Elenco blog personale

martedì 19 settembre 2017

Bologna-Inter 1-1: l'Inter stenta

Il mismatch tra Verdi e D'Ambrosio era del tutto prevedibile. Si sono rivisti a Bologna gli stessi problemi emersi a Crotone. Joao Mario non sa tirare. Il 10 sulle sue spalle è un insulto alla storia dell'Inter. Potrebbe giocare più dietro semmai. Candreva non sa crossare.  Ed è ormai sfiatato. Spalletti deve correggere il tiro. Il pareggio stasera è stato più fortuito che meritato. Cosa si può fare? Dentro Santon e Karamoh, o Cancelo, e Pinamonti dietro Icardi.

lunedì 18 settembre 2017

Serie A 2017/18: il punto dopo la 4^ giornata

Tre squadre in testa: Inter, Juve e Napoli. Il Napoli gioca meglio, segna tanto, ma da anni è sempre sul punto di spiccare il volo, salvo inciampare al momento decisivo. Sarri è un bravo tecnico, però troppo affezionato al suo modo di vedere il calcio. La sconfitta in Champions lo dimostra. Per arrivare allo scudetto, dovrà imparare a fare qualche compromesso con le proprie idee. La Juve mi pare destinata a non ripetersi. Dybala sembra un fenomeno in Italia. Ieri una tripletta per lui, ma Consigli ha dormito su tutti e tre i gol dell'argentino. L'Inter è più solida che in passato, ma deve risolvere alcuni problemi sulle fasce, mentre Joao Mario dietro Icardi garantisce poco in termini di gol e di assist. Bella vittoria della Lazio sul Genoa. Doppietta del giovane Pellegri, che pare un predestinato, splendido il suo secondo gol in spaccata. Doppietta di Immobile, in questo momento e per distacco, il miglior centravanti italiano. In ripresa la Fiorentina di Pioli, nella quale brilla la stella del giovane Chiesa. Somiglia tantissimo al padre, calcia allo stesso modo. Da segnalare il ritorno a livelli importanti di Florenzi nella Roma vittoriosa sul campo del Verona.

domenica 17 settembre 2017

Trentin trionfa al Primus Classic e punta Bergen

Di recente fondazione, 2011, la Primus Classic, è già una classica. C'è lo dice il percorso, nel fascinoso Brabante fiammingo e, più ancora, l'albo d'oro, nel quale si leggono i nomi di Greipel e Vanmarcke,  di Van Avermaet e Gaviria. Da oggi, vincitore della settima edizione, con arrivo solitario, vi si legge anche il nome di Matteo Trentin, eroe conquistatore di quattro tappe all'ultima Vuelta e, sempre più, tra i favoriti per i prossimi mondiali di ciclismo di Bergen.

È mancato Eugenio Bersellini. Guidò l'Inter allo scudetto del 1980

È mancato Eugenio Bersellini, storico allenatore della vecchia scuola italiana, che raggiunse l'acme della carriera tra il 1977 ed il 1982: per cinque anni allenatore di un'Inter in cui Fraizzoli era il presidente e Sandro Mazzola, appena passato dal campo alla scrivania, il direttore sportivo. Lo chiamavano sergente di ferro Bersellini, per i suoi metodi di allenamento e di governo della squadra. Vinse lo scudetto del 1980 e le Coppe Italia del 1978 e del 1982. Nel mezzo, il mundialito a squadre del 1981. Era un'Inter compatta e determinata,  capace però anche di vittorie ampie e spettacolari, innervata dal talento umbratile di Beccalossi, che solo Bersellini riuscì a far rendere al meglio, e dai gol meravigliosi di Altobelli. A centrocampo Oriali e Marini e Pasinato, che furoreggiava sulla fascia destra. Mediano di spinta prima di Zanetti, più forte di Zanetti. Bini, libero mancino elegantissimo, era il capitano. Bordon il guardiano della porta. E poi Beppe Baresi e Canuti e Occhipinti e Carletto Muraro, ala sinistra che prometteva mirabilia e si fermò a mezza strada. Tutti loro a Bersellini ed alla sua guida sicura debbono moltissimo. Da anni era ormai lontano dal grande calcio. Ma non c'è un tifoso nerazzurro nato prima degli anni '80 che l'abbia dimenticato. Che la terra gli sia lieve. 

