qui il racconto. Pareggia Biraghi, che trova uno spiraglio sul primo palo, perché c'è una deviazione e perché il portiere avversario si piazza male. Lukaku sbaglia molto. Salvo segnare verso la fine del primo tempo, con palla che gli rimbalza sulla testa. Si distingue Eriksen. Corre poco, ma basta vedere come calcia gli angoli, per scoprire tutti i limiti del giacobinismo calcistico. Grande facilità di calcio. Intervallo. Nella ripresa succede pochissimo, tolta una bella parata di Padelli. Il risultato non cambia. Inter agli ottavi di Europa League.
La cronaca: l'Inter riesce a passare in svantaggio. E si potrebbe chiudere qui il racconto. Pareggia Biraghi, che trova uno spiraglio sul primo palo, perché c'è una deviazione e perché il portiere avversario si piazza male. Lukaku sbaglia molto. Salvo segnare verso la fine del primo tempo, con palla che gli rimbalza sulla testa. Si distingue Eriksen. Corre poco, ma basta vedere come calcia gli angoli, per scoprire tutti i limiti del giacobinismo calcistico. Grande facilità di calcio. Intervallo. Nella ripresa succede pochissimo, tolta una bella parata di Padelli. Il risultato non cambia. Inter agli ottavi di Europa League.
giovedì 20 febbraio 2020
Ludogorets-Inter 0-2: Eriksen, Lukaku
Ci vogliono 2/3 di partita perché l'Inter sblocchi il risultato contro il Ludogorets, la Juve di Bulgaria. Serve il primo gol nerazzurro, bel tiro piazzato dal limite dell'area, di Eriksen. Raddoppia, allo scadere, Lukaku su rigore. Tutto sommato, va bene così. Dimenticavo: davvero brutta la prova di Lautaro Martinez.
mercoledì 12 febbraio 2020
Inter-Napoli: 0-1. Fabian Ruiz
Dopo l'impresa nel derby, l'Inter affronta il Napoli nella semifinale d'andata della Coppa Italia. Un grandissimo gol di Fabian Ruiz punisce un'Inter stanca, lenta e prevedibile. Eriksen andava schierato dall'inizio, Sensi è lontano parente del giocatore ammirato all'inizio della stagione. Questo è stato un errore di Conte, che, c'è poco da fare, è più allenatore da campionato che da coppa. Detto questo, perché D'Ambrosio gioca in serie A, se ha fondamentali da serie D? Perché prevale la retorica dell'impegno.
Etichette:
Barella,
Conte,
Coppa Italia 2019/20,
Eriksen,
Inter,
Inter-Napoli,
Lautaro Martinez,
Lukaku,
Napoli,
Padelli,
semifinali,
Sensi
venerdì 24 gennaio 2020
Eriksen all'Inter!
C'è dell'estro in Danimarca! (semicit.)Un grande giocatore, che può giocare regista, trequartista o mezzala. Sempre in modo egregio. Il meglio lo offre sulla trequarti, ma Eriksen ha corsa e tenuta oltre ad una tecnica di primissimo ordine. Ed eccelle, il che me lo rende quanto mai simpatico, nel fondamentale del tiro. L'Inter, da anni tira e segna pochissimo da fuori area. L'asso danese colmerà questa lacuna. Sì, perché Eriksen si vestirà di nerazzurro. Manca soltanto l'annuncio ufficiale.
martedì 14 gennaio 2020
Eriksen all'Inter? Ritratto del talento danese ispirato da Michael Laudrup e consacrato da De Boer
Si avvicina, stando a molte fonti, il passaggio di Eriksen all'Inter. Da giovane e predestinato, molti credettero di ravvisare in lui la versione moderna di Michael Laudrup, uno che in Italia, paese provinciale quanto alla critica sportiva, si ricorda come un talento incostante e, per contro, in Spagna, considerano il miglior giocatore della Liga negli anni '90. Ora, del maggiore dei Laudrup Eriksen ha i piedi, ma non il dribbling stretto e la progressione. Ha però un'incidenza paragonabile nel gioco e mi riferisco sempre al Laudrup di Spagna, che, smessi i panni della seconda punta, divenne formidabile mezzala di regia sotto la guida sapiente di Cruijff. Rispetto a Laudrup, Eriksen calcia meglio le punizioni. Per gli assist, il confronto è quasi speculare. Grande calciatore Eriksen, non abbastanza considerato per aver giocato in una Danimarca poco competitiva e in un Tottenham, che ha sempre sfiorato le vittorie più importanti. L'Inter, con lui, farebbe un grande salto di qualità. C'è un fatto, che molti dimenticano. Eriksen è diventato un grande giocatore nell'Ajax allenato da Frank De Boer. Il più sottovalutato allenatore dell'Inter degli ultimi dieci anni. Tanto per ricordare la mediocrità, nutrita di pregiudizi, della critica sportiva italiana.
