Elenco blog personale

domenica 30 luglio 2023

Clasica di San Sebastian: tris di Evenepoel

Il campione del mondo Remco Evenepoel cala un fantastico tris alla Clasica di San Sebastian, superando in volata Pello Bilbao. Evenepoel (2019, 2022, 2023) eguaglia il primato di tre vittorie di Marino Lejarreta (1981, 1982, 1987) nella classica basca e si candida a rivincere il titolo iridato. 

domenica 23 luglio 2023

TDF 2023: vince Meeus sugli Champs-Elysées

Va al belga Meeus, e non al connazionale Philipsen, oggi secondo, il successo nella ventunesima e ultima tappa del Tour de France 2023. Festa per il bis finale di Jonas Vingegaard. 


sabato 22 luglio 2023

Vingegaard vince il Tour de France 2023. A Pogacar l'arrivo a Le Markestein

Pogacar vince la ventesima tappa del Tour de France 2023, con arrivo sui Vosgi a Le Markestein. Secondo Gall, bravo, che chiude ottavo nella generale. Il Tour de France, per la seconda volta consecutiva, lo vince Vingegaard, con circa 7 minuti e mezzo di vantaggio su Pogacar. Terzo Adam Yates, al primo podio in un grande giro. Quarto, il suo gemello, Simon Yates. Thibaut Pinot, al suo ultimo Tour, è undicesimo: resta il ciclista più romantico della sua generazione. 

venerdì 21 luglio 2023

TDF 2023: a Poligny vince Mohoric

Nella diciannovesima tappa del Tour de France 2023, a Poligny arriva primo uno dei fuggitivi di giornata, lo sloveno Mohoric. Nono Trentin, che si conferma in crescita di condizione. 

giovedì 20 luglio 2023

TDF 2023: a Bourg-en-Bresse vince Asgreen

La diciottesima tappa del Tour de France 2023, con arrivo a Bourg-en-Bresse premia lo spunto veloce del danese Asgreen. L'ottavo posto di giornata di Matteo Trentin fa ben sperare in vista dei mondiali agostani di Glasgow. 

mercoledì 19 luglio 2023

TDF 2023: a Courchevel vince Gall

Il Tour de France 2023, dopo il colpo al mento ricevuto ieri dalla prestazione clamorosa di Vingegaard, riparte con la diciassettesima tappa Da Saint-Gervais Mont-Blanc, Courchevel, 165,7 km a arrivo sopra i 2.000 metri di altitudine. Quattro Gpm, con l'horse categorie del Col de la Loze. Terreno per sommuovere la classifica ci sarebbe, ma ci vorrano anche le gambe. Va via una fuga. Ma è dietro che succede tutto. Pogacar va in crisi e perde altri minuti da  Vingegaard, che ha il Tour nelle mani. Il successo di tappa va all'ottimo Gall. Secondo Simon Yates. 

I dubbi su Vingegaard

Della prestazione sbalorditiva di ieri, spintasi oltre i limiti fisiologici conosciuti, ho già scritto. E hanno scritto tutti. Vingegaard, che ha tono sobrio e garbato, già qualche giorno fa aveva detto che i dubbi su di lui e le sue prestazioni, come sulle prestazioni di altri corridori, sono legittimi e persino utili al ciclismo. Io, francamente, penso che abbia molto talento, Vingegaard. Certe prestazioni sono impossibili senza una solidissima base di talento. Il dubbio su Vingegaard è lo stesso che mi suscitò Indurain: il salto repentino a risultati straordinari, non pronosticati e non annunciati. Ora, Vingegaard, classe 1996, passa al professionismo nel 2019. La sua prima grande corsa tappe è la Vuelta a Espana del 2020: arriva quarantaseiesimo a 1h e 57' dal vincitore Roglic. Nel 2021, al Tour de France, è già secondo, a 5'20" da Pogacar. Ecco, un miglioramento di questo tipo, nello spazio di un anno, è eccezionale, nel senso proprio di rottura delle regole della normalità. Insomma, di solito, non succede. Di qui, i miei dubbi. Ma, i campioni sono capaci di risultati fuori norma. I 4,3 secondi al km guadagnati su Pogacar nella sedicesima tappa del Tour de France 2023, ieri, sono di nuovo qualcosa di mai visto, di mai osservato. Di più, però, non si può dire.

