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venerdì 13 gennaio 2012

All'Inter non serve Tevez, resti al City

Niente Milan, è ufficiale. Ma, escludo che Tevez venga all'Inter. Perché all'Inter non serve. La manovra di disturbo dei piani del Milan è riuscita. Va bene così. Pazzini e Milito cominciano ad intendersi, Alvarez è migliorato, Sneijder, a condizione di star bene, è sempre un grande giocatore. Non è l'attacco dell'Inter, in questo momento, ad avere bisogno di ritocchi. Ci fossero i soldi, andrebbero spesi per un centrocampista forte e di prospettiva. Farebbe alla bisogna anche Montolivo, sebbene ventisettenne. Poi, per giugno, si dovrebbe far tornare Destro. E, magari, Balotelli, il cui cartellino, però, è difficile da avvicinare. La priorità, tuttavia, sia oggi che a giugno, resta il centrocampo.

sabato 7 gennaio 2012

L'Inter travolge il Parma: 5-0

Vittoria sonante dell'Inter contro un Parma molto dimesso, ad eccezione del velocissimo Giovinco. Prova superba di Alvarez: i piedi, il piede sinistro nel suo caso, contano nel calcio. Più della corsa e del dinamismo. Risorge anche Milito, l'attaccante tecnicamente più forte del campionato. Dopo un anno e mezzo di vero oblio, sembra quello del triplete. Si trova bene con Pazzini, pure lui a segno con un bel tocco sull'uscita del portiere avversario. Gli altri gol sono di Thiago Motta, nel primo tempo, e di Faraoni nella ripresa: il giovanotto calcia con coraggio e trova una rete molto bella. Santon, però, è di un'altra categoria. E, purtroppo, ora è a  Newcastle. Come Destro è a Siena: segna una clamorosa doppietta contro la Lazio. Forza fisica, tecnica, sana spavalderia di gioco. Altro che Tevez.

giovedì 22 dicembre 2011

L'Inter batte il Lecce: Ranieri tiene tutti sulla corda

Inter batte Lecce 4-1. Muriel ha talento, ma, Lucio e Maicon l'hanno marcato con troppa cortesia. Il gol del vantaggio del Lecce ha, però, scatenato la veemente, a tratti scomposta, reazione dell'Inter, che ha colpito quattro legni quattro. Forlan, in campo nel primo tempo, mi sembra a fine carriera, non salta più l'uomo e non credo sia soltanto un problema di ritardo di condizione. Thiago Motta, assieme a Maicon, è la sola fonte del gioco nerazzurro. Però Motta è lento e da regista arretrato, per l'abitudine di perdere qualche pallone quando aggredito da avversari più rapidi, costituisce un rischio. Con il Lecce, figuriamoci con il Milan. Con Mourinho, non a caso, giocava sul centro destra o sul centro sinistra. Conclusione: ci manca un regista arretrato, perché Thiago Motta rende meglio da mezzala. Se non ci si adatta a giocare Sneijder, qualcuno a gennaio bisogna prendere. Bello il gol di Pazzini, che, faccia alla porta, è tra i migliori in circolazione. Può giocare solo in presenza di Maicon, oggi come oggi. Bello anche il gol di Milito, un gol alla Milito, che altri avrebbero sbagliato. Sarebbe importante che tornasse ai suoi livelli. Mi piace la gestione del gruppo decisa da Ranieri nelle ultime partite. Ruota i giocatori, fa entrare Cambiasso, che non regge una partita intera, nella ripresa. Se centellinasse anche il minutaggio di Zanetti, sarebbe meglio. Nagatomo è volenteroso ed orgoglioso, ma contro altri avversari si smarrisce: la prova di ieri non deve illudere. Bravo, infine, Alvarez. E' cresciuto. Per tenere dentro lui e Thiago Motta, però, gli altri due centrocampisti devono essere veloci. Uno potrebbe essere Poli. L'altro, con compiti di regia, all'Inter ancora non c'è. Alla ripresa, quasi subito sarà derby. Occorre arrivarci con dei rinforzi in rosa.