giovedì 2 gennaio 2020
Meglio Eriksen di Vidal. Conte, forse, pensa il contrario
Si rinforzerà l'Inter a gennaio? Dovrebbe. Sta facendo bene Conte. Sì, molto bene. In campionato, secondo le attese, tutto sommato. La mancata qualificazione in Champions, invece, è stata deludente, sebbene non sorprendente. Per il centrocampo, si vocifera di Vidal e di Eriksen. Giocatori molto diversi. Preferisco il secondo, ma penso che Conte voglia il primo. In ogni caso, chiunque dei due dovesse arrivare, ammesso che uno dei due poi arrivi davvero, l'Inter ne uscirebbe rinforzata.
sabato 1 giugno 2019
Tottenham-Liverpool: 0-2. Salah, Origi
Passa il Liverpool con rigore di Salah per ingenuo tocco di mano di Sissoko, dopo due minuti di partita. È il Tottenham a condurre il gioco. Con il Liverpool, sotto tono, affidato ai contropiede di Salah e Manè. Sopratutto nella ripresa, il Tottenham aumenta il ritmo. Vanno vicini al gol prima Son poi Eriksen poco dopo l'ingresso di Llorente per Alli. Poi, esce dalle difficoltà il Liverpool con il gran gol in diagonale di Origi, subentrato a uno spento Firmino. Klopp vince la Champions League al terzo tentativo. È la sesta per il Liverpool, che conferma una straordinaria tradizione europea. Monumentale la prova del portiere dei Reds, Alisson. Tocca al grande capitano del Liverpool, Henderson, sollevare la Coppa.
Etichette:
Alisson,
Champions League 2018/19,
Eriksen,
finale,
Firmino,
Harry Kane,
Henderson,
Klopp,
Liverpool,
Llorente,
Madrid,
Origi,
Pochettino,
Salah,
Tottenham
martedì 18 settembre 2018
Inter - Tottenham: immediata vigilia. Per l'Inter, è già decisiva
Pessimo inizio di campionato, squadra spenta e confusa. Spalletti disorientato. E, stasera, ore diciannove, il debutto stagionale dell'Inter in Champions League, contro il Tottenham di Harry Kane e di Eriksen. Non di Alli, che non ci sarà. Ugualmente, Trippier non sarà della partita. Pochettino, tecnico degli inglesi, ha avuto parole di grande rispetto per la magia del Meazza e per la grande storia dell'Inter. Mi auguro che lo stesso rispetto abbiano i nerazzurri, che scenderanno in campo. L'Inter parte contro pronostico. Eppure una vittoria potrebbe mutare il corso di una stagione, cominciata sotto i peggiori auspici. Spalletti, questa sera, si gioca molto. Ma, ha un vantaggio. Il Tottenham gioca. All'attacco. L'Inter soffre contro squadre chiuse, coperte e prudenti, perché Icardi non è un ariete alla Ibrahimovic e perché, tolto Perisic, e Keita, non ha giocatori in grado di produrre superiorità numerica. Mi aspetto una grande partita da Vecino.
Etichette:
Alli,
Champions League 2018/19,
Eriksen,
gironi,
Harry Kane,
Inter,
Pochettino,
Spalletti,
Tottenham,
Trippier
domenica 1 luglio 2018
Croazia ai quarti, Danimarca battuta ai rigori
Una Danimarca con due soli giocatori di talento, Eriksen e Schmeichel figlio, costringe la lunatica Croazia ai rigori. Pessima prova di Perisic, grande quella di Kovacic. Rakitic trasforma il rigore decisivo per i croati, che, ai quarti di finale, se la vedranno con i padroni di casa della Russia.
giovedì 8 marzo 2018
La fortuna della Juve, l'inesperienza del Tottenham
Fuori dalla partita Alli, giustamente sostituito. E' mancato soprattutto il trequartista inglese alla causa del Tottenham ieri sera. Lasciate ad Eriksen tutte le iniziative di gioco. Predominio territoriale poco redditizio e, dopo il gol di Son, con Buffon a terra sgomento, la squadra di Pochettino ha mostrato la corda della propria inesperienza. Non ha saputo addormentare la partita. Ha continuato ad attaccare senza molta convinzione. Ha subìto il gol del pareggio. E, quel che è più grave, anche quello del sorpasso bianconero. In contropiede. Con difesa altissima, zemaniana. Insomma, Tottenham più brillante, ma meno avveduto. Passa la squadra più debole ai quarti di finale di Champions League.
martedì 13 febbraio 2018
Fino al confine: Kane e una papera di Buffon condannano la Juve al pareggio con il Tottenham
Doppio vantaggio e rimonta del Tottenham. Alla doppietta di Higuain, che sbaglia anche un rigore, replica un grande Harry Kane, nel primo tempo, ed Eriksen, aiutato da una colossale papera, l'ennesima, del sopravvalutato Buffon, nella ripresa. Si fa dura la qualificazione per i bianconeri. Solita storia nelle competizioni europee.
Iscriviti a:
Post (Atom)