sabato 16 settembre 2017

Crotone-Inter 0-2. Skriniar e Perisic

Gagliardini e Dalbert escono ad inizio ripresa dopo un primo tempo imbarazzante. Il terzino brasiliano mi ha impressionato negativamente. Difende male, non ha corsa, non ha dribbling. Gagliardini con Borja Valero non si intende. Il Crotone ha le occasioni migliori, quando si escluda un contropiede sprecato da Joao Mario nei primi 45 minuti. In affanno anche Miranda, tenuto a galla da Skriniar. Al '68 una prodezza di Handanovic salva il risultato su colpo di testa ravvicinato di Rohden. Gli attacchi del Crotone fanno male. Inter lenta e sbandata. Decide alla fine un gol in mischia di Skriniar, il migliore fra i nerazzurri. L'Inter vince ma senza merito. Molti passi indietro oggi. Il gol di Perisic, nel recupero, chiude la partita ma non cambia il giudizio. Palla scambiata con troppa lentezza e nessuna idea verticale. Spalletti ha da lavorare parecchio.

venerdì 15 settembre 2017

Mondiali di ciclismo 2017 a Bergen: i favoriti. Sagan cerca il tris, l'Italia punta su Trentin e Colbrelli

Sagan punta al tris, per eguagliare Binda, Van Steenbergen, Merckx e Freire. Con l'aggiunta che nessuno di questi ga vinto tre mondiali di ciclismo consecutivamente. È il grande favorito il campione slovacco, prima di Boasson Hagen, che da sempre considero un Sagan minore, ma che sarà sospinto dal pubblico di casa lungo il circuito norvegese di Bergen, disegnato per passisti veloci. E poi i belgi Van Avermaet e Gilbert. Un velocista puro come il colombiano Gaviria. Il nostro Trentin, uscito alla grande dalla Vuelta, dopo quattro vittorie quattro: può dare una svolta definitiva alla sua carriera. La grande incognitaè il vento. Ecco il borsino dei favoriti.
*Aggiornamento del 23 settembre 2017: agiungo ai favoriti Kwiatkowski e Viviani.

  1. Sagan *****
  2.  Boasson Hagen ****
  3. Trentin ****
  4. Van Avermaet ****
  5. Gilbert ***
  6. Matthews ***
  7. Kwiatkowski ***
  8. Gaviria **
  9. Kristoff **
  10. Colbrelli **
  11. Viviani *
  12. Degenkolb *

giovedì 14 settembre 2017

Cristiano Ronaldo 108 gol in Champions, 110 gol nelle Coppe Europee, 615 gol in carriera

A segno anche ieri, una doppietta, contro l'Hapoel, nel primo turno dei gironi della Champions League 2017/18, Cristiano Ronaldo si issa a 108 gol in Champions League, 110 gol nelle Coppe Europee, 615 gol in carriera, primatista assoluto tra i giocatori in attività e sesto assoluto dietro Pelé, Romario, Gerd Muller, Puskas ed Eusebio. Il dato che più impressiona, tra quelli dell'asso portoghese, è però il rendimento realizzativo con la maglia del Real Madrid: 409 gol in 397 partite, più di gol a partita! E va avanti così ormai da più di otto anni.

martedì 12 settembre 2017

Il Barca asfalta la Juve: 3-0. Buffon sopravvalutato

Niente di nuovo sotto il sole. La Juve, fuori dal confine, è questa. Piccola e perdente. Il Barcellona stravince. Dybala, incredibilmente esaltato dalla stampa nostrana, si smarrisce nell'immensità del Camp Nou. Buffon, che dovrebbe ritirarsi, nemmeno la direzione dei tiri è più capace di intuire. Ed impiega una vita a tuffarsi. Con lui, al mondiale non ci si va. Ventura avrà visto? Nel mezzo doppietta di Messi: ma è un dettaglio di fronte all'opacità della prova bianconera in questa prima giornata della Champions League 2017/18. Secco 3-0. 

lunedì 11 settembre 2017

Classifica dei ciclisti più volte a podio nei grandi giri

Propongo una classifica dei ciclisti più volte a podio nei grandi giri: Giro d'Italia, Tour de France e Vuelta a Espana. La soglia di rilevanza è, arbitrariamente, fissata in 7 podi.