lunedì 19 dicembre 2011

L'Inter passa a Cesena

Partita equilibrata, troppo francamente, tanto che la vittoria dell'Inter va considerata estremamente preziosa, perché giunta in trasferta, dopo altre due, in concomitanza con altri risultati che hanno dischiuso ai nerazzurri il quinto posto. Che, in questa stagione dolente piuttosto che no, merita giubilo. Durerà? E' probabile, almeno fino al derby. Di certo, la presenza di Maicon, autore dell'assist per il gol di testa di Ranocchia, e Thiago Motta, rende la squadra sempre competitiva: questione di carisma, tecnica e stazza fisica. Deludente Coutinho, che sembrava un fante mandato allo sbaraglio contro la cavalleria avversaria: pochi muscoli, ma, pure poco scatto e pochissimo tiro. Non è da Inter. Non ancora, se non altro. Lucio, invece, mi sembra tornato a livelli eccellenti. Continua a preoccupare l'attacco, con Pazzini che tira anche quando non dovrebbe e Milito che proprio non tira. Dovranno migliorare per forza, così non si riconoscono.

martedì 13 dicembre 2011

L'Inter vince contro il Genoa: segna Nagatomo

Dev'essere per la ridotta statura che non lo marcano e Nagatomo segna il secondo gol consecutivo, su assist di Alvarez, per la preziosa vittoria dell'Inter sul campo del Genoa. Faraoni, che ho osservato con particolare attenzione, davvero non mi sembra migliore di Santon. Buon rientro, invece, di Poli, che, ritrovata la miglior condizione, potrebbe permettere un salto di qualità all'apatico centrocampo nerazzurro. In avanti, Pazzini e Milito continuano a non sommarsi, sono due centravanti, si sapeva, si sa. E non mi aspetto molto di buono dal rientro di Forlan. Notizia: l'Inter torna nella zona sinistra della classifica. Questo, per ora, passa il convento.

domenica 11 dicembre 2011

L'Inter torna alla vittoria con la Fiorentina: 2-0

Finalmente una vittoria, in questo claudicante primo terzo di stagione. L'Inter batte in casa la Fiorentina, puntando su una formazione inedita, con Faraoni sulla fascia destra e Coutinho su quella sinistra. Davanti, ancora insieme, Milito e Pazzini. Che ritrova il gol dopo un lungo digiuno ed apre la strada al successo dei nerazzurri, sancito da un fortunoso gol di Nagatomo, che continua a non sembrarmi all'altezza. Si accendono gli entusiasmi per Faraoni, che non mi pare più forte di Santon, anzi, e per Coutinho, ieri più incisivo in fase di rifinitura, ma francamente lontano dall'essere un campione. Per stare alla storia nerazzurra, ricorda Benny Carbone, con meno tiro e meno velocità di base. Importante il ritorno di Maicon, ancora indietro di condizione, ma sempre giocatore di personalità. Come Thiago Motta. L'assenza di Zanetti, squalificato, non si è notata. Ora, si recupera con il Genoa.

giovedì 8 dicembre 2011

Grande Napoli, Inter allo sbando

Il Napoli vola agli ottavi: qualificazione storica. Vittoria doveva essere con il Villareal dimesso di questi ultimi mesi, e vittoria è stata: Inler prima, Hamsik poi. Va fuori il City di Mancini, che paga la sconfitta del San Paolo. L'Inter riesce nell'impresa di perdere anche con il Cska di Mosca, davanti al proprio pubblico. Milito, ormai, è un caso. Sbaglia tutto il possibile. Nagatomo corre, corre parecchio, ma non occorre un occhio esperto per capire che non è da Inter. Il girone facile ha mascherato gli enormi limiti della compagine nerazzurra. Ranieri, e non me lo spiego, non ha fatto giocare Crisetig. Se non altro, ha concesso un tempo a Caldirola, che è giovane di buone prospettive. Da qui a gennaio, ci sarà da soffrire.