martedì 18 luglio 2023

TDF 2023: a Combloux trionfa Vingegaard: 1'38" a Pogacar

Cronometro letteralmente dominata, qualcosa di paragonabile alla cronometro del Lussemburgo stravinta da  Miguel Indurain nel 1992. Nella sedicesima tappa del Tour de France 2023, 22,4 km contro il tempo da Passy a Combloux, Vingegaard travolge la concorrenza e infligge un distacco di 1'38" al grande rivale Pogacar e addirittura 2'51" al compagno di squadra Van Aert. In classifica generale, ora Vingegaard ha un vantaggio di 1'48" su Pogacar e un'ipoteca forte sul successo finale a Parigi. Per rovesciare il suo trono, Pogacar dovrà attaccare da lontano, assumendosi anche il rischio di andare in crisi.

 

Tornando alla prestazione sbalorditiva di oggi, Vingegaard ha guadagnato 4,3 secondi al chilometro su Pogacar, uno che può considerarsi uno specialista contro il tempo ed è un campione autentico ed epocale. Nella cronometro del Lussemburgo che citavo sopra, Indurain diede 3' a De Las Cuevas in 65 km, guadagnando 2,7 secondi al chilometro. Sicché, a ben riflettere, quel che ha fatto oggi Vingegaard è davvero pazzesco.

domenica 16 luglio 2023

Wimbledon 2023: trionfa Alcaraz. Djokovic sconfitto in 5 set

Partita lunga. Djokovic vince il primo set, Alcaraz il secondo, al tie-break, e il terzo, Djokovic il quarto. Alcaraz vince il quinto e decisivo set. Djokovic è sconfitto e ha meritato di perdere, come avrebbe meritato di perdere nel 2019 contro Federer. Alacaraz è, peraltro, un degno vincitore di Wimbledon. Oggi, nei momenti salienti, alternando accelerazioni e smorzate, ha tolto ritmo al gioco noioso di Djokovic, rivelandone limiti antichi. Giustizia è fatta. Viva Alcaraz, viva Federer. Eh sì, lo so, sono del tutto parziale. 

Alcaraz - Djokovic: 1-6, 7-6, 6-1, 3-6, 6-4.

TDF 2023: sul Saint-Gervais Mont-Blanc vince Poels

Quindicesima tappa del Tour de France 2023, Alpi e arrivo sul Saint-Gervais Mont-Blanc. Va via una fuga con più di trenta corridori con Van Aert, Soler, Thibaut Pinot, Skjelmose, Ciccone. Il gruppo maglia gialla lascia fare. Si avvantaggiano sulla penultima ascesa di giornata, Van Aert, Poels e Soler. Poi Poels resta da solo e vince, con oltre due minuti su Van Aert, che colleziona l'ennesimo piazzamento. Pogacar, pur scortato da un ottimo Adam Yates e dallo stesso Soler, una volta ripreso, non riesce a staccare un solidissimo Vingegaard, che chiude la seconda settimana di questo Tour con la maglia gialla. Domani, secondo e ultimo giorno di riposo.

sabato 15 luglio 2023

TDF 2023: a Morzine vince Carlos Rodriguez

Tanto rumore per nulla, nella quattordicesima tappa del Tour de France 2023, da Annemasse a Morzine. Scatti su scatti fruttano, tra abbuoni di montagna e sul traguardo, solo un secondo della maglia gialla Vingegaard su Pogacar, secondo di giornata proprio davanti al danese. A vincere è il giovane e promettente spagnolo Carlos Rodriguez, che torna sui Vingegaard e Pogacar dopo lo scollinamento del Col de Joux Plane e li stacca in discesa. Rodriguez scavalca Hindley al terzo posto della classifica generale. 