  1. Anquetil 13 podi (Tour: cinque , una ; Giro: due , due , due ; Vuelta una )
  2. Merckx 12 podi ( Tour: cinque , una ; Giro: cinque 1°; Vuelta, una )
  3. Hinault 12 podi (Tour: cinque , due ; Giro: tre ; Vuelta due )
  4. Gimondi 12 podi ( Tour: una , una 2°; Giro: tre  , due , quattro Vuelta una )
  5. Froome 11 podi (Tour: quattro , una , una ; Giro: una , Vuelta: due , due )
  6. Nibali 11 podi (Tour: una , una Giro: due , due , due 3°; Vuelta: una , due )
  7. Bartali 10 podi (Tour: due , una ; Giro: tre , quattro )
  8. Poulidor 10 podi (Tour: tre , cinque ; Vuelta: una , una )
  9. Coppi 9 podi (Tour: due 1°; Giro: cinque , due )
  10. Indurain 9 podi (Tour: cinque ; Giro: due , una ; Vuelta: una )
  11. Delgado 8 podi (Tour: una , una , una ; Vuelta: due , una , due )
  12. Zoetemelk 8 podi (Tour: una , sei ; Vuelta: una )
  13. Valverde 8 podi (Tour: una , Giro: una , Vuelta: una , due , tre )
  14. Contador 7 podi (Tour: due , Giro due ; Vuelta tre )
  15. Ullrich 7 podi (Tour: una , cinque; Vuelta una )
  16. Simoni 7 podi (Giro: due , una , quattro )
  17. Heras 7 podi (Vuelta: quattro , una , due )

Classifica dei primi 10 (20) cannonieri italiani in attività

Ecco una classifica dei primi venti cannonieri italiani in attività, in tutte le competizioni. Si tengono in considerazioni i campionati professionistici, le coppe nazionali ed europee, nonché i gol con nazionale maggiore, under 21 ed olimpica. Primo, dopo il ritiro di Totti, è Gilardino, classe 1982. 
  1. Gilardino 263 gol
  2. Maccarone 225 gol
  3. Caracciolo 192 gol
  4. Pazzini 178 gol
  5. Pellissier 169 gol
  6. Quagliarella 168 gol
  7. Giuseppe Rossi 145 gol
  8. Graziano Pellè 144 gol
  9. Borriello 133 gol
  10. Balotelli 133 gol
  11. Immobile 125 gol
  12. Matri 122 gol
  13. Floccari 120 gol
  14. Giovinco 117 gol
  15. Floro Flores 109 gol
  16. Insigne 106 gol
  17. Pavoletti 106 gol
  18. Belotti 86 gol
  19. Paloschi 78 gol
  20. Destro 73 gol

Poker di Trentin alla Vuelta

D'accordo, i velocisti più forti non c'erano, da Kittel a Greipel a Cavendish. Epperò la vittoria all'atto conclusivo della Vuelta a Espana 2017, colta ieri sera da Matteo Trentin a Madrid, dà la misura della raggiunta maturità del corridore italiano, ormai vicino alla dimensione del campione vero e proprio. Anche perché non è da tutti vincere quattro tappe in una Vuelta, che si sommano ai due successi di tappa al Tour, alla vittoria di tappa al Giro, ad una Parigi-Tours. Trentin, a ventotto anni, ha fatto capire di poter diventare un riferimento del ciclismo italiano. Almeno nelle corse di un giorno. Fondo e velocità e tempismo. Dal prossimo anno, liberato da compiti di gregariato, Trentin potrà puntare a vittorie di prestigio.

domenica 10 settembre 2017

Inter-Spal 2-0: Icardi e Perisic, ma anche tanta fatica

L'Inter batte la Spal 2-0. Icardi segna su rigore nel primo tempo. Ma,  la Spal è una buona squadra e credo proprio che si salverà. Ripresa di ambasce per gli uomini di Spalletti, tra i quali poco convince Dalbert. Voglio rivederlo. Poi l'eurogol di Perisic, botta al volo di sinistro. Comunque, Inter a punteggio pieno. E va bene  così. 