domenica 4 dicembre 2011

Inter: disfatta contro l'Udinese, Zanetti espulso

Una partita indimenticabile, perché sancisce il fallimento della cura Ranieri: l'Inter di oggi è, purtroppo, racchia come quella di Gasperini. E quando sei racchio, ti puoi acconciare come vuoi, ma sempre racchio resti. Ranieri, peraltro, invece di schierare una squadra di buon senso, cambia ancora ruolo ad Alvarez, che può giocare solo a destra, rientrando, schierandolo a sinistra, dove la sua lentezza risalta com il sole a mezzogiorno. Poi, lo sostituisce con Nagatomo, uno che comincia a suscitarmi la stessa "simpatia" che mi ispirava Gresko: siamo messi male. Zarate si guarda la partita senza biglietto, Milito e Pazzini non si sommano e non si integrano, possibile che Ranieri non lo capisca. Di Zanetti e Cambiasso, il primo pure espulso, preferisco non parlare per carità di patria. Si salva solo Julio Cesar, che, subìto il gol di Isla, para il rigore di Di Natale. Poi, la buona sorte concede un tiro dal dischetto anche alla disperata e disperante compagine nerazzurra. Va Pazzini "dai piedi felpati", che inciampa, cade all'indietro e sbaglia. Sembra un film, ma, non lo è. L'Inter è in zona retrocessione. Vecchia, stanca e malandata. E Branca non si è ancora dimesso. Forse aspetta il rientro di Forlan? O l'esplosione di Coutinho?

martedì 22 novembre 2011

L'Inter pareggia in Turchia e vince il girone

Missione compiuta, qualificazione agli ottavi di Champions League e primato nel girone, grazie al pareggio ottenuto a Trabzonspor ed alla vittoria corsara del Lille a Mosca contro il Cska. I turchi, sospinti da un tifo calorosissimo, giocano con foga, ma vengono colpiti da Alvarez, sempre lento ma in crescita, che sfrutta una felice combinazione con Milito. I turchi pareggiano con un tiraccio deviato da Samuel, che Julio Cesar osserva un poco sorpreso ed un poco disinteressato. Nella ripresa, il risultato non cambia. Ad ogni modo, in Europa, l'Inter compie il suo dovere e può guardare con maggior fiducia al futuro, dopo la necessaria campagna di rafforzamento di gennaio. A proposito, a gennaio, bisognerà trovare una sistemazione, lontano dall'Inter, a Nagatomo.

L'Inter in Turchia, il Napoli ospita il City

L'Inter contro i turchi del Trabzonspor deve vincere, per lavare l'onta della sconfitta casalinga patita all'andata dalla squadra di Trebisonda e per conquistare la qualificazione agli ottavi, per la quale, a dire il vero, basterebbe anche un pareggio. Torna, pare, Milito al centro dell'attacco, mentre Stankovic dovrebbe giocare sulla trequarti in luogo di Sneijder. Sulla fascia destra, invece, Nagatomo: sono tempi grami. Il Napoli non ha alternative alla vittoria contro il Manchester City di Mancini, per seguitare a coltivare speranze di qualificazione. Impresa difficile, perché gli inglesi sono in forma, guidano il loro campionato e schierano un Balotelli finalmente maturato, che indico protagonista di una grande partita.

giovedì 3 novembre 2011

Inter - Lilla: 2-1, Milito sbaglia tutto, poi segna

Partita decisiva, partita vinta. Non possiamo andare troppo per il sottile di questi tempi. L'Inter supera il Lilla in casa, con gol di Samuel, bravissimo al rientro, che potrebbe dare maggiore solidità ad una delle peggiori difese del campionato italiano, e di Milito, che trova la via della rete dopo tre errori di mira, il secondo clamoroso, a mezzo metro dalla porta. Sembrava vittima di un incantesimo l'attaccante argentino eroe del triplete. Peraltro, Milito ha segnato su assist di Zanetti, per una volta, la prima in questa stagione, all'altezza del compito. Temevo che Hazard, con il suo repertorio di finte e controfinte, lo facesse impazzire. Invece, Zanetti ha tenuto bene il fronte, facendosi saltare in poche occasioni. Una rondine, però, non fa primavera. E Zanetti vive l'autunno inoltrato della carriera. Alla fine, vittoria importante per l'Inter, che, guarda caso, quando gioca Thiago Motta porta quasi sempre a casa il risultato. Questione di personalità: al riguardo, sarà utile anche Samuel. Brutto errore di Lucio, in occasione del gol dei francesi, sebbene il brasiliano abbia l'attenuante del risultato acquisito e della solita prova generosa, anche troppo generosa. Sneijder è parso ancora giù di tono, Alvarez, che ha sostituito l'olandese, ha bei colpi. Da fermo. Ora, io non sono un fanatico della velocità, anzi, proprio il contrario. Però, Alvarez è davvero troppo lento. Se vuol giocare, deve almeno migliorare al tiro. Altrimenti, avrà sempre meno spazio. C'è da sperare che l'Inter di Champions, quasi qualificata agli ottavi, si trasferisca in campionato. La trasferta di Genova è fondamentale.