venerdì 14 luglio 2023

TDF 2023: sul Grand Colombiere vince Kwiatkowski

Tredicesima tappa del Tour de France 2023: frazione breve di soli 138 km, che culmina con la lunga ascesa sul Grand Colombiere, salita corse categorie del Massiccio del Giura. Va via una fuga, ma la Uae Emirates non consente che prende il largo, perché Pogacar ha voglia di vincere la tappa e di riprendersi la maglia gialla, Vingegaard permettendo. Vince il fuggitivo Kwiatkowski, che fa valere esperienza e quarti di nobiltà ciclistica. Pogacar guadagna, con accelerazione finale, qualche secondo su Vingegaard, che resta in giallo. Pinot perde 2/3 del tempo che aveva recuperato ieri e scivola all'undicesimo posto della classifica generale. 

giovedì 13 luglio 2023

TDF 2023: a Belleville-en-Beaujolais vince Izaguirre. Pinot ora è decimo in classifica

Dodicesima tappa del Tour de France 2023, da Roanne a Belleville-en-Beaujolais, terra di vini pregiati: frazione accidentata, con cinque gran premi della montagna, fra seconda e terza categoria, per 168,8 km.

Va via una fuga di 15 corridori con nomi importanti, da Van der Poel a Thibaut Pinot e Alaphilippe: non Van Aert. Si avvantaggiano, infine, Izaguirre, Burgaudeau e Jorgenson, che giungono al traguardo in quest'ordine. Thibaut Pinot, sesto di giornata, a poco più di un minuto dal vincitore, risale al decimo posto della classifica generale prima delle Alpi.

mercoledì 12 luglio 2023

TDF 2023: a Moulins quaterna di Philipsen

Undicesima tappa del Tour de France 2023, da Clermont-Ferrand a Moulins. La fuga non riesce. Volata di gruppo e Philipsen impone ancora la sua legge: vince il quarto sprint in quest'edizione della Grande Boucle. Secondo Groenewegen, terzo Bauhaus. 

martedì 11 luglio 2023

TDF 2023: ad Issoire vince Pello Bilbao

Decima tappa del Tour de France 2023, da Vulcania ad Issoire per 167,5 km, frazione accidentata, con continui saliscendi che favoriscono una fuga di più corridori. Pello Bilbao vince, battendo in una volata ristretta il tedesco Zimmermann. Invariate le prime posizioni della classifica generale.

domenica 9 luglio 2023

TDF 2023: sul Puy-de-Dôme vince Woods

Nona tappa del Tour de France 2023. Sul Puy-de-Dôme, vince il canadese Woods, uno dei fuggitivi di giornata. Dietro, tra i grandi, Pogacar guadagna una manciata di secondi su Vingegaard, che conserva conserva la maglia gialla. Domani, primo giorno di riposo. 

Tributo a Luisito Suarez eroe della Grande Inter

Quando, nel 1961, approdò all'Inter di Angelo Moratti, per riabbracciare Helenio Herrera, che lo aveva già allenato al Barcellona, Luis Suarez Miramontes era Pallone d'oro in carica (a oggi l'unico mai conquistato da un calciatore spagnolo). Vinto nel 1960, davanti al leggendario Puskas e al centravanti tedesco Uwe Seeler. Era l'Italia del terzo Governo Fanfani, monocolore democristiano, con l'appoggio esterno dei partiti laici minori e la benevolenza parlamentare di monarchici e socialisti: prove tecniche di centrosinistra. Miracolo economico al suo apice. Spensieratezza diffusa e una fiducia assoluta e ingenua in un progresso, che pareva immancabile. Ai jukebox suonano "Nata per me" di Celentano, "Let's twist again" di Peppino di Capri e "Legata a un granello di sabbia" di Nico Fidenco. Degli afflitti di Manchester - i Beatles - ancora nessuna premonizione. Paragonate il testo della canzone di Fidenco a She Loves you (yeah, yeah, yeah) di un anno dopo e capirete come tutto stesse per saltare in aria. L'Inter non vince lo scudetto dal 1954, l'ultimo della presidenza Masseroni. Moratti ha scelto Herrera un anno prima per riportare i colori nerazzurri al successo che manca da troppo tempo. Il tecnico argentino è un giramondo, a suo modo colto, che capisce prima degli altri l'importanza di una preparazione atletica adeguata allo sforzo e ai gesti del calcio. Sa adattarsi e si adatta. Arrivato a Milano con la fama di allenatore spregiudicato, alla ricerca di tanti gol, scopre il catenaccio e lo porta alla perfezione. Anche narrativa, perché Herrera è un affabulatore - per i detrattori un imbonitore di piazza - e un narratore eclettico e seduttivo. Allena la mente dei calciatori. Li motiva e li esalta fino alla trasfigurazione agonistica. Gli manca ancora un leader tecnico, perché quello caratteriale all'Inter c'è già ed è Armando Picchi. Il libero!