sabato 9 settembre 2017

A Contador l'Angliru, a Froome la Vuelta 2017

Quarto come lo scorso anno, Alberto Contador, epperò si congeda trionfando sull'Angliru, la terribile salita icona della Vuelta, che Contador, ricordiamolo, ha comunque vinto tre volte in carriera. Oltre a due Giri e due Tour. Un altro Giro ed un altro Tour glieli hanno revocati. Sette volte sul podio di un grande giro e sempre sul gradino più alto, Contador, all'esito di una carriera leggendaria. La Vuelta a Espana 2017 va a Froome, il più forte senza discussioni in quest'edizione. Per la prima volte in carriera, dopo tre secondi posti a Madrid. Quattro Tour e una Vuelta, doppietta quest'anno, sono qualcosa di notevolissimo e collocano il ciclista britannico ai vertici della storia di questo sport.. Eguaglia Binda, Bartali e Gimondi con 5 grandi giri conquistati. Nibali chiude secondo in classifica generale ed oggi ha faticato sull'Angliru. Per lui, comunque protagonista di una grande corsa, si tratta del decimo podio in un grande giro,  con quattro vittorie finali. Deludente Aru, scivolato al tredicesimo posto. 

giovedì 7 settembre 2017

Santo Toribio de Liébana: vince Armee. Nibali perde 20" da Froome e Contador

Vuelta a Espana 2017: a Santo Toribio de Liébana, il belga Armee, vince, dopo lunga fuga ed una ventina di compagni distanziati, tra i quali anche Alaphilippe,. Secondo Lutsenko e terzo Giovanni Visconti. Tregua a lungo tra i primi della classifica generale. Soltanto Aru guadagna qualcosa che gli permette di risalire dal nono all'ottavo posto. Poi, quando i fuggitivi sono già arrivati da un pezzo, il gruppo dei migliori comincia la salita finale. E scatta Froome. Ma, non fa il vuoto. E' la volta dell'indomabile Contador. Nibali stenta. Alla fine cede 20" a Contador e Froome, che rinsalda la maglia rossa, recuperando la metà di quanto perso ieri. Rimane splendida la Vuelta, con Froome, Nibali e Contador, che, assieme, hanno conquistato la bellezza di sedici grandi giri. Domenica, chiunque avrà vinto, saranno diciassette.

mercoledì 6 settembre 2017

Vuelta 2017: a Los Machucos trionfa Denifl, secondo Contador. Nibali stacca Froome

Non in quota, ma che salita questa di Los Machucos alla Vuelta a Espana 2017. Le pendenze inziali al 26% la fanno somigliare ad una di quelle rampe da garage, che spaccano le frizioni. Gli escapados, i quattro fuggitivi di giornata, tra i quali Moreno, Alaphilippe e l'austriaco Denifl cominciano a perdere terreno, mentre Contador scatta come ai tempi belli. Irresistibile. E nessuno dei migliori che possa seguirlo. Froome va del suo passo, scortato da Moscon ed altri due compagni di squadra, ci prova Nibali. Che va, non quanto Contador, ma va. Solo Denifl in testa e Contador che lo insegue, mentre la giornata storta di Froome prende forma e sostanza. Alla fine vince Denifl, secondo Contador a 28", poi Miguel Angel Lopez, rivelazione di questa Vuelta, Nibali, Zakarin e Majka a 1'04". Froome, preceduto anche da Kelderman, arriva a 1'46", cedendo, così, 1'18" a Contador e 42" a Nibali. Froome resta maglia rossa e favorito. Epperò Nibali è più vicino e di salita ce n'è ancora fino all'Angliru. L'ho scritto ieri, lo ripeto oggi, se vorrà compiere l'impresa di spodestare Froome, Nibali dovrà seguire, meglio provare a seguire, questo magnifico Contador senza tempo. Per la cronaca, Aru è scivolato, ad oltre sei minuti, al nono posto: deludente.

martedì 5 settembre 2017

Italia-Israele 1-0: decide Immobile

Aleggia lo spettro del '58, unico mondiale, quello di Svezia poi vinto dal Brasile, cui l'Italia non si qualificò. Contro Israele decide un gol di Immobile, peraltro all'esito di una prova opaca. Questa nazionale ha poco gioco e meno personalità. Occorrerà un sorteggio fortunato ai probabili spareggi, per arrivare in Russia. Comunque, Conti e Darmian, sommati, non fanno mezzo Santon.

Froome vince la crono: Vuelta 2017 ipotecata

Spazio, nel senso di salite,  Angliru su tutte, per recuperare,  ci sarebbe. Ma, i 57" di ritardo che Nibali, all'esito di una cronometro peraltro ottima, ha oggi rimediato da Froome, allontanano sempre più la maglia rossa dalle speranze del campione siciliano. Due minuti di ritardo da questo Froome brillante sono tanti. Ha perso circa 1,5 secondi a chilometro Nibali, terzo di giornata dietro anche a Kelderman, finito a 29" da Froome. Non si arrende Contador, che ci ha messo due secondi più di Nibali a coprire i circa 40 km odierni, dal Circuito de Navarra a Logrono. Mi ripeto, ora che la strada sale, Nibali dovrà seguire Contador, senza difendere il piazzamento, se vorrà provare ad insidiare il primato di Froome.

lunedì 4 settembre 2017

Campioni dimenticati: Ricardo Bochini, il dieci, l'idolo di Maradona

Il numero dieci. La massima potenza evocativa di un numero nel gioco del calcio. Anni fa proposi una classifica dei migliori numeri dieci della storia. E dimenticai Ricardo Bochini. Faccio ammenda e rimedio. Fu l'idolo del giovane Maradona. A lungo ostracizzato dalla nazionale argentina, peraltro sempre ricca di talenti. A quei tempi, parliamo soprattutto degli anni '70, le redini della nazionale albiceleste erano affidate al prestigiatore Ardiles. Epperò Bochini, per volontà del capo, Maradona s'intende, fu aggregato alla nazionale campione del mondo in Messico, nel 1986. Ed entrò in campo a tre minuti dalla fine della vittoriosa semifinale contro il Belgio. Maradona aveva segnato una doppietta epocale. Ed accolse in campo Bochini con un: maestro. Lento, lentissimo, Bochini, mai rientrato a contrastare, mai staccato di testa, gol sì, ma meno di quanti avrebbe potuto segnarne. Di fatto ambidestro, lucidissimo direttore d'orchestra, esploratore di traiettorie di passaggio, che poi solo Riquelme - che però aveva un fisico statuario - altro argentino incompreso ma grandissimo, avrebbe frequentato. Giocò per anni nell'Independiente. E vinse tantissimo. Anche la Coppa Intercontinentale. Due volte. La prima nel 1973, contro la Juve, che la giocò per il rifiuto dell'Ajax. Ma vinse anche due campionati argentini, quattro Coppe Libertadores! Al contrasto, Bochini non ci andava. Non ne aveva bisogno, dando via il pallone sempre un momento prima, sempre al momento giusto. Come poi vidi fare spesso a Platini. Nessun agonismo, epperò il gioco lo comandava Bochini. Palla al piede, grazie a finte uniche, gli avversari li saltava eccome. Di palloni ne giocava tantissimi. Senza sbagliare. Tocco, tocco e ancora tocco. Uno degli ultimi rappresentanti, Bochini, classe 1954, del calcio a ritmo di tango, mentre infuriava la rivoluzione olandese, s'imponeva la prestanza atletica, la velocità, ma pure la confusione. Oggi, però lontano dai livelli di eccellenza che Bochini raggiunse, gioca un poco a quella maniera Borja Valero. Solo più dietro. Mentre Bochini, nella propria metà campo ci capitava poco. E per sbaglio. Il numero dieci.

Vuelta 2017: Froome si conferma favorito dopo la Sierra Nevada

Due giorni di alta montagna, ieri l'interminabile ascesa sulla Sierra Nevada, e Froome è ancora lì, maglia rossa di questa Vuelta a Espana 2017, ora con 1'01" su Nibali. Sempre più difficile ipotizzare uno spodestamento dell'asso britannico. Destinato a guadagnare ancora, su Nibali, a cronometro. Laddove l'olandese Kelderman, che qualche insidia avrebbe potuto portargli contro il tempo, è scivolato a quasi tre minuti al quarto posto. Insomma, a distanza di sicurezza. Il banco, non per sé a questo punto, può farlo saltare solo Contador, con un fantasioso e magari sconsiderato attacco da lontano. Nibali, più che su Froome, deve correre su Contador e seguirlo. E fare la cronometro della vita anche. 

domenica 3 settembre 2017

Spagna-Italia 3-0: Buffon dovrebbe ritirarsi

Punizione di Isco. Traiettoria poco insidiosa, il pallone si dirige verso il centro della porta. Buffon ci mette una vita a tuffarsi. Gol per la Spagna, che poi raddoppierà con il solito Isco e triplicherà con Morata. Italia agli spareggi per andare ai mondiali di Russia 2018. Buffon dovrebbe ritirarsi.