Luisito Suarez

E così chiede e ottiene l'ingaggio di Suarez, classe 1935, dieci e stella del Barcellona e della Spagna. Un regista a tutto campo, duro nei contrasti, intenso nella corsa, tatticamente onniveggente, tecnicamente superbo. I suoi lanci per 40, 50, anche 60 metri, innescano i contropiede micidiali e proverbiali di Mazzola e di Jair. I suoi cambi di campo suggeriscono le discese mai viste di Facchetti. I suoi filtranti attivano il genio sonnolento di Mariolino Corso. Il marchio di fabbrica di quella che diventerà la Grande Inter: laboratorio di un calcio rapidissimo e verticale che si arrampica sul tetto del mondo. Un'icona degli anni '60. Tre scudetti, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali. Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin (Tagnin), Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Peirò (Milani, Domenghini), Suarez, Corso: formazione appresa da mio padre e mai più scordata. Squadra immortale, che gira tutta intorno a Suarez. Fantasioso direttore d'orchestra, capace di valorizzarne tutti i solisti. Un moltiplicatore di talento. Luisito  Suarez. Mancato oggi a 88 anni. Ma resterà per sempre. La terra gli sia lieve.


TDF 2023: a Limoges vince Pedersen

È il danese Pedersen a vince la volata di gruppo, che chiude l'ottava tappa del Tour de France 2023, da Libourne a Limoges. Secondo Van Aert, terzo Philipsen. Caduta e ritiro amaro per Mark Cavendish. 

venerdì 7 luglio 2023

TDF 2023: a Bordeaux tris di Philipsen

Dopo le grandi emozioni pirenaiche, arrivo in volata di gruppo nella settima tappa del Tour de France 2023, 170 km da Mont-de-Marsan a Bordeaux. Vince - per la terza volta in questo Tour - Philipsen, davanti al trentottenne Cavendish, che insegue ancora il primato assoluto delle 35 vittorie di tappa alla Grande Boucle, e a Girmay. 

giovedì 6 luglio 2023

TDF 2023: Pogacar trionfa sul Cauterets. Decimo successo di tappa al Tour per il campione sloveno

Sesta tappa, ancora sui Pirenei, del Tour de France 2023, da Tarbes a Cauterets-Cambasque, per 144,9 km. Dopo il terremoto in classifica generale, suscitato dalla frazione di ieri, cosa potrà succedere oggi, quando i corridori dovranno scalare il Col d'Aspin e il mitico Tourmalet, prima dell'ascesa finale lungo il Cauterets?

Van Aert anima una nuova fuga. E tira lungo tutto il Tourmalet. Dietro, proprio lungo l'ascesa alla mitica cima pirenaica, Vingegaard, dopo le accelerazioni dei compagni di squadra Kelderman e Kuss, scatta. Lo segue solo Pogacar. A mano a mano, riprendono tutti i fuggitivi. Restano da soli negli ultimi chilometri della salita del Cauterets. A 2,7 km dall'arrivo, scatto tremendo di Pogacar, cui Vingegaard non riesce a rispondere. Trionfa Pogacar, Vingegaard gli cede 24", ma prende la maglia gialla a scapito di Hindley. Il campione danese guida la classifica generale, dopo sei tappe, con 25" su Pogacar, al decimo successo di tappa alla Grande Boucle, e 1'34" su Hindley. Tour bellissimo, che promette nuovi avvincenti capitoli del duello tra Vingegaard e Pogacar. Per finire, giornataccia per Ciccone, dopo la gloria di ieri: precipita in classifica dal terzo al ventiduesimo